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L'Etna uno spettacolo naturale, con cui però è meglio non scherzare!!!

Se c’è una cosa in Sicilia che tutti nel mondo c’invidiano…  è l’Etna!!!

Il monte buono, tale da essere chiamato dai siciliani il “Mongibello” e lo amano tutti…
Catania l’unica città che volge il proprio sguardo ad una “montagna“, avendo alle spalle i colori di un mare cristallino…
Sì… una meraviglia guardarla anche durante quei suoi sfoghi, quegli zampilli di fuoco, cenere e lava che creano uno spettacolo naturale soprattutto di notte… 
Prova a scendere quel magma verso il mare… ma per fortuna un’ampia conca, la “Valle del bove“, trattiene quel flusso lavico senza creare danni alle popolazioni locali…
Tutto ciò fino a pochi giorni fa… quando per l’appunto una forte scossa di terremoto, ha fatto preoccupare alcuni siciliani, che si sono visti di notte svegliare da quella forte scossa di 4,9°…  
E’ dire che i terremoti costituiscono da sempre una delle principali calamità naturali, in particolare in quei territori – come ad esempio il nostro – dove il pericolo è da sempre presente, sia a causa di una delle faglie tettoniche che attraversa lo stretto di Messina, che per come dicevo sopra, per la presenza del più alto vulcano attivo d’Europa, per l’appunto l’Etna!!!
Ed allora, con un territorio cosi fortemente a rischio, il primo pensiero che chiunque avrebbe dovuto avere – in particolare proprio coloro che hanno governato in questi lunghi anni questa terra – era quantomeno quello di mettere in sicurezza i propri conterranei, le strutture pubbliche (tra cui le scuole), come d’altronde quelle abitazioni fortemente a rischio, che andrebbero serrate…
Dopotutto, se a questi fenomeni si da il nome di “calamità” un motivo certamente ci sarà e non aver tenuto conto in questi giorni di quei possibili effetti naturali, è aver voluto volontariamente mettere  a rischio l’incolumità dei cittadini!!!
Ecco perché mi fa sorridere osservare soltanto ora, tutti quei preparativi messi in atto… 
Già soltanto ora…
Nessuno di loro ha provveduto negli scorsi giorni ad avvisare quegli inermi residenti dei paesi etnei, che si sono visti catapultati all’interno di uno sciame sismico, senza aver ricevuto un solo segnale d’allerta!!!  
Nessuno di quei responsabili della protezione civile o delle istituzioni a detto loro: “preparatevi perché potrebbe giungere a breve una scossa forte”!!!
Ciascuno di loro, se pur allarmati da quelle piccole scosse intorno ai 2° ai 3°, non ha pensato che potesse essercene una ancora più forte intorno al 5°… e per fortuna che dopo questa lo sciame sismico se pur ancora in corso, è fortemente calato…
Ed allora mi chiedo: se quella scossa fosse stata più alta di altri due gradi… di cosa si parlerebbe oggi in quei Tg nazionali???
Ed ancora, invece di perdere tempo, perché non ci si mobilità per attuare tutte quelle iniziative necessarie a far sì che nessuno di noi debba rischiare la propria vita???
Perché diciamo la verità, l’80% delle costrizioni presenti nei nostri territori (in particolare in quei cosiddetti paesi etnei) non sono antisismiche e questa mia preoccupante considerazione è a conoscenza di tutti, ma come sempre da noi, si fa finta di non sapere… 
D’altro canto, se ai parenti/amici di una famiglia a cui dovesse crollargli il tetto addosso, cosa diranno: “Poveretti, ma chi mai poteva prevedere mai una cosa del genere”??? Come potevamo sapere…??? Chi ci poteva avvisare…???”…
La scienza in questi anni è andata avanti, gli studi svolti in questa direzione hanno aiutato a prevenire esiti disastrosi e nuove tecniche costruttive hanno dimostrato che si possono contrastare gli effetti dei terremoti…
Ma si sa, l’uomo si sente superiore, in particolare quei nostri governanti si sentono superiori, perché hanno la convinzione che per come riescono a controllare i loro conterranei, possono riuscire a domare anche la natura…
Un convincimento che dimostra non solo la propria incompetenza (ma di ciò, sappiamo bene che non v’è bisogno d’attendere una scossa tellurica…), ma soprattutto evidenzia tutta la propria arroganza, la quale non tiene conto che la migliore difesa resta la prevenzione finalizzata a metter in atto idonee azioni ed una una corretta formazione, che prepari tutti i cittadini a quelle difficili circostanze…
Ma qui si parla di tecnica e competenza, infatti… cosa possono saperne loro… 
Diceva bene Indro Montanelli: “I bordelli… sono le uniche istituzioni italiane in cui la tecnica venisse rispettata e la competenza riconosciuta”!!!

