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La corruzione è peggio di un peccato perché ti putrisce l’anima!!!

Papa Francesco nel parlare dello scandalo che ha travolto alcuni vertici del Parlamento europeo ha dichiarato: “Questo scandalizza. Tutti siamo peccatori. Tutti: tu, io e tutti noi. E dobbiamo chiedere perdono al Signore tutti i giorni per i nostri sbagli. Io mi spavento. Peccatore sì, corrotto mai”.

Ed ancora, nel condannare quanto ahimè accaduto: “Oggi si scivola dal peccato alla corruzione, per cui noi non dobbiamo tollerare questo”. 

“Come mai, – si è domandato il Papa – con il bisogno che c’è in Europa di tante cose, questa gente che è nell’amministrazione scivola in questa maniera nella corruzione? Per me è un criterio. E non dobbiamo peccare, ma sono deboli. Sì, sì deboli. Anche io sono debole, tutti siamo deboli. Ognuno ha il proprio punto più magro, diciamo così, la personalità: uno perché è bugiardo, uno ha un po’ di ira, uno ha un brutto carattere. Ognuno ha la propria. Peccatore sì, ma corrotto no, eh? Corrotto no. Questo che tu mi fai vedere è una corruzione, non è peccato. È peggio perché la corruzione ti putrisce l’anima. Spuzza in lombardo, puzza in italiano”.

Santo Padre, forse è il momento che Lei, per nome e per conto della Chiesa che rappresenta, ammonisca una volta e per tutte, tutti quei soggetti che, dichiarandosi cristiani, si macchiano ogni giorno di corruzione e non solo essi, anche i loro familiari; la Chiesa deve avere la forza – dimostrando di non avere timori reverenziali – di scomunicare questi individui infetti, escludendo anche dal battesimo della comunione questi suoi falsi fedeli, vietandogli in particolare, di amministrare e ricevere i sacramenti. 

D’altronde quanto essi compiono presuppone una grave responsabilità morale e quindi un peccato grave, tale da compromettere l’unione con la Chiesa, corpo mistico di Cristo.

Non è possibile permettere ad essi di vivere in modo ambiguo con i principi del Cristo: “Non vi affannate ad accumulare tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano, dove ladri scassinano e portano via. Accumulatevi tesori in cielo, dove tignola e ruggine non consumano, né ladri e scassinatori portano via. Infatti, dov’è il tuo tesoro, lì sarà pure il tuo cuore” (Mt 6, 19-21). Chi ruba, lo fa per procurarsi i mezzi per godere, ma la gioia procurata con mezzi illeciti, genera rimorso ed insoddisfazione nell’anima, inoltre, il denaro procurato ingiustamente, quasi sempre è speso malamente: “Badate di tenervi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è molto ricco, la su vita non dipende dai suoi beni” (Lc. 12,15). “Chi accumula ricchezze è il più povero dei poveri, perché non è padrone di se stesso: sembra un possessore, ma in realtà è dal denaro posseduto”.

La Chiesa deve chiudere definitivamente i battenti a questi individui “ladri e corrotti“, iniziando togliendo il battesimo ai loro figli e/o nipoti, proseguendo… questa famiglia non potrà più partecipare ai sacramenti,  gli stessi che d’altronde formano l’identità cristiana, nessuno di loro potrà ricevere l’estrema unzione, come d’altronde nessuna messa postrà essere svolta in suffragio.

Il “NO” della Chiesa deve essere chiaro, senza tentennamenti, esitazioni o titubanze!!!

La ricchezza, quando è disonesta, porta sempre all’insoddisfazione nell’anima e alla rovina del corpo, perché il denaro procurato ingiustamente è sempre speso malamente. Chi ruba, infatti, è destinato a spendere per godere e a non godere ciò che spende. Appare felice, ma in realtà porta il rimorso nell’animo e il disprezzo e lo spreco dei beni, che sono da considerarsi un’offesa a Dio.

Il tempo della disonestà è finito e chi deciderà ancora di voler perseguire per quella strada, dovrà sapere che il corso della propria vita, se compiuta nella illegalità, verrà vissuta nella totale emarginazione e soprattutto senza il sostegnoe l’amore della Chiesa e di Cristo… 

La corruzione è familiare!!!

