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Che schifo: ministri e sottosegretari (non eletti) di questo governo si aumentano di 7000 euro lo stipendio, mentre chi ha meno deve stringere ancora più la cinghia!!!!

In un paese dove la disuguaglianza sociale cresce ogni giorno, il governo ha appena deciso un aumento di 7.000 euro al mese per ministri e sottosegretari non eletti, già ben retribuiti, ai quali si aggiungono altri 1.200 euro per spese telefoniche e viaggi. 

E intanto…

Le pensioni minime restano ferme, nonostante l’inflazione.

Le tasse aumentano su voli e giochi online, pesando soprattutto sulle famiglie comuni.

Gli strumenti per semplificare la vita fiscale dei cittadini si rivelano inefficaci.

Questa ulteriore decisione del Governo Meloni non è solo uno schiaffo morale, ma è la dimostrazione di un sistema che continua a dare a chi ha già tanto e a ignorare chi ha davvero bisogno.

Il messaggio è chiaro: se appartieni alle classi meno abbienti, puoi solo rassegnarti a un futuro sempre più incerto, mentre se ti trova nei palazzi del potere ti vengono concessi privilegi, bonus e spese da danno della collettività.

Cosa aggiungere, osservando quanto accade ogni giorno in questo nostro “democratico” Paese, non possiamo che sperare in una rivoluzione, già… come quella appena compiuta in Siria!!! 

D’altronde ditemi: fino a quando sarà accettabile tollerare un’Italia così sbilanciata? Non è forse giunto il momento di dire basta a tutte queste indegne ingiustizie?

Si certo: l’elicottero in cui è morto il presidente iraniano Raisi è caduto per colpa delle condizioni meteo…

A scriverlo è il rapporto finale delle indagini compiute sui rottami dell’elicottero che ha provocato la morte del presidente Iraniano Ebrahim Raisi….

Dal rapporto si evince come siano state le condizioni complesse, climatiche e atmosferiche, ad aver fatto precipitare quel veicolo…

Quindi nessuna azione criminale, nessun sabotaggio e neppure un eventuale intervento militare – come descritto immediatamente dopo l’incidente dal sottoscritto – attraverso l’uso di una tecnologicamente avanzata – vedasi link: 

– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/iran-accident-or-murder-that-is-question.html

– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/iran-ecco-le-armi-ipotizzate-dal.html

Ma d’altronde cosa avrebbero potuto dire, non vi è alcuna prova per smentire che, quanto dal sottoscritto riportato, potesse essere errato!!! Già… vorrei sapere in quali modi quegli investigatori averebbero compreso cosa ha provocato quel “blackout” che ha fatto precipitare poi l’elicottero… 

Non ne hanno idea, non conoscono minimamente quell’evoluta teconolgia  e quindi, non saprebbero dimostrare un possibile attentato ed allora cosa fanno, la cosa più ovvia, dichiarano che è stato un incidente, già… a causa di una fitta e densa massa di nebbia che avrebbe provocato la collisione dell’elicottero con la montagna.

Quanti elicottero che ogni giorno si alzano in volo dovrebbero quindi – secondo quel ragionamento – precipitare, per un po’ di nebbia o qualche goccia di pioggia??? 

Ma della scatola nera non si dice nulla, già… ci si è dimenticati appositamente di verificarla oppure essa evidenziava in maniera chiara come quel veicolo stesse volando senza alcun problema e soprattutto ad una quota corretta, certamente superiore e quindi impossibile che si potesse scontrare con una parete rocciosa, facendo ahimè precipitare l’equipaggio, dal Presidente Raisi agli assistenti di volo, insieme a ministri e funzionari… 

Ecco, forse sono questi i soggetti su cui si dovrebbe approfondire…

Sì… forse necessitava investigare di più su quest’ultimi, se non vi fosse ad esempio qualcuno tra quei passeggeri che avesse evidenziato di non esser più in sintonia con le attuali politiche di governo – rappresentate come ben sappiamo dal “Consiglio dei Guardiani” – e che quindi forse a causa di quelle idee un po’ troppo liberali, si sia entrati apertamente in linea di collisione con chi comanda attualmente il paese, gli stessi individui che hanno preferito sacrificare tutti, anche chi – ahimè – nulla entrava con quelle idee progressiste!!!

Nel parlare sui Tg d'Influencer, Testimonial, Followers e beneficenza, si distoglie l'attenzione dal vero problema: la corruzione!!!

Ho appena ascoltato che il Consiglio dei ministri ha approvato un ddl contenente norme finalizzate a rendere più trasparente la beneficenza, con misure più stringenti anche per testimonial e soprattutto influencer…

Il  nuovo ddl stabilisce difatti che sia i produttori che i professionisti, comunichino all’Antitrust l’attivazione di una nuova attività promozionale ed il termine entro il quale è stato effettuato il versamento dell’importo. In caso di violazione sono previste sanzioni da 5mila a 50 mila euro a cui segue il 50% ricavato delle eventuali sanzioni che verrà utilizzato per iniziative solidaristiche!!!

Certamente un passo avanti per fare chiarezza e/o per contrastare quelle movimentazioni di denaro, se pur a volte compiute per fini filantropici, ma visto che parliamo di denaro mi chiedevo, perché eguale provvedimento non viene posto in atto per tutte quelle figure istituzionali e/o semplici pubblici ufficiali che hanno evidenziato d’aver esercitato pratiche corruttive???

Mi riferisco a quelle persone che nell’esercizio delle proprie funzioni fanno uso di richieste personali per procurare a sé o ad altri, un indebito vantaggio o il pagamento di una somma o di un’altra utilità non dovuta, anche in natura…

Ecco perché condivido quanto ha detto Papa Francesco: Dio ci ha comandato di portare il pane a casa con il nostro lavoro onesto!!!

Invece scopriamo che il genitore dava da mangiare ai suoi figli pane sporco. E i suoi figli, forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti, avevano ricevuto dal loro papà come pasto sporcizia. Perché il loro papà portando pane sporco a casa aveva perso la dignità!!! 

E questo è un peccato grave: perché magari s’incomincia forse con una piccola bustarella, ma è come la droga.

E anche se la prima bustarella è piccola, poi viene quell’altra e quell’altra: e si finisce con la malattia dell’assuefazione alle tangenti!!!

Siamo davanti a un peccato tanto grave perché va contro la dignità. Quella dignità con la quale noi siamo unti col lavoro. Non con la tangente, non con questa assuefazione alla furbizia mondana. Quando noi leggiamo nei giornali o guardiamo sulla tv uno che scrive o parla di corruzione, forse pensiamo che la corruzione è una parola. Corruzione è questo: è non guadagnare il pane con dignità!!!

Per cui, invece di perder tempo parlando della Sig.ra Ferragni e di quei cosiddetti “influencer” (che tra l’altro “influenzano” come ho scritto più volte quei poveri rincoglioniti che per mancanza di personalità sono lì ad acquistare quei prodotti suggeriti pur di ottenere un eventuale beneplacito, ma d’altronde questi “followers” sono simili a molti miei connazionali che per compiacere i loro politici, calciatori o sportivi, attori e cantanti… si mettono in fila per applaudirli, auspicando che anch’essi attraverso quella riflessa visibilità possano elevarsi attraverso un autografo o una foto in loro compagnia, postata il più delle volte nei social, al fine di appropriarsi di un’autostima che sanno ahimè esser assente…), perché non si fa in modo che tutta questa diffusa corruzione abbia un fine!!!

Caro governo Meloni, è tempo quindi d’andare oltre panettoni, uova e colomba, perché tra un po’, con quanto sta per accadere nel mondo, di quei testimonial e soprattutto di quei dolciumi sponsorizzati, forse… ne ricorderemo soltanto il sapore!!!

Fine legislatura??? Speriamo…

L’hanno definito il governo di unità nazionale, ma a poco più di un anno da quel 17 febbraio 2021 – quando il presidente del Consiglio si è presentato in Parlamento per chiedere la fiducia di Camera e Senato – sono parecchie le promesse che l’ex presidente della Bce non ha mantenuto!!! 

Ecco perché sapere che (forse) stiamo giungendo alla fine della legislatura, a differenze di quanto pensano molti miei pavidi connazionali, beh… il sottoscritto auspica in un repentino cambiamento, anche se comprendo quanto poche siano le soluzioni alternative…    

D’altronde sappiamo bene come la politica sia qualcosa di vomitevole, in particolare sono proprio quei soggetti eletti a rappresentare il peggio per questo paese e non mi riferisco ad un partito in particolare o ad una coalizione di centro, sinistra o destra, perché per quanto mi riguarda sembrano essere tutti eguali, in particolare nel mettere in pratica quei loro comportamenti indecorosi!!!

Ed allora, dopo aver gettato al vento miliardi e miliardi di euro in elargizioni più o meno inutili e certamente costose, ma soprattutto queste non hanno minimante funzionato come misure di sostegno e ancor meno come ausilio all”inserimento di quel modo lavorativo che per molti resta ancora un’utopia!!!