Terremoti in Sicilia…


Alcuni giorni fa parlavo con i miei zii sul terremoto accaduto in Indonesia e in particolare facevo un bilancio provvisorio sulla tragedia che stimava all’incirca in quel momento, 1650 persone decedute e 70.000 sfollati…

Avevo detto loro, speriamo che quanto accaduto in questi mesi in molti parti del mondo, non abbia ad accadere qui da noi… anche perché – come in quei paesi del terzo mondo – il nostro ha dimostrato essere in questi anni per nulla preparato, ne sotto il profilo di prevenzione e neppure sotto quello dell’organizzazione, benché ne dica la “Protezione civile”!!!

Certo sono in molti a suggerire che il nostro vulcano “Etna” ci protegge da quei possibili eventi catastrofici, sì… chissà, forse quanto detto potrebbe essere vero per quelli di origine vulcanica, ma certamente non per quelli di origine tettonica, che si verificano lungo i margini delle zolle litosferiche, come ad esempio quella che per l’appunto attraversa lo stretto di Messina…
Ora… senza voler fare allarmare i miei conterranei, desideravo riportare un studio che ho letto in questi giorni e che prevede entro i prossimi due anni – speriamo che quelle loro sventurate valutazioni siano totalmente errate –  un evento catastrofico di magnitudo 7,5 della scala Richter…

8nfatti, a detta del prof. Alessandro Martelli (direttore del Centro ricerche “Enea” di Bologna – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), ci resterebbero 24 mesi per salvare il salvabile: L’80% dei siciliani è senza piano di emergenza e rischia di non avere scampo se davvero arriverà il “Big One”.
Aggiungendo inoltre: “A breve, tra la Calabria e la Sicilia, potrebbe verificarsi un sisma distruttivo, di magnitudo 7,5. Un terremoto catastrofico, molto più forte di quello dell’Emilia o dell’Aquila, potrebbe colpire e distruggere il Sud Italia, nei prossimi mesi o entro due anni”.

Ora come sempre c’è chi crede alle nefaste previsioni del professor Martelli e chi parla d’inutile allarmismo… eppure lo stesso, aveva previsto il terremoto in Emilia che poi effettivamente si è verificato…
Non solo il Centro Ricerche Enea, ma anche altri enti e recenti studi lanciano segnali inquietanti alla comunità scientifica italiana…
I tempi sarebbero maturi per un violento terremoto tra la Sicilia e la Calabria”, sono di questo avviso l’Università di Trieste, l’Accademia russa delle Scienze e l’International Centre for Theoretical Physics.
L’evento sismico potrebbe liberare molta più energia di quella prodotta dal terremoto del 2009 a L’Aquila.

Qualcuno ci accusa di allarmismo” – dichiara Martelli –  ma il nostro unico obiettivo è quello di aiutare la popolazione e cercare di dare un contributo per migliorare questo Paese, che rimane al momento incosciente di fronte a fatti concreti e poi piange per mesi quando arriva una catastrofe. 

Le istituzioni devono muoversi dalla loro inerzia in termini di Protezione Civile e va verificata una ricognizione strategica in termini di sicurezza ambientale, e fare una corretta campagna di informazione per la gente».

