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Ritorno al "COVID19"…

I casi d’infezione stanno aumentando, a indicarlo è il bollettino settimanale del ministero della Salute, dal quale si può verificare come anche anche i tamponi sono in fase di crescita… 

La cosa però da tenere più in considerazione è l’indice di trasmissibilità o Rt, anch’esso in progressivo aumento rispetto a qualche mese fa… 

Ovviamente parliamo di un Paese, il nostro, certamente più protetto rispetto a molte nazioni del mondo che viceversa presentano un servizio sanitario non all’altezza di combattere in maniera efficace questa pandemia e difatti i casi ora accertati di contagio nel mondo stanno per raggiungere i 2 milioni, difatti, la stessa Oms ha evidenziato come i casi riportati non rappresentino più in maniera accurata la diffusione dell’infezione, a causa del forte calo dei test e soprattutto delle segnalazioni.

Una cosa è certa, il pericolo di una nuova ripresa a causa soprattutto di nuove varianti, è qualcosa che viene attualmente celato, per non creare panico tra le popolazioni, come sicuramente anche i numeri di decessi, risultano sottostimati in quanto molte di quelle morti vengono classificate non come infezione da “Covid-19”.

Poi, come avevo scritto sull’argomento nel mio precedente post, sono molti i cittadini a sottovalutare l’infezione e quindi non fanno il tampone, oppure se lo fanno, non ne segnalano la positività…

Va ricordato inoltre che tra i soggetti più a rischio vi sono tutti coloro che non hanno fatto le dosi previste di vaccino, questi a differenza degli altri, sono certamente a rischio di prendere l’infezione, in particolare nuove varianti, in forma grave e irreversibile.

Cosa dire, pensavamo di aver superato definitivamente quella grave crisi ed invece, proprio il film posto a copertina, ci dobbiamo preparare con l’anno nuovo a qualcosa di inaspettato, già… forse è tempo che ci rimettiamo nuovamente tutti le mascherine!!!

Zero virgola…

Zero virgola… qualcosa…

Ecco con quale valore sta crescendo il dato sull’occupazione…
Dobbiamo essere soddisfatti… perché secondo il nostro “cantastorie”… si tratta pur sempre di una crescita!!!
Ciò che però non viene detto e che la maggio parte di questi aumenti occupazionali, avvengono quasi sempre in Nord Italia e poco al Sud, dove invece… c’è ne sarebbe più bisogno… 
Per cui, in definitiva, tutto ciò non fa altro che aumentare quel divario che già esiste, tra le regioni del Centro-Nord da quelle del Centro-Sud… 
Ma dopotutto come si pensa di crescere dal momento che la maggiore voce è rappresentata dall’importazione, dall’aumento dei consumi e dalla mancanza d’investimenti esteri??? 
I nostri marchi più celebri sono stati ceduti alle multinazionali estere…, questi acquisita la maggioranza, hanno deciso di non produrre più nel nostro territorio, ma di trasferire nei loro paesi d’appartenenza le produzioni… per cui gli stabilimenti sono andati chiudendo e sono state solo mantenute le sedi logistiche, per l’arrivo e lo stoccaggio delle merci, ora assemblati all’estero, sia per i costi inferiori sulla manodopera, per i minori controlli, ma soprattutto per quelle normative fiscali meno severe e più vantaggiose… 
Per cui non si capisce di quale numeri positivi si parli…, qual’è l’entusiasmo che dovremmo avere…, a chi noi tutti dovremmo rivolgere un sentito ringraziamento per una ripresa ed una crescita che nei fatti non esiste… e che purtroppo – proprio per i motivi sopra esposti – non ci potrà essere… 
Ci vengono riproposte le solite “frasi fatte”, quell’incoraggiamento ad andare avanti… sapendo fin d’ora, di non aver alcuna possibilità di ripresa… 
Infatti, ci si dimentica che, la scarsa crescita economica ed anche occupazionale è dovuta principalmente ai bassi livelli d’investimento di capitale, soprattutto, in quei settori chiave, come la ricerca e l’innovazione.
Quindi, se da un lato il tasso di disoccupazione è sceso al 12%,  quello giovanile resta sempre intorno al 40%  e dove sempre il Sud detiene il primato negativo con oltre il 20%…
Ed ancora ciò si nasconde e che, se da un lato c’è stato un incremento alla occupazione grazie alla riforma sul job-act, di contro, vi è stato un costo per incentivi di assunzione di ben 12,5 miliardi di euro… con un costo pro-capite di circa 50.000 euro e quindi questo teorico beneficio occupazionale… nella realtà ha finora contribuito a realizzare perdite… nei bilanci dello stato, considerato inoltre che, in molti, hanno proprio beneficiato di questa riforma per trasformare quegli stessi rapporti di lavoro, fino ad ora, irregolari….
Sono tutti dati falsi e che cercano di dare propaganda, ad un sistema e ad un meccanismo politico, che trova di volta in volta, interlocutori incapaci ed inadatti a risolvere i veri problemi di questo paese… ognuno di loro, da destra a sinistra, mostra quella inettitudine nell’affrontare in maniera oculata i cambiamenti di cui avrebbe  bisogno il mondo del lavoro… che oggi – a causa della globalizzazione – risultano essere totalmente diversi da quelli di trent’anni fa… 
Peccato osservare però come tra i nostri governanti… nessuno se ne sia finora accorto…