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Certo sarebbe grave se realmente un testimone avvisò sulla lite tra Filippo e Giulia Cecchettin, se poi nessuna pattuglia raggiunse il luogo dove stava avvenendo l'omicidio.

Non desidero alimentare una polemica, ma certamente un’inchiesta su quella richiesta d’aiuto – secondo il sottoscritto – andrebbe compiuta!!!

D’altronde comprendo quanto non sempre è facile immischiarsi nei diverbi altrui, anche perché il più delle volte ci si ritrova ahimè inguaiati…

Il sottoscritto (che rappresenta proprio uno di quei soggetti, che i cazz… altrui non se li sa fare), si è trovato nel corso della propria vita ad affrontare una decina di situazioni più o meno analoghe, per fortuna non così gravi, ma che mi hanno visto in ogni caso coinvolto… 

Mi consola sapere che alla fine, quel mio intervento, sia servito quantomeno a non far degenerare quella momentanea conflittualità, ma certamente ripensandoci, penso di essere stato il più delle volte istintivo o chissà forse precipitoso, anche perché l’essermi inserito in quella diatriba, ha permesso sì… che si concludesse, ma in quel preciso momento, quanto compiuto, ha comportato al sottoscritto non pochi problemi.

D’altronde, se dovessi raccontare quanto più volte mi è (ahimè) accaduto ci vorrebbe un libro e sono certo che la maggior parte di voi quelle vicende l’avrebbe sicuramente evitate, mi riferisco in particolare a tutta una serie di situazioni spiacevoli a cui da ragazzo sono stato partecipe!!!

Ho letto ora di una registrazione sulla chiamata effettuata da un testimone che proprio la sera dell’11 novembre scorso, chiamò il 112 per segnalare la lite nel parcheggio di Vigonovo (Venezia) – la telefonata si è poi rivelata essere la prima aggressione che l’ex fidanzato Filippo Turetta ebbe nei confronti di Giulia Cecchettin – ed ora è stata acquisita dalla Procura di Venezia.

Certamente, la circostanza per la quale nessuna pattuglia si recò sul posto segnalato non è certamente qualcosa di positivo; qualcuno ha aggiunto che uno dei motivi per cui non si diede seguito a quella richiesta d’aiuto è dovuta al fatto che il testimone non seppe dare al telefono dettagli precisi come ad esempio il numero di targa. 

La verità – lo dico per esperienza personale – è che la maggior parte delle volte non si viene presi in considerazione, si pensa ad una abituale lite tra familiari, condomini, quelle classiche ragazzate, etc…

Io stesso ricordo come alcuni anni fa (mentre attendevo mia figlia adolescente che entrasse in un locale per una festa organizzata dagli studenti del suo liceo) all’esterno di un locale, si fosse formata una marea umana di ragazzi che provava ad entrare all’interno di quella discoteca, seppur molti di loro non possedessero l’invito…

Dopo alcuni minuti, quella massa degenerò in rissa, prima una, poi due, poi la terza, con tutti quei ragazzini nel mezzo che non sapevano cosa fare e nessuno ovviamente interveniva, neppure quegli energumeni buttafuori posti all’esterno!!!

Ecco che a quel punto, il sottoscritto, insieme ad altri genitori ci siamo posti a barriera tra quelle “bande” contendenti, provando quantomeno a calmare gli animi già di loro caldi, tra l’altro vorrei aggiungere che in quel preciso momento una ragazza cadendo si era fatta male e quindi eravamo stati costretti a chiamare l’ambulanza ..

Ma la lite purtroppo non diminuiva, tra l’altro eravamo pochi quelli intervenuti a sedarla, già… la maggior parte (come sempre avviene in questi casi…) stava lì a guardare, ed allora, non potendo più limitare quella rissa, ho provveduto a chiamare il 112.

Chi non ha mai telefonato alle nostre forze dell’ordine non sa che prima di rispondere da quel preposto ufficio, si riceve un messaggio preregistrato che avvisa di come la chiamata in atto “verrà registrata”!!! 

Poco m’importa, mi presento e comunico all’operatore quanto sta accadendo e richiedo urgentemente che venga inviata una pattuglia!!! Mi sento rispondere che forse si tratta di una semplice lite tra ragazzini; ovviamente a quella risposta banale, faccio presente che è stata già chiamata un’ambulanza e che se non s’interviene in maniera celere, qualche altro ragazzo/a sarebbe finito certamente in ospedale.

L’ennesima risposta evasiva mi comunicava che in quel momento le pattuglie erano occupate, ma che comunque avrebbe avvisato i colleghi…

Passano quasi 25 minuti ma non si vede nessuno, anzi no… una pattuglia passa dinnanzi ma non si ferma!!!

