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Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio…

Il comando provinciale della Gdf di Catania, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Catania,  ha dato esecuzione a un decreto del gip nei confronti del titolare di una società, indagato ora per bancarotta fraudolenta, documentale e autoriciclaggio per il fallimento di una Società srl che sarebbe stata oggetto di operazioni distrattive e dissipative del patrimonio aziendale, accumulando ingenti debiti erariali e perdite rilevanti. 
Il gip, sulla scorta delle evidenze acquisite dal Nucleo di Polizia-Economico-Finanziaria di Catania ha disposto il sequestro preventivo dei compendi aziendali delle società beneficiarie dei rami aziendali dalla fallita Srl, oltre denaro, beni e altre utilità per un importo complessivo di quasi un milione di euro.

Alle due società in accomandita semplice è stata inoltre contestata la responsabilità amministrativa degli enti – così come previsto dal D.lgs. n. 231/2001 – in quanto il reato di auto-riciclaggio dei proventi illeciti, oggetto di reimpiego all’interno delle stesse casse, sarebbe stato commesso nel loro esclusivo interesse.

E difatti per questa tipologia di illeciti il citato decreto legislativo prevede la possibilità di applicare sanzioni pecuniari e interdittive a carico delle società coinvolte.

Comandante dei carabinieri arrestato per corruzione!!!

Stasera un amico mi ha inviato questo link, allegando la frase: “Ormai nulla più mi meraviglia…”!!!

Ho iniziato quindi a leggere la notizia che fa riferimento all’arresto di un comandante della compagnia dei carabinieri con l’accusa di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico…

Debbo dire che sono anni che non mi meraviglia più niente, d’altronde ho semrpe pensato nel corso degli anni che talune circostanze, per potersi concretizzare, avessero bisogno di qualcuno dall’interno, mi riferisco ad esempio alle prolungate latitanze di noti boss mafiosi, ma anche a certi capi della criminalità organizzata del centro e nord del Paese, che hanno potuto godere, grazie a quelle collusioni, di libertà in quelle loro azioni criminali… 

Insieme al militare sono finiti ai domicilairi anche un’imprenditore e il titolare di un’agenzia investigativa, anch’essi accusati di corruzione, difatti, secondo l’accusa, il Comandante si sarebbe messo a disposizione di taluni imprenditori amici, sia italiani che cinesi, accedendo per almeno un centinaio di volte – secondo l’inchiesta – abusivamente al sistema banca dati delle forze dell’ordine per fornire informazioni, in cambio di diverse utilità…

Cosa dire, ciascuno di noi conosce bene il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e sappiamo bene quanto importante sia l’operato svolto da quest’ultimi, rimasti ormai l’ultimo baluardo a salvaguarda della nostra democrazia, ma soprattutto di quanto ancora rimasto della dignità dello Stato…

Per cui, lungi dal sottoscritto fare “di tutta un erba un fascio“, certamente però notizie come quella sopra riportata rappresentano una vergogna per le nostre forze dell’ordine e credo sia giunto il tempo di fermare queste incresciose corruzioni, anche perché si sa… casi come questi non rappresentano certamente qualcosa d’isolato, ma viceversa, quando vengono evidenziati (comprenderete come il più delle volte notizie come queste si cerca di tenerle celate…) dimostrano essere assai frequenti, d’altronde basta semplicemente contare tutti gli agenti infedeli che sono stati in quest’ultimo decennio indagati, rinviati a giudizio o condannati per reati vari!!!

Ma d’altronde… i comportamenti umani sono connaturati all’uomo e questa sua natura travalica anche l’eventuale impiego di una divisa!!!

Sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine, sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna.

Con il D.lgs. n. 188/2021, presunzione d’innocenza, ecco cosa cambia… 

Dal 14 dicembre 2021 è in vigore il d.lgs. n. 188/2021 che, recependo una Direttiva UE, introduce alcune disposizioni tese al rafforzamento della «presunzione d’innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali».

In ordine al primo aspetto, il fulcro del decreto consiste nella disciplina relativa alla diffusione delle informazioni riguardanti i procedimenti penali e gli atti di indagine.

