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Ritorno al passato??? Sì… a tutte quelle promesse mai mantenute!!!

Vi ricordate l’8 Maggio 2001 quel propagandato “Contratto con gli italiani”???
Si??? 
E vi ricordate cosa c’era stato promesso???
No??? 
Tranquilli, sono le medesime promesse che quel nostro “incandidabile” politico, ci sta propinando in questi giorni, in prospettiva delle elezioni nazionali del 4 Marzo c.a.:
– Meno tasse per tutti
– Città più sicure
– Pensioni più dignitose
– Più lavoro per tutti
– Più cantieri per tutti
ma soprattutto la più bella di tutte: 
– Se non mantengo vado a casa!!!
Già allora ci era stato detto: “le promesse fatte si mantengono e se tutti i miei progetti per il Paese non verranno realizzati, me ne tornerò a casa mia, dove sto tanto bene” (Corriere della Sera, 27 aprile 2001).
Caz… sono passati 17 anni ed è ancora qui a raccontarci le medesime “minchiate“…!!! 
Riesaminiamo comunque quanto allora accaduto…   

1. Meno tasse per tutti

Abbattimento della pressione fiscale

– con l’esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui [11.362 euro, nda];

– con la riduzione al 23% dell’aliquota per i redditi fino a 200 milioni [103.291 euro, nda];

– con la riduzione al 33% dall’aliquota per i redditi sopra i 200 milioni;
– con l’abolizione della tassa di successione e della tassa sulle donazioni.»
Sì… la riduzione delle imposte è al primo posto del suo «Contratto con gli italiani».
Cinque anni dopo, la promessa non è stata mantenuta!!! 
Le due aliquote non sono entrate in vigore… 
La pressione fiscale complessiva è rimasta sostanzialmente immutata. 
Secondo il documento di programmazione economico e finanziaria del governo Berlusconi per il 2006-2009, era pari al 42,2% del prodotto interno lordo nel 2001; ed è scesa ad appena il 41,7% nel 2004. Secondo altre stime più attendibili, è anzi complessivamente aumentata con le tasse degli enti locali e le ondate di rincari delle tariffe.
L’unico obiettivo centrato è l’abolizione della tassa di successione e di quella sulle donazioni… 
Nel primo Consiglio dei ministri del Berlusconi, è stata approvata la riforma dell’imposta di successione. 

Una legge per super-ricchi. 
L’Ulivo aveva già abbattuto la tassa fino ai 350 milioni di lire per ogni erede con un’aliquota del 4%. 

Il 90% dei cittadini italiani era al di sotto della franchigia. 
A Berlusconi, però, non bastava.
Mentre Bill Gates si batteva per mantenere la tassa in America, il nostro premier l’aboliva, permettendo così ai suoi eredi di risparmiare in futuro (secondo una stima dello stesso Berlusconi…) almeno 58 miliardi di lire.

2. Città più sicure

«Attuazione del “Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini” che prevede tra l’altro l’introduzione dell’istituto del “poliziotto, carabiniere o vigile di quartiere” nelle città con il risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni.»
Nel 2001, quando Berlusconi mette nero su bianco la sua seconda promessa, i reati commessi ogni anno in Italia non sono 3 milioni, ma 2.163.826, contro i 2.205.782 del 2000 (fonte Istat). 
Negli anni seguenti non solo non diminuiscono, ma aumentano. 
Dal rapporto Censis, reso pubblico il 3 dicembre 2004, si evince che nei primi 24 mesi di governo Berlusconi la criminalità ha ripreso a correre: tra il 2001 e il 2003 si verifica un incremento del 6,7% e il numero dei reati toccherà quota 2.456.826. 
All’inaugurazione dell’anno giudiziario 2005 il procuratore generale Francesco Favara segnala un’ulteriore crescita: tra il luglio 2003 e l’agosto 2004, i reati denunciati per i quali è stata iniziata l’azione penale sono il 3,7% in più dello stesso periodo del 2002-2003.

Dunque i reati sono aumentati nonostante l’introduzione del poliziotto di quartiere. Secondo il premier (se sempre a “Porta a Porta” nel 19 dicembre 2005), gli agenti e i militari impiegati in questo specifico servizio sarebbero 3701. 

A metà agosto del 2004, secondo il ministero dell’Interno, erano 1900 e operavano in 433 quartieri o zone da circa 10 mila abitanti. 
A ferragosto dell’anno successivo il Viminale assicurava che il loro numero era salito a 2200.
In ogni caso, per garantire un poliziotto di quartiere ogni 10 mila abitanti in tutto il Paese servirebbero almeno 5900 uomini, che diventerebbero più di 16 mila volendo alternarli in turni di otto ore. 
Lo stesso Berlusconi sembra rendersene conto… 
Infatti, in caso di rielezione, ha promesso di aumentarli fino a 10 mila. 
Nell’attesa, ha mancato anche il secondo obiettivo del Contratto.

