Stamani, mentre osservavo sul cellulare una pagina social ho trovato questo post che mi permetto di allegare, avendone cattutaro l’immagine con uno “screenshot”.
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Lo Stato Parallelo…
Intitolata “l’Impegno di tutti“, questa prima edizione si è svolta da venerdì 5 a domenica 7 maggio 2023 presso Anteo Palazzo del Cinema, col patrocinio di Fondazione Falcone e il contributo di Fondazione Cariplo.
In questo panel l’ex-magistrato Gherardo Colombo ha parlato della P2, presentando il podcast “Lo Stato Parallelo“, pubblicato in esclusiva su RaiPlay Sound. Lo ha intervistato Lea Orifici di Torcha.
Sia RaiPlay Sound sia Torcha sono stati media partner di questa prima edizione del Festival.
PER SAPERNE DI PIU’ SUL FESTIVAL: https://www.festivalantimafia.org
Quei confratelli massoni…
Continuando quanto scritto ieri, attraverso l’esame di alcune versioni degli Antichi Doveri redatte nella seconda metà del Cinquecento, C. Dyer nega che la Libera Muratoria possa ricollegarsi al mestiere della costruzione e ne sottolinea l’origine religiosa.
Essa sarebbe comparsa sotto il regno di Elisabetta I ad opera di gruppi di dissidenti cattolici e protestanti radicali, costretti a praticare in segretezza il loro culto in una fase storica che vedeva il consolidamento della Chiesa anglicana.
Tuttavia Dyer non esclude la possibilità di collocare la nuova fratellanza nell’ambito del pensiero ermetico e cabalistico del Rinascimento, che rispetto al Continente ebbe in Inghilterra una fioritura tardiva.
Anche C. N. Batham suggerisce una lettura di tipo religioso, ma nel suo caso il collegamento è con determinati cenacoli riservati presenti all’interno dei monasteri.
Questi cenacoli sopravvissero alla dissoluzione degli ordini monastici da parte della dinastia Tudor e condussero un’esistenza sotterranea fino alla fine del XVI secolo o agli inizi del successivo, per riemergere in tempi più favorevoli. È dalla loro espansione ed evoluzione che sorse la Massoneria speculativa quale oggi la conosciamo.
Batham riconosce che la sua resta un’ipotesi che ancora non può essere dimostrata, ma aggiunge che ciò vale anche per le altre teorie, compresa quella classica della transizione.
Di notevole interesse è la proposta di A. Durr, che pone invece l’accento sulla dimensione sociale e caritativa, recuperando in qualche modo lo sfondo operativo della teoria classica.
A suo giudizio le logge inglesi del XVII secolo, nonostante non esercitassero più alcun controllo sull’organizzazione del mestiere, non avevano perduto del tutto il loro carattere originario, giacché in esse gli operativi, come i documenti ci dicono, erano di gran lunga maggioritari.
Non ancora speculative, le logge si presentavano piuttosto come associazioni di tipo conviviale e solidaristico, la cui storia si inserirebbe a pieno titolo in quella delle confraternite di mutuo soccorso, diffuse all’epoca in tutta l’Inghilterra.
Sappiamo in effetti di associazioni legate ai mestieri che si riunivano nelle taverne e prevedevano dei rituali di iniziazione.
Divennero note come Box Clubs perché durante le riunioni ciascuno dei partecipanti versava in una cassetta (box) una quota a beneficio dei fratelli che si fossero trovati in difficoltà.
Poiché da un certo momento vennero ammessi anche membri estranei al mestiere, si è sostenuto che la
Libera Muratoria possa essere derivata da un Box Club per massoni operativi grazie all’apporto di elementi non-operativi.
Nel 1988 fu pubblicato il libro The Origins of Freemasonry di D. Stevenson, uno storico dell’università di St. Andrews, il quale, criticando la prospettiva troppo anglocentrica di tanti studi sull’argomento, si pronunciava a favore della pista scozzese.