In tal senso, l’art. 2 dispone che «è fatto divieto alle autorità pubbliche di indicare pubblicamente come colpevole la persona sottoposta a indagini o l’imputato fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili».

In caso di violazione del divieto l’interessato, oltre ad avere diritto al risarcimento del danno, può chiedere la rettifica della dichiarazione e, in caso di inottemperanza dell’autorità, può agire ex art. 700 c.p.c., chiedendo al tribunale di disporre la pubblicazione della rettifica.

Va precisato che il divieto è rivolto alle autorità pubbliche in generale e quindi, oltre ai magistrati, a qualsiasi autorità investita di potestà pubblicistiche.

Dunque, ai funzionari pubblici e agli esponenti della politica non saranno più consentite esternazioni sulle indagini in corso nelle quali un indagato venga additato come colpevole.

Per converso, posto che l’art. 2 non riguarda i privati ed in particolare gli organi di informazione, il decreto non incide direttamente sul fenomeno dei processi mediatici. Inoltre, il provvedimento inserisce alcune rilevanti novità nel testo dell’art. 5 del vigente d.lgs. n. 106/2006.

Detto articolo, dispone che i rapporti con gli organi di informazione competono esclusivamente al procuratore della Repubblica o a un magistrato dell’ufficio appositamente delegato.

L’art. 3 del nuovo decreto aggiunge che la diffusione di notizie può avvenire esclusivamente attraverso comunicati ufficiali o tramite conferenze stampa e a condizione che «risulti strettamente necessaria per la prosecuzione delle indagini» o ricorrano «altre specifiche ragioni di interesse pubblico».

La decisione di procedere a conferenza stampa, comunque, è assunta con atto motivato «in ordine alle specifiche ragioni di pubblico interesse che la giustificano».

Gli ufficiali di polizia giudiziaria possono fornire informazioni, con le medesime modalità, sugli atti di indagine compiuti soltanto se autorizzati dal procuratore con atto motivato.

Al di fuori di questi canali ufficiali, non è consentito dare ulteriori notizie ai cronisti. In ogni caso, le informazioni devono essere diramate in modo da assicurare alla persona sottoposta ad indagini o all’imputato il diritto «a non essere indicati come colpevoli» fino a quando la colpevolezza non sia stata definitivamente accertata. Infine, il comma 3-ter precisa che nei comunicati stampa e nelle conferenze è fatto divieto «di assegnare ai procedimenti pendenti denominazioni lesive della presunzione di innocenza».

In pratica, nei comunicati ufficiali i procedimenti non potranno più essere denominati con appellativi dal tenore colpevolista. Anche in questo caso, la norma non si rivolge agli organi di stampa, ma l’attribuzione alle inchieste di nomignoli denigratori espone, d’ora in poi, i giornalisti ad un maggiore rischio di incorrere in azioni legali. Si osserva che rispetto a quanto era già stabilito dall’art. 5 del d.lgs. n. 106/2006, il nuovo decreto non ha apportato novità radicali, fatto salvo il divieto di intitolare le inchieste giudiziarie con denominazioni scandalistiche.

Criticabile, inoltre, è stata la scelta di legittimare le conferenze stampa e quella di lasciare un eccessivo margine di discrezionalità ai procuratori i quali possono consentire la diffusione delle informazioni sul generico presupposto delle “ragioni di interesse pubblico”.

Tuttavia, il decreto è espressione di un’importante presa di posizione culturale. Infatti, gli artt. 114 e 329 c.p.p., in tema di divieto di pubblicazione di atti e di obbligo del segreto, sono finalizzati a impedire che la divulgazione di notizie rechi nocumento alle indagini in corso e al contempo a evitare che il giudice del dibattimento possa essere influenzato nella propria decisione.

Quanto al d. lgs. n. 106/2006, il cui citato art. 5 è rimasto sinora lettera morta, la sua originaria ratio era quella di precisare le regole di condotta all’interno degli uffici del pubblico ministero nel rispetto dei rapporti gerarchici. Il nuovo decreto, invece, è il segno di un cambiamento storico posto che il suo scopo è dichiaratamente quello di tutelare la persona indagata o imputata.

