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Il teatrino della politica nei consigli comunali siciliani. “Come non si fa”: ministri del niente, consiglieri di plastica!

Sì, piango. Ma le mie lacrime non sono scaturite da una crisi di nervi, né da un dispiacere o da un dolore fisico. Non sono nemmeno lacrime di riso…

No, non piango per una disgrazia o per una sfortuna.

Piango per qualcosa che mi rattrista nel profondo, suscitando in me un pianto vero, amaro e silenzioso: quel pianto che nasce dalla consapevolezza che il teatro della finzione non è più solo al cinema o sul palco di una sala. Ora si è insediato in municipio. E gli attori, ahimè, non sono pagati per recitare, ma per governare.

Mi è capitato di osservare in questi giorni alcuni video – non vi dico per quale Comune, perché l’amico che li stava osservando e che mi hanno incuriosito, mi ha chiesto di tenere l’anonimato, e onestamente non posso dargli torto – e resto quindi lì, immobile, con gli occhi lucidi, come davanti a una tragedia che nessuno ha voglia di ammettere. Una tragedia vestita da farsa, diretta da registi incapaci, interpretata da personaggi che sembrano usciti da un provino fallito, per una parodia del potere.

Non serve nominare i luoghi, perché tanto il copione è identico ovunque. Cambiano i nomi, i cognomi, il colore della giacca, della cravatta, ma il copione è sempre lo stesso: un’opera buffa in tre atti, dal titolo “Come non si fa”, interpretata da chi non sa fare nulla, se non raccomandarsi…

Sono lì non perché hanno studiato, perché hanno idee, perché hanno a cuore il bene comune, no… sono lì perché papà conosce il segretario del partito, perché la zia ha votato per il capo corrente, perché il cugino ha fatto un favore dieci anni fa a uno che oggi ha un cognome importante…

Il loro curriculum? Una rete di raccomandazioni, un’agenda piena di debiti di riconoscenza e zero competenze!

Eppure, ogni settimana, indossano la giacca della serietà, si siedono dietro un tavolo con il gonfalone, accendono il microfono e iniziano lo spettacolo. Mezz’ora di dibattito che sembra una rissa da bar dopo mezzo litro di vino: urlano, si puntano il dito, si accusano di cose che non capiscono neanche loro, mentre fuori, fuori dal palazzo, la città aspetta una strada asfaltata, una scuola riaperta, una ristrutturazione necessaria, un servizio che funzioni. Ma a loro non interessa. A loro interessa chi ha detto cosa, chi ha osato guardare male il capogruppo, chi non ha applaudito abbastanza quando è stato letto l’ordine del giorno numero due.

Le grandi questioni? Le emergenze sociali? Le infrastrutture? I giovani che se ne vanno? Macché. Sono dettagli noiosi, roba da amministratori seri. Loro, invece, discutono su insulti ricevuti, su offese nei social, sui post ingiuriosi pubblicati nel web, su fatti e vicende del tutto personali, sì… ogni tanto s’interessano di regolamenti interni mai applicati, di verbali contestati per una virgola messa male, di mozioni presentate solo per far perdere tempo all’altro schieramento.

Sì… sono maestri nell’arte del nulla, campioni olimpici del burocratese sterile!

E mentre si azzuffano per un posto in commissione o per un incarico a un parente, fuori qualcuno aspetta un’ambulanza, un altro cerca lavoro, un altro ancora non ha la luce in casa. Ma loro non vedono o fingono di non vedere.

Perché tanto, alla fine della seduta, ognuno tornerà a casa con la coscienza a posto: ha fatto il suo dovere, ha difeso il suo clan, ha garantito un posto a un amico, un appalto a un socio, un favore a chi glielo chiederà domani.

Questa non è politica! È un sistema di scambio clientelare travestito da democrazia. È un circo dove i clown pensano di essere ministri e i cittadini sono solo comparse fuori campo. E il pubblico? Il pubblico è stanco, amareggiato, deluso, ma soprattutto, ormai, ironico. Perché ridere di questi personaggi è l’unico modo per non piangere davvero…

Alla fine, la vera riforma non è cambiare le leggi, ma cambiare il casting. Perché finché al potere ci mettiamo gli “amici degli amici”, invece di soggetti capaci e competenti, lo spettacolo continuerà e il sipario non calerà mai…

Che schifo: già… un Italia che avanza a forza di escort, massaggiatrici, minorenni, finanziamenti illeciti e voto di scambio!!!

