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Ecco come aggirare le interdittive antimafia…

Lo scorso anno nel mese di luglio avevo scritto un post intitolato “Il Ponte sullo stretto??? Sì… serve ad unire gli interessi di cosa nostra con quelli della ‘ndrangheta!!!” vedasi link: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/07/il-ponte-sullo-stretto-si-serve-ad.html

Ed ora che si dovrebbe dare il via ai lavori per la realizzazione dell’attraversamento stabile tra Sicilia e Calabria, ecco che improvvisamente leggo di una nuova inchiesta giudiziaria che conferma quanto da sempre indicato dal sottoscritto, mi riferisco ai controlli compiuti per le interdittive antimafia e a quelle procedure richieste dalle Prefetture indicate come “White-list”.

Sono anni che ne parlo, d’altronde basti leggersi alcuni miei post:

– 3 ottobre 2014: White & Black List…

– 4 dicembre 2015: Prevenire, proteggere e punire!!!

– 22 novembre 2019: White list??? Sì… “white”, ma solo sulla carta!!!

– 7 agosto 2020: White list: Ricordo male o tra i settori a rischio d’infiltrazioni mafiose vi è anche il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti???

– 30 settembre 2020: Qualcosa in quella White list non funziona: già… se sei certificato, devi dimostrare ogni anno la tua idoneità, mentre se si è in attesa, no!!!

– 1 ottobre 2020: Nuove direttive per quei settori a rischio infiltrazioni mafiosa…

– 2 dicembre 2021: Già… la chiamano “informazione antimafia interdittiva”!!!

– 22 maggio 2022: L’ombra della guardiania: un mondo sommerso che sopravvive grazie ad un inefficace controllo istituzionale!

– 14 marzo 2024: La Sicilia, seconda per provvedimenti interdittivi!!!

– 16 giugno 2024: Infiltrazioni mafiose e imprenditoria, camminano a doppio binario!!!

– 16 ottobre 2020: Già… sembra incredibile, eppure il malaffare si rivela proprio in quei settori che si pensano essere regolari!!!

Mafia, fondi del PNRR, professionisti vari tra cui, ingegneri, architetti, geologi, tecnici, ed ancora, avvocati, commercialisti, ma anche dipendenti pubblici “infedeli”, tra cui dirigenti, funzionari ed anche politici, fanno parte di quel pacchietto necessario affinchè l’illegalità possa trionfare …

Come ripeto spesso: insegui il denaro e trovi il malaffare!!!

Ho letto stamani un articolo pubblicato su una pagina web siciliana che descriveva in maniera perfetta le modalità su come aggirare quelle interdittive antimafia e soprattutto la facilità con cui certi noti “General Contractor” hanno permesso –attraverso quei loro incaricati alla verifica dei protocolli di legalità– l’ingresso nei propri appalti ad imprese e fornitori certamente discutibili…

Qualcuno potrebbe chiedersi quali siano le motivazioni che determinano – nella maggior parte dei casi – il voler inserire all’interno di quegli appalti un così “ambiguo” assortimento d’imprese: beh… il sottoscritto se interpellato potrebbe mettere per iscritto un  elenco con tutta una serie di ragioni… ma d’altronde posso aggiungere in questa sede che c’è stato un tempo in cui, chi di dovere, è stato informato!!! Mi riferisco ai cosiddetti CEO (Chief Executive Officer) di talune Holding e difatti, molto dopo quella presa d’atto è stato attenzionato: sì… per riportare all’interno di quelle loro affiliate e non solo, tutte quelle previste procedure di “legalità”, ma anche di sicurezza, qualità e ambiente!!!

La mafia è ancora forte… purtroppo!!!

