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Senza la protezione dei colletti bianchi e della politica, noi criminali saremmo rimasti solo una banda di piccoli delinquenti di paese!!!
Il boss, da 26 anni detenuto al 41Bis, è sicuramente custode d’importanti informazioni, in particolare sui legami che la politica e l’imprenditoria avevano con quel clan e sugli affari realizzati attraverso il controllo degli appalti pubblici ed i rapporti con le imprese del nord che a suo tempo sversavano rifiuti pericolosi e tossini nella regione campana…
Il suo esordio come pentito potrebbe giungere proprio in uno degli ultimi e più importanti processi su taluni colletti bianchi, quello che ha visto coinvolti alcuni funzionari di Rete Ferroviaria Italiana nella concessione degli appalti ad alcune imrpese ritenute colluse in cambio di denaro, favori e regali; che hanno portato nel 2022 a 35 arresti ed a 69 indagati…
Va detto comunque che il procedimento per gli appalti Rfi, sebbene il quadro accusatorio della Dda di Napoli sia basato su elementi gravi, ha subito forti rallentamenti, se pur le conferme da parte della Procura dell’ipotesi d’accusa: difatti, in sede di indagini preliminari il tribunale del Riesame e la successiva Cassazione hanno escluso gravi indizi in ordine al reato di associazione camorristica contestata dalla Dda, come d’altronde a metà 2023, il giudice per l’udienza preliminare di Napoli ha prosciolto tutti dall’accusa di riciclaggio e intestazione fittizia di beni, smontando così il piano accusatorio, tassello dell’inchiesta anticamorra.
Per il gup tra il colletto bianco (definito consulente) e il capoclan, non vi sarebbe stato “alcun rapporto di natura economico-criminale“, ma un semplice legame di riconoscenza in virtù dell’aiuto che si aveva ricevuto negli anni ’70, quando per l’appunto il boss Francesco Schiavone passò loro le sue aziende.
Per gli altri 9 imputati che hanno scelto l’abbreviato, tra cui alcuni funzionari di Rfi, si è arrivati nei mesi scorsi ad una condanna; certamente ora, con le nuove dichiarazioni che il pentito potrà fornire ai magistrati, non si escludono nuove inchieste giudiziarie e soprattutto annunci pubblici, su personaggi e politici infedeli, finora considerati al di sopra di ogni sospetto!!!
D’altronde senza il sostegno e la protezione di quest’ultimi, quei criminali… sarebbero rimasti soltanto una banda di piccoli delinquenti di paese!!!
Nando Dalla Chiesa: "Quando c'è un pubblico che non pensa, non pensa a quello che dice, è chiaro che la mafia è più forte"!!!
Che frase meravigliosa e nello stesso tempo quanto questa sia ridondante!!!
Diciamo che in realtà l’orientamento – che ho anche condiviso contro l’ergastolo ostativo – parte dall’idea che sia possibile, possibile, non probabile… anche un’uscita silenziosa dall’organizzazione mafiosa; questo vale soprattutto anche per coloro che non ne condividono una capacità di guida, di controllo, che ci sono dentro con un livello di responsabilità molto… molto bassa e in qualche occasione questo si è potuto vedere obiettivamente, persone che appartengono a famiglie mafiose e che a un certo punto, non a un certo punto per miracolo, ma con un percorso vero… non di quelle inventati, sceglie di mettersi fuori… sì questo è possibile!!!
Il problema è che quello che si dice e cioè che c’è un giustizialismo… quello che è stato inventato dell’ufficio marketing della “Fininvest“…
Se togliamo la giurisprudenza di Bologna qual è la facoltà di giurisprudenza che si occupa di mafia, quali sono quelli che se ne occupano, cosa ne sanno di diritto di mafia i giuristi??? Cosa ne sanno dal punto di vista del funzionamento della logica dell’essenza, della storia, cosa ne sanno???Meno si parla di mafia… e più la mafia fa affari!!!
Sì… sembrerà strano, ma la morte del “capo dei capi” rappresenta per questa attuale associazione criminale ed il suo capo, un vera e propria liberazione, in quanto quella figura era diventata per cosa-nostra troppo ingombrante…
Sono i cosiddetti “colletti bianchi”, quelli che il sottoscritto preferisce definire “grigi”, appartengono a quel “mondo di mezzo”, una zona che negli anni, ha fatto in modo da rendersi invisibile, rendendosi disponibile a collaborare con questi nuovi uomini al comando di quel mondo criminale…Berlusconi: 41 milioni di lire al mese da consegnare alla mafia di Toto Riina!!!
L’intercettazione va ovviamente presa con il beneficio d’inventario, dopotutto non c’è modo di verificarne la fondatezza su quanto racconta l’ex “capo dei capi“…
L’ex boss definisce Dell’Utri, “una persona seria”; dopotutto, se pagava (per come riportato) nei modi precisi e puntuali, è logico pensare che non si può… che parlarne bene!!! 









