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"Iddu, l'ultimo padrino"!!!

A meno di un anno dalla sua morte (25 Settembre) ecco che esce un film con interprete Elio Germano nel ruolo di Mattia Messina Denaro.

Il cast è costituito anche da Toni Servillo, nel ruolo di Catello, l’uomo che lo avrebbe cresciuto, un ex politico che uscito di prigione per mafia cerca di recuperare il tempo perduto, collaborando coi i servizi segreti per catturare l’ultimo grande latitante…

Il film diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza si intitola “Iddu – L’ultimo padrino” e verrà tra qualche giorno presentato in Concorso a Venezia alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema.

Il racconto inizia quando i servizi segreti chiedono a Catello aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo Messina Denaro, ultimo grande latitante di mafia in circolazione e da lì inizia un racconto fantasioso che secondo il sottoscritto poco o nulla abbia con la realtà dei fatti…

Difatti, quel boss – per come stanno evidenziando le investigazioni delle forze dell’ordine – in questi anni ha potuto godere della massima libertà, sia attraverso una serie di soggetti che si sono offerti di prestargli la propria identità, ma non solo, egli ha avuto la protezioni da parte di uomini politici e istituzionali, che hanno garantito trent’anni di latitanza…

Infatti tutti ne parlavano, ma nessuno aveva intenzione di arrestarlo, per ovvie ragioni in quanto ago della bilancia di molte trattative, ma soprattutto garante di una pax territoriale e di quello scambio di voto richiesto da molti suoi amici politici… 

Sappiamo tutti che per Messina Denaro era giunta ormai la fine, i suoi medici gli avevano concesso meno di un anno ed egli – nelle condizioni di latitante – non avrebbe potuto mettere a posto e quindi ordinare quanto doveva in maniera celere compiere, in particolare recuperare quel rapporto con la figlia, certamente sua unica erede… 

Certo a pagarne le spese sono stati tutti coloro che si sono prestati in questi anni ad assecondarlo e da quanto stiamo leggendo la lista è molto lunga, ma ormai il suo tempo era giunto e qualcuno – già… proprio da quell’associazione criminale – in procinto delle nuove elezioni nazionali, ha deciso di venderlo per compiacere qualcuno appartenente a quella coalizione, affinché si evidenziasse a tutti noi cittadini che questo nuovo governo fosse diverso dai precedenti e la cattura del boss latitante da trent’anni ne era l’esempio…

Ci si dimentica che in quei lunghi trent’anni non è stata la “Sinistra” o il “M5Stelle” al governo, ma bensì proprio un partito il cui fondatore è stato condannato nel 2014 a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa (difatti… ne ha scontati 4 in carcere e uno ai domiciliari) essendo stato riconosciuto mediatore tra “Cosa Nostra e Silvio Berlusconi”!!!

Ma si sa… nei film si preferisce raccontare storie fantastiche invece che rappresentare in maniera coerente quanto realmente accaduto e allora accogliamo questa ulteriore pellicola cinematografica su quei padrino di “cosa nostra” come l’ennesima opera di fantasia…

Ma d’altronde si sa… tutto ciò che viene quotidianamente rappresentato in questo Paese non è altro che qualcosa d’immaginario e aggiungerei anche di utopistico, ma ai miei connazionali – ahimè – va bene così!!! 

Combattere la Mafia: "Sì… un gradino alla volta"!!!

La mafia va combattuta un gradino alla volta… 
Già… bisogna studiarla per comprendere come debellarla, perché solo cosi, approfondendo i suoi particolari interessi e quelle sue infiltrazioni sociali, si potrà un giorno sconfiggerla…
D’altronde -come ripeto sempre- quell’associazione criminale, con il passare degli anni, si va espandendo… cambia i suoi programmi, investe in nuovi settori, penetra in quei settori attivi e legali dell’economia sana, infiltra i suoi uomini nella politica e corrompe gli uomini delle istituzioni…
In questi ultimi anni, avendo compreso che in questa terra (ma non solo, potrei dire in tutto il meridione) le potenzialità finanziarie sono ridotte ai minimi termini, ecco che ci si è trasferiti verso realtà ben più produttive a iniziare dal noto “Nord-Est”… 
A dimostrazione di quanto sopra vedasi l’ultima inchiesta della Dda di Venezia che ha portato all’arresto di oltre 50 persone, sospettate di aver permesso di gettare le basi nel litorale di Jesolo, a due passi da Venezia, occupando di fatto un’interesse che un tempo era di dominio della “Mala del Brenta“, di Felice Maniero.
La mafia ha compreso che a differenza dei nostri territori “poveri” il nord Italia possiede tutte quelle caratteristiche di “lavatrice“, per ripulire i suoi capitali di provenienza illecita…
Ecco quindi procedere con l’acquisizione di quelle attività che incassano ogni giorno contanti…
Ristoranti, bar, supermercati, esercizi commerciali, per passare quindi con l’acquisizione di cave, terreni e quant’altro, a cui seguono imprese “limpide” di nuova costituzione “attestate“, dedite in particolare agli appalti pubblici, quali movimenti terra, ripristini idrogeologici, costruzioni d’infrastrutture, lavori stradali e gestione rifiuti…
Ovviamente non poteva mancare oltre a ciò, il il traffico sempre fiorente di droga e prostituzione… 
Ma non solo, ho letto che in taluni casi, si è passati anche al business del “turismo”, grazie alle migliaia di ospiti che ogni giorno giungono sulla città lagunare in pullman, a cui vengono offerti servizi, quali ad esempio i vaporetti per le isole… 
Non esistono più confini e difatti il nord Italia (insieme ad altre realtà internazionali), è diventata (per queste associazioni criminali), nuova terra di conquista e futura residenza per i propri associati e familiari…
Un territorio esteso con cui fare affari, ma soprattutto nel quale investire, anche personalmente, favorendo cioè a seconda delle circostanze (ma soprattutto grazie a quel loro potere economico e finanziario), quei candidati politici ben conosciuti in quel loro territorio e che adesso son divenuti loro amici…  
La mafia ha messo le mani ovunque, acquistando terreni, industrie, società di costruzioni, attività commerciali ed anche proprietà immobiliari, ma soprattutto sta fornendo quel supporto elettorale a chi lo chiede… e sono gli stessi referenti di quei partiti del nord, che ora – vedrete a breve cosa accadrà – puntano a conquistare il Sud!!!

