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Emanuela Orlandi… forse finalmente s'inizia ad affrontare il vero problema di quella sparizione!!!

Non so che dire… 

Ci sono voluti un bel po’ di anni per iniziare a comprendere quanto forse sia realmente accaduto…

Il sottoscritto anni fa, affrontando molti di quei demoni della nostra Chiesa aveva riportato un convincimento sul misterioso sequestro che faceva riferimento a Emanuela Orlandi ed ora, dopo tanti anni, mi convinco sempre più di non essere stato così distante da quella verità, la stessa che in tanti, in questi quarant’anni dalla sua scomparsa, hanno provato in tutti i modi ad occultare!!!

Il post di allora s’intitolava “Il gallo cantò ancora e ancora, già… e una volta ancora!!!” –  http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/04/il-gallo-canto-ancora-e-ancora-gia-e.html e nel leggerlo scoprirete in sintesi quanto è accaduto solo in piccola parte a causa del potere della nostra Chiesa e forse chissà, anche alla giovane Emanuela… 

Ho sempre pensato durante il periodo della pandemia – nel vedere quella Piazza S. Pietro totalmente vuota – come forse qualcuno da lassù abbia voluto mandare a quegli uomini vestiti con abiti talari, un preciso messaggio affinché comprendessero che nulla è eterno e che anche i fedeli della chiesa, gli stessi che da secoli fanno in modo di esserci in particolare durante le celebrazioni, beh… anche loro possono improvvisamente scomparire, in particolare quando posti dinnanzi aelle aberrazioni compite in nome di Cristo… 

E’ tempo quindi che si faccia un passo indietro, che da quel Vaticano finalmente si comprenda come la verità debba venire prima di ogni cosa, perché l’uomo coraggioso non ha paura di affrontare il giudizio non solo di Dio, ma anche quello degli uomini… 

Auspico che anche Papa Francesco dia ora una mano per raggiungere quella giustezza che finora è stata negata ai familiari Orlandi, in particolare a suo fratello Pietro, che da sempre non ha smesso di cercarla…

Basta con i sotterfugi, gli inganni, con tutti quegli espedienti finora utilizzati per sottrarsi alle proprie responsabilità è tempo di dire la verità, quanto allora è realmente accaduto, chi ne erano i responsabili, chi li ha coperti, possano quest’ultimi essere anche cardinali o più!!! 

Chi è stato deve pagare e tempo quindi che su Emanuela Orlandi si sappia tutto e soprattutto ci si dica dov’è… perché giusto che sia così!!!

