Archivi tag: fondi

Inchiesta Consip: appalti e fondi neri…


Già… voler sperare che dopo tutte queste continue inchieste compiute dai nostri organi inquirenti, ci possa essere finalmente un cambiamento in quegli “usi e costumi” del tutto italiani, basati esclusivamente sui quei ben noti comportamenti corruttivi… ecco, ritengo che questa trasformazione morale, può ritenersi una mera “illusione”…   
Sembra difatti che ormai non si riesca più ad estirpare da questo sistema questo cancro tentacolare della corruzione, che fa in modo di coinvolgere ogni giorno di più… sempre più soggetti, indirizzandoli a compiere quei gesti riprovevoli che mortificano non solo se stessi, ma tutta la società civile…
Ecco quindi dover ascoltare dell’ennesima inchiesta sugli appalti… del solito giro di denaro, di quelle società trasferitesi all’estero per eludere controlli fiscali, l’uso di noti paradisi fiscali e varie somme di tangenti che finiscono per l’appunto su quei conti cifrati…
Gli inquirenti indagando sul caso degli appalti Consip sono finite così verso società estere di proprietà dell’imprenditore Alfredo Romeo… destinazione Londra dove l’imprenditore (ora arrestato) aveva registrato la sua “Romeo London Limited”, in aggiunte ad altre società intestate ai figli…
La guardia di finanza è ora pronta a partire per la capitale inglese, nel tentativo di ricostruire quei cosiddetti fondi neri, con cui (secondo gli investigatori) Romeo abbia corrotto il dirigente della Consip, Marco Gasparri.
Gli inquirenti sono convinti che nelle tasche di Gasparri siano finiti circa €. 100.000 ed ulteriori importi stanziati per altre corruttele e soprattutto dove sono allocati i fondi neri del Romeo (probabilmente provenienti da false fatturazioni…).
Si parla inoltre di possibili assunzioni del dirigente Consip in una struttura inglese e l’ulteriore promessa di un “bonus”…
Non entro nel merito dei nomi che hanno negli anni goduto di quelle particolari amicizie con l’imprenditore… (che definiva in alcuni casi “arbitri” del proprio destino professionale…), come ad esempio il padre del nostro ex premier Matteo Renzi, l’On. Verdini, oppure il presidente De Luca o i Sig.ri Lettieri e Caldoro…

L’imprenditore Romeo comunque ha definito quanto sta accadendo, come una vera e pura “strumentalizzazione” nei suoi confronti e si considera vittima di una accesa strumentalizzazione che vede per l’appunto l’ex premier Renzi, nel mirino di celati accordi sottobanco, i quali stanno provando in tutti i modi a destituirlo…  

Vedremo in questi giorni come si evolverà l’inchiesta…
Ovviamente non c’è poi da meravigliarsi, se le maggiori testate internazionali in questi giorni hanno riportato che il nostro paese, sia governato da incapaci, inetti e soprattutto… corrotti!!!

Presadiretta: fondi europei rubati all’Agricoltura

Ho ascoltato Domenica 17 c.m. il programma di Rai Tre – Presa Diretta (alle 21:45) e ciò che mi interessa riportare nuovamente in evidenza e la seconda parte della trasmissione, dove veniva trattato l’argomento dei fