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Frode milionaria da parte di un gruppo criminale cinese!!!

La Guardia di finanza di Ancona ha scoperto in tutta Italia un’associazione a delinquere dotata di veri e propri sportelli “abusivi” utilizzati come banca per raccogliere, stoccare e riconsegnare denaro da riciclare…

Dalle indagini tutt’ora in corso si è scoperto che l’associazione per delinquere cinese fosse finalizzata a una frode fiscale internazionale per centinaia di milioni di euro…

L’hanno definita “Chinese Underground Bank”, una struttura che è stata ora sequestrata e che serviva, per come riportato sopra, per raccogliere, stoccare e riconsegnare il denaro da riciclare. 

Attualmente stanno operando in quegli uffici oltre 250 finanzieri, quattro unità cinofile cash-dog e apparecchiature scanner per la ricerca di intercapedini, oltre ad un elicottero…

Potremmo deinirla una vera e propria “lavatrice” di denaro, certamente di provenienza illecita che ritornava “ripulito” nuovamente in Cina oppure reimpiegato in nuove attività di ristorazione, beni mobili quali metalli preziosi e auto di lusso, ma anche acquisto di immobili. 

Sono oltre 500 i milioni di euro sottratti a tassazione, di cui si contano oltre tre miliardi di transazioni effettuate tramite questa banca abusiva dalla quale il denaro viaggiava sotto traccia e veniva trasferito tramite corrieri o attraverso prelievi in contanti in cambio di bonifici per fatture false: ovviamente per questo scambio l’organizzazione percepiva una provvigione e gli utenti, tra cui molti imprenditori italiani, ricevevano una consistente liquidita!!!

Una procedura che come avrete comrpeso forniva una mole di denaro elevata e soprattutto ripulita, alla cui frode ovviamente contribuivano imprenditori italiani che fingevano di pagare fatture “fantasma” con bonifici a conti in apparenza Ue, ma destinati a tornare in Cina, sì… dopo aver eluso l’anti-riciclaggio, transitando in vari stati tra cui Grecia, Bulgaria, Francia, Spagna, Germania, Serbia, Albania, Estonia, Irlanda e Gran Bretagna…

Pensate che quanto sopra costituisca una novità??? No… basta rileggersi i miei precedenti post:

– https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/12/scoperte-banche-abusive-che-operano-in.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/10/milioni-di-euro-che-si-spostano-senza.html

– https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/10/incredibile-con-la-tecnica-apri-e.html

– https://nicola-costanzo.blogspot.com/2016/01/chinatown-catania.html

Finanziamenti a imprese affiliate…

Il Fondo di Garanzia del Ministero delle Imprese, gestito dal Mediocredito Centrale (MCC), è uno strumento fondamentale per supportare le piccole e medie imprese italiane, offrendo garanzie alle banche che concedono prestiti. Grazie a questa garanzia, le banche sono più disposte a erogare finanziamenti, riducendo il rischio di insolvenza per le aziende e incentivando la crescita dell’economia. Tuttavia, il sistema si basa su una responsabilità condivisa tra banche e istituzioni, e la superficialità o negligenza nell’erogazione dei prestiti può portare a gravi conseguenze.

In alcuni casi, infatti, le banche, spingendo per aumentare il volume di finanziamenti, potrebbero abbassare la guardia e concedere prestiti senza effettuare adeguate verifiche sulle aziende richiedenti. Questo approccio rischia di trasferire il rischio di insolvenza sullo Stato, che garantisce il prestito tramite il Fondo di Garanzia. Una situazione che crea un paradosso: in alcuni casi, le garanzie pubbliche finiscono per finanziare anche imprese legate alla criminalità organizzata, un fenomeno che danneggia non solo l’economia, ma anche la fiducia nel sistema finanziario.

Le indagini recenti hanno portato alla luce un caso in cui una banca ha erogato, nel periodo 2019-2023, prestiti per un valore di 10 milioni di euro a nove imprese legate a imprenditori coinvolti in attività criminali. La Direzione distrettuale antimafia, accertando l’illegalità e il rischio di infiltrazioni mafiose, ha chiesto e ottenuto dal Tribunale l’amministrazione giudiziaria della banca coinvolta, una misura che non prevede la confisca dell’istituto ma impone un controllo giudiziario. L’istituto bancario, che è nato nel 2015 dal riassetto di una precedente banca, è specializzato in finanziamenti alle piccole e medie imprese. Nonostante non siano stati trovati elementi di illeciti all’interno della banca stessa, il sistema bancario ha mostrato falle che hanno permesso l’accesso a finanziamenti a imprenditori con legami con la criminalità.

Questa misura, pur non essendo un sequestro, mira a prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose e a ridisegnare le procedure interne della banca. Un amministratore giudiziario è stato nominato per intervenire nei processi aziendali e strutturare una nuova governance che impedisca il ripetersi di simili situazioni. L’amministrazione giudiziaria ha lo scopo di rafforzare l’impresa e metterla al riparo da future contaminazioni criminali, senza punire le attività lecite condotte dalla banca.

Questa misura, che in passato è stata applicata in settori come l’evasione fiscale o il caporalato, viene utilizzata per le aziende che, pur esercitando attività lecite, potrebbero facilitare indirettamente l’attività di organizzazioni mafiose. L’obiettivo principale non è la punizione, ma la prevenzione, il che significa che l’intervento ha una funzione “terapeutica”, mirata a depurare l’impresa e restituirla al mercato, dopo aver eliminato gli elementi di rischio. L’intervento giudiziario, se ben gestito, potrebbe anche risultare un’opportunità per l’impresa stessa, che acquisirebbe una maggiore resistenza contro future infiltrazioni e un sistema di controllo più solido.

In sintesi, la vicenda mette in luce l’importanza di un rigoroso controllo sulle pratiche bancarie e la necessità di una maggiore responsabilizzazione delle istituzioni finanziarie. La garanzia pubblica non dovrebbe mai essere una via per mascherare la superficialità nelle valutazioni delle banche, e le misure di prevenzione come l’amministrazione giudiziaria sono strumenti fondamentali per garantire che il sistema finanziario resti sano, trasparente e libero da infiltrazioni criminali.

Trading on line: attenti alle truffe promosse da "influencer" e ignari complici!!!

Alcuni giorni fa ho ascoltato sul web un’intervista compiuta ad una nota “influencer” che descriveva in modo semplice come guadagnare migliaia e migliaia di euro senza far nulla, semplicemente iscrivendosi ad un sito di trading online, versare €. 250,00 e vedere improvvisamente in poche ore il proprio denaro crescere… 

Un miracolo, un’intelligenza artificiale capace di indirizzare quei vostri soldi su investimenti in “Bitcoin” tali da farli crescere in poche ore, raddoppiandoli, triplicandoli, etc…

Quindi, quando vi vengono suggerite proposte come quella di cui sopra, la prima cosa da chiedersi è: quale bisogno hanno di voi queste società!!! 

La risposta comprenderete come sia implicita nella domanda: il vostro denaro!!! 

E sì… perché di questo si tratta, riuscire a prenderlo, promuovendo l’interesse con altro denaro, peccato che quest’ultimo è soltanto virtuale, ma non solo, la maggior parte di esso – sempre nel caso in cui si fosse per come promesso nel tempo incrementato – quando ufficialmente richiesto, non rientra nelle vostre tasche nelle stesse modalità o per gli usi a cui eravate abituati, ma sotto forma di moneta elettronica, difficile da spendere se non presso quei punti vendita che accettano per l’appunto denaro digitale.   

Ho visto in quel programma un presentatore invogliato a sottoporsi a quella proposta dell’app e va detto, in totale buonafede, ha investito la somma richiesta, ponendo quindi nei giorni seguenti alcuni commenti sulla propria pagina social per descrivere per l’appunto l’app in questione e se questa stesse garantendo i risultati dichiarati dall’influencer; difatti, con il passar dei giorni, egli stesso ha potuto confermare che se pur poco alla volta quel proprio conto stesse crescendo!!!

Ora, vorrei ricordare come uno dei trucchi abitualmente utilizzato da chi vive d’espedienti come ad esempio quel gioco delle tre carte o della campanella proposto in alcune strade cittadine, gode dell’assistenza di complici che celati tra quei giocatori, inducono il cosiddetto “pollo” a farsi fregare, sì… sempre più soldi!!! E qui è la stessa cosa… 

Il presentatore che opera in buonafede e quindi ripeto non rappresenta di per se la figura di complice, si fida ciecamente ad accettare la proposta dell’influencer, il quale però (forse) potrebbe aver in precedenza concordato con i gestori di quell’app, il momento condiviso di notorietà presso quella Tv, lo stesso che poi avrebbe permesso all’App – a seguito del numero elevato di telespettatori – di ottenere un’alta visibilità e di conseguenza, una crescita esponenziale di richieste da parte di nuovi clienti e in concomitanza il ricevimento di quei bonifici richiesti in fase d’iscrizione…

Quindi, ciò che poteva sembrare un semplice scoop sorto casualmente, già… sul momento, è stato possibilmente (nessuno d’altronde oggi ne possiede le prove, ma certamente quest’ipotesi può ritenersi alquanto valida…) programmato a tavolino, tra quell’influencer e il gestore/i di quell’app, quest’ultimi infatti conoscendo le mosse che a breve si staranno per avvicendarsi in quella diretta Tv, sono preparati a mettere in atto quel loro stratagemma, già… buttare l’amo per quei pesci pronti ad abboccare!!!

Come riportavo sopra, quei programmatori sono a conoscenza di quanto sta per accadere e di quel soggetto che sta per cadere nel tranello; nel caso specifico però il presentatore non viene utilizzato come pollo per prelevare ad egli i propri soldi, no… egli – ignaro della trappola che sta per compiersi –  diventa a sua insaputa “testimonial” indiretto di quell’app, perché dopo solo pochi minuti sarà egli stesso a confermare che il proprio denaro su quel conto sta crescendo, una circostanza quest’ultima che poi ripeterà nei giorni seguenti dalla propria pagina social!!!

Infatti quanto egli sostiene è la verità, ma non perché un’IA è riuscita dove ‘l’uomo solitamente fallisce, bensì… perché una mente umana fa la differenza; quest’ultima infatti conosce a monte il nominativo di chi sta per eseguire sul loro conto quel bonifico e quindi si tratta semplicemente di alimentare quel denaro ricevuto con piccoli interessi, affinché egli stesso (e quindi non più l’influecer) evidenzi la crescita del proprio conto, diventando così senza volerlo, egli stesso “influencer” di quell’App… l’illusione è stata creata e quei poveri spettatori ignari, sono diventati i nuovi polli da spennare!!!

CONTINUA

Attenzione al denaro depositato presso gli uffici bancari e/o postali: le truffe informatiche in corso sui c/c e sulle carte di credito sono in atto a causa proprio di quel loro "fragile" sistema di sicurezza!!!

Sono tantissimi gli italiani che si affidano ai servizi bancari o postali per conti correnti o per ricevere una carta di credito.

D’altronde i servizi da loro offerti sono molteplici e costituiscono ancora i motivi di forza per cui molti utenti preferiscono a loro affidarsi, diversamente dall’utilizzare un conto online o una carta prepagata di quelle che ormai viene rilasciata dalla maggior parte dei negozianti, quest’ultima da utilizzarsi senza alcun problema non solo per compiere i propri acquisti online o fisici, ma anche per effettuare qualsivoglia pagamento su tutto il territorio nazionale che internazionale.

Ora vi starete chiedendo perché sto scrivendo questo post, il motivo è semplice, penso che siamo sotto attacco cibernetico anche se nessuno ufficialmente verrà mai a dircelo, d’altro canto immaginatevi il panico che scatenerebbe una conferma ufficiale sui quanto sopra e difatti, da quei noti apparati  finanziari non trapela nulla e sono tutti pronti a giurare che il loro sistema di sicurezza sia tra i più funzionali e che può resistere a qualunque attacco da parte di hacker malintenzionati.

Eppure mi sento di anticipare che quanto vi sto annunciando sta realmente accadendo, ovviamente non posso entrare nel merito dell’informazione o portare tesi a conferma di ciò, ma vorrei chiederVi: negli ultimi mesi vi è capitato di osservare se sul vostro conto qualcosa non tornava, ad esempio che vi fosse stata addebitata una spesa mai sostenuta, un addebito fuori posto, ma soprattutto quanti di voi sono stati costretti in questi giorni a presentarsi presso quegli uffici bancari per far verificare il proprio c/c, cambiare il bancomat o la carta di credito perché improvvisamente non funzionava, non riconosceva il pin, era stata bloccata, etc…???

La verità è che dietro queste circostanza ambigue si nascondono degli attacchi hacker, forse provenienti da professionisti russi ingaggiati da quel governo con l’obiettivo di mettere in crisi il nostro sistema bancario, ma soprattutto per reagire a quegli attacchi compiuti sul loro territorio da molti programmatori a livello mondiale.

Ovviamente nessuno è in grado di limitarne gli attacchi e soprattutto risulta impossibile conoscere i nomi di quei colpevoli per eventualmente perseguirli; essi operano dall’estero e il raggiro perpetrato sembra così perfetto che risulta difficile anche per gli utenti dimostrarne il contrario…

Peraltro, lo scopo degli hacker non è quello di rubare il vostro denaro, no… a loro interessa creare panico, far comprendere ai cittadini di tutte le nazioni contrarie alle politiche del governo russo che essi possono all’improvviso prelevarvi tutto, spingendo ciascuno di noi a togliere dalle banche quel nostro denaro e determinando così una circolazione reale della moneta e non virtuale, ma soprattutto l’intenzione è quella di porre in crisi il sistema bancario che si ritroverebbe senza alcun deposito, lo stesso che le consente di mettere in pratica quel loro sistema, lo stesso che a quanto pare, sta mettendo in ginocchio le banche russe a causa delle sanzioni applicate contro il governo di Putin..

C’è in corso una campagna di alterazione del web, anche le comunicazioni sono limitate o bloccate, in questi giorni ad esempio il sottoscritto ha provato ad entrare in alcuni siti istituzionali per scaricare dei propri documenti e molti di quei siti risultano in “fase di manutenzione”!!! 

Già… non vi sembra strano, come mai solo ora ed in gran numero stanno accadendo queste circostanze ambigue???

Ho provato alcuni giorni fa anche con alcune app di taluni servizi pubblici ed anche in quei siti mi è stato impossibile effettuare delle prenotazioni on-line, circostanza che mi è stata successivamente confermata da alcuni clienti che si trovavano in treno con il sottoscritto: essi erano senza biglietti in quanto le biglietterie on line e quelle automatiche poste in stazione non funzionavano, difatti, lo stesso controllore, nell’ascoltare quelle loro giustificazioni, passava oltre senza emettere alcuna sanzione economica…

Siamo ingannati e nessuno ci dice nulla, ci chiamano improvvisamente in quelle loro sedi con la scusa di dover verificare le nostre credenziali, ma la verità è che forse dietro quelle richieste si nascondono altre e più gravi circostanze, d’altronde nessuno di noi può sospettare nulla, perché alle nostre richieste quei loro addetti rispondono in maniera perfetta, coerente con quanto loro ordinato ufficialmente da quei piani alti, ed è quanto deve essere riportato a noi comuni clienti… 

Vedrete sarà come per quanto accaduto con il Covid-19: quando ormai ci aveva colpito, quando il danno era stato compiuto, sì… solo dopo che i decessi s’iniziavano a contare, ecco che ci hanno informati sulle terribili capacità di contagio che quel virus provocava e di cui nessuno ne conosceva rischi e pericoli…

Quì sarà eguale, quando non potremmo più avere accesso ai nostri c/c, depositi, etc… ecco soltanto quando le porte di quei loro uffici saranno totalmente sprangate, ecco soltanto allora scopriremo la verità, ma a quel punto saremmo tutti rimasti senza un euro in tasca e soprattutto quelli che credevamo con tanti sacrifici essere posti in sicuro, ci verranno portati via.    

Oggi pomeriggio mi trovavo in Corso Sicilia ed ho ricordato quando al direttore generale di Banca di Roma ( Dott. T…o) dissi: vedrà, di questa banca non resterà nulla e al suo posto in questo palazzo realizzeranno un supermercato o qualche importante negozio d’abbigliamento o di mobili; rispose a quella frase dicendo che fossi pazzo!!! Che ridere quindi quando oggi ho scoperto che al suo posto fosse stato realizzato quanto ora potete vedere nella foto in allegato (tra l’altro quella catena è una delle mie preferite…): sono passate delle ore, ed io sto ancora ridendo a crepapelle!!!

Il gallo cantò ancora e ancora, già… e una volta ancora!!!

Da ragazzo ho frequentato i salesiani e tra quei loro insegnamenti la materia religione rappresentava una di quelle fondamentali da apprendere più di altre in maniera seria, potrei aggiungere che ci veniva quasi… imposta!!!
Posso altresì dire con assoluta tranquillità, che ogni ora di alta “educazione” trascorsa in quegli anni è stato contrassegnata – oltre che da quelle impegnative lezioni – da tutta una serie di reiterate celebrazioni, quali riti e letture religiose in particolare più che la Bibbia… il nuovo testamento, ma anche altre letture venivno riproposte, su quei cosiddetti grandi uomini della chiesa e poi ancora liturgie, viaggi presso i santuari, ricorrenze varie per Santi a cui si sommavano le visite pastorali presso quel collegio…
Già chissà, forse se avessi continuato ancora qualche anno sarei potuto diventare prete, ma l’allora rettore… Padre Don Zizo, un giorno disse a mio padre: sa… suo figlio è portato per bel altri contesti, in particolare le confido che nel suo futuro, vedo ahimè… molte donne!!!
 
Non ho mai capito come abbia fatto, forse chissà l’avermi scoperto nel settore riservato alle novizie ha condizionato quel mio percorso ecclesiastico… non so… ma mi sono sempre chiesto se quel prete non avesse di suo una fenomenale attitudine, quella ad esempio di prevedere il futuro, perché negli anni a seguire ho potuto costatare quanto quella sua preveggenza, confermasse perfettamente il corso della mia vita, d’altronde chi ha avuto modo di conoscermi sa benissimo quanto il sottoscritto sia su questo argomento sincero… 
D’altronde potrei anche confermare che a tutt’oggi quella profezia ha continuato a seguirmi, dal momento che la mia vita è attorniata da donne, dal momento che mi ritrovo circondato da moglie, figlie ed anche una cognata…

Il tempo comunque è andato avanti e nel frattempo il sottoscritto ha iniziato ad approfondire la religione che sin da ragazzo mi era stata imposta, ma non solo, ho provato a comprendere anche quella degli altri culti e maggiori sono state le mie letture, che acquisivo sempre più le falsità che mi avevano insegnato e che continuano a professare anche in altri luoghi…