Amara terra di Sicilia…

Preg.mo Logaritmo,
ho letto quanto da Lei riportato ( Live Sicilia del 06-07-2014 ) e riprendendo una sua frase “amara terra di Sicilia “, riporto un passo, scritto nel 1964 dall’allora Cardinale di Palermo, Ernesto Ruffini: mi trovo in Sicilia da 18 anni e ritengo poter dire di conoscere abbastanza questa grande e splendida Isola nonché il suo popolo, intelligente, generoso e buono. 
Quindi per l’appassionato amore che mi stringe alla verità e la profonda stima che andò sempre crescendo nel mio spirito per questa terra privilegiata, sento di dover dire una parola che dissipi pregiudizi e rettifichi concezioni le quali più della carità offendono la giustizia.
In questi ultimi tempi si direbbe che è stata organizzata una grave congiura per disonorare la Sicilia; e tre sono i fattori che maggiormente vi hanno contribuito: la mafia, il Gattopardo,ed il pubblicista Danilo Dolci…
La mafia: una propaganda spietata, mediante la stampa, la radio, la televisione ha finito per far credere in Italia e ali’Estero che di mafia è infetta largamente l’Isola… e che i Siciliani, in generale, sono mafiosi, giungendo così a denigrare una parte cospicua della nostra Patria, nonostante i grandi pregi che la rendono esimia nelle migliori manifestazioni dello spirito umano, inoltre se è vero che il nome di mafia è locale, ossia proprio della Sicilia, è pur vero che la realtà che ne costituisce il significato esiste un po’ ovunque e forse con peggiore accentuazione. 
Per non rifarmi a vecchie date, chiunque abbia letto anche di recente i giornali ha potuto notare – non di rado con somma indignazione e forte deplorazione – delitti inqualificabili commessi altrove, in Europa e fuori, da bande perfettamente organizzate. 
Quelle città e quelle Nazioni hanno il vantaggio di potere isolare le loro nefandezze, non avendo un nome storico che le unisca, ma non per questo giustizia e verità permettono che si faccia apparire il popolo di Sicilia più macchiato delle altre genti.
Il Gattopardo: un altro motivo di diffamazione è stato tratto, di certo contro l’intenzione dell’autore, del romanzo Giuseppe Tommasi,- Duca di Parma e Principe di Lampedusa, che ha raggiunto mezzo milione circa di esemplari.
Il volume, riprodotto in un film piuttosto seducente, è divenuto purtroppo, per una grande moltitudine, la fonte storica della Sicilia. 
Vi sono dipinte, a colori oscuri, la aristocrazia e la borghesia siciliane all’epoca del passaggio dal regno borbonico al regno d’Italia, che il lettore o lo spettatore può ritenere ancora viventi.
La rilassatezza dei costumi, l’ironia talvolta volgare sulle persone e sulle pratiche religiose danno un quadro assai spiacevole. 
Le miserie che affliggevano nel 8oo il popolo siciliano, dalle strade impervie all’assenza di igiene, dalla mancanza di istruzione a una pigrizia paga delle glorie antiche. . . è una lunga serie di motivi deprimenti che suscitano profondo scetticismo e creano disistima per il popolo cui il principe apparteneva.
Ora mi domando: è giusto fare della società di cento anni addietro la società di oggi? è giusto dar credito a un romanzo che un principe deluso compone nell’ultimo anno di vita e nulla sa trovare nella sua gente all’infuori dei difetti, che sono forse anche i suoi, e non riesce a vedere i Iati profondamente sani e in parte ammirevoli, quali la bontà semplice e robusta, il senso della famiglia ancor oggi resistente a ogni forza avversa, il senso dell’onore, il forte attaccamento alle più pure tradizioni cristiane, e altri pregi ?
Danilo Dolci: ecco alla mafia e al Gattopardo si aggiunge, per declassare la diletta Isola, il pubblicista Danilo Dolci, il quale venne a Palermo, per iniziare un’apparentemente campagna benefica, ma che doveva abbruttire il vero volto della Sicilia.
Basti dire che dopo più di dieci anni di pseudo-apostolato questa terra non può vantarsi di alcuna opera sociale di rilievo che sia da attribuirsi a lui, eppure continua a tener conferenze in diverse Nazioni, facendo credere che qui, nonostante il senso religioso e la presenza di molti Sacerdoti, regnano estrema povertà e somma trascuratezza da parte dei poteri pubblici. 
Intanto raccoglie plausi e denaro, destando viva commiserazione in quanti l’ascoltano per il popolo di Sicilia.
Dopo questa succinta descrizione della battaglia morale che si combatte, un po’ ovunque, contro una regione nobilissima, mi sia consentito manifestare l’intima pena che provo nel constatare come nella nostra stessa Nazione abbia preso incremento, in non pochi manovratori dell’opinione pubblica, il pessimo gusto di diffondere a tinte marcate i torti – talora falsi o, per lo meno, ingranditi – della Sicilia, le colpe e i delitti che vi si commettono, mentre si passano sotto silenzio le singolari prerogative che la rendono degna di rispetto e fanno concepire le migliori speranze per il suo avvenire.
Vede, rileggendo questi passi, emerge l’evidente volontà di non riconoscere quanto stava allora accadendo e rappresenta, per similitudine, la stessa insensibilità azione, manifestata negli anni passati, contro la mafia e le sue connivenze…
Le lotte condotte da parte dello Stato in questi ultimi anni, hanno certamente determinato un rinnovamento nelle coscienze che ha sì portato ad un risveglio culturale da troppo tempo assopito, ma che, nel quotidiano, hanno influito in maniera poco incisiva, perché è evidente a tutti, quanto ancora resta da fare…
la verità è che questo “sistema”, a differenza di quanto riportava il Cardinale, è ancora basato proprio sulla frase finale del libro “ Il Gattopardo “ e cioè che “ i suonatori cambiano ma che la musica resta sempre la stessa“ e dove, l’inquadramento all’interno dell’organigramma piramidale di questa associazione a delinquere, prevede a priori – a seconda dell’intervento giudiziario – quella naturale modifica dei propri “adepti, con il fondamentale principio che tutto però continui a funzionare, senza alcun inceppamento, sempre ed ovunque, nello stesso modo.
E’ evidente quindi che il sistema per continuare a funzionare, deve sempre avere dei validi sostituti, che ovviamente, vengono con il tempo preparati, inseriti nel contesto di quei nominativi “ricattabili”, scelti tra coloro ben disponibili a prestarsi per essere utilizzati successivamente come marionette, selezionati tra quanti sono ben disponibili ai compromessi, certamente anche per un personale tornaconto, economico o di carriera, che viene loro garantito, fintanto si ha la necessità di poterli utilizzare; in seguito, cioè quando ritenuti non più necessari, questi… saranno buttati, conseguenza logica di uno schema che correttamente Lei definisce “dare-avere” ma che io riduco in “usati e buttati“.
Trovare oggi le giuste correzioni è alquanto difficile, ancor più ricercare soluzioni che si possano adattare a tutte quelle possibili variabili, difficili da prevedere poiché in costante trasformazione, aggiornamento continuo di rinnovamento di quei processi deviati, necessari per attuare nuovi meccanismi illegali.
Credo che ognuno di noi, debba fare la propria parte per debellare questa piaga e mi piace ricordare il Giudice Falcone, che disse: la mafia, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano,vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.
Caro Logaritmo, stia certo che sarà il tempo a dare noi le giuste risposte e lì sapremo, una volta per sempre, da che parte eravamo tutti… realmente schierati!!!