Tre ragazze, non due, alle dieci, grazie”!!!

Minch… quantu suni spiacchiusi e dotati questi soggetti!!! 

Sì… nel leggere in questi giorni quella frase sto ancora ridendo perchè ripenso a quanto accadeva al sottoscritto parecchi anni fa, quando per lavoro mi trovavo in trasferta, precisamente in Ucraina, in quella che allora era la bellissima città di Odessa (ora ahimè… pressochè distrutta dal conflitto in corso).

Come dicevo, stavo operando in un cantiere marittimo e saltuariamente, uno dei soci, aveva l’abitudine di presentarsi presso la nostra sede operativa..

Mi ricordo di egli perchè aveva come consuetudine quella (ad ogni sua visita) di far avvisare la reception di un noto hotel della città, per mettergli a disposizione la Suite (provvista di idromassaggio) ed anche, non due… ma ben tre ragazze!!!

La circostanza si ripeteva mensilmente ed io, ancora ragazzo, pensavo a quell’anziano “galletto” che esibiva di possedere (alla sua tenera età) ancora quei “bollenti spiriti“… 

Un giorno però chiamò per comunicare la propria indisponibilità a presentarsi, chiedendo altresì a quel suo referente d’avvisare la reception dell’hotel per disdire la camera prenotata e soprattutto pregava egli di “ricordarsi” delle sue ospiti.

Fu così che venni chiamato da quel portaborse che – nel porgermi dei contanti e una busta – mi chiese gentilmente di recarmi in albergo per disdire la Suite e inoltre, di consegnare la busta (non ne conoscevo il contenuto, ma… lo immaginavo…) ad una di quelle ragazze, la stessa con cui avevo avevo avuto modo di dialogare (in inglese…) in precedenti occasioni, poiche saltuariamente svolgeva alcuni incarichi come traduttrice, sì… dal cirillico all’inglese, per la società…

Ed allora mi recai in albergo e comunicai alla responsabile dell’accoglienza di disdire la camera, pagai la penale per il recesso e avvisai che stavo rimanendo nella hall a bere un coktail, in quanto attendevo alcune persone, precisamente tre ragazze…

Dopo alcuni minuti le vidi arrivare e da lontano osservai l’incaricata della repection indicare la mia presenza… 

Appena mi furono dinnanzi, mi alzai e chiesi gentilmente loro di accomodarsi nelle poltrone in quanto stavo attendendo una telefonata riguardo al volo di quel loro cliente e di un suo eventuale ritardo; chiesi loro di pazientare (sapendo che quanto avevo detto loro, non fosse vero…) e offrì quindi da bere…

Col passar del tempo iniziammo a fraternizzare parlando del più e del meno, ma soprattutto – chissà… sarà stata colpa della vodka – iniziammo a lasciarci andare, già ridendo a crepapelle… sugli argomenti più futuli; fu così che dopo un po’ supportato da quella istaurata confidenza, ma soprattutto (permettetemi la confidenza) da quella personale simpatia che mostravo loro, chiesi come facesse quello “stagionato” cliente a mostrarsi così caliente e passionale, già… dal volerne “non due, ma ben tre”!!!

Ed allora, una… (forse) la più brilla rispose con le lacrime agli occhi, l’alcol d’altronde aveva iniziato a compiere i suoi dannosi effetti: poverino… “quello” non si regge in piedi, ma gli piace lo stesso stare lì con noi, già… coccolato e amato come fosse un bimbo!!!

Ecco perchè leggendo ora l’inchiesta “Liguria” mi vien da sorridere, perché ripenso a quel giorno e soprattutto a quell’indegno interprete, peraltro nel leggere ora quelle notizie, viene il disdegno!!!