 
Già, chi avrebbe mai pensato che trentacinque anni dopo quello scenario, tutto potesse capovolgersi ed invece ahimè è andata proprio così!!!
No… non ho mutato religione, peraltro servirebbe a poco o nulla (tra altro, le altre confessioni che ho avuto modo di conoscere, presentano condizioni ancor più limitative per non dire riduttive…), posso dire forse di esser salito di livello, una qualità che da seguace “cattolico” è diventato certamente più “cristiano” valorizzando gli insegnamenti di quel profeta, ma riportando ad un livello più terreno quel “Cristo”, oggi per il sottoscritto più “umano” e sicuramente meno divino, per come egli certamente professava e in cuor suo desiderava!!!   
Peraltro sappiamo bene quanto sia stata la “Chiesa” ha proporre quel concetto di “trinità”, la stessa che nei secoli dei secoli, ha evidenziato profondi azioni turpe e criticità su quel modus operandi, a cominciare dalla difesa incondizionata a oltranza della dottrina, sorretta con modalità coercitive da suoi teologi, ecclesiasti, affinché si imponesse in tutti i modi possibili l’autorità di quella Chiesa cattolica sulla maggior parte dei cittadini…
Peraltro, come non ricordare quanto compiuto dalla nostra Chiesa  per aver creato nei secoli quel sentimento antisemita, dipingendo per l’appunto gli ebrei come veri e propri “assassini” del Cristo!
E cosa dire della bolla papale di Paolo IV nel 1555 “Cum nimis absurdum”, che istituì i ghetti all’interno delle città per isolare la popolazione di origine ebraica dai restanti cittadini e spingerli così alla conversione…
Come non ricordare le circostanze che hanno portato ai silenzi di Pio XII durante il genocidio nazista, un comportamento riprovevole che ora si sta provando in tutti i modi di cancellare, provando a modificare la storia, dimenticando che quel soggetto “indegno” di rappresentare quella che dovrebbe essere la mia Chiesa, mai espresse alcuna parola da quel balcone di piazza S. Pietro a difesa di 6 milioni di uomini, donne e bambini, il tutto per salvare il Vaticano da eventuali ritorsioni naziste!!!  
Ma non solo, di pochi anni i rapporti finanziari di molti suoi ecclesiastici con banchieri, massoni, mafiosi ed anche con personaggi della criminalità organizzata, come ad esempio quelli della banda della Magliana il cui capo Enrico De Pedis venne come sappiamo, sepolto nella chiesa di Sant’Apollinare, a Roma….
Ed ancora tra i tanti misteri vi è quello della sparizione di Emanuela Orlandi, di cui non si è saputo più nulla da quel lontano giugno 1983; un vero e proprio giallo che secondo il sottoscritto va ricercato nei rapporti che quel “banchiere di dio“, Roberto Calvi (presidente del Banco Ambrosiano una delle principali banche private cattoliche) che ricordo finì impiccato per essersi trovato al centro di una bancarotta e per i suoi stretti legami con l’Istituto per le Opere di Religione (IOR), la banca del Vaticano (maggiore azionista dell’Ambrosiano), uno dei più gravi scandali finanziari italiani, che coinvolse non solo il Vaticano e una parte del sistema politico italiano, ma anche la criminalità organizzata e alcuni affiliati alla loggia massonica “P2”.
Ecco forse quel sequestro è legato a quel denaro scomparso (o forse mai reso alla criminalità organizzata) oppure forse per essere stato utilizzato dal Vaticano per sostenere attraverso Karol Wojtyła il sindacato “Solidarność”, affinché liberasse la Polonia dal governo comunista, un movimento che come sappiamo, porterà alla caduta del muro di Berlino e dell’Urss… 
Ed ancora, come non ricordare Elisa Claps, il cui corpo è rimasto nascosto per 17 anni nella soffitta di una Chiesa, la Santissima Trinità oppure quanto emerso in Irlanda, dove è stata confermata la presenza di 800 bambini sepolti nell’Istituto di alcune suore di Tuam…
Continuando, cosa dire di quei suoi referenti, alcuni dei quali si sono scoperti possedere una doppia vita con amanti, figli, etc… 
E poi ci sono quanti tra i talari, hanno evidenziato aver avuto rapporti sessuali e/o omosessuali anche a pagamento e per finire (ma è solo per non voler infierire ancor di più su quel mondo schifoso e ahimè ancora protetto ) come non riportare l’oltraggio compiuto nei confronti dei minori, quegli atti di pedofilia che in tutto il mondo hanno gettato nel baratro tutta la “chiesa” e che oggi, Papa Francesco, sta cercando in tutti i modi di ripulire, già… quei panni sporchi di casa!!!
Ma ancora molto deve essere fatto…
La Chiesa ad esempio che prova ancora oggi nel 2020 a dissuadere i propri fedeli dall’utilizzo di metodi non naturali per il controllo delle nascite, quali gli anticoncezionali in favore dell’astinenza periodica e del matrimonio monogamico… 
E’ stato altresì affermato che i profilattici non sono prevenzioni affidabili nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili e che l’idea del sesso “facile” potrebbe contribuire a diffondere ancor più quelle malattie infettive come l’AIDS mentre al contrario, l’astinenza e la fedeltà sarebbero certamente efficaci…
E poi cosa dire sulla fecondazione assistita, sulla eutanasia, sul testamento biologico, il blocco della ricerca sulle staminali embrionali, la pillola abortiva RU486, le unioni gay, il celibato dei preti, il ruolo delle donne ed infine quella limitazione nei confronti delle coppie separate, che secondo la Chiesa non possono prendere la comunione, mentre loro, già loro in qualità di preti, viceversa possono farlo!!! 
Cos’è, hanno dimenticato quanto detto loro da Gesù: Chi è senza peccato scagli la prima pietra!!!

Già… cari “Vicari di Cristo”, prima di giudicare severamente qualcuno sarebbe opportuno farsi un esame di coscienza, perché nessuno in particolare proprio Voi – siete senza peccato…
Papa Francesco forse è tempo che la Chiesa diventi  più indulgente e comprensiva con i propri fedeli, d’altronde “errare humanum est” e Lei sa bene che in questo momento non siete nelle condizioni di poter giudicare???
Quindi, è tempo di aprire la porta a ogni innovazione e discussione, anche su temi e questioni difficili per la Chiesa da accettare, proprio perché deludono le aspettative dei suoi anziani gerarchi che ovviamente non accettano di distaccarsi da quei loro principi e regole, ma che ovviamente continuando così, faranno in modo che la maggior parte dei fedeli si allontani…
 
Non si tratta quindi di essere “disobbedienti“, d’altronde nessuno meglio del sottoscritto testimonia gli insegnamenti cristiani nel corso della propria vita, ma certamente non posso che faticare nel riconoscermi nella linea ufficiale di una Chiesa, da troppi anni superata e che si mostra inflessibile con i più deboli peccatori, ma non altrettanto fa con i peccati commessi da quei potenti…

Ecco perché nessuno può ritenersi “cristiano” se continua a vivere la propria vita senza affrontare i demoni della propria religione e senza provare ad approfondire i crimini commessi sotto il suo nome: “Perciò, fedele cristiano, cerca la verità, ascolta la verità, apprendi la verità, ama la verità, dì la verità, attieniti alla verità, difendi la verità fino alla morte: perché la verità ti farà libero dal peccato, dal demonio, dalla morte dell’anima e in ultimo dalla morte eterna”!!!
A scriverlo nel XV secolo è stato Jan Hus, teologo e riformatore religioso boemo (nonché rettore all’Università Carolina di Praga) che proprio nel 1413 concludeva la sua “De ecclesia” nella quale riportava: “Qualunque cristiano è tenuto a credere esplicitamente o implicitamente ogni verità che lo Spirito Santo ha posto nella Scrittura. Ma l’uomo non è tenuto a credere così ai detti dei santi estranei alla Scrittura né alle bolle papali, se non per quanto avranno tratto dalla Scrittura o implicitamente fondato su di essa… perché sia il papa sia la sua Curia possono sbagliare per ignoranza della verità”!!!

Ma guarda un po' quale notizia curiosa: Silvio Berlusconi indagato dalla Procura di Roma!!!

Sono rimasto sorpreso nel sentire che Silvio Berlusconi è stato indagato dalla procura di Roma per corruzione in atti giudiziari e in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato che il 3 marzo 2016 annullò l’obbligo per lui di cedere la quota eccedente il 9,99% detenuto in Banca Mediolanum stabilito da Bankitalia.
L’inchiesta è quella relativa alle presunte sentenze pilotate al Consiglio di Stato… 
Continua… 

Quannu si rici: vai pi futtiri ia'rresti futtutu!!!

Non c’è per questo racconto, miglior detto di quello in oggetto!!!

Vi ricordate la vicenda della “Nipote del Presidente egiziano Mubarak“, bene… ora l’avvocato Egidio Verzini (che nel 2011 ha difeso Karima El Marhoug – la falsa nipote – conosciuta da tutti come “Ruby Rubacuori”), ha deciso di parlare…
Se ricordate, nella vicenda era stato coinvolto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a cui seguì un processo in cui egli fu imputato… conclusoci per dovere di cronaca con un’assoluzione definitiva!!!
Venuto meno il rapporto di fiducia, l’Avv.  Verzini decise di lasciare l’incarico…
Ora dopo quasi sette anni, il legale ha deciso di rinunciare all’obbligo del segreto professionale, per un dovere “etico e morale” e per questo ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti e queste sue nuove dichiarazioni, stanno aperto uno squarcio dai contorni inimmaginabili… 
Secondo il legale, Ruby avrebbe ricevuto da Silvio Berlusconi nel 2011 un bonifico di 5 milioni di euro, tramite una banca di Antigua su un suo conto presso una banca in Messico…
Di questi, tre sarebbero finiti (sempre secondo il Verzini) in un conto della Rubi a Dubai, mentre gli altri due sono stati incassati dall’ex compagno della ragazza, Luca Risso!!!
Secondo il Verzini “l’Operazione Ruby”, è stata interamente diretta dall’avvocato Ghedini e prevedeva in origine il pagamento di 7 milioni di euro, di cui 1 milione per il legale della “Ruby” ed 1 milione per la persona incaricata da Ghedini d’accompagnarlo nell’operazione…
Lo stesso Verzini ha inoltre riportato che dopo aver analizzato la situazione, aveva proposto una linea difensiva diversa, che prevedeva la costituzione di parte civile nei confronti dell’ex direttore di RETE4 Emilio Fede e al momento del pagamento, conseguente rinuncia; proposta che la stessa Ruby aveva condiviso ed accettato…
Ma successivamente quella proposta (sempre secondo il Verzini) fu rigettata da Ghedini & Risso, pertanto non egli non proseguì nell’operazione a suo tempo prospettata, in quanto il rischio professionale e personale era per lo stesso legale altissimo…
L’avvocato Verzini ha concluso affermando che l’ex Presidente Berlusconi, era a conoscenza sin dall’inizio della minore età di “Ruby”, motivo per cui ha preferito elargire il denaro richiesto!!!
Certo, visto ora quanto emerso da quelle dichiarazioni, viene da pensare che forse anche altri erano a conoscenza di quella minore età e chissà (perdonate il sospetto) se non si è voluto volontariamente predisporre una trappola, sapendo che in quella loro rete sarebbe finito in quel momento, il più importante statista d’Italia, ma soprattutto, uno degli uomini più ricchi del mondo!!!
Ahi…ahi… ahi…: “Quannu si rici, vai pi futtiri ia’rresti futtutu!!!

Evasione fiscale…??? Sono 10.000 i clienti italiani in Svizzera… di cui non si conoscono ancora i nomi!!!

Tu, tu mi parlavi di frontiere, di finanzieri e contrabbando, mi scaldavo ai tuoi racconti… Lugano addio… cantava, mentre al denaro si stringeva…