3. Pensioni più dignitose
«Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese.»
Il terzo punto del «Contratto con gli italiani» non ammette repliche. 
Già nella finanziaria 2001 il governo stanzia 2 miliardi e 169 milioni di euro per cercare di mantenere l’obiettivo. 
I soldi però non bastano.. e lo stesso governo, in una relazione tecnica, a stimare che quel denaro è sufficiente a «coprire» solo 2 milioni e 200 mila pensionati. 
Alla fine però solo un milione e 800 mila incasseranno effettivamente l’aumento. 
Ma gli aventi diritto, stando alla lettera della promessa, sono appunto il quadruplo. 
La UIL infatti calcola che gli anziani che nel 2001 ricevono ogni mese meno di 516 euro (pari a un milione di lire) sono 5.901.244, mentre secondo l’economista Tito Boeri, alla fine del 2002 sono addirittura saliti a 8 milioni!!! 
Insomma, per il 75% dei pensionati con meno di un milione di lire al mese l’impegno di Berlusconi non vale. 
Il perché è presto detto: Per mantenere la parola servirebbero ogni anno dagli 11,5 ai 17 miliardi di euro. 
Fino a un punto e mezzo del Pil. Una soluzione possibile sarebbe quella di aumentare le pensioni minime a tutti coloro che hanno compiuto 65 anni. 
Ma anche in questo caso il piatto piange: servirebbero 8,67 miliardi euro. 
Per questo si decide di aumentare solo la pensione minima a chi ha più di 70 anni, sempre che non cumuli un reddito di coppia superiore ai 6800 euro annui. 
In barba al Contratto con gli italiani, che non faceva alcuna distinzione. «Fatto l’annuncio, gabbato l’anziano», commenterà nel gennaio 2004 Dario Di Vico sul Corriere della Sera.

Il risultato è particolarmente odioso. 

Nei primi mesi del nuovo governo, centinaia di pensionati telefonano all’INPS reclamando inutilmente l’aumento. 
E alla fine qualcuno decide di passare alle vie legali. Nel 2006 Berlusconi viene citato in giudizio da una pensionata, Ida Severini, che gli contesta l’inottemperanza del Contratto. 
Il presidente del Consiglio dovrà presentarsi, accompagnato dai testimoni Bruno Vespa e Roberto Maroni (ministro del Welfare), il 28 febbraio davanti al giudice di pace di Roma. 
La Severini, 78 anni, nata a Recanati e residente a San Cesareo (Roma), lamenta la mancanza di 138 euro sulla sua pensione e rivela di aver votato Berlusconi alle Politiche del 2001: «Ho deciso di votarlo – spiega – proprio dopo averlo sentito annunciare il terzo punto del Contratto: l’innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese». 
Ha atteso quasi cinque anni invano. 
Poi ha deciso, appoggiata dall’Italia dei Valori e dalla Lista Consumatori, di trascinare il premier in tribunale per il mancato adempimento di una «promessa al pubblico», secondo quanto previsto dal Codice civile. 
Cause simili vengono intentate anche da pensionati di Udine e Bolzano.

4. Più lavoro per tutti

«Dimezzamento dell’attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di nuovi posti di lavoro».
Nei cinque anni di governo Berlusconi, i disoccupati sono diminuiti, ma di poco… non certo dimezzati!!!
Secondo Eurostat, nel gennaio 2001 il tasso dei senza lavoro era pari al 9,9%. 
Cinque anni dopo è sceso al 7,1%. 
Per dimezzarlo bisognerebbe toccare quota 4,95, obiettivo ormai irraggiungibile. 
Anche guardando i dati numerici, il milione e mezzo di nuovi posti è ben lontano dall’essere realizzato. 
Secondo i dati del Sole-24 Ore dell’8 gennaio 2006, l’incremento totale degli occupati tra il 2001 e il 2005 è stato in tutto di 1 milione e 74 mila unità. 
A questa cifra, già lontana dalla promessa iniziale, vanno oltretutto detratti gli immigrati clandestini che un lavoro l’avevano già prima del 2001 e che Berlusconi infila tra i «nuovi occupati» solo perché hanno regolarizzato la loro posizione uscendo dal sommerso: 343 mila persone sulle oltre 650 mila ammesse alla sanatoria. 
I nuovi posti scendono così a 731 mila: meno della metà di quelli promessi.
Comunque la si guardi, insomma, la clausola del contratto non è stata rispettata, anche se il ministro del Welfare Maroni assicura che sono stati creati «circa 2 milioni di posti di lavoro», senza peraltro specificare che nello stesso periodo ne sono andati perduti centinaia di migliaia. 
Ma non è tutto. Anche l’apparente crollo della percentuale dei disoccupati ha una spiegazione tutt’altro che incoraggiante: visto che il lavoro non si trova, molti iscritti alle liste di collocamento smettono di cercare un impiego e si cancellano dagli elenchi. 
Lo dice a chiare lettere proprio l’Istat nella sua relazione sulla disoccupazione: «Il motivo principale del calo è lo scoraggiamento dal cercare lavoro».
5. Più cantieri per tutti
«Apertura dei cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal “Piano decennale per le Grandi Opere” considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni.»
Secondo Il Sole-24 Ore del 6 gennaio 2006, nemmeno questo obiettivo – peraltro generico (aprire i cantieri non è la stessa cosa che costruire le opere) – è stato raggiunto. 
Alla luce dei dati disponibili forniti dal ministero delle Infrastrutture, si è raggiunto appena il 21,4% degli investimenti previsti dalla legge.Infatti sono stati appaltati cantieri per 51,2 miliardi su un totale di 173. 
E se anche nel giugno 2006 ci si arriverà, come garantito dal ministro Pietro Lunardi nel suo «bilancio sulla legge obiettivo a quattro anni dalla sua approvazione», si toccherebbe al massimo quota 25,4%… ben lontana dal traguardo del 40%.
Il ministero però sostiene che a giugno l’obiettivo sarà raggiunto e superato, arrivando al 45% delle opere «affidate e/o cantierate».
Ma l’affidamento di un’opera, pur rappresentando per molti versi un punto di non ritorno, è qualcosa di molto diverso dall’apertura di un cantiere. 
Esempio: l’appalto per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. 
Il 24 novembre 2005 la realizzazione dell’opera è stata assegnata a Impregilo, ma prima che le ruspe si mettano al lavoro passerà molto tempo: si arriverà a fine 2006, secondo le stime della stessa impresa appaltatrice, o forse molto più tardi se ci saranno intoppi nella progettazione definitiva e/o esecutiva, nella verifica di impatto ambientale, nella successiva approvazione del Cipe, previo consulto con le regioni. 
In ogni caso, anche se il governo Berlusconi ha fatto qualcosina in più degli esecutivi precedenti, non si può certo sostenere che abbia mantenuto la quinta promessa.
6. Se non mantengo vado a casa
«Nel caso in cui al termine dei 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.»
Pur avendo mancato tutti e cinque i traguardi, Silvio Berlusconi si ricandida. 
Così non mantiene nemmeno il sesto e ultimo impegno…
Mi consenta… “Cavaliere” di dirLe quanto segue: Qui è tutto pronto… ci faccia quindi un ultimo favore; salga su quella macchina del tempo e sparisca una volta e per tutte dalla nostra vista (portando con se quei suoi attuali partner di coalizione…) perché vede, di tempo da perdere noi… non ne abbiamo più!!!