In primo luogo, se si esaminano imparzialmente le testimonianze sugli esordi della Massoneria, non si può non notare come la maggior parte di esse faccia riferimento alla Scozia, non all’Inghilterra. Scozzese era per l’appunto William Schaw, che in veste di Maestro delle Opere della Corona e Sorvegliante generale dei Massoni, promulgò nel 1598 e 1599 due statuti che regolamentavano in maniera innovativa l’organizzazione del lavoro muratorio.
Per il fatto di avere istituito una rete di logge permanenti a cui veniva attribuito un potere giurisdizionale che prima non avevano e, soprattutto, per avere introdotto nelle usanze del mestiere contenuti tipici dell’esoterismo rinascimentale, gli statuti di Schaw segnarono, secondo Stevenson, una svolta rispetto alla tradizione medievale e gettarono le basi della Massoneria moderna.
Il contributo medievale, relativo all’organizzazione e alla leggenda del mestiere, fornì alcuni degli ingredienti essenziali alla formazione della massoneria, ma il processo di combinarli con altri ingredienti non ebbe luogo fino agli anni intorno al 1600, ed ebbe luogo in Scozia.
Aspetti del pensiero del Rinascimento vennero allora aggiunti alle leggende medievali, con una struttura istituzionale basata su logge e i rituali e le procedure segrete di riconoscimento note come Mason Word.
È in questa fase avanzata del Rinascimento scozzese che venne creata la massoneria moderna.
Le logge scozzesi restarono a lungo operative, ma ciò non impedì loro di custodire, come osserva Stevenson, una dimensione esoterica in grado di attirare individui estranei al mestiere, come Sir Robert Moray, soldato, filosofo, ingegnere e primo presidente della Royal Society, che fu ammesso in una loggia di massoni operativi il 20 maggio 1641.
Nei suoi interessi per l’Ermetismo, il Rosacrocianesimo, l’alchimia e i simboli egli caratterizza il tipo di influenze del tardo Rinascimento che avevano dato i natali alla Massoneria scozzese all’epoca di William Schaw.
Nei suoi interessi scientifici, nelle sue tendenze deistiche, nel suo culto dell’amicizia e della sociabilità egli riflette influenze che guardano al futuro, all’età dell’Illuminismo, piuttosto che al passato, al Rinascimento.
Per Stevenson la Massoneria moderna è dunque il prodotto di una lunga evoluzione che si snoda attraverso tre fasi storiche principali: il Medioevo, il Rinascimento, l’Illuminismo. Nasce propriamente in epoca rinascimentale grazie allo scozzese William Schaw, ma basandosi su tradizioni medievali, e raggiunge una forma compiuta durante l’Illuminismo con il contributo delle logge inglesi. Queste assunsero la guida dello sviluppo della Libera Muratoria agli inizi del XVIII secolo, anche se l’influenza scozzese rimase forte.
Le logge inglesi si distinguevano dalle scozzesi perché non avevano un carattere permanente (le loro riunioni erano saltuarie) e perché sembra che non discendessero da quelle operative, ma fossero fin dall’inizio la creazione di gruppi di gentiluomini che adattarono alle proprie esigenze pratiche ed usanze di origine scozzese.
Grazie all’opera di Stevenson viene oggi attribuito alla Scozia un ruolo decisamente più importante rispetto a prima.
Tuttavia la sua tesi di un contenuto esoterico già presente nella Massoneria operativa scozzese del tardo Rinascimento non appare così solida. É più esatto affermare che in essa vi fossero tutt’al più delle potenzialità esoteriche che i non-operativi come Moray seppero in qualche modo sviluppare.
Ma in ogni caso i non-operativi, detti anche Gentlemen Masons, non modificarono affatto il carattere operativo delle logge scozzesi – cosa peraltro riconosciuta dallo stesso Stevenson.
Allo storico e libero muratore francese R. Dachez va il merito di aver messo a punto una teoria sintetica, così chiamata perché tenta di comporre i principali punti di vista sull’argomento in un quadro coerente.