Bella quella canzone d’Ivan Graziani… racconta in poche parole, la storia di un paese… noto per le sue banche e per la disponibilità con la quale storicamente, ha saputo –forte del suo ruolo neutrale e di un’operosità improntata ad una etica calvinista– incamerare molte di quelle fortune provenienti dai momenti di crisi internazionali e non solo, diventando negli anni, vero e proprio “paradiso della finanza” e soprattutto cassaforte, di tutti quei capitali di provenienza “illecita”…
Sapere quindi ora che, la Guardia di Finanza ha chiesto a quelle autorità fiscali Svizzere di conoscere i nomi dei circa 10.000 beneficiari italiani, titolari di posizioni finanziare aperte con il  gruppo bancario “Credit Suisse”, non raffigura per ciascuno di noi… nulla di nuovo.
Secondo l’indagine in corso, si tratterebbe di conti per un importo complessivo di oltre 6,6 miliardi di euro…. e finora, sono stati individuati circa 3.000 posizioni, la maggior parte dei quali, ha aderito alla procedura di “voluntary disclosure” e cioè, ad una “collaborazione volontaria”, con il quale il fisco permette ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale!!!
Il “sistema” irregolare prevedeva di far depositare sui conti, miliardi di euro, camuffati da polizze vita assicurative “Unit linked del Credit Suisse Life & Pension Aktiengesellschaft (Cslp)”.
Il meccanismo illecito era di una semplicità estrema… 
I gestori del Credit Suisse facevano sottoscrivere ai clienti italiani le polizze che venivano vendute attraverso due società domiciliate in altrettanti “paradisi fiscali”, Liechtenstein e Bermuda. 
Le due società quindi (secondo le indagini…), dirottavano tutte le somme incassate alla Credit Suisse, la quale, si occupava della gestione totale dei fondi.
I fondi investiti nelle polizze vita, a differenza di rimanere per anni nella disponibilità del gruppo assicurativo, rientravano magicamente nella disponibilità dei clienti della banca, pagando una irrisoria penale… 
Un’altra anomalia era quella, che non prevedeva riserve in caso di morte… anzi ai sottoscrittori, venivano concessi anticipi su pegni…
E’ stato scoperto inoltre un decalogo tra gestori della banca e clienti… con tutta una serie di accorgimenti, per evitare d’essere scoperti o di destare sospetti alle autorità fiscali e/o giudiziarie…
E’ ovvio che quanto compiuto da quei nostri connazionali, aveva come primaria esigenza, quella di nascondere i soldi non dichiarati al Fisco… perché in fondo, di questo si tratta, di riciclare tutto il denaro proveniente da tangenti, evasioni, frodi fiscali, attività illegali compiute da quelle note associazioni malavitose, elusione e quant’altro…
Ma questo d’altronde è quanto vuole lo Stato… o meglio molti suoi cittadini ogni giorno compiono, attraverso quelle quotidiane azioni… e non mi si venga a dire che non siamo a conoscenza di quali modalità trattasi…
Ah… dite di non saperlo, siete del tutto ignari…??? Allora vi consiglio questo link, s’intitola “Come fanno gli italiani ad evadere il fisco”:

Sono 5000 i miliardi di lire depositati in Svizzera, che ora si sta tentanto di convertire…

Mi permetto di pubblicare una notizia interessante di Giovanni Maria Bellu.
Una gara contro il tempo tra la moneta e la giustizia. 
Una gara emozionante e avvincente, decisa da una modifica delle regole  introdotta quando mancavano pochi metri al traguardo. 
E una cifra colossale (circa 2,5 miliardi di euro, vale a dire circa 5000 miliardi di vecchie lire) che in attimo diventa carta straccia. 
O forse no.
E’ infatti in corso un’azione legale per ridare vita a tutti quei soldi. 
Per rimettere in corso, e convertire in euro, quei 5000 miliardi. 
Un’azione sostenuta da  Luciano Faraon, avvocato settantaduenne di Rovigo, col sostegno morale, o per meglio dire la benedizione, di Maria Bolognesi, mistica veneta morta nel 1980 e beatificata nel 2013 da Papa Francesco.

Un attimo di pazienza. 
La vicenda, raccontata nell’ultimo numero dell’Espresso, è solo apparentemente intricata. 
Per comprenderla è sufficiente tornare indietro di poco più di quattro anni, agli ultimi mesi del 2011. Un momento storico per l’Italia. 
Era appena finita, con le dimissioni da presidente del Consiglio, l’era di Silvio Berlusconi e si era appena insediato il governo Monti. 
Che, tra i tanti provvedimenti economici volti a salvare l’Italia dalla catastrofe economica, ne adottò uno a cui pochi fecero caso. 
Ma che gettò alcune decine di persone molto facoltose nella disperazione. 
Il termine ultime per convertire le lire in euro, fino a quel momento fissato al 28 febbraio del 2012, fu anticipato di due mesi. 
La scadenza divenne l’ultimo giorno del 2011. Una decisione tecnica del governo più tecnico della storia, finalizzata – come tutte le altre – a recuperare un po’ di soldi a favore delle esangui casse dell’erario. 
Pochi ci fecero caso perché l’euro aveva sostituito la lira da quasi dieci anni e la maggior parte degli italiani aveva provveduto alla conversione nei giorni o al massimo nei mesi successivi. 
Le lire ancora presenti  nelle case erano costituite da qualche manciate di monete-ricordo o, al massimo, da qualche banconota di piccolo taglio. 
Degli effetti dell’anticipazione del termine ultimo per la conversione si è parlato in questi anni in relazione a casi singolari come il ritrovamento, nel doppio fondo di un mobile ereditato da un vecchio zio, di tesoretti nascosti e, ormai, perduti per sempre.  
Ma allora perché quella minoranza di facoltosi fu presa dal panico?
Anche in questo caso, la spiegazione è semplice. Si chiama evasione fiscale. 
Già, perché una parte considerevole delle vecchie lire giaceva all’estero, in particolare in Svizzera, custodita nelle confortevoli casseforti delle banche. 
E i correntisti miliardari non avevano ancora proceduto alla conversione perché temevano che, in quel momento, l’evasione fiscale sarebbe stata rilevata e contestata come reato. 
Questo quando le somme accumulate erano il frutto del mancato pagamento delle tasse. Figuriamoci poi se derivavano da attività illecite. Quindi, meglio attendere. 
Per tutto il tempo disponibile: dieci anni. 
Il tempo che fa scattare la prescrizione di quel genere di reati.  
Quei due mesi in più, la scadenza  al 28 febbraio del 2012, erano importantissimi: erano esattamente l’arco di tempo in cui procedere alla conversione delle lire senza correre rischi. 
Ecco anche perché la decisione del governo Monti  fu un’autentica mazzata.
Ma nel novembre del 2015 la partita inaspettatamente si riapre.  
Un cittadino che ha rivenuto tardivamente qualche decina di milioni di vecchie lire (uno di quei casi singolari dei tesoretti nascosti nei mobili e nei materassi)  contesta  la legittimità dell’anticipazione del termine e  la Corte costituzionale gli dà ragione.   
La norma varata dal  governo Monti è incostituzionale. 
Una decisione che, tuttavia, non basta a risolvere il problema perché  la Banca d’Italia interpreta la sentenza in modo restrittivo. 
La possibilità di procedere alla conversione è accordata solo a quanti entro il 28 febbraio del 2012 ne avevano fatto richiesta.  
E i  proprietari dei miliardi svizzeri erano rimasti immobili. 
Un po’ per le preoccupazioni di natura penalistica di cui si è detto, un po’ perché era difficile immaginare quello che la Corte costituzionale ha deciso tre anni dopo.
Ed è questo uno degli argomenti dell’avvocato Faraon. che, sentito dall’Espresso, ha definito “assolutamente illecita” l’interpretazione che la Banca d’Italia ha dato della sentenza della Consulta. 
A questo argomento si aggiunge il fatto che il trattato di Maastricht non stabilisce che gli Stati debbano porre un termine per la conversione. Che, infatti, in diversi paesi, tra i quali la Germania, non esiste. 
Ma lo spiraglio più concreto è offerta da un emendamento del Movimento 5 stelle al decreto Milleproroghe che, se accolto, impegnerebbe il governo a dare a tutti – anche a quanti non ne fecero richiesta – la possibilità di procedere alla conversione.
L’attivismo dell’avvocato Faraon, per un verso ha ridato speranza ai facoltosi, per altro verso ha rinnovato i loro timori. 
A quanto pare, infatti, di quei  5000 miliardi hanno incuriosito l’Ufficio di informazione finanziaria della Banca d’Italia, l’organismo che segnala alla Guardia di Finanza e alla Direzione investigativa antimafia le operazioni sospette. 
Il dubbio è che non tutti quei soldi siano il frutto di “semplici” evasioni fiscali ma anche di traffici sporchi.
Resta da spiegare cosa c’entri in tutto questo la beata  Maria Bolognesi.  Anche in questo caso, la ragione è semplice: l’avvocato Faraon è un suo devoto. 
Tanto che presiede il Centro intitolata alla futura santa. 
E ha predisposto un piano di rientro che prevede che i miliardari donino proprio all’associazione Maria Bolognesi il tre per cento delle somme. Che, in tutto, corrisponde alla bellezza di 75 milioni di euro. 
Naturalmente un’altra percentuale andrebbe alle casse dello Stato. 
Con soddisfazione di tutti, sostiene l’avvocato: dei  santi come dei peccatori. 
Ma, forse, non di quanti hanno sempre pagato le tasse.

Catania e la sua ennesima frode…

Chissà perché… ma quando c’è da far “girare” tanti soldi, la nostra città è sempre al primo posto!!!

In particolare, ciò che m’incuriosisce è scoprire da quelle inchieste come, la maggior parte di quel denaro, siano per lo più proveniente da… fondi pubblici.
Nel gergo giuridico il reato è “malversazione e distrazione in danno dello Stato” (ex art. 316 c.p.), ma la verità è che di quel denaro, si conosce sin dal principio l’esatta destinazione… ancor prima di averlo iniziato a movimentare. 
Infatti quei fondi, passano di società in società, da banca in banca, per finire quasi sempre in quei conti esteri cifrati, riconducibili solitamente a familiari…
Il fine è sempre quello… la truffa: si cerca di realizzare con il minimo sforzo, il massimo tornaconto finanziario… riuscendo a destinare tutte quelle somme di denaro derivanti dai contributi pubblici, per fini diversi da quelli, per i quali erano stati concessi…
Ma dopotutto perché meravigliarci… se contiamo le cronache dell’ultimo decennio, vedremo che il numero di truffe e imbrogli, compiute nella sola provincia di Catania (non solo a scapito della comunità europea, ma di molti Enti Pubblici), sono centinaia, anzi sarebbe più corretto dire migliaia; storie dove imprenditori e liberi professionisti senza scrupoli, sono disposti a tutto… pur di realizzare dei guadagni illeciti. 
Per cui leggere oggi l’inchiesta della Procura di Catania, sulla vicenda legata al ex Hotel di Capomulini “La Perla Ionica” e sull’utilizzo di quei concessi finanziamenti pubblici, utilizzati successivamente per altri scopi e soprattutto in altri territori, non mi meraviglia minimamente!!!
Rappresenta d’altronde, l’ennesimo provvedimento di sequestro a società, in questo caso, alla Waste Italia (già Kinexia S.p.a.) e alla Volteo Energie S.p.a, rispettivamente aventi sede a Milano; d’altronde le due società, sono legate di fatto tra esse:  La Volteo (impresa nel settore delle fonti di energia rinnovabili) è inserita nel gruppo societario Waste Italia S.p.a.. 
Per cui, 5,7 milioni di euro (grazie ai propri amministratori) sono stati rivolti a finalità diverse, invece di essere destinati alla crescita del nostro territorio, ma tanto di far crescere questo territorio, non importa niente a nessuno… o meglio l’unica cosa che interessa, a molte di quelle società che operano nella nostra terra è esclusivamente: “fregare”!!!
Quindi con la scusa della crescita economica del settore turistico, la società acquirente (la Item Srl) ha potuto beneficiare di uno dei contratti di sviluppo promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico, finalizzati alla concessione di finanziamenti europei a fondo perduto…
Nel frattempo il complesso alberghiero, aveva attratto l’interesse della famiglia reale di Abu Dabhi, che proprio attraverso un diretto familiare ne aveva acquistato (al prezzo di 33 milioni di euro) la società partecipata italiana, la “Item Capomulini S.r.l.”, con l’obiettivo di costruire l’hotel “Hilton Capomulini”, un investimento totale di circa 80 milioni di euro: opera che prevedeva la conclusione alla fine del 2015… 
Quindi  nel 2014, la Item Srl affida alla Volteo Energie Spa i lavori di ristrutturazione ed una volta ottenuto da Invitalia s.p.a. un anticipo sul finanziamento, di circa 7 milioni di euro, incredibilmente, lo gira per intero nelle casse della società appaltatrice (Volteo Energie s.p.a.) per l’esecuzione dell’opera, che aveva evidenziato costi per il cantiere fino a quel periodo,  tra forniture, servizi e manodopera, per non più, di circa un milione di euro…

