Archivi tag: istituzionali

C.O.V.I.D…. il virus??? No: Collusioni Omertose (d'un) Verminaio Istituzionale Delinquente!!!

L’anno sta finendo, ma nulla sotto il profilo della gestione del malaffare, delle collusioni e di quei sistemi clientelari e corruttivi è andato diminuendo….

Infatti, grazie al “C.O.V.I.D.”, quanti gestiscono quei poteri d’affari hanno aumentato in questi mesi i loro introiti e tra loro – incredibile a dirsi – si sono insinuati anche coloro che viceversa avrebbe dovuto far rispettare la legge ed invece, per come stiamo leggendo in questi giorni, in modo celato si sino proposti per fare affari anche quei soggetti legati alla criminalità organizzata che hanno trovato grazie a questi ultimi, benefici che viceversa non avrebbe mai ottenuto… 

Difatti, basti contare le complicità che sono emerse durante l’anno su quegli uomini e donne della nostra magistratura, in particolare vedasi quanto emerso in Calabria, ma non solo, anche in luoghi che fino a poco tempo fa si credevano “immuni”, già… come il Trentino e la Valle d’Aosta!!!

Abbiamo visto ribaltare clamorose inchieste di mafia/’ndrangheta e quei loro affiliati considerati un tempo affiliati, ora, grazie alle sentenze, sono divenuti semplici appartenenti a gruppi malavitosi e quindi punibili con semplici reati di associazione… 

Sì.. questo “C.O.V.I.D.“, ha evidenziato mai come in quest’anno la diffusione di quel  virus… che nulla centra con quel “19”, perché questo tratta di corruzione, omertà, di un verminaio istituzionale delinquente,  sceso a patti con l’immoralità e perdendo ogni essenza propria di dignità!!!

Certo, le mafie in questo periodo – come ho scritto più di una volta quest’anno – si sono adeguate alla pandemia, anzi quest’emergenza sanitaria ha permesso loro di inserirsi in un più ampio mercato “legale“, lasciato ora libero da quegli scoraggiati imprenditori che hanno preferito chiudere la loro attività, cedendola dopo tanti anni di sacrifici… imprese che come stiamo vedendo, sono state immediatamente acquistate da quei “soggetti”, a prezzi certamente vantaggiosi…

E così… c’è chi fallisce o liquida tutto e chi viceversa prolifera, propone affari, gestisce nuove situazioni e soprattutto entrano a gamba tesa sul mercato, grazie a quelle complicità di cui parlavo sopra, già di quegli uomini istituzionali, della magistratura ed anche ahimè delle forze dell’ordine…

Sì… un sistema criminale controllato da personaggi legati ai vari clan che utilizzano il proprio portafoglio per corrompere dirigenti e funzionari di quegli uffici pubblici, ma non solo, grazie a sentenze pilotate limitano o fanno direttamente annullare quegli atti giudiziari…

Un sistema corruttivo ormai chiaro, basato su sentenza comprate, consulenze false, perizie affidata ad avvocati e commercialisti “amici degli amici”, il tutto per giungere a verdetti favorevoli che hanno quale fine quello di far beneficiare i criminali… 

Certo, il tutto è stato organizzato grazie anche al periodo di crisi che si è venuto a creare grazie al “Covid-19” che, se da un lato ha permesso di bloccare gran parte delle attività amministrative di quei Tribunali, di contro ha fatto sì che si potessero compiere celermente quelle attività burocratiche/giudiziarie senza che nessuno si potesse accorgere di quanto stesse accadendo, già… a iniziare dai loro colleghi certamente retti… 

Vedremo quindi a breve con la ripresa delle attività – grazie anche alle vaccinazioni – cosa accadrà all’interno di quegli ambienti e quanto tempo ci vorrà per riprendere a pieno quello standard, recuperando quanto è andato perduto…

Chissà quindi se con il 2021 non verranno portate a galla nuove inchieste, già… per scoprire che quanto finora emerso, non rappresenti altro che la punta di un iceberg, perché tutti quegli individui fortemente “inquinanti”, sono ahimè ancora sott’acqua!!!

Comitati d'affari a Messina, ma non solo…

Qualcuno starà pensando (o quantomeno vorrebbe farci credere…) che  quanto accaduto in questi giorni all’interno di quegli uffici istituzionali di Messina, rappresenti un semplice caso isolato…
La verità è tutt’altra, perché il problema del quale stiamo parliamo, configura un meccanismo ben organizzato in quasi la totalità delle realtà comunali, un sistema che prevede la spartizione di voti e poltrone ma soprattutto di denaro, ovviamente il tutto a danno dello Stato!!!   
Basti osservare i personaggi coinvolti: Dirigenti, funzionari, politici, imprenditori, consiglieri, amministratori e manager delle municipalizzate, ecc…
Si tratta di un meccanismo ben collaudato, capace di far ottenere appalti, concessioni, autorizzazioni, in cambio delle solite mazzette… 
Non ha importanza conoscere oggi i personaggi coinvolti in quell’inchiesta giudiziaria peloritana, poiché appena sostituiti questi signori… ne giungeranno di nuovi, altrettanto corrotti, che si comporteranno con il passar del tempo, nello stesso modo di chi li ha preceduti!!! 
È così che va da sempre e così vedrete continuerà ad andare fintanto che le regole di contrasto e le pene previste da parte delle nostre istituzioni, continueranno a essere quelle attuali, che mostrano come sappiamo… essere irrisorie!!!
Peraltro si sa, tutti questi soggetti, partecipano in modo attivo ad oliare gli ingranaggi di questo mondo corruttivo…
Da un lato vi sono imprenditori felici di pagare, perché trovano in quei loro interlocutori, solidi personaggi che garantiscono che le loro pratiche vengano accolte senza problemi e dall’altro funzionari che per amore del denaro, fanno in modo che quegli appalti vengano aggiudicati a quelle loro imprese amiche, il tutto naturalmente a scapito di quella cosiddetta “libera concorrenza”…
D’altronde la gestione della cosa pubblica è vista con unico scopo… quello di produrre denaro!!!
Ecco perché questo sistema amministrativo si presta, grazie a quei suoi infedeli dirigenti e/o funzionari, a compiere quanto viene loro richiesto e affinché si perfezionasse questo sistema illegale, hanno costituito veri e propri “comitati d’affari”, che influenzano gli equilibri sociali, politici, istituzionali, finanziari e imprenditoriali di questo nostro territorio… a cui si scoprono partecipare anche personaggi legati a quelle associazioni mafiose…
Questi comitati si occupano di tutto…
Dalla ricerca di occupazione, ai voti necessari per i propri referenti politici, dalla gestione degli appalti alla risoluzione di quelle pratiche amministrative, per giungere a sistemare alcuni processi che vedono imputati i loro amici, fino a giungere alla definizione di problemi fiscali, il tutto garantito da quel “comitato”… che realizza importanti guadagni e lascia, a tutta una serie di semplici “subalterni”… le solite briciole!!!  
In questi giorni abbiamo visto è toccato alla città di Messina, ma domani vedrete, a farne le spese sarà un’altra città e chissà se forse… non proprio la mia!!! 
C’è da dire purtroppo che alla fine non cambierà nulla, perché questa modalità corruttiva proseguirà con le medesime modalità, poiché questi “comitati d’affari” autonomi, continueranno a muoversi indisturbati, sfruttando e promettendo a quei loro accoliti, carriere, favori ed un sistema capace d’infiltrarsi in ogni ruolo chiave!!! 
Si la speranza è quella di poter assistere un giorno ad un cambiamento… 
Ma fintanto che questi miei conterranei, continueranno ad essere omertosi e lo Stato… si lo “stato”, rappresentato da quei suoi referenti istituzionali legati proprio a quei comitati d’affari, continuerà ad operare a passo da lumaca, valutando (ed il più delle volte… ahimè… “insabbiando”) quelle esigue denunce presentate (da parte di quei pochi coraggiosi cittadini) come fossero “denunce contro ignoti”, quando stranamente vi sono perfettamente riportati, nomi e cognomi dei colpevoli di quei comportamenti illeciti, le cui azioni sono certamente configurabili come “reati”, allora ditemi, come si può credere oggi, che qualcosa cambierà???
Ecco perché oggi ho difficoltà a credere in quel cambiamento, ecco perché non ho fiducia in una parte di quelle istituzioni, poiché ormai –ed è grazie a quelle indagini– abbiamo avuto la certezza di come all’interno di quei palazzi istituzionali, si sia diffuso e sciaguratamente esteso, quel virus della corruzione e della ricattabilità!!!

Comitati d'affari a Messina, ma non solo…

Qualcuno starà pensando (o quantomeno vorrebbe farci credere…) che  quanto accaduto in questi giorni all’interno di quegli uffici istituzionali di Messina, rappresenti un semplice caso isolato…
La verità è tutt’altra, perché il problema del quale stiamo parliamo, configura un meccanismo ben organizzato in quasi la totalità delle realtà comunali, un sistema che prevede la spartizione di voti e poltrone ma soprattutto di denaro, ovviamente il tutto a danno dello Stato!!!   
Basti osservare i personaggi coinvolti: Dirigenti, funzionari, politici, imprenditori, consiglieri, amministratori e manager delle municipalizzate, ecc…
Si tratta di un meccanismo ben collaudato, capace di far ottenere appalti, concessioni, autorizzazioni, in cambio delle solite mazzette… 
Non ha importanza conoscere oggi i personaggi coinvolti in quell’inchiesta giudiziaria peloritana, poiché appena sostituiti questi signori… ne giungeranno di nuovi, altrettanto corrotti, che si comporteranno con il passar del tempo, nello stesso modo di chi li ha preceduti!!! 
È così che va da sempre e così vedrete continuerà ad andare fintanto che le regole di contrasto e le pene previste da parte delle nostre istituzioni, continueranno a essere quelle attuali, che mostrano come sappiamo… essere irrisorie!!!
Peraltro si sa, tutti questi soggetti, partecipano in modo attivo ad oliare gli ingranaggi di questo mondo corruttivo…
Da un lato vi sono imprenditori felici di pagare, perché trovano in quei loro interlocutori, solidi personaggi che garantiscono che le loro pratiche vengano accolte senza problemi e dall’altro funzionari che per amore del denaro, fanno in modo che quegli appalti vengano aggiudicati a quelle loro imprese amiche, il tutto naturalmente a scapito di quella cosiddetta “libera concorrenza”…
D’altronde la gestione della cosa pubblica è vista con unico scopo… quello di produrre denaro!!!
Ecco perché questo sistema amministrativo si presta, grazie a quei suoi infedeli dirigenti e/o funzionari, a compiere quanto viene loro richiesto e affinché si perfezionasse questo sistema illegale, hanno costituito veri e propri “comitati d’affari”, che influenzano gli equilibri sociali, politici, istituzionali, finanziari e imprenditoriali di questo nostro territorio… a cui si scoprono partecipare anche personaggi legati a quelle associazioni mafiose…
Questi comitati si occupano di tutto…
Dalla ricerca di occupazione, ai voti necessari per i propri referenti politici, dalla gestione degli appalti alla risoluzione di quelle pratiche amministrative, per giungere a sistemare alcuni processi che vedono imputati i loro amici, fino a giungere alla definizione di problemi fiscali, il tutto garantito da quel “comitato”… che realizza importanti guadagni e lascia, a tutta una serie di semplici “subalterni”… le solite briciole!!!  
In questi giorni abbiamo visto è toccato alla città di Messina, ma domani vedrete, a farne le spese sarà un’altra città e chissà se forse… non proprio la mia!!! 
C’è da dire purtroppo che alla fine non cambierà nulla, perché questa modalità corruttiva proseguirà con le medesime modalità, poiché questi “comitati d’affari” autonomi, continueranno a muoversi indisturbati, sfruttando e promettendo a quei loro accoliti, carriere, favori ed un sistema capace d’infiltrarsi in ogni ruolo chiave!!! 
Si la speranza è quella di poter assistere un giorno ad un cambiamento… 
Ma fintanto che questi miei conterranei, continueranno ad essere omertosi e lo Stato… si lo “stato”, rappresentato da quei suoi referenti istituzionali legati proprio a quei comitati d’affari, continuerà ad operare a passo da lumaca, valutando (ed il più delle volte… ahimè… “insabbiando”) quelle esigue denunce presentate (da parte di quei pochi coraggiosi cittadini) come fossero “denunce contro ignoti”, quando stranamente vi sono perfettamente riportati, nomi e cognomi dei colpevoli di quei comportamenti illeciti, le cui azioni sono certamente configurabili come “reati”, allora ditemi, come si può credere oggi, che qualcosa cambierà???
Ecco perché oggi ho difficoltà a credere in quel cambiamento, ecco perché non ho fiducia in una parte di quelle istituzioni, poiché ormai –ed è grazie a quelle indagini– abbiamo avuto la certezza di come all’interno di quei palazzi istituzionali, si sia diffuso e sciaguratamente esteso, quel virus della corruzione e della ricattabilità!!!