Per la prima volta, è stato sancito il diritto dell’indagato a non subire la spettacolarizzazione dell’indagine che, di per sé, lede la reputazione e compromette la serenità della difesa. Il provvedimento rappresenta quindi un deciso passo in avanti verso la concreta attuazione del principio, non solo europeo ma anche costituzionale, della presunzione d’innocenza.

Non certo una bella pagina per la nostra Polizia di Stato!!!

Le mele marce sono ovunque… ed anche nelle forze dell’ordine purtroppo, soggetti che si lasciano tentare da una vita, forse più lussuosa…
Ecco perché tra gli arrestati della scorsa notte per estorsione, vi è anche un poliziotto!!!
Sono stati i Carabinieri del reparto operativo del Comando Provinciale di Catania ad aver eseguito le sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip su richiesta della  Procura Distrettuale della Repubblica etnea, tra le quali spicca quella nei confronti dell’Ispettore A.M.G., in servizio presso l’Ufficio della Questura di Catania. 
Gli arrestati sono tutti chiamati a rispondere del reato di estorsione aggravata in concorso commessa con l’utilizzo di  metodi coercitivo di lesioni personali.
Le indagini (della DDA di Catania) sono iniziate dopo che due privati hanno denunciato la società di noleggio auto, gestita dal poliziotto indagato, ma formalmente intestata al padre… 
Al termine del periodo di noleggio, l’uomo pretendeva un pagamento superiore rispetto a quelle originariamente pattuito e dinanzi al loro diniego, sembra che si sia proceduto con atti di minaccia e violenza fisica, culminati anche con lesioni personali. 
Tra le minacce si ipotizza quella di far arrestare (ingiustamente) le proprie vittime, giustificando d’aver ritrovato (sulle auto forse date a noleggio) della droga…

Dalle successive investigazioni, ci si è accorti comunque delle particolari frequentazione dell’Ispettore di Polizia con taluni personaggi legati ad ambienti “mafiosi”…

L’ispettore è inoltre accusato d’aver aver agito con abuso dei poteri e violazione dei doveri inerenti la funzione esercitata sul sistema informatico della Polizia di Stato e su quello telematico relativo all’ordine e la sicurezza pubblica.
Certo “non si può fare di tutta un’erba un fascio“, ma a leggere notizie come questa sopra riportata, la Polizia di Stato non fa…  una bella figura!!!
Per fortuna che è una su mille…

