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Di giorno "magistrato", di notte "tenutario"…

Alcuni anni fa avevo letto che in Nuova Zelanda una donna poliziotto era stata denunciata per essersi dedicata ad un secondo lavoro (non autorizzato), quello di prostituta…
Mi aveva sorpreso poiché lì… la prostituzione, è considerata legale ed anche perché, ai poliziotti è consentito avere un doppio lavoro… 
Certamente non si riferivano a quello da lei compiuto… in quanto è evidente che le due attività sono di fatto incompatibili!!! 
A quel tempo… si giustificò dicendo che non sapeva che quella attività fosse di per se vietata ed inoltre l’era servita per superare alcune difficoltà finanziarie del momento…
Così riuscì a conservare il proprio lavoro ”ufficiale”, ovviamente, dopo aver rinunciato a quello notturno!!!
Qui invece da noi… la prostituzione è vietata e dovrebbe saperlo bene… proprio chi la legge da sempre cerca di farla rispettare… 
Ed invece in questo paese, avviene tutto il contrario…
Le azioni disdicevoli vengono compiute proprio da quei soggetti di cui meno ci si aspetta… 
Siano essi politici, funzionari pubblici, uomini delle forze dell’ordine e ahimè anche magistrati!!!
E difatti è quanto appena emerso in questi giorni…
Un magistrato in Cassazione (con incarichi extra giudiziali) che nel proprio tempo libero (significa che ne aveva tanto a disposizione…), gestiva insieme alla propria compagna (lei una poliziotta in aspettativa…), un B&B che in realtà celava una casa d’appuntamento…
È questa difatti l’ipotesi di reato con la quale il magistrato Giuseppe Caracciolo (in servizio presso il Palazzo di Giustizia di Roma) è stato indagato dai suoi colleghi pugliesi, per favoreggiamento appunto della prostituzione… 
La sua “Casa Vacanze Lauretta” posta nel centro della capitale, altro non era, che un ritrovo per trascorrere qualche ora di svago in compagnia di giovani ragazze, rumene e/o sudamericane.
Lo stesso ambiente veniva pubblicizzato presso alcuni noti siti d’incontri hard… ma proprio quel via vai di ragazze e di uomini, aveva insospettito i vicini, che hanno prontamente avvisato e denunciato quanto scoperto, alle forze dell’ordine… 
Da lì i controlli che, secondo gli inquirenti, dimostravano come il magistrato e la sua compagna, affittavano gli appartamenti a delle ragazze per una cifra a vano, intorno ai 300-350 euro al mese… 
Stanze ovviamente che venivano affittate anche a più persone contemporaneamente e di cui, proprio il magistrato si premurava d’informare personalmente le ragazze… il tutto ovviamente, senza alcuna ricevuta e svolto direttamente in contanti…
Lo stesso appartamento, durante i controlli, ha dimostrato la presenza di una porta d’accesso interna, che accedeva nell’unità immobiliare del giudice… 
Così poteva controllare personalmente quanto accadeva… e attraverso alcune telecamere poste davanti al portone d’ingresso verificare gli eventuali clienti che entravano e uscivano (e chissà se da quelle indagini non emergerà anche la presenza di qualche ulteriore telecamera all’interno di quelle stanze… forse per eventualmente ricattare quegli ignari clienti…)   
Dalle indagini è emerso come, nello svolgimento dell’attività… lo stesso magistrato si occupava in prima persona dell’attività illecita e infatti, era egli stesso a prelevare e accompagnare le ragazze, facendo d’autista… dall’aeroporto all’appartamento e viceversa (si vede che forse in quel palazzo di giustizia di lavoro da fare non c’è ne fosse tanto… visto l’ampio tempo a disposizione di cui godeva… questo magistrato). 
Infine, durante la perquisizione, la Polizia ha sorpreso una di queste ragazze che stava consumava un rapporto sessuale con un cliente…
Quando ho ascoltato la notizia, avrete pensato che sono rimasto “basito”… 
Ed invece no… ho ripensato a tutti coloro che in questi anni ci hanno  governato e come proprio quelle varie “escort”, siano state da loro… ben inserite in quegli apparati istituzionali, quindi perché meravigliarmi…
Ciò che di contro mi preoccupa fortemente è sapere che oggi bisogna dubitare anche di quel mondo legato al sistema giudiziario… sapendo che la nostra libertà è affidata a uomini e donne dei quali… non sappiamo nulla!!!  
I cittadini (sia quelli onesti che anche i disonesti) sperano ancora in quel sistema e soprattutto in quei giudici!!!
Sono gli stessi uomini (e donne) che dovranno esprimersi in quei tre gradi di giudizio, soprattutto in quell’ultimo… decisivo baluardo della Cassazione, che oggi dimostra (a causa della debolezza di qualche suo “indegno” rappresentante) di quanto in pericolo sia questo sistema e di come “forse”, sia molto facile corromperlo… 
La legge è uguale per tutti. Ma per alcuni è più uguale che per altri, e mi riferisco in particolare a chi è raccomandato, ha i soldi o ha qualcosa con cui ricattare!!!

Swissleaks… ma che fine hanno fatto quei nomi???

Già, sono passati cinque anni da quando la talpa informatica Hervé Falciani, ha consegnato alla procura di Torino l’elenco dei nominativi italiani con un conto presso la sede elvetica della HSBC…
Gli anni sono passati e dopo quel grande polverone,  le indagini “stranamente” si sono arenate… ma perché…???
Chi erano questi nostri connazionali che hanno pensato di depositare, somme considerevoli, in uno di quei noti paradisi fiscali???
Non è che ora che si è scoperto che in quella lista, ci sono nomi altisonanti delle nostre istituzioni, si è deciso di coprire quanto emerso e ci si giustifica con problemi legali e burocratici???
Si chiama “Lista Falciani” e tutti a quanto sembra… stiano litigando per prenderne il possesso…
Già, dalle Procure della repubblica, alla Guardia di finanza, fino ai servizi segreti!!!
Si parla di centinaia e centinaia di milioni di euro… si avete capito bene, per fare un esempio… gli eredi del costruttore Bruno De Mico sono titolari di una somma intorno ai 500 Milioni di euro… ed è lo stesso imprenditore, che negli anni 80′ fu coinvolto per la famosa tangentopoli…
Poi ci sono un elenco di nomi famosissimi… tralascio tutti i nominativi che tanto potete trovare sul web… perché ciò che m’interessa fare emergere… è che questi rappresentavano la punta di quelle note società di cui il nostro paese andava fiero… per esempio c’era chi, era presidente di Telecom Italia, chi amministratore delegato di Benetton,  poi ci sono centinaia d’imprenditori, giornalisti, rettori d’Università, manager, stilisti, cantanti, commercianti, piloti, professionisti ed anche molti sconosciuti che nel silenzio più assoluto, depositavano i loro fondi presso questa banca…

E’ ricordiamoci che stiamo parlando di una banca… in Svizzera ce ne sono circa un centinaio, suddivise tra banche cantonali (sono 24 e agiscono principalmente nel loro cantone e rappresentano le istituzioni finanziarie fondamentali), poi ci sono le banche private (certamente il tipo di banca in Svizzera più conosciuto e più utilizzato nel mondo), le banche cooperative (sono quelle che si trovano tipicamente nelle zone rurali e sono legate al territorio ed intervengono a sostegno di quelle popolazioni a dimensioni ridotte), ed infine, ma non meno importanti, le banche islamiche (inaugurate nel 2006 con il preciso obbiettivo di indirizzare in Svizzera un tipo di clientela medio-orientale, particolarmente ricco e che, a causa dei dettami della Legge Coranica non si potevano affidare alle banche tradizionali).

Quindi come si può vedere… se dovessero saltare tutti i nominativi presenti presso le altre banche… chissà, per evasione, forse un buon 15-20% finanziario del ns. paese, andrebbe sicuramente arrestato!!!

Si tenga inoltre conto che parliamo di una lista antecedente il 2007 perché l’anno successivo, lo stesso consulente, consegno alla magistratura francese un’altra lista…

Ora che in quella lista, ci fossero anche i nomi di alcuni nostri parlamentari è risaputo… dopotutto in quale occasione (rara) i nostri politici, non vengono scoperti di aver violato le nostre regole, non solo fiscali ma soprattutto morali???
Non bisogna dimenticare inoltre, che molti di quei conti sono stati in gran parte chiusi, avendo avuto (il nostro ex presidente del consiglio) l’idea geniale di farli rientrare… attraverso il famoso “scudo fiscale” in modo tale che quei fondi, da tempo accantonati da, società (plusvalenze), da persone fisiche (pagamento di tangenti, politica ) ed anche da quelle associazioni criminali (narcotraffico, estorsione, prostituzione, armi, gioco, produzione e distribuzione beni, sequestri, riciclaggio di denaro sporco, ecc…) tutti “ripuliti” attraverso il pagamento di una irrisoria percentuale imposta, a conferma quindi, che quanto ideato dall’ex ministro Giulio Tremonti, sia servito esclusivamente a consentire il rimpatrio di una parte di quei capitali, illegalmente esportati all’estero ( sì perché di questo nessuno ne parla… sembra quasi che ci abbiano fatto un favore per averli riportarli qui… ) trasformando di fatto, questa operazione illecita, in un salvacondotto generale… la mafia in particolare su quest’aspetto… ovviamente ringrazia!!!
Sicuramente, prima che la lista esplodesse… qualcuno certamente ne sarà venuto a conoscenza… ed è il motivo per cui, quel tesoro valutato in circa 7 Miliardi di euro (quota rappresentativa dei 7.500 nominativi italiani) prima del 2007 è stato ben svuotato… ed i soldi trasferiti presso altri paradisi fiscali o rientrati grazie alle riforme del Cavaliere…    
Per correttezza e precisione, bisogna aggiungere che non tutti i clienti di quella banca considerarsi evasori fiscali… in quanto trasferire denaro in una banca svizzera (se dimostrati i movimenti contabili e finanziari e soprattutto, se opportunamente segnalati nella dichiarazione dei redditi ) o possedere un conto estero, non è un reato…
Altra cosa, è quanto realizzato dalla maggior parte di quei nominativi…
E’ finito comunque il tempo dei “spalloni”, di quanti cioè facevano la spola nascondendo denaro nei sedili delle auto o in posti impensabili, in quanto adesso il nostro paese è giunto ad un accordo con le banche della Confederazione Svizzera, che saranno così obbligate, a dare informazioni sui loro clienti italiani, cade così finalmente, uno dei paradisi fiscale per gli evasori di casa nostra!!!
Ritornando comunque all’origine dell’articolo, sembrerebbe che tra quei famosi conti, ci siano anche sostenitori dell’attuale premier Matteo Renzi… ma soprattutto nominativi… che oggi… non debbono essere scoperchiati!!!
Altra circostanza assurda è che, mentre la nostra Gdf su oltre 3200 ispezioni ha fatto emergere soltanto 190 evasori, la polizia tributaria inglesi, ne ha individuati ben 3.600 ( di cui ben 1.264 di quel’elenco hanno sfruttato lo scudo fiscale…), comunque… una certa discordanza esiste, perché ne mancano esattamente 2.236 – sempre se… – come diceva un mio professore universitario d’Analisi 2 – la matematica non è un’opinione!!!
Comunque, tra prescrizioni, silenzi, ostacoli nelle indagini, procedure legate alla lentezza della nostra giustizia, condoni fiscali, interpretazioni delle leggi, si è permesso alla fine, a quanti hanno patteggiato, pagando l’eventuali sanzioni… di uscirsene… come si dice da noi in Sicilia… “cu na mangiata i… pasta“!!!
Dopotutto perché meravigliarci… è sempre la solita via di fuga offerta a tutti questi “ordinari” lestofanti… che trovano sempre grazie a questo Stato… la possibilità d’esser garantiti, mentre di contro, a noi –che rappresentiamo la maggioranza dei cittadini onesti– non resta che affliggerci per questa condizione d’ingiustizia, ove delinquenza, disonestà e immoralità hanno quotidianamente a predominare e dove, situazioni come queste, vengono di volta in volta… premiate!!!