Come "spelacchiare" denaro pubblico…

Hanno speso ben €. 49.000 per un albero di Natale a Roma…
Se fossi al posto di Papa Francesco, manderei scomuniche a tutti coloro che hanno permesso questa vergogna… 
Con quella somma avrebbero potuto realizzare 3250 pasti che, divisi nei cinque giorni festivi, si sarebbero potuti consumare ben 650 pasti al giorno…  
Se consideriamo la somma spesa per un albero totalmente inutile, per di più ridotto, solo dopo pochi giorni a “Spelacchio”, si comprende come in questo nostro paese, lo sperpero del denaro pubblico, non è da associarsi ad un problema politico, legato a eventuali partiti di maggioranza, bensì quanto sopra, è da considerarsi come un problema sociale di malcostume… 
A cosa serve difatti avere un albero di Natale in Piazza Venezia, quando di lì a pochi metri ci sono decine e decine di “clochard”, persone senza un tetto, buttati per terra e coperti soltanto da qualche cartone, senza ovviamente nulla da mangiare…
Per fortuna che ora l’Associazione Codacons, ha denunciato quanto compiuto dal Comune di Roma, direttamente alla Corte dei Conti e speriamo che la magistratura intervenga in maniera decisa contro quell’amministrazione romana, che ha deciso di sostenere questa spesa così assurda…
Ora si cercano i colpevoli, i motivi di quel improvviso rinsecchire, non si sa se dare la colpa al freddo o per come ha detto qualcuno, ad un eventuale avvelenatmento, anche se non esistono evidenti sintomi per avvalorare questa ipotesi…
Infine, qualche esperto ha dichiarato che  secondo la sua esperienza, non è stata eseguita correttamente l’operazione di slegatura della pianta una volta arrivata a Roma, procedura, quest’ultima, di estrema delicatezza poiché c’è il rischio di rottura dei rami, ecco quindi a suo giudizio, la causa di quel che è successo…
Io comunque ritorno al futile motivo che spinge a tagliare dal suo habitat un albero centenario, per trasportarlo nella capitale, soltanto per abbellire una piazza nel periodo natalizio… quando si potrebbero realizzare alberi artificiali, che peraltro hanno lo stesso scopo di quelli veri e ne garantiscono certamente la durata, per tutto il periodo elle festività e anche oltre…
Cosa aggiungere… l’ennesimo spreco di un paese che se ne fotte completamente dei suoi cittadini e del suo denaro!!!

