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SCANDALO: Fondi rubati alla Sicilia per finire al Nord! E il Governo Regionale? MUTO davanti alle promesse tradite!

Ho ascoltato ieri l’ennesimo notiziario pubblicato su una pagina social di “Tik Tok” al link: https://vm.tiktok.com/ZNdkdLWDj/  dove si faceva riferimento agli ennesimi tagli dei fondi destinati alla Sicilia che ahimè sono stati destinati verso il nord Italia!!!

Nel leggere notizie come queste mi chiedo come sia possibile che molti di quei lacchè, tra i miei conterranei, votino ancora per quei partiti attualmente posti al governo nazionale che dimostrano in maniera chiara che ci stanno derubando!

Ma d’altronde li ho visti, qualche anno fa, sì… quando posti in fila chiedevano (sembrava di essere ai tempi di Maria Antonietta, regina di Francia, quando – si dice – pronunciò quella sua famosa frase“se non hanno pane, dategli le brioches”; sappiamo come nuovi studi abbiano affermato che la frase sia stata originariamente utilizzata in un romanzo di Rousseau per rappresentare il disprezzo dell’aristocrazia e quindi di quell’allora governanti nei confronti del popolo, molto prima della nota “Rivoluzione”…) e come adulatori in maniera servile, aspettavano che quegli individui porgessero loro un saluto, una stretta di mano o ancor peggio, firmassero (quelle fotografie stampate, consegnate a modello “santino”) loro… l’autografo!!! 
Ma di chi poi? Ditemi… ma chi caz… sono questi soggetti per desiderare un loro autografo? Credetemi sulla parola, a vedere ciascuno di loro mi è venuto il vomito, ero presente casualmente in una Hall d’Albergo quando, appoggiato a un pilastro, osservavo la servile meschinità umana, sì di tutti quei soggetti, “leccapiedi“… per non voler esser più scurrile!

E questo è il ringraziamento per le preferenze concesse a quei soggetti, le stesse che hanno permesso loro di sedere in quelle poltrone a Roma per governarci!!! Ed allora, rivolgendomi a quei miei conterranei: mi raccomando, la prossima volta mettetevi in fila, fate le corse in quelle urne per consegnare a loro la vostra preferenza!!!

Minc…. ho sempre pensato sin da ragazzo con orgoglio di essere siciliano, di poter dire, io mio sento come un Leone, una Tigre, aggiungerei un Gattopardo! Ma crescendo e osservando il mondo che mi circonda, mi sono accorto come negli anni, quelli che erano come il sottoscritto, si sono piegati al sistema, ai compromessi, alle regole, alle bustarelle, già… al malaffare, ed oggi, ecco che mi ritrovo circondato da sciacalletti, iene, e da questi nuovi politici nazionali, imitazioni di quelli che furono i gattopardi, insieme a tutti questi sciacalli e pecore, che – per una congiuntura terribile – si sentono di essere il sale della terra!     

E così i nostri miliardi se ne vanno in silenzio, sì come nella mia immagine di sopra, insieme alla cenere dell’etna,  (già… perché quanti avrebbero docuto ribellarsi da Palazzo D’Orleans, sono gli stessi a cui è stata data loro quella poltrona…) e così le opere che dovevano essere compiute con quel nostro denaro, se ne vanno in fumo…

Parliamo ad esempio del collegamento ferroviario veloce tra Palermo e Catania che non è solo fermo, ma ormai sembra cancellato ancora prima di partire. La notizia del ritardo nella consegna – inizialmente prevista per giugno 2026 – è stata bruciata da un colpo ancora più duro: i fondi del Pnrr destinati al progetto sono stati dirottati verso altre regioni. Lo annuncia con forza Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia: “Un treno che non parte neanche sulla carta“.

Ma a chi dare la colpa? Per Barbagallo, il presidente della Regione Schifani si muove sempre troppo tardi, e quando lo fa, preferisce scaricare le responsabilità sui dirigenti regionali piuttosto che ammettere il fallimento di una gestione politica inefficiente: “Schifani – accusa – anziché convocare tardivamente i direttori generali, dovrebbe iniziare ad assumersi le sue responsabilità. I fondi vengono spostati perché altre Regioni si sono dimostrate più pronte, efficienti e capaci di programmare. Noi no“. 