Ma d’altronde si è capito come nel nostro Paese la politica in questi anni sia stata foraggiata da escort, massaggiatrici e ahimè anche minorenni, oltre ai noti finanziamenti illeciti elargiti da corrotti finanzieri e collusi imprenditori, cui si somma quel voto di scambio supportato dalla criminalità organizzata che, proprio in queste ore – in prossimità delle elezioni europee e amministrative –  tanto si sta prodigando per raccogliere voti a quei suoi osceni referenti, appartenenti come sappiamo a indecorosi partiti!!!  

Comunque, per concludere col racconto: mi allontanai verso la reception, feci finta di telefonare e ritornando nell’area Bar dissi alle ragazze che l’appuntamento era rimandato ad altra data e che l’indomani, una di loro avrebbe dovuto recarsi presso nostra sede per incontrare l’uomo di fiducia (sì… il referente di quel loro cliente) lo stesso che avrebbe consegnato loro una busta!!!

Il sottoscritto viceversa rientrato in ufficio riconsegnò quanto aveva in precedenza ricevuto (dalle mani di quel lacchè,,,), comunicando di non esser più disposto a fare da galoppino a nessuno, in particolare quando si trattava di dover attuare situazioni “riservate” e non certo lavorative!!!

Per i mesi che seguirono, nessuno più mi chiamò a svolgere incarichi personali…

#SIAMOTUTTIQE'

Alcuni giorni fa… avevo scritto questo post… ma per motivi del tutto tecnici, era stato eliminato dal mio blog… 
Sono riuscito comunque in parte a recuperarlo ed allora lo ripropongo, perché ritengo sia fondamentale fare conoscere i problemi dei dipendenti di una società, che fino a poco tempo fa… rappresentava il fiore all’occhiello dei call center… nella telefonia.
Alcuni giorni fa, mi trovavo in Via Etnea, quando da lontano, scorgevo un gran numero di ragazze che manifestavano ad alta voce, dinnanzi alla Prefettura di Catania,  attraverso slogan,  striscioni e bandiere in mano…
Debbo confidarvi che ho pensato tra me e me… ”servisse a qualcosa protestare”!!!
D’altronde, c’è forse qualcuno all’interno di quel palazzo capace di dare risposte nell’immediato…???
Diciamoci la verità… nessuno tra loro e nelle condizioni di poter fare qualcosa, anzi il più delle volte ho l’impressione che quanto viene compiuto sotto quei loro uffici, dia esclusivamente solo fastidio!!!
Ed ancora, basti osservare la quantità delle forze dell’ordine… neppure se fossimo d’innanzi a dei gruppi eversivi…
Le persone presenti, sono donne tranquille, ragazze e madri di famiglia, che con grande dignità, manifestano quel loro disagio…
Non mi sembra che ci fossero le condizioni per riunire un gruppo anti-sommossa, oggi, tra quelle gente… non vi erano tifosi scalmanati, bensì dipendenti che chiedevano i propri diritti…
Sono certo che sarebbe bastato (per bloccarli… se fosse stato necessario…) mettere un usciere dinnanzi al portone d’ingresso… mentre lì,  nella principale Via Etnea, c’era predisposto un  “esercito”… quasi a consigliare tutti (con quella loro presenza), che forse era meglio andarsene!!!
D’altronde, a chi importa se ci sono a rischio 600 licenziamenti???
Se ci sono stipendi arretrati da pagare da mesi e mesi… a chi può interessare???
Se dopotutto qualcuno… con questo call center ci ha decisamente guadagnato ed oggi ha deciso di chiudere… non ha alcuna importanza, come si dice… è così che doveva andare!!!

Una sicilia sempre più impoverita… con un Presidente Renzi ( oggi ex… ) che ad un Tg rimarcava la necessità di assunzioni al sud… garantendo un risparmio contributivo per chi assume nel primo anno…
Ma purtroppo, anche quelle belle parole, sono finite peccato al vento…

In fin dei conti… con queste politiche del cazzo che non fanno altro che creare confusione e malcontento e dove i furbi come sempre, troveranno nuove possibilità per usufruire di questi incentivi previsti e appena si concludono quegli incentivi… riprenderanno a licenziare!!!