Ma d’altronde ad un ex banchiere cosa può interessare, è stato posto lì da quei suoi amici del “Club” e da un “sistema” internazionale diretto in primis dagli Usa, il quale “consiglia” da sempre i nostri premier sulle politiche interne da adottarsi, ma soprattutto sulle decisioni estere, in particolare sugli interventi da mettere in atto senza che il Paese possa decidere se accettarle o meno, vedasi ad esempio quanto sta accadendo nel conflitto in corso…  

Ed allora è meglio che egli se ne torni a casa, già… a differenza di quanto ancora gli è stato accordato dal nostro Presidente Mattarella, anche lì… unica scelta per un nazione incapace di individuare idonei referenti per ricoprire quel ruolo così importante. 

Analizziamo quindi i problemi che questo “governo” non ha saputo affrontare.

Innanzitutto la pandemia, vedrete verso fine anno i numeri di contagio saranno nuovamente spropositati e chissà forse torneremo in lock-down…

Quindi il taglio dell’Irpef: promesse fatte e mai mantenute, sì per correttezza va detto che qualcosa è stato fatto attraverso la legge di Bilancio 2021, ma si è visto come ridurre da cinque a quattro il numero delle aliquote dell’imposta, modificando quindi il sistema delle detrazioni fiscali, ha permesso sì di ridurre la base di reddito su cui è calcolata l’imposta, ma il problema è che coloro che avranno i maggiori benefici da quel taglio, saranno proprio le fasce di reddito medio-alte, quelle cioè con redditi tra 42 mila e 54 mila euro lordi e quindi proprio coloro che potrebbero farne a meno….

Ma d’altronde ad effettuare la proposta di revisione dell’Irpef sono stati proprio i partiti di maggioranza, che previo un accordo, hanno deciso su quelle modifiche all’Irpef e questi ne sono i diretti risultati!!!

Non parliamo poi della gestione migranti e dei numeri che non sono stati più resi pubblici sugli sbarchi effettuati nelle nostre coste, a cui vanno sommati quanti stanno giungendo in questo momento dall’Ucraina e dagli Stati limitrofi, :a ricordato come tutti i tentativi di riforma del regolamento di Dublino non hanno raggiunto alcun risultato sperato. 

Potrei continuare ancora con altri fallimenti, in particolare quello del settore lavorativo o anche sui mancati investimenti esteri, la sanità è al collasso, la ricerca è ferma, il contrasto all’illegalità è del tutto inesistente, i progetti e le realizzazione soprattutto di opere per le energie rinnovabili non sono mai iniziate, a cui seguono gli appalti in corso fortemente in ritardo o sospesi, prezzi delle materie prime e delle forniture di olii e carburanti alle stelle e via discorrendo…    

Ora finalmente la maggioranza di quella cosiddetta “unità nazionale” sta per crollare e chi sta provando ancora a sostenere quel governo “fantoccio” andrà a breve a scomparire con esso…

Ho letto che Draghi ha ringraziato i suoi ministri: “Dobbiamo essere orgogliosi per il lavoro svolto“!!!

Minch…. ci vuole coraggio a pronunciare queste parole, ma d’altronde sono le stesse che ormai sento costantemente ripetersi, in particolare perché evidenziano il fallimento della politica e di quella mancata azione messa in campo…

Certo ora si proverà a confermare la fiducia e siccome nella politica ciascuno di quei soggetti proverà a salvaguardarsi la propria poltrona e di conseguenza i benefit immeritatamente incassati, purtroppo credo che dovremmo subire ancora per altri mesi questa ridicola condizione, ma d’altronde ditemi, guardandovi intorno, cosa vi è di serio in questo Paese??? 

C'era un tempo in cui le "porcherie"… si potevano fare!!!

La frase di sopra… fa parte di una serie di dialoghi intercettati dai carabinieri finiti nel rapporto conclusivo dei militari e parte integrante dell’inchiesta sulla gestione dell’accoglienza nel Veneto…
A diffondere la notizia è stato il “Mattino di Padova”, ma la circostanza assurda è che a pronunciarla sarebbe stata l’ex prefetto di Padova, in un dialogo con l’allora vice prefetto vicario di Padova, delegato di occuparsi dell’accoglienza dei migranti…
È vero che ne abbiamo fatte di porcherie, però quando le potevamo fare” e se pur l’ex prefetto non risulta indagata, quelle frasi e le indagini condotte su alcune cooperative sociali che – grazie all’accoglienza dei migranti, hanno visto aumentare il proprio fatturato in maniera esponenziale – fanno sorgere qualche dubbio su quella particolare gestione e sui controlli…  
Tra l’altro, proprio in una intercettazione, si rimarca a quei funzionari prefettizi la necessità di “far quadrare i conti”… 
Come dicevo sopra, l’ex prefetto non risulta attualmente indagata e da alcuni mesi si trova a Roma con l’incarico di vice capo di gabinetto del ministero dell’interno; viceversa risultano indagati una funzionaria della Prefettura (attualmente trasferita a Bologna) e lo stesso vice prefetto, insieme ai capi di alcuni cooperative…
In un’altra conversazione pubblicata stavolta dal “Quotidiano”, si fa riferimento ad un problema di sovraffollamento e alle pressioni da Roma per alleggerire quelle strutture di alcune decine di unità; difatti lo stesso ex. prefetto avrebbe detto al suo vice: “Anche se dobbiamo fare schifezze “Pasquà”… eh eh… no… schifezze… noi ci dobbiamo salvare “Pasquà”… perché, ti ripeto, non possiamo farci cadere una croce che…”.
Certo ora l’ex prefetto si dice amareggiata, in quanto secondo quest’ultima, sarebbero state estrapolate e pubblicate delle frasi completamente decontestualizzate, ribadendo inoltre, di essere assolutamente certa della correttezza dei suoi comportamenti: “Quelle frasi fanno parte di un carteggio di centinaia di pagine ampiamente esaminato dall’autorità giudiziaria”.
Da questa inchiesta emerge un quadro vergognoso e cioè quello di un governo di centrosinistra che da un lato negava l’emergenza sbarchi e dall’altro scaricava quel problema dei migranti sui prefetti, costringendo quest’ultimi a spostare i clandestini da un Comune all’altro, per non irritare quei sindaci del Pd, i ministri in visita e i presidenti dell’Anci…
Quando alcuni giorni fa parlavo di “ipocrisia” nella vicenda dei migranti, facevo riferimento proprio a quanto è emerso ora da quelle intercettazioni… e posso soltanto aggiungere che mi dispiace dover scoprire per l’ennesima volta… di aver avuto ragione!!!  

C'era un tempo in cui le "porcherie"… si potevano fare!!!

La frase di sopra… fa parte di una serie di dialoghi intercettati dai carabinieri finiti nel rapporto conclusivo dei militari e parte integrante dell’inchiesta sulla gestione dell’accoglienza nel Veneto…
A diffondere la notizia è stato il “Mattino di Padova”, ma la circostanza assurda è che a pronunciarla sarebbe stata l’ex prefetto di Padova, in un dialogo con l’allora vice prefetto vicario di Padova, delegato di occuparsi dell’accoglienza dei migranti…
È vero che ne abbiamo fatte di porcherie, però quando le potevamo fare” e se pur l’ex prefetto non risulta indagata, quelle frasi e le indagini condotte su alcune cooperative sociali che – grazie all’accoglienza dei migranti, hanno visto aumentare il proprio fatturato in maniera esponenziale – fanno sorgere qualche dubbio su quella particolare gestione e sui controlli…  
Tra l’altro, proprio in una intercettazione, si rimarca a quei funzionari prefettizi la necessità di “far quadrare i conti”… 
Come dicevo sopra, l’ex prefetto non risulta attualmente indagata e da alcuni mesi si trova a Roma con l’incarico di vice capo di gabinetto del ministero dell’interno; viceversa risultano indagati una funzionaria della Prefettura (attualmente trasferita a Bologna) e lo stesso vice prefetto, insieme ai capi di alcuni cooperative…
In un’altra conversazione pubblicata stavolta dal “Quotidiano”, si fa riferimento ad un problema di sovraffollamento e alle pressioni da Roma per alleggerire quelle strutture di alcune decine di unità; difatti lo stesso ex. prefetto avrebbe detto al suo vice: “Anche se dobbiamo fare schifezze “Pasquà”… eh eh… no… schifezze… noi ci dobbiamo salvare “Pasquà”… perché, ti ripeto, non possiamo farci cadere una croce che…”.
Certo ora l’ex prefetto si dice amareggiata, in quanto secondo quest’ultima, sarebbero state estrapolate e pubblicate delle frasi completamente decontestualizzate, ribadendo inoltre, di essere assolutamente certa della correttezza dei suoi comportamenti: “Quelle frasi fanno parte di un carteggio di centinaia di pagine ampiamente esaminato dall’autorità giudiziaria”.
Da questa inchiesta emerge un quadro vergognoso e cioè quello di un governo di centrosinistra che da un lato negava l’emergenza sbarchi e dall’altro scaricava quel problema dei migranti sui prefetti, costringendo quest’ultimi a spostare i clandestini da un Comune all’altro, per non irritare quei sindaci del Pd, i ministri in visita e i presidenti dell’Anci…
Quando alcuni giorni fa parlavo di “ipocrisia” nella vicenda dei migranti, facevo riferimento proprio a quanto è emerso ora da quelle intercettazioni… e posso soltanto aggiungere che mi dispiace dover scoprire per l’ennesima volta… di aver avuto ragione!!!  

