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Quando si perde improvvisamente anche un semplice conoscente, ecco che una parte di noi, se ne va insieme a lui…
Il Natale è giunto ormai in dirittura arrivo, ma ahimè è stato segnato da un evento triste, già… il lutto di un ragazzo residente nel mio stesso villaggio del mare, che proprio in queste ore ha voluto compiere un gesto estremo…
Ecco perché in questo particolare momento ho pensato quanto inutile fosse – dinnanzi a questa tragedia – festeggiare questo Natale…
Si va detto… il sottoscritto conosceva appena quel coetaneo, di pochi anni solo più giovane… un ragazzo con cui dialogavo nel periodo estivo…
Sì… potrei considerare quel rapporto una formale conoscenza, non ero un suo intimo amico nel senso stretto della parola, uno cioè con cui egli si frequentavano o con cui mi vedevo in maniera costante, chissà… se lo fossi stato forse avrei potuto certamente comprendere quel suo malessere interiore, allontanando quei cattivi pensieri con cui ormai quotidianamente sopravviveva…
Come ho scritto in un mio post su una pagina social: quando accadono certe disgrazie, perdiamo tutti!!!
Sì, perché forse si poteva fare di più…
Già… se ciascuno di noi fossimo stati un po’ meno estranei, se non avessimo pensato esclusivamente a noi stessi, a nostri cari, sì… se vi fosse stata una maggiore partecipazione ai problemi che questo ragazzo sicuramente manifestava, forse chissà… tutti insieme l’avremmo salvato!!!
E’ mio auspicio quindi che con il giungere di queste feste e del nuovo anno, si possa ritrovare quello spirito di comunione andato ormai smarrito, affinché quanto appena accaduto a quel ragazzo, certamente “solo”, non abbia più a doversi ripetere…
Se i responsabili dell'anticorruzione sono corrotti, a chi dobbiamo affidarci per quella lotta???
Tra l'indifferenza delle Istituzioni, c'è chi rischia la propria vita, per salvare gli altri!!!
Come molti sanno, la redazione del piano di emergenza ed evacuazione è fondamentale nei condomini, non solo perché deve contenere i dati identificativi, la descrizione dell’edificio e l’attività svolta, ma soprattutto perché deve evidenziare in maniera precisa i luoghi e la posizione nella quale ci si trova con riferimento ad essa, con particolare riferimento ai sistemi antincendio, al posizionamento delle scale, delle uscite di emergenza e ai percorsi di esodo.Vanno inoltre formati i lavoratori eventualmente esposti a tali rischi, abilitandoli con corsi di formazione quali, addetti all’antincendio, primo soccorso ed evacuazione… e facendo comprendere loro, quali sono le aree operative, gli accessi per i soccorritori e le procedure comportamentali da adottarsi , ed anorca, quali raccomandazioni compiere in casi d’incendio o di esplosioni…
D’altronde quell’analoga circostanza, mi è stata egualmente segnalata oggi da molti condomini, che mi hanno per l’appunto informato su quanto accaduto, inviandomi tutta una serie di foto non solo dell’incidente, ma anche dell’attuale impianto antincendio presente…
Cosa aggiungere, aspettiamo come a Genova che l’edificio crolli, per poi vedere -come solitamente avviene- le nostre autorità vestite in giacca e cravatta e “a lutto per la circostanza“, affinché tutti insieme (appassionatamente…) si possa piangere sulle bare delle prossime vittime!!!Nessuno si salva da solo…
Inoltre vi chiedo di fare un’ulteriore sforzo e cioè quello di sensibilizzare il maggior numero di persone possibili, affinché questo progetto venga in maniera celere realizzato, permettendo così a quelle famiglie di poter godere di qualche ora di divertimento.Spero quindi che aiuterete AddioPizzo Catania, in particolare perché, come diceva il Giudice Antonino Caponnentto (ed è la frase che viene appunto riportata nella loro pagina web…): “la mafia teme la scuola più della giustizia” e teneva sempre a ricordarci che sono i bambini… il nostro futuro!!!
Lo sono tutti… non soltanto quelli privilegiati, quelli cioè che –sorretti e posti dai propri familiari in alto su quella torretta… sono già pronti a scendere veloci su quello scivolo– ma soprattutto gli altri, quelli che devono farsi da soli… arrampicati a salire su quei pioli in legno… con le loro uniche forze!!!
Io l’ho già fatto…
Morire nell'indifferenza generale…
Si trattava di andare in cerca della legna, raccoglierla il giorno prima in tutti quei casolari diroccati, procurarci il necessario affinché quanto compiuto potesse rappresentare una festa bellissima; l’obiettivo era fare in modo che il nostro fuoco potesse essere visto anche da lontano, raccogliere il fondo cassa per acquistare di tutto, panini, carne, salsiccia e soprattutto bevande per tutti… in particolare birra ed ammetto anche qualche bottiglia di whisky, anche se il sottoscritto è da sempre astemio…
E poi, c’era il momento di tenerezza, si cercava di trovare un posto più coperto, bastava anche soltanto appartarsi dietro un ombrellone, per scambiarsi effusioni e baci, sentirsi drogati d’amore… si era l’ormone dell’adrenalina che dal corpo iniziava a farsi sentire, eravamo inebriati ed eccitati senza aver fatto uso di sostanze stimolanti…Bastavamo noi e la nostra personalità per rendere tutto così incredibilmente bello, ed ancora, il bagno a mezzanotte, tutti in costume a giocare, scherzare, abbracciarsi e a volte ad approfittare di quel buio per far l’amore…
Sì… alla fine giungeva l’alba e un po’ distrutti rientravamo al residence, nei propri appartamenti per addormentandoci pensando a cosa avremmo trovato l’indomani… già, un nuovo amore!!!
Voler festeggiare il Ferragosto in questo modo, è un crimine per tutti noi!!!
Ovviamente quando è giunto il 118 il giovane era già deceduto e subito dopo sono giunti i militari dell’Arma…
Già…vorrei aggiungere come per tutta la serata, quantomeno fino alle due di notte non si è vista neppure l’ombra della polizia, ne in strada dove le macchine avevano creato due file interminabili, ne sulla spiaggia…Sarebbe bastato un semplice controllo, con alcuni cani antidroga e state tranquilli che forse non avremmo trovato gli “spacciatori” ma certamente avremmo salvato una vita!!!
Ma ciò che nessuno vuole dire è che durante il tentativo di rianimazione, attraverso un massaggio cardiaco, prima da parte degli amici e quindi dagli operatori del 118, i bambini che transitavano insieme ai genitori per rientrare nel nostro villaggio, hanno assistito in diretta a quella tragica circostanza e mi è stato raccontato da alcuni amici e parenti, che molti di loro hanno avuto paura a dormire la notte…
E la festa in spiaggia, pensate che si è conclusa…??? NO… tranquilli è continuata come se nulla fosse accaduto…