Gli altri 6 milioni sono stati destinati per altre finalità, in particolare per pagare altre imprese appartenenti al Gruppo Waste Italia, non certo impegnate nella realizzazione dell’opera ed infine circa 1,8 milioni, è servita per l’acquisto di una foresteria a Londra…

Adesso il Gip del Tribunale di Catania ha disposto il sequestro di denaro e beni pari all’ammontare del finanziamento pubblico “distratto”, chissà se alla fine di questa penosa vicenda, riuscirà a tornare come si dice “a casa”!!!
Comunque, in questi giorni, il proprietario della struttura alberghiera, figlio maggiore dello sceicco di Abu Dhabi (Ahmed bin al Hamed), ha visitato l’area ed i lavori in corso d’opera…
Certo, l’aver letto di questa vicenda, fa sì che non ci si possa sentire minimamente fieri per quanto accaduto, sapendo per l’ennesima volta, di come si riusciti a collegare il nome di questa nostra meravigliosa città con l’ennesima truffa.
Ma come riportavo all’inizio del post, non c’è da meravigliarsi…
Sono certo infatti che a breve, potrò scrivere su una nuova inchiesta, la quale avrà come sfondo paesaggistico la maestosità dell’Etna, per protagonisti i soliti noti (e meno noti) “affiliati e collusi” personaggi della politica, dell’imprenditoria e della mafia (di cui, per ognuno di essi, nessuno di noi catanesi, va certamente fiero…), quale cronaca l’abituale vicenda corruttiva e clientelare, ed infine come location, questa nostra sempre più vessata, città di Catania…   
Come sempre, si ringraziano anticipatamente, tutti coloro che a breve vi parteciperanno…

Tecnis Spa (e non sola…) verso la deriva!!!

Quando sento certe notizie… non so cosa pensare…
Mi sembra a volte di ascoltare… degli alieni!!! 
Sono difatti come quegli esseri… “distanti”, in particolare dalla realtà, come se affrontassero per la prima volta queste situazioni… o che quanto stia accadendo… non sia mai avvenuto!!!
Scusate ma l’esperienza sviluppata in questi anni… (il sottoscritto è giunti a sei…) non è servita a nulla???  
Ma dove sono stati in questo periodo quei cosiddetti “professionisti” dei beni confiscati… boh???
Sì… sono gli stessi uomini e donne… che ad oggi non hanno ben compreso come bisognava modificarlo totalmente questo sistema e soprattutto la sua gestione???
O forse debbo credere che quanto si è realizzato, costituiva di fatto, l’indirizzo che sin dall’inizio si era voluto impostare ed era così che doveva andare…
E quindi, se questo era il procedimento “fallimentare” che ci si era prefissati… colpiamole tutte queste società!!!
Anzi… permettetemi di aggiungere, iniziamo proprio da quella nella quale opero… la In.Co.Ter. Spa…. dopotutto ho assistito personalmente con quali metodi coercitivi le sono stati strappati gli appalti… per poi affidarli negli anni seguenti ad altre società che (a seguito nuove inchieste) si sono dimostrate essere legate a quel noto perverso sistema criminale!!!
Ma dopotutto abbiamo visto come chi avrebbe dovuto eseguire i controlli… si sia dimostrato inadeguato!!!
Potrei fare se richiesto un elenco (ce l’ho già pronto…) su alcune società che hanno operato per conto di noti “General Contractor” (i quali avevano previ rigorosi controlli provveduto ad affidare loro una parte di quei lavori, in affidamento o subappalto), per poi scoprire come queste, siano state a loro volta espulse, proprio per non aver rispettato i protocolli di legalità controfirmati…
Inoltre, mi piace osservare il sostegno dato da certe associazioni sindacali o di legalità, che sperimentano nuovi “stratagemmi” affinché si possa giungere a salvaguardare il personale presente (cosa che poi di fatto non avviene mai… anzi quest’ultimo con il passar del tempo viene gradualmente licenziato…) ed i beni societari… quasi sempre si punta su quelli immobiliari, per poterli così riutilizzare successivamente per propri fini!!!
Leggere quindi (alcuni giorni fa) di come le banche, abbiano chiuso i propri rubinetti, come se questa fosse una notizia da ultim’ora, mi fa intuire d’essere sempre più solo… tra alieni!!!
Ma lo sanno anche i bambini che – senza alcuna garanzia personale – le banche non scuciono neanche 1000 euro… ed oggi qualcuno vorrebbe farci credere che la Tecnis morirà a causa della assenza di liquidità… ma per favore…
Neanche se andassero ognuno di loro in banca… gli verrà mai concesso un benché minimo affidamento, se non garantiranno con la propria retribuzione… sempre che questa comunque non sia legata ad una impresa “sequestrata o confiscata”: già, nel sopraddetto caso (è sicuro…) non vi prestano neppure un euro!!!
Non si vuol comprendere come, per rimettere in moto una società entrata ( per così dire…) nel “circolo della legalità”, bisogna avere innanzitutto il coraggio di realizzarle quelle necessarie riforme strutturali!!!
Proprio in tal senso, (avendo vissuto personalmente questa esperienza…) avevo trasmesso alcune mie considerazioni in una nota all’Agenzia dei Beni Confiscati, su eventuali procedure da compiere, affinché si potesse permettere a queste “specifiche” società, di proseguire non solo negli appalti, ma nel garantire quei propri livelli occupazionali…
Niente di quanto ho scritto è stato mai realizzato… nessuno mi ha contattato… nemmeno il Commissario S. Ruperto (al quale ho offerto a mezzo pec gratuitamente la mia disponibilità), il nulla assoluto e difatti i metodi finora applicati, hanno dimostrato la loro completa inadeguatezza, evidenziando altresì, non solouna completa paralisi del sistema “gestione beni confiscati”…  ma bensì la presunzione di pubblicare appelli!!!
A suo tempo ho scritto come la Tecnis S.p.a. con queste metodologie sarebbe andata a scemare… difatti, restando inalterato il sistema, vedrete anche voi, come per questa realtà imprenditoriale non ci sarà alcuna possibilità di proseguo!!! 
Tra qualche anno… si vedrà chi aveva avuto ragione… e chissà perché (pur augurando a me stesso di essere in torto…) mi sento già tra quelli!!!
Il resto (come diceva Edoardo Bennato in una sua canzone) è solo fantasia… e serve per prendere (e forse perdere…) tempo!!!
Si chiede alle banche di tenere aperte linee di credito… senza rilasciare alcuna garanzia… ma da quando in qua… le banche sono divenute Onlus???
Ho sentito infine che l’esposizione debitoria di circa 70 milioni e stata ridotta a poco più di un decimo… 
Ma, questo è quanto ci dicono (o meglio ci vogliono raccontare…); non credo proprio che in così breve tempo si possano colmare perdite milionarie, soprattutto senza aver nel contempo operato!!!
Per concludere… quelle considerazioni riportate mi sembrano fantascientifiche, da attribuirsi più a sceneggiature da effetti speciali… che a vere e proprie analisi rappresentative con dati certi…
Ma qui da noi si sa… sono tutti esperti in “fact-cheking”!!!
Non per nulla nel nostro paese viene compilata una speciale classifica su chi -nel corso dell’anno- le abbia “sparate più grosse” e a quanto ho sentito dire… la lista dei partecipanti è molto lunga!!!

Il M5Stelle acquista l'abitazione della famiglia a cui era stata vergognosamente tolta…

Le cose buone fatte… non appartengono ai partiti ma alle persone perbene!!!
Bisognerebbe che alcuni cosiddetti Deputati dell’Assemblea regionale Siciliana… prendessero esempio da quelli del Movimento 5 Stelle!!!
Quest’ultimi… infatti, con le somme accantonate mensilmente (rinunciando a parte del loro stipendio), sono riusciti a comprare e restituire nuovamente alla famiglia Guarascio la loro casa di Vittoria…
Era la loro stessa casa finita qualche anno fa all’asta… per un mutuo non pagato. 
Per evitare lo sfratto, il Sig. Giovanni Guarascio, muratore di 64 anni e capofamiglia… si era dato a fuoco per quel debito di 10.000 euro… morendo successivamente per le gravi ustioni riportate…
Un gesto drammatico, realizzato dinnanzi agli occhi proprio dell’ufficiale giudiziario arrivato per eseguire l’ordine di sfratto… 
Quell’uomo… pur di difendere in tutti i modi la propria abitazione – fatta dopo anni di sacrifici – aveva deciso di ricorrere a quel gesto estremo, contro la banca (già le banche…) che gli aveva rescisso il mutuo, poiché non riusciva più a pagarne le rate mensili… 
La situazione assurda e che la stessa Banca ha poi rivenduto la casa all’asta, per una cifra irrisoria (26.000 euro), sfrattando la famiglia al di fuori di quelle mura… 
Certo, dopo quel grave gesto sono seguite le solite celebrazione a ricordo di quell’uomo semplice che desiderava soltanto salvare l’unica proprietà posseduta ed un tetto per la propria famiglia… una casa che aveva costruito con il proprio sudore e che la banca… per pochi miseri trenta denari gli aveva fatto perdere!!!
E lo Stato ed i suoi interpreti dov’erano… dormivano come sempre… pur sapendo che forse con quella legge, avrebbero potuto salvaguardare, non solo, la legittimità dei proprietari di quella loro prima casa… ma soprattutto la vita di Giovanni…
Tanto a loro le case gliele paghiamo noi…
Finalmente il 22 Ottobre 2014… (in Sicilia) la legge è stata approvata all’unanimità dall’Ars… forse o sicuramente… si poteva realizzare prima… ma chissà i nostri deputati  avranno avuto troppo da fare in questi anni per potersi dedicare ad una legge “civile” la stessa che però a livello nazionale è ancora ferma!!!
Per fortuna… già come dicevo all’inizio… meno male che esistono anche le persone perbene… in questo caso i deputati regionali del M5stelle che hanno saputo non solo acquistare l’appartamento e donarlo alla famiglia Guarascio… ma soprattutto fare quel gesto simbolico che dimostra come il più delle volte… anche le situazioni impossibili possono essere realizzate!!!
Ogni giorno questo movimento viene da tutti criticato, infangato, calunniato… abbiamo appena visto quanto accaduto a Quarto… ma ci si dimentica (o si tenta di distogliere l’attenzione) delle porcate fatte –da quasi tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione- in questi anni in nord e centro Italia ed in particolare proprio nella capitale…
Si vuole allontanare l’interesse su questo movimento e sui suoi leader… che in più di una circostanza io stesso ho criticato… ma che sin da subito ho trovato in essi… quei principi di onesta e rettitudine, che neanche lontanamente sono presenti negli altri…
Certo c’è paura… il rischio che alle prossime elezioni il M5Stelle possa raggiungere da sola la maggioranza è qualcosa che sta facendo impazzire tutti… in particolare quei politici inconcludenti che da quarant’anni “mangiano” (e fanno come si dice… mangiare i propri parenti e amici…) con l’attività (non certo professionale) della politica!!!
Fintanto che questi credono di poter gestire con le loro finte raccomandazioni i cittadini, ne pretendono per quello scambio i relativi voti, fino al momento in cui questi atteggiamenti “mafiosi” perdurranno… non ci sarà alcuna possibilità di miglioramento in questo paese e ancor più nella nostra regione… dove la stra-maggioranza ancora dei miei concittadini preferiscono ricevere per andare avanti… la solita pedata nel culo…
Qualcosa sta cambiando… ed io ci credo a quella trasformazione… chissà, forse un dì avrò anche la fortuna di poter assistere a quello straordinario cambiamento… 
Sarebbe bello ritrovarsi in uno Stato… che ha saputo rinnovare le coscienze, un paese di fatto civile, senza più ladri o corruzione, dove tutti possiedono un lavoro ed i giovani non debbono pensare di dover andare via…
Sì… un’utopia forse… ma io intanto comincio facendo la mia parte, affinché questo mio desiderio, si possa concretamente realizzare!!!