Verso la metà o la fine del XVII secolo troviamo in Scozia e nel nord dell’Inghilterra dei Gentlemen Masons accomunati da un forte interesse per l’ermetismo, il neoplatonismo rinascimentale, le dottrine rosacrociane.
Secondo Dachez costoro diedero vita a gruppi riservati prendendo a prestito le forme rituali e i segni segreti di riconoscimento della Massoneria operativa scozzese.
Erano gruppi itineranti, senza collegamento tra loro e formati da pochi individui. Si può allora immaginare che alcuni di questi Gentlemen Masons siano venuti a contatto in Inghilterra con confraternite muratorie di tipo assistenziale e solidaristico e che dal loro incontro sia nata a Londra e dintorni una Massoneria non-operativa, la quale acquisì una fisionomia definitivamente speculativa solo dopo la costituzione della Gran Loggia nel 1717.
In conclusione, sembra proprio che la Massoneria moderna prese forma nel XVII secolo nelle zone di confine tra Scozia ed Inghilterra.
La loggia che ammise Moray nel 1641 era di Edimburgo, ma all’epoca si trovava temporaneamente nel nord dell’Inghilterra perché i due Paesi erano in guerra e la Scozia aveva occupato parte del territorio nemico.
Anche la città di Warrington, che ospitava la loggia in cui venne accettato Ashmole nel 1646, era nel nord dell’Inghilterra. Vi furono frequenti scambi tra i due Paesi e dopo l’Atto di Unione del 1707, con cui divennero un solo Regno, è ovvio che tali scambi si intensifìcarono.
E non è forse significativo che il Rev. Anderson, l’autore del testo più noto della Massoneria inglese, cioè le Costituzioni dei Liberi Muratori, fosse nativo di Aberdeen e che suo padre fosse membro di una loggia di quella città scozzese?
Immagino quanto sia difficile comprendere ciò che avviene all’interno di quelle logge, in particolare per chi è lontano dal mondo della massoneria, d’altronde è difficile orientarsi tra decine di termini, riti di iniziazione, simboli, giuramenti, che appaiono ai più fortemente ridicoli.
Sembrerà assurdo, ma se pur le obbedienze massoniche di affiliazioni avvengono per lo più sui siti web – e quindi molti di voi potrebbero pensare che i nomi di quegli fratelli siano presenti in una banca dati trasparente e nella disponibilità di chiunque – beh… stranamente non è così, infatti la maggior parte di loro continuano a rimanere celati, avendo come principio fondamentale a quell’appartenenza: la segretezza!!!
Quando penso quindi alla massoneria e quei suoi confratelli, mi viene in mente una frase: gli esseri umani si dividono in tre categorie: quelli che preferiscono non avere niente da nascondere piuttosto che essere obbligati a mentire, quelli che preferiscono mentire che non aver niente da nascondere e quelli che amano sia mentire sia nascondere!!!
Concludo con una frase scritta in un romanzo di Michael Connelly (lo scrittore noto per la serie Tv con protagonista “Harry Bosch”) che da tempo mi porto dentro: nel mondo le persone civili, quelle che si nascondono dietro la cultura, le arti, la politica… e perfino la legge, sono le uniche da cui guardarsi. Hanno trovato un travestimento perfetto… ma sono le più depravate. Sono loro le persone più pericolose!!!
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Un po' di storia per i "fratelli" massoni e per quanti vogliono comprenderne qualcosa…
Nasceva così la Massoneria moderna o speculativa, definita dagli anglosassoni “un particolare sistema di insegnamento morale, velato da allegorie e illustrato da simboli”.
Stato deviato, massoneria e mafia: meno male che c'è chi riesce ancora a contrastarli!!!
Ovviamente nessuno vuole parlare di questi chiari collegamenti, né le Istituzioni e ancor meno i media, anzi sono in molti a fare in modo che questo fenomeno venga descritto come un qualcosa che appartiene alla fantasia, già… a modello dei racconti di Gleen Cooper…
D’altronde fateci caso, la riservatezza sull’argomento ed i fatti compiuti che si tengono nascosti dentro quel sistema (da non esser mai rivelati a nessuno), fanno in modo che poco si sappia di quanto realmente avviene dietro le quinte, difatti anche la Dia, nella sua ultima relazione alla parola “massoneria” dedica soltanto una note a piè di pagina, già… una sola citazione per quelle logge massoniche e comprenderete da voi, quanto sia davvero poco per un fenomeno che da sempre dimostra essere fortemente radicato nella nostra isola…
Una cosa è certa, la massoneria è presente, ma non solo in ambito economico e sociale, no… essa interferisce e influenza molti apparati Istituzionali, Enti locali, la gestione degli appalti pubblici, la formulazione e il capovolgimento di talune sentenze nei tribunali, le notizie sui media, ma non solo, attraverso uomini “al di sopra di ogni sospetto” si occupa di antimafia, di gestione dei beni sequestrati e confiscati, promuove le nomine degli amministratori giudiziari ed anche di collusi liquidatori…
La verità è che in questa terra infetta si viene ogni giorno condizionati e quei pochi uomini delle Istituzioni che fanno il loro dovere – potrei farvi alcuni nomi, penso tra l’altro che a breve li farò perché è giusto dire chi in questa terra è diverso da tutti gli altri e dimostra con il proprio ruolo e con grande coraggio di meritare quella toga o la divisa che indossa – perché sono questi gli uomini e le donne che fanno la differenza…
Questi eroi, perché soltanto così possono essere chiamati ( e sì… perché va detto, non bisogna ahimè diventare “vittime della mafia” per esser così definiti…), beh… questi signori – come dicevo – li trovate lì… occupati nelle Procure nazionali di Catania, Messina, Caltanisetta e anche Palermo, ma non solo, anche nelle Pg e in talune Gdf (sì perché… per altre purtroppo è meglio stendere un velo pietoso, naturalmente resto sin d’ora disponibile per evidenziare e far emergere quanto negativamente espresso…), continuando, nel gruppo NOE, ma anche in altri ambiti, come ad esempio quelli relativi alle Guardia Costiere o alle Protezioni Civili…
Ecco perché se da una parte c’è lo schifo, l’infezione e quel cancro maledetto che ci attanaglia ovunque, dall’altra parte ci sono persone perbene che ogni giorno compiono il proprio dovere con alta dedizione e passione…
Sono loro, già quest’ultimi… esigui soggetti che ancora mi danno la forza di combattere e a non arrendermi, sì…neppure dinnanzi a situazioni drammatiche o a quelle a cui non crederesti mai, eppure quest’ultime continuano ancora oggi a cadermi addosso, ma come diceva il giudice Falcone: questi fenomeni sono umani e come tutti i fenomeni umani hanno un principio, una sua evoluzione e avranno quindi anche una fine!!!
La massoneria esiste ed influenza in maniera decisa le sorti di questo paese…
Il sistema gestisce gran parte dei centri di potere come sanità, tribunali, lavori pubblici, università, imprenditoria, ma soprattutto politica!!!
Basta poco per scoprire quel sistema criminale, alla fine di questo si tratta e non vi è alcun bisogno di disturbare valenti magistrati o efficienti uomini delle forze dell’ordine e neppure attendere le dichiarazioni di qualche pentito, no… basta semplicemente seguire l’operato di quei soggetti cui si è venuti a conoscenza, quelle loro frequentazioni, le particolari amicizie, l’iscrizione a note associazioni e/o fondazioni, sono semplici indicatori per far emergere tutte le loro malefatte…
Difatti, più ci si addentra in certi meccanismi, più si ha la certezza, ma potrei aggiungere le prove, che intorno a certi provvedimenti si adombri l’esistenza di una “cupola” che manovra e indirizza quelle disposizioni, quelle misure a cui i cittadini auspicano, ma che improvvisamente deviano su percorsi diversi, uno che favorisce il proseguo, l’altro che si trasforma in un muro, direi di gomma, già… con il quale non ci si riesce mai a scontrarsi, difatti non si troverà mai qualcuno con cui interloquire e quindi raggiungere quella definitiva soluzione!!!