Una tantum in cambio di voti…

Siamo alle solite, potremo fare di tutti queste definizioni degli hastag…
#…corruzione, malaffare, dissolutezza, corruttela, favori, mala-politica, induzione, concussione, tangenti, promesse, voti, scambio, malcostume, giro di denaro, truffatori, illecito, abuso d’ufficio, raccomandazione, clientelismo,  corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio o in atti giudiziari, pubblico ufficiale, istigazione, peculato, funzionari, omissione, diffamazione, pizzo, appropriazione, indebita, frode, sottrazione, violazione, ecc…
Sono passate soltanto alcune ore… e già emerge una nuova notifica, questa volta, da parte della Procura di Siracusa…
Sono 19 i politici ed i dirigenti del Comune di Priolo Gargallo ad essere inquisiti!!!
Tra le accuse vi è quella relativa alla distrazione di fondi pubblici (tra cui, anche quelli predisposti alla riserva), destinandoli a sussidi straordinari, a mo’ di  “una tantum’ in cambio di voti… e sembra trattasi di parecchie centinaia di migliaia di euro…
I provvedimenti del procuratore Giordano, hanno riguardato il sindaco di Priolo Gargallo (A.Rizza) ed il presidente del Consiglio comunale (B. Scarinci).
A questi sopra, vi sono anche, dirigenti, ex assessori, imprenditori, consulenti e dipendenti vari…
I reati contestati, a vario titolo, sono concussione, voto di scambio e concussione elettorale, con riferimento alle Regionali 2012 ed alle amministrative 2013, inoltre abuso d’ufficio, falso e truffa aggravata….
A notificare i provvedimenti è stato il Commissariato di Priolo Gargallo, in collaborazione con la Squadra Mobile e Digos della Questura di Siracusa.
L’indagine era partita nel 2012… dopo una presunta concussione nei confronti di un funzionario del Consorzio Universitario (Megara Ibleo) e successivamente gli investigatori avevano scoperto altri illeciti nella gestione degli appalti…
Dai riscontri investigativi è emerso inoltre, anche il reato di truffa aggravata, in occasione del Carnevale 2013, difatti, in quella circostanza, secondo la Procura di Siracusa, le massime cariche politiche e dirigenziali, avevano indotto la Giunta municipale in errore, facendo lievitare i costi degli organizzatori attraverso fatture gonfiate per circa 20.000 euro…
Uno dei tanti sistemi collaudati di scambio, elargizioni di contributi sociali in cambio di promesse d’assunzioni e di voti…
Come si dice… tu dai una cosa a me… che io do una cosa a te!!!
Dopotutto (osservando quanto accade ovunque… quotidianamente…) avranno pensato… cosa ci sarà di male… lo fanno tutti…

La "Grande Bruttezza"…

Vi ricordate “La grande bellezza”, il film diretto da Paolo Sorrentino che nel 2013 presentato al Festival di Cannes vinse il Premio Oscar, come miglior film straniero… ecco lì qualcosa di bello c’era… forse non tanto il film… ( non me ne voglia il regista…), ma certamente quegli scorci suggestivi dei paesaggi romani, i suoi monumenti storici, quelli si, nel film come nella realtà… rappresentano da sempre gli angoli più belli e meravigliosi del mondo…
Ieri, per una partita di pallone, alcuni di quei cosiddetti tifosi, hanno rovinato a tutti, quel po’ di gusto ad essere sportivi… perché lì da loro.. di sport non c’è ne stato… nemmeno l’ombra!!! 
In tanti hanno preferito descrivere della bellissima coreografia della Lazio che certamente è stata realizzata da chi vive tutto se stesso per la propria squadra, e pensa ad organizzare sin dagli inizi della settimana quegli striscioni, cori, bandiere, coreografie ecc…, ma tra loro c’è chi invece, vive questo tifo, non nei modi “ultras”… ma “ultra”, cioè quale esasperata manifestazione per poter scaricare su altri ( gli avversari ed i loro tifosi ) i problemi e le tensioni del loro vivere quotidiano, già, attraverso quella partita, iniziano a manifestare – sin fuori dello stadio –  quella repressa violenza, che nulla centrano con l’evento sportivo…

Ma a loro la partita non interessa… questi non sono tifosi e nemmeno “ultras”… questi si chiamano con il loro nome: delinquenti!!!

Non bisogna girarci attorno, non possiamo continuare in questo paese a dover armare un esercito di circa 2000 persone per assistere ad una partita di pallone…
Le squadre i cui tifosi “ultra” commettono queste violenze vanno radiate… per uno, due ed anche tre anni…,. vedrete che alla fine finiranno di fare, queste efferatezze a cui da troppo tempo andiamo assistendo…
Gente che muore…, ieri due tifosi accoltellati…, feriti nei pressi dello stadio un’ora e mezzo prima della partita, lanci di bottiglie e pietre contro le forze dell’ordine, sacche rinvenute adiacenti lo stadio contenenti, catene, coltelli, crick, barattoli d’alluminio riempiti, estintori… ecc… , e cosa dover aggiungere a quei nostalgici saluti a modello fascista…, con gente incappucciata e/o con caschi che mettono a ferro e fuoco una città, la nostra capitale… ma dove siamo in guerra???
Ministro Alfano… datti una mossa… non è possibile dover rinunciare a passeggiare con la propria famiglia o andare in bici con i propri bambini, perché quattro “elementi” mettano a soqquadro una intera città…
Non bisogna dimenticare inoltre tutte le strade chiuse, il traffico viene deviato, i divieto di parcheggio e le auto che posteggiate a ridosso dei percorsi diventano, desiderio di divertimento perverso, da poter distruggere e incendiare… 
Alla fine della partita, gli scontri sono ancora proseguiti, tra gli stessi tifosi e la polizia, per tentare di forzare il cordone di sicurezza creato loro,  per separarli… 
Le forze dell’ordine hanno dovuto reagire con lacrimogeni e cariche d’assalto…, un povero agente viene chiamato a fare il proprio dovere per quelle poche migliaia di euro e non sa… se potrà rientrare a casa e rivedere nuovamente i propri cari!!!
Bisogna inasprire le pene, elevare le sanzioni alle società, ripeto, radiarle fintanto che esse stesse, non provvedano, con proprie tasche, a mantenerne l’ordine…
Questo film e ormai stato replicato troppe volte.. è rappresenta per l’ennesima volta… la grande bruttezza di questa città!!!
Sono d’accordo solo con la frase di Totti ( non certamente con la sua maglietta…): GAME OVER…. perché alla fine… è meglio che se ne vadano tutti a casa… tornino a giocare in quei campetti di calcio dei propri quartieri… 
Perché alla fine, come dice un vs. detto: con affetto e sentimento, meno te vedo e mejo me sento!!!