Non ha tutti i torti il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, nel ricordare che i vertici della burocrazia siciliana non nascono da scelte meritocratiche: Sono spesso espressione di logiche clientelari, dove contano più gli equilibri interni alle coalizioni che la competenza. Basti pensare al caso del capo della Pianificazione strategica, legato allo scandalo dei referti falsificati a Trapani e tuttora in carica, nonostante le richieste di rimozione. Mentre Schifani improvvisamente si sveglia dal torpore per criticare i suoi stessi collaboratori, non ha esitato a espandere l’organico dell’Ufficio Cerimoniale da 24 a oltre 100 unità. Una scelta paradossale, che dice molto su priorità e visione.

A denunciare il caos è anche Roberta Schillaci, vicecapogruppo M5S all’Ars: “Questa settimana niente lavori in Aula, il governo manca all’appello mentre la Sicilia affonda. Sanità in crisi, lavoro precario, infrastrutture abbandonate. L’ultimo colpo arriva proprio dalla decisione di sfilare i fondi Pnrr alla tratta Palermo-Catania per destinarli altrove. È indecente, ma forse ‘indecente’ non basta. Chiediamo da mesi un confronto sullo sfascio della sanità, ma il governo continua a occuparsi d’altro. Dopo quattro mesi, non c’è nemmeno il direttore generale dell’Asp di Palermo. Quando finalmente Schifani smetterà di litigare con la sua maggioranza e tornerà in aula”?

Ketty Damante, senatrice M5S e membro della commissione Bilancio, aggiunge: “Se sognate un treno veloce tra Palermo e Catania, dimenticatevelo. La scure del ministro Foti si abbatte sulle già fragili infrastrutture siciliane. Mentre si illude con il Ponte sullo Stretto, qui tagliano 37 chilometri di alta velocità. I fondi Pnrr non saranno spesi in tempo, quindi tanto vale spostarli. Peccato che così dovranno essere presi da altri progetti, magari già programmati. Il risultato? Nulla si salva”.

Per Pino Gesmundo della Cgil, il problema è strutturale: “Salvini, più che ‘quello del fare’, sembra ‘quello del non fare’. Se avesse investito energie nel Pnrr invece che su un’opera simbolo come il Ponte, oggi staremmo meglio. Al Consiglio dei Ministri si è discusso della revisione del Piano, evidenziando i numerosi ritardi nelle opere strategiche: Palermo-Catania, Salerno-Reggio Calabria, Terzo Valico… ovunque, solo ritardi”.

E Jose Marano, deputata M5S e vicepresidente della commissione Territorio all’Ars, conclude amaramente: “Dall’alta velocità all’alta incapacità il passo è stato breve. Due lotti fermi, promesse svanite. Ora i cittadini pagheranno il prezzo di una gestione pasticciata. Le motivazioni ufficiali? Siccità e mancanza di operai specializzati. Ma questa è una beffa. Non ci sarà nessun treno veloce entro il 2026 e bisognerà trovare nuovi fondi, sottraendoli ad altri interventi. Qualcuno dovrà rispondere di questo danno enorme per la comunità”.

E la Sicilia aspetta, ancora una volta. Mentre le promesse si trasformano in cenere, proprio come quella che sale dal nostro Etna e si disperde nel vento, mentre i treni, ahimè, restano fermi in stazione.

BCE: Quali sviluppi ???