La massoneria sfrutta appieno i suoi adepti, tra l’altro ciascuno di essi sa bene di essere compromesso in quanto ricattabile e quindi obbligato a sottomettersi alle volontà dei propri superiori, sì… di quella loggia esoterica e di fratellanza, sono soggetti emeriti che però si son macchiati d’aver affiliato taluni individui di quel mondo criminali, gli stessi che si sa possedere segreti inconfessabili.
Una cosa è certa, l’uso del “segreto” quale mezzo di potere ha determinato in questi trent’anni la trasformazione di molte logge in veri e propri comitati d’affari, potemmo anche dire in nuovi partiti politici, sorretti quest’ultimi da rapporti con il crimine organizzato, con i servizi segreti deviati e soprattutto con il terrorismo stragista!!!
Il problema di fondo quindi non è in se l’esistenza o meno di queste logge massoniche, ma il punto fondamentale è costituito dalle infiltrazioni nelle società civile, azioni che di fatto condizionano la vita di ciascuno di noi!!!
Essi infatti, nel perseguire quei loro obiettivi, puntano al raggiungimento di fini illegali non solo nell’economia reale, utilizzando talvolta strumenti di riciclaggio, ma è attraverso la politica e quei centri operativi del voto di scambio politico-mafioso che decidono grazie a consorterie le sorti di magistrati, concorsi universitari, carriere politiche, alti gradi militari, cariche istituzionali, uomini da adibire ai servizi segreti, ai consigli di amministrazione delle banche e/o degli istituti finanziari, ed infine, dispongono quali imprenditori e industriali debbano proseguire la loro attività e chi viceversa debba chiudere definitivamente i battenti!!!
Quei colletti bianchi infiltrati dalla massoneria!!!
Una nuova inchiesta, ultime intercettazioni portate in evidenza dalle forze dell’ordine, già… un ricercato potere desiderato ad ogni costo!!!
“Un cacciatore di voti”, in questo modo il colonnello Antonio Merola (per quasi dieci anni a capo dapprima del nucleo investigativo e poi del reparto operativo del comando provinciale dei Carabinieri di Trapani), ha sintetizzato l’agire di un medico di Castelvetrano, ex deputato regionale ed imputato ora nel processo scaturito dall’operazione denominata Artemisia, condotto dai Carabinieri in un arco temporale tra il 2016 e il 2019.
La deposizione del col. Merola, che è cominciata nell’udienza di pochi giorni fa e proseguirà il prossimo 17 gennaio, si è concentrata sulla parte dell’indagine per la quale viene contestata la partecipazione a una associazione segreta (violazione della legge Anselmi contro le logge coperte) all’ex deputato e ad altri sei dei diciotto imputati nel processo in corso.
Difatti, è proprio all’interno di due associazioni segrete che la Procura di Trapani ha individuato un gruppo di potere che avrebbe avuto quale obiettivo il condizionamento, sì… con i tipici comportamenti della massoneria, nelle attività pubbliche e politiche.
L’ufficiale dell’Arma ha ripercorso le fasi dell’indagine citando il contenuto di numerose intercettazioni, sia telefoniche che ambientali dalle quali è emerso il condizionamento dell’amministrazione comunale di Castelvetrano con un numero elevato di soggetti coinvolti con incarichi sia politici che pubblici…
Ciascuno di quei soggetti si è poi scoperto far parte di logge riconosciute dalla massoneria ufficiale, ma anche di associazioni, la cui esistenza gli indagati (in vari modi) hanno cercato di tenere occultate.
Associazioni nate alle spalle del centro sociologico italiano, appartenente alla Loggia Regolare d’Italia, con sede in un edificio di Castelvetrano; secondo il col. Merola, l’ex deputato è apparso come un politico che aveva come obiettivo quello di trattare faccende per le quali in cambio poteva aumentare il proprio consenso elettorale, tra l’altro in alcune occasioni lo abbiamo sentito contare i voti che in cambio di favori aveva ottenuto.