La Sicilia è 1°…!!! Si in una qualche classifica arriva sempre e comunque…

Dovremmo essere la prima regione… in tutto!!!
Eppure, quando andiamo ad esaminare tutte quelle classifiche varie che vengono di volta in volta pubblicate, ecco che ciascuno di noi, prende atto di appartenere agli ultimi della classe… e soltanto quando si tratta, di qualcosa che preferiremmo non ci appartenesse, ecco che stranamente, in quella particolare classifica… siamo i primi!!!
Ciò che mi sorprende maggiormente è osservare come questa situazione, lasci totalmente indifferenti i miei conterranei… dovremmo essere in piazza a protestare vedendo in quali modi veniamo classificati ed invece… il nulla, un silenzio assordante…
Qui da noi in Sicilia ci dicono che va tutto bene, i nostri imprenditori parlano di ripresa, mentre i politici promettono per un voto in più…  ciò che non potranno mai mantenere. 
Ma se osserviamo i dati ISTAT, questi ci consegnano una Sicilia totalmente diversa, ultimi, senza speranza e ancor peggio, evidenzia quelle sue anime, come gente senza dignità, un popolo che viene rappresentato come terreno favorevole alla coltura del voto di scambio, del ricatto politico, del do ut des, del piccolo favore, della salvaguardia del proprio orticello… 
Della legalità e dei principi morali non interessa nulla… 
D’altronde, quale differenza fa sporcarsi la coscienza o barattarla per qualcosa di miserabile, sapendo di poter vivere, grazie a quei propri comportamenti…  nel lusso???
Pensare che quanto compiuto, stravolga quel senso di giustizia, è una sciocchezza… perché queste sono persone senza alcuna dignità, né onore… nulla, venderebbero le proprie mogli o le figlie, pur di raggiungere il proprio scopo… 
La cosa assurda, è che questi individui, sono gli stessi che vanno quotidianamente disprezzando i nostri politicanti… in quanto secondo loro, approfittano dell’altrui stato di bisogno o di quella personale “debolezza” (o forse sarebbe più giusto dire “stupidità”) di chi dà loro fiducia e li continua a votare in cambio di niente…
Alcuni anni fa, mi trovavo per lavoro all’estero o in nord italia e tutte le volte che si parlava della mia terra… la Sicilia, facevo di tutto per ribaltare quell’odiato giudizio espresso e stavo ore ed ore a spiegare e a convincere, amici e conoscenti, di quanto errato e prevenuto fosse quel giudizio…
Debbo dire che anche il sottoscritto… chissà forse la colpa era da attribuirsi alla lunga lontananza, aveva alterato quel buon senso e soprattutto quanto ben conoscevo della mia terra…   
Ma in quel periodo… davo la colpa – come la maggior parte – di questo fallimento alla criminalità organizzata, alla politica e a quel sistema, collusivo e clientelare, derivante da quella condizione storica inoculata nel corso dei secoli, a modello “gattopardi”. 
Ma sapevo che stavo barando… sapevo di non aver detto la verità, che avevo tralasciato volontariamente la parte più colpevole di quella regione, sì… i sui cittadini!!!
Quando dall’Europa ci confermano che la nostra regione è campione delle frodi, quando ci evidenziano truffe in ogni categoria, dall’agricoltura alla pesca, dagli appalti all’immigrazione, dallo scambio di voti all’inserimento di propri uomini collusi nelle PA, sì… come si fa quando, anche i palazzi di giustizia, presentano al loro interno… uomini e donne colluse con quel sistema “clientelare” e dove imprenditori e commercianti, diventano essi stessi affiliati di quel sistema corruttivo, sostituendosi a quegli stessi criminali, ecco… come si fa voler insistere sempre che la colpa sia di “cosa-nostra” e mai dei suoi cittadini!!!
La sicilia sarà sempre ultima… perché è così che la vogliono i suoi abitanti, ultima nelle classifiche… ultimi tra gli ultimi… e lasciate perdere quel detto che dice: “gli ultimi saranno i primi…” perchè non è a noi… che è riferito!!!

