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Togliete immediatamente le foto dei giudici Falcone e Borsellino dai vostri uffici: non siete degni di rappresentarli!!!

Una vergogna… 

Mi sento veramente avvilito nel vedere con quanta superficialità s’intervenga in tanti nostri uffici istituzionali.

La cosa assurda è che ogni volta che entro vi trovo quelle foto dei nostri due giudici uccisi dalla mafia (e forse da quanto sta emergendo in questi giorni, da una parte deviata dello Stato…), ma non solo essi, anche le altre vittime che hanno sacrificato la propria vita per questo Paese e per quell’incarico rappresentato, tutti lì appesi, già… come se attraverso quella loro costante presenza, si possa manifestare o ancor più rivelare su di essi, quello spirito e quella moralità, vera cultura  di legalità!!!

Ma non accade nulla, giacché quanto quelle foto dovrebbero loro ispirare, quei principi a cui essi si erano immolati, loro sì… vittime di quel sistema colluso (già… vittime, molti al loro posto hanno fatto in modo di cavarsela o certamente si son salvati standosene protetti o alla larga da certe situazioni sconsigliabili e d’altronde sono gli stessi che hanno negli anni protetto, le latitanze di quei noti boss…), lo stesso a cui molti ancora appartengono e difatti quanto accade è palese,  perché quest’ultimi, con le loro azioni, evidenziano d’esser predisposti a disinteressarsi o certamente a disattendere o ancor peggio a rendere sterili le richieste di quegli esigui cittadini ancora onesti.

Peraltro, leggo quotidianamente dalle inchieste effettuate dalle Procure nazionali, il numero di coloro che si rende colluso con quel sistema certamente “ambiguo”, solitamente di carattere massonico/mafioso, ma d’altronde si vede come questi associati (o dovrei chiamarli “adepti”), utilizzino nel loro operato, anche attraverso loro collaboratori condiscendenti, tutta una serie di espedienti per omettere, sabotare, far sparire, stralciare e via discorrendo tutte quei documenti – prove tra l’altro verificate dagli organi inquirenti – per creare confusione e incertezza!!!  

Difatti è grazie a queste macchinazioni, perpetrate all’interno di taluni Tribunali che, molti individui, riescono a non venir mai condannati, perché grazie a quell’appoggio, restano di fatto impuniti e soprattutto liberi di commettere altri e più gravi reati!!!

Quindi ditemi, dov’è quella giustizia tanto proclamata e poi di quale giustizia stiamo parliamo, di quella che non esiste o di quella che appositamente non viene messa in pratica, proprio per favorire i loro “fratelli” massonici???

Mi sento triste nel vedere quelle foto appese in quelle pareti e comprendo perché oggi quegli eroi sono lì e non viceversa con i propri cari 

Già, hanno dedicato la loro vita per questo paese che si è dimostrato essere con loro (già in vita…) “ingrato“, ma ora, come sempre avviene quando si è davanti a un defunto, sono lì tutti a portare rispetto, non con le loro azioni, bensì attraverso quei quadretti appesi, quasi a volerli santificare!!!

Sono poche le persone che si possono permettere di avere un loro foto nella propria stanza, ed il sottoscritto ha avuto l’onore di conoscerli, ma gli altri, tutti quegli altri, sì… se solo si passassero la mano sulla coscienza.

La coscienza… già… la coscienza, ma di quale coscienza parliamo, questa elevata sensibilità loro non la possiedono minimamente, non sanno neppure cosa sia, tanto sono compromessi e ricattabili in quel loro ruolo e se non essi, quei loro familiari, ed è per questi motivi che vivono quella loro professionalità e gli ultimi giorni della loro carriera trascinandola, quasi con noia, peraltro è la stessa avversione che li ha visti negli anni sempre più avviliti, senza ormai alcun interesse per la giustizia che rappresentano, passivi in tutto e indifferenti ai problemi dei cittadini, gli stessi che con grande coraggio si erano rivolti ad essi!!! 

Ma per loro noi non esistiamo, sono talmente irritati da quella loro professione che lo si vede dalla supponenza e l’arroganza con la quale manifestano in quei loro uffici, quella presenza dinnanzi a noi, ma ancor più, sono quei loro collaboratori a dimostrarsi ancor più infastiditi nel riceverci e presentarci o nel dover consegnare quotidianamente nuovi incartamenti, sì… ulteriori documenti da esaminare, che – per quell’avversione a non voler compiere il proprio dovere – si ritrovano sempre più presenti su quell’enorme scrivania, sovrapponendosi tra loro, come pile di grattacieli…

Documenti su documenti, ritardi su ritardi, d’altronde è ciò che essi vogliono, affinché quei procedimenti, quelli che per l’appunto interessano noi tutti, non abbiano mai ad essere definiti in tempi ragionevoli, bensì…. rinviati a tempi indecifrabili, il tutto chissà forse per non giungere mai ad un fine o ancor peggio, per venir stralciati, forse affinché anche noi – come loro – ci si stanchi!!! 

