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Sfogliare prima di acquistare: il trucco per amare i tuoi libri.

Acquistare un libro senza conoscere l’autore non è facile, anzi, si rischia, per eccesso di curiosità, di non vedere accendersi in noi quella luce, già… quel necessario entusiasmo. 

Molto spesso infatti accade il contrario. Quei titoli finiscono per risultare sterili, pesanti nella lettura, con un inevitabile spreco di soldi.

Ecco perché ritengo fondamentale avere sempre un assaggio dello stile di un autore prima di impegnarsi in un acquisto, soprattutto quando si tratta di libri su argomenti impegnativi o poco familiari. Uno stile poco coinvolgente, infatti, può far sembrare il libro un investimento sprecato.

Si può provare a cercare estratti gratuiti su piattaforme come Google Play Libri, Amazon o persino sul sito dell’editore. Questi strumenti spesso offrono un’anteprima del contenuto, permettendo di capire se il modo di scrivere dell’autore risuona positivamente. 

Tuttavia, non sempre è possibile trovare un’anteprima. In questi casi, si tenta di cercare sul web un estratto del libro o almeno una recensione che possa dare un’idea più chiara dello stile dell’autore. Purtroppo, il più delle volte quanto cerchiamo non è disponibile online..

Altre volte, ci imbattiamo in contenuti concepiti per propagandare il libro o l’autore. Informazioni che non rappresentano una lettura diretta di un estratto e che, spesso, non riescono nemmeno a trasmettere un’idea chiara dello stile o dei temi trattati.

È così che ci rendiamo conto di come molti giudizi siano pensati più per promuovere l’opera che per fornire una reale analisi. Capita difatti che chi scrive una recensione non abbia nemmeno letto il libro, limitandosi a rielaborare informazioni fornite dall’editore o dall’ufficio stampa. Questo è un fenomeno purtroppo comune, non solo nel nostro paese e non solo in ambito letterario…

Viviamo ahimè in una società in cui spesso si privilegia l’apparenza rispetto alla sostanza. Questo crea inevitabilmente un clima di scetticismo, soprattutto tra coloro che cercano genuinità e autenticità. Ecco perché, quando si vuole un parere sincero, è meglio rivolgersi a lettori comuni o cercare opinioni in forum e/o blog indipendenti. In questi spazi è più probabile trovare critiche oneste e non influenzate.

Proprio pochi giorni fa, per ottenere un quadro più autentico, ho esaminato le opinioni dei lettori sul web riguardo a un libro che mi interessava. Le recensioni indicavano un apprezzamento per lo stile coinvolgente e la profondità tematica del testo. Tuttavia, leggendo con attenzione, ho notato alcune criticità nei giudizi.

Ad esempio, una lettrice dichiarava apertamente la propria stima per l’autore prima ancora di esprimere il suo commento. Questo mi ha fato pensare a un giudizio poco obiettivo. Quando si parte con un’opinione favorevole sull’autore, è inevitabile che la valutazione risulti influenzata. Non sappiamo se abbia apprezzato il libro per il contenuto o per un senso di affinità personale con l’autore stesso.

Un altro lettore raccontava di aver letto il libro in soli due giorni. Questo potrebbe indicare che il libro fosse effettivamente scorrevole e coinvolgente, ma lascia anche il dubbio di una lettura troppo rapida per un reale approfondimento. Sì… potrebbe essere stata una giornata particolarmente vuota di impegni, oppure una lettura superficiale…

Infine, un terzo commento sembrava più interessante: la lettrice descriveva l’ambito del romanzo e accennava a una linea narrativa. Tuttavia, il suo commento era troppo generico. Un’osservazione così ampia potrebbe essere stata formulata leggendo una sinossi o una recensione, senza una reale lettura del libro.

Questi esempi mettono in luce uno degli aspetti più complessi delle recensioni personali: l’influenza di preconcetti, situazioni personali e il livello di approfondimento reale di chi scrive. Ecco perché, ripensando a quei giudizi, resto convinto che sia fondamentale approcciarsi con cautela a tali valutazioni.

Perdonate il mio scetticismo, ma da tempo ho imparato a non giustificare certi atteggiamenti, specialmente quando si tratta di commenti anonimi sul web o sui social. Spesso, dietro a quelle parole apparentemente entusiastiche, si nasconde una mancanza di lettura concreta che non permette di comprendere davvero cosa ci sia di valido o unico in un libro.