SICILIA: la chiamano "ripresa" ma è stagnazione!!!

Ci vuole coraggio a chiamarla ripresa, ed è veramente un quadro poco consolante quello dato da tutti gli osservatori sulla nostra economia e soprattutto sul lavoro…
Ci raccontano che l’economia siciliana è in crescita, certo, più lentamente di quanto previsto, ma non ci viene detto che coloro che raccontano queste frottole, fanno parte essenziale di quel sistema che vuole, a tutti i costi, che si resti in questo stato di fatto…
Soltanto chi guarda i dati reali si accorge come la nostra produttività e competitività sia ai minimi termini, che la disoccupazione non è diminuita anzi tutt’altro e quei nuovi occupati sono da legare esclusivamente a quei cosiddetti buoni di lavoro “voucher” per professionalità occasionali ( non per nulla, i dati sugli occupati rilevati dall’Istat nella nostra regione parlano di circa 33.000 unità, che stranamente risultano molto più alti rispetto ai dati reali INPS che ridimensionano quella nuova occupazione, ufficialmente registrata in 17.800 unità…
Non parliamo d’imprese sempre più in liquidazione o fallimento ed ancor peggio va alle imprese artigianali…
Mancano di fatto gli investimenti sia quelli privati che anche quelli pubblici!!!
Si salvano soltanto i generi di prima necessità… mentre la parte restante di quel proprio reddito va destinata all’abitazione ed alle utenze e a tutte quelle spese obbligatorie di cui non si può fare a meno, come trasporti, comunicazione, cultura, ed anche… sanità.
Il reddito familiare è sempre più in crisi e non basta certamente a sopravvivere… in particolare quando la famiglia è mono reddito…
Ho letto che con questa dinamica… “occorrerebbero circa 3 anni per ridurre di un solo punto il tasso di disoccupazione e sarebbero necessari circa 6 anni per tornare al reddito procapite del 2008″.
Però c’è sempre il deficiente di turno che ci ripete che “siamo in ripresa“!!!
Forse, debbo credere che quei soggetti, fanno riferimento ad un’altra economia… chissà probabilmente ne fanno parte o ne usufruiscono direttamente…
Può darsi che egli si riferisca al mercato nero… all’economia prodotta dalla nota associazione malavitosa, oppure da tutto quel mondo del lavoro sommerso ancora tanto presente ( tanto non c’è nessuno che controlla…), dalla vendita di prodotti e di gadget clonati, di quel mondo parallelo fatto d’evasione che costituisce certamente la faccia nascosta di quell’altra nostra economia…
Un fenomeno… almeno quest’ultimo, certamente in crescita nella regione e che non viene affrontato a dovere, proprio perché permette a tanti, d’usufruire di quei beni o di ricevere in contanti una parte di quel denaro “invisibile”, per far si, che tutto proceda in maniera illegale e disonesta… 
Dopotutto se nella nostra regione lo scarto tra il reddito dichiarato e i beni posseduti (o i consumi privati realizzati) è il più elevato tra tutte le regioni in Sicilia (140%) un motivo ci sarà… 
E’ certo che, fin quando si continuerà a restare in maniera immobile a guardare così gli eventi, senza che la maggioranza dei cittadini riprenda in mano la propria indipendenza “morale” e soprattutto fintanto che non si ristabilisca con le azioni, quei principi di uguaglianza, rispetto e democrazia… non ci potrà essere mai, alcun futuro…
Resteremo bloccati… qui su questa terra, arida e sterile, a riflettere su noi stessi… quasi fossimo quella nave “arenata” sulla spiaggia, in attesa di un’onda che finalmente ci permetta di riprendere… quel viaggio della speranza!!! 

