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Altro che attendere giustizia da parte dello Stato!!! La madre di Manuel Mastrapasqua (il ragazzo ucciso per un paio di cuffie), manda in diretta un messaggio a chi di dovere!!!

Questo sì che è… parlare!!!

“Ecco infatti cosa può accadere… quando non c’è giustizia!!!! Lo scrivevo nel 2017 – https://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/02/ecco-cosa-puo-accadere-quando-non-c.html ed in questi anni sono molti i casi in cui i cittadini si siano fatti giustizia, anche se la notizia – comprenderete bene – per la maggior parte di essi non è stata mai riportato daii media, altrimenti ci sarebbe per le strade un “Far west”!!!

E difatti proprio su quest’ultimo punto avevo scritto a inizio anno: “Ma in questo Paese, chi paga effettivamente per i reati commessi???” – link https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/02/ma-in-questo-paese-chi-paga.html

D’altronde ditemi, cosa si vorrebbe dire ad una madre che oggi a perso un figlio, già… assassinato per meno di 15 euro, ma non solo a darle rabbia e quanto successivamente compiuto da un familiare dell’assassino!!!

Anche il sottoscritto a luglio avendo ascoltato un’intercettazione dei genitori dell’omicida di Giulia Cecchettin aveva scritto un post intitolato: “Se questo è esser genitori: già… si comprende il perché accadono ogni giorno tragedie come quelle che purtoppo andiamo vivendo!!!” – link: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/se-questo-e-esser-genitori-gia-si.html

Ma d’altronde con una giustizia “inservibile” come quella di questo Paese, dove ogni giorno si assiste a femminicidi, omicidi, violenze di genere ed ancora, stupri commessi da extracomunitari e bande varie, cui seguono tutta una serie di deficienti bulli anche minorenni – per non chiamarli con il loro nome e cioè delinquenti – che durante le loro giornate non fanno altro che perseguitare coetanei, anziani, ma anche disabili, già… parliamo d’individui tamlmente vili da utilizzare la forza del gruppo per infierire contro i più deboli…   

Come ho riportato qualche giorno fa c’è bisogno di ritornare alla “legge del taglione“, sì… per limitare tutte queste violenze, includendo se possibile anche i familiari di quei soggetti aggressivi, facendo pagare anche a quest’ultimi tutte le colpe compiute da quei loro cari…

Ad esempio nello Stato d’Israele i familiari dei terroristi – che si immolano all’interno del territorio israeliano in attentati suicidi – vengono immediatamente danneggiati, sì… subendo in primiss la distruzione delle proprie abitazioni, per poi far seguire con il sequestro di tutti i beni e queindi l’espulsione dalla regione.

Ecco, potrebbe essere questa un’idea da imitare, sì… per limitare tutta questa diffusa escalation di violenza nel nostro Paese, potendo altresì trasferire non soltanto i familiari di quegli individui rabbiosi che si sono macchiati di crimini malvagi, ma per l’appunto, in questo nuovo spirito di “pulizia“, potremmo aggiungerei un bel po’ di corrotti e di ladri, già… migliaia di soggetti che manderei verso quell’isola, sì… dispersa, insieme ovviamente ai loro più intimi e soprattutto viziati familiari!!! 

Peraltro non bisogna dimenticare che “Giustizia ritardata è giustizia negata!!!” – https://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/05/giustizia-ritardata-e-giustizia-negata.html

Vorrei comunque concludere con una personale riflessione:  L’animo umano non appare mai così forte e nobile, come quando rinuncia alla vendetta e osa perdonare un torto!!!– https://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/07/lanimo-umano-non-appare-mai-cosi-forte.html
Ieri infatti si è commessa l’ennesima tragedia familiare e questo ritengo non sia più possibile, soprattutto è finito il tempo di restare inermi o di continuare a subire violenze gratuite, da qualsivoglia “problematico” individuo psicologicamente infermo; lo Stato e quindi il Goveno nazionale deve modificare le attuali politiche “sterili e inconcludenti” che hanno di fatto allentato la sicurezza sul territorio, abbassando il livello di salvaguardia di noi cittadini che ci troviamo ogni giorno costretti – vista l’inadeguata e totale assenza delle nostre Istituzioni  – a doverci non solo difendere dai continui sopprusi, ma in alcuni circostanze ahimè (pur potendo rivolgersi ad un giudice ed attendere così i tempi necessari della giustizia…) preferisce arbitrariamente farsi ragione da sé!!!