In Italia chi prova a fare chiarezza finisce sotto accusa: dopo aver smascherato il business tra scafisti e Ong, viene messo sotto processo!!!

Sembra una notizia bufala… ed invece ahimè è proprio ciò che è accaduto…
Riepiloghiamo quanto accaduto in questi mesi…
Dopo aver sentito i capi di Corte e il presidente della Prima Commissione, Giuseppe Fanfani – afferma Legnini – sottoporrò il caso all’esame del Comitato di Presidenza alla prima seduta utile fissata per mercoledì 3 maggio”. 
Legnini, comunque, ricorda che “spetta al ministro della Giustizia ed al procuratore generale della Cassazione di valutare se sussistono o meno i presupposti per l’esercizio dell’azione disciplinare”.
E a chiedere formalmente l’apertura della pratica presso il Csm è stato il consigliere laico Pietrantonio Zanettin che però non fa riferimento ad azioni disciplinari: “Tutti i quotidiani nazionali oggi in edicola parlano apertamente di uno scontro Governo-Procuratore della Repubblica di Catania per le dichiarazioni da questi rese in ordine al ruolo di certe ong sul traffico di migranti. Il Corriere della sera titola ’Migranti – Scontro governo-pm’, il Fatto Quotidiano ‘i ministri attaccano i pm’, Repubblica parla di ’bufera sul pm”, scrive Zanettin che aggiunge: “Il dottor Zuccaro, procuratore della Repubblica di Catania, è notoriamente magistrato serio e riservato e non merita certamente di essere lasciato solo in queste ore di fronte agli attacchi della politica, che pare non condividere le sue ipotesi investigative, eretiche rispetto alla narrativa ufficiale del fenomeno della immigrazione nel nostro paese”. Zanettin si dice quindi convinto “che il Csm, nel suo ruolo di garante della autonomia ed indipendenza della magistratura, debba assumere con urgenza una iniziativa forte a tutela del magistrato catanese”.
E sulle parole del procuratore di Catania è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando: “L’importante ora è che attraverso i processi si arrivi a sconfiggere queste eventuali collisioni così come accaduto sulla mafia. Se ci sono le prove bisogna punire, oltre che denunciare”, ha affermarto il Guardasigilli a Rainews24. 
“Certo che c’è il rischio” che si faccia di tutta l’erba un fascio “infatti va detto che non si può generalizzare. Le Ong hanno svolto un ruolo fondamentale in questi anni”, ha aggiunto. 
Nella serata, dopo l’intervista ad Agorà che aveva scatenato non poche polemiche, il procuratore aveva corretto il tiro: “La Procura di Catania – ha detto – ha delle ipotesi di lavoro, che non sono al momento prove, neppure quella sui loro finanziamenti”.
Il capo della procura etnea spiega di avere denunciato un “fenomeno”, e non “singole persone” perché se “si aspetta troppo tempo, rischia di produrre elementi deleteri non più controllabili” e che questa “è una deroga al riserbo, ma anche un dovere per chi deve fare rispettare la legalità”.
Intanto dopo l’avvio della pratica al Csm arrivano le prime reazioni: “In Italia chi prova a fare chiarezza finisce sotto accusa
#RispettoPerZuccaro ha twittato il grillino Alessandro Di Battista. 
Sulla stessa linea Luigi Di Maio: “Il Procuratore Zuccaro va sostenuto, non isolato e sottoposto a provvedimento disciplinare del Csm #RispettoPerZuccaro”. 
Duro anche il commento della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Inaccettabile l’intimidazione dei ministri Orlando e Minniti ai danni del procuratore di Catania Zuccaro. Se Orlando vuole le prove dei torbidi legami tra Ong e scafisti, legga i rapporti Frontex o dell’intelligence. Il Governo la finisca di attaccare i magistrati che con coraggio vogliono far luce su questa oscura vicenda e si schieri dalla parte della legalità, smettendola di spalleggiare i trafficanti di esseri umani e chi lucra sugli immigrati”.
Critiche arrivano anche dalla procura di Palermo: “Le Ong? Noi le abbiamo incontrate in occasione dei vari recuperi in mare di migranti, perché hanno contribuito a salvare centinaia e centinaia di vite umane”, ha detto il procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi, “Per il resto, le indagini, quando sono indagini, sono ovviamente coperte da riserbo. E quindi non è un argomento che in questo momento può essere trattato. Noi indaghiamo sul traffico di migranti”. 
E sulle parole di Zuccaro, replica: “Non è un argomento di mia conoscenza con riferimento a quello su cui sta indagando la procura di Catania, quindi mi sembrerebbe improprio che sia io a commentare“. 
Poi è arrivato l’annuncio di Federico Gelli, presidente della Commissione inchiesta migranti: “Il 9 maggio ascolteremo in audizione il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro. È importante – spiega Gelli – avere a disposizione ogni elemento utile per comprendere i motivi che hanno spinto il procuratore a fare certe dichiarazioni. Dobbiamo stare attenti a non gettare discredito sull’attività di tante organizzazioni senza le quali sarebbe impossibile gestire l’emergenza migranti”. 
Infine anche il Copasir si occuperà del caso come ha affermato ai microfoni di Radio Radicale, il deputato Ciccio Ferrara: “Ne i prossimi gironi il Copasir si occuperà di quanto detto dal procuratore capo di Catania Zuccaro perché è giusto che il Parlamento sia pienamente informato delle informazioni che hanno i nostri servizi. I servizi non possono mandare in giro informazioni su bobine – dice Ferrara con riferimento a quanto detto da Zuccaro circa la provenienza delle sue informazioni sulle Ong – possono passare tutto il materiale di cui dispongono alla procura se ci sono fatti che dimostrino condotte penali di cui in qualche modo la magistratura dovrà tenerne conto e procedere. Se il procuratore ha detto cose pubbliche vuol dire che ha degli elementi ed è giusto che il Parlamento venga a conoscenza di quali sono gli elementi che il procuratore ha e perché alluda a questa tesi secondo la quale lui sa ma non ha le prove, credo che i servizi per prima cosa debbano dire al Parlamento se anche a loro, dalle informazioni che hanno, risulti che queste Ong siano coinvolte in qualche modo nel traffico di migranti”.
Se pensate alla notizia di oggi  sui dati riportati dal ministero dell’Interno, esclusivamente per i minori stranieri non accompagnati, dove per l’appunto la nostra regione (Sicilia) è quella che ospita la percentuale più alta d’Italia, bastano due calcoli per comprendere come ogni giorno giungono nelle tasche della nostra regione – ripeto solo per i minori – (andrebbero sommati tutti le centinaia di migliaia di euro, incassate ogni giorno per i restanti migranti…) bene ad oggi, solo quei minorenni accolti, fanno giungere a quel sistema… più di 342.000 euro al giorno!!! Sì tranquilli… avete compreso bene!!!
Denaro che serve principalmente per mantenere gli enti gestori dei centri… e servono principalmente per coprire le spese di gestione, pagare gli stipendi degli operatori e quant’altro già discusso e affrontato in molti miei precedenti post… (vedasi ad esempio “Cara”)!!!
Sono troppi i soldi in ballo… e tutti, come abitudine fare nel nostro paese, ci vogliono mettere le mani!!!

Sempre e "solo"… Fiumefreddo!!!

Ho piacere di riportare quanto condiviso sulla pagina ufficiale di Facebook, da parte dell’Avv. Antonio Fiumefreddo, Amministratore Unico della Società “Riscossione Sicilia”.