Ma che vita è… passar la propria esistenza da "indagato??? Silvio Berlusconi…

Abbiamo letto alcuni giorni fa di come il “Cavaliere” sia stato per l’ennesima volta indagato per corruzione…
Credo che tutto abbia avuto inizio ben trent’anni fa, eravamo nel 1988, quando fu processato per l’inchiesta su falso in bilancio e appropriazione indebita con la sua società “Fininvest”…
Ho scoperto l’altro ieri sera, una serie televisiva che ricostruisce la sua scalata alla politica… s’intitola “1993”  e debbo dire che riguardando molti di quei personaggi di allora, politici, lacchè e veline varie, ci si accorge come quello schifo di allora, sia riuscito a sopravvivere per quasi un trentennio, già… come se non fosse accaduto nulla… 
Osservando quella serie televisiva, si comprende il perché oggi ci ritroviamo in questa situazione disastrosa, un mondo quello vissuto dai nostri governanti, una storia quella riprodotta che descrive perfettamente quei soggetti, che si sono dimostrati con il tempo,  senza alcuna dignità!!!
D’altronde come può un uomo vivere tutta la sua vita all’interno delle aule di Giustizia… sapendo che è soltanto grazie ai propri legali, pagati profumatamente  – peraltro rappresentano i migliori nomi del panorama tra i difensori nazionali – che si è potuto evitare di trascorrere la propria esistenza, all’interno di un penitenziario… 
Prescrizione, intervenuta amnistia, il fatto non costituisce più reato,  il fatto non sussiste, archiviazione, condono, indulto, immunità parlamentare, servizi sociali”, sono soltanto alcune di quelle procedure adottate dai suoi bravissimi “azzeccagarbugli“!!!
Peraltro sappiamo bene tutti come, con il denaro, si possa comprare tutto e tutti… a volte ahimè anche coloro che si pensa impossibile da corrompere e mi riferisco a quegli uomini e donne delle istituzioni, tra cui ad esempio i magistrati…
Difatti… l’inchiesta di questi giorni della Procura di Roma, prende spunto da un sospetto, in cui ad essere stato corrotto è un giudice del Consiglio di Stato, affinché si giungesse ad una sentenza favorevole, in un caso che riguardava – guarda un po’ – la Banca Mediolanum… sì quella che “gira intorno a noi”.
La notizia non è ancora uscita pubblicamente, ma sembra che il “cavaliere” sarebbe coinvolto in un’inchiesta che ruota intorno a un ex funzionario della presidenza del Consiglio… 
Tutto nasce da una perquisizione compiuta due anni fa nella sua abitazione – ha scrivere la notizia è La Repubblica – dove la Guardia di Finanza ha trovato circa 250 mila euro in contanti nascosti all’interno di una confezione di champagne… in cui erano state riposte alcune copie di una sentenza del Consiglio di Stato favorevole a Berlusconi. 
Quell’anno infatti il Consiglio aveva annullato l’obbligo – imposto a Berlusconi da Banca d’Italia ed anche dal TAR – di cedere azioni di banca Mediolanum per circa un miliardo di euro.
Banca d’Italia aveva imposto a Berlusconi di vendere le azioni perché riteneva che dopo la condanna del 2013 per frode fiscale non avesse più i cosiddetti “requisiti di onorabilità” necessari per poter controllare una quota superiore al 9,99% di una banca.
Secondo la procura di Roma, il “cavaliere” ha cercato di corrompere il giudice del Consiglio di Stato per ottenere una sentenza a lui favorevole – che poi ovviamente arrivò – in cambio di denaro!!!
Sono ormai 82’… gli anni del “Cavaliere” e forse qualcuno di quei suoi collaboratori dovrebbe fargli comprendere che, per “Quota 100“, non s’intende la possibilità di continuare – nel suo caso specifico – a far danni per altri 18 anni!!! 
NO!!! Ci si può fermare anche prima e credo proprio che il suo momento sia giunto già da un bel pezzo… speriamo che anch’egli se ne renda conto… 
Io nel frattempo continuerò a ridere: Già… sia vedendo l’imitazione di quella sua copia perfetta nell’interpretare la serie televisiva, ma ancor di più… vedendo egli dal vivo!!!
Dove??? In Tv…!!! 
In questi giorni mi fa quasi tenerezza, nel provare in tutti i modi a convincere quei quattro connazionali che ancora gli credono… a scegliere quei suoi adepti “quaquaraquà”, alle prossime elezioni Europee…

Ma guarda un po' quale notizia curiosa: Silvio Berlusconi indagato dalla Procura di Roma!!!

Sono rimasto sorpreso nel sentire che Silvio Berlusconi è stato indagato dalla procura di Roma per corruzione in atti giudiziari e in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato che il 3 marzo 2016 annullò l’obbligo per lui di cedere la quota eccedente il 9,99% detenuto in Banca Mediolanum stabilito da Bankitalia.
L’inchiesta è quella relativa alle presunte sentenze pilotate al Consiglio di Stato… 
Continua… 

Quanta ipocrisia: "Matteo Salvini… indagato"!!!


Ci fosse uno… si soltanto uno tra tutti coloro che hanno gridato all’immoralità per la vicenda dei migranti giunti a Catania sulla nave “Diciotti“, disponibile a mettersi in casa propria un migrante!!! 

Sono degli ipocriti… già come diceva Gesù: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti… perché pulite l’esterno della coppa e del piatto, mentre l’interno è pieno di rapina e d’intemperanza… Fariseo cieco!!! Pulisci prima l’interno della coppa e del piatto, affinché anche l’esterno sia pulito”!!!

Tutti a gridare “vergogna” per l’accaduto, in molti si sono posti lì dinnanzi al porto per esprimere le loro considerazioni (come sempre dinnanzi alle Tv…), in particolare l’hanno fatto per apparire principalmente dinnanzi all’opinione pubblica, quali altruisti e caritatevoli…
E quindi, eccoli a gridare: “bisogna fare scendere immediatamente quei migranti”!!!
Sì… generosi e pronti a donare un arancino, ma nessuno di loro sale a bordo e soprattutto a nessuno ho sentito dire: “cinque, tre… ma anche soltanto uno di quei migranti datelo a me, desidero accoglierlo a casa mia”!!!