E non diamo al solito la colpa a questa inutile politica, prendiamocela invece con questo nostro sistema imprenditoriale completamente marcio, dove insignificanti “imprenditori” non conoscono neppure il significato di quella definizione, già, sono lì esclusivamente per gestire in modo truffaldino quelle loro società, creando sperequazioni finanziarie, incassando finanziamenti e incentivi statali, ma in concreto nulla fanno per migliorare questa loro terra, in quanto restano di fatto il più delle volte, semplici prestanome di quella associazione… e per cui risultano inadatti a quel ruolo loro affidato!!!

Sono messi lì senza neppure comprendere di cosa si sta parlando…, posti principalmente per riciclare tutto quel denaro proveniente dalle attività illecite e con un po’ di fortuna e qualche impiegato corrotto… sperano d’aggiudicarsi un qualsivoglia ‘appalto…

Ma ora, cosa centrano tutte queste migliaia di persone disoccupate, cosa centrano quegli operai, quei dipendenti… quella semplice gente che cerca di sopravvivere con 800 euro al mese… e dopo tutto ciò… quei propri soldi non gli vengono neppure dati…
Nel contempo i loro titolari… ”debitori” di centinaia di migliaia di euro, girano con abiti griffati (a modo loro vestiti bene… perché a guardarli bene ci si rende conto di come non sia “l’abito a fare il monaco…”), ed ancora, su quei loro ”autoplani”, sì chiamarle auto sarebbe riduttivo… ognuna di esse ovviamente di proprietà di una società leasing, ma poco importa…. l’importante e fare credere agli altri d’aver i soldi… poi se non si e in grado di pagare i propri dipendenti o essere di fatto… loro debitori, poco importa, chi se ne frega…
Ma come diceva sempre mio padre… i soldi rubati si piangono tutti… e sono purtroppo… lacrime amare!! 
E tempo che lo Stato si dia una mossa… che questi suoi referenti almeno di questo nostro territorio, intervengano insieme a tutte le forze dell’ordine e a quegli uomini e donne dei palazzi di giustizia, affinché si riequilibri quel concetto di correttezza ed equità…
Il rischio si sa… è a conoscenza di tutti e non basteranno certamente quattro barriere o dei poveri incolpevoli militari a fermare le folli  inferocite…
Bisogna evitare quindi quanto già accaduto in altri Stati a noi vicino… come Grecia, Spagna o Turchia…
Voler credere in maniera presuntuosa  che quanto accaduto li… non possa ripetersi da noi e un rischio che nessuno può decidere di permettersi…
Non dimentichiamo quanto la storia ci ha insegnato e cioè che i principi di democrazia e giustizia, camminano di pari passo con la quantità di pane per i cittadini: quando questo inizierà a mancare, quando si sarà costretti a far digiunare i propri figli, ecco, allora si che saranno guai per tutti… nessuno escluso!!!
Diceva Abraham Lincoln: “se per una volta tradisci la fiducia dei tuoi concittadini, non riguadagnerai mai la loro stima e rispetto!!!”. 

#SIAMOTUTTIQE'

Alcuni giorni fa… avevo scritto questo post… ma per motivi del tutto tecnici, era stato eliminato dal mio blog… 
Sono riuscito comunque in parte a recuperarlo ed allora lo ripropongo, perché ritengo sia fondamentale fare conoscere i problemi dei dipendenti di una società, che fino a poco tempo fa… rappresentava il fiore all’occhiello dei call center… nella telefonia.
Alcuni giorni fa, mi trovavo in Via Etnea, quando da lontano, scorgevo un gran numero di ragazze che manifestavano ad alta voce, dinnanzi alla Prefettura di Catania,  attraverso slogan,  striscioni e bandiere in mano…
Debbo confidarvi che ho pensato tra me e me… ”servisse a qualcosa protestare”!!!
D’altronde, c’è forse qualcuno all’interno di quel palazzo capace di dare risposte nell’immediato…???
Diciamoci la verità… nessuno tra loro e nelle condizioni di poter fare qualcosa, anzi il più delle volte ho l’impressione che quanto viene compiuto sotto quei loro uffici, dia esclusivamente solo fastidio!!!
Ed ancora, basti osservare la quantità delle forze dell’ordine… neppure se fossimo d’innanzi a dei gruppi eversivi…
Le persone presenti, sono donne tranquille, ragazze e madri di famiglia, che con grande dignità, manifestano quel loro disagio…
Non mi sembra che ci fossero le condizioni per riunire un gruppo anti-sommossa, oggi, tra quelle gente… non vi erano tifosi scalmanati, bensì dipendenti che chiedevano i propri diritti…
Sono certo che sarebbe bastato (per bloccarli… se fosse stato necessario…) mettere un usciere dinnanzi al portone d’ingresso… mentre lì,  nella principale Via Etnea, c’era predisposto un  “esercito”… quasi a consigliare tutti (con quella loro presenza), che forse era meglio andarsene!!!
D’altronde, a chi importa se ci sono a rischio 600 licenziamenti???
Se ci sono stipendi arretrati da pagare da mesi e mesi… a chi può interessare???
Se dopotutto qualcuno… con questo call center ci ha decisamente guadagnato ed oggi ha deciso di chiudere… non ha alcuna importanza, come si dice… è così che doveva andare!!!