A differenza di coloro che parlano soltanto, almeno qui c’è qualcuno, che dimostra di battersi per questa sua (e nostra…) terra, in particolare, sull’ingiustizia che si stava compiendo ai nostri danni, sia sotto il profilo medico-sanitario, che su quello economico, derivante dalla proposta di detassazione delle piattaforme petrolifere, eccovi il testo:
Sulle piattaforme petrolifere abbiamo vinto… 
Il Governo ha ritirato la detassazione. Ma è stata una battaglia in solitudine. 
Unica a rispondermi il ministro Anna Finocchiaro, che ringrazio. 
Ecco la lettera che avevo inviato a Gentiloni:
Alla cortese attenzione del
Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Dr. Paolo GENTILONIPalazzo Chigi
ROMA

Presidente Gentiloni,

mi rivolgo a Lei direttamente per protestare formalmente contro la decisione del Governo di detassare le piattaforme petrolifere, addirittura con effetto retroattivo.
La decisione del Governo da lei presieduto è recata nel provvedimento denominato “Misure urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi in favore delle zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 11 aprile. 
Il testo contiene appunto una norma “finalizzata alla detassazione, con effetto retroattivo, degli effetti ICI, IMU e TASI delle piattaforme di estrazione idrocarburi ubicate nel mare territoriale“.
Ebbene, gentile Presidente del Consiglio, debbo sottolinearLe che se le conseguenze finanziarie sui territori saranno nefaste ancor più devastanti saranno le conseguenze che un tale provvedimento produrrà sul piano della giustizia sociale.
Come spiegare, infatti, ai cittadini che vivono sotto la soglia di povertà, dovendosi sostentare con una pensione minima sociale di 600 euro, che quella pensione non potrà essere aumentata ovvero le tasse sul suo capite ridotte mentre si aboliscono ai petrolieri?
Come spiegare ai cittadini che intraprendono la piccola impresa o ai commercianti che gestiscono come padri di famiglia le aziende che le loro tasse non potranno essere ridotte e che dovranno fare ancora sacrifici mentre invece ai petrolieri le tasse vengono eliminate con un condono tombale, peraltro aborrito da quell’Europa di cui facciamo parte?
Come spiegare ai disabili e alle fasce deboli che dovranno rinunciare a servizi essenziali di assistenza perché mancano i fondi, se poi ai petrolieri si cancellano le tasse?
Creda Presidente, che il vulnus che un tale iniquo provvedimento arrecherebbe è persino più pericoloso per l’attacco che porta allo status proprio della cittadinanza, nel senso che rischia di smarrirsi il senso e persino il concetto stesso dell’eguaglianza di fronte alla Legge se ai più poveri si chiede di versare lacrime e ai più ricchi si riempiono le tasche di regali insperati.
Si produce così una disaffezione verso le Istituzioni che deriva proprio dal non sentirle proprie, e si offre la sensazione forte che essere cittadini non corrisponda più ad essere Sovrani nello Stato se poi pochi potenti ottengono ciò che vogliono sottraendolo ai più.
Mi permetta, ancora, di farLe osservare un’altra sconcertante conseguenza di questo deplorevole provvedimento, e qui Le parlo da siciliano che  vive circondato dalle trivellazioni in mare.
Sia chiaro che non intendo cavalcare facili populismi ma pragmaticamente prendere atto di un dato impressionate, e pienamente documentato, ricordando alla Sua sensibilità che le piattaforme nel mare di Melilli e di Priolo hanno provocato il più alto tasso di leucemie in Italia, e che non meno allarmanti sono le malformazioni neonatali e le malattie oncologiche direttamente addebitabili alla presenza di insediamenti industriali per la estrazione e la lavorazione degli idrocarburi  a Gela piuttosto che a Milazzo, dove peraltro insistono aree riconosciute come da bonificare, a voler tacere delle conseguenze, anche di tipo alimentare oltre che economico, sull’habitat marino.
Ed allora, non sarebbe stato, ed anzi non sarebbe, doveroso, pretendere dai beneficiari di quegli insediamenti un risarcimento da spendere sui territori martoriati?
Chi ha sporcato il nostro mare ed inquinato la nostra terra, avvelenando i nostri figli, non può essere chiamato persino ad una contribuzione maggiore da destinare alla bonifica della terra e del mare di cui siamo stati privati?
Non possono i proventi di quelle tasse che il Governo vuole abolire investirsi anche in centri  di eccellenza della sanità che studino come prevenire nella popolazione le conseguenze tragiche per la salute o che siano luoghi in cui si possa curare il danno inferto?
Per ultimo, mi rivolgo a Lei nella mia qualità di amministratore unico di Riscossione Sicilia per denunciarle quanta ingiustizia ancora produrrà questo sciagurato provvedimento, se diverrà legge, ed infatti, inviando per la prima volta l’anno scorso gli ufficiali esattoriali presso le piattaforme, per pretendere il pagamento delle tasse dovute, i nostri ufficiali si sentirono rispondere che nessuno gliele aveva mai chieste.
Risposta greve ed arrogante certo, ma mi domando: che fine faranno costoro che hanno negli anni evaso le imposte? Resteranno impuniti, è la risposta che dovrò dare ai miei concittadini?
No Presidente, non è giusto trattare così i cittadini, quei cittadini che si sono messi in fila, nella crisi economica più grave della storia italiana, per rottamare le cartelle e che ben avrebbero gradito d’esser trattati come quei petrolieri con la cancellazione del debito, mentre invece dovranno grondare sudore per pagare le rate a saldo.
Non credo che il Paese possa peraltro permettersi di rinunciare a tanto denaro da regalare alle multinazionali del petrolio, ma di sicuro la Sicilia non può permettersi di farne a meno.
Le chiedo, pertanto, di volere ritirare il provvedimento in questione per la manifesta sua incostituzionalità e per l’offesa che arreca ai cittadini italiani.
In mancanza, Le preannuncio che intraprenderò, nella mia qualità, tutte le battaglie legalmente, giuridicamente e costituzionalmente percorribili per bloccare un provvedimento assurdo e violento.
Palermo, aprile 2017
Cordialmente
Avv. Antonio Fiumefreddo
amministratore unico

Indovinate chi è il personaggio condannato a sei anni per corruzione… vi do un aiutino: Politico… anzi Senatore, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Ambiente, passato dalla Democrazia Cristiana a Forza Italia, ed infine Presidente della Regione!!! Chi è???

Ma chi sarà mai questo personaggio???
Già, come può essere che un uomo, con così tanti incarichi Istituzionali, possa essere stato oggi condannato a sei anni per corruzione…
Ma ci sarà un errore… 
Un uomo che dal 1975 ad oggi, ha dedicato tutta la propria vita alla politica, rispettoso di quegli incarichi ricevuti,  come può essere che ora si trova coinvolto in inchieste su tangenti e mazzette nella sanità lombarda…
E dire… che ancora oggi, egli è il Presidente della Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato della Repubblica!!!
Scusate, ma allora stiamo dicendo che questa autorità, mi ripeto, Politico dal 1975, Senatore della Repubblica con NCD, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente, dalla Democrazia Cristiana a Forza Italia, passando per l’Area Popolare di NCD-UDC e successivamente con il  Popolo della Libertà, per concludere infine con quattro legislature in qualità di Presidente della Regione Lombarda è stato condannato a 6 anni di carcere per corruzione!!!
Ma allora dobbiamo preoccuparci…
Se personaggi come Formigoni, con tutte le indennità economiche ricevute negli anni (quarant’anni) si ritrova ad essere condannati per corruzione… significa che al peggio non c’è mai fine!!!
Se così fosse, non si tratterebbe di essere ingordi, ma bensì di coltivare quella propria indole profondamente farabutta, da ladro, truffatore, aggiungerei da vero e proprio delinquente… e dire che però questi sono oggi i nostri rappresentanti… sì di questa nostra “Repubblica delle banane“!!!
Dopotutto cosa vogliamo aspettarci, guardate quanto appena accaduto con i nostri ministri, i quali sotto giuramento dichiarano d’essere laureati, quando non possiedono neppure un diploma, oppure avete letto quanto ha riferito il nostro ministro del lavoro (diplomato perito agrario), che critica i nostri giovani (ben più titolati e preparati…) che per ricercare una occupazione sono costretti ad andare all’estero, mentre di contro suo figlio, “casualmente”, è direttore di un settimanale delle “Coop” (riguardatevi i video sulle inchieste realizzate da report sulle Coop, presentate dalla Dott.ssa Gabanelli) che riceve circa mezzo milione di euro di contributi pubblici…
Potremmo continuare all’infinito…
Se difatti analizzassimo molti di quei “soggetti” (chiamarli “signori” sarebbe offensivo nei riguardi di chi realmente lo è…) che stanno lì seduti in quelle poltrone, sia nelle vesti di deputati, che nella “qualità” (vedasi poi quali qualità… ) di senatori, scopriremmo come, non sarebbe l’unico a compierle queste procedure truffaldine…
Ora comunque il tribunale ha disposto la confisca dei beni di questo “povero e indigentePOLITICO, che per sopravvivere, aveva necessità di circondarsi delle note procedure di malaffare, le stesse, che ormai, giorno per giorno, vengono evidenziate dalle procure nazionali…
I beni confiscati sommano a circa Sei milioni di euro (da ciò si comprende quanto fosse bisognoso…), in beni immobiliari (da Sanremo a Lecco ad Arzachena), quadri d’autore, box, terreni, uffici e negozi, oltre ad auto e conti correnti. 
Se poi, si prende in considerazione che, quanto confiscato, rappresenta di fatto il 10 % di quella parte visibile di patrimonio, il 90% è depositato presso i noti paradisi fiscali esteri, diviene comprensibile come alla fine questo tipo di soggetti (perché state certi che non è certamente l’unico di quella casta a rubare… ah… se solo parlasse, cadrebbero molti di quei suoi colleghi…) grazie a noti studi legali con “Avvocati di grido” (pagati solitamente a nero e molto profumatamente…), riusciranno a non far compiere mai, un solo giorno di carcere… ad ognuno di quei  soggetti!!! 
Questa d’altronde è quanto prevede la “giustizia” nel nostro paese… in particolare se considerate che questi individui, sono gli stessi, che si è deciso di scegliere – in tutti questi anni – per rappresentarvi!!!
Ed è principalmente per quest’ultima preferenza, che non so dirvi chi sia, tra una parte di Voi e loro… il  peggiore!!!

Doniamo il jackpot del Superenalotto ai terremotati del centro Italia!!!

Desidero condividere con Voi quanto ho ricevuto sulla petizione espressa da Alessandro Gambino su CHANGE.ORG:
Ciao Nicola,
dopo il terremoto che ha devastato cittadine e paesi del centro Italia, tante persone stanno chiedendo che l’attuale montepremi del Superenalotto – pari a circa 130 milioni di euro – venga utilizzato in favore delle popolazioni colpite:
Doniamo il jackpot del Superenalotto ai terremotati del centro Italia

Utilizziamo il jackpot del Superenalotto per aiutare il popolo terremotato. Aiutaci a portare avanti il progetto, firma la petizione.

Con quasi 130 milioni di euro possiamo fare tanto per i nostri connazionali in difficoltà. Meglio 130 milioni a chi ne ha veramente bisogno rispetto a un singolo cittadino!
Firma la petizione


Questa petizione sarà consegnata a:

Presidenza del Consiglio dei Ministri
AAMS
Parlamento Italiano



Quel "Pizzo di merda…"

C’era chi come Peppino Impastato diceva: “la mafia è una montagna di merda” o anche chi come Pippo Fava riportava: i mafiosi stanno in Parlamento, i mafiosi a volte sono ministri, i mafiosi sono banchieri, i mafiosi sono quelli che in questo momento sono ai vertici della nazione´!!!
Perché non basta innalzarsi ad “antimafia”, sedersi sui palchi d’onore per partecipare a quelle parate in prima linea per commemorare tutti quei poveri morti per mafia, se poi alla fine… essi stessi hanno ancora oggi le mani in pasta…
In questi giorni nel cuore di Palermo sono comparsi dei manifesti di questo tenore che invitano alla ribellione dal “pizzo”. 
Nelle settimane scorse altri manifesti che invitavano i commercianti alla ribellione erano stati appesi sulle vetrine. 
Il foglio è firmato dall’Associazione “Contrariamente” studenti di Giurisprudenza in movimento… 
Il questore Di Cirillo ha dichiarato: «Ben vengano queste forme di collaborazione se sono autentiche; la polizia è aperta alla collaborazione e al dialogo sotto qualsiasi forma civile».
Il manifesto riporta: 
ONORE AGLI AUTORI DEL MANIFESTO !!
….che sia l’inizio di una nuova stagione….
LA MAFIA E’ UN PIZZO DI MERDA
IMPRENDITORI RIBELLATEVI !!
….i giovani di questa città sono con voi…..
‘Una nazione si può ritenere felice se non ha bisogno d’eroi’
Associazione Contrariamente – Studenti di Giurisprudenza in movimento.
C’è un punto sul quale vorrei soffermarmi ed è una dichiarazione del nuovo presidente dell’AESEC”, Nicola Grassi: noi lavoriamo da volontari, a differenza di chi punta ad assorbire quelle risorse finanziarie dell’anti-racket, che hanno finito col corrompere lo spirito che dovrebbe animare chi si batte contro mafia e pizzo…
Tanto è vero che essi stessi, sono usciti dal FAI (Associazione anti-racket italiana).
Ha aggiunto inoltre: la verità è che in questi anni, c’è stato un proliferare di associazione di legalità a causa certamente dei cosiddetti “Pon” sicurezza, ma quanto poi si è fatto in concreto da parte di esse, se non costituirsi parte civile nei processi, per incassare denaro da elargire all’associazione stessa o meglio ancora… per pagare degli stipendi a qualche parenti inserito all’interno di quella struttura!!!
Quel denaro di contro va distribuito -almeno per un buon 80-90% – alle vittime della mafia, a chi ha il coraggio di denunciare… e non certo per fare diventare l’Associazione un vero e proprio ufficio di collocamento… per i “soliti noti “… familiari e amici!!!     
Ho letto in questi giorni un “post” che diceva:
Ma… diciamo che negli ultimi 20 anni ci si è addormentati un pochetto qui in sicilia. 
A parte la stagioni delle grandi stragi (omicidi Falcone-Borsellino) non si vede da tempo una manifestazione contro la mafia!!!
Per il resto, beh…. ricordo dopo l’uccisione di Falcone un anonimo politico dell’epoca (attuale presidente della Regione Sicilia) in diretta televisiva, al MCS, che disse: i mafiosi in sicilia non esistono!!!
Che dire….. la situazione è peggio degli anni 70’…???
C’è anche chi tra i commercianti ha scritto che, per estendere il controllo sul territorio, l’associazione criminale abbia usato ultimamente una tecnica inedita ed anche, che gli strumenti finora adottati per aiutare le vittime o a chi si ribella, sono purtroppo ancora poco efficaci.
La prima telefonata al 112 di Palermo arrivò pochi minuti dopo le 9 del mattino: «Mi hanno riempito la saracinesca di adesivi che sembrano annunci funebri» avvertì allarmato per l’appunto il commerciante dall’altro capo del telefono… 
L’operatore pensò subito a una sciocchezza e rispose all’uomo di stare tranquillo: «Verificheremo» gli disse laconico. 
Dieci minuti dopo però le chiamate diventarono tre. 
E nel giro di mezz’ora la situazione fu chiara a tutti: i negozi del centro erano tappezzati di volantini bianchi listati a lutto. 
La scritta diceva: «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». 
Sabato 3 luglio a Vibo Valentia si ripeté la stessa scena. 
Le principali strade della città calabrese piene di striscioline di carta: «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». 
Così, in pochi giorni, due solidissimi fortilizi di mafia e ‘ndrangheta si sono ribellati all’irrimediabilità del racket: una gigantesca gabella stimata in 5 miliardi di euro che finisce ogni anno nelle casse delle cosche. 
Soldi che permettono di mantenere gli affiliati e le loro famiglie. 
Sono circa 160 mila i commercianti taglieggiati in Italia. 
Ci sono posti dove al pizzo non sfugge nessuno: negozi, ristoranti, imprese edili, bancarelle: «Qui non si salvano neppure i chiodi» diceva qualche anno fa, in un’intercettazione telefonica, un mafioso del clan palermitano di Brancaccio… 
Le cose, ultimamente, non sono cambiate molto… 
Le organizzazioni criminali hanno rivisto i loro metodi: «Pagare meno, ma pagare tutti» è la nuova strategia di molte cupole. 
Le denunce, intanto, crescono a malapena: nel 1998 erano 3.534, l’anno scorso 3.754. «Inutile girarci attorno: restano poche» si rammarica il magistrato siracusano Roberto Centaro, presidente della commissione parlamentare Antimafia. 
«Ci sono città in cui le cose stanno migliorando, come Napoli e Catania, ma altre, Palermo o Reggio Calabria per esempio, dove nessuno ha il coraggio di accusare i propri estorsori». 
A chi denuncia il racket la legge offre soldi e protezione. Bruno Piazzese, 39 anni, ha visto bruciare per la prima volta il suo pub irlandese Ulysses il 19 marzo di tre anni fa. 
A quei tempi era uno dei locali più in voga di Siracusa: proprio sul lungomare di Ortigia, la passeggiata buona della città. 
La sera arrivavano a centinaia per ascoltare musica dal vivo e bere un boccale di birra. 
C’era un gran movimento e la cosa non sfuggì…
Piazzese cercò di farli ragionare: «È facile alzarsi la mattina e chiedere soldi. Qui c’è il sudore mio e di mio padre». 
L’uomo gli rispose: «Supra nù re ce n’autru re», su ogni re c’è un altro re, tu non sei padrone di niente. 
A quel punto l’imprenditore denuncia tutti. 
E una notte di marzo l’Ulysses fa il botto. 
Piazzese però è uno con la testa dura: lo Stato, per la sua collaborazione, gli dà 237 mila euro. 
Lui usa i soldi per ricostruire il locale. 
A dicembre del 2002 c’è l’inaugurazione. 
Otto mesi dopo, alle 4 di mattina, arriva una telefonata in commissariato: «Sta bruciando l’Irish pub» dice una voce femminile prima di riattaccare. 
«Non è stato un atto contro di noi, che avevamo già pagato, ma contro le istituzioni e gli altri commercianti» ritiene oggi l’imprenditore. 
«Il messaggio era chiaro: denunciare non serve a niente». 
Invece, un mese fa, il locale è stato riaperto per la seconda volta. 
Adesso Piazzese vive blindato. 
Due uomini lo seguono ovunque: «Le istituzioni mi hanno aiutato, certo. Ma mi hanno pure lasciato solo». 
Racconta di aver visto qualche giorno fa uno dei suoi estorsori: «lo vedo girare tranquillamente sul motorino: con la moglie e senza casco… Lui tranquillo sul motorino, io a soffocare dentro l’auto blindata». 
È amareggiato: da due anni e mezzo aspetta che il ministero dell’Interno gli paghi 140 mila euro… 
Gli spettano come risarcimento per il mancato guadagno dopo la denuncia. «Senza quei soldi sarà costretto a chiudere».
La storia di Piazzese è emblematica: pene blande e rimborsi troppo lenti!!! 
Centaro promette un nuovo corso: «I processi devono durare di meno e servono pene più severe senza patteggiamento: inseriremo presto queste proposte in un disegno di legge». 
I risarcimenti poi… 
Il presidente ammette: «Purtroppo gli uffici nelle prefetture non sono sempre adeguati. 
Bisogna velocizzare l’iter: le procedure possono essere snellite». 
Per questo, annuncia, il governo si è impegnato a dare autonomia finanziaria al fondo per i risarcimenti. 
Pagare meno, pagare tutti, la nuova tecnica. 
«La criminalità si aggiorna, lo Stato no» spiega Lino Busà, il presidente della Fai, la federazione che riunisce quasi la metà delle 75 associazioni antiracket italiane… 
«Su questo tipo di reati sta calando il silenzio: la stragrande maggioranza degli imprenditori non sa nemmeno dell’esistenza di una legge che li tutela e li risarcisce. 
La macchina istituzionale è troppo burocratizzata!!! 
Anche quei pochi che denunciano e rischiano la vita subiscono ritardi e disservizi. 
Allora gli altri pensano: Chi me lo fa fare??? 
Paolo Mangiafico se lo è chiesto mille volte. 
Vive a Floridia, paese a pochi chilometri da Siracusa, dove gestisce col fratello una grossa azienda di costruzioni. 
«Quando entro al bar i miei compaesani escono»… lui sorride, già mi considerano un infame. Secondo loro avrei dovuto pagare e tacere». 
Ha 35 anni, gli ultimi tre passati sotto scorta. 
Nel 1997 la sua ditta aveva vinto dei grossi appalti nel porto di Gioia Tauro, in Calabria. 
Si è piegato alle richieste della ‘ndrangheta per tre anni. Poi è andato dalla polizia… 
«Dopo la denuncia ho perso un mare di contratti: qui la legalità non dà vantaggi» dice amareggiato. «Adesso lavoriamo solo al Nord, dove ci considerano gente perbene. Da noi siamo visti come persone che creano problemi». 
«Abbiamo pagato per due anni, poi abbiamo detto basta» racconta Silvana Fucito, 52 anni. 
Con il marito gestiva un grande negozio di vernici a San Giovanni a Teduccio, un quartiere di Napoli. 
Per due anni ha cercato di soddisfare le richieste della camorra: qualche favore, latte di vernici, piccole somme. 
Poi i sodali del boss aumentarono le pretese… ma Lei rifiutò. 
La notte fra il 19 e il 20 settembre 2002 il suo capannone venne incendiato. 
«Bisognava fare una scelta» racconta. 
«Ho parlato con la mia famiglia. Siamo stati tutti d’accordo: dovevamo denunciarli». 
Nel luglio dell’anno scorso sono stati arrestati in 14… grazie alle loro deposizioni!!!
«È stata dura» ammette la signora, ma sono così felice di averlo fatto…
Perché adesso posso essere orgogliosa… e quando andremo al processo, saranno loro a dover abbassare la testa… non io!!!