A dirlo non sono io… ma il Presidente della corte d’appello di Palermo facente funzioni, Matteo Frasca, nella relazione di inaugurazione dell’Anno Giudiziario…
Già… pur volendo considerare le notevoli azioni contrasto effettuate dal punto di vista logistico/finanziario e le numerose inchieste che hanno condotto ad arresti e condanne, secondo quella relazione “Cosa nostra sul territorio rimane diffusa e pervasiva ed è stata tuttora in grado, quando ne ha ritenuto la necessità, di portare a compimento azioni violente ed efferate per affermare la propria supremazia ed alimentare il flusso di proventi illeciti“.
Bisogna d’altronde aggiungere, come il lavoro svolto dalla magistratura, abbia subito in questi ultimi tempi forti rallentamenti a causa dei vigorosi attacchi subiti, sia per le pressioni politiche ricevute che per quelle legislative, che ne hanno di fatto condizionato l’efficienza e l’efficacia, 
Ora da qualche mese sembra esserci stato un cambio di rotta, con nuove iniziative in materia di giustizia, ma soprattutto, con la sostituzione di alcuni uomini e donne di quell’apparato…
Nel contempo, l’organizzazione mafiosa ha beneficiato di quel contrasto a livello istituzionale e di quella debolezza dimostrata dallo Stato, influenzando negativamente i cittadini (in particolare le vittime di quei soprusi), affinché si convincessero di quanto erroneo fosse quella azione di denuncia o comunque di collaborazione con le forze dell’ordine… 
Ecco quindi il motivo per cui ancora oggi, la maggior parte delle attività commerciali o delle imprese, restano sottomesse all’imposizione del pizzo o al pagamento di una quota sugli utili d’impresa…
Ancor peggio, molte di esse, garantiscono con le loro società a “cosa nostra”, d’infiltrarsi in ogni settore dell’attività economica e finanziaria, espandendo le proprie attività criminali non solo in Italia ma anche all’estero, reinvestimento così… una parte di quei proventi illeciti.
Certamente le azioni fin qui condotte, affiancate alle misure di prevenzione attraverso i provvedimenti di sequestro e confische,  hanno da un lato condotto al ripristino della legalità e di quel libero mercato concorrenziale… ma di contro, ha evidenziato delle grosse lacune nella sua gestione, attraverso amministratori giudiziari collusi e magistrati purtroppo compiacenti…
Certamente se i procedimenti penali finiti nelle aule di giustizia, sono ancora in aumento, si comprende come ancora tanto va compiuto, soprattutto per quanto riguarda alcuni reati, tra cui quelli ambientali, in materia di violazioni edilizie e urbanistiche e soprattutto quelli legati all’abusivismo…
A quanto sopra, vanno ovviamente sommate tutte quelle corruzioni e collusioni quotidiane, connesse in particolare alla gestione della cosa pubblica, dove si evidenzia un desolante quadro d’illegalità diffusa “tanto nelle modalità di esercizio di pubbliche funzioni che nell’impiego delle risorse ad essa assegnate, quanto nei rapporti dei singoli cittadini con la pubblica amministrazione e nella fruizione, spesso indebita e fraudolenta, di prestazioni economiche e servizi da parte di pubbliche strutture”…
Per cui, pur sapendo che la lotta alla mafia è ancora lunga, non bisogna mai abbassare la guardia e ciascuno di noi tutti, deve cercare di fare il proprio dovere, affinché non si torni a ripetere, quanto soltanto pochi anni fa, uno studente su due a Palermo esprimeva e cioè, che “la mafia è più forte dello Stato”!!!

Anticancro low-cost…

Novartis, rappresenta una delle più importanti case farmaceutiche nel mondo…

Nasce nel 1996, dalla fusione di Ciba-Geigy e Sandoz, il nome deriva dal latino novae artes, che significa “nuove arti” e riflette l’impegno nel rendere disponibili prodotti innovativi a pazienti e medici.

Con un fatturato netto annuo che raggiunge i 57 miliardi di dollari e una crescita del 2% in costante aumento, rappresenta una societa in forte e costante slancio in innovazione, crescita e produttività.

Oltre che produttrice ha avuto 17 importanti approvazioni nel 2012 per nuovi farmaci quali,  l’Afinitor per il carcinoma mammario, il Jakavi per la mielofibrosi in Europa, il Dailies Total1 e  il Bexsero innovativo vaccino contro il meningococco B…
Ovviamente come tutte le società farmaceutiche, cercano di salvaguardare i propri interessi, relativamente ai costi di ricerca sostenuti, che attraverso i brevetti registrati, diventano opportunità di utili per molti anni…
Ma con quanto sopra, bisogna doversi scontrare con la salvaguardia del diritto alla salute che è prioritaria su qualsivoglia interesse societario…
Ed è per questo che la Corte Suprema Indiana, ha respinto il ricorso dell’industria farmaceutica svizzera, relativamente al brevetto di un farmaco anti tumore. 
I giudici hanno così deciso che l’industria locale, ha il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico low cost per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione. 