Vice Presidente ANCE…

La notizia è di quelle che lascerebbe tutti sbigottiti… se non fosse che ormai ci siamo abituati a notizie del genere…
Quando parlo dei famosi colletti bianchi “collusi” mi riferisco proprio a quanti, celati dietro quell’apparente posizione, prestigiosa ed influente, operano in modo occultato, affinché si possano realizzare quelle attività illegali, attraverso cui, generare nuovi meccanismi per tangenti, evasioni, ecc…, tali da garantire a quel sistema politico/mafioso/clientelare un continuo sostentamento con cui poter continuare ad operare in modo dissimulato e garantendo quanto chiesto dai soggetti criminali…    
Certo ogni tanto il sistema s’incrina, ed ecco quindi che anche individui all’interno di quel sistema malavitoso iniziano collaborare, diventando veri e propri collaboratori di giustizia… 
E’ il caso di Vincenzo Sinacori – capo del mandamento mafioso di Mazara del Vallo – dalle cui dichiarazioni è emerso un collegamento tra imprenditori del settore degli appalti pubblici, posti ai vertici di associazioni nazionali di categoria e ritenuti vicini a boss mafiosi…
L’operazione coadiuvata dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, ha visto provvedimenti in tutta la provincia trapanese…
In particolare nei confronti di Pietro Funaro – Vice Presidente dell’ANCE ( Collegio Nazionale dei Costruttori Edili ), che per “onor di causa”, bisogna dire che da sempre – attraverso convegni e partecipazioni – in qualità di associazione di categoria, manifesta in modo attivo la lotta contro eventuali infiltrazioni malavitose, denunciandone sia il sistema ramificato, che, allontanando quanti (iscritti all’associazione) successivamente vengono ad essere incriminati per associazione mafiosa… 
Certamente dover sentire ( previe ovviamente tutte le necessarie e corrette verifiche in corso da parte degli organi inquirenti ) che quanto emerso, coinvolga anche personaggi di spicco di una categoria che da sempre si batte contro l’illegalità, fa infelicemente venire i dubbi, anche purtroppo sulla loro stessa irreprensibilità…
Già perché coloro che fanno parte di questa associazione, in particolare se dirigenti, hanno l’obbligo, non soltanto di sviluppare e rafforzare gli imprenditori iscritti nell’associazione, ma ispirare principalmente la coscienza di quei valori civili e sociali…
L’impegno quindi, non è soltanto rappresentato nel far rispettare a tutti, leggi, regolamenti e normative in genere emanate dallo Stato e dagli altri enti pubblici, ma quello di garantire e blindare, l’adempimento  di quei contratti essenziali per lo svolgimento degli appalti pubblici, attraverso il rispetto e la verifica costante dei C.C.N.L. della manodopera propria o di quella in sub-appalto, della sicurezza, ed infine anche quanto svolto dalle società di servizi e di forniture…  
Essere quindi garanti d’incorruttibilità, denunciando ed allontanando definitivamente quelle imprese ed i loro titolari, che pur essendo iscritti all’associazione, ne hanno violato le regole etiche, concorrendo in comportamenti sleali pur di raggiungere i propri fini… certamente quest’ultimi…criminali. 
Quanti altri sequestri e confische dobbiamo attendere, prima che si vedano realizzare –da parte di tutte le associazioni nazionali di categoria– quelle procedure chiare, precise e metodiche, tali da permettere a chiunque, in modo inconfondibile, il rispetto di quella libera concorrenza, condizione necessaria per lo sviluppo del mercato del lavoro, che premia non soltanto il processo produttivo, ma sicuramente la qualità dell’impresa stessa???

Assicurazione… fai da te!!!