IPOCRITI!!!

Mi fanno schifo, ho sentito parlare di sequestro di persona, di arresto illegale e di abuso d’ufficio, ma nessuno parla dei 500.000 migranti presenti nel nostro territorio nazionale, di cui gran parte di essi, proprio in Sicilia…
Uomini, donne e bambini segregati in quei cosiddetti “Cara”, paragonabili a veri e propri “ghetti”, ma stranamente, di questo argomento, nessuno si scandalizza…

Già, come mai nessuno parla delle truffe e dei raggiri compiuti in quelle strutture d’accoglienza, che in questi anni hanno fatto emergere situazioni certamente gravi, portate alla luce soltanto grazie a qualche giornalista coraggioso???
Perché le istituzioni non si sono interessati a verificare con quali modalità sono stati aggiudicati quegli appalti??? 
Sono state mai verificate le assunzioni del personale presente ed il rispetto degli obblighi contrattuali??? 
E cosa dire sulle normative previste sulla prevenzione e protezione??? 
Ed ancora, parlando di quei contratti d’affitto fortemente esosi, come mai nessuno ha mai pensato che forse era meglio destinare quelle somme per costruire nuovi alloggi, anche prefabbricati, con la possibilità di ampliarli con tutta una serie di strutture polivalenti???

Vogliamo poi aggiungere i rischi di salute per quanti operano all’interno di quelle strutture, ad iniziarsi ad esempio dalle nostre forze dell’ordine: Sono stati eseguiti quei necessari controlli medici oppure si aspetta come solitamente avviene, che qualcuno s’infetti per gridare al pericolo e procedere con il “fuggi fuggi” generale…???

Nessuno di questi “ipocriti” è stato capace di proteggere in questi anni, uno soltanto di quei migranti!!!
Mi riferisco allo sfruttamento compiuto da quei caporalati, alla criminalità organizzata che attraverso i propri affiliati, ha utilizzato questi migranti per i propri business illegali, come ad esempio, spacciare stupefacenti, vendere prodotti clonati e far prostituire donne e bambini…
Ma nessuno di quei signori di cui sopra ne parla… e sì, l’importante era fare scendere quei 137 migranti, così ora finalmente si sentiranno più buoni e soprattutto bravi “cristiani”, anche se nei fatti, si sono resi complici di quel sistema mafioso e criminale, alimentato non solo dalla loro ignoranza, ma soprattutto da quella totale indifferenza generale!!! 
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine.
Così anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità!!!