Ecco perché consiglio, prima di acquistare un libro, di recarsi in libreria. In alcune di queste ad esempio, nella mia città di Catania ad esempio, dove il sottoscritto è abbonato, i titolari sono cortesi da permettere a chiunque di sfogliare il libro prima dell’acquisto. Questo consente di valutare personalmente lo stile dell’autore e soprattutto il contenuto dell’opera.

Non mi resta quindi che augurare a tutti Voi una buona lettura, ricordando come un libro ben scelto può salvarci da qualsiasi cosa, persino da noi stessi…

Il Pettirosso…

Lo scorso mese in un mercatino rionale ho trovato un commerciante che vendeva libri e nel leggere alcuni di quei titoli, mi sono imbattuto in un cartone… poggiato a terra e strapieno, sì… dei romanzi di Jo Nesbo!!!

Se pur l’autore non è mai stato tra i miei preferiti, li ho acquistati tutti… poichè a inizio anno, in modo del tutto casuale, mi ero imbattuto in un suo libro intitolato “Il confessore” e da allora – già dopo aver letto quel libro – mi ero ripromesso di acquistarne altri (di egli) e quindi ora… quale migliore occasione di quella sopravvenuta.

Ho iniziato a leggere “L’uomo di neve” e “Luna Rossa”, quindi  sono passato a leggerne un’altro che ho da poco finito, anch’esso bellissimo, intitolato il “Pettirosso”.

Già dalle prime pagine quel testo ti rapisce, a cominciare dall’intensa descrizione iniziale che mi permetto di riportare:

Alla fine si prese coraggio… volò verso l’uomo che era stato crocifisso e con il becco staccò una spina che gli si era conficcata nella fronte. Ma così facendo una goccia di sangue cadde sul petto dell’uccello e ne tinse di rosso tutte le minuscole piume; le labbra dell’uomo sulla croce si schiusero e mormorarono all’uccello: grazie al tuo atto compassionevole hai guadagnato quello che la tua razza ha cercato di avere sin dalla creazione del mondo. 

Per cui, se avete un po’ di tempo libero a disposizione (se non l’avete, fate di tutto per procurarlo…) non posso che consigliarvi quei suoi libri; credetemi, sono uno più bello dell’altro e difatti, quando avrete iniziato a leggere quelle sue righe, non potrete più farne a meno.

Difatti, riuscirete improvvisamente ad allontanarvi con la mente da tutte le brutture della vita, quei libri (come qualunque altro libro…) vi distoglierà dalle futili idiozie che ci vengono costantemente riproposte in Tv dai Tg o nel web, cui si sommano tra l’altro i numerosi e sterili commenti dei lettori (redatti per lo più da soggetti “anonimi”, senza alcuna personalità, che si camuffano abitualmente dietro a falsi nickname…), che non fanno altro che riempire di banalità la  già colma memoria dei nostri cellulari!!!

Ecco perché è giunto il tempo di non inseguire più fantasiosi soggetti ripresi a modello, sapendo quanto molti di loro siano di fatto futili e mediocri, mi riferisco a molti cantanti, giocatori, attori, politici, presentatori, etc…,  ma  anche ai tanti (insulsi) influencer.

Provate quindi – almeno per una volta – a distinguervi da tutta questa mediocrità: sì… proprio come ha fatto quel pettirosso!!!

Quantomeno questo "virus" è riuscito ad eliminare tutti quei programmi scadenti consentendoci di dedicarci alle nostre uniche passioni!!!

