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Nella provincia di Catania, ad un'impresa di Castel di Iudica, un escavatore è stato dato a fuoco!

Ho appreso la notizia soltanto stamani su quanto accaduto nei giorni scorsi ad un’impresa di Castel di Iudica, in provincia di Catania…

Trovate il video della cronaca presso Rainews Sicilia al link:  https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2024/01/linea-palermo-catania-secondo-attentato-in-meno-di-sei-mesi-98dd32a1-068f-4c4e-8a65-f460c8f3bd98.html

Certo, ascoltando le parole del giovane titolare si resta sgomenti ed in questi casi, noi spettatori, comprendiamo la difficoltà di chi deve esprimere ciò che realmente pensa ed evita di farlo, rimettendo quindi a chi di dovere – in particolare alle forze dell’ordine – quel proprio disagio, auspicando che quest’ultimi possano risolvere in tempi celeri quanto purtroppo accaduto…

Certo, osservare come le fiamme abbiano avvolto il mezzo meccanico, crea una sensazione terribile in ciascuno di noi, ma ancor più a quel suo proprietario, titolare dell’impresa ma anche ai suoi collaboratori, una forma di apprensione visto che con molta probabilità si è trattato di un’azione incendiaria di matrice dolosa, anche se in queste circostanze, non si possono escludere altre ipotesi…

D’altronde parliamo di un danno da oltre 200 mila euro e la certezza del dolo sommata alla convinzione non riportata che forse dietro il rogo ci sia di fatto un avvertimento…

Evito in questa circostanza di parlare d’attacco mafioso, anche perché mi da fastidio dover credere che ogni qual volta accada in questa terra qualcosa di spiacevole si vada sempre alla ricerca di un mandante affiliato a quell’associazione criminale chiamata “mafia” e quindi, anche se può sembrare eccessivo, preferisco attendere la conclusione delle indagini delle forze di polizia, peraltro toccherà a loro ricostruire l’accaduto e cercare di arrivare al più presto ai responsabili, se pur ripeto quanto accaduto, resta estremamente inquietante…

Permettetemi comunque di concludere dando un parere da investigatore “Profiler“, visto che sono da sempre appassionato e grande lettore di libri gialli/polizieschi, tanto da immedesimarmi in alcune circostanze ad esperto psicologo criminale… 

Penso che per comprendere cosa sia realmente successo, bisogna inevitabilmente inquadrare il lavoro svolto da quell’impresa, comprendere a quali appalti essi sono attualmente interessati, chi sono i loro committenti o gli abituali fornitori, a chi potrebbe in questi anni aver dato fastidio ad esempio un appalto aggiudicato a scapito di un diretto concorrente, mi riferisco in particolare a quel suo voler incedere in maniera considerevole verso una nicchia di mercato che forse, qualcuno dai piani alti, aveva già prestabilito e di cui loro non facevano parte…

Sicuramente quando è stato provocato segue un preciso disegno criminale, auspico comunque che in questo momento l’intensa animosità fortemente presente rientri nuovamente in quei criteri razionali ed una nuova quiete rassereni gli animi di tutte le parti in causa, affinché si eviti che quanto accaduto possa diventar l’inizio di un qualcosa… le cui conseguenze oggi nessuno è capace di prevedere!!!

Raddoppio ferroviario Bicocca-Catenanuova sotto attacco: Incendiati nella notte due escavatori della Società "TS" !!!

Avevo scritto alcuni anni fa sui rischi che quest’appalto infrastrutturale avrebbe determinato…
D’altronde avevo riportato che era proprio la sua realizzazioni a interessare, in quanto parliamo di cifre considerevoli, già… intorno ai 3,4 miliardi di euro, per raggiungere a fine lavori all’incirca 8 miliardi di euro!!!

Comprenderete quindi come a quel tavolo, così importante, vogliono essere in molti a stare seduti… 

Il cantiere, in corso dal 2018, prevede un tratto da Catania Bicocca-Catenanuova, come di pochi giorni l’annuncio che nel primo trimestre del 2025 i treni fermeranno a Dittaino e da lì proseguiranno con i bus. 

D’altronde non che prima si viaggiasse meglio: proprio alcuni giorni fa ho pubblicato un video scaricato da Youtube, dove un turista per raggiungere Catania da Palermo, aveva viaggiato per 3 ore e 40 minuti; evito in questa sede di promuovere l’alternativa, già… rappresentata da quella disastrata autostrada A19, vero e proprio calvario!!! 