Una battaglia legale durata sette anni, ingaggiata dal colosso svizzero per ottenere l’adempimento a quelle leggi sulla proprietà intellettuale. 
Ma, la Corte Suprema ha risposto che il Glivec, non rientra tra i prodotti innovativi in quanto, utilizza una molecola già nota e quindi non possiede come farmaco il requisito di invenzione…
Inoltre secondo le associazioni per la difesa dei diritti umani nel mondo, si deve dare sempre la possibilità a tutti di potersi curare e quindi vedono in questa sconfitta da parte di una Holding farmaceutica un primo passo per la commercializzazione in particolare proprio in India, dei prodotti farmaceutici necessari, per la salvaguardia delle persone… 
Una significativa vittoria dichiarano le organizzazioni non governative “Dichiarazione di Berna” e “Medici senza frontiere”, secondo la quale questa sentenza rappresenta una punto fondamentale per gli ammalati di tutto il mondo, in particolare per quelli che vivono nei paesi più poveri.
La Corte Suprema Indiana ha posto come priorità la salvaguardia della salute, agli interessi economici… 
Bisogna aggiungere che comunque la Novartis forniva gratuitamente il Glivec o altri prodotti a particolari gravi pazienti che ne avessero necessità, ma purtroppo il prezzo degli stessi continuava a rimanere molto alto…
Un cambio di rotta che potrà essere preso a esempio da altri Stati, impedendo che ingiustificati brevetti, possano ottenere licenze, per farmaci che di innovativo nulla possiedono…
Sarebbe bello che Novartis, potesse dimostrare la propria buona fede, dichiarando sin d’ora la disponibilità a rinunciare al brevetto, concedendo gratuitamente la possibilità sia di poter copiare il farmaco che di poterlo distribuire in tutto il mondo…
Una piccola perdita economica in cambio di sicuri benefici, tra apprezzamenti e ammirazione…

Perché votare il Prof. Mario Monti???

Già, perché dovremmo votare il Professore???
A cosa è dovuto questo appoggio da parte della Chiesa???
Perché il Presidente della Repubblica alcuni mesi or sono a scelto proprio Lui, tra i tanti possibili candidati???
Perché l’Europa guarda con favore al Professore e ne appoggia la candidatura???
A cosa si deve l’appoggio e la credibilità data al professore, dalla Comunità Europea ed in particolare dai suoi maggiori esponenti, come quelli della Cancelliera tedesca Merkel e/o del Presidente francese Hollande??? 
Come mai le Banche Internazionali in particolare quella tedesca è americana e gli investitori stranieri, spingono a riconfermare Monti quale Presidente del Consiglio???
A cosa si deve, la forte spinta a Lui data, da una parte dei nostri sindacati, associazioni, confindustria, stampa e televisione???
Ed infine, quest’uomo, giunto a noi così all’improvviso, quasi fosse il  “salvatore della Patria “, considerato da tutti, l’unico che possiede le maggiori possibilità per portare l’Italia, come potrà risollevarci, da questa crisi che a tutt’oggi ci attanaglia???
Ecco, a tutte queste domande, state certi che una risposta c’è!!!
Il Prof. Monti si presenta oggi, come espressione integerrima di onestà e professionalità, uno dei pochi che dimostra i possedere requisiti sani, d’ispirazione cattolica, antagonista a quella sinistra estrema, differente nei modi e nei comportamenti da personaggi ambigui e soprattutto lontano da ribalte e notizie di gossip, da quei comportamenti di alcuni esponenti di centro destra che hanno profondamente indignato ed irritato, gran parte dei cittadini, in particolare quelli di sesso femminile…
Ma chi sarà mai questo profeta sceso sulla terra per salvare noi da questo baratro???
Da informazione sul web leggiamo che Mario Monti è Senatore a vita e Presidente europeo della Commissione Trilaterale, cioè di un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 73′ dal Banchiere Rockefeller ed ancora è membro del Comitato Direttivo del Gruppo Bilderberg ( cos’è… basti leggersi un mio precedente post… ), ha studiato all’Università di Yale, che secondo alcuni è la sede della famosa setta massonica Skull and Bones, un nuovo ordine mondiale internazionale…
Complimenti un curriculum veramente interessante e la cosa incredibile e che sta per diventare nuovamente il Presidente del Consiglio dei Ministri della nostra Repubblica Italiana…
Potremmo dire, un golpe in piena regola, coperto e nascosto sotto forma di elezione, dove viene instaurata una finta democrazia,  gestita da Holding e Banche internazionali, legate in maniera inscindibile da contratti personali e finanziari…, e la cosa bella è che qualcuno ancora insiste nel volerci fare credere, che questo  nostro voto, può ancora decidere le sorti del nostro Paese…
Non è vero niente…, tutto è già stato deciso a tavolino, che poi sia Bersani o Berlusconi, quello a cui appoggiarsi non interessa, alla fine vedrete che tra un po’, come per magia le cose inizieranno a sistemarsi…e non ci sarà bisogno di uscire dall’area euro, l’economia ripartirà, ed anche altri Stati, come Grecia, Portogallo e Spagna inizieranno a ripartire, arriveranno gli investitori ed anche la Cina vedrete che ci aiuterà…
I corsi e ricorsi storici si ripetono…, qualcuno deve cadere, qualcun’altro invece dovrà salire e garantire con la Sua persona, stabilità, ecco questo è ciò che sta accadendo!!!
Bisogna ripartire e Monti oggi è l’uomo scelto…!!!
mettere in moto l’Europa, la stabilità economica, salvaguardare la posizione strategica militare, proporsi verso i paesi nel nord Africa e soprattutto dialogare con quelli islamici…
Il vecchio potere della Democrazia Cristiana sta ritornando, le forze centriste, cristiano-cattoliche, moderate e laiche, spingono per diventare nuovamente l’ago della bilancia, fare pesare nuovamente la propria forza, riprendendosi quanto in questi anni, hanno dovuto lasciare ad altri…  
In questo scenario, qualcosa d’importante state certi accadrà, in questo baratto tra potere economico e stabilità nazionale ed internazionale, state certi che c’è sempre qualcuno che da dietro muoverà le fila, perché alla fine loro con i loro giochi di potere guadagneranno sempre, mentre a noi come sempre, non resterà altro che guardare e piangerci addosso!!!
Ecco ora sapete perchè potete pensare di voler votare per Mario Monti