Sicilia: la "discesa" dei paladini della legalità!

Palermo… Catania, Siracusa… e via discorrendo, tutte città legate da un fattore comune: l’illegalità e il malaffare!!! 

Quando 8 anni fa decisi di ritornare nuovamente in Sicilia, non avrei mai immaginato di ritrovare quella stessa regione (dalla quale mi ero decisamente allontanato…) peggiore di come l’avevo lasciata!!!
E’ un vero schifo… 
Se dovessi elencare tutti i nomi che in questi anni sono stati indagati o ancor peggio hanno subito una condanna… credo che non basterebbe un rotolo lungo da piazza Duomo  a Tondo Gioeni…
Non sto parlando della criminalità organizzata o di quei nominativi che giornalmente riempiono i penitenziari….
Mi sto riferendo ai cosiddetti “colletti bianchi”… o meglio, ormai da tempo li ho definiti “grigi”…
Personaggi ben inseriti nel mondo istituzionale, imprenditoriale, amministrativo e soprattutto in quel sistema di promozione tanto acclarato della “legalità” che ormai s’è scoperto essere grande come il “passaggio” dell’ultima trilogia di Gleen Cooper…
Quei “Dannati”… non fanno parte di un altro mondo… ma di questo purtroppo e da qui ahimè non se ne vanno… anzi il giorno che finalmente (per anzianità) finiscono quei loro incarichi… immediatamente c’è subito chi li sostituisce in modo ancor più pessimo!!!
In tal senso potrei rifarmi a quel detto siciliano che dice: cu cancia a strata vecchia ppi la nova, sapi ‘nso cu lassa ma nun sapi ‘nso cu trova…
Difatti, in questi anni siamo passati, come si dice… “dalla padella alla brace” e coloro che maggiormente hanno deluso sono proprio quelli che in questi anni, avevamo sostituito i loro predecessori…
L’elenco dei nomi li conoscete già… ci sono tutti… Ministri, Segretari, Presidenti, Assessori, Funzionari, Dirigenti, Magistrati, Imprenditori… già tutti di tutti… nessuna categoria è esclusa…
In particolare i settori che dimostrano essere più a rischio sono la sanità, i rifiuti, gli appalti e l’energia…
Già, all’interno di queste realtà si muove un filone di corruzione incredibile… di attività illecite che trovano sostegno da quanti dovrebbero controllare ed invece partecipano direttamente a quel sistema corruttivo… o nei casi in cui si dimostra non esserci stata una partecipazione attiva… si scopre comunque che questi, non abbiano applicano in maniera tempestiva le norme previste sulla trasparenza degli atti amministrativi…
Si parla di ritardi… ma io credo che quanto accada in questa terra… sia fatto apposta affinché la corruzione possa “flemmaticamente” proseguire!!!
E quindi, se chi dovrebbe garantire la legalità… partecipa di fatto al malaffare, dove si pensa d’andare???
Li definivano “Simboli dell’antimafia”… si lo stiamo vedendo infatti quale fosse il loro unico obbiettivo: spartizione del potere…
Un posto di Presidente a te… un incarico di Dirigente a me… ah proposito non ti dimenticare del figlio di… e soprattutto ricordiamo di votare a quel consiglio il tizio… ecc… ecc….
Che schifo… già è una vera è propria indecenza subire inermi questi loro comportamenti… 
Mi viene il voltastomaco a pensare che siamo sottomessi a quattro abietti e per di più incapaci… 
Ma cosa ci si aspettava da chi non è mai stato capace di fare nulla di buono… che all’improvviso quella mancata dote (come per miracolo) si trasformasse in qualcosa di straordinario… che desse lampi d’intelligenza o di genio???
Non sono loro certo i soggetti (in particolare per noi siciliani) di cui andare fieri!!!
A differenza invece del nostro CATANESE  ( ricercatore al dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia) LUCA LANZANO che è stato in questi giorni premiato per aver ottenuto un finanziamento dal Trideo (TRansforming IDEas in Oncological research award) di Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) e fondazione Cariplo, per condurre una ricerca biennale, mediante l’uso di tecniche all’avanguardia di microscopia ottica, volta a svelare i meccanismi alla base dell’insorgenza dei tumori.
Si è vero… siamo tutti siciliani, ma c’è chi opera per “curare” questa terra e chi predilige “infettarla”!!!
Un vero peccato che Luca non si sia dedicato alla sperimentazione di un anti-virus da poter inoculare a tutti questi nostri “appestati”, affinché forse “immunizzati”,  non abbiano più possibilità di perseverare in quella loro politica di distruzione e d’avvelenamento, in uno dei posti che da sempre è considerato… più belli del mondo!!!

Governo: come volevasi dimostrare…

Ieri sera, davo le mie previsioni, sull’elenco dei possibili ministri…
Oggi finalmente sono stati dati i nomi e gli incarichi che faranno parte del governo guidato dal probabile Presidente del Consiglio Enrico Letta…
Vi sembrerà incredibile ma sui 20 nominativi proposti ieri sera, ne ho indovinati ben 11, quindi più del 50%…
Vi assicuro che non sono un veggente e non possiedo poteri sovrannaturali, ma mi è bastato riprendere quelle solite facce note, quelle più probabili, quelle che da sempre circolano all’interno di quel sistema collaudato ed il gioco è fatto… gli altri sono a tutti gli effetti delle sorprese!!!