Di giorno "magistrato", di notte "tenutario"…

Alcuni anni fa avevo letto che in Nuova Zelanda una donna poliziotto era stata denunciata per essersi dedicata ad un secondo lavoro (non autorizzato), quello di prostituta…
Mi aveva sorpreso poiché lì… la prostituzione, è considerata legale ed anche perché, ai poliziotti è consentito avere un doppio lavoro… 
Certamente non si riferivano a quello da lei compiuto… in quanto è evidente che le due attività sono di fatto incompatibili!!! 
A quel tempo… si giustificò dicendo che non sapeva che quella attività fosse di per se vietata ed inoltre l’era servita per superare alcune difficoltà finanziarie del momento…
Così riuscì a conservare il proprio lavoro ”ufficiale”, ovviamente, dopo aver rinunciato a quello notturno!!!
Qui invece da noi… la prostituzione è vietata e dovrebbe saperlo bene… proprio chi la legge da sempre cerca di farla rispettare… 
Ed invece in questo paese, avviene tutto il contrario…
Le azioni disdicevoli vengono compiute proprio da quei soggetti di cui meno ci si aspetta… 
Siano essi politici, funzionari pubblici, uomini delle forze dell’ordine e ahimè anche magistrati!!!
E difatti è quanto appena emerso in questi giorni…
Un magistrato in Cassazione (con incarichi extra giudiziali) che nel proprio tempo libero (significa che ne aveva tanto a disposizione…), gestiva insieme alla propria compagna (lei una poliziotta in aspettativa…), un B&B che in realtà celava una casa d’appuntamento…
È questa difatti l’ipotesi di reato con la quale il magistrato Giuseppe Caracciolo (in servizio presso il Palazzo di Giustizia di Roma) è stato indagato dai suoi colleghi pugliesi, per favoreggiamento appunto della prostituzione… 
La sua “Casa Vacanze Lauretta” posta nel centro della capitale, altro non era, che un ritrovo per trascorrere qualche ora di svago in compagnia di giovani ragazze, rumene e/o sudamericane.
Lo stesso ambiente veniva pubblicizzato presso alcuni noti siti d’incontri hard… ma proprio quel via vai di ragazze e di uomini, aveva insospettito i vicini, che hanno prontamente avvisato e denunciato quanto scoperto, alle forze dell’ordine… 
Da lì i controlli che, secondo gli inquirenti, dimostravano come il magistrato e la sua compagna, affittavano gli appartamenti a delle ragazze per una cifra a vano, intorno ai 300-350 euro al mese… 
Stanze ovviamente che venivano affittate anche a più persone contemporaneamente e di cui, proprio il magistrato si premurava d’informare personalmente le ragazze… il tutto ovviamente, senza alcuna ricevuta e svolto direttamente in contanti…
Lo stesso appartamento, durante i controlli, ha dimostrato la presenza di una porta d’accesso interna, che accedeva nell’unità immobiliare del giudice… 
Così poteva controllare personalmente quanto accadeva… e attraverso alcune telecamere poste davanti al portone d’ingresso verificare gli eventuali clienti che entravano e uscivano (e chissà se da quelle indagini non emergerà anche la presenza di qualche ulteriore telecamera all’interno di quelle stanze… forse per eventualmente ricattare quegli ignari clienti…)   
Dalle indagini è emerso come, nello svolgimento dell’attività… lo stesso magistrato si occupava in prima persona dell’attività illecita e infatti, era egli stesso a prelevare e accompagnare le ragazze, facendo d’autista… dall’aeroporto all’appartamento e viceversa (si vede che forse in quel palazzo di giustizia di lavoro da fare non c’è ne fosse tanto… visto l’ampio tempo a disposizione di cui godeva… questo magistrato). 
Infine, durante la perquisizione, la Polizia ha sorpreso una di queste ragazze che stava consumava un rapporto sessuale con un cliente…
Quando ho ascoltato la notizia, avrete pensato che sono rimasto “basito”… 
Ed invece no… ho ripensato a tutti coloro che in questi anni ci hanno  governato e come proprio quelle varie “escort”, siano state da loro… ben inserite in quegli apparati istituzionali, quindi perché meravigliarmi…
Ciò che di contro mi preoccupa fortemente è sapere che oggi bisogna dubitare anche di quel mondo legato al sistema giudiziario… sapendo che la nostra libertà è affidata a uomini e donne dei quali… non sappiamo nulla!!!  
I cittadini (sia quelli onesti che anche i disonesti) sperano ancora in quel sistema e soprattutto in quei giudici!!!
Sono gli stessi uomini (e donne) che dovranno esprimersi in quei tre gradi di giudizio, soprattutto in quell’ultimo… decisivo baluardo della Cassazione, che oggi dimostra (a causa della debolezza di qualche suo “indegno” rappresentante) di quanto in pericolo sia questo sistema e di come “forse”, sia molto facile corromperlo… 
La legge è uguale per tutti. Ma per alcuni è più uguale che per altri, e mi riferisco in particolare a chi è raccomandato, ha i soldi o ha qualcosa con cui ricattare!!!