Ma il sottoscritto, come molti altri – permettetemi di aggiungere alcuni stimati ma soprattutto efficienti Pm ed anche i responsabili di taluni uffici inquirenti – siamo qui perché diversi, già… noi siamo proprio come quegli uomini e quelle donne ora ahimè appese in quelle foto, certamente ciascuno con il proprio ruolo e impegno, ma con lo stesso spirito di quelle vittime che non potrà mai morire!!!

Tocca infatti a noi, noi che portiamo dentro quella loro eredità, avere il compito di raccontare la nostra storia e ahimè le pieghe di questa società, provando a trasmettere a tutti, in particolare alle nuove generazioni, il messaggio e la portata di chi si è immolato per il bene e per la giustizia si questo Paese, perché si sa: Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini!!!

Le brutte intenzioni, la maleducazione…

Questa sera non ho intenzione di scrivere su argomenti seri ed allora ho deciso di prendere spunto con quanto accaduto lo scorso anno a Sanremo, mi riferisco alla canzone improvvisata in diretta da Morgan le cui parole possono essere afferrate e fatte proprie, sì… per mandare a fanc… tutti quei soggetti, inutili, incapaci e soprattutto ignoranti che ahimè nel corso della propria giornata si è costretti a sopportare…

E allora dedico a quegli individui quelle parole con la speranza che forse leggendo ciascuna di quelle frasi, possano finalmente comprendere che a volte è meglio non parlare, stare zitti, tenere per se quelle loro brutte intenzioni, quella propria maleducazione, perché prima di parlare è conveniente sempre saper bene chi si ha di fronte, già… il rischio infatti potrebbe essere quello di venir improvvisamente annientati, senza neppure accorgersene, sotto qualsivoglia punto di vista, anche quello di cui non ci si aspettava minimamente!!!

Le brutte intenzioni, la maleducazione,

la tua brutta figura di ieri sera

e l’ingratitudine la tua arroganza.

Fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa…

Il tuo disordine è una forma d’arte

ma tu sai solo coltivare invidia.

Ringrazia il cielo sei su questo palco,

rispetta chi ti ci ha portato dentro

e questo sono io! Lo faccio volentieri.

Volevi fare il cantante,

competere a Sanremo

con l’intenzionalità commerciale

e approfittare di chi ha il cuore generoso

ti ha dato entusiasmo

e tu lo hai illuso.

Ma quando lui è in scena

scompari tu e ne fai virtù.

perché non ti va giù

sembri vestire lo stile

il tuo stile dell’acrimonia

al tuo amico lo facevi sentire diverso

Riscrivo da capo tre volte, nove

non mi consentono le dovute prove

sotto tortura non so fare di meglio

quel figlio di puxxana si chiamava xxxxx

E’ solo colpa sua

se abbiamo litigato

avremmo potuto cantare la canzone insieme

ed invece tu assecondavi il sabotatore

tira fuori le palle

mandarlo a quel paese

hai fatto il suo volere

al posto di farlo tacere

un vero strxxnzo fa come fai tu

ti prende per il cu…

e te lo mette in cu…

abbassa la testa

ritorna vero

stai al tuo posto

e canta sincero

però di me non te ne frega niente

perché tu dai voce solo all’ambizione

ti ha dato solo, io non ho preso niente

anzi mi avete dato tutte del coglxxone.

Tu sei cattivo e sembri un martire

io vittima sembro il carnefice

La verità è che tutti hanno paura di parlare di Benetton!!! Fanno bene, prima che s'incazzino e raccontino tutto ciò che sanno!!!