Ma prevenire… non era meglio di curare???

C’era una detto che diceva: “Prevenire è meglio che curare“…
Ed allora mi chiedo, perché in questo paese non si fa minimamente prevenzione???
In particolare la politica, dovrebbe essere di grande sostegno a quella preparazione, già, dovrebbe creare i presupposti affinché questi suoi giovani, diventino crescendo, parte integrante di quel progetto di contrasto al crimine organizzato…
Inquadrata in quest’ottica, la politica potrebbe rappresentare una diversa alternativa a quella strada finora intrapresa dallo Stato e cioè, nel voler combattere l’associazione mafiosa sul proprio campo, attraverso una politica di repressione…
Ma questa si è visto negli anni, non produce alcun risultato, perché gli uomini e le donne affiliate a quel sistema malavitoso, sono come le pedine degli scacchi, che di volta in volta, vengono sostituite e la partita nel frattempo continua… come se nulla fosse accaduto!!!
Essa infatti non produce alcun risultato se non quello di continuare a riempire i nostri penitenziari di un numero sempre più alto d’individui, con un aumento sociale dei costi di detenzione e con un numero ingente di personale adibito a quelle strutture, che potrebbe certamente essere impiegato diversamente; ma soprattutto con risultati visibili a tutti, che dimostrano come quel sistema finanziario illegale non viene minimamente scalfito… 
Certo, i provvedimenti di sequestro e confisca vengono messi, di volta in volta, ben in mostra… ma il risultato finale, è quello d’avere distrutto una parte d’economia, a scapito di un’altra più forte ed illegale…
Sarebbe viceversa necessario -al fine di ottenere migliori risultati in quella lotta contro il crimine- adottare tutta una serie d’investimenti di prevenzione, valutando costantemente, quali metodologie si possono utilizzare per contrastare quel sistema criminale, in particolare, garantendo ai giovani di questa terra, un futuro slegato da quei tentacoli soffocanti…
Le soluzioni finora adottate, hanno dimostrato di offrire soltanto mediocri soluzioni, certamente non risolutive, difatti, i risultati espressi sono stati di modesta entità… e la criminalità a continuato a trovare nuovi ammiratori…
Peraltro, proprio la crisi morale della politica, avvertita ormai da tutti i cittadini e come si è visto, presente ad ogni livello -da quello comunale a quello nazionale- ha stimolato molti di quei giovani, a intraprendere una nuova strada, la cosiddetta “professione del politico”!!!
L’idea non è basata su principi lungimiranti o su ideali riformisti e progressisti, ma semplicemente, il volersi dedicare a quella alla vita pubblica, non è per il bene sociale, no… minimamente, la decisione nasce nel sperimentare una nuova via… quella di essere pagati, senza fare un cazzo!!!
D’altronde come dar torto a quel desiderio, quanti vorrebbero essere al posto di quei politici… non siate ipocriti, la verità e che a tutti piacerebbe ricevere, migliaia e migliaia di euro, solo per riscaldare una poltrona vellutata…