Una Chiesa povera… di Spirito!!!

Voglio una Chiesa povera per i poveri… per questo mi chiamo Francesco, come Francesco d’Assisi, uomo di povertà, uomo di pace, uomo che ama e custodisce il Creato…

Con queste parole aveva scelto di esordire Papa Bergoglio alcuni mesi fa e chissà forse, sentendo queste parole, anche i suoi confratelli subalterni, si sono attivati ( se pur in ritardo ) a mettere in pratica questi nuovi consigli ( scelta di vita che già comunque era prevista con la vocazione intrapresa…).
Comunque, come diceva  Robert Anson Heinlein, “Non fare mai appello alla miglior natura di un uomo… può darsi che non l’abbia. 
È più conveniente fare appello al suo interesse!!!
Ecco sembra che di questa regola calzi perfettamente al Cardinale e arcivescovo cattolico italiano, Tarcisio Pietro Evasio Bertone, ex Segretario di Stato di Sua Santità, arcivescovo emerito di Genova e dal 2007 camerlengo di Santa Romana Chiesa.

E’ veramente strano che proprio nel giorno della proclamazione a santo di due Papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II,  Don Mazzi, ospite nella trasmissione di Rai1 presentata da Mara Venier, nel chiedere fondi per il suo progetto “ Don Milani 2 ”, si sia scagliato contro gli sfarzi e la ricchezza della Chiesa, proprio perché come detto sopra questa dovrebbe essere “ povera tra i poveri ”.

Una conformità evangelica a cui però sembra che il Card. Bertone, non voglia proprio adeguarsi…
Una dovizia di sontuosità eccessiva a proposito dell’appartamento in Vaticano, sembra da alcune voci, possa essere doppio se non triplo, della stessa residenza del Papa.

Il cardinale si è giustificato sulla notizia trapelata dicendo che l’appartamento se pur spazioso, è una caratteristica normale con le residenze negli antichi palazzi del Vaticano, anzi, ha aggiunto che è stato doverosamente ristrutturato (precisando a sue spese), ed è soltanto concesso ad uso temporaneo, poiché ritornerà di fatto al Vaticano…

Ma allora mi sono detto, io chiesto  Non ho mai sentito in vita mia nessuno, che abbia usato il proprio denaro per pagare spese di appartamenti altrui, certo ad esclusione del ns. ex ministro… e poi considerato che la ristrutturazione di un appartamento di prestigio incide mediamente €. 1.000,00/Mq e se a questi aggiungiamo, un discreto arredamento di classe, ecco che il prezzo sale di altri 1.000 Euro… e siamo a €. 2.000…

Ma mi chiedevo, ma questi 2.000.000 di Euro al Cardinale, come è riuscito in questi anni a metterli da parte??? Si, vorrei sapere… ma quanto guadagnava da segretario di Stato???

Ora, a seguito di queste indiscrezioni, se ne esce riportando una frase di Papa Giovanni XXIII: non mi fermo a raccogliere le pietre che sono state scagliate contro di me… 
Certo in un mondo in cui la corruzione è ovunque, in particolare nel ns. paese che è primo per corruzione ed illegalità è facile prendere ad esempio quella famosa frase ” chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra…   
Cos’è, vuole forse ricordare ad ognuno di noi, che chiunque può essere un peccatore e che tutti, prima o poi possono peccare…
Sembra voglia mettere le mani avanti, come se dovessimo tenere presente che, nel corso della nostra vita, ci possa sfuggire il peso delle circostanze che possano indurre altri a cadere… e poi noi, come ci saremmo comportati nei loro panni?
Vede caro Cardinale, io quelle pietre a certi soggetti disonesti, come possano essere sia i ns. corrotti governanti, che, per quegli immorali uomini falsi di Chiesa,  le avrei certamente tirate!!!