Sono portato a ragionare con la mia testa e quindi difficilmente mi farò condizionare dalle notizie riportate dai Tg, quotidiani o testate web…  

Ecco perché quando sento parlare della famiglia Benetton, a quel immediato collegamento alla vicenda del disastro del Ponte di Genova e a tutto il fango che in quest’anno gli è stato gettato addosso, in particolare da molti nostri politici, mi viene da pensare che vi sia un secondo fine a demonizzare la vicenda…     
Non mi riferisco al fatto che essi possano avere indirettamente delle responsabilità su quella particolare tragedia o ancor peggio sulla gestione sicuramente “discutibile” delle autostrade di loro pertinenza, in particolare nella mancata qualità dei servizi offerti o ancor peggio delle manutenzioni compiute certamente in maniera superficiale…
Certo in tutto questo essi centrano, d’altronde come si dice a Catania: “U pisci feti ra testa” letteralmente, “il pesce puzza dalla testa”!!!
Ma qualcuno dimentica che non si sta parlando di un impresa individuale o di un semplice artigiano che ogni giorno si alza per andare a riparare il rubinetto della vecchietta…
Qui si parla di holding con migliaia e migliaia di dipendenti!!!
Già, potremmo definirlo un vero e proprio un ufficio di collegamento, molti di loro entrati lì grazie proprio alle raccomandazione dei partiti, d’altronde quest’ultimi rappresentano perfettamente quegli stessi iscritti che poi quando chiamati, ricambiato con quel noto scambio di  voti il favore ricevuto… 
E quindi se qualcuno ha sbagliato – prima di puntare il dito sul padrone – va innanzitutto condannato quel dirigente che durante il suo incarico non si è minimamente interessato ad evidenziare i problema emersi… e se dovesse averlo fatto, va nuovamente perseguito per non aver avuto il coraggio di seguitare con le proprie azioni…
Sotto di lui a scalare tutti quegli addetti alla sicurezza dei tratti autostradali, anch’essi infatti, hanno preferito girarsi dall’altro lato e non denunciare ai loro superiori prima ed eventualmente alla Procura Nazionale quanto era di loro conoscenza… 
Ma si sa, da noi va sempre così… ciascuno se ne fotte o quantomeno preferisce mettersi in disparte per non farsi coinvolgere, nel frattempo le persone muoiono e loro (a differenza di quanto finora credono…), sono stati prima di tutto – certamente ancor prima dei Sig.ri Benetton – i veri artefici di quella (e non solo quella…) tragedia !!!

Tanto per ricordare: il capitale di Autostrade è per l’88% di Atlantia, il cui azionista maggiore è la holding Edizione, controllata per il 30% dalla famiglia Benetton.. 

La Edizione ha detenuto sino a qualche mese fa il 2% del Sole 24 Ore ed il 2,24% di Caltagirone editore (Il Mattino, Il Messaggero, ecc…) ed ha detenuto finanche il 5,1% di Rcs MediaGroup (Corriere della Sera, Oggi) conservando tutt’oggi una quota indiretta tramite Mediobanca, controllante del 10% della casa editrice.
Va inoltre considerato che la famiglia Benetton risulta essere una dei più ricchi finanziatori dei principali quotidiani nazionali, d’altronde spendendo solo in pubblicità circa 50-80 milioni l’anno
Ma non solo, prima di diventare Atlantia, Autostrade Spa si era distinta per solidarietà ma soprattutto ecco la nota dolente per cui tutti hanno paura… essa da sola infatti ha supportato per decenni i maggiori partiti italiani!!!
Ecco perché mi viene da criticare tutti coloro che oggi sputano nel piatto in cui hanno mangiato… e sono da sempre la maggioranza!!!
Hanno mangiato tutti grazie a Benetton… dall’allora partito Republicano al Sig. Prodi con il suo Comitato che ebbe in donazione 150.000 euro, a seguire Margherita e Ds con circa 300.000 euro, quindi altri “omaggi” di centinaia di migliaia di euro anche per Forza Italia, all’UDC, UDEUR..
E non è finita qui… in via diretta o indiretta attraverso un’altra società, il Gruppo Gavio ha finanziato Alleanza Nazionale, Forza Italia, Lega e Democratici di Sinistra… ed ancora questo gruppo si è occupato della gestione di reti autostradali, grandi opere, trasporti, porti e logistica, ma stranamente lo stesso gruppo controlla un’altra società la SINECO, che a sua volta si doveva occupare delle relative attività ispettive volte alla verifica dello stato conservativo di strutture complesse quali ponti e viadotti: minch… controllore e controllato nelle stesse mani!!! 