Quale strada per cercare un lavoro..? Nessuna la solita raccomandazione!!!

Come sempre le strade sono tante e soprattutto in questi tempi di crisi, per reclutare personale le imprese, si affidano non certo ai canali informali ma tra quello delle conoscenze…
Lo scorso anno infatti le aziende che hanno fatto ricorso a società di servizi del lavoro sono state circa il 50% per arrivare ad un 20% nel Meridione…
Le segnalazioni dirette svolte da conoscenti è di oltre sei su dieci nel 2011,  mentre nel 2010 arrivava alla soglia del cinquanta per cento, percentuale che come detto sopra arrivava a sfiorare addirittura il 70-75% per nel mezzogiorno. 
I famosi curriculum, per accedere al mondo del lavoro, sono rappresentati dal 25% restante, infatti poco più di due imprese su dieci, per assumere, vanno a guardare i curriculum…
Ancor meno e limitato l’uso di altre forme, quali annunci e/o richieste con su stampa e/o centri per l’impiego. Quindi in definitiva, ricordatevi che la scelta dei datori di lavoro, ricade quasi sempre su persone che già conoscono o di cui ricevono una segnalazione…
Non dobbiamo certamente credere che queste rappresentano mere raccomandazioni, in quanto molte di queste sono costituite da rapporti professionali, dove la segnalazione hanno soltanto un carattere di semplice presentazione e dove invece la professionalità dell’individuo, rappresentata anche e soprattutto da precedenti esperienze lavorative, ne fanno poi la vera differenza…
Però, incuriosisce il fatto che in un’epoca dove le tecnologie messe a disposizione, dovrebbero cominciare a sentirsi, si resta legati a rapporti di fiducia, molto personali e poco professionali, quasi che si punti più a voler condizionare il neo assunto, attraverso ed anche, colui colei che in prima persona si era esposta nella segnalazione… ecco perché oggi, neanche i parenti si mostrano favorevoli a segnalazioni di alcun tipo… se non proprio strettamente necessari, quali un figlio o un nipote… 
Le famose società di banche dati, a cui inviare i nostri curriculum, operano anch’essi in egual maniera, dove non esiste una qualsivoglia graduatori ne d’ingresso che altresì di merito ma soprattutto dove i propri impiegati, privilegiano e segnalano, quasi sempre ( se onesti… ) parenti e amici, mentre ( se disonesti…) vendono le informazioni al miglior offerente…
Quindi queste società di lavoro interinale, soltanto nel 2,5% dei casi portano i giovani al lavoro e se lo fanno e soltanto per lavori di scarsa considerazione e a tempo determinato per brevi periodi…
Qualcosa per fortuna cambia se si passa alle Holding soprattutto se internazionali, dove la dimensione d’impresa essendo il quadro cambia: dopo i 50 dipendenti le aziende iniziano a fare più affidamento sulle loro banche dati ed a basarsi sui curriculum e quindi ecco che, più le aziende sono grandi e più la conoscenza diretta o tramite conoscenti del candidato perde importanza…
Ora ovviamente, in questo clima economico di crisi e incertezza, le imprese si muovono con molta cautela nella selezione di nuovi candidati e quindi riprende in grande considerazione la conoscenza diretta del soggetto, a scapito ovviamente della professionalità acquisita in ambito lavorativo…
Non bisogna comunque perdere la speranza… alla fine le proprie capacità vengono sempre premiate, come le incapacità altrui, che questione di tempo, usciranno certamente fuori, ed è questo che poi alla fine, farà sempre ed ovunque la giusta differenza… 

