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Cave, discariche e rifiuti: Un mix letale!!!
Prima di iniziare con l’argomento, desidero fare una precisazione riguardante la differenza che vi è, quando si opera nel mercato privato ed in quello pubblico…
Ecco, è bastata una semplice declassificazione dei rifiuti, per fare in modo di evitare lo smaltimento in discarica e creare di conseguenza, un vero e proprio danno all’erario!!!
Quindi, la strada seguita per trasportare, intermediare e smaltire illecitamente i rifiuti è quella tipica della declassificazione dei rifiuti e la tecnica del “giro bolla”, da un centro di stoccaggio e trattamento ad un’altro, è quella che risulta più utilizzata…
– lo spandimento sul terreno di pseudo-fertilizzanti… provenienti da attività di compostaggio di fanghi non sottoposti ad alcun trattamento o comunque non idonei per le elevate concentrazioni di metalli pesanti;
Grazie all’utilizzo di semplici sistemi certamente efficaci e attraverso l’ausilio di funzionari e/o dirigenti corrotti, sono stati possibili realizzare ingenti profitti, che hanno più di tutto alimentato il business di quella criminalità organizzata!!!Edilizia siciliana in croce!!!
Quindi, quante di queste imprese oggi possono ritenersi fiduciose da qualsivoglia controlli in quanto estranee e non legate a quel sistema corruttivo…
In questi giorni i segretari nazionali di Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl, hanno presentato un documento congiunto con le associazioni degli imprenditori per affrontare questa crisi, ma quanto si riuscirà in concreto a fare è tutto che dire… Non parliamo della sicurezza e dei maggiori costi che stanno incidendo sulla comunità… tutte situazioni che nei casi d’infortuni vengono celate da false denunce, dichiarate dagli stessi addetti, come se occorse all’interno delle proprie mura domestiche…
Un problema quello del lavoro nero che dovrebbe colpire tutte quelle imprese che ne fanno uso, provvedendo ad epurarle definitivamente dal sistema imprenditoriale… perché solo così e cioè espellendo queste scorrette società si potrà finalmente avere imprese sane e serie, che rispettano quanto previsto nei contratti collettivi, previdenziali e assicurativi…Perché fintanto che coloro che sono addetti ai controlli, continueranno a chiudere non uno ma tutti e due gli occhi, ecco che questo mondo imprenditoriale non vedrà alcuna ripresa o certamente non nei tempi celeri che giornalmente i nostri governanti ci vanno prospettando…
Muore l'edilizia in Sicilia
Sono 52.000 i disoccupati del comparto edilizia in Sicilia… e di scorgere una qualche ripresa non se ne vede neppure l’ombra…
Ed ora ci si ritrova nella stessa situazione e in questi due anni la discesa è stata rapida e inarrestabile…
Ed ancora, procedimenti amministrativi da parte dell’Agenzia delle entrate atti al recupero dei debiti fiscali ed ancora, tutte quelle misure preventive e interdittive, che hanno condotto o stanno conducendo le imprese edili sequestrate e/o confiscate alla liquidazione…
Ed ancora, concessioni di mutui inesistenti e crollo del settore immobiliare…
Un comparto edilizio stroncato anche nel suo indotto: l”impresa edile costituisce infatti un grande volano per l’economia, poiché attraverso essa si sviluppa un indotto di estesa importanza.Infatti, le costruzioni in genere, creano sviluppo in altri settori quali: la produzione di inerti, cemento ed acciai, la produzione di impiantistica sia essa elettrica che idro-termo-sanitaria, la realizzazione di pavimenti e piastrelle, di infissi interni ed esterni, di coperture, di prodotti in legno, prodotti di tinteggiature e verniciatura, finendo anche con gli accessori, i mobili, strutture in metallo, vetri, sicurezza, ecc…
Quanto sopra per negligenza, ha comportato la perdita di migliaia di posti di lavoro, con tutte le ovvie conseguenze…
Ad iniziare dalla diminuzione del gettito fiscale e tributario, da un’ulteriore incremento ulteriore della disoccupazione, dal fallimento purtroppo di importanti realtà produttive, per finire con quanto di tragico purtroppo stiamo dolorosamente assistendo…
Una situazione allarmante e pericolosa, dove i benefici degli ammortizzatori sociali potrebbero non bastare e che potrebbe sfociare non soltanto nei suicidi disperati di questi giorni, ma ancor peggio in una mobilitazione di massa…
Non si può più perdere tempo in chiacchiere… Bisogna iniziare a dare risposte certe e chiare, sulla ripresa dei lavori, sbloccare quei cantieri da impedimenti burocratici, svegliare un Governo soporifero Regionale e iniziare a sperare anche in quello Nazionale, che ad oggi è stato assolutamente indifferente sul tema dell’edilizia!!!
Le promesse ormai non ci interessano più…, i voti vi sono stati dati, ve li siete egualmente spartiti, ora per per favore, prima che sia troppo tardi… datevi una mossa!!!