Una sicilia sempre più impoverita… con un Presidente Renzi ( oggi ex… ) che ad un Tg rimarcava la necessità di assunzioni al sud… garantendo un risparmio contributivo per chi assume nel primo anno…
Ma purtroppo, anche quelle belle parole, sono finite peccato al vento…

In fin dei conti… con queste politiche del cazzo che non fanno altro che creare confusione e malcontento e dove i furbi come sempre, troveranno nuove possibilità per usufruire di questi incentivi previsti e appena si concludono quegli incentivi… riprenderanno a licenziare!!!

E non diamo al solito la colpa a questa inutile politica, prendiamocela invece con questo nostro sistema imprenditoriale completamente marcio, dove insignificanti “imprenditori” non conoscono neppure il significato di quella definizione, già, sono lì esclusivamente per gestire in modo truffaldino quelle loro società, creando sperequazioni finanziarie, incassando finanziamenti e incentivi statali, ma in concreto nulla fanno per migliorare questa loro terra, in quanto restano di fatto il più delle volte, semplici prestanome di quella associazione… e per cui risultano inadatti a quel ruolo loro affidato!!!

Sono messi lì senza neppure comprendere di cosa si sta parlando…, posti principalmente per riciclare tutto quel denaro proveniente dalle attività illecite e con un po’ di fortuna e qualche impiegato corrotto… sperano d’aggiudicarsi un qualsivoglia ‘appalto…

Ma ora, cosa centrano tutte queste migliaia di persone disoccupate, cosa centrano quegli operai, quei dipendenti… quella semplice gente che cerca di sopravvivere con 800 euro al mese… e dopo tutto ciò… quei propri soldi non gli vengono neppure dati…
Nel contempo i loro titolari… ”debitori” di centinaia di migliaia di euro, girano con abiti griffati (a modo loro vestiti bene… perché a guardarli bene ci si rende conto di come non sia “l’abito a fare il monaco…”), ed ancora, su quei loro ”autoplani”, sì chiamarle auto sarebbe riduttivo… ognuna di esse ovviamente di proprietà di una società leasing, ma poco importa…. l’importante e fare credere agli altri d’aver i soldi… poi se non si e in grado di pagare i propri dipendenti o essere di fatto… loro debitori, poco importa, chi se ne frega…
Ma come diceva sempre mio padre… i soldi rubati si piangono tutti… e sono purtroppo… lacrime amare!! 
E tempo che lo Stato si dia una mossa… che questi suoi referenti almeno di questo nostro territorio, intervengano insieme a tutte le forze dell’ordine e a quegli uomini e donne dei palazzi di giustizia, affinché si riequilibri quel concetto di correttezza ed equità…
Il rischio si sa… è a conoscenza di tutti e non basteranno certamente quattro barriere o dei poveri incolpevoli militari a fermare le folli  inferocite…
Bisogna evitare quindi quanto già accaduto in altri Stati a noi vicino… come Grecia, Spagna o Turchia…
Voler credere in maniera presuntuosa  che quanto accaduto li… non possa ripetersi da noi e un rischio che nessuno può decidere di permettersi…
Non dimentichiamo quanto la storia ci ha insegnato e cioè che i principi di democrazia e giustizia, camminano di pari passo con la quantità di pane per i cittadini: quando questo inizierà a mancare, quando si sarà costretti a far digiunare i propri figli, ecco, allora si che saranno guai per tutti… nessuno escluso!!!
Diceva Abraham Lincoln: “se per una volta tradisci la fiducia dei tuoi concittadini, non riguadagnerai mai la loro stima e rispetto!!!”. 