Aguzzare l’ingegno, ecco ciò che fanno oggi la gran parte dei cittadini, per superare questo periodo di crisi.  
Allora improvvisando ognuno a modo suo, grazie ad uno scanner, ad un programma di foto ritocco e ad una stampante a colore, si ci trasforma in veri e propri falsari…
Ebbene, da una indagine effettuata da parte degli organi di controllo, si scopre che sulle nostre strade circolano oltre 4 milioni di mezzi senza assicurazione…
Sono circa uno su dieci i mezzi che viaggiano senza polizza… e se a questa inoltre aggiungiamo anche le mancate revisioni, le auto, gli autocarri e le moto, ciò che circola per le nostre strade, sono soltanto dei grossi pericoli per la nostra incolumità…
Già, perché il rischio non è soltanto pertinente con la deformazione della carrozzeria o della meccanica, ma soprattutto con quanto realizzato in numero di infortuni o di vittime… ed allora, ecco iniziare una “via crucis legale”, che si sa quando comincia, ma non si saprà mai quando finirà…
Le assicurazioni sono sempre più care e la crisi diminuisce le probabilità di mettersi in regola, ma se si confronta il numero di immatricolazione con quello delle polizze, ci si accorge subito che qualche numero non combacia, anche se non bisogna dimenticare, coloro che, proprio per i motivi di cui sopra, preferiscono utilizzare i mezzi pubblici e non rinnovare i contratti assicurativi ancora in essere.
Poi ci sono quanti, in caso d’incidente anche se lieve, pur di non farsi individuare dalle forze dell’ordine scappono via e si allontanano velocemente dalla zona dell’incidente e pur avendo la possibilità di registrare l’eventuale numero di targa, ecco che si scopre che di quel mezzo…,  ne è già stato denunciato il furto.
Sono quasi tutti senza copertura e serve a poco quanto realizzato dalla polizia stradale o municipale, in quanto le sanzioni sono inutili, inconcludenti, sterili ed alla fine, la situazione non cambia…, poiché, se da un lato è previsto il sequestro del mezzo, dall’altro lo si lascia in custodia allo stesso proprietario, con la possibilità che quest’ultimo, continui ad usarlo come nulla fosse…
Poi c’è pure chi cerca di mettersi a modo suo in regola, acquistando polizze low cost, redatte su internet, che non hanno alcun valore nel nostro paese ed in caso di sinistro, queste, non coprono un bel nulla!!! 
Sono soprattutto utilizzate dagli immigrati, che realizzano queste RCA per le loro auto di modesto valore e così le volte in cui vengono individuati nei controlli stradali, presentano documenti d’identità quasi sempre falsi, dichiarano di possedere redditi molto bassi e di non possedere una fissa dimora, tutto ciò per riuscire a far confondere le proprie tracce, ma soprattutto per non voler rispettare le nostre leggi…
Così, oltre alla beffa per una denuncia presentata del tutto inutile e per un danno subito che forse ci ha lasciato pure malconci, ecco che ci ritroveremo nel bel mezzo di un procedimento per frode assicurativa, con il rischio di restare coinvolti nella vicenda, mentre il furbo continuerà a percorrere le nostre strade, del tutto libero e indifferente…

Segnali nei citofoni

Sembra che dietro certi segnali messi vicino ai portoni e/o accanto alle targhette citofoniche, ci sia nascosto un “codice degli zingari”, cioè un sistema per individuare e conoscere le abitudini degli inquilini e quindi attraverso questi, tentare eventuali espedienti… tra cui anche i furti…
La notizia era uscita per la città di Genova, dove sono stati individuati, molti di questi segnali, ma a questi, va aggiunto che le persone derubate, hanno ricordato soltanto dopo che questi segnali fossero ben presenti e che loro, per negligenza e/o indifferenza, non li avessero presi con particolare attenzione…

Ora sono le stesse forze dell’ordine ed i media a darne annuncio, confermando quanto da sempre, l’uso dei segnali rappresenta uno dei migliori sistemi utilizzati, anche nello svolgimento delle proprie mansioni, da parte delle spie…

La versione italiana tiene conto di pochi segnali, ma nel mondo esistono varie versioni, con cui contraddistinguere abitazioni, disabitate, comportamenti degli inquilini, generosità, ecc…
In un periodo come questo, ad alta tecnologica, ci accorgiamo che l’uso di sistemi “ antichi ” ha ancora i suoi effetti, lo vediamo anche nel quotidiano, da quanto svolto dalla criminalità, attraverso l’uso dei cosiddetti “ pizzini ”…

I segnali danno a coloro che li sanno interpretare, dei suggerimenti… tipo l’abitazione è stata svaligiata, oppure niente di valore al suo interno, oppure pericolo d’allarme, animali in casa…, tutto ciò per evitare rischi inutili ai probabili delinquenti.
Quanto svolto dalle forze dell’ordine in prevenzione è fondamentale, ma purtroppo la malavita è ben organizzata nel trovare nuove ed alterne soluzioni, perché possano continuare ad operare, eludendo tutti quei sistemi e quelle tecniche cui gli organi di vigilanza man mano vanno affinando…
Una continua lotta, dove noi tutti dobbiamo sempre vigilare, perché fatti incresciosi, non possano mai realizzarsi sia nei nostri che negli altrui quartieri…

Segnali nei citofoni

Sembra che dietro certi segnali messi vicino ai portoni e/o accanto alle targhette citofoniche, ci sia nascosto un “codice degli zingari”, cioè un sistema per individuare e conoscere le abitudini degli inquilini e quindi attraverso questi, tentare eventuali espedienti… tra cui anche i furti…
La notizia era uscita per la città di Genova, dove sono stati individuati, molti di questi segnali, ma a questi, va aggiunto che le persone derubate, hanno ricordato soltanto dopo che questi segnali fossero ben presenti e che loro, per negligenza e/o indifferenza, non li avessero presi con particolare attenzione…

Ora sono le stesse forze dell’ordine ed i media a darne annuncio, confermando quanto da sempre, l’uso dei segnali rappresenta uno dei migliori sistemi utilizzati, anche nello svolgimento delle proprie mansioni, da parte delle spie…

La versione italiana tiene conto di pochi segnali, ma nel mondo esistono varie versioni, con cui contraddistinguere abitazioni, disabitate, comportamenti degli inquilini, generosità, ecc…
In un periodo come questo, ad alta tecnologica, ci accorgiamo che l’uso di sistemi ” antichi ” ha ancora i suoi effetti, lo vediamo anche nel quotidiano, da quanto svolto dalla criminalità, attraverso l’uso dei cosiddetti ” pizzini “…

I segnali danno a coloro che li sanno interpretare, dei suggerimenti… tipo l’abitazione è stata svaligiata, oppure niente di valore al suo interno, oppure pericolo d’allarme, animali in casa…, tutto ciò per evitare rischi inutili ai probabili delinquenti.
Quanto svolto dalle forze dell’ordine in prevenzione è fondamentale, ma purtroppo la malavita è ben organizzata nel trovare nuove ed alterne soluzioni, perché possano continuare ad operare, eludendo tutti quei sistemi e quelle tecniche cui gli organi di vigilanza man mano vanno affinando…
Una continua lotta, dove noi tutti dobbiamo sempre vigilare, perché fatti incresciosi, non possano mai realizzarsi sia nei nostri che negli altrui quartieri…