Per fortuna che qualcuno la pensa in maniera contraria, tra questi l’INGV nella persona del presidente Stefano Gresta, che non condivide i timori del professor Martelli: “Si sta facendo allarmismo, e in qualche modo anche terrorismo approfittando dell’emotività del momento per fare pressioni mediatiche e accaparrarsi così qualche centinaio di milioni di euro per la prevenzione sismica. Sappiamo che la Sicilia orientale è ad alto rischio sismico, ma lo sappiamo non perché ora sarebbe stato messo a punto un esperimento scientifico, ma da quello che ci dice la storia…

Le previsioni attualmente hanno un margine di errore e di incertezza troppo ampio per poter essere utilizzate nella pratica. E chi ha fatto quelle previsioni non ha detto quanti falsi allarmi ha generato negli anni quello strumento, quante volte è stato previsto un evento che poi non si è verificato. E che facciamo, spostiamo milioni di persone per due anni e blocchiamo mezza Italia per un evento che magari poi non si verificherà?”.
Cosa aggiungere… forse ci vorrebbe la bacchetta magica, comunque il sottoscritto resta dell’idea che qualcosa andrebbe fatto, sarà perché come si dice “prevenire e meglio che curare”, ma soprattutto perché una buona prevenzione, un addestramento su ciò che bisogna fare in quei particolari casi, una predisposizione dei piani d’emergenza e delle aree necessarie a ricevere quegli 8sfollati, potrebbe ridurre di molto le vittime, senza attendere come sempre da noi, continuando a non far nulla!!!

Sperare che qualcuno da lassù ci protegga oppure augurarsi che qualche preghiera possa fare il miracolo, è quantomeno nel 2018 da folli!!!
“Aiutati che Dio ti aiuta…”: ecco, forse è il momento di prendere queste parole in maniera concreta ed è tempo che le nostre istituzioni, i nostri governi nazionale e regionale, inizino a predisporre un programma d’intervento, prima che sia come sempre… troppo tardi!!!

je suis "Charlot"…

Chiamarla “satira” fa vomitare “Charlot” (spero che perdonerà il paragone il grande Charlie Chaplin) ma osservare oggi, con quali modi, si tenta d’accrescere le vendite di quel loro mensile, altro che ridere… ci viene da piangere!!!
“Charlie Hebdo”, dopo aver preso in giro anche Dio… (su qualunque religione egli fosse stato collocato…), continua ancora oggi a sparare cazzate, giustificando il tutto come satira!!!
Ed allora facciamola questa satira… vediamo come sarebbe quel loro edificio nel caso in cui un terremoto lo colpisse o forse dovremmo prevederne la sua distruzione a causa chissà… di una bomba???
Si vede che dopotutto quei 12 morti del 7 gennaio del 2015, non le sono bastati…
Prendere in giro il nostro terremoto… se non l’avessero capito, ci indigna profondamente e non c’è alcuna giustificazione che possa ormai servire…
Cosa si voleva intendere con “Sisma all’italiana”??? 
Cosa centrano le penne al pomodoro, gratinate e le lasagne???
Tentare di scherzare con il nostro sangue… paragonandolo al sugo e da veri deficienti… già infatti voi non siete altro che, dei giornalisti “DEFICIENTI” e a differenza vostra, non nascondo queste mie parole dietro “sughi o ragù”, poiché il vostro caso, non è neppure da prendere in considerazione…
Voi con la vostra pagina… fate indignare non solo noi Italiani, ma soprattutto quei veri francesi, che ho avuto modo nel corso della mia vita di conoscere e che so bene,  quanta stima hanno nei nostri confronti…
Continuate così… resterete sempre più soli, perché a cominciare da me, non mi sento più di essere “Je Suis Charlie”, anzi tutt’altro… da oggi in poi, faro in modo che la vostra satira, non riceva più da parte mia… la benché minima attenzione!!!
Addio per sempre… Charlie!!!    

Grazie ai terremoti… sono stati spesi ben 122 MILIARDI!!!

A dirlo è uno studio di Mediobanca, la quale ha calcolato il costo sostenuto dalle PA per i sismi che si sono succeduti dal terremoto del Belice del 1968 a quello dell’Emilia nel 2012…