Ma volendo prendere proprio ispirazione da Papa Francesco, penso che oggi bisogna avere misericordia verso tutti, in particolare verso quegli uomini che finora sono stati, miserabili e abbietti…, Ed è per questo che cerco di reagire contro certi impulsi che in alcuni momenti mi conducono a condannare senza pietà…
E’ vero, bisogna saper perdonare e dimenticare, non mantenere nel cuore residui di giudizi, di risentimenti, dove possono covare l’ira e l’odio che ci allontanano dai nostri simili e veder ognuno come se fosse nuovo…
Avendo nel cuore ( al posto del giudizio e della condanna) l’amore e la misericordia verso ciascuno, lo aiuteremo ad iniziare una vita nuova e chissà forse trasmetteremo anche il coraggio per ricominciare ed è quello che oggi io ( caro Cardinale… ) faccio con Lei….

I silenzi di Ratzinger…

Sembra incredibile, ma tra quanto riportato nella trasmissione televisiva delle “Iene” e quanto scritto nel quotidiano “Il Secolo XIX”, non si può che restare sgomenti…
Sembra che nel 2003 il vescovo di Savona Domenico Calcagno, avesse scritto a Ratzinger per segnalare il caso di un prete pedofilo, don Nello Giraudo, ma, nonostante questi fosse stato informato ufficialmente di quanto accaduto e soprattutto nella sua veste di Prefetto per la congregazione della fede ( l’unico organo deputato a vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica), come nulla fosse, non pensò di denunciarlo…
Nel frattempo il vescovo è diventato cardinale, ed oggi è uno di quelli che parteciperà al Conclave;   certo non vorrei essere nei suoi panni, che come Ponzio Pilato se ne lavò le mani, attendendo con la sua richiesta, un eventuale consiglio da adottarsi, circa il comportamento del sacerdote pedofilo, risposta che non giunse…
E quindi, al silenzio dell’allora prefetto…, si liberò la propria coscienza, adottando quanto fosse in suo potere e cioè cerco di evitare che il sacerdote, potesse avere contatti con bambini o adolescenti… ( quanto egli fosse poi riuscito nell’intento è tutto da dimostrare, anche perché non poteva essere sempre presente con il sacerdote… e soprattutto questo, avendo saputo di essere controllato, si sarà mosso con molta circospezione…).
La cosa grave e che a conoscenza dei comportamenti di don Giraudo, non era solo il cardinal Calcagno, ma anche i vescovi Giulio Sanguineti e Dante Lanfranconi…, ed invece d’intervenire si è preferito spostare il sacerdote in altre parrocchie, facendo immagino altrettanto “male”, in ogni posto in cui sia andato, con il pieno appoggio del Vaticano che non ha mosso foglia…
Anzi, a gravare ancor più questa silenziosa e vergognosa posizione della Chiesa è l’avergli permesso ( proprio a questo pedofilo ) di aprire una comunità per bambini disagiati a Feglino…; ora lascio ad ognuno di voi immaginare, quali abusi avranno dovuto subire quei piccoli ospiti…
Un vero schifo, perpetrato da una curia, che aveva ( ma posso certamente dire che ha…), come unica preoccupazione, quella di salvaguardare l’immagine esteriore, tralasciando lo spirito interiore, al solo fine di mantenere occultata e sotto controllo, queste continue situazioni vergognose…
Ovviamente come si dice… “Dio li fa e fra di loro si accoppiano” e difatti la classe dei preti ha molte parti in comune…, già forse anche troppe…
In questi giorni di conclave, forse è meglio che tra loro si faccia ( come realizzato con le nostre elezioni) un po di pulizia… 
Qualcuno ha avuto il coraggio di autoescludersi, vedasi il caso del  card. O’Brien per condotta sessuale inaccettabile…; un vero peccato, perché essendo un cardinale…, era quasi giunto alla fine della propria carriera, e poteva diventare chissà il nuovo Papa…, forse avrebbe festeggiato al Vaticano, copiando il modello tanto chiacchierato ed in voga nel nostro Stato e cioè quel bunga-bunga…  
Pian piano, cominciano ad emergere le ombre su quelle misteriose abdicazioni, dell’emerito ( pochissimo emerito… se quanto riportato dovesse corrispondere al vero… ) Joseph Ratzinger e sono altrettanto convinto, che a breve, tra protezioni e blindature, ulteriori informazioni emergeranno, chiarendo definitivamente quelle corresponsabilità, che ognuno di loro ha avuto, in questi anni di drammatiche e vergognose circostanze…  
Vorrei concludere con un aforisma che a questi sopraddetti signori molto si addice: tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri!!!