A quel punto richiamo, mi ripresento e chiedo se egli rappresenti lo stesso operatore con cui poco prima mi ero parlato telefonicamente, mi conferma di essere lui, a quel punto chiedo i motivi per cui non si fosse vista neppure una pattuglia e ricevo la stessa risposta di prima: “sono impegnati e via discorrendo…”.

A questo punto, il sottoscritto richiede a quell’operatore di presentarsi, ovviamente non con il proprio nome e cognome, bensì con il proprio “numero” ed ecco che improvvisamente egli inizia a svincolarsi, dice di non comprendere la mia domanda, anzi mi risponde in maniera altezzosa, quasi che gli avesse dato fastidio quella interlocuzione e difatti le sue risposte hanno un ché di intimidatorio, ed allora a quel punto faccio presente che la chiamata in corso non è soltanto registrata da loro, ma anche il sottoscritto i quel momento, avendo istallato sul proprio cellulare un software di registrazione, stava di fatto registrando, preannunciando che quanto stava in quel momento accadendo dinnanzi a quel locale, se fosse sfociato in qualcosa di grave, sarebbe emerso in tutta la sua gravita non solo attraverso la Procura, ma anche in tutti i media/social, tra cui anche il mio blog e ovviamente ciascuno ne avrebbe pagato direttamente con le proprie responsabilità, soprattutto nel caso in cui quella baraonda generale, fosse degenerata provocando qualche vittima!!!

Concludo, dopo meno di dieci minuti sono giunte 4 pattuglie, il locale è stato chiuso perché non vi era alcuna sicurezza e migliaia di ragazzi sono stati finalmente fatti allontanare!!!

Cosa voglio dire con questo racconto, che a volte basta un intervento immediato per salvare qualcuno, ma ahimè per riuscirci non basta il solo coraggio di chiamare, ma serve anche molta ostinazione, altrimenti può capitare di non essere ascoltati oppure che quelle nostre richieste siano ritenute banali o irrilevanti!!!   

Ed allora viene da chiedersi: se quella chiamata fosse stata presa sul serio, avrebbe forse salvato Giulia? 

Non lo sappiamo e non lo sapremo mai, ma è per questo motivo che diventa fondamentale intervenire quando si vede o si sente qualcosa, perché il silenzio a volte è come quel femminicidio: uccide!!! 

Diceva Martin Luther King: ciò che mi spaventa di più non è la violenza dei cattivi, ma è l’indifferenza dei buoni!!!  

SICILIA: la chiamano "ripresa" ma è stagnazione!!!

Ci vuole coraggio a chiamarla ripresa, ed è veramente un quadro poco consolante quello dato da tutti gli osservatori sulla nostra economia e soprattutto sul lavoro…
Ci raccontano che l’economia siciliana è in crescita, certo, più lentamente di quanto previsto, ma non ci viene detto che coloro che raccontano queste frottole, fanno parte essenziale di quel sistema che vuole, a tutti i costi, che si resti in questo stato di fatto…
Soltanto chi guarda i dati reali si accorge come la nostra produttività e competitività sia ai minimi termini, che la disoccupazione non è diminuita anzi tutt’altro e quei nuovi occupati sono da legare esclusivamente a quei cosiddetti buoni di lavoro “voucher” per professionalità occasionali ( non per nulla, i dati sugli occupati rilevati dall’Istat nella nostra regione parlano di circa 33.000 unità, che stranamente risultano molto più alti rispetto ai dati reali INPS che ridimensionano quella nuova occupazione, ufficialmente registrata in 17.800 unità…
Non parliamo d’imprese sempre più in liquidazione o fallimento ed ancor peggio va alle imprese artigianali…
Mancano di fatto gli investimenti sia quelli privati che anche quelli pubblici!!!
Si salvano soltanto i generi di prima necessità… mentre la parte restante di quel proprio reddito va destinata all’abitazione ed alle utenze e a tutte quelle spese obbligatorie di cui non si può fare a meno, come trasporti, comunicazione, cultura, ed anche… sanità.
Il reddito familiare è sempre più in crisi e non basta certamente a sopravvivere… in particolare quando la famiglia è mono reddito…
Ho letto che con questa dinamica… “occorrerebbero circa 3 anni per ridurre di un solo punto il tasso di disoccupazione e sarebbero necessari circa 6 anni per tornare al reddito procapite del 2008″.
Però c’è sempre il deficiente di turno che ci ripete che “siamo in ripresa“!!!
Forse, debbo credere che quei soggetti, fanno riferimento ad un’altra economia… chissà probabilmente ne fanno parte o ne usufruiscono direttamente…
Può darsi che egli si riferisca al mercato nero… all’economia prodotta dalla nota associazione malavitosa, oppure da tutto quel mondo del lavoro sommerso ancora tanto presente ( tanto non c’è nessuno che controlla…), dalla vendita di prodotti e di gadget clonati, di quel mondo parallelo fatto d’evasione che costituisce certamente la faccia nascosta di quell’altra nostra economia…
Un fenomeno… almeno quest’ultimo, certamente in crescita nella regione e che non viene affrontato a dovere, proprio perché permette a tanti, d’usufruire di quei beni o di ricevere in contanti una parte di quel denaro “invisibile”, per far si, che tutto proceda in maniera illegale e disonesta… 
Dopotutto se nella nostra regione lo scarto tra il reddito dichiarato e i beni posseduti (o i consumi privati realizzati) è il più elevato tra tutte le regioni in Sicilia (140%) un motivo ci sarà… 
E’ certo che, fin quando si continuerà a restare in maniera immobile a guardare così gli eventi, senza che la maggioranza dei cittadini riprenda in mano la propria indipendenza “morale” e soprattutto fintanto che non si ristabilisca con le azioni, quei principi di uguaglianza, rispetto e democrazia… non ci potrà essere mai, alcun futuro…
Resteremo bloccati… qui su questa terra, arida e sterile, a riflettere su noi stessi… quasi fossimo quella nave “arenata” sulla spiaggia, in attesa di un’onda che finalmente ci permetta di riprendere… quel viaggio della speranza!!! 