Nei 44 anni trascorsi dal sisma del Belice a quello dell”Emilia, sono stati spesi la bellezza di 122 miliardi, la media di circa 3 miliardi l’anno…
Una completa follia… se si pensa che con quei soldi, si sarebbe potuto fare prevenzione e sicuramente si sarebbero potute salvare migliaia di vite…
Ed invece, si è preferito continuare per mezzo secolo nella stessa maniera, affinché quanto probabile a causa della natura ( è previsto un terremoto di magnitudo Richter di 5,5° ogni tre anni…) diventasse business… per quegli “indegni”.
Bisogna ricordare inoltre, che in questi anni sono stati fatti dei tentativi per introdurre una polizza assicurativa obbligatoria contro le probabili catastrofi, ma stranamente queste proposte, non sono state mai definite… e dire che una polizza obbligatoria per ciascun immobile, inciderebbe circa 100€/l’anno, se consideriamo una spesa irrisoria per i proprietari, ma garantirebbe certamente una ricostruzione celere e soprattutto, senza incidere nelle casse dello Stato!!!
Ma come sempre da noi, dopo che le tragedie accadono, ci si ricorda di queste polizze assicurative ed allora tutti quei “geni” seduti lì a Roma… fanno adesso a gara, per ripetere come pappagalli quanto hanno appena scoperto…
State certi comunque che anche con queste eventuali polizze –siamo purtroppo in Italia, dove niente si fa per niente– ci sarà la solita truffa organizzata e qualcuno (o meglio in molti…) con le mani già all’interno di quei gruppi assicurativi, si arricchirà ancor di più di quanto finora non abbia fatto…  
Io resto sempre dell’idea che la prevenzione è l’unica strada veramente sicura…
Si tratta di verificare la messa in sicurezza di tutto il nostro territorio, provvedendo ad adeguare gli edifici -nelle zone più a rischio di sismicità, incentivando -grazie ad opportuni investimento- quei lavori necessari ad adeguare non solo le abitazioni, ma in particolare gli edifici pubblici…
Si poteva fare di tutto per migliorarlo questo paese!!!
Oggi per esempio si potevano cacciare fuori da quel funerale tutti quei “personaggi in cerca d’autore“… seduti lì in prima fila!!! 
Ma da noi si sa… si parla… si parla e si continua soltanto a parlare, senza mai concludere niente o meglio, sperperando inutilmente quei nostri soldi pubblici e lasciando viceversa a noi, la conta di tutti quei morti!!!

Previsione di un terremoto nel Sud Italia…

In un momento in cui il Nord della nostra penisola è sconvolta da frequenti terremoti, ci si chiede se non possa accadere lo stesso anche nel Sud della penisola…

E quindi tra previsioni scientifiche basate sull′analisi dei risultati ottenuti da monitoraggi, osservazioni, misure e campionatura ed in un secondo tempo in laboratorio per analizzare e interpretare e dai dati acquisiti ( qualcuno parlava di gas emessi dalla crosta terrestre), prevedere modelli matematici, elaborati al computer, che dovrebbero prevedere in base a certe condizioni, eventuali possibili terremoti…
A questi professori, si aggiungono invece tutti coloro che convinti di possedere, a loro dire capacità sensoriali e  sovrannaturali, si spingono oggi a prevedere terremoti devastanti…
Voler preannunciare il futuro e da sempre un qualcosa che ha attratto gli uomini, anche noi quante volte abbiamo detto…  me lo sentivo” o “sapevo che sarebbe successo”, e nel frattempo vediamo che quanto predetto è realmente accaduto…

Capire scientificamente un terremoto, capire a quale profondità si manifesta, dov’è l’epicentro e/o l’ipocentro, quale intensità possiede, e via dicendo, non ci serve a capire quando questo avverrà e dove sarà localizzato…

Nessuno oggi è in grado di dircelo, ma certamente qualcosa possiamo farla… anzi avremmo dovuta farla in questi 50′ anni e cioè quella della prevenzione, quello di costruire nuovi alloggi con tecniche che prevedano rischi sismici fino al 9° grado…, e non aspettare che l’evento si verifichi e poi si mandano i commissari, i tecnici, a controllare se gli edifici sono in condizione di reggere ad una sisma… le solite cose fatte all’italiana.