CGIL Fillea Catania – Quando si dice: "a servizio dei lavoratori".

Questi ultimi anni sono stati complessi per il mondo del lavoro… 

Sono molti gli eventi che hanno segnato questo periodo: dalla crisi economica mondiale alla pandemia “Covid-19” con le sue molteplici conseguenze, a un aumento esponenziale dei flussi migratori vero il nostro Paese, per passare ad una guerra in Ucraina che ha colpito sanguinosamente da oltre un anno il cuore del vecchio continente, determinato l’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime, in particolare di quelli dell’energia…

Ed ecco quindi che anche quel mondo del lavoro si è trovato in grave difficoltà, rimasto per lungo tempo come sospeso e perdendo tra l’altro alcuni suoi eroi, lavoratori che si sono immolati operando all’interno di quelle strutture sanitarie, militari e istituzionali, sacrificando purtroppo le loro vite per il bene di questo Paese…

E’ tempo quindi di riprendere nuovamente in mano il nostro destino e in questo, proprio le rappresentanze sindacali, costituiscono gli unici corretti tavoli istituzionali capaci di gestire ed affrontare tutte quelle delicate questioni rimaste ancora inevase.

Proprio la “CGIL”, attraverso i suoi Segretari ed i responsabili, si sta promuovendo sul piano locale per affrontare il delicato tema del lavoro – in particolare nella nostra Sicilia – provando a riorganizzarsi per trasformare quella fase di emergenza occupazionale, in qualcosa di diverso e soprattutto produttivo, in particolare grazie ai fondi del PNRR che stanno per giungere nella nostra regione… 

E’ tempo quindi che tutti gli iscritti alla CGIL si uniscano per far sentire la loro voce, perché alla crisi in corso è tempo di rispondere con il lavoro e con la democrazia, sviluppando quell’ampio dibattito che negli ultimi cinquant’anni l’ha saputa contraddistinguere, costruendo quelle politiche di sostegno per tutti coloro che oggi rischiano il proprio posto di lavoro, per quanti a causa dei problemi di cui sopra l’hanno perso, per i giovani che ancora non riescono a trovarlo, ma anche per gli over 50 anni e a quanti sono da tempo pensionati, ma che evidenziano d’aver bisogno non solo di un’assistenza sanitaria, ma anche di un sostegno morale ed affettivo…

Va dato merito alla CGIL, in particolare alla Fillea di Catania, di essere da sempre presente sul territorio con la sua intera organizzazione; difatti in questi ultimi anni a differenza di altri, essa si è posta in controtendenza rispetto a quanti hanno preferito appoggiare una politica sterile e urlata a quella concreta, che come si è visto, poco o nulla s’è occupata della crisi e ancor meno delle condizioni dei lavoratori, pensionati e disoccupati, bensì viceversa coloro che avrebbero dovuto dimostrare interesse per il loro Paese, hanno evidenziato voler salvaguardare soltanto le proprie poltrone!!! 

E’ giunto il momento quindi per la CGIL di continuare a fare, dimostrando d’esser presente quando occorre ed esser capace di affrontare questo periodo emergenziale, proponendo nuove politiche e soluzioni per far uscire il Paese da questa profonda crisi che ahimè, anche a causa delle problematiche sopra esposte, ci vede tutti coinvolti…

C’è bisogno di riprogettare il futuro e dare soprattutto nuova speranza!!! 