Buoni a nulla…

Già come vogliamo chiamarli se non… buoni a nulla!!!

Non servono a niente, inutili, per se e per la collettività, rappresentano perfettamente quel modello – del tutto italiano – che cerca con la propria inutilità di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo!!!
Mi sembra di vedere quel programma pre-serale presentato su Rai 1, l’Eredità, dove non va avanti chi è più preparato… ma chi non sa un cazzo…, ed invece di uscire subito dal gioco… non avendo risposto correttamente alle proprie domande, per uno “ambiguo” meccanismo fuorviante, demanda ad altri la propria incapacità… ed il più delle volte, aiutato dalla fortuna, si ritrova a salire fino al gradino più alto del gioco ed a vincere pure…
Questi rappresentano perfettamente i cosiddetti buoni a nulla, gente che non si assume la benché minima responsabilità, persone che non mettono mai un dito nell’acqua calda per non bruciarsi… anzi evitano che ciò possa accadere… guai a rimanere inguaiati in situazioni dove viene messo a repentaglio il cosiddetto “quieto vivere”, queste sono pecore anonime che pascolano in città, messe sempre lì in fila che attendono il loro turno…
Sono rassegnati al loro destino… e non fanno nulla per cambiarlo, rimangono lì attendendo che il “cane pastore” di turno possa spingerli di qua o di là…. e loro come semplici automi senza nome, si fanno indirizzare senza batter ciglio!!! 
Non pensate che il loro atteggiamento derivi dal sentirsi rassegnati o abbiano rinunciato ai loro sogni… quest’ultimi non li hanno mai avuti… perché non hanno mai combattuto per trasformarli in realtà!!!
Certo a volte la vita è proprio stronza… si fa tanto per realizzare i propri desideri, si cerca…, spinti da quella propria capacità e chissà forse anche ispirazione, di ambire a qualcosa d’importante e purtroppo, per cause esterne alla propria volontà, quanto anelato non viene a concretizzarsi… e il più delle volte si perde tutto e si deve ricominciare d’accapo…
Non bisogna imputarsi colpe… alla fine almeno ci si è provato… resteranno sempre quei momenti nei quali si realizzato quanto si voleva… il resto viene da se,,,
Ma qui adesso parlavo di incompetenti, d’inadatti portaborse e inservienti di fiducia, che si, propongono e concedono, il più delle volte, al migliore offerente… vendendosi ai soliti “predatori” analfabeti, prepotenti e della peggiore specie, che attraverso proprio grazie a questi uomini ruffiani, possono, con modi scortesi e maleducati, continuare ad esistere…
Giochi di compromessi che trovano motivo d’esistere, per poter scambiarsi posizioni e ruoli immeritati, nei quali sono stati posizionati per poter proseguire ad alimentare quel sistema, fatto di collusioni e di combine…
Un continuo comportamento in quella propria specialità, rappresentata nel saper manifestare l’arte di arruffianarsi il prossimo, e di mettere in mostra quella propria autorevolezza – aggiungerei vigliaccamente – solo e soltanto con quelli più deboli…
Sono ovunque… intorno a noi… e sono in molti, tanti, che, senza saperlo o ancor peggio, senza volerlo ammettere, continuano quotidianamente ad appartenere, a quello stesso gruppo!!!