E’ risaputo da sempre che tutto il nostro territorio è a rischio sismico, ci si dimentica che in questi 100 anni   i terremoti sono sempre presenti, basti vedere l’elenco che ne segue per capire, che dobbiamo sempre stare in allerta…
8 settembre 1905 – Un terremoto di magnitudo 7,9 provoca la morte di circa 5.000 persone in Calabria, e la distruzione di 25 paesi.
28 dicembre 1908 – Oltre 82.000 persone muoiono in un terremoto di magnitudo 7,2 che ha ridotto in macerie Messina, seconda città più grande della Sicilia, seguito da un maremoto che provoca ulteriore devastazione.
13 gennaio 1915 – Circa 32.600 persone muoino per un terremoto di magnitudo 7,0 ad Avezzano
27 luglio 1930 – Un terremoto di magnitudo 6,5 scuote l’Irpinia, nell’Italia meridionale, causando circa 1.400 vittime.
6 maggio 1976 – Un sisma di magnitudo 6,5 colpisce il Friuli provocando 976 morti e lasciando 70.000 persone senza tetto.
23 novembre 1980 – Circa 2.735 persone rimangono uccise e oltre 7.500 ferite in un terremoto di scala 6,5. L’epicentro è Eboli, ma si riportano danni in un’area molto estesa verso Napoli.
13 dicembre 1990 – Un terremoto con epicentro nel mare al largo della Sicilia provoca 13 vittime e 200 feriti.
26 settembre 1997 – Due terremoti di magnitudo 6,4 causano 11 vittime e gravi danni alla Basilica di San Francesco ad Assisi, rovinando affreschi medievali di valore inestimabile. Un’altra scossa di scala 5,1 colpisce l’Umbria qualche giorno più tardi provocando altri danni.
17 luglio 2001 – Un terremoto di intensità 5,2 sulla scala Richter scuote l’Alto Adige uccidendo una donna.
6 settembre 2002 – Un terremoto di scala 6,0 colpisce la Sicilia. Due persone muoiono d’infarto a seguito della scossa, che ha danneggiato anche il patrimonio artistico.
31 ottobre 2002 – Un violento terremoto di magnitudo 5,9 scuote Campobasso, nella parte centromeridionale dell’Italia, causando 30 vittime, per la maggior parte bambini, a San Giuliano di Puglia.
11 aprile 2003 – Un terremoto di scala 4,6 colpisce l’Italia settentrionale, scuotendo edifici da Milano a Torino e costringendo ad evacuare alcune scuole.
6 aprile 2009 – Un forte terremoto con epicentro in Abruzzo scuote una vasta zona del Centro Italia, provocando la morte di decine di persone e il crollo di case, chiese e altri edifici.

Ed infine il 2012… con queste continuo sciame sismico, che non arrestandosi da un lato fa piangere per le vittime e fa pensare a chi non ha ormai più nulla, a chi ha perso la casa e a tutte quelle attività oggi fermate dal terremoto…,  ed anche per quella economia distrutta, in una delle zone più produttive del Nord Italia.
Voler sperare che da noi non succeda nulla è da incoscienti, bisogna prendere questo periodo per verificare le proprie strutture, preparare anche in famiglia un piano d’emergenza e di evacuazione, spiegare loro cosa fare, dove andare, dove e come proteggersi…, senza creare allarmismi, quasi come fosse un gioco, prepararli oggi, potrebbe rappresentare la loro salvezza in un futuro, con la speranza e l’augurio che ciò non possa mai avvenire…

Previsione di un terremoto nel Sud Italia…

In un momento in cui il Nord della nostra penisola è sconvolta da frequenti terremoti, ci si chiede se non possa accadere lo stesso anche nel Sud della penisola…

E quindi tra previsioni scientifiche basate sull′analisi dei risultati ottenuti da monitoraggi, osservazioni, misure e campionatura ed in un secondo tempo in laboratorio per analizzare e interpretare e dai dati acquisiti ( qualcuno parlava di gas emessi dalla crosta terrestre), prevedere modelli matematici, elaborati al computer, che dovrebbero prevedere in base a certe condizioni, eventuali possibili terremoti…
A questi professori, si aggiungono invece tutti coloro che convinti di possedere, a loro dire capacità sensoriali e  sovrannaturali, si spingono oggi a prevedere terremoti devastanti…
Voler preannunciare il futuro e da sempre un qualcosa che ha attratto gli uomini, anche noi quante volte abbiamo detto…  me lo sentivo” o “sapevo che sarebbe successo”, e nel frattempo vediamo che quanto predetto è realmente accaduto…