Equitalia e l’Agenzie delle entrate…

Sara questa mia mania, di leggere libri su spie, servizi segreti, politica, servizi deviati, mafia, ecc…, che metto sempre in discussione quanto mi si fa vedere, nei telegiornali, nei quotidiani ed allora mi chiedo, perché arrivano sempre puntuali, notizie di pacchi bomba ( che poi non esplodono), allarmi d’incendi, terroristi che escono dall’oltretomba, perché qualcuno vuole veramente farci credere che siamo sotto attacco…

Ricordate il film con Bruce Willis e Denzel Washinton, intitolato “Attacco al Potere”, dove con la scusa della lotta al terrorismo, lo Stato inizia ad imporre, attraverso l’esercito, le maniere forti facendo saltare tutte quelle garanzie costituzionali…

Mi sembra quindi, che ogni qualvolta qualcuno tenti un cambio di rotta, tali da adottare, misure sufficienti, per cambiare questo stato “soporifero” dall’attuale condizione…, ecco che si ripresentano, gravi rischi per il paese… 

E’ come se tutto, sostanzialmente, debba rimanere inalterato, a cominciare dalla politica, dai partiti, da coloro che ci rappresentano, da quegli impresari che la foraggiano, da quelle imprese solidali ed amiche, dalle notizie giornalistiche filtrate, dai criteri di scelta per le candidature, dalle associazioni di categoria compiacenti, in definitiva da tutto quel sistema clientelare, che in tanti, non si vuole che si cambi…, ed in particolare, pur di riuscire nell’intenzione, si inizia alzando la tensione sociale…

Ed allora, ecco che sentiamo di un pacco bomba spedito alla Direzione Generale di Equitalia, quindi di un imprenditore che nel milanese ha aggredito due ispettori, di scontri davanti ad una Sede dell’agenzia a Napoli tra Polizia e giovani manifestanti, sequestri la settimana scorsa di dipendenti dell’agenzia da parte di un cittadino armato, lancio di un gruppo di persone di due molotov contro la sede a Livorno della società cercando anche di dare fuoco sull’altro lato dell’edificio e non dimentichiamoci delle lettere spedite con proiettili al suo interno…, qualcuno lo chiama terrorismo a bassa intensità…

Io invece la chiamo delinquenza da condannare, gruppi violenti ben organizzati, pagati da qualcuno che sta dietro le quinte, per innescare e fomentare questi atti di violenza, che nulla hanno a che fare con il pagamento di cartelle esattoriali, con esasperazioni che portano a suicidi, con situazioni drammatiche di cui sentiamo giornalmente…
Qui si tratta di voler strumentalizzare la vicenda, certamente non entro nel particolare del disagio sociale, nel quotidiano, ed in quella cartella esattoriale che si ha difficoltà a pagare, ma esistono tanti modi, a cominciare dal dilazionare il pagamento in base al proprio reddito, dal cercare attraverso i funzionari di trovare una possibile soluzione, dal comprendere che quel sistema istituzionale, serve anche e purtroppo a colpire chi della evasione ne ha fatto un proprio stile di vita, recuperare… e sono 13 ( in Miliardi di euro ) quelli recuperati nel 2011, che certamente, potranno essere utilizzati per migliorare i servizi di tutti noi cittadini…

Evitiamo tutti, quindi di dare giudizi affrettati, senza conoscerne bene i fatti, i reali motivi che spingono le persone a compiere atti estremi ed a seguire degli slogan, non incolpiamo Equitalia per i suicidi e non diamo giudizi affrettati su quelle scelte, di cui molte a carattere personale, non colpevolizziamo gli avversari politici, che si esprimono, contro questo o quel sistema, ognuno può e dire la sua, in questa pur sempre democrazia…
Oggi, ci si dimentica, che il primo motivo di alzare la tensione sociale è proprio quella di destabilizzare il nostro Paese e chi lo sta governando ( aggiungerei con ancora qualche correttivo… al buon lavoro fatto dal prof Monti ),  e quindi tentano in tutti i modi, anche attraverso la compiacenza dei giornali internazionali,  di mostrare quanto accade, e presentare all’opinione pubblica mondiale ed a noi le loro giustificate preoccupazioni…, in questi giorni infatti vengono riportate notizie con titoli tipo: “ Preoccupazione sul fronte a una possibile escalation terrorista nel Paese, inquietudine dopo le violenze contro l’austerità, sembra di essere negli anni ‘70,  l‘esercito potrebbe proteggere Finmeccanica ed Equitalia, Soldati potrebbero essere dislocati a proteggere gli uffici delle tasse italiani, Governo italiano preoccupato di fronte a una possibile escalation terrorista nel Paese…
Pensate ancora, che dietro tutto questo, ci siano soltanto quei poveri disperati, delle caselle esattoriali???

  

Equitalia e l'Agenzie delle entrate…

Sara questa mia mania, di leggere libri su spie, servizi segreti, politica, servizi deviati, mafia, ecc…, che metto sempre in discussione quanto mi si fa vedere, nei telegiornali, nei quotidiani ed allora mi chiedo, perché arrivano sempre puntuali, notizie di pacchi bomba ( che poi non esplodono), allarmi d’incendi, terroristi che escono dall’oltretomba, perché qualcuno vuole veramente farci credere che siamo sotto attacco…

Ricordate il film con Bruce Willis e Denzel Washinton, intitolato “Attacco al Potere“, dove con la scusa della lotta al terrorismo, lo Stato inizia ad imporre, attraverso l’esercito, le maniere forti facendo saltare tutte quelle garanzie costituzionali…

Mi sembra quindi, che ogni qualvolta qualcuno tenti un cambio di rotta, tali da adottare, misure sufficienti, per cambiare questo stato “soporifero” dall’attuale condizione…, ecco che si ripresentano, gravi rischi per il paese… 

E’ come se tutto, sostanzialmente, debba rimanere inalterato, a cominciare dalla politica, dai partiti, da coloro che ci rappresentano, da quegli impresari che la foraggiano, da quelle imprese solidali ed amiche, dalle notizie giornalistiche filtrate, dai criteri di scelta per le candidature, dalle associazioni di categoria compiacenti, in definitiva da tutto quel sistema clientelare, che in tanti, non si vuole che si cambi…, ed in particolare, pur di riuscire nell’intenzione, si inizia alzando la tensione sociale…

Ed allora, ecco che sentiamo di un pacco bomba spedito alla Direzione Generale di Equitalia, quindi di un imprenditore che nel milanese ha aggredito due ispettori, di scontri davanti ad una Sede dell’agenzia a Napoli tra Polizia e giovani manifestanti, sequestri la settimana scorsa di dipendenti dell’agenzia da parte di un cittadino armato, lancio di un gruppo di persone di due molotov contro la sede a Livorno della società cercando anche di dare fuoco sull’altro lato dell’edificio e non dimentichiamoci delle lettere spedite con proiettili al suo interno…, qualcuno lo chiama terrorismo a bassa intensità…

Io invece la chiamo delinquenza da condannare, gruppi violenti ben organizzati, pagati da qualcuno che sta dietro le quinte, per innescare e fomentare questi atti di violenza, che nulla hanno a che fare con il pagamento di cartelle esattoriali, con esasperazioni che portano a suicidi, con situazioni drammatiche di cui sentiamo giornalmente…
Qui si tratta di voler strumentalizzare la vicenda, certamente non entro nel particolare del disagio sociale, nel quotidiano, ed in quella cartella esattoriale che si ha difficoltà a pagare, ma esistono tanti modi, a cominciare dal dilazionare il pagamento in base al proprio reddito, dal cercare attraverso i funzionari di trovare una possibile soluzione, dal comprendere che quel sistema istituzionale, serve anche e purtroppo a colpire chi della evasione ne ha fatto un proprio stile di vita, recuperare… e sono 13 ( in Miliardi di euro ) quelli recuperati nel 2011, che certamente, potranno essere utilizzati per migliorare i servizi di tutti noi cittadini…

Evitiamo tutti, quindi di dare giudizi affrettati, senza conoscerne bene i fatti, i reali motivi che spingono le persone a compiere atti estremi ed a seguire degli slogan, non incolpiamo Equitalia per i suicidi e non diamo giudizi affrettati su quelle scelte, di cui molte a carattere personale, non colpevolizziamo gli avversari politici, che si esprimono, contro questo o quel sistema, ognuno può e dire la sua, in questa pur sempre democrazia…
Oggi, ci si dimentica, che il primo motivo di alzare la tensione sociale è proprio quella di destabilizzare il nostro Paese e chi lo sta governando ( aggiungerei con ancora qualche correttivo… al buon lavoro fatto dal prof Monti ),  e quindi tentano in tutti i modi, anche attraverso la compiacenza dei giornali internazionali,  di mostrare quanto accade, e presentare all’opinione pubblica mondiale ed a noi le loro giustificate preoccupazioni…, in questi giorni infatti vengono riportate notizie con titoli tipo: ” Preoccupazione sul fronte a una possibile escalation terrorista nel Paese, inquietudine dopo le violenze contro l’austerità, sembra di essere negli anni ’70,  l‘esercito potrebbe proteggere Finmeccanica ed Equitalia, Soldati potrebbero essere dislocati a proteggere gli uffici delle tasse italiani, Governo italiano preoccupato di fronte a una possibile escalation terrorista nel Paese…
Pensate ancora, che dietro tutto questo, ci siano soltanto quei poveri disperati, delle caselle esattoriali???

  

C’era una volta la scuola…

“Addolorati e sconcertati per l’arresto del collega ……, manifestiamo il nostro apprezzamento per la sua professionalità, correttezza e disponibilita’ in ambito lavorativo. Fiduciosi nel corso della giustizia per un sollecito chiarimento della posizione del collega, che ha diritto, comunque, alla presunzione di innocenza fino a prova contraria, sottolineano, sconfessando le affermazioni di molte testate giornalistiche, – e’ detto in un testo dei docenti – la comprovata serietà e correttezza di tutto il corpo docente e personale della scuola, da sempre attento alla crescita culturale, professionale e civica dei propri studenti”.
I colleghi docenti, si sono mobilitati per difendere l’arresto del professor G.F. loro collega, accusato di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e certamente ognuno di noi, spera, che quanto accaduto sia frutto di un errore e che quindi il prof. incriminato risulti non colpevolezza della circostanza…
Ciò che non capisco è come ciò possa essere successo…, quello che voglio dire e che oggi tutti i dipendenti sono soggetti a sorveglianza sanitaria, tra cui è possibile richiedere, al medico competente un controllo per eventuale uso di stupefacenti…
Allora mi chiedo… perché non eseguire questi controlli a tutti coloro che operano nell’ambito della scuola,  iniziando dagli alunni, continuando con i prof. ed inserendo pure i collaboratori scolastici…
Trovare delle sostanze stupefacenti in una macchina, non dimostra niente… è stato eseguito un test sul prof.??? come è risultato??? se l’esito era positivo è stata controllata l’abitazione??? ed ancora erano presenti le impronte su quanto trovato nella macchina… corrispondevano oppure appartengono a qualcun’altro e a chi precisamente…
Se alla fine di questi semplici controlli, tutto risultasse negativo, potrei iniziare a pensare che qualcuno abbia di proposito messo della droga nella macchina del prof… non vi sembra??? Infatti la polizia non ha ricevuto una chiamata anonima… e chi poteva farla se non uno che conoscesse bene le sue abitudini e/o che voleva incriminarlo…
Non c’e bisogno di leggere Jeffery Deaver, Agatha Christie, Micheal Connelly, per diventare un piccolo esperto di thriller e non volendo sostituirsi a Sherlock Holmes, credo che comunque sarebbe sempre meglio vagliare da parte delle autorità le notizie, prima di darle in pasto ai giornali… e mettere in croce il primo che capiti a tiro…
Ora tutti a discutere sui principi che la scuola dovrebbe trasmettere, quell’educazione ai principi e ai doveri di buon cittadino, e certamente non all’uso di droga, ci troviamo invece con una macchina con cocaina e marijuana (per essere precisi, 5 grammi di cocaina, già divisi in confezioni da un grammo, e 45 grammi di marijuana) che secondo gli investigatori, intendeva spacciare a scuola…
Certamente siamo al paradosso, tutto il contrario che avrebbe dovuto svolgere nella sua funzione d’insegnante, ma la vera verità che nessuno vuole dire e che sono in tanti ( gli insegnanti ) che ne fanno uso e abuso e di cui nessuno si preoccupa, con ovvie ripercussioni nell’insegnamento ed in quei valori che vengono così messi in discussione…  
Chissà forse bastava soltanto iniziare a controllare con quale reddito il prof. si era potuto permettere l’acquisto di una  Bmw, ma ormai in Italia tutti possiedono auto di lusso da 35.000 in su con buste paghe da morti di fame…,  già come fa uno stipendiato pubblico con un reddito di 1.500,00 euro al mese a comprarsi una simile macchina??? Se fosse così bravo da mettere da parte 500,00 euro al mese ci vorrebbero almeno 6 anni de suo stipendio… e poi i costi di gestione ( assicurazione, bollo, tagliandi, manutenzione riparazioni, ecc…) con quali altri soldi li pagherebbe sempre con quei 1000,00 rimasti…???
Se in Italia i controlli, venissero svolti in maniera rapida, corretta, incrociando i reali redditi dichiarati con quanto posseduto, non avremmo certamente bisogno di dover attendere, eventuali telefonate anonime…
Certo quanto accaduto dimostra che bisogna sin da subito iniziare un monitoraggio selettivo, perché non possa mai ripetersi, quanto in questi giorni sentito e soprattutto per salvaguardare tutte quelle generazioni di ragazzi/e che dovranno ancora attraversare le nostre purtroppo già mediocri scuole…

C'era una volta la scuola…

”Addolorati e sconcertati per l’arresto del collega ……, manifestiamo il nostro apprezzamento per la sua professionalità, correttezza e disponibilita’ in ambito lavorativo. Fiduciosi nel corso della giustizia per un sollecito chiarimento della posizione del collega, che ha diritto, comunque, alla presunzione di innocenza fino a prova contraria, sottolineano, sconfessando le affermazioni di molte testate giornalistiche, – e’ detto in un testo dei docenti – la comprovata serietà e correttezza di tutto il corpo docente e personale della scuola, da sempre attento alla crescita culturale, professionale e civica dei propri studenti”.
I colleghi docenti, si sono mobilitati per difendere l’arresto del professor G.F. loro collega, accusato di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e certamente ognuno di noi, spera, che quanto accaduto sia frutto di un errore e che quindi il prof. incriminato risulti non colpevolezza della circostanza…
Ciò che non capisco è come ciò possa essere successo…, quello che voglio dire e che oggi tutti i dipendenti sono soggetti a sorveglianza sanitaria, tra cui è possibile richiedere, al medico competente un controllo per eventuale uso di stupefacenti…
Allora mi chiedo… perché non eseguire questi controlli a tutti coloro che operano nell’ambito della scuola,  iniziando dagli alunni, continuando con i prof. ed inserendo pure i collaboratori scolastici…
Trovare delle sostanze stupefacenti in una macchina, non dimostra niente… è stato eseguito un test sul prof.??? come è risultato??? se l’esito era positivo è stata controllata l’abitazione??? ed ancora erano presenti le impronte su quanto trovato nella macchina… corrispondevano oppure appartengono a qualcun’altro e a chi precisamente…
Se alla fine di questi semplici controlli, tutto risultasse negativo, potrei iniziare a pensare che qualcuno abbia di proposito messo della droga nella macchina del prof… non vi sembra??? Infatti la polizia non ha ricevuto una chiamata anonima… e chi poteva farla se non uno che conoscesse bene le sue abitudini e/o che voleva incriminarlo…
Non c’e bisogno di leggere Jeffery Deaver, Agatha Christie, Micheal Connelly, per diventare un piccolo esperto di thriller e non volendo sostituirsi a Sherlock Holmes, credo che comunque sarebbe sempre meglio vagliare da parte delle autorità le notizie, prima di darle in pasto ai giornali… e mettere in croce il primo che capiti a tiro…
Ora tutti a discutere sui principi che la scuola dovrebbe trasmettere, quell’educazione ai principi e ai doveri di buon cittadino, e certamente non all’uso di droga, ci troviamo invece con una macchina con cocaina e marijuana (per essere precisi, 5 grammi di cocaina, già divisi in confezioni da un grammo, e 45 grammi di marijuana) che secondo gli investigatori, intendeva spacciare a scuola…
Certamente siamo al paradosso, tutto il contrario che avrebbe dovuto svolgere nella sua funzione d’insegnante, ma la vera verità che nessuno vuole dire e che sono in tanti ( gli insegnanti ) che ne fanno uso e abuso e di cui nessuno si preoccupa, con ovvie ripercussioni nell’insegnamento ed in quei valori che vengono così messi in discussione…  
Chissà forse bastava soltanto iniziare a controllare con quale reddito il prof. si era potuto permettere l’acquisto di una  Bmw, ma ormai in Italia tutti possiedono auto di lusso da 35.000 in su con buste paghe da morti di fame…,  già come fa uno stipendiato pubblico con un reddito di 1.500,00 euro al mese a comprarsi una simile macchina??? Se fosse così bravo da mettere da parte 500,00 euro al mese ci vorrebbero almeno 6 anni de suo stipendio… e poi i costi di gestione ( assicurazione, bollo, tagliandi, manutenzione riparazioni, ecc…) con quali altri soldi li pagherebbe sempre con quei 1000,00 rimasti…???
Se in Italia i controlli, venissero svolti in maniera rapida, corretta, incrociando i reali redditi dichiarati con quanto posseduto, non avremmo certamente bisogno di dover attendere, eventuali telefonate anonime…
Certo quanto accaduto dimostra che bisogna sin da subito iniziare un monitoraggio selettivo, perché non possa mai ripetersi, quanto in questi giorni sentito e soprattutto per salvaguardare tutte quelle generazioni di ragazzi/e che dovranno ancora attraversare le nostre purtroppo già mediocri scuole…