La massoneria era considerata come un mezzo utile per portare voti, tra l’altro le discussioni ascoltate nelle intercettazioni hanno svelato vere e proprie condotte spregiudicate: “sentivamo dire di obiettivi come quello di dover conquistare il Comune, cosa che forse sarebbe avvenuta se si fossero svolte le elezioni del 2017; “le formazioni che si proponevano all’elettore erano condizionate da un notevole numero di candidati appartenenti alla massoneria. Quello che si era creato a Castelvetrano era un “omogeneo gruppo di potere”!!!
Ma d’altronde perché meravigliarsi, parliamo del territorio cui fa riferimento il capo mafia “Matteo Messina Denaro”, anche se forse, non è proprio lì che si nasconde, ma quella è un’altra storia e chissà se avrò voglia di raccontarvi…
Le leggi valgono ovunque, ma stranamente non in Sicilia!!!
Ai sensi della l.r. n. 18 del 18/10/2018 i parlamentari regionali e gli amministratori locali hanno l’obbligo di dichiarare l’eventuale iscrizione ad una loggia massonica o “ad associazioni similari”.
Obbligo dichiarativo dei deputati dell’Assemblea regionale siciliana, dei componenti della Giunta regionale e degli amministratori locali
Entro quarantacinque giorni dall’insediamento, i deputati dell’Assemblea regionale siciliana, il Presidente della Regione e i componenti della Giunta regionale che siano deputati nonché i sindaci, gli assessori comunali ed i consiglieri comunali e circoscrizionali sono tenuti a depositare, rispettivamente presso l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana e presso l’ufficio di Gabinetto del sindaco, una dichiarazione anche negativa sull’eventuale appartenenza a qualunque titolo ad associazioni massoniche o similari che creino vincoli gerarchici, solidaristici e di obbedienza, qualora tale condizione sussista, precisandone la denominazione.
Entro quarantacinque giorni dall’insediamento, i componenti della Giunta regionale che non siano deputati sono tenuti a depositare la dichiarazione di cui al comma 1 presso la Segreteria generale della Presidenza della Regione.
Beh… quanto sopra vale ovunque ma non nella nostra regione, infatti il commissario di Stato ha bloccato l’applicazione della legge regionale di cui sopra, che impone ai parlamentari, sindaci e consiglieri comunali di dichiarare l’eventuale appartenenza alla massoneria!!!
E così nessuno di loro dovrà dichiarare l’appartenenza a quelle logge, le stesse alle quali di fatto sono sottomessi, esercitando così quanto viene loro imposto da quel potere occulto, certamente a scapito del proprio ruolo svolto all’interno delle nostre istituzioni!!!
Già… in Sicilia è come vivere in uno “Stato” dentro lo Stato!!!
"Lobby & Logge”: il Procuratore Cordova e quell’inchiesta sulle logge massoniche…
S’intitola “Lobby & Logge” il nuovo libro dell’ex magistrato Luca Palamara (dall’ottobre 2020 radiato dall’ordine giudiziario in seguito a un’indagine sul suo ruolo di mediatore all’interno del sistema delle correnti della magistratura).
Palamara (ex Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria), nel suo libro “intervista” racconta molti di quei misteri che secondo un’inchiesta aveva legato insieme imprenditori, faccendieri, politici, alti funzionari statali, uomini delle forze dell’ordine, servizi segreti, giornalisti e ahimè anche magistrati.
Riporta Sallusti: vi è una loggia che attraverso i suoi affiliati decide se avviare o affossare indagini e processi e che usano la magistratura e l’informazione per regolare conti, consumare vendette, puntare su obiettivi altrimenti irraggiungibili, fare affari e stabilire nomine propedeutiche ad altre e ancora maggiori utilità. Per cambiare, di fatto, il corso naturale e democratico delle cose”!!!
Nel libro viene riportato un’inchiesta del Procuratore di Palmi Agostino Cordova che all’epoca dei fatti, siamo intorno agli anni 90′, fece molto scalpore: Egli infatti inviò infatti al Csm e alla Commissione parlamentare antimafia un rapporto con i nomi di oltre cento magistrati iscritti a logge massoniche e di altri ottanta sospettati di esserlo!!!