Ciò che odio di più di questo nostro paese, è vedere come la maggior parte dei miei connazionali facciano a gara per mettersi in mostra soltanto per avere qualche click in più, e mai per proporsi per ciò che meglio sanno fare, viceversa si rendono ridicoli sui social pur di evidenziare quella loro totale ignoranza e superficialità…
Certo i tempi sono cambiati, una volta se qualcuno evidenziava qualcosa di ridicolo, veniva preso per il culo per tutta la vita, oggi al contrario, ci si mette sui social compiendo una serie di azioni non per far ridere gli altri (d’altronde se questa fosse la loro vera passione, si potrebbero dedicare alla carriera di comici… ), no… nulla di ciò, quanto compiono deridendo se stessi, serve principalmente per farsi notare, già forse perché finora nessuno si era accorto di loro!!! 
Ed in questo non sono meno alcuni programmi tv “trash”… sì, sotto tutti i punti di vista!!!
Già…. basta cambiare canale e osservare per pochi istanti quelle trasmissioni così banali, soggetti ad esempio rinchiusi in un appartamento che a vederli fanno venir da piangere… 
Poi vi sono programmi dove ai dibattiti s’alternano una serie di oche giulive che starnazzano come tante pazze e personaggi “capre” che  urlano in continuazione, tutti… uno sull’altro, senza far capire nulla ai telespettatori di ciò che dicono e quelle pseudo presentatrici che pur di far audience si prestano a quel gioco…
Un vero raccapriccio, il solo vederli – per pochi istanti – fa venire il voltastomaco!!!
Se poi a questi si sommano quei programmi, rappresentazione di vita quotidiana svolta all’interno delle loro attività commerciali, allora è tutto che dire…
I titolari, fino a poco tempo emeriti sconosciuti, ubicati in periferiche borgate ora trovano attraverso questi programmi televisivi notorietà, ampliando così improvvisamente la propria clientela (e di conseguenza il loro business) proponendo quali attori di quel programma, proprio i loro clienti… personaggi solitamente di “basso rango“!!!
Ed è così quindi che da dentro quelle “pacchiane” attività commerciali (alberghi, ristoranti, lidi, bar, sale da parrucchieri, etc…), tentano di calamitare attraverso quelle situazioni certamente “artefatte”, tutti quei loro comuni telespettatori…     
Certo alcuni di loro si sono potuti avvantaggiare di qualche amicizia personale nell’ambito dello spettacolo, ma il più delle volte questa circostanze, fanno parte di un pacchetto completo elaborato dagli ideatori dei programmi, che sfruttando i personaggi con cui solitamente collaborano per pubblicità o in altri programmi “trash”, hanno pensato bene di sfruttare la popolarità di quest’ultimi per  rimetterli in gioco…
Ed ecco quindi nuovamente in Tv quelle attricette e veline “trascorse“, di cui nessuno più si ricordava…  
Questi personaggi… vengono ora innalzate dai loro amici imprenditori a “celebrità“!!!
Ovviamente… trovare in essi qualcosa di “VIP” è come cercare “un ago in un pagliaio“!!!
D’altronde, se non fosse che hanno la fortuna di trovarsi in un paese, il nostro, che premia la “mediocrità” e fa andar via tutte le persone meritevoli, ecco… quei soggetti non verrebbero scelti neppure per “scopare “, sì… quegli studi televisivo o quei saloni di bellezza!!!  
Ecco quindi che molti telespettatori, pur di avere un minuto di celebrità, si recano in quei locali pensando di trasformarsi per un momento anch’essi in vere e proprie “Star“…
Ma poi dico, li avete visti bene… non parlo dell’aspetto quello dipende dalla natura, si può belli opprure orribili ma lì si può fare poco, viceversa in qualcosa si può migliorare, nel modo in ci si atteggia, già… molte di loro si presentano dinnanzi a quelle telecamere come fossero a casa propria, anzi per meglio riconoscerli in quel loro ambiente naturale dovrei dire… nel loro “cortile” condominiale!!!
Taluni di loro, in particolare sono donne (chiamarle così è un eufemismo…), pensano che attraverso quell’abito elegante  (il più delle volte “volgare” come modello…) o quel taglio di capelli (se pur debbo dire… fatto sicuramente bene), si possa modificare quel loro aspetto “kitsch“!!! 
Sì… ecco perché sono felice che questo “coronavirus” abbia finalmente tolto (dai cog….) ehm… dalla Tv, tutti quei programmi cafoni, grossolani, rozzi e volgari, anche se purtroppo, qualcuno di loro ahimè resiste: spero solo ancora per poco!!!
Cosa aggiungere, per quanto concerne il sottoscritto, mi sento derubato da quel canone pagato per guardare raramente qualche notiziario e una volta ogni tanto una serie Tv discreta…
Mentre per quelle private a livello nazionale (sapete bene a chi faccio riferimento), cosa potrei dire se non: migliorate!!! 
Certo, considerato come uno dei fondatori di quelle Tv, abbia successivamente gestito anche i nostri governi nazionali nei modi che ben conosciamo e cioè facendo regredire proprio attraverso i suoi uomini e alcune sue veline –ricordo tra l’altro a chi l’avesse già dimenticato, come la maggior parte di quei politici legati al suo partito, siano stati per reati gravi in questi anni indagati e condannati – la scuola, la ricerca, la sanità, quella cultura generale del Paese che ci innalzava rispetto ad altri e che ora ci vede ridotti a condizione indegna…
Già, se potessi utilizzare quello stesso criterio per paragonare la politica ignobile fin qui perpetrata (sicuramente non soltanto da quella specifica parte politica da Egli amministrata… la colpa di questo disastro va suddivisa tra entrambi gli schieramenti…), con le trasmissioni che ancora oggi vanno in onda su quei suoi canali, beh… utilizzare per entrambi il termine “censura“, ritengo sia di fatto molto appropriato!!!
D’altronde al sottoscritto interessa poco, proseguirò in questi giorni di “limitazione al diritto di libera circolazione” in maniera più intensa con la mia più grande passione: sì… la lettura!!!