Per fortuna che da quella mia lista, sono stati esclusi alcuni nomi, come quelli di Brunetta, Gelmini, D’Alema, Monti, Amato, Violante e per finire dello stesso zio Letta…
Purtroppo vederli ancora lì seduti, doverli sopportare, sia politicamente che visivamente, era di per se un fardello troppo pesante da sopportare…, immaginarli anche come Ministri era troppo…, sì sarebbe stato davvero troppo…, ma per fortuna che almeno un po di buonsenso alla fine ha prevalso!!!
Comunque questi sono i nomi:

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – Filippo Patroni Griffi
Interni e Vicepremier- Angelino Alfano
Difesa – Mario Mauro
Esteri – Emma Bonino
Giustizia – Anna Maria Cancellieri
Economia – Fabrizio Saccomanni
Riforme istituzionali – Gaetano Quagliariello
Sviluppo – Flavio Zanonato
Trasporti Infrastrutture – Maurizio Lupi
Poliche Agricole – Nunzia Di Girolamo
Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza
Salute – Beatrice Lorenzin
Lavoro e Politiche sociali – Enrico Giovannini
Ambiente – Andrea Orlando
Beni culturali e Turismo- Massimo Bray
Coesione territoriale – Carlo Trigilia
Affari europei – Enzo Moavero Milanesi
Affari regionali – Graziano Delrio
Pari opportunità, sport, politiche giovanili – Josefa Idem
Rapporti con il Parlamento – Dario Franceschini
Integrazione – Cecile Kyenge

Pubblica Amministrazione- Giampiero D’Alia
Ora staremo a vedere se queste scelte verranno premiate o se i cosiddetti franchi tiratori messi da tempo in agguato, avranno successo…
Non bisogna infatti dimenticare quanti tra il Pd tenteranno durante la fiducia, di ricambiare quel mancato appoggio dato al loro maggiore esponente ( Bersani ) e quanti oggi, tra il Pdl e Lista Civica, depennati dalla lista dei possibili ministri, opereranno una scelta diversa, da quella ordinata loro dal Cavaliere o dal Prof. Monti…
Letta può comunque sempre auspicare nel voto dei cosiddetti “grillini”, cioè ritrovare quell’appoggio non partitico, ma basato esclusivamente su quelle riforme necessarie, che rappresentano l’unica strada necessaria per fare uscire da questa crisi il nostro paese…

Un ammucchiata per governo…

Un nuovo governo sta per nascere, ed in questo nuovo teatrino, ognuno cerca di barattare il proprio sostegno.

Il povero Letta, deve conciliare le richieste che da ogni parte tentano di imporgli, in particolare da quanti pretendono per il proprio sostegno, quegli incarichi istituzionali di maggior rilievo e importanza.
Sono in gioco quindi le poltrone di vicepresidenze, di ministri con o senza portafoglio, di vice ministri, di sottosegretari, ecc…, ed allora ecco che tutti questi lupi, si sono di nuovo messi in corsa; sembra assurdo, ma sono gli stessi che ci hanno condotto a questo sfacelo e adesso si rimettono in fila come se nulla fosse!!!
Già è incredibile come il Pdl ed il Pd, si siano presentati dagli elettori chiedendo loro il voto e promettendo, ognuno per la propria parte, di non realizzare alcun accordo possibile con la controparte, ed oggi invece, dopo essersi presi quei voti dai propri elettori ( circostanza che sarebbe del tutto diversa se ne fossero stati a conoscenza ), si ritrovano all’interno di una ammucchiata che non volevano, che non hanno certamente votato, in inciucio che oltre che volgare, offende la dignità e l’intelligenza umana…
Si preferisce comunque andare avanti…, senza tenere conto di quanto gli elettori chiedono e di quei cambiamenti fortemente richiesti dai poveri cittadini, che oggi vengono bensì, da questo Stato intimiditi, attraverso la propaganda di slogan falsi, che plasmano forti preoccupazioni, inducono a rischi economici, dichiarano mancati appoggi internazionali ed il ritorno di possibili forze estremiste e rivoluzionarie, con il rischio di nuove tensioni sociali che potrebbero quindi sfociare, in pericolose violenze…
Sono tutte situazioni create ad hoc, per non far destabilizzare il sistema, perché nulla possa cambiare e tutto continui a restare eguale…, eguale sistema di quello adottato dalla mafia, per continuare a condizionare così il proprio territorio!!!  
Ora, trovo legittimo che il Pdl, recuperate le proprie posizioni, cerchi ( avendo scongiurato il pericolo del M5Stelle), di ottenere oggi il massimo risultato con il minimo sforzo…, quella intesa che cercherà di non far pesare le proprie scelte o i propri uomini, ma inciderà in maniera decisa su eventuali riforme legislative che potrebbero causare problemi giuridici… al proprio leader!
Si parlerà quindi di minor rigore, di tagli alle spese, di restituzione dell’IMU, di agevolazioni fiscali, di leggi che privilegiano l’occupazione, di emergenza economica e sociale,  …  
Ed allora ecco i nomi “nuovi” della squadra di governo: Alfano, D’Alema, Monti, Mauro,Cancellieri, Amato, Padoan, Brunetta, Franceschini, Gelmini, Chiamparino, Violante, Delrio, Fassina, Saccomanno, Giovannini, Bonino, Lupi , Bubbico, Quagliariello, ovviamente senza dimenticare lo zio… Gianni Letta!!!
Certo gli accordi si stanno facendo, ma ancora bisogna scontrarsi con quanti non daranno l’appoggio a questo governo, in particolare,  coloro che pur essendo dello stesso partito Pd, sin d’ora preferiscono astenersi, comunicando il proprio mancato appoggio…, con Renzi che prova a cucirne lo strappo e si schiera ( ma per ovvie ragioni… ) a favore dell’amico Enrico.
Se il Pd si divide… a quel punto il governo Letta potrebbe non costituirsi… e tutto verrebbe rimesso nuovamente in discussione, per la grande felicità di tutti quei cittadini, che di questi porcellum non vorrebbero più saperne…
Comunque, se saranno questi gli uomini/donne che dovranno risolvere i problemi del nostro paese, vedrete che ( dimostrata in questi anni la loro più completa incompetenza), non passerà l’anno, che la nostra “democrazia”, riprenderà nuovamente quanto oggi gli è stato estorto…
Infatti, non lontano tanto da noi, in Spagna, proprio ieri sera a Madrid, hanno già cominciato a farlo!!!