Posti in cambio di favori…

Non smette mai la bufera sul Palazzo di Giustizia di Palermo…
Si è appena scoperto, dalle intercettazioni degli investigatori presso l’ufficio dell’ex presidente della Sezione misure di prevenzione beni confiscati (Dott.ssa Silvana Saguto) che, durante lo svolgimento del proprio incarico, si dedicasse con solerzia a segnalare, parenti e amici, ad alcuni amministratori giudiziari (e non solo), per poterli fare inserire in un qualche contesto lavorativo…
Si scopre oggi (al solito… come se fossero chissà quali situazioni anomale.. o perché queste circostanze accadano solo dalle nostre parti… almeno qui qualcuno ha avuto il coraggio di denunciare… mentre in altre eguali realtà, sono in tanti che preferisco stare in silenzio ed anzi si prestano a realizzare tali “combine”, pur di avere in cambio qualche favore personali) che non bisogna fare di tutta un’erba un fascio… ma certamente se tali inchieste fossero allargate anche presso altri Tribunali, scommetto (ma sono certo già di vincere…) che le condizioni emerse a Palermo… sarebbero, più o meno analoghe…
Una serie di nominativi messi in fila per essere collocati… grazie propriamente ad alcuni magistrati, che da un lato nominano dei loro amici, quali amministratori in società confiscate e dall’altro, ne promuovono i soggetti “raccomandati”…
Qualcuno sconcertato lo definisce uno “scandalo”… ma io credo che rappresenti quel semplice scambio di favori “dare-avere” che è da sempre presente in ogni momento della nostra vita quotidiana, ma che si tende a parole “ipocritamente” (da parte di quasi tutti… ) a volerle contraddire queste deplorevoli azioni, ma quando ci si trova in prima persona, ecco che il giudizio cambia…

Quindi in definitiva, abbiamo un ufficio, quello del magistrato… convertito in ufficio di collocamento, con assunzioni per gli amici, in particolare per quanti potevano successivamente fare nuovamente comodo… all’interno di quel palazzo di giustizia.
Impiegati… che avevano modo di poter leggere i documenti, prestare attenzione su quanto accadeva intorno a loro, origliare particolari confidenze, ma soprattutto (visto il legame che li accomunava), andare a riferire immediatamente quanto scoperto, su possibili denunce o inchieste o altro, su cui erano venuti a conoscenza e che potevano creare dei seri problemi all’amica/o magistrato…

Una concatenazione d’eventi che faceva si, che tutti si sentissero legati, dopotutto in ballo non c’erano soltanto le loro mansioni o carriere, ma il futuro soprattutto dei loro figli (o parenti vari…) e quindi tutti, pronti a collaborare in silenzio, per quelle prospettive future… rappresentate dalla certezza di un posto di lavoro!!!

Ecco quindi la scelta di piazzare i vari soggetti… questo lo prendi tu, quest’altro lo piazziamo li… e quest’altro ancora (sa… è il figlio di…) cerchiamo d’inserirlo là… e di questo (ma… “giudice”… non è capace di fare nulla…) va be… mettiamolo al centralino, lì… a rispondere al telefono… al posto di quel “Catarella”.
Bisogna organizzarsi… trovare nuove soluzioni, sistemare gli “amici degli amici”… sembra di assistere a quei film d’argomentazioni mafiose!!!

Poi ci sono le cimici… che registrano una conversazione fra lo stesso “magistrato” ed il titolare di un noto ristorante in provincia di Palermo… dove, dalla telefonata, si scoprirà essere stato raccomandato per l’incarico di chef, il grande (12 Stelle) “Gordon Ramsey”… no… scusate… mi ero distratto… era solo il figlio del magistrato (che appunto di professione fa lo chef…) e che ovviamente, per l’alta professionalità finora comprovata…  non era rimasto contento della proposta economica ricevuta ed ovviamente, si era lamentato con la mammina…

Comunque alla fine l’intesa fu trovata… come sempre dopotutto… come si dice da noi: le cose alla fine – in un modo o in un’altro – si sistemano sempre!!!