Ignoranza… povera ignoranza!!!

Ho letto che da uno studio svolto in questi giorni, tramite monitoraggio web, quasi la metà degli italiani commette errori madornali in ambito letterario… in particolare a certe richieste le risposte erano del tipo: la Musa di Dante? La Monna Lisa oppure il deserto dei Tartari? Una marca di dentifricio…ed ancora Don Abbondio… è il nemico di Peppone, Pinocchio ???… scritto da Walt Disney…
Per cui interrogati su autori, romanzi e personaggi della tradizione letteraria nazionale e mondiale, un italiano su due rispondeva in maniera errata, ciò è dovuto principalmente alla poca lettura di giornali e libri, ed anche frutto dell’utilizzo del Web e dei suoi social network che portano a ridurre drasticamente i contenuti ,attraverso piccoli messaggi o come si vuole ormai definirli… Twit!!!
Basta girare per le proprie città è vedrete che i giornalai vanno sempre più svanendo mentre le librerie chiudono…, anche le fiere specializzate hanno presentato dei cali nelle presenze ed ormai vanno scomparendo anche coloro che prima vendevano nelle bancarelle di strada… 
Gli stessi ragazzi… non leggono, a stento utilizzano libri scolastici, ridotti all’osso, quasi fossero parenti dei famosi ” Bignami ” e non parliamo dei romanzi, fatti acquistare dai professori a noi genitori, su temi ed argomentazioni a volte veramente banali e ridicoli e scritti da autori totalmente sconosciuti… che poi, per sostegno ai figli o per non dissolvere quanto speso, si finisce alla fine ( noi genitori… ) a leggere quanto acquistato!!!   
Poi comunque, mi piace che s’impone loro, i soliti Promessi Sposi o la Divina Commedia… dove se da un lato troviamo giustamente che la figura femminile che guida Dante attraverso i nove cieli del Paradiso è Beatrice, altri invece scambiano la donna amata dal poeta, con Penelope la moglie di Ulisse nella Odissea, oppure con la celebre Monna Lisa…
Per fortuna che in altre scuole hanno adottato programmi più leggeri, attraverso la lettura di romanzi contemporanei… senza però approfondirne e comprenderne gli autori o il periodo storico a cui appartenevano… o ancora in quale periodo è stato ambientato il romanzo…
Difatti alla domanda su cos’è il Cantico dei Cantici?, la maggioranza risponde che si tratta di una poesia di San Francesco, confondendola ovviamente con il Cantico delle Creature…, mentre soltanto 1/3 ha risposto esattamente, inserendolo nel contesto dell’Antico Testamento della Bibbia…
E quest’ultimo fatto, mi conduce a spostare l’attenzione, su ciò che per me risulta il problema più grave, cioè non tanto la scomparsa della lettura…, ormai legata all’utilizzo di Monitor, Ipad e Smartphone, ma quanto quello della scomparsa della scrittura…
Oggi infatti, non si scrive più, si usano frasi ripetitive, quasi fossero modelli prestampati, su ogni tipo di testo che poi si deve produrre, a modello fotocopia o lettera email…
Già…, non si scrive più a mano…, in particolare i ragazzi,  se non hanno a disposizione un palmare o un telefonino, non sanno prendere appunti, trasformando quanto scritto, in un nuovo linguaggio crittografico, tipo sms…, che soltanto loro sanno interpretare…
Così facendo, dimenticano quanto sia bello scrivere…, pur tra gli mille errori di grammatica, di sintassi e d’ortografia, ma sempre scrivendo e così, lasciando un segno nel tempo della nostra presenza…, perché come dicevano gli antichi… ” Verba volant, scripta manent… “.