Qualcuno, leggendo in questi giorni di alcune indagini in corso, su vicende di corruzione e abusi di ufficio, avrà pensato che quanto emerso, abbia a che fare esclusivamente con gli indagati e soltanto con loro…
Sembrerebbe infatti, che gli unici colpevoli siano da ricercare in quei nominativi… destinatari dei provvedimenti giudiziari e di cui ora, conosciamo i nomi e abbiamo potuto osservarne le immagini nei vari media, sia locali che nazionali…
Soggetti definiti avidi e meschini, che hanno voluto perseguire a tutti i costi… la strada della ricchezza!!!
E’ come se in quella loro vita fosse mancato qualcosa… in loro, come un tarlo, vi si è insinuata la convinzione che la crescita di un individuo passi soltanto attraverso il possesso, in particolare ciò che si ricerca, sono quei beni di lusso.  
“Avere o non avere… questo è il dilemma, se sia più nobile d’animo sopportare gli oltraggi e i dardi dell’iniqua fortuna, oppure concedere se stessi a quanti si promettono di fare in modo di cambiar questa nostra vita…”!!!
Una cosa è evidente… il denaro corrompe perché il denaro cambia la vita, ed allora perché soffrire, perché dovervi rinunciare… d’altronde se non sarò io l’uomo di quell’azione disonorevole… pensate forse che non ci sarà alcuno, che non si piegherà a quel formale invito???
D’altronde… cosa sarà mai accettare un bel “rolex” oppure una bella auto per la moglie, sapendo che appena la vedrà si dimostrerà ancor più affettuosa, e la stessa cosa faranno i miei figli: ah proposito, il grande vuole la moto, il piccolo uno scooter, mentre la mia signorina… cos’è che mi ha detto, ah sì… vuole farsi un viaggio negli USA… quindi è meglio che mi sbrighi a far aggiudicare quell’appalto a quel mio amico imprenditore, altrimenti qui, restiamo tutti con un pugno di mosche in mano!!!
Per cui, che la corruzione sia familiare è ormai un dato assodato… e rispecchia fedelmente i principi di educazione, che il capo famiglia, marito prima e genitore dopo, ha saputo trasmettere ai propri cari… ecco perché dove ciò che è illecito, diventa lecito!!!
Sono difatti loro, i suoi parenti più stretti i veri artefici negativi di quel suo comportamento… anche senza volerlo direttamente…
Familiari che acconsentono ed il più delle volte impongono – sì, con quella loro manifestazione gioiosa e raggiante – insistono nel far continuare quel proprio capo famiglia, in tutta una serie di azioni illegali…
Perché una moglie che si definisce tale… vedendo il proprio consorte (ad esempio… classico dipendente di una PA o privato che sia) presentarsi a casa, con un auto di lusso, dovrebbe chiedersi – invece che pensare immediatamente a gioire o ad andare in qualche ristorante a festeggiare – in quali modi il proprio consorte l’abbia acquistata, conoscendo bene le condizioni certamente “limitate” del proprio c/c…
Di contro, una moglie e dei figli, che fanno finta di non sapere o ancor peggio, che non chiedono quanto accaduto, dimostrano d’esser peggiori e più “marci” di quello stesso uomo, che per il vile denaro, ha venduto se stesso al diavolo!!!
Ed è questo oggi il vero problema, sono le persone che abbiamo accanto, mogli che di fatto si “prostituiscono” non a letto con qualche amante, ma soltanto per mostrare a tutti, in particolare alle proprie amiche, quel salto di qualità sociale compiuto… (non sanno comprendere che nei fatti, sono rimaste quelle di sempre… semplici donne da cortile!!!).
La stessa cosa vale per i loro figli… e nipoti, tutti messi in fila ad elemosinare; eccoli quindi a fare shopping per avere addosso un qualcosa di firmato (da altri ovviamente… sanno bene che il loro nome non vale un cazzo… e sperano che mostrando l’etichetta impressa di quello degli altri, si potrà innalzare il proprio…) a cui seguono naturalmente moto, macchinine, auto di lusso, viaggi, gioielli e qualche grammo di “coca”… una fila di quegli ambiti di desideri, potrebbe continuare all’infinito, tanto c’è il fesso, che prima o poi, pagherà per tutti…
Lo stesso soggetto che quotidianamente, dietro quella sua scrivania, firma carte improprie, maschera arbitrariamente documenti istituzionali, contribuisce a creare situazioni corruttive, promuove nuove opportunità clientelari, incassa mazzette, riceve tangenti, mette in mostra i regali ricevuti e divide con i colleghi, quanto illegalmente incassato, sperando sempre in cuor suo, che nessuno mai… potrà scoprire quei suoi intrallazzi!!!
D’altronde chi dovrebbe denunciarlo… sono tutti compromessi!!!
Nel frattempo, la bella famigliola, la domenica va a messa, prende la comunione e si confessa pure… già, chissà se al prete nel confessionale, racconta di quelle bustarella, che senza saperlo, sta per sporgere dalla tasca… 
Il tempo è trascorso e non ci si è resi conto che i veri valori, sono ormai andati perduti… barattati da una gestione economica superficiale che ne ha per sempre, condizionato la vita!!!
Chissà, forse le persone di cui parlo sopra, vanno giustificate, perché loro sono nate così… povere, già, povere di tutto, anche di quell’unico valore che non aveva prezzo: la dignità!!!
Una volta ho letto un detto che diceva: c’è solo una categorie di persone che pensa a i soldi più dei ricchi: i poveri. In effetti i poveri non pensano a nient’altro!!!