Siamo nel 1992 e il procuratore Cordova inviò le forze dell’ordine a perquisire sedi massoniche e abitazioni private di centinaia di affiliati o quantomeno presunti tali…
L’ipotesi di Cordova era che la ’ndrangheta si fosse infiltrata nella massoneria per agganciare la politica su tutto il territorio nazionale.
Alla fine – spiega Palamara – dopo ottocento faldoni pieni di documenti e verbali, la procura di Roma avocò a sé l’inchiesta e la archiviò, ma non solo, pochi mesi fa, siamo nel novembre del 2021, “la seconda sezione civile del tribunale di Reggio Calabria ha condannato Agostino Cordova, oggi ottantaquattrenne, a pagare le spese processuali in favore della loggia Grande Oriente d’Italia, che lui stesso aveva querelato”.
A seguito di quanto sopra è stato pubblicato nel sito web “Grande Oriente” un post intitolato “Massoni “fu caccia alle streghe. Condannato il Procuratore Cordova/Voce Repubblicana” https://www.grandeoriente.it/64755/ nel quale vi è riportato un passaggio che dice:“Carissimi Fratelli, questa sentenza – ha detto il Gran Maestro Stefano Bisi – ci fa gioire perché rende giustizia anche ai tanti Fratelli che in quei lontani ma per tutti noi dolorosi anni ’92 e ’93 si trovarono perseguitati e che subirono la perquisizione notturna delle forze dell’ordine a seguito di quella inchiesta. È per questo che oggi proviamo una gioia particolare di fronte alla sentenza che scrive in modo inequivocabile gli eccessi dell’inchiesta Cordova e che dà soddisfazione al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani anche se non potrà mai sanare e cancellare i danni subiti da tanti nostri cari Fratelli dati in pasto all’opinione pubblica come malfattori”.
I misteri d'Italia… e la famigerata loggia "Propaganda 2" meglio conosciuta come "P2".
La massoneria a Palazzo d'Orleans??? No… non ha messo piede!!!
Ho letto un articolo su Meridionenews al link: https://meridionews.it/articolo/75586/massoneria-deputati-regionali-si-dicono-estranei-a-logge-unici-a-non-rispondere-sono-stati-lo-curto-e-catalfamo/
Già… potrei paragonare quella richiesta ad una eguale domanda formulata all’interno di una caserma, dove ad un ladro viene chiesto se abbia mai rubato…
Chissà… forse la verità è un’altra e cioè quella che entrando in Massoneria si avrà la possibilità di conoscere nuovi amici “influenti”, si potrà scambiare informazioni e favori, si amplieranno le proprie relazioni personali, certamente ci potrà essere una maggiore possibilità di carriera sia sul piano professionale che lavorativo, posizione d’altronde quest’ultima che, se accresciuta, potrà essere sicuramente di maggior ausilio alle esigenze stesse di quella loggia…"Si meritasseru a testa scippata"!!!
C’è un detto che dice: “U Signuri manna u viscottu a cu non avi i renti” (Il Signore manda il biscotto a chi non ha i denti)!!!
Se anche l'Antimafia viene limitata dal proprio agire… significa che siamo giunti alla frutta!!!
Ho letto ieri quanto accaduto dopo il provvedimento di perquisizione e sequestro degli elenchi agli iscritti alla loggia siciliana, emesso il giorno 01 c.m. dal Presidente Rosy Bindi, della Commissione Parlamentare Antimafia…
Non è mio interesse entrare nei meriti della istanza o sulla fondatezza sulle quali basa le proprie richieste, alla luce delle norme poste a tutela della libertà di associazione e via discorrendo…
Già, si potrebbe credere che quella Commissione Nazionale Antimafia, non includa in se quei poteri necessari, determinando così in concreto, quel valore aggiunto, che rappresenta di fatto, il carattere essenziale per il quale esiste… di contro, senza quella necessaria autorevolezza, potremmo dire di essere giunti alla frutta!!!




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