Rianimato il Pregiudicatellum…

Che una nuova legge elettorale andava fatta siamo tutti d’accordo e che per realizzarla ci si debba mettere d’accordo anche…
Ora il problema nasce nelle modalità che si sono volute adottare per giungere a questo accordo…
Innanzitutto, non mi è piaciuto da parte del nuovo segretario Renzi quello di rincorrere soggetti che oggi sono (per le ragioni che ben conosciamo) estromessi dalla politica e che quindi pur godendo di un grande consenso elettorale, non possono permettersi di esprimere alcuna valutazione sulle riforme da farsi… e come voler chiedere in Sicilia alla mafia di volersi esprimersi sulle riforme politiche ed amministrative da compiersi, visto che dopotutto… nel periodo elettorale riesce a ottenere un gran numero di preferenze che vengono indirizzare sui quei “propri” candidati…
I cittadini non possono restare a guardare come tanti deficienti… non è ammissibile che siano i partiti a scegliere i parlamentari!!!
Innanzitutto bisogna impedire a tutti coloro che oggi sono condannati e/o pregiudicati di poter partecipare alla competizione elettorale, fatto ciò bisogna intervenire in modo tale che qualunque possa liberamente presentarsi scegliendo a quale partito aderire..,. senza aver dovuto svolgere al suo interno quella macchinosa routine obbligatoria, quel doversi sottomettere ai vari predecessori… una scala iniqua che privilegia soltanto i raccomandati e lascia sempre indietro i meritevoli…
La certezza di fare governare chi vince è positiva, ma proprio nelle ultime elezioni abbiamo assistito come il primo partito ( M5Stelle ) non è stato minimamente tenuto in considerazione… ma anzi è stato appositamente allontanato…
Certamente giungere definitivamente a sapere chi deve governare ( e certamente meglio di quanto finora fatto… ) è fondamentale per poter dare una svolta al ns. paese…
Ma come ben sappiamo nessuno dei tre partiti oggi maggioritari nel ns. paese, M5Stelle, Pd e Forza Italia, da soli, non raggiungono quello sbarramento del 35% è ovvio quindi che l’aver deciso questa percentuale serve a voler riunire altri partiti minori, all’interno delle proprie coalizioni e quanto sopra è fatto ovviamente per escluderne una dai giochi… o cioè quella di Grillo!!!
Non bisogna essere certamente dei geni per capire che il sistema è stato creato per dare la possibilità, solo e soltanto a due di vincere e chissà se poi alla fine non si sia messi già d’accordo ( solita politica all’italiana ) per governare “inciuciamente” insieme…
Grillo chiama questa legge elettorale Pregiudicatellum, io direi che forse il nome nasconde al suo interno un significato ben più importante della sola parola ” pregiudicato”m ma che in essa si nasconde l’essenza ed il concetto di ciò che si voleva realmente ottenere e cioè quello di essere pregiudizievoli… il volere raggiungere una legge svantaggiosa per qualcuno e favorevole e garantista per qualcun’altro… la certezza di poter governare per uno dei due restanti partecipanti!!!
Renzi la chiama Italicum e ieri sera nel programma Porta a porta di Vespa un’euforico Brunetta ne magnificava le lodi, supportato dal solito casini che spera in qualche incarico di governo e dai soliti cosiddetti “direttori” di giornali che ovviamente ben si tengono alla lontana di dichiarare quanto realmente pensano… di questa ennesima porcata…
Renzi citando Cicerone dice a Grillo: fino a quando continuerai ad abusare dell’intelligenza dei tuoi parlamentari, persone molto appassionate che lanciano grida di dolore…
Caro Renzi, le grida di dolore non le stanno lanciando soltanto quel numero ristretto di parlamentari del M5Stelle… e mi piace sottolineare questo punto… perché mi fa comprendere che tutti gli altri… tra cui quelli proprio del tuo partito, non stanno minimamente soffrendo!!!
Ma sono i cittadini a gridare per quanto debbono assistere giorno per giorno, allo scempio che state commettendo, quella vs. incapacità di governare, di migliorare le nostre impresa, di creare competitività e sviluppo economico, di dare rigore e moralità ad una paese in cui tutti credono di essere furbi… perché sanno essere ladri…
Nel frattempo, proprio qualche minuto fa leggevo di una società la Micron,  che stamani ha annunciato licenziamenti per 420 unità… tra Agrate, Napoli, Avezzano ed anche Catania.
Ecco questa è la nostra Italia… c’è chi soffre e chi pensa invece a fottere gli italiani con nuove riforme elettorali…
Il vero problema non sono le nostre leggi… ma chi dovrebbe iniziare a rispettarle!!!