Indubbiamente è grave udire quanto sopra… ma dopotutto… cosa deve fare una mamma per i propri figli, se non questo…
Si vi capisco… ascoltare di raccomandazioni per un posto di chef per il figlio può sicuramente dare fastidio, ma ciò che è più preoccupante è la richiesta per l’altro figlio… quello che vuole fare il concorso per commissario… e poi vuole fare un corso in criminologia… 
Intravvedere alla fine come, non solo una parte delle nostre istituzioni sono corrotte, ma anche gli eventuali figli di quest’ultimi… e dover constare come questi a breve, possano divenire rappresentanti di quelle nostre forze dell’ordine, futuri agenti di un partecipato sistema collusivo-mafioso… allora, ahimè… mi chiedo: quale possibile speranza potrà mai avere questo nostro paese di risollevarsi???

Concorso a cattedre…

Oggi 17 Dicembre inizia per circa 320.000 insegnanti, la speranza di poter divenire insegnanti di ruolo…
Un posto ogni 28 professori, per poco più di 11.500 cattedre da assegnarsi, attraverso prove pre-selettive, che prevedono test dove si dovrà rispondere a 50 domande, su una banca dati di 3.500…
Ovviamente quanto sopra ha destato molti dubbi e perplessità, innanzitutto per aver anticipatamente già fornito le risposte, dando così a tutti la possibilità di prepararsi quasi fosse un quiz per l’esame della patente…       
Ma non solo, appena sapute le domande comprensive delle risposte, sono usciti in circolazione dei software che permettevano di prepararsi ai test, fornendo immediatamente i risultati dei test effettuati e correggendo da subito le risposte date…
Non dimentichiamoci che sono sufficienti per passare la selezione, 35 domande sulle 50 e conoscendo a monte le domande e le risposte, possiamo dire che anche le mie figlie, che possiedono una memoria visiva formidabile, riuscirebbero a passare semplicemente il test… 
Ovviamente le regole di questo concorso contrastano quanto richiesto dalla Direttiva Europea, ma come sappiamo da noi le regole esistono proprio, per essere violate… ed ancora questo concorso non tiene conto di tutti quegli insegnanti precari, che da anni si trovano in lista d’attesa… una attesa che non arriverà purtroppo mai!!! 
Quindi perché invece di pensare d’inserire coloro che erano in graduatoria si è pensato a realizzare un concorso…???, semplice per poter favorire i figli dei soliti amici appartenenti alla casta, che essendo da poco laureati, non sarebbero riusciti con questo stato di cose, ad entrare definitivamente nel sistema scuola se non prima di trent’anni…
Ed allora ecco escogitato il concorso… , la trovata è veramente geniale…, con un colpo di spugna si gettano via, anni di precariato, mentre si regolarizzano docenti che non possiedono neanche l’abilitazione all’insegnamento… 
La scuola ormai in questo ventennio, ha toccato il fondo e si è giunti ad un punto di non ritorno, dove i docenti non trovano più quel fervore, quella creatività e quella ispirazione che da sempre ha caratterizzato la  conduzione a compiere una professione, che è stata sempre considerata, non un semplice lavoro,  ma un atto nobile e d’amore verso gli altri, trasmissione di conoscenza, crescita dell’individuo…
Nel contempo gli alunni, trovando questa confusione e disorganizzazione, aule costituite da 30-40 ragazzi, programmi che per essere realizzati, scorrono in maniera talmente celere, che non possono essere minimamente approfonditi ed è cosi che alla fine i nostri ragazzi, risultano sempre più impreparati…
Comunque, alla fine il concorso è partito…, e posso dire sin d’ora, che mi aspetto di dover sentire nei prossimi giorni, che qualcosa non sia andato per il verso giusto, che i computer abbiano dato risultati discordanti, che qualcosa abbia condizionato le risposte, che qualcuno abbia saputo approfittare del sistema per violarlo…, ma soprattutto se i soliti raccomandati predisposti a vincerlo questo concorso, dovessero non farcela, ecco che allora si troverà il modo alla fine di doverlo ripetere… senza dimenticare che comunque, si potrà sempre fare ricorso…