Ecco perché mi viene da ridere a pensare che qualcuno – e mi riferisco alla maggioranza dei soggetti coinvolti – possa pensare di far saltare la famiglia Benetton, che va ricordato venne chiamata proprio per salvare insieme ad altri azionisti privati la nostra “Autostrade Spa”…
Già… a differenza di altri imprenditori italiani che – in quegli anni – hanno preferito trasferire la propria produzione in latri paesi, i Benetton hanno messo i propri capitali per subentrare con il 30 % attraverso la Società Schemaventotto Spa per acquistare quelle quote che nessuno voleva…
Certo… quanto compiuto allora non fu fatto per semplice generosità, l’operazione avrebbe avuto di lì a poco interessanti ritorni economici e non certo indifferenti, ma voler dimenticare quel periodo difficile e la salvaguardia delle migliaia di posti di lavoro, credo si possa chiamare oggi: ingratitudine!!! 

Ecco perché giustifico (senza conoscerli personalmente) la famiglia Benetton… d’altronde se osservate bene – a differenza di ciò che vorrebbero farci credere – e proprio ciò che tutti stanno facendo!!!

Altro che "scoop": le cimici della Procura svelano quanto stia accadendo all'interno di quel "centrodestra"!!!

Non so dire cosa accadrà… ma una cosa è certa, alcune notizie sono come quelle del presidente della Corea del nord, Kim Jong-un… “ATOMICHE”!!!
Avevo scritto proprio ieri che a breve, all’incirca qualche giorno prima del 5 Novembre,  saremmo venuti a conoscenza di qualche notizia “scoop” nei confronti di una delle due coalizioni politiche date oggi preferite nei sondaggi elettorali, ma certamente mai avrei potuto immaginare, che quelle notizie avrebbero iniziato a emergere così presto, a quasi due mesi da quelle elezioni!!!
Difatti, un quotidiano web, Live Sicilia Catania, è uscito con un articolo dai toni molto risonanti, facendo riferimento ad una serie di intercettazioni da parte della Procura nazionale, che metterebbero in una situazione difficile l’attuale premier Nello Musumeci…
Ora come sempre si cerca di mettere di salvaguardare il partito e soprattutto si farà in modo che qualcuno paghi per tutti, perché si sa… la politica è “bastarda“, già, sfrutta gli amici quando servono, ma al sorgere dei loro problemi… li abbandona immediatamente!!!
Come dimenticare l’esempio eclatante… la vicenda “Craxi” e di quel golpe appositamente creato da un gruppo di poteri forti, per riuscire ad impadronirsi di questo Stato!!!
E dire che il sottoscritto, aveva espresso alcune considerazioni a riguardo, infatti, rivolgendomi alcuni giorni fa al candidato Presidente del centrodestra – che ha fatto della legalità e di quel “pizzo” la propria battaglia personale – avevo sollecitato un programma serio, blindato, l’avevo definito “protocollo di legalità”, ma soprattutto, suggerivo ad Egli di filtrare quei suoi intimi sostenitori, applicando una semplice regola… quella di far dimostrare a ciascuno di essi, la propria trasparenza giudiziaria, presentando, casellario giudiziario e carichi pendenti… 
Leggendo quindi quanto ora emerso da quelle intercettazioni della Procura di Catania, ho l’impressione di dover assistere per l’ennesima volta, alle stesse notizie!!!
Io debbo dirvi con estrema franchezza, che di questi ripetuti contesti, mi sono leggermente rotto i c…., perché alla fine mi accorgo che non cambia nulla!!!
Sì, come dicevo sopra, c’è sempre un capro espiatorio che pagherà per tutti ed è proprio il motivo per cui non comprendo, a cosa servano tutte quelle adottate risoluzioni quando poi il sistema resta di fatto inalterato???
Fateci caso, gira e rigira la ministra è sempre quella… io la definisco “riscaldata” e disgraziatamente non c’è modo di modificarla, perché gli attori (aggiungerei “scadenti e inetti”) sono sempre gli stessi e ciascuno di essi dimostra nei fatti, quanto colluso sia con quel sistema!!!
La verità in fondo è che puntano tutti a vincere, perché soltanto questo interessa e per farlo, come si dice a Catania: “non si talia nda facci a nuddu… ie poi picchi, ogni lassata è pessa”!!!
Ecco perché da noi, quei noti personaggi politici fanno finta il più delle volte, di non sapere chi si ha di fronte.
Già, fanno in modo di restare indifferenti e si atteggiano come veri e propri “scimuniti”; così da un lato si resta svincolati da quel legame e dall’altro, non si evidenzia mai a certi personaggi “influenti“, quella equivoca “ingratitudine“!!!