Come "spelacchiare" denaro pubblico…

Hanno speso ben €. 49.000 per un albero di Natale a Roma…
Se fossi al posto di Papa Francesco, manderei scomuniche a tutti coloro che hanno permesso questa vergogna… 
Con quella somma avrebbero potuto realizzare 3250 pasti che, divisi nei cinque giorni festivi, si sarebbero potuti consumare ben 650 pasti al giorno…  
Se consideriamo la somma spesa per un albero totalmente inutile, per di più ridotto, solo dopo pochi giorni a “Spelacchio”, si comprende come in questo nostro paese, lo sperpero del denaro pubblico, non è da associarsi ad un problema politico, legato a eventuali partiti di maggioranza, bensì quanto sopra, è da considerarsi come un problema sociale di malcostume… 
A cosa serve difatti avere un albero di Natale in Piazza Venezia, quando di lì a pochi metri ci sono decine e decine di “clochard”, persone senza un tetto, buttati per terra e coperti soltanto da qualche cartone, senza ovviamente nulla da mangiare…
Per fortuna che ora l’Associazione Codacons, ha denunciato quanto compiuto dal Comune di Roma, direttamente alla Corte dei Conti e speriamo che la magistratura intervenga in maniera decisa contro quell’amministrazione romana, che ha deciso di sostenere questa spesa così assurda…
Ora si cercano i colpevoli, i motivi di quel improvviso rinsecchire, non si sa se dare la colpa al freddo o per come ha detto qualcuno, ad un eventuale avvelenatmento, anche se non esistono evidenti sintomi per avvalorare questa ipotesi…
Infine, qualche esperto ha dichiarato che  secondo la sua esperienza, non è stata eseguita correttamente l’operazione di slegatura della pianta una volta arrivata a Roma, procedura, quest’ultima, di estrema delicatezza poiché c’è il rischio di rottura dei rami, ecco quindi a suo giudizio, la causa di quel che è successo…
Io comunque ritorno al futile motivo che spinge a tagliare dal suo habitat un albero centenario, per trasportarlo nella capitale, soltanto per abbellire una piazza nel periodo natalizio… quando si potrebbero realizzare alberi artificiali, che peraltro hanno lo stesso scopo di quelli veri e ne garantiscono certamente la durata, per tutto il periodo elle festività e anche oltre…
Cosa aggiungere… l’ennesimo spreco di un paese che se ne fotte completamente dei suoi cittadini e del suo denaro!!!

Altri arresti per tangenti….

Sono passati soltanto pochi giorni dalla vicenda sull’Expo ed ecco, come prevedibile, altri 35 nuovi arresti per tangenti!!!

La cosa incredibile che mi sovviene è la proposta di qualche giorno fa, del ns. Presidente del Consiglio, Matteo Renzi che ha chiesto ai Sindaci di segnalare al Governo quali sono i cantieri fermi o bloccati per problemi burocratici, senza pensare che forse sono proprio questi che fan di tutto per bloccarli…,  come si dice da noi… “se non si mangia… non si va avanti….” e quindi altro che intervenire con lo “Sblocca Italia” qui si tratta di “BLOCCARE” definitivamente tutti questi ladri!!!
E’ incredibile dover pensare che sono sempre gli uomini dello Stato a sbagliare, non per niente è finito in manette il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, insieme ai soliti imprenditori, commercialisti ed anche ( incredibile ma vero… ), un generale in pensione della Guardia di Finanza: Emilio Spaziante.

L’hanno definita la Tangentopoli Veneta, ed è stata chiesta ( tanto per non cambiare…)  la misura cautelare anche per l’ex governatore e ministro Giancarlo Galan ( considerato uomo di fiducia del Cav. ) i cui atti dovranno essere trasmessi alla commissione parlamentare che dovrà decidere sulla autorizzazione a procedere.  

I vocaboli usati per queste circostanze sono sempre gli stessi: concussione, corruzione, riciclaggio, estorsione, frode, peculato, abuso, decadimento, compromesso, e non c’è coalizione che tiene…
Si passa dal Sindaco di centro-sinistra ( Giorgio Orsoni del Pd eletto nel 2010 ) all’Assessore regionale ( del centro-destra – Forza Italia ) delle Infrastrutture Renato Chisso, ma comunque sembra che siano circa un centinaio le persone indagate!!!

L’inchiesta è stata condotta dalla Procura locale, nell’ambito degli appalti legati ad un’opera colossale, iniziata nel 2003 e che permette al MO.S.E. (acronimo di MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) da cui ha preso il nome l’intero progetto che consiste in delle opere mobili alle bocche di porto, per la difesa dalle acque alte, attraverso l’uso di un sistema di dighe, tale da arginare il fenomeno e salvaguardare così in particolare la città di Venezia.
Il sistema prevede che le opere mobili siano costituite da schiere di paratoie che in condizioni normali di marea sono piene d’acqua e restano adagiate nelle strutture di alloggiamento realizzate sul fondale del canale di bocca (ciascuna paratoia ha un lato vincolato alle strutture di alloggiamento con cerniere) e che, quando è prevista una marea superiore ai + 110 cm , le paratoie vengono svuotate dall’acqua mediante immissione di aria compressa così da farle sollevare, ruotando attorno all’asse delle cerniere, fino a farle emergere e bloccare così il flusso della marea.

Successivamente e cioè quando la marea cala, e nella laguna il mare raggiunge lo stesso livello, le paratoie vengono di nuovo riempite d’acqua e tornano ad adagiarsi nei propri alloggiamenti. la manovra di apertura e chiusura è in media di 4 ore e mezza, compresi i tempi per le manovre.
Comunque alla fine il sistema fraudolento è sempre lo stesso e cioè quello che prevede la collusione tra i nostri politici e l’imprenditoria, corruzione eseguita con il metodo della distrazione dei fondi, creando i soliti fondi neri, che poi vengono trasferiti all’estero, per essere nuovamente riciclati e fatti rientrare in un qualche modo in Italia…
Che l’Italia stesse affondando è una cosa risaputa, ma che anche quegli interventi correttivi servano a farla affondare ancora di più è veramente disarmante…
Se il destino del nostro Paese e quello di annegare, continuando così e con questi governanti, annegheremo presto anche in un bicchiere d’acqua!!!