Tra l’altro va detto come qualcuno tra i docenti Universitari di Trasporti e Infrastrutture, aveva definito l’opera in corso “una finta alta velocità”, in quanto per percorrere quel tratto ferroviario (poco meno di 200 km), s’impiegherebbe all’incirca 2 ore, quando per percorsi analoghi s’impiega oggi meno di un’ora!!!   

Si dovrebbe aprire anche una discussione sui fondi per la copertura finanziaria, sostituiti (da quelli “Eu”) con i “Fondi PNRR”, con tutte le ripercussioni che quella loro gestione comporta: basti rileggersi tutti i post che in questi mesi ho scritto su di essi…  

Comunque, parliamo dei fatti gravi accaduti in queste ore e cioè dell’incendio doloso effettuato nei confronti della società “TS”, un’impresa che negli ultimi anni sta realizzando grossi interventi nella regione, tra cui per l’appunto alcuni in subappalto nel cantiere in oggetto, ma non solo, la stessa impresa si sta diversificando attraverso nuove attività produttive, precisamente nelle località di Sigonella, Enna e Castel di Iudica… 

L’episodio doloso è stato immediatamente denunciato dall’imprenditore Daniele Tranchita che ha riportato: “Sono amareggiato per quanto accaduto, non riesco ancora a spiegarmi il perché di questo atto vile compiuto nei confronti di chi come noi si sveglia alle quattro di mattina per fare sacrifici e cercare di costruire un futuro migliore per noi è per i nostri figli nel pieno rispetto della legalità. Mille pensieri mi vengono in mente, penso che iniziamo a stare scomodi a qualcuno vista la nostra continua crescita, mi viene da pensare che è stata pura invidia per quello che stiamo realizzando o siamo stati vittima di un pazzo criminale solo per il suo puro divertimento? Spero solo che i colpevoli paghino come giusto che sia, confido pienamente nella magistratura”, ed ancora, nella vita si dice “-ciò che non ti uccide ti fortifica- e da questo sfregio ne usciremo più forti di prima perché ringraziando Dio siamo cresciuti con lo spirito di sacrificio, facciamo il nostro lavoro con passione e continueremo sempre a testa alta perché crediamo in quello che facciamo”.

Come sempre accade in queste circostanze sono in molti a condannare quanto occorso alla Società TS, in particolare l’Ance e la Cassa Edile di Enna, le Associazioni di legalità e antiracket, i Sindacati attraverso i suoi segretari, tra cui Vincenzo Cubito (segretario generale della Fillea Cgil di Catania, il sindacato degli edili) che aveva a suo tempo chiesto di “monitorare quei lavori“, cui si sommano naturalmente tutte le Istituzioni e le Forze dell’ordine.

Indubbiamente da inizio anno qualcosa in questa nostra isola sta accadendo, vedasi le recrudescenze compiute per le strade in questi giorni, in particolare nei quartieri periferici, che continuano ad alimentare numeri già impietosi, gli stessi che evidenziato come la criminalità in questa regione non si sia mai fermata, anzi la sta facendo da padrona, difatti secondo il “Crime Index“, la città di Catania risulta essere tra quelle siciliane la più pericolosa!!!

D’altro canto va detto, fintanto che la mancata occupazione (in particolare giovanile…) risulta essere una delle più grandi piaghe della nostra regione, ricordo tra l’altro che anche quella femminile rappresenta la più alta d’Italia (con solo il 21% delle donne impiegate), cui si sommano l’inadeguatezza dei servizi alle famiglie in particolare con figli a carico che risultano essere totalmente deficitari, per non dire assenti e che presenta una dispersione scolastica preoccupante, ma soprattutto, è la mancanza di un futuro che manca e che conduce i figli di questa terra (ma non solo essi…) a ricercare altrove quelle opportunità, sia nel nord del paese o ancor più all’estero, condizioni professionali ed economiche certamente migliori di quelle proposte qui nel sud!!! 

Se poi a questo stato di cose si somma altresì la criminalità organizzata, la stessa che di fatto impedisce a quelle esigue imprese ancora “legali” sul territorio (perché credetemi… quelle non “affiliate” – in questo preciso momento in cui scrivo – si contano sulle punta delle dita…) di continuare la propria attività in questa loro terra, ecco vorrei chiedere a ciascuno di voi: a cosa serve restare qui, quando in qualunque altro posto si può vivere sereni, ma soprattutto si potrà riservare un futuro migliore ai propri figli ed eventuali discendenti???

Sì… permettetemi quindi di modificare il commento riportato sopra dall’imprenditore Daniele Tranchita, modificandolo così: credo che non ci sia alcun motivo di alzarsi alle quattro di mattina per fare sacrifici, già… auspicando di poter migliorare questa terra che tanto ormai si sa… esser totalmente “collusa e infetta”!!!