E allora non bisogna meravigliarsi se la politica è divenuta anch’essa “criminale”, se pur di appropriarsi di una di quelle poltrone, si fa di tutto per acquistare voti…
D’altronde, in un paese come il nostro, dove l’impunità vince sempre e dove il diritto è qualcosa di arbitrario e che non trova mai soluzione, ditemi, a cosa serve essere onesti, se alla fine tutti sono disonesti???
Forse è meglio ritornare al punto di partenza: “prevenire è meglio che curare”!!! 
Ma per fare ciò, bisogna creare i presupposti… e quali sono questi punti di partenza dai quali iniziare a ragionare…??? 
Semplice, innanzitutto bisogna creare le condizioni: il problema occupazionale è certamente il primo, quindi offrire valide alternative ai nostri ragazzi, dare loro la possibilità di crescere in modo sano, crearsi una famiglia, una propria casa, poter mandare i loro figli a scuola in sicurezza, dare a quest’ultimi la possibilità meritocratica di poter avanzare in futuro senza dover avere l’appoggio o la pedata del papà… 
Ecco, per far ciò, bisogna agire su quei fattori che hanno finora condizionato la vita sociale della maggior parte di noi, sono questi gli elementi che hanno agevolano e determinano lo sviluppo criminale di una società come la nostra…
Sono le politiche errate, il contesto criminale di quei suoi uomini corrotti che ha permesso a quel sistema criminale di potersi evolvere, sono le connessioni che legano molti di essi a quell’affiliazione  mafiosa, che ha permesso molti di loro, di poter giungere al punto in cui sono… sì, proprio lì… all’interno di quelle aule istituzionali.
E’ certo… l’inadeguatezza di alcuni individui, le politiche criminali adottate, i comportamento devianti per lungo tempo utilizzati da questi stessi soggetti, sono la conseguenza visiva di questo attuale sistema sociale, di questa condizione ambientale dove ciascuno prova ad esplicare tutte una serie di metodologie truffaldine, per scovare nuove soluzioni illecite e dare senso alla propria vita e quando non ci si riesce da soli, ci si allea con la criminalità, la quale dimostra sempre, di essere disposta a dare una mano… (ovviamente per qualcosa in cambio…)!!!
Ecco perché la nostra politica è criminale, perché ogni loro azione commessa, cela una contropartita, è il prodotto spontaneo di una volontà malata, che trae motivazione e godimento nella “cosa pubblica” intesa quest’ultima, non nell’alimentare comportamenti corretti e a servizio di tutti, bensì, nel trarre per essa i maggiori benefici, quantomeno, per tutto il periodo nel quale diranno… di volersi occupare dei nostri problemi… 
Ecco quindi perché da noi non cambierà mai nulla; perché a nessuno di essi interessa eliminare le profonde ingiustizie di questa società e rappresenta d’altronde l’unico reale motivo per cui da noi, non si potrà mai contrastare seriamente l’espansione di quel fenomeno mafioso e criminale!!!