Gli ultimi saranno ultimi…

Approfitto del titolo del film appena visto con Paola Cortellesi, Alessandro Gassman e Fabrizio Bentivoglio, per riprendere nuovamente un tema che mi sta molto a cuore… quello del disagio sociale, della povertà, delle disuguaglianze, tra chi ha troppo e chi non possiede nulla… 
Il film è come la nostra vita, dovrebbe raccontare momenti felici e gioiosi… come potrebbe essere guardare al cinema una commedia e di contro invece, nasconde quei momenti amari, che sono di fatto… la realtà di questo nostro paese!!!
Gli attori sono bravi, aggiungerei perfetti nel calarsi nei personaggi che rappresentano in maniera disinvolta, quasi fossero essi stessi a dover rivivere le proprie esperienze quotidiane…
E’ un misto tra quella commedia all’italiana e quel neorealismo nato e sviluppatosi in Italia durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, negli anni compresi tra il 1943 e il 1955, caratterizzato da trame ambientate fra le classi disagiate, dove si evidenziavano i problemi dei lavoratori e delle lavoratrici, con il più delle volte… riprese all’aperto e utilizzando per le parti secondarie, attori non professionisti o certamente agli inizi delle loro carriere…
Primeggiano le condizioni disastrose economiche e morali, quel tentare a tutti i costi d’andare avanti, facendo i conti con quelle prospettive di una speranza migliore, con il desiderio di una maternità, il più delle volte posticipata… in attesa di una preferibile condizione di vita…
Un’illusione di riscatto, che tenta di lasciarsi il passato alle spalle e di ricominciare finalmente una nuova vita, senza più frustrazioni, povertà e disperazione….
Il marito… senza occupazione, che trascorre la propria esistenza al bar, con gli amici, a giocare, bere e scommettere, mentre lei umile pendolare, che viaggia ogni mattina per recarsi a lavoro, guardando il mondo (come diceva la canzone di Gianni Togni… ) da un oblò… ripercorrendo quella medesima provinciale, centinaia e centinaia di volte, quasi fosse un déjà vu… dove circostanze osservate casualmente, tendono a ripetersi talmente spesso che provocano la sensazione di esperienze in precedenza già vissute… 

Ed in quel guardare fuori dal bus, ecco che si specchia negli aloni del vetro e rivede la sua vita, quei sogni di una donna semplice che sognava soltanto una vita dignitosa, insieme al proprio marito, coronamento di quel desiderato amore, che finalmente si concretizza, quando Luciana (la protagonista) scopre di essere incinta…

Una lieta notizia alla quale seguirà un’altra terribile, la perdita del proprio posto di lavoro…
S’incrociano così due storie, tra lei e quella di un poliziotto anch’egli tra gravi difficoltà personali, familiari, d’adattamento in quel centro Italia lontano dal suo nord, con colleghi antipatici e provocatori, tutti elementi che fanno trascorrere in maniera tediosa le proprie giornate, operando quel suo impegno all’interno delle forze dell’ordine, tra irritazioni e fastidi…   
C’è tutta la tristezza di vivere in quel racconto amaro, che riflette le problematiche che sta attraversando il nostro disilluso paese… e dove diventa difficile ridere a battute… sapendo quante lacrime reali…  sono taciute in quelle frasi ed in quei gesti.
Un mondo a pezzi, dove la giustizia non esiste, i diritti vengono violati, l’amicizia si dimostra ingrata e dove si viene pugnalati e si svende la propria dignità per un pezzo di pane… 
Questo se pur nella sua drammaticità è un film da far vedere, ma soprattutto da consigliare agli adolescenti… così presi dai loro smartphone, nell’inviarsi quei messaggi banali, senza capire che a breve, anche per loro, figli di persone semplici, stia per giungere quel periodo tragico… dove non basterà per emergere, quella propria capacità meritocratica accademica o professionale, ma si dovrà fare i conti, con un sistema corruttivo, basato principalmente su raccomandazioni, favoritismi, amicizie, appoggi, parentele, intercessioni, presentazioni, esortazioni, continue richieste, che hanno quale unico fine, quello ormai consueto di far avanzare il coglione di turno, a scapito sempre e purtroppo, di quello certamente più capace e intelligente!!!
Ma questo è ciò che si vuole in Italia… perché gli ultimi debbano sempre stare ultimi…
Poi però ci si meraviglia, come quegli stessi “ultimi”, partiti via da questa ingrata terra e dislocatisi in altri paesi più civili (e soprattutto meno corrotti) nel mondo, dimostrino con proprie capacità professionali, di meritare il titolo di essere primi!!!
Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi, che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà…
(Anna Frank)