Basta quindi con futili schieramenti o antagonismi, è tempo di occuparsi dei reali problemi del Paese, bisogna riunire tutte le forze del sindacato per riconquistare il terreno perduto, in particolare mi riferisco ai temi quali quelli dei diritti e delle retribuzioni, una proposta fiscale più equa, nuova solidarietà che diventi collante, capace di restituire pari dignità a tutte le categorie dei lavoratori. 

E’ tempo che il governo nazionale della Meloni decida per una nuova concertazione che tenda ad a operare quelle scelte economiche necessarie tali da garantire le fasce più deboli, tutti insieme così potremmo far riemergere nuovamente quel forte impulso democratico e pluralista, che garantisca attraverso la politica nuove riforme e un migliore percorso di vita che punti a realizzare quella grande controriforma del sistema contrattuale, che ritengo – visto il suo completo fallimento – debba essere totalmente ripensato…

Pezzi di merda… a dirlo è il papà di Stefano…

Ieri pomeriggio, durante la trasmissione di Barbara D’urso, ho ascoltato il genitore di Stefano Feniello, fidanzato di Francesca Bronzi (che a questa tragedia è sopravvissuta…).
In quelle parole, vi è tutta la disperazione di un genitore che ha perso il proprio figlio, per una disgrazia… annunciata!!!
D’altronde su questo dramma una cosa va detta: tutti sapevano ed erano stati ben informati… ma nessuno ha mosso un dito!!!
Non meravigliatevi… dopotutto questa è l’Italia, ognuno fa quel proprio dovere in maniera approssimativa, senza metterci mai il massimo d’impegno, ma anzi, convincendosi arbitrariamente… che alla fine (non si comprende per quale motivo…) si risolverà tutto in bene!!! 
E così… chi riceve l’email, la lascia lì sul tavolo, chi riceve la telefonata crede che si tratti di uno scherzo, chi avrebbe dovuto controllare negli anni sulla realizzazione di quella struttura… (e via discorrendo… ) nel frattempo accadono le disgrazie e le persone purtroppo muoiono!!! 
La cosa assurda è che quando accadono queste situazioni, sono tutti pronti ad indignarsi, ma quando si chiede loro di fare i nomi di quei possibili responsabili, ecco che tutti si trincerano dietro quei proverbiali silenzi…
L’ha fatto peraltro anche il giornalista presente nella trasmissione di Canale 5… con un giro di parole pietose e piene di comprensione, ha saputo ricordare le persone scomparse… ma ha evitato di dire ciò che doveva o quantomeno, svincolandosi da quella propria veste di giornalista, avrebbe potuto esprimere da semplice cittadino… quella propria opinione… ma non l’ha fatto!!!
Perché come dicevo sopra… questa è l’Italia e così sono gli italiani!!!
Ognuno cerca di farsi i propri cazzi e difatti, la maggior parte evita di denunciare pubblicamente per non restare coinvolti…
Ognuna di quelle persona pensa “ma chi me lo fa fare e poi, a me che me ne frega… sono cazzi loro” e nel frattempo accadono queste disgrazie!!! 
Voglio farvi un esempio occorso al sottoscritto un mese fa: mi trovavo nei pressi del porto di Catania, precisamente vicino la Nuova Dogana… una struttura totalmente ristrutturata e adibita a negozi, ristoranti e area ricreativa…
Quella sera, era stata programmata per tutti i licei, un evento da discoteca…
Giunto lì davanti c’erano almeno trecento ragazzi/ragazze che volevano entrare… ma purtroppo il locale già alle 22.00 era strapieno…
Nel frattempo, come solitamente accade, oltre a quegli studenti, si erano infiltrati alcuni giovani maggiorenni, che con quelle scuole non c’entravano nulla, anzi tutt’altro e così tra iniziali spinte e feroci liti, s’inizia a creare il panico, con l’evidente rischio di vedere qualche giovane finire nella corsia delle auto, che per l’appunto costeggia il locale…
Che ci fosse un rischio d’incolumità pubblica era evidente a tutti, che non vi fosse alcun controllo da parte dei responsabili del locale era anch’esso un fatto assodato e che, quei pochi genitori ancora presenti (la maggior parte aveva difatti provveduto a lasciare lì i propri figli… convinti che questi sarebbero tranquillamente potuti entrare…) erano fortemente preoccupati, nel vedere in quali modi la tensione stava salendo, in virtù soprattutto che all’interno di quel locale non si poteva più entrare!!!