Zero virgola…

Zero virgola… qualcosa…

Ecco con quale valore sta crescendo il dato sull’occupazione…
Dobbiamo essere soddisfatti… perché secondo il nostro “cantastorie”… si tratta pur sempre di una crescita!!!
Ciò che però non viene detto e che la maggio parte di questi aumenti occupazionali, avvengono quasi sempre in Nord Italia e poco al Sud, dove invece… c’è ne sarebbe più bisogno… 
Per cui, in definitiva, tutto ciò non fa altro che aumentare quel divario che già esiste, tra le regioni del Centro-Nord da quelle del Centro-Sud… 
Ma dopotutto come si pensa di crescere dal momento che la maggiore voce è rappresentata dall’importazione, dall’aumento dei consumi e dalla mancanza d’investimenti esteri??? 
I nostri marchi più celebri sono stati ceduti alle multinazionali estere…, questi acquisita la maggioranza, hanno deciso di non produrre più nel nostro territorio, ma di trasferire nei loro paesi d’appartenenza le produzioni… per cui gli stabilimenti sono andati chiudendo e sono state solo mantenute le sedi logistiche, per l’arrivo e lo stoccaggio delle merci, ora assemblati all’estero, sia per i costi inferiori sulla manodopera, per i minori controlli, ma soprattutto per quelle normative fiscali meno severe e più vantaggiose… 
Per cui non si capisce di quale numeri positivi si parli…, qual’è l’entusiasmo che dovremmo avere…, a chi noi tutti dovremmo rivolgere un sentito ringraziamento per una ripresa ed una crescita che nei fatti non esiste… e che purtroppo – proprio per i motivi sopra esposti – non ci potrà essere… 
Ci vengono riproposte le solite “frasi fatte”, quell’incoraggiamento ad andare avanti… sapendo fin d’ora, di non aver alcuna possibilità di ripresa… 
Infatti, ci si dimentica che, la scarsa crescita economica ed anche occupazionale è dovuta principalmente ai bassi livelli d’investimento di capitale, soprattutto, in quei settori chiave, come la ricerca e l’innovazione.
Quindi, se da un lato il tasso di disoccupazione è sceso al 12%,  quello giovanile resta sempre intorno al 40%  e dove sempre il Sud detiene il primato negativo con oltre il 20%…
Ed ancora ciò si nasconde e che, se da un lato c’è stato un incremento alla occupazione grazie alla riforma sul job-act, di contro, vi è stato un costo per incentivi di assunzione di ben 12,5 miliardi di euro… con un costo pro-capite di circa 50.000 euro e quindi questo teorico beneficio occupazionale… nella realtà ha finora contribuito a realizzare perdite… nei bilanci dello stato, considerato inoltre che, in molti, hanno proprio beneficiato di questa riforma per trasformare quegli stessi rapporti di lavoro, fino ad ora, irregolari….
Sono tutti dati falsi e che cercano di dare propaganda, ad un sistema e ad un meccanismo politico, che trova di volta in volta, interlocutori incapaci ed inadatti a risolvere i veri problemi di questo paese… ognuno di loro, da destra a sinistra, mostra quella inettitudine nell’affrontare in maniera oculata i cambiamenti di cui avrebbe  bisogno il mondo del lavoro… che oggi – a causa della globalizzazione – risultano essere totalmente diversi da quelli di trent’anni fa… 
Peccato osservare però come tra i nostri governanti… nessuno se ne sia finora accorto…

Questo è quanto non dicono…

A differenza di quanto vogliono farci credere, quanto sotto riportato rappresenta il punto esatto della nostra economia ad oggi, un report nel quale si evidenziano tutte le problematiche di questo paese e di come i cosiddetti poteri forti, tentano di nasconderci…
Siamo giorno per giorno manovrati, belle parole gridate ai quattro venti sia dal ns. Presidente del Consiglio e sia da quanti operano per salvaguardare questo marcio sistema, permettendo così loro, di rimanere saldi su quelle posizioni acquisite…
Anche i media in questo fanno la loro parte, giornali e televisioni in primiss, attraverso le decisioni dei loro padroni, che appoggiano a seconda delle circostanze, le scelte politiche più convenienti, quasi fossimo in uno stato di regime, dove la propaganda serve ad influenzare e condizionare il pensiero degli individui…
Si tenta in ogni modo di sopravvivere, nessuna vera riforma viene fatta, si perde tempo a discutere di legge elettorali, si discute su quali riforme effettuare per affrontare la disoccupazione, su come combattere in maniera definitiva l’illegalità e su come abbassare le tasse e via discorrendo… si, si discute…
Ma come possiamo vedere alla fine, non si mette mai in moto quel meccanismo necessario delle riforme, di quelle realmente necessarie e cioè contro l’evasione, contro la chiusura e la svendita delle ns. attività, di come applicare una nuova legge patrimoniale, legge che ovviamente non viene mai realizzata e su quei proclami per l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie che ad oggi non vengono compiute…
Cosa dire inoltre di quegli esagerati sprechi della cosa pubblica, di una sanità, pubblica e privata che non permette al semplice cittadino di usufruire in tempi celeri di quanto necessario, dove, abbiamo potuto assistere come questa lucrosa macchina serva soltanto per creare tangenti o per influenzare il consenso di quei poveri malati e/o dei loro famigliari, a quel politico molto vicino alla struttura ospedaliera…
Quanto evidenziato rappresenta perfettamente la situazione disastrosa di questo el ns. paese e la circostanza peggiore e che sono purtroppo ancora in molti, coloro che fanno di tutto ( o preferiscono per altri interessi…) a non voler vedere!!!
Sperano ( piegandosi evidentemente a 90° ) che questo sistema permetterà loro di raccogliere quella piccola briciola lasciata… per potersi oggi contentare e prendere quanto dato a scapito di una vera possibilità di cambiamento a questo guasto sistema…     
Guardando i punti sotto elencati possiamo scoprire come tutte le iniziative servano soltanto a creare non certo prospettive, ma sopravvivenza e illusione… 
Ad iniziare dagli ammortizzatori sociali: 80 miliardi erogati dall’INPS dal momento della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione e le persone alla fine oggi sono rimaste tutte disoccupate… si continuano a produrre proroghe straordinarie e deroghe… 
I consumi della benzina sono calati di circa l’8% a causa sia dei rincari che dalla minore possibilità di utilizzo dei mezzi stessi… ciò a provocato un gettito fiscale in accise e imposte inferiore di circa il 3%..
Le imprese con mezzo secolo di attività chiudono… imprese storiche e famose che ormai non esistono più e sono circa 10.000… in 5 anni sono sparite circa 135 mila imprese…
I crediti alle imprese hanno subito solo contrazioni, mentre i prestiti bancari fino a 12 mesi, cioè quelli più adatti a finanziare il capitale circolante delle imprese sono a -5,0%. : soltanto nel 2012 sono andati in fumo 60 miliardi di prestiti…
Stiamo scendendo nella classifica mondiale per competitività… siamo circa al 50° posto superati in questi anni anche da Lituania e Barbados… 
I consumi: hanno raggiunto record negativi con percentuali che si aggirano intorno al 10%…, ciò equivale ad una caduta della spesa delle famiglie con consumi tornati indietro ai livelli del dopoguerra… in particolare per alimentari, abbigliamento e arredamento…, le vendite al dettaglio sono in calo nel I° trimestre 2014 di circa -0,3%…
Il debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche superiore al 400% del Pil, circa 7.500 miliardi, con un debito pubblico aumentato a febbraio 2014 di 17,5 miliardi, raggiungendo il nuovo massimo storico a 2.107 miliardi; le previsioni dicono che il debito pubblico salirà ancora…
I depositi in banca sono scesi e sia le famiglie che le imprese hanno intaccato quel piccolo tesoretto creato in tanti anni di sacrificio…
La disoccupazione, è del 13% con 3,3 milioni di persone a spasso e  dove per i giovani la percentuale sale al 42,4%; questi ormai non studiano più, non lavorano, non imparano un mestiere e sono totalmente inattivi…, inoltre, 7 lavoratori su 10, temono di perdere il lavoro nei prossimi 5 anni… 
Le entrate tributarie ovviamente sono in calo, circa 300 miliardi di euro e l’evasione ha portato nel solo 2013 più di 5 mila evasori con 17,5 miliardi nascosti: le stime elaborate dall’Istat dicono che l’imponibile sottratto al fisco si aggira ogni anno attorno ai 300 miliardi di Euro…
Dell’export: manco a parlarne, si registra una diminuzione sia in uscita (-0,5%) che in entrata (-2,6%), anche se alla fine il saldo per fortuna è positivo con un incremento pari a +4,1 miliardi…
Il fabbisogno del settore statale purtroppo, invece di diminuire aumenta!!!
Nel 2013 si è attestato a 80 miliardi, rispetto ai 50 del 2012 e con una spesa pubblica che in 15 anni e’ salita +69% circa 730 miliardi: rispetto a una ricchezza di 1.565 miliardi di euro, lo stato spende il 48% del Pil e con gli interessi sul debito pubblico lo spreco supera il 52%;
I fallimenti sono all’ordine del giorno… si registrano negli ultimi cinque anni, mediamente circa 5.000 nuove procedure fallimentari…
Il settore immobiliare nel primo trimestre di quest’anno ha registrato una piccola inflessione, ma siamo ben lontani dalle compravendite di una decina di anni fa…
La povertà ha colpito il 10% delle famiglie e l’8% degli individui, i poveri sono raddoppiati dal 2005 e triplicati nelle regioni del nord Italia passati dal 2,5% al 6,4%…
Dei Precari cosa dire sono il 55% dei giovani….
Il reddito delle famiglie è tornato ai livelli di 25 anni fa….
La ricchezza ha subito una perdita di oltre 150 miliardi di euro, anche se il nostro paese resta comunque tra i paesi più’ ricchi in Europa per via del patrimonio immobiliare dei cittadini, ma certamente tra quelli a minor reddito e con il più’ alto tasso di povertà!!!
Le tasse previste sono 262 scadenze per i cittadini italiani dall’Irpef, all’Iva, all’Irap, etc…, stanno provocando un effetto negativo, non certo compatibile con la crescita…
Cosa dire… di questo nostro “Bel Paese“….
Pensavate forse di stare a Beverly Hills…; no purtroppo la realtà è ben diversa… qui siamo in Italia!!!
Un paese il nostro, che ha mancato l’appuntamento con le scelte da prendere e che oggi si trova costretto a dover inseguire gli altri…
Un paese quasi al limite se non decide al più presto d’invertire la rotta, iniziando proprio a rottamare quegli uomini che l’hanno portato al collasso!!!
Ogni giorno che passa è un giorno perso e ci allontana dalla remota possibilità di poterci ancora salvare, perché, se da un lato ognuno di noi è ostaggio di se stesso, dall’altro, lo si è proprio… per le nostre mancanze!!!

La disoccupazione…??? Aumenta ogni giorno di più…

In attesa che questo “Governo del Fare” si dia una mossa…, gli ultimi bollettini dell’Istat, ci offrono una situazione sempre più tragica, con un considerevole aumento dei licenziamenti e quindi con una diminuzione del numero di occupati, integrando sempre più i disoccupati presenti nel nostro Paese!
Ogni trimestre il confronto con quello precedente fa paura, centinaia di migliaia di lavoratori restano senza lavoro, già, le grosse società di griffe famose italiane vengono acquistate da milionari stranieri che, da un lato utilizzano i nostri marchi ma nel contempo, trasferiscono le proprie attività produttive nei loro paesi, chiudendo definitivamente le attività in Italia.
Sono circa 30.000 al mese i nuovi disoccupati e considerato che questi non riescono a trovare altre soluzioni lavorative, il numero non può che aumentare…
Le famiglie sono ormai al lastrico, al pagamento dei debiti non si riesce più a fare fronte, i mutui non pagati creano nuovi interessi con tassi d’usura, i finanziamenti non vengono concessi in quanto non coperti da garanzie quali una busta paga, ormai è chiaro che si è giunti ad un punto di non ritorno… 
Le persone sono sfiduciate in particolare i giovani e soprattutto le donne, sempre più penalizzate rispetto al numero totale, con una differenza a sfavore percentuale di circa il 20%…
Un contesto che preoccupa, ma che coloro che sono designati a risolvere non percepiscono effettivamente, credono che con le parole e le promesse tutto verrà calmierato…
Ma ormai resta poco, pochissimo, da salvare nulla… tutto va nuovamente riformato, bisogna ristabilire quelle regole di democrazia e quei principi di giustizia, legalità e soprattutto di uguaglianza civile, che in questi anni sono andati perduti o concessi a pochi privilegiati a scapito della maggioranza!!!
E’ venuto il momento di agire: se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, è perché… o le sue idee non valgono niente… o non vale niente lui!!!