Quale strada per cercare un lavoro..? Nessuna la solita raccomandazione!!!

Come sempre le strade sono tante e soprattutto in questi tempi di crisi, per reclutare personale le imprese, si affidano non certo ai canali informali ma tra quello delle conoscenze…
Lo scorso anno infatti le aziende che hanno fatto ricorso a società di servizi del lavoro sono state circa il 50% per arrivare ad un 20% nel Meridione…
Le segnalazioni dirette svolte da conoscenti è di oltre sei su dieci nel 2011,  mentre nel 2010 arrivava alla soglia del cinquanta per cento, percentuale che come detto sopra arrivava a sfiorare addirittura il 70-75% per nel mezzogiorno. 
I famosi curriculum, per accedere al mondo del lavoro, sono rappresentati dal 25% restante, infatti poco più di due imprese su dieci, per assumere, vanno a guardare i curriculum…
Ancor meno e limitato l’uso di altre forme, quali annunci e/o richieste con su stampa e/o centri per l’impiego. Quindi in definitiva, ricordatevi che la scelta dei datori di lavoro, ricade quasi sempre su persone che già conoscono o di cui ricevono una segnalazione…
Non dobbiamo certamente credere che queste rappresentano mere raccomandazioni, in quanto molte di queste sono costituite da rapporti professionali, dove la segnalazione hanno soltanto un carattere di semplice presentazione e dove invece la professionalità dell’individuo, rappresentata anche e soprattutto da precedenti esperienze lavorative, ne fanno poi la vera differenza…
Però, incuriosisce il fatto che in un’epoca dove le tecnologie messe a disposizione, dovrebbero cominciare a sentirsi, si resta legati a rapporti di fiducia, molto personali e poco professionali, quasi che si punti più a voler condizionare il neo assunto, attraverso ed anche, colui colei che in prima persona si era esposta nella segnalazione… ecco perché oggi, neanche i parenti si mostrano favorevoli a segnalazioni di alcun tipo… se non proprio strettamente necessari, quali un figlio o un nipote… 
Le famose società di banche dati, a cui inviare i nostri curriculum, operano anch’essi in egual maniera, dove non esiste una qualsivoglia graduatori ne d’ingresso che altresì di merito ma soprattutto dove i propri impiegati, privilegiano e segnalano, quasi sempre ( se onesti… ) parenti e amici, mentre ( se disonesti…) vendono le informazioni al miglior offerente…
Quindi queste società di lavoro interinale, soltanto nel 2,5% dei casi portano i giovani al lavoro e se lo fanno e soltanto per lavori di scarsa considerazione e a tempo determinato per brevi periodi…
Qualcosa per fortuna cambia se si passa alle Holding soprattutto se internazionali, dove la dimensione d’impresa essendo il quadro cambia: dopo i 50 dipendenti le aziende iniziano a fare più affidamento sulle loro banche dati ed a basarsi sui curriculum e quindi ecco che, più le aziende sono grandi e più la conoscenza diretta o tramite conoscenti del candidato perde importanza…
Ora ovviamente, in questo clima economico di crisi e incertezza, le imprese si muovono con molta cautela nella selezione di nuovi candidati e quindi riprende in grande considerazione la conoscenza diretta del soggetto, a scapito ovviamente della professionalità acquisita in ambito lavorativo…
Non bisogna comunque perdere la speranza… alla fine le proprie capacità vengono sempre premiate, come le incapacità altrui, che questione di tempo, usciranno certamente fuori, ed è questo che poi alla fine, farà sempre ed ovunque la giusta differenza…