"Bail in" o "balle in"… quel posto!!!


Ormai è certo che dal 2016 le nuove norme europee prevedano che a pagare, nel caso di “crack” bancaria, saranno nell’ordine a pagare, gli azionisti, gli obbligazionisti ed anche quei poveri depositanti (certo dimenticavo… con una franchigia corrispondente a 100 mila euro).

Siamo alle solite… nessuno che fa bene il proprio dovere… 
Mancano come sempre i controlli e quando poi accadono fatti gravissimi come quello accaduto a un pensionato di Civitavecchia, dove per una “trappola” bancaria (perché solo così si può chiamare quanto avvenuto…) ed avendo scoperto di aver perso tutti i propri risparmi, ha deciso di togliersi la vita…
Ma dov’era la vigilanza bancaria??? Dov’erano gli ispettori della Banca d’Italia? Dormivano tutti o erano tutti complici con quei banchieri???
I controlli sono sempre in ritardo… ed il più delle volte sono quegli stessi impiegati, obbligati dalla propria banca, a influire e consigliare negativamente nelle scelte dei propri risparmiatori, consigliando il più delle volte, avventure finanziarie che poi si dimostrano, come abbiamo più volte visto… fallimentari.
Ed anche se, non si partecipa direttamente ad acquistare titoli d’investimento a forte rischio, su mercati considerati altamente pericolosi, ecco che alla fine… si paga lo stesso, per colpe che non si anno!!!
Basta infatti essere correntisti di una banca e si diventa di fatto soci di essa… partecipando però, esclusivamente ai debiti e cioè a quei danni che potrebbero derivare da operazioni che hanno messo a rischio il patrimonio posseduto…
I banchieri giocano… ed i risparmiatori pagano come tanti fessi!!!
Sono le solite procedure giuridiche, che contrastano continuamente con il buon senso civile…
Sei un azionista ed allora paghi… compri obbligazioni ed allora rischi e perdi tutto e se infine sei un semplice depositante, ed allora ecco che pensi forse di essere tutelato, non hai capito niente… i tuoi risparmi servono a coprire le perdite!!!
Mia nonna una volta diceva che la migliore garanzia… era quelle di conservare i propri risparmi sotto la mattonella e chissà se quelle parole -considerato quanto appena accaduto- non fossero profetiche di una grande verità!!!
Il bello che la nostra costituzione riporta che lo “Stato” incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme… peccato che nella stessa frase, non si sia aggiunto, che quella oculatezza servisse esclusivamente per salvare principalmente le banche!!!
Già lo stesso Stato che per questo salvataggio… non ha messo un euro, poiché l’intero onere è stato sostenuto dal complesso sistema bancario italiano, in particolare dai suoi correntisti, che hanno partecipato con i propri contributi, ordinari e straordinari, a quel debito che oggi ammonta a circa 3,8 miliardi di euro!!!
Da domani quindi caro correntista ricordati che anche per te varrà il “Bail-In” e quindi, se la tua banca andrà in crisi per una cattiva gestione, ecco che tu sarai chiamato, con i tuoi titoli o con quei risparmi finora accumulati, a partecipare alle perdite della tua banca…
Diceva Kin Hubbard: il modo più sicuro di raddoppiare il tuo denaro è di piegarlo in due e metterlo nella tua tasca…

Ma quale globalizzazione…

Sono anni che ci parlano della globalizzazione, dei suoi meravigliosi effetti, di quanto ciò avrebbe influito nelle culture e di come si sarebbero potuti unire i vari popoli della terra…  
Difatti, il termine globalizzazione indica quel fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è propriamente una decisa standardizzazione economica e culturale tra i popoli e i luoghi del mondo.
Il termine, utilizzato dagli economisti a partire dal 1980 era riferito prevalentemente ad aspetti di profilo economico e cioè per quelle interazioni tra i popoli e le  grandi società, in attività di produzione e scambi commerciali..
Oggi, invece il fenomeno va inquadrato nei cambiamenti sociali, economici, tecnologici e politici, che avvengono su scala mondiale…
Nel campo economico la globalizzazione, ha rappresentato una integrazione economica tra i vari paesi, in particolare con l’abolizione delle barriere commerciali grazie all’aumento degli scambi internazionali… 
Le crescenti liberazioni del mercato, l’aumento delle privatizzazioni, le politiche liberiste, hanno modificato lo scenario internazionale, modificando i processi finanziari ed affermando così la presenza di imprese multinazionali nello scenario dell’economia mondiale.
Alla base della fase attuale di globalizzazione ci sono ragioni tecnologiche e scientifiche, a cominciare dalla rivoluzione informatica che ha ridotto enormemente il costo delle comunicazioni e dei trasporti, da ragioni politiche, con il crollo dei paesi socialisti avvenuto a partire dal 1989, da ragioni economico e culturali, con la crescente fiducia nel mercato in grado di risolvere automaticamente il problema della produzione e la distribuzione dei beni e soprattutto quegli interessi economici… che stanno alla base di questa visione.
Gli effetti economici e sociali della globalizzazione sono ampiamente dibattuti e controversi, in quanto da un lato, istituzioni come la Banca Mondiale, ritengono che la globalizzazione abbia portato ad una maggiore crescita a livello globale, migliorando l’economia e le condizioni sociali dei paesi in via di sviluppo, mentre di contro, altre organizzazioni quali l’Organizzazione Internazionale del lavoro, le associazioni ed i movimenti, hanno avuto una posizione molto critica, sottolineando come questa abbia creato un aumento delle disuguaglianze mondiali ed in alcuni casi… la povertà. 
Infatti, se il fenomeno della globalizzazione appare come un fenomeno economico-sociale inevitabile in quanto legato all’evoluzione della stessa società moderna, i contenuti delle politiche economiche di globalizzazione ed i loro effetti sociali su povertà e disuguaglianza, potrebbero essere governati e gestiti in maniera certamente più accorta e diligente.
Per cui oggi per globalizzazione, ci si riferisce non solo allo sviluppo di mercati globali, ma anche e soprattutto alla diffusione dell’informazione e dei mezzi di comunicazione, quali per esempio quelli in rete (con il Web), che oltrepassano tutte le frontiere nazionali e diventano diffusione e conoscenza immediata di temi internazionali.
Il termine, viene così utilizzato anche in ambito culturale ed indica genericamente il fatto che oggi ci si trova spesso a rapportarsi con le altre culture, sia a livello individuale a causa di migrazioni stabili, sia nazionale nei rapporti tra Stati.
Ovviamente la globalizzazione ha favorito lo sviluppo economico di alcuni stati, in particolare quelli industrializzati, dove attraverso il decentramento hanno ottenuto i maggiori guadagni e profitti.
Molti industriali infatti hanno deciso di spostare le loro industrie in paesi sottosviluppati, dove la manodopera ha certamente un costo inferiore, ma così facendo (se pur si è offerto un lavoro in quei paesi più poveri) le multinazionali non hanno permesso a quei paesi, di potersi sviluppare… 
L’unificazione del mondo, in un’ottica di mercato unico… non ha eliminato quelle disparità fra le varie zone del pianeta, anzi tali differenze sono di fatto aumentate, in quanto i meccanismi di un’economia che tiene conto solo dell’andamento del mercato e del profitto,  produce di fatto, notevoli danni alle specificità culturale, economica e sociale tra le varie aree della terra.
I problemi della globalizzazione sono per come dice la stessa parola… globali e quindi vanno risolti globalmente, facendo sedere tutti i rappresentanti degli Stati intorno ad un tavolo e provando a trovare quelle soluzioni che soddisfino tutte le parti in causa: chiaramente ognuno dovrà rinunciare a qualcosa, in quanto non è più pensabile risolvere un problema globale, continuando con gli egoismi nazionalisti o con le classiche politiche protezionistiche, dando luogo ad alzare barriere non solo fisiche ma culturali, religiose e sociali, allontanando così sempre di più, il sogno di un mondo finalmente unito…

Se non ci si può fidare dei Giudici… su chi credere???

Un’altra Cupola dopo quella dell’Expo… viene scoperta a Genova…
Un’inchiesta che parte dalla Banca Carige, dal suo ex Presidente Giovanni Berneschi e dei suoi due uomini, secondo l’accusa soci occulti dell’o stesso imprenditore, uno nel comparto assicurativo Carige Vita (Ferdinando Menconi) e l’altro immobiliarista (Ernesto Cavallini), che facevano acquistare, immobili e società a prezzi fuori mercato e successivamente si suddividevano il plusvalore realizzato che veniva depositato presso conti esteri…
Direte e allora??? Niente di nuovo… di truffe analoghe c’è ne sono circa una al giorno… questa cosa ha di così diverso???
Gli appoggi!!! Si, coloro che hanno permesso che quanto sopra accadesse grazie alle protezioni ed alle informazioni che venivano loro trasmesse… da chi???
Sembra che la Procura di Genova sia in possesso di intercettazioni nelle quali i vari soggetti ( banchieri, immobiliaristi e prestanomi vari ) tutti arrestati, utilizzino quali loro scudo quattro fra GIUDICI  E PM!!!
Se quanto emerso fosse vero… credo che non ci sia più niente da dire e da fare in questo paese… ma soltanto da scappare e senza mai voltarsi indietro!!!
Il primo magistrato su cui si sono concentrati gli accertamenti è l’attuale procuratore aggiunto Vincenzo Scolastico ed è un certo Menconi a descriverne la figura parlandone con l’ex condirettore generale di Carige Assicurazioni (Malavasi) dove pur non nominandolo direttamente, lo definisce un carissimo amico con cui prendere il caffè ogni sabato…
Ovviamente il magistrato smentisce tutto…
Un’altro indagato è l’attuale procuratore capo della Spezia Maurizio Caporuscio, dove sembra che da una intercettazione telefonico tra l’avvocato Andrea Baldini (ex componente cda Carige) e l’ex presidente Carige, si confidasse come proprio Caporuscio fece in modo che fosse fornita al Bernaschi la copia d’una denuncia «riservata», che era stata presentata da un imprenditore per truffa…e che proprio grazie al intervento della propria moglie, Pasqualina Fortunato – Magistrato del Lavoro a La Spezia – la Procura chiederà l’archiviazione del fascicolo!!!
L’ultimo togato chiamato in causa è il capo dei pm di Savona, Francantonio Granero, in un’interrogatorio avrebbe suggerito ad un amico del Bernaschi di non rispondere…
Il palazzo è crollato ed a breve vedremo quanti di questi cosiddetti ” amici “, alla vista delle sbarre, riusciranno a tenere  la bocca chiusa… sono gli stessi cattivi presagi che in Carige avevano già percepito per non voler dire che qualcuno l’avesse già avvisato: «…devo uscire… sento odore di Procure: ho delle sensazioni… il vice procuratore di Genova, mio carissimo amico, mi ha detto… non sei …stattene fuori…
Milioni e milioni di euro riciclati in Svizzera…, ed oggi per chi indaga, diventa difficile riuscire a lavare i panni sporchi, fuori da quelle acque… da quel contesto che da sempre ha rappresentato, come una chiesa, una protezione, permettendo ai propri uomini di essere sempre protetti e di occultare le loro mancanze….
E’ poi… si è certi che il numero sia soltanto quello o che all’interno della magistratura non ci siano state ulteriori collaborazioni di talpe che oggi, se indagati, potrebbero divenire pericolosamente confidenti???
Un fiume di parole potrebbe a breve uscire fuori e chissà se tra quei nomi, non saltino fuori dal cilindro, personaggi altisonanti, professionisti intoccabili, che rischiano di coinvolgere non soltanto uomini dello Stato, ma anche del Vaticano o addirittura dei servizi segreti…
Ora, dopo l’ennesima inchiesta, mi chiedevo, ma se quanto accaduto fosse vero, allora di chi possiamo più fidarci…, se tanto poi la legge viene interpretata a seconda delle circostanze e la giustizia mostra i molti pesi e le relative possibili misure, a seconda dei soggetti che dovrebbero essere incriminati…
Forse chissà la stessa frase presente in tutti i tribunali andrebbe rivista e modificata…
Vedremo, cosa e quanto, salterà fuori da questa ennesima e incresciosa vicenda…

Profumo

Alessandro Profumo, banchiere e dirigente d’azienda italiano e Amministratore delegato del gruppo Unicredit.
Ovviamente parliamo di una persona preparata, diplomato a Milano al liceo classico si laurea alla Bocconi.
Inizia la propria esperienza nel settore con il Banco Lariano prima nell’area affari e successivamente in quella esecutiva. Una seconda laurea nel 1987 in economia aziendale e quindi abbandona il settore bancario per quello di consulente aziendale. Diventa responsabile dei progetti strategici della McKinsey & Company, e quindi capo relazioni alla Bain & Company. Nel 91′ ritorna nuovamente nel settore bancario assumendo la carica di Direttore generale per il gruppo RAS.
Quindi al Credito Italiano, con la carica di condirettore fino a diventare Direttore generale e Amministratore delegato…
Con la nascita del gruppo Unicredit, assume la guida del nuovo gruppo bancario ed inizia quella sua politica di acquisizione di istituti di credito minori e perfezionando l’unione con il gruppo tedesco HVB.
Viene insignito nel 2004 dal presidente Carlo Azeglio Ciampi del titolo di Cavaliere del Lavoro e nel 2007, con la fusione dell’Unicredit con Capitalia, Profumo è a capo di uno dei più grandi gruppi bancari d’Europa.
Il suo compenso si aggira intorno a 10 Ml di Euro con aggiunte di azioni gratuite di vari milioni…
Ieri sera prima della mezzanotte, Profumo di è dimesso dalla carica di AD di Unicredit…
Lo scontro in corso tra gli grandi azionisti nel CDA con gli azionisti tedeschi, ha portato alla rescissione consensuale per quella sua politica a favore dell’aumento delle quote oggi del  7,5% del partner  ” Libico “.
Purtroppo la verità è che l’Unicredit da circa 2 anni non è più una fonte di reddito…; i suoi azionisti, lo scorso anno hanno ricevuto dividendi sotto forma di azioni, ma il problema è che le azioni hanno sono diminuite di valore, passando dai 2,64 euro del 2009 al 1,94 euro di oggi e sicuramente tale quota si abbasserà ancora di più…; gli azionisti hanno finanziato in questi due anni la banca, con aumenti di capitale miliardari senza ricevere in cambio nulla.
Profumo ormai si era creato troppi nemici al suo interno ed oggi questi ‘hanno finalmente realizzato le loro “Idi” pugnalandolo… alle spalle!!!
Il Dott. Profumo, non era certo una persona con cui si poteva mediare, ed a volte, era più probabile che ci si perdeva a volerci andare contro; di amici, nei salotti buoni, ne era pieno e le porte…al suo ingresso si aprivano in maniera automatica, quindi oggi certamente qualcosa si perde, soprattutto considerato che egli era tra i pochi volti Italiani, stimati in Europa…
Le altre Banche concorrenti, guadagnano oggi nel perdere  un antagonista forte e decisivo nella politica creditizia; ma sono certo comunque, che egli continuerà ad operare con professionalita, attraverso proprie società di consulenza bancaria.
Ovviamente, per quanto sopra riportato, si capisce che la liquidazione così tanto chiaccherata dei 40 Ml. di Euro, rappresenti il giusto compenso per quanto finora svolto…; mi infastidisce infatti,  molto di più, quanto guadagnato nel corso di quest’anno, in maniera impropria, da parte di certi nostri Politici, Presidenti, Industriali, Amministratori Pubblici, Direttori Sanitari e Consulenti Giudiziari, che come sanguisughe quotidianamente dissanguano il nostro Paese…

Profumo

Alessandro Profumo, banchiere e dirigente d’azienda italiano e Amministratore delegato del gruppo Unicredit.
Ovviamente parliamo di una persona preparata, diplomato a Milano al liceo classico si laurea alla Bocconi.
Inizia la propria esperienza nel settore con il Banco Lariano prima nell’area affari e successivamente in quella esecutiva. Una seconda laurea nel 1987 in economia aziendale e quindi abbandona il settore bancario per quello di consulente aziendale. Diventa responsabile dei progetti strategici della McKinsey & Company, e quindi capo relazioni alla Bain & Company. Nel 91’ ritorna nuovamente nel settore bancario assumendo la carica di Direttore generale per il gruppo RAS.
Quindi al Credito Italiano, con la carica di condirettore fino a diventare Direttore generale e Amministratore delegato…
Con la nascita del gruppo Unicredit, assume la guida del nuovo gruppo bancario ed inizia quella sua politica di acquisizione di istituti di credito minori e perfezionando l’unione con il gruppo tedesco HVB.
Viene insignito nel 2004 dal presidente Carlo Azeglio Ciampi del titolo di Cavaliere del Lavoro e nel 2007, con la fusione dell’Unicredit con Capitalia, Profumo è a capo di uno dei più grandi gruppi bancari d’Europa.
Il suo compenso si aggira intorno a 10 Ml di Euro con aggiunte di azioni gratuite di vari milioni…
Ieri sera prima della mezzanotte, Profumo di è dimesso dalla carica di AD di Unicredit…
Lo scontro in corso tra gli grandi azionisti nel CDA con gli azionisti tedeschi, ha portato alla rescissione consensuale per quella sua politica a favore dell’aumento delle quote oggi del  7,5% del partner  " Libico “.
Purtroppo la verità è che l’Unicredit da circa 2 anni non è più una fonte di reddito…; i suoi azionisti, lo scorso anno hanno ricevuto dividendi sotto forma di azioni, ma il problema è che le azioni hanno sono diminuite di valore, passando dai 2,64 euro del 2009 al 1,94 euro di oggi e sicuramente tale quota si abbasserà ancora di più…; gli azionisti hanno finanziato in questi due anni la banca, con aumenti di capitale miliardari senza ricevere in cambio nulla.
Profumo ormai si era creato troppi nemici al suo interno ed oggi questi ‘hanno finalmente realizzato le loro "Idi" pugnalandolo… alle spalle!!!
Il Dott. Profumo, non era certo una persona con cui si poteva mediare, ed a volte, era più probabile che ci si perdeva a volerci andare contro; di amici, nei salotti buoni, ne era pieno e le porte…al suo ingresso si aprivano in maniera automatica, quindi oggi certamente qualcosa si perde, soprattutto considerato che egli era tra i pochi volti Italiani, stimati in Europa…
Le altre Banche concorrenti, guadagnano oggi nel perdere  un antagonista forte e decisivo nella politica creditizia; ma sono certo comunque, che egli continuerà ad operare con professionalita, attraverso proprie società di consulenza bancaria.
Ovviamente, per quanto sopra riportato, si capisce che la liquidazione così tanto chiaccherata dei 40 Ml. di Euro, rappresenti il giusto compenso per quanto finora svolto…; mi infastidisce infatti,  molto di più, quanto guadagnato nel corso di quest’anno, in maniera impropria, da parte di certi nostri Politici, Presidenti, Industriali, Amministratori Pubblici, Direttori Sanitari e Consulenti Giudiziari, che come sanguisughe quotidianamente dissanguano il nostro Paese…

Ma quali beni confiscati…

Si lo Stato finalmente riesce a combattere le attività criminali… confisca i loro beni e li restituisce all’utilizzo dei cittadini…
Quante belle parole, ma le cose stanno veramente così???
Innanzitutto bisogna procedere per gradi e cioè:

Coloro che avviano una attività imprenditoriale, sia che possa essere di natura lecita o mafiosa… questa per operare ha bisogno di operare attraverso il credito bancario, ovviamente maggiore è il giro d’affari, maggiore risulta in crescita  l’investimento da effettuare e quindi la necessità di ottenere prestiti…
A questo punto interviene la Banca che naturalmente previe tutte le necessarie garanzie ed assicurazioni sia personali che societarie, interviene nel rilasciare il credito richiesto.
Ora vi starete chiedendo ma cosa centra tutto ciò, con la confisca dei beni…??? 
E’ ovvio…se i beni sono stati dati in garanzia alle Banche, queste hanno prelazione… in quanto sia perchè "privilegiate", ma soprattutto quali detentori delle ipoteche e quindi sono loro i reali proprietari… infatti a dimostrazione di quanto sopra soltanto il 35% dei beni confiscati non sono da parte dello Stato utilizzati, perchè sono sotto ipotecati dalle Banche…
Ahhhh….che ridere…infatti i mutui o i prestiti concessi sono leggittimi, ed è con il consenso dello Stato che questi vengono concessi ( le informazioni per i provcedimenti sono controllati dai ns. organi di vigilanza…) i quali solo e soltanto dopo il benestare placido concedono quanto richiesto…( ai mafiosi e/o ai loro prestanomi…) e quindi ora come si fà a toglierli alle Banche???
Inoltre oggi le Banche, perdendo di fiducia a seguito di tutti i provvedimenti di sequestro e confisca che lo Stato sta adottando…comincia a limitare la concessione al prestito, riducendo così l’apporto finanziario richiesto alle nuove società ( in particolare se queste trovasi nel territorio dell’Italia insulare…), impedendo così l’eventuale rinascita di attività e di sviluppo, tanto necessarie in queste Regioni…
Infine, risulta ovvio che si portano a fallire sia le società confiscate, sia quelle che stanno operando nel mercato ed anche quelle che appena costituite, non riescono in mancanza di credito bancario, a prendere quota…
Le imprese infatti tolte ai clan mafiosi…non hanno futuro…è sono destinate a chiudere, piccole o grandi che siano… ed ancora tutti coloro che gravitavano intorno a tali società, vedasi fornitori, clienti, operatori economici, consulenti, ecc… dopo tali sequestri si ritrovano a non poter più collaborare e quindi a svolgere il proprio lavoro con esse, nessun proseguio d’affari, anzi d’ora in poi, questo rapporto verrà indagato, controllato, intercettato, verificato ed ispezionato anche in maniera personale per poterne garantire l’assoluta estraneità da eventuali partecipazioni e  coinvolgimenti sia societari che personali.
Alla fine sembrerà un paradosso…ma lo Stato oggi toglie anche quel po’ di lavoro che restava… quindi niente credito e niente lavoro… qualcuno esagera dicendo che sembrerà scandaloso che lo Stato oggi produce disoccupazione… ma purtroppo questa è la realta!!!
La Sicilia infatti oggi con con il 42,9% è tra le dieci regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Lo dice Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, in un rapporto sulla situazione occupazionale nelle regioni dell’Ue-25.
Anche se a livello nazionale è di nuovo la Sicilia ad avere il maggior numero di disoccupati (17,2%), mentre spetta alla provincia autonoma di Bolzano il primo posto per la più bassa percentuale di senza lavoro (2,7%). Dopo un drammatico crollo degli investimenti in questo triennio gli investimenti sono cresciuti, infatti diverse importanti aziende italiane e straniere, attirate dagli incentivi fiscali e contributivi e dalla disponibilità di manodopera qualificata a costi contenuti e soprattutto grazie agli sgravi concessi sulle nuove assunzioni vedasi lg. 407/90, queste hanno negli ultimi anni effettuato ingenti investimenti nelle provincie Siciliane… ma questi sono semplici palliativi…per procurare qualche voto di scambio a qualche onorevole di turno, ma soprattutto servono alle Imprese del Nord Italia del caro “ amico ” Bossi… di ottenere finanziamenti Europei e Nazionali ma soprattutto utili economici che nella cosiddetta Padania non avrebbero…

Infatti grazie agli incentivi di cui sopra per esempio…il televisiore ( quasi sempre di un modello ormai per prestazioni superato) ha utili superiori del 40% sulla stessa vendita fatta in Nord Italia dalla stesso Centro Commerciale, questo grazie alle defiscalizzazioni, agli incentivi, al costo della manodopera gravato di contribuzione inferiore rispetto a quello Nazionale… e poi comunque dobbiamo sempre ringraziare del sostegno che ci danno…
Provate a creare una società che per qualità, tecnica, prestazione, sicurezza…ecc.. sia capace di poter lottare con quelle appartenenti alla cosiddetta casta… provateci soltanto che verrete in maniera precisa e chirurgica eliminati; o si sta sotto di " Loro “ e quindi sotto il loro potere occulto, questo ovviamente ben oleato dalle forze politiche, dalla magistratura, da pubblici fficiali e via discorrendo e quindi  potrete raccogliere l’eventuali briciole che verranno lasciate… oppure non ci sarà mai sviluppo per le vostre società…
Ci troviamo di fronte ad un bivio… scegliete voi quale strada voler contuinare a percorrere!

Ma quali beni confiscati…

Si lo Stato finalmente riesce a combattere le attività criminali… confisca i loro beni e li restituisce all’utilizzo dei cittadini…
Quante belle parole, ma le cose stanno veramente così???
Innanzitutto bisogna procedere per gradi e cioè:

Coloro che avviano una attività imprenditoriale, sia che possa essere di natura lecita o mafiosa… questa per operare ha bisogno di operare attraverso il credito bancario, ovviamente maggiore è il giro d’affari, maggiore risulta in crescita  l’investimento da effettuare e quindi la necessità di ottenere prestiti…
A questo punto interviene la Banca che naturalmente previe tutte le necessarie garanzie ed assicurazioni sia personali che societarie, interviene nel rilasciare il credito richiesto.
Ora vi starete chiedendo ma cosa centra tutto ciò, con la confisca dei beni…??? 
E’ ovvio…se i beni sono stati dati in garanzia alle Banche, queste hanno prelazione… in quanto sia perchè “privilegiate”, ma soprattutto quali detentori delle ipoteche e quindi sono loro i reali proprietari… infatti a dimostrazione di quanto sopra soltanto il 35% dei beni confiscati non sono da parte dello Stato utilizzati, perchè sono sotto ipotecati dalle Banche…
Ahhhh….che ridere…infatti i mutui o i prestiti concessi sono leggittimi, ed è con il consenso dello Stato che questi vengono concessi ( le informazioni per i provcedimenti sono controllati dai ns. organi di vigilanza…) i quali solo e soltanto dopo il benestare placido concedono quanto richiesto…( ai mafiosi e/o ai loro prestanomi…) e quindi ora come si fà a toglierli alle Banche???
Inoltre oggi le Banche, perdendo di fiducia a seguito di tutti i provvedimenti di sequestro e confisca che lo Stato sta adottando…comincia a limitare la concessione al prestito, riducendo così l’apporto finanziario richiesto alle nuove società ( in particolare se queste trovasi nel territorio dell’Italia insulare…), impedendo così l’eventuale rinascita di attività e di sviluppo, tanto necessarie in queste Regioni…
Infine, risulta ovvio che si portano a fallire sia le società confiscate, sia quelle che stanno operando nel mercato ed anche quelle che appena costituite, non riescono in mancanza di credito bancario, a prendere quota…
Le imprese infatti tolte ai clan mafiosi…non hanno futuro…è sono destinate a chiudere, piccole o grandi che siano… ed ancora tutti coloro che gravitavano intorno a tali società, vedasi fornitori, clienti, operatori economici, consulenti, ecc… dopo tali sequestri si ritrovano a non poter più collaborare e quindi a svolgere il proprio lavoro con esse, nessun proseguio d’affari, anzi d’ora in poi, questo rapporto verrà indagato, controllato, intercettato, verificato ed ispezionato anche in maniera personale per poterne garantire l’assoluta estraneità da eventuali partecipazioni e  coinvolgimenti sia societari che personali.
Alla fine sembrerà un paradosso…ma lo Stato oggi toglie anche quel po’ di lavoro che restava… quindi niente credito e niente lavoro… qualcuno esagera dicendo che sembrerà scandaloso che lo Stato oggi produce disoccupazione… ma purtroppo questa è la realta!!!
La Sicilia infatti oggi con con il 42,9% è tra le dieci regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Lo dice Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, in un rapporto sulla situazione occupazionale nelle regioni dell’Ue-25.
Anche se a livello nazionale è di nuovo la Sicilia ad avere il maggior numero di disoccupati (17,2%), mentre spetta alla provincia autonoma di Bolzano il primo posto per la più bassa percentuale di senza lavoro (2,7%). Dopo un drammatico crollo degli investimenti in questo triennio gli investimenti sono cresciuti, infatti diverse importanti aziende italiane e straniere, attirate dagli incentivi fiscali e contributivi e dalla disponibilità di manodopera qualificata a costi contenuti e soprattutto grazie agli sgravi concessi sulle nuove assunzioni vedasi lg. 407/90, queste hanno negli ultimi anni effettuato ingenti investimenti nelle provincie Siciliane… ma questi sono semplici palliativi…per procurare qualche voto di scambio a qualche onorevole di turno, ma soprattutto servono alle Imprese del Nord Italia del caro ” amico ” Bossi… di ottenere finanziamenti Europei e Nazionali ma soprattutto utili economici che nella cosiddetta Padania non avrebbero…

Infatti grazie agli incentivi di cui sopra per esempio…il televisiore ( quasi sempre di un modello ormai per prestazioni superato) ha utili superiori del 40% sulla stessa vendita fatta in Nord Italia dalla stesso Centro Commerciale, questo grazie alle defiscalizzazioni, agli incentivi, al costo della manodopera gravato di contribuzione inferiore rispetto a quello Nazionale… e poi comunque dobbiamo sempre ringraziare del sostegno che ci danno…
Provate a creare una società che per qualità, tecnica, prestazione, sicurezza…ecc.. sia capace di poter lottare con quelle appartenenti alla cosiddetta casta… provateci soltanto che verrete in maniera precisa e chirurgica eliminati; o si sta sotto di ” Loro ” e quindi sotto il loro potere occulto, questo ovviamente ben oleato dalle forze politiche, dalla magistratura, da pubblici fficiali e via discorrendo e quindi  potrete raccogliere l’eventuali briciole che verranno lasciate… oppure non ci sarà mai sviluppo per le vostre società…
Ci troviamo di fronte ad un bivio… scegliete voi quale strada voler contuinare a percorrere!