Sembra che nel caso in cui si dovesse agire in caso di necessità, alcuni membri dell’Eu, hanno paventato la possibilità di ulteriori tagli dei tassi, mentre altri paesi hanno parlato di far ripartire il programma di acquisto asset o anche un ulteriore incremento della forward guidance”!!!
A dirlo è il governatore della Bce Mario Draghi, e rappresenta difatti il motivo che ha spinto a decidere d’estendere la “forward guidance”, sia per l’incertezza che circonda la vicenda Brexit, ma soprattutto per alcune economie emergenti e in generale per l’incertezza relativa al commercio globale…
Osservando la crescita dell’economia, si può stimare quest’ultima intorno all’1,2% e non vi è alcun rischio di deflazione, anche se le forti tensioni globali stanno creando incertezze geopolitiche, protezionismo e vulnerabilità in taluni mercati emergenti che ovviamente peggiorano il clima di fiducia economica…
La BCE comunque ha deciso di prendere alcune decisioni: i tassi di riferimento della BCE si manterranno su livelli pari a quelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.
Il Consiglio direttivo ha inoltre confermato che intende continuare a reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività (APP) per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.
Le indicazioni dei dati macro della zona Euro confermano due situazioni: la dinamica dei prezzi al consumo si conferma debole e il mercato del lavoro gode di buona salute.
In linea generale comunque lo scenario della BCE resta quello di una crescita debole, con il settore manifatturiero in sofferenza, con servizi e domanda domestica, che stabilizzano l’economia…
Comunque se da un lato il rischio di deflazione è stato scongiurato – e quindi lo strumento dell’allentamento quantitativo non è più necessario – condizioni particolarmente favorevoli per i nuovi prestiti e una guidance che sposti in avanti la prima stretta sui tassi, potrebbe agevolare certamente una ripresa dei prezzi!!!
Staremo a vedere…

Monti: mi sento " Indignato "… !!!