Il caso "Catania"…

Possiedo un bellissimo libro di Salvatore Nicolosi, intitolato “Il caso Catania” è descrive in maniera precisa, quanto accaduto negli anni 1958-1988, avvenimenti che rivisitati, fanno comprendere in maniera chiara, quanto allora accaduto e quanto arduo fosse, in quel preciso momento comprenderli…
E’ proprio leggendo libri come questi, che si intuisce come, il più delle volte, lo scenario presentato, non rappresenti la realtà dei fatti, ma bensì, una trama ordita, solo per noi, semplici spettatori…
Non è altro che una scenografia preparata che sfugge a qualsivoglia comprensione, perché cela i reali intrecci, che mai (o quantomeno in quel preciso contesto…) dovevano essere portati a conoscenza o se non altro, alla valutazione dell’opinione pubblica…
Si è trattato di mettere in pratica una falsa verità, dandogli una parvenza di consistenza… ed il resto è venuto da se!!! 
Ed allora… oggi come ieri, nuove diatribe, scambi di opinioni, invio di carte bollate tra uffici istituzionali, dissertazioni prolungate e ingerenze dei media, fanno sì che le notizie abbiano il sopravvento su alcune indagini…
Quanto compiuto serve principalmente, affinché non si giunga a verificare i dati presentati… o quantomeno, non devono emergere in questo preciso frangente, chissà forse un giorno, quando la storia verrà rivisitata, allora si comprenderanno meglio, gli avvenimenti ora in corso…
Già… “i fatti è il perché dei fatti” dice bene Nicolosi… 
D’altronde, ciascuno di noi, vorrebbe comprendere meglio quanto sta accadendo, con la gestione di  questi “migranti“…
Certamente non può semplicemente bastare il sapere che, secondo una delle nostre Procure siciliane “non risulta alcun sospetto tra le Ong ed i trafficanti di esseri umani”…
Non vorrei difatti che, si scivolasse in quell’ambiguo comportamento “negazionista” o quantomeno “riduzionista” di molti miei conterranei, che pur di non vedere screditata la propria terra, preferiscono fingere di non vedere o ritengono che quanto si sta compiendo nelle nostre acque… si trovi altrove!!!
Ancor peggio è dover sentir parlare di “competenze”!!!
Di quel limitare in modo settorialismo il proprio intervento, sapendo che nel mondo, quasi tutte le associazioni criminali, vanno sempre più collaborando tra loro in quelle strategie disumane, che vanno dai traffici illeciti, ai migranti, all’acquisto di armi, agli investimenti dei proventi del riciclaggio, per giungere a collegamenti tra terroristi e quant’altro, ed ecco quindi che, mentre quelle forze internazionali si uniscono, qui da noi, stiamo ancora a parlare di competenze territoriali… 
Sembra (o almeno questo è quanto viene inteso…) che ciascuno di quegli uffici preposti, conservi per se le informazioni acquisite dalle proprie indagini… senza volerle di fatto contraccambiare, con altri uffici giudiziari; cos’è… dobbiamo forse credere che così facendo, si sta soltanto salvaguardando una possibile fuga di notizie???
Perché in tal caso, ritengo che abbia fatto bene il Procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, a tenere per se le informazioni, sapendo quanto fragile sia (all’interno di quelle strutture…), la tutela e la sicurezza delle stesse…
E difatti, forse oggi ciò di cui si ha maggiormente paura, è che quelle informazioni emergano fuori in tutta la loro gravita, a cominciare proprio da chi avrebbe dovuto controllare e non l’ha fatto e chi sapendo, ha partecipato con quel sistema, per beneficiarvi…
E’ proprio in circostanze come queste che bisogna stare attenti, in particolare a certe dichiarazioni dall’influenza negativa, compiute da alcuni noti politici, che invece di valutare in maniera obbiettiva le documentazioni investigative prodotte, preferiscono esprimere dubbi, sull’operato di quei soggetti, che le hanno di fatto portate in evidenza…
Ma su queste vicende (come in molte altre…), va ricordato come, dietro queste manovre d’attacco espresse dai vari “pupi siciliani”, vi è una precisa strategia, preparata a tavolino dai soliti “pupari” (sono gli stessi personaggi di cui a breve, in virtù delle prossime elezioni – molti nostri politici – cercheranno di sottomettersi, pur di ottenere da essi, quei voti necessari alla propria candidatura…), i quali, essendo stati messi in questi anni sotto torchio da questa stessa Procura etnea, cercano ora d’infangarla… affinché si possano rimuovere quei suoi scomodi referenti, che innegabilmente… tanto fastidio hanno saputo dare in questi anni, con quel loro esemplare modo “professionale e retto”  di operare!!!