Gincana a Catania…

La gincana, detta anche gimcana, è una gara all’aperto nella quale i concorrenti debbono percorrere un tracciato tortuoso e reso impegnativo da ostacoli, nel più breve tempo e con il minor numero di penalità possibili.
Tali gare possono essere di vario tipo ed avere differenti regole, in relazione alle difficoltà che si possono incontrare durante il percorso…
Per partecipare a queste gare, non c’è bisogno di iscriversi o visitare un Luna Park, poiché quanto sopra, può essere svolto gratuitamente e senza alcuna eccezione per le strade della nostra bellissima cittadina…
Già a Catania infatti, presso Corso Sicilia, tutti possono partecipare, non importa essere degli sportivi e neanche l’età dei concorrenti è fondamentale, sia che sono giovani che anziani questi sono ben accetti, mentre purtroppo se ne sconsiglia il percorso per quanti ahimè sono portatori di handicap, per loro il passaggio sarebbe sicuramente troppo difficoltoso ed impegnativo…
Comunque un nuovo modo di vivere la nostra città, un esordiente svago per allietare le nostre giornate, soprattutto perché, quanto svolto viene effettuato in massima sicurezza, infatti sono presenti a vigilare le nostre forze dell’ordine, che attivamente controllano il percorso e blindano eventuali fughe laterali…
Certamente nello svolgere tali mansioni, purtroppo, ci si dimentica di controllare il territorio adiacente, dove cittadini poco ligi al dovere utilizzano le corsie stradali per parcheggiare in doppia fila, parcheggiatori abusivi operano in quelle aree ancora libere e non segnalate della famose ” striscie blu “, extracomunitari e non solo, vendono liberamente indisturbati i loro prodotti clonati ( borse, cd, scarpe, profumi ecc… ) copie perfette di firme prestigiose, motocicli con due o più passeggeri che passeggiano inosservati, automobilisti che effettuano manovre inimmaginabili, effettuando in retromarcia inversioni agli incroci, utilizzo di corsie preferenziali per bus e taxi con le proprie autovetture, mancata presenza di carri attrezzi ( tra l’altro ho pure il dubbio che nella nostra città, questi si contano sulle punta delle dita…), chissà forse inesistenti.

Ovviamente, nel voler fare scherno di quanto nelle immagini riporto, le situazioni descritte rappresentano purtroppo la realtà quotidiana e di ridere ovviamente c’è ben poco, anzi nulla!!!
Assistere ogni giorno, alle difficoltà con cui siamo costretti a vivere è confermata dalla posizione ( la 103°… ) che per vivibilità ci viene assegnata!!!
L’Istat infatti, ci ha collocato tra gli ultimi, attraverso una ricerca annuale basata su quei parametri che ogni città capoluogo possiede e che servono proprio per stilare una classifica in termini di vivibilità…
L’assurdo è che da questa posizione, la nostra città non sembra schiodarsi, sia perché non interessa a nessuno migliorare questo triste primato, ma soprattutto perché questa situazione fa comodo a molti….

ISTAT…UN'ITALIANO SU QUATTRO E' POVERO!!!