Ci voleva una laurea alla Bocconi e tutta una serie di Professori per fare queste riforme…???
Complimenti se dopo un mese che si discute, si arriva a queste…è veramente un tocco da grande economista…, certamente Keysen in questo momento si starà rivoltando nella tomba…
Mi scusi e della patrimoniale cosa mi dice.., ahh… se ne dimenticato, alla faccia dell’equità…
Ora viene il bello da parte dei partiti che l’hanno appoggiata, come faranno a votarle la fiducia da un lato ed andare successivamente a chiedere tra qualche mese ai cittadini il voto… certo dimenticavo ” DOBBIAMO SALVARE L’ITALIA… L’ITALIA PRIMA DI TUTTO…”, 
Se questo è creare sviluppo… aumentare l’Iva al 23%, così i beni rimarranno nei magazzini e le persone con gli aumenti in tutte le spese quotidiane, non spenderanno certamente in acquisti a Natale, tanto già soldi c’è ne erano pochi e oggi quei pochi ci vengono pure tassati…
Quindi continuando avremmo un aumento delle accise sui carburanti, queste somme ( circa un miliardo di euro ) dovrebbero essere reinvestite a beneficio dell’efficienza dei trasporti locali…, si l’abbiamo visti tutti questi investimenti… e dove sono andati poi a finire…
Gli enti previdenziali Inpdap e l’Enpals saranno soppressi, ma questa forse potrebbe essere una buona notizia…tanto per quello che servivano… ed ancora la soglia della tracciabilità viene drasticamente portata a 1.000 euro, ma perché scusi…???, forse per continuare a privilegiare tutte quelle consulenze, migliaia su migliaia, cui i nostri medici, professori, avvocati, ecc… cifra che si aggira tra le 100 e 500 Euro, solitamente è questa la richiesta…, continuando così a creare ancora nero sommerso…??? no… certamente lasciamo le cose come stanno… alla faccia della lotta all’evasione!!!
Comunque non pensate che sia finita, ci sono le pensioni con tutto un sistema contributivo, ben strutturato… ma scusi prof.??? e per coloro che finora hanno goduto dei privilegi cosa ne facciamo…, di tutti quelle pensioni d’oro grazie alla politica??? ah…niente come sempre allora!!! Noi continueremo a lavorare ed a pagare per tutti… un vero schifo!!!
L’Irpef non cambia… ma anche lì si poteva trovare un sistema a scaglioni un po più equo, ma chissà perché non viene toccato neanche chi supera i 75.000 euro di reddito…, certo però faremo pagare un bollo dell’1,5% sulle somme rientrate dallo scudo fiscale… Bravi, veramente bravi, dopo che uno ha evaso e/o commesso truffe e/o svolto attività criminali, avendo portato i propri soldi verso paradisi fiscali, ecco che lo Stato Italiano, trasformato in lavatrice, riciclando senza conoscerne la provenienza, tutti i soldi possibili ed immaginabili, ma soprattutto ripulendoli e rendendoli nuovamente limpidi, riutilizzabili e pronti ad essere immersi nuovamente nel nostro mercato…
E poi una bella notizia…finalmente non ci sarà l’Ici…, si cambierà soltanto nome, verrà sostituita con l’Imu e si chiamerà Imposta Municipale unica…; l’aliquota di base sarà pari a 0,76 punti percentuali sulla rendita catastale, con una riduzione di 0,4 punti percentuali per quanto concerne l’abitazione principale… ma poi i Comuni avranno la possibilità di aumentarla di 0,2 punti % per la prima casa e di 0,3 punti % per tutte le altre… da 2 a mille sono la stessa cosa…, ma tanto con la rivalutazione del 5-6% degli estimi catastali, quanto sopra è pura ironia…
Si è vero c’è qualche tassa in più, per chi possiede un jet privato, un elicottero e per chi possiede un panfilo o qualche auto di lusso, e si certo tassiamoli…, a me proprio quelli non danno fastidio, anzi se riescono a permetterselo, a loro spese, lo facciano pure, con i propri soldi… non sono certamente questi pochi a costituire i problemi del nostro paese…, sono invece quelli di cui facciamo finta di dimenticarci, tutti quelli che invece viaggiano con le nostre auto blu…quelli mi pesano!!!
Per finire qualche liberalizzazione, qua e là…, qualche taglio ad enti locali, la creazione di fondi di garanzia, sostegno alle imprese, tutte cose quasi inutili…
Se veramente si pensa che con queste mediocri manovre, usciremo dalla crisi, mi viene da pensare che non ci si è resi conto che oggi siamo come nel 1929, durante il quale si ridussero considerevolmente produzione, occupazione, redditi, salari, consumi, investimenti, risparmi, ovvero tutte quelle grandezze economiche che oggi sono messe in discussione non soltanto nel nostro paese ma in tutto il mondo, ed il cui andamento caratterizzerà lo stato di progresso o di regresso dell’economia di un paese… alcuni Stati sono già saltati, noi siamo nel tunnel ed altri ci entreranno a breve…
Pensate che oggi noi, siamo preparati e capaci di resistere alle condizioni avverse di crisi, che ci aspetteranno a breve… ed i nostri figli???
Ho letto oggi una bella frase: LA CRISI NON E’ IL PROBLEMA… MA LA SOLUZIONE!!!

Monti: mi sento ” Indignato “… !!!