Iniziano a cadere a terra i primi ragazzi/e ed altri senza accorgersene, ci saltano di sopra… la situazione sta degenerando, qualcuno si sente male ed una pattuglia delle forze dell’ordine non si vede…
Alcuni di noi genitori intervengono per cercare di calmare gli animi, separare i facinorosi e qualcuno di questi genitori si ritrova coinvolto in discussioni animate… 
A quel punto, vedendo qualche ragazzina in difficoltà per quanto accaduto, si comprende la necessità di chiamare l’ambulanza e soprattutto, rivolgendomi a un mio (cugino acquisito…) decidiamo di chiamare io i carabinieri e lui la polizia…
Ho fatto tre tentativi nessuna risposta, lui, per fortuna a differenza mia riesce a parlare con la polizia…
Passa mezz’ora e non si vede nessuno a quel punto chiamo nuovamente e faccio presente del problema e di come vi fosse la necessità di avere almeno due pattuglie… ma soprattutto confermo che non vi sono le condizioni a salvaguardia di quei ragazzi fuori… ma (ne ho avuto conferma successivamente) anche per quanti si trovavano all’interno di quel locale… richiedendo all’operatore di far sospendere quella serata per evitare possibili rischi…
Durante quella telefonata, ho avuto la sensazione come se stessi dando fastidio e mentre che stavo raccontando i fatti, fui bloccato da una richiesta di quell’addetto “scusi con chi sto parlando”… premetto che, ancor prima d’iniziare ad esporre quanto stava accadendo, mi ero già presentato… comunque… “Nome e Cognome”, vuole sapere perché ho chiamato e quanti anni avevano quei ragazzi… ho spiegato gli eventuali rischi e che erano quasi tutti adolescenti…. ” ah… vabbè… si sa a quell’età… probabilmente a breve si conclude tutto”; ora mi viene da dire… una persona che non è presente… che non sa neppure cosa sta avvenendo, tenta di dare soluzioni “filosofiche” invece di mettersi in azione… (siamo lì a discutere e di cosa poi non si capisce…), mi comincio ad agitare anche perché riconosco il pericolo che sta per sopravvenire… ( dopotutto se non lo comprende il sottoscritto, con tutta l’esperienza che possiede da oltre vent’anni di sicurezza, rischi e salvaguardia del personale… ) ecco che ad un certo punto sono costretto a farmi sentire in modo più vigoroso… preannuncio che la telefonata da parte mia è stata fatta… che ho chiamato con il mio cellulare,  che mi sono correttamente  presentato… nel frattempo chiedo all’operatore di darmi il suo nome anzi specifico meglio… il numero di matricola e mi sento rispondere “polizia di stato”,  nuovamente chiedo “potrei sapere qual’è la matricola del mio interlocutore… sa, se dovesse succedere qualcosa di grave, vorrei almeno sapere con chi ho parlato… risposta “polizia di stato”,  a quel punto ho ribattuto… “sappi una cosa… se a breve non arriveranno le volanti e dovesse accadere qualcosa di grave a quei ragazzi, il primo che salta il Prefetto e successivamente Lei… aggiungo inoltre che il mio telefono in questo momento è in modalità “registrazione” e che domani una eventuale notizia verrà riportata non solo nella mia pagina web (ma sicuramente testate giornalistiche ben più importanti…), comunque La ringrazio per l’attenzione… ed ho chiuso.
Sono passati cinque minuti… ecco giungere due volanti, dopo pochi minuti ne arrivano altre due… l’ambulanza si è portata via qualche ferito… sono le 24.30 e per come avevo previsto… la serata è stata sospesa!!! 
Ora quanto sopra… rappresenta un esempio del caz… lo capisco… ma spero faccia intuire, quanta difficoltà si ha a volte, nel tentare di fare il proprio dovere o quantomeno a differenza di molti si prova a compiere, quanto altri non provano neppure a fare, per quella caratteristica “omertosa” di rimanere in ogni circostanza anonimi per non restare così coinvolti!!!
CONTINUA…