ROMA – L’Istat dice che 1 italiano su 4 e’ a rischio poverta’!!!
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, durante la presentazione di un rapporto della Corte dei conti chiede alla platea: ”alzino la mano quanti di voi sono poveri”???. Scusate ma che fa…ci prende anche per il culo…??? E’ palese che il Pese è in una situazioni di difficoltà e Lui se ne esce con queste affermazioni del cazzo… Se vivesse realmente i problemi quotidiani dei cittadini, se vedesse come giornalmente, in maniera molto discreta, vengono a chiedermi un posto di lavoro anche a tempo determinato, presentandosi a volte anche con i loro figli, lascio Voi immaginare come ci si sente quando poi, purtroppo poco si può fare… e questo se ne esce che ” la ricchezza in Italia non e’ scesa in questo decennio, ma anzi e’ salita…” Primum vivere deinde crescere”, prima vivere e poi crescere… ma quì non si vive e neanche si sopravvive!!! 
Quì caro ministro si muore di fame… per colpa Sua e di tutti quelli al governo come Lei!!!
Spero soltanto che i soldi finora rubati… non possano bastare, per doverli spendere in cure ospedaliere…
Voglio raccontarvi un’esperienza di pochi giorni fa…
Mi trovavo a Catania in Corso Sicilia, quando sono stato accostato da una persona anziana, era mal vestito, e forse non aveva dormito molto ultimamente, si è presentato e da come parlava ho capito subito di trovarmi di fronte una persona preparata… prima che potesse parlare gli chiesi, quale professione avesse esercitato… e mi rispose che era stato un professore al Liceo Classico…, gli chiesi cosa desiderava, mi disse che a causa di problemi di natura familiare, non aveva potuto mangiare e desiderava che io lo aiutassi a mangiare qualcosa, dicendomi sin da subito che non avrebbe potuto restituirmi con il tempo, ne il denaro speso e neanche il favore ricevuto… ed era per questo che si sentiva mortificato…, lo chiedeva con tanta discrezione ed educazione che… il minimo è stato da parte mia di accompagnarlo lì accanto, al Bar Kennedy, offrirgli il pasto e mettermi a disposizione cercando anche di lasciargli qualcosa in denaro…; ma questa persona difficile da incontrare nel corso della propria vita, era troppo per bene, molto dignitosa ( a differenza ancora dei nostri politicanti), ed infine ringraziandomi rifiutò l’ulteriore aiuto e mi formulò in maniera sincera i suoi migliori auguri…
Ecco, oggi tutti noi abbiamo bisogno di sperare che nella vita le cose procedano sempre per il verso giusto, ma la vita è come una scala…dove si sale e si scende… ma la cosa peggiore, che da noi in Italia, la scala è del tipo mobile….dove anche se cerchi di salire… lei ti porta sempre indietro… poichè questo è quello che vogliono tutti i nostri governanti… di Destra, di Sinistra, di Centro di qualunque colore Voi siate, dovrete sempre e ovunque, essere sottomessi al loro potere!!!
Perchè, solo e soltanto così che ci possono controllare… pensavate di vivere in una Democrazia… vero??? Siamo sotto una forma di  Dittatura mascherata da una facciata di libertà…, quest’ultima però non esiste e ci siamo così abituati che crediamo che quanto riusciamo a vedere e godere sia la nostra Libertà…
Sembra di essere come nel film… Matrix… dove gli uomini servivano a  produrre energia…, qui invece, nella realtà, l’energia… giorno per giorni ci viene tolta!!!

ISTAT…UN’ITALIANO SU QUATTRO E’ POVERO!!!

ROMA – L’Istat dice che 1 italiano su 4 e’ a rischio poverta’!!!
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, durante la presentazione di un rapporto della Corte dei conti chiede alla platea: “alzino la mano quanti di voi sono poveri”???. Scusate ma che fa…ci prende anche per il culo…??? E’ palese che il Pese è in una situazioni di difficoltà e Lui se ne esce con queste affermazioni del cazzo… Se vivesse realmente i problemi quotidiani dei cittadini, se vedesse come giornalmente, in maniera molto discreta, vengono a chiedermi un posto di lavoro anche a tempo determinato, presentandosi a volte anche con i loro figli, lascio Voi immaginare come ci si sente quando poi, purtroppo poco si può fare… e questo se ne esce che “ la ricchezza in Italia non e’ scesa in questo decennio, ma anzi e’ salita…” Primum vivere deinde crescere’’, prima vivere e poi crescere… ma quì non si vive e neanche si sopravvive!!! 
Quì caro ministro si muore di fame… per colpa Sua e di tutti quelli al governo come Lei!!!
Spero soltanto che i soldi finora rubati… non possano bastare, per doverli spendere in cure ospedaliere…
Voglio raccontarvi un’esperienza di pochi giorni fa…
Mi trovavo a Catania in Corso Sicilia, quando sono stato accostato da una persona anziana, era mal vestito, e forse non aveva dormito molto ultimamente, si è presentato e da come parlava ho capito subito di trovarmi di fronte una persona preparata… prima che potesse parlare gli chiesi, quale professione avesse esercitato… e mi rispose che era stato un professore al Liceo Classico…, gli chiesi cosa desiderava, mi disse che a causa di problemi di natura familiare, non aveva potuto mangiare e desiderava che io lo aiutassi a mangiare qualcosa, dicendomi sin da subito che non avrebbe potuto restituirmi con il tempo, ne il denaro speso e neanche il favore ricevuto… ed era per questo che si sentiva mortificato…, lo chiedeva con tanta discrezione ed educazione che… il minimo è stato da parte mia di accompagnarlo lì accanto, al Bar Kennedy, offrirgli il pasto e mettermi a disposizione cercando anche di lasciargli qualcosa in denaro…; ma questa persona difficile da incontrare nel corso della propria vita, era troppo per bene, molto dignitosa ( a differenza ancora dei nostri politicanti), ed infine ringraziandomi rifiutò l’ulteriore aiuto e mi formulò in maniera sincera i suoi migliori auguri…
Ecco, oggi tutti noi abbiamo bisogno di sperare che nella vita le cose procedano sempre per il verso giusto, ma la vita è come una scala…dove si sale e si scende… ma la cosa peggiore, che da noi in Italia, la scala è del tipo mobile….dove anche se cerchi di salire… lei ti porta sempre indietro… poichè questo è quello che vogliono tutti i nostri governanti… di Destra, di Sinistra, di Centro di qualunque colore Voi siate, dovrete sempre e ovunque, essere sottomessi al loro potere!!!
Perchè, solo e soltanto così che ci possono controllare… pensavate di vivere in una Democrazia… vero??? Siamo sotto una forma di  Dittatura mascherata da una facciata di libertà…, quest’ultima però non esiste e ci siamo così abituati che crediamo che quanto riusciamo a vedere e godere sia la nostra Libertà…
Sembra di essere come nel film… Matrix… dove gli uomini servivano a  produrre energia…, qui invece, nella realtà, l’energia… giorno per giorni ci viene tolta!!!