Ci voleva una laurea alla Bocconi e tutta una serie di Professori per fare queste riforme…???
Complimenti se dopo un mese che si discute, si arriva a queste…è veramente un tocco da grande economista…, certamente Keysen in questo momento si starà rivoltando nella tomba…
Mi scusi e della patrimoniale cosa mi dice.., ahh… se ne dimenticato, alla faccia dell’equità…
Ora viene il bello da parte dei partiti che l’hanno appoggiata, come faranno a votarle la fiducia da un lato ed andare successivamente a chiedere tra qualche mese ai cittadini il voto… certo dimenticavo “ DOBBIAMO SALVARE L’ITALIA… L’ITALIA PRIMA DI TUTTO…”, 
Se questo è creare sviluppo… aumentare l’Iva al 23%, così i beni rimarranno nei magazzini e le persone con gli aumenti in tutte le spese quotidiane, non spenderanno certamente in acquisti a Natale, tanto già soldi c’è ne erano pochi e oggi quei pochi ci vengono pure tassati…
Quindi continuando avremmo un aumento delle accise sui carburanti, queste somme ( circa un miliardo di euro ) dovrebbero essere reinvestite a beneficio dell’efficienza dei trasporti locali…, si l’abbiamo visti tutti questi investimenti… e dove sono andati poi a finire…
Gli enti previdenziali Inpdap e l’Enpals saranno soppressi, ma questa forse potrebbe essere una buona notizia…tanto per quello che servivano… ed ancora la soglia della tracciabilità viene drasticamente portata a 1.000 euro, ma perché scusi…???, forse per continuare a privilegiare tutte quelle consulenze, migliaia su migliaia, cui i nostri medici, professori, avvocati, ecc… cifra che si aggira tra le 100 e 500 Euro, solitamente è questa la richiesta…, continuando così a creare ancora nero sommerso…??? no… certamente lasciamo le cose come stanno… alla faccia della lotta all’evasione!!!
Comunque non pensate che sia finita, ci sono le pensioni con tutto un sistema contributivo, ben strutturato… ma scusi prof.??? e per coloro che finora hanno goduto dei privilegi cosa ne facciamo…, di tutti quelle pensioni d’oro grazie alla politica??? ah…niente come sempre allora!!! Noi continueremo a lavorare ed a pagare per tutti… un vero schifo!!!
L’Irpef non cambia… ma anche lì si poteva trovare un sistema a scaglioni un po più equo, ma chissà perché non viene toccato neanche chi supera i 75.000 euro di reddito…, certo però faremo pagare un bollo dell’1,5% sulle somme rientrate dallo scudo fiscale… Bravi, veramente bravi, dopo che uno ha evaso e/o commesso truffe e/o svolto attività criminali, avendo portato i propri soldi verso paradisi fiscali, ecco che lo Stato Italiano, trasformato in lavatrice, riciclando senza conoscerne la provenienza, tutti i soldi possibili ed immaginabili, ma soprattutto ripulendoli e rendendoli nuovamente limpidi, riutilizzabili e pronti ad essere immersi nuovamente nel nostro mercato…
E poi una bella notizia…finalmente non ci sarà l’Ici…, si cambierà soltanto nome, verrà sostituita con l’Imu e si chiamerà Imposta Municipale unica…; l’aliquota di base sarà pari a 0,76 punti percentuali sulla rendita catastale, con una riduzione di 0,4 punti percentuali per quanto concerne l’abitazione principale… ma poi i Comuni avranno la possibilità di aumentarla di 0,2 punti % per la prima casa e di 0,3 punti % per tutte le altre… da 2 a mille sono la stessa cosa…, ma tanto con la rivalutazione del 5-6% degli estimi catastali, quanto sopra è pura ironia…
Si è vero c’è qualche tassa in più, per chi possiede un jet privato, un elicottero e per chi possiede un panfilo o qualche auto di lusso, e si certo tassiamoli…, a me proprio quelli non danno fastidio, anzi se riescono a permetterselo, a loro spese, lo facciano pure, con i propri soldi… non sono certamente questi pochi a costituire i problemi del nostro paese…, sono invece quelli di cui facciamo finta di dimenticarci, tutti quelli che invece viaggiano con le nostre auto blu…quelli mi pesano!!!
Per finire qualche liberalizzazione, qua e là…, qualche taglio ad enti locali, la creazione di fondi di garanzia, sostegno alle imprese, tutte cose quasi inutili…
Se veramente si pensa che con queste mediocri manovre, usciremo dalla crisi, mi viene da pensare che non ci si è resi conto che oggi siamo come nel 1929, durante il quale si ridussero considerevolmente produzione, occupazione, redditi, salari, consumi, investimenti, risparmi, ovvero tutte quelle grandezze economiche che oggi sono messe in discussione non soltanto nel nostro paese ma in tutto il mondo, ed il cui andamento caratterizzerà lo stato di progresso o di regresso dell’economia di un paese… alcuni Stati sono già saltati, noi siamo nel tunnel ed altri ci entreranno a breve…
Pensate che oggi noi, siamo preparati e capaci di resistere alle condizioni avverse di crisi, che ci aspetteranno a breve… ed i nostri figli???
Ho letto oggi una bella frase: LA CRISI NON E’ IL PROBLEMA… MA LA SOLUZIONE!!!