Anticancro low-cost…

Novartis, rappresenta una delle più importanti case farmaceutiche nel mondo…

Nasce nel 1996, dalla fusione di Ciba-Geigy e Sandoz, il nome deriva dal latino novae artes, che significa “nuove arti” e riflette l’impegno nel rendere disponibili prodotti innovativi a pazienti e medici.

Con un fatturato netto annuo che raggiunge i 57 miliardi di dollari e una crescita del 2% in costante aumento, rappresenta una societa in forte e costante slancio in innovazione, crescita e produttività.

Oltre che produttrice ha avuto 17 importanti approvazioni nel 2012 per nuovi farmaci quali,  l’Afinitor per il carcinoma mammario, il Jakavi per la mielofibrosi in Europa, il Dailies Total1 e  il Bexsero innovativo vaccino contro il meningococco B…
Ovviamente come tutte le società farmaceutiche, cercano di salvaguardare i propri interessi, relativamente ai costi di ricerca sostenuti, che attraverso i brevetti registrati, diventano opportunità di utili per molti anni…
Ma con quanto sopra, bisogna doversi scontrare con la salvaguardia del diritto alla salute che è prioritaria su qualsivoglia interesse societario…
Ed è per questo che la Corte Suprema Indiana, ha respinto il ricorso dell’industria farmaceutica svizzera, relativamente al brevetto di un farmaco anti tumore. 
I giudici hanno così deciso che l’industria locale, ha il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico low cost per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione. 

Una battaglia legale durata sette anni, ingaggiata dal colosso svizzero per ottenere l’adempimento a quelle leggi sulla proprietà intellettuale. 
Ma, la Corte Suprema ha risposto che il Glivec, non rientra tra i prodotti innovativi in quanto, utilizza una molecola già nota e quindi non possiede come farmaco il requisito di invenzione…
Inoltre secondo le associazioni per la difesa dei diritti umani nel mondo, si deve dare sempre la possibilità a tutti di potersi curare e quindi vedono in questa sconfitta da parte di una Holding farmaceutica un primo passo per la commercializzazione in particolare proprio in India, dei prodotti farmaceutici necessari, per la salvaguardia delle persone… 
Una significativa vittoria dichiarano le organizzazioni non governative “Dichiarazione di Berna” e “Medici senza frontiere”, secondo la quale questa sentenza rappresenta una punto fondamentale per gli ammalati di tutto il mondo, in particolare per quelli che vivono nei paesi più poveri.
La Corte Suprema Indiana ha posto come priorità la salvaguardia della salute, agli interessi economici… 
Bisogna aggiungere che comunque la Novartis forniva gratuitamente il Glivec o altri prodotti a particolari gravi pazienti che ne avessero necessità, ma purtroppo il prezzo degli stessi continuava a rimanere molto alto…
Un cambio di rotta che potrà essere preso a esempio da altri Stati, impedendo che ingiustificati brevetti, possano ottenere licenze, per farmaci che di innovativo nulla possiedono…
Sarebbe bello che Novartis, potesse dimostrare la propria buona fede, dichiarando sin d’ora la disponibilità a rinunciare al brevetto, concedendo gratuitamente la possibilità sia di poter copiare il farmaco che di poterlo distribuire in tutto il mondo…
Una piccola perdita economica in cambio di sicuri benefici, tra apprezzamenti e ammirazione…