Capire scientificamente un terremoto, capire a quale profondità si manifesta, dov’è l’epicentro e/o l’ipocentro, quale intensità possiede, e via dicendo, non ci serve a capire quando questo avverrà e dove sarà localizzato…

Nessuno oggi è in grado di dircelo, ma certamente qualcosa possiamo farla… anzi avremmo dovuta farla in questi 50’ anni e cioè quella della prevenzione, quello di costruire nuovi alloggi con tecniche che prevedano rischi sismici fino al 9° grado…, e non aspettare che l’evento si verifichi e poi si mandano i commissari, i tecnici, a controllare se gli edifici sono in condizione di reggere ad una sisma… le solite cose fatte all’italiana.

E’ risaputo da sempre che tutto il nostro territorio è a rischio sismico, ci si dimentica che in questi 100 anni   i terremoti sono sempre presenti, basti vedere l’elenco che ne segue per capire, che dobbiamo sempre stare in allerta…
8 settembre 1905 – Un terremoto di magnitudo 7,9 provoca la morte di circa 5.000 persone in Calabria, e la distruzione di 25 paesi.
28 dicembre 1908 – Oltre 82.000 persone muoiono in un terremoto di magnitudo 7,2 che ha ridotto in macerie Messina, seconda città più grande della Sicilia, seguito da un maremoto che provoca ulteriore devastazione.
13 gennaio 1915 – Circa 32.600 persone muoino per un terremoto di magnitudo 7,0 ad Avezzano
27 luglio 1930 – Un terremoto di magnitudo 6,5 scuote l’Irpinia, nell’Italia meridionale, causando circa 1.400 vittime.
6 maggio 1976 – Un sisma di magnitudo 6,5 colpisce il Friuli provocando 976 morti e lasciando 70.000 persone senza tetto.
23 novembre 1980 – Circa 2.735 persone rimangono uccise e oltre 7.500 ferite in un terremoto di scala 6,5. L’epicentro è Eboli, ma si riportano danni in un’area molto estesa verso Napoli.
13 dicembre 1990 – Un terremoto con epicentro nel mare al largo della Sicilia provoca 13 vittime e 200 feriti.
26 settembre 1997 – Due terremoti di magnitudo 6,4 causano 11 vittime e gravi danni alla Basilica di San Francesco ad Assisi, rovinando affreschi medievali di valore inestimabile. Un’altra scossa di scala 5,1 colpisce l’Umbria qualche giorno più tardi provocando altri danni.
17 luglio 2001 – Un terremoto di intensità 5,2 sulla scala Richter scuote l’Alto Adige uccidendo una donna.
6 settembre 2002 – Un terremoto di scala 6,0 colpisce la Sicilia. Due persone muoiono d’infarto a seguito della scossa, che ha danneggiato anche il patrimonio artistico.
31 ottobre 2002 – Un violento terremoto di magnitudo 5,9 scuote Campobasso, nella parte centromeridionale dell’Italia, causando 30 vittime, per la maggior parte bambini, a San Giuliano di Puglia.
11 aprile 2003 – Un terremoto di scala 4,6 colpisce l’Italia settentrionale, scuotendo edifici da Milano a Torino e costringendo ad evacuare alcune scuole.
6 aprile 2009 – Un forte terremoto con epicentro in Abruzzo scuote una vasta zona del Centro Italia, provocando la morte di decine di persone e il crollo di case, chiese e altri edifici.

Ed infine il 2012… con queste continuo sciame sismico, che non arrestandosi da un lato fa piangere per le vittime e fa pensare a chi non ha ormai più nulla, a chi ha perso la casa e a tutte quelle attività oggi fermate dal terremoto…,  ed anche per quella economia distrutta, in una delle zone più produttive del Nord Italia.
Voler sperare che da noi non succeda nulla è da incoscienti, bisogna prendere questo periodo per verificare le proprie strutture, preparare anche in famiglia un piano d’emergenza e di evacuazione, spiegare loro cosa fare, dove andare, dove e come proteggersi…, senza creare allarmismi, quasi come fosse un gioco, prepararli oggi, potrebbe rappresentare la loro salvezza in un futuro, con la speranza e l’augurio che ciò non possa mai avvenire…