Sottosegretari e ministri della funzione pubblica…

Finalmente si completa la squadra del governo Monti, sono passati 12 giorni, ma la cosa che più evidente e che il numero complessivo è passato dai 40 del Sig. Berlusconi ai 28…, ben 12 in meno, significa che quelli dell’ex governo, erano ovviamente superflui e soprattutto inutili… ( semplici raccomandati ) al sistema!!!
Sono stati resi pure noti, i nomi dei tre viceministri con una sorpresa: il ministro della Funzione Pubblica senza portafoglio, Filippo Patroni Griffi, mentre i tre viceministri sono Martone al Lavoro, Ciaccia alle Infrastrutture e Grilli all’Economia.
C’è comunque una cosa che mi ha colpito, il viceministro dell’economia, Sig. Vittorio Grilli ( quì il “Signore” è proprio indicato…), attuale Direttore Generale del Tesoro, ha reso noto che rinuncerà al 70% dello stipendio…, uno schiaffo a tutti quei nostri politicanti messi lì solo e soltanto per fottersi lo stipendio… più ne hanno e più ne vogliono!!!
Ora sperando che possano iniziare a lavorare seriamente, non ci resta che sperare, che attraverso riforme eque e proposte concrete e capaci, da far riprendere a generare quella spinta necessaria, per far ripartire lo sviluppo, in questi anni reso sterile…
Mi viene quasi da piangere ( rendendomi conto sempre più, della profonda ignoranza, sotto tutti i punti di vista…, internazionale, politica ed economica, di coloro che sono stati messi lì, in tutti questi anni a governarci…), nel dover assistere e sentire in questi giorni, che le dimissioni del premier Berlusconi non sono servite ad abbassare lo Spread e che è stato dimostrato, che la crisi in atto è mondiale e non derivava certamente dai comportamenti del nostro ex Premier…; ma nessuno ha mai detto questo!!! 
Il problema era proteggersi prima che tutto ciò arrivasse, prevenire il nostro Stato da macchinazioni borsistiche e da giochini svolti da esperti finanziatori che attraverso investimenti più o meno leciti, stanno facendo crollare il mercato delle borse prima europee e poi mondiali…; realizzare tutti quei programmi necessari a salvaguardarci e non pensare di fare profitto soltanto con le proprie imprese e/o investimenti personali che oggi stanno anch’essi crollando e non trovando soluzione, loro per primi cercano di cautelarsi dietro la figura del Prof. Monti ( su questo Bossi “ la prima volta in tanti anni dove mi trova concorde ”, ha ragione quando dice Berlusconi si è tirato indietro per salvare le proprie imprese, crollate in borsa del 12 per cento in un giorno…) e sperano così di salvare il salvabile… anche perché oggi, chi ha poco o niente da perdere sono soprattutto coloro che avete lasciato con niente, tutti coloro a cui non avete saputo garantirne il posto di lavoro, quel ceto medio-basso, che rappresenta la maggioranza della nostra popolazione,  che non possiede nulla, ne titoli e/o obbligazioni, ne grosse somme in Banca ( se non quelle strettamente necessarie alla sopravvivenza…), ne società o immobili, ne case di proprietà se non forse qualcuno, quella che ancora per chissà quanti anni, con grossi sacrifici si sta pagando…; quindi come vedete, alla fine, la corda che finora avevate utilizzato, vi si sta ritorcendo contro, stringendo sempre più, il cappio al vostro collo, “ chi semina vento raccoglie tempesta ”, è questo è quello che oggi meritate…, ora non ci resta come diceva Troisi… che piangere e forse sperare…
Questi sono i nomi dei nuovi sottosegretari, con la speranza che almeno riescano a fare la loro parte…
e comunque a parte Giampaolo D’Andrea (ai rapporti col Parlamento), il resto è formato soltanto da tecnici, ed in particolare: 
Presidenza del Consiglio (con Antonio Catricalà) per i Rapporti con il Parlamento: Giampaolo D’Andrea e Antonio Malaschini 
Economia. Vittorio Grilli, mentre Vieri Ceriani e Gianfranco Polillo sottosegretari.
Sviluppo Economico: Mario Ciaccia nuovo viceministro allo Sviluppo con delega alle Infrastrutture. Sottosegretari allo Sviluppo Economico, sono stati nominati Claudio De Vincenti e Massimo Vari. 
Difesa. Sottosegretari al ministero della Difesa saranno Filippo Milone e Gianluigi Magri.
Giustizia. Andrea Zoppini e Salvatore Mazzamuto sono i nuovi sottosegretari alla Giustizia.
Interno. Carlo De Stefano, Giovanni Ferrara e Saverio Ruperto sono stati nominati sottosegretari all’Interno. 
Affari Esteri. Staffan De Mistura e Marta Dassù sono stati nominati sottosegretari agli Esteri.
Istruzione. Elena Ugolini e Marco Rossi Doria sono stati nominati sottosegretari all’Istruzione
Infrastrutture e Trasporti. Mario Ciaccia è il nuovo viceministro con delega alle Infrastrutture e Trasporti, alle dirette dipendenze del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. Sottosegretario è stato nominato Guido Improta.
Lavoro: Michael Martone sarà viceministro e Cecilia Guerra sottosegretaria.
Politiche Agricole: Franco Braga.
Salute: Adelfio Elio Cardinale.
Ambiente: Tullio Fanelli.
Editoria: Carlo Malinconico è il nuovo sottosegretario. 
Informazione e Comunicazione: Paolo Peluffo. 
Beni Culturali: sottosegretario è Roberto Cecchi.
Stiamo a vedere cosa succederà…

Sottosegretari e ministri della funzione pubblica…

Finalmente si completa la squadra del governo Monti, sono passati 12 giorni, ma la cosa che più evidente e che il numero complessivo è passato dai 40 del Sig. Berlusconi ai 28…, ben 12 in meno, significa che quelli dell’ex governo, erano ovviamente superflui e soprattutto inutili… ( semplici raccomandati ) al sistema!!!
Sono stati resi pure noti, i nomi dei tre viceministri con una sorpresa: il ministro della Funzione Pubblica senza portafoglio, Filippo Patroni Griffi, mentre i tre viceministri sono Martone al Lavoro, Ciaccia alle Infrastrutture e Grilli all’Economia.
C’è comunque una cosa che mi ha colpito, il viceministro dell’economia, Sig. Vittorio Grilli ( quì il “Signore” è proprio indicato…), attuale Direttore Generale del Tesoro, ha reso noto che rinuncerà al 70% dello stipendio…, uno schiaffo a tutti quei nostri politicanti messi lì solo e soltanto per fottersi lo stipendio… più ne hanno e più ne vogliono!!!
Ora sperando che possano iniziare a lavorare seriamente, non ci resta che sperare, che attraverso riforme eque e proposte concrete e capaci, da far riprendere a generare quella spinta necessaria, per far ripartire lo sviluppo, in questi anni reso sterile…
Mi viene quasi da piangere ( rendendomi conto sempre più, della profonda ignoranza, sotto tutti i punti di vista…, internazionale, politica ed economica, di coloro che sono stati messi lì, in tutti questi anni a governarci…), nel dover assistere e sentire in questi giorni, che le dimissioni del premier Berlusconi non sono servite ad abbassare lo Spread e che è stato dimostrato, che la crisi in atto è mondiale e non derivava certamente dai comportamenti del nostro ex Premier…; ma nessuno ha mai detto questo!!! 
Il problema era proteggersi prima che tutto ciò arrivasse, prevenire il nostro Stato da macchinazioni borsistiche e da giochini svolti da esperti finanziatori che attraverso investimenti più o meno leciti, stanno facendo crollare il mercato delle borse prima europee e poi mondiali…; realizzare tutti quei programmi necessari a salvaguardarci e non pensare di fare profitto soltanto con le proprie imprese e/o investimenti personali che oggi stanno anch’essi crollando e non trovando soluzione, loro per primi cercano di cautelarsi dietro la figura del Prof. Monti ( su questo Bossi ” la prima volta in tanti anni dove mi trova concorde “, ha ragione quando dice Berlusconi si è tirato indietro per salvare le proprie imprese, crollate in borsa del 12 per cento in un giorno…) e sperano così di salvare il salvabile… anche perché oggi, chi ha poco o niente da perdere sono soprattutto coloro che avete lasciato con niente, tutti coloro a cui non avete saputo garantirne il posto di lavoro, quel ceto medio-basso, che rappresenta la maggioranza della nostra popolazione,  che non possiede nulla, ne titoli e/o obbligazioni, ne grosse somme in Banca ( se non quelle strettamente necessarie alla sopravvivenza…), ne società o immobili, ne case di proprietà se non forse qualcuno, quella che ancora per chissà quanti anni, con grossi sacrifici si sta pagando…; quindi come vedete, alla fine, la corda che finora avevate utilizzato, vi si sta ritorcendo contro, stringendo sempre più, il cappio al vostro collo, ” chi semina vento raccoglie tempesta “, è questo è quello che oggi meritate…, ora non ci resta come diceva Troisi… che piangere e forse sperare…
Questi sono i nomi dei nuovi sottosegretari, con la speranza che almeno riescano a fare la loro parte…
e comunque a parte Giampaolo D’Andrea (ai rapporti col Parlamento), il resto è formato soltanto da tecnici, ed in particolare: 
Presidenza del Consiglio (con Antonio Catricalà) per i Rapporti con il Parlamento: Giampaolo D’Andrea e Antonio Malaschini 
Economia. Vittorio Grilli, mentre Vieri Ceriani e Gianfranco Polillo sottosegretari.
Sviluppo Economico: Mario Ciaccia nuovo viceministro allo Sviluppo con delega alle Infrastrutture. Sottosegretari allo Sviluppo Economico, sono stati nominati Claudio De Vincenti e Massimo Vari. 
Difesa. Sottosegretari al ministero della Difesa saranno Filippo Milone e Gianluigi Magri.
Giustizia. Andrea Zoppini e Salvatore Mazzamuto sono i nuovi sottosegretari alla Giustizia.
Interno. Carlo De Stefano, Giovanni Ferrara e Saverio Ruperto sono stati nominati sottosegretari all’Interno. 
Affari Esteri. Staffan De Mistura e Marta Dassù sono stati nominati sottosegretari agli Esteri.
Istruzione. Elena Ugolini e Marco Rossi Doria sono stati nominati sottosegretari all’Istruzione
Infrastrutture e Trasporti. Mario Ciaccia è il nuovo viceministro con delega alle Infrastrutture e Trasporti, alle dirette dipendenze del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. Sottosegretario è stato nominato Guido Improta.
Lavoro: Michael Martone sarà viceministro e Cecilia Guerra sottosegretaria.
Politiche Agricole: Franco Braga.
Salute: Adelfio Elio Cardinale.
Ambiente: Tullio Fanelli.
Editoria: Carlo Malinconico è il nuovo sottosegretario. 
Informazione e Comunicazione: Paolo Peluffo. 
Beni Culturali: sottosegretario è Roberto Cecchi.
Stiamo a vedere cosa succederà…