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Catania: se la legalità viene in questi modi disattesa, ditemi… chi stiamo votando???

Mi sono giunte delle mail da alcuni candidati relative alle prossime elezioni comunali…
Questi Sig.ri mi hanno gentilmente inviato delle foto di come i manifesti infissi negli stalli loro assegnati, siano stati coperti da altri contendenti…
Sappiamo bene come l’affissione dei manifesti elettorali può essere effettuata solo negli appositi spazi autorizzati, ma se da un lato ciascun candidato ha diritto all’assegnazione di quegli stalli tramite un sorteggio, dall’altro non dovrebbe subire la beffa di pagare un servizio del quale non potrà correttamente  beneficiare…
Mi permetto infatti di ricordare come i manifesti collocati al di fuori di quei suddetti spazi o ancor peggio affissi in stalli loro non assegnati, andrebbero immediatamente oscurati e la Polizia Municipale dovrebbe provvedere a comminare le relative sanzioni ai trasgressori…

Il problema difatti è quello di far rispettare quanto sopra e per far ciò bisogna ovviamente fare in modo di verificare costantemente quei luoghi pubblici!!!

Così come hanno fatto quei candidati che mi hanno scritto che per l’appunto, nel percorrere le strada cittadine, hanno scoperto e di conseguenza evidenziato al sottoscritto quanto segue: 

Viale Mario Rapisardi, piazzetta angolo Via Stazzone: i manifesti sono stati coperti da altri manifesti di diversa lista politica…

Eguale circostanza in piazza Trento occupato indebitamente… 

Analoga situazione in Piazza Borgo e Piazza Europa… 

In questa totale giungla elettorale la confusione dei manifesti è palese; alcuni candidati sono presenti tra l’altro con posizioni politiche diametralmente opposte: già… in un consiglio comunale sono rappresentati politicamente con il centro-destra ed in un altro Comune si stanno presentando con quello del centro-sinistra; un mistero per il sottoscritto comprendere come questi siano riusciti nel loro intento…  

Dalle foto inoltre è emerso che in molti hanno utilizzato più e più volte gli altrui stalli, senza minimamente preoccuparsi delle eventuali sanzioni amministrative previste!!! 

Ho saputo altresì che chi è posto a quei controlli è stato in questi giorni posto a conoscenza dell’accaduto, ma non solo, sono state effettuate delle denunce nei confronti di chi ha asportato e/o coperto illegittimamente quegli affissi…

Ho ringraziato i candidati che a mezzo mail mi hanno contattato (sapendo del mio impegno nei confronti di quei contrastanti principi di legalità…), tanto da essermi offerto dall’accompagnarli al fine di evidenziare chi si è reso responsabile di quelle affissioni abusive; in questo modo, oltre a prendere contezza di chi sia il soggetto beneficiario di quella indebita propaganda elettorale, sarà possibile provvedere all’individuazione del committente solidalmente obbligato con il materiale esecutore dell’affissione…

Va tuttavia precisato che tale prassi non può costituire una soluzione definitiva in quanto non risolve il problema e non assolve al ripristino delle condizioni di parità, ragione per cui sarà  necessario che gli uffici comunali preposti, provvedano quanto prima con interventi di ripristino definitivo!!! 

È inoltre stato eccepito come in taluni casi – ove una tale prassi sia stata posta in essere – un danno d’immagine lamentato dai beneficiari del materiale abusivamente affisso che, disconoscendo la paternità del gesto, lamentavano la possibilità che tale condotta potesse essere stata posta in essere da correnti avversarie proprio al fine di recare danno. 

Ecco perché in tale ottica è importante la presenza sul campo di tutti, perché sarà maggiormente utile sincerarsi che gli operatori tecnici autorizzati ai controlli, non dilunghino le tempistiche di quei loro interventi!!!

Certo comunque che se sono questi i principi di legalità con cui alcuni di quei candidati si stanno presentando… 

CATANIA: Un finanziere e tre vigili urbani, tra i soggetti in custodia cautelare accusati a vario titolo…

Stavo ascoltando stamattina la radio in auto, quando ho sentito di una operazione in corso nella nostra Provincia da parte della della Dda della Procura etnea che attraverso i militari della guardia di finanza di Catania ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare  nei confronti di 22 persone accusate a vario titolo, di associazione mafiosa,  corruzione, falso in atto pubblico, trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio, corruzione elettorale, estorsioni ed intralcio alla giustizia.

Sembra, secondo le indagini, che tra quei soggetti vi siano tra essi un finanziere e tre uomini della polizia municipale, a cui è stata contestata l’aggravante di avere favorito alcuni clan di quelle abituali associazioni mafiose…

In totale sono 34 le persone indagato e sono state sequestrate quote sociali e patrimoni di ben tre società operanti nel settore dei bar e della ristorazione, per un valore complessivo stimato di circa 5 milioni di euro.

Inoltre nel corso delle indagini, è emersa la condotta corruttiva ed elettorale di un vice brigadiere della guardia di finanza e ad altri esponenti politici locali, ed ancora sono emerse le condotte di altri pubblici ufficiali, tre dei quali appartenenti alla Polizia Municipale di Catania, i quali redigevano false relazioni di servizio per garantire la sussistenza dei requisiti richiesti dalla normativa di settore per garantire l’assegnazione di alloggi popolari da parte dell’IACP. 

Va segnalato come il Comune di Catania abbia in una nota ha dichiarato di aver avviato le procedure per sospendere dal servizio con effetto immediato i vigili urbani. 

Cosa dire, dovrei restare sorpreso da notizie come queste, ma ormai da tempo mi sono convinto che il marcio non vada ricercato esclusivamente in quei cosiddetti ambienti “malavitosi“, ma anche all’interno di quegli apparati pubblici che, per loro stessa natura, dovrebbero rappresentare il primo vero baluardo contro la criminalità organizzata e ai suoi affari illeciti, ma che vede viceversa, come possiamo costatare ahimè da questa ennesima inchiesta giudiziaria, il coinvolgimento proprio di quei suoi uomini “infedeli”, chissà forse definiti con molta leggerezza o dovrei dire erroneamente: “servitori dello Stato”!!!

Cave laviche abusive: Vanno indagati anche coloro che sono preposti al controllo del territorio!!!

Non meno di cinque giorni fa avevo scritto un post intitolato “Le cave laviche dell’Etna sotto il mirino degli accertamenti: : http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/02/le-cave-laviche-delletna-sotto-il.html e di oggi la notizia che il N.O.E. di Catania, i Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale – Nucleo Operativo Ecologico, dando seguito alle indagini avviate a seguito di un primo sequestro operato nel Comune di Nicolosi, hanno accertato che la società in esame, operasse sin 1998 senza alcuna autorizzazione valida per l’esecuzione delle attività estrattive.
Come sempre non entro nelle risultanze degli accertamenti, d’altronde c’è chi lo fa – a mezzo web – sicuramente meglio di me…
Quanto m’interessa evidenziare è voler comprendere come situazioni come questa appena emersa, sia stata possibile…
Sì… è inconcepibile che per oltre vent’anni nessuno ha visto nulla ed allora mi chiedo: ma la cava non è vicina gli uffici degli Enti preposti ai controlli, mi riferisco al Parco dell’Etna e alla Forestale???
Sono sicuro che in linea d’aria stiamo parlando di una distanza all’incirca di un chilometro… 
D’altronde leggevo che la cava appena sequestrata, occupava un’area estesa, pari a circa sei ettari, con fronti di cava lati in alcuni punti anche 15/20 metri, quindi qualcuno di quei forestali o di quegli addetti al parco, avrebbero dovuto certamente vedere qualcosa, anche perché a quanto sembra, hanno avuto vent’anni per accorgersene…
Ma non solo loro, perché mi dispiace dirlo, ma debbo altresì aggiungere quei dipendenti delle Polizia Municipale del Comune di Nicolosi ed anche le forze dell’ordine, che negli anni, saranno certamente passati da quelle parti (sicuramente centinaia di volte…)  e se pur quei controlli non erano di loro competenza, avrebbero certamente potuto segnalare quanto erano venuto a conoscenza…
Ed invece nulla… il silenzio prevale, l’omertà in quel circondario è assoluta!!!
Per quanto mi riguarda, il vero problema non è costituito dalla quantificazione del materiale estratto abusivamente, quello fa parte di un disfacimento ambientale e soprattutto di un illecito amministrativo che ha portato negli anni, alla vendita di centinaia di migliaia di metri cubi di roccia lavica, destinata alla lavorazione, frantumata e commercializzazione…
Già… un’area posta all’interno del perimetro del Parco Naturale dell’Etna, adiacente una cittadina meravigliosa, punto di passaggio obbligato per recarsi al nostro vulcano, ma incredibilmente nessuno ha visto nulla…

Neppure i cittadini o meglio quella parte di loro che nel corso degli anni, si sono sciacquati la bocca con teoremi di liceità a garanzia del proprio terremoto, dove alcuni di essi, se pur celati sotto cosiddette “associazioni di legalità”, non hanno mai presentato un solo esposto su questa o altre vicende…
Ah… certo dimenticavo, nessuno aveva visto o sentito nulla, ne il rumore dei mezzi d’opera e neppure quegli autocarri che quotidianamente attraversavano (carichi di materiale lavico) il paese…
Ma si sa… nessuno vede “l’elefante nella stanza“: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/01/cave-abusive-nel-parco-delletna-sono.html
Come diceva Antonio Castronuovo: “Destino del miope e dello sciocco: guardare ma non vedere”!!!

Al cimitero di Catania: figli e figliastri!!!

Questa mattina, mi sono recato al cimitero di Catania e lì come consuetudine, dopo aver acquistato i fiori da portare a quanti non ci sono più, mi accingevo ad entrare dall’ingresso riservato alle auto, posto su Via Madonna del Divino Amore…

Giunto vicino alla vigilanza (appalto aggiudicato alla Società Multiservizi), mi sono accostato ed ho chiesto gentilmente a quei responsabili, se fosse possibile entrare con l’auto…
Ho ricevuto come risposta un diniego, motivato dalla circostanza che l’ingresso fosse esclusivamente riservato a quanti sono provvisti di autorizzazione o che hanno necessità di presentarsi presso gli ufficio comunali, ad esempio ove vengono compiute le tumulazioni…
Mi hanno comunque consigliato che avrei potuto posteggiare la mia auto, nel parcheggio adiacente, cosa che naturalmente ho fatto… 
Percorrendo nuovamente a piedi quel tratto dal parcheggio fino all’ingresso, mi sono soffermato ad osservare quanto avveniva intorno quel improvvisato posto di blocco: intanto ho scoperto come alcuni “furbetti” bypassavano quel controllo, semplicemente ruotando intorno al parcheggio ed entrando da una corsia laterale… 
Oltre a ciò, ho potuto assistere a quelle classiche modalità attuate dai noti “spacchiusi“: questi difatti hanno tirato dritto senza minimamente fermarsi a quei controlli, come se non esistessero; a quei particolari soggetti, vanno aggiunti i cosiddetti “spetti“, questi, avendo da lontano avvistato quel posto di blocco,  cosa fanno… attraversano furbescamente il parcheggio, per dirigersi a tutta velocità verso la corsia riservata all’uscita, creando non pochi pericoli, verso quanti in senso contrario e ignari, stanno per l’appunto uscendo da quel percorso obbligato, creando quale conseguenza (in quel tratto di carreggiate) un ingorgo, dinanzi proprio all’ingresso cimiteriale…
In aggiunta a quanto sopra, osservavo come  tra i ragazzi, in maggioranza erano donne… si giustificavano dichiarando (con un sorriso smagliante…) di dover riprendere quel proprio familiare all’interno del cimitero, mentre altri, avendo con se in auto una persona anziana, giustificavano quella loro richiesta, necessaria avendo con se quella presenza…
Per finire ho assistito anche ad un litigio, tra un addetto a quel controllo ed il solito personaggio dagli atteggiamenti “malavitosi“, il quale, minacciando tutti i presenti, esprimeva “ca supicchieria… c’ava trasiri pi forza…” pretendeva cioè -non si comprende con quale diritto- di dover entrare in ogni caso… con l’auto!!!
A quel punto (se pur amareggiato in quanto non mi avevano -correttamente- permesso di entrare), mi sono messo nei loro panni… sia tra quanti svolgono quel lavoro di vigilanza, che per quelle forze dell’ordine -vigili urbani- posti lì a controllare e multare coloro che non facevano il proprio dovere…
Posso dire di aver assistito in un ora, ad almeno una cinquantina di contravvenzioni…
Non riesco però a comprendere, le motivazioni che portano a non realizzare uno sbarramento semiautomatico professionale… ad esempio attraverso due sbarre che chiudono i rispettivi passaggi… Inoltre, facendo riferimento al freddo glaciale di questi giorni, sarebbe necessario realizzare un locale tecnico, una struttura al cjiuso, dal quale poter verificare l’ingresso, i pass, ecc… e dirottando di conseguenza quanti sprovvisti o non autorizzati, verso il parcheggio limitrofe. 
Il locale dovrà ovviamente essere provvisto di illuminazione e ventilazione artificiale secondo le vigenti norme tecniche; si dovrà prevedere un bagno e un antibagno, aerato, evitando che il flusso d’aria viziata, si diriga dal wc, verso la zona operativa, oppure si dovrà realizzare questo locale, in adiacenza con un ingresso separato…
Va considerato inoltre come questo locale tecnico, sia necessario per proteggere quel personale addetto, nei casi soprattutto di eventi atmosferici incessanti, quali pioggia o vento, ma soprattutto per difenderli da quanto sta accadendo in questi giorni, con la presenza di grandine, neve e ghiaccio…
Condizione altrettanto negativa, si ripete anche nei giorni d’estate, quando l’asticella del termometro supera la temperatura dei 35°; operare in quelle giornate senza alcuna protezione e sotto i raggi del sole, non è quanto prevede l’attuale normativa sulla prevenzione e protezione del lavoratore…
Tra quegli obblighi infatti va aggiunto, quanto previsto nei luoghi di lavoro, con riferimento particolare, alle condizioni igienico e sanitarie per tutti i lavoratori presenti in quella area, dove risulta necessario prevedere, per entrambi i sessi, un luogo coperto adibito a servizi igienici e spogliatoi… Dimenticavo… le norme prevedono sui luogo di lavoro (o nelle immediate vicinanze), la disponibilità di acqua potabile corrente…
Comunque, se si facesse pagare un pedaggio all’ingresso, anche soltanto un prezzo simbolico (da utilizzare ad esempio per migliorare l’interno di quell’area cimiteriale o per dare un loculo a quanti non possono averlo…), sono certo che la maggior parte di quei (prepotenti) miei concittadini, preferiranno lasciare la propria auto fuori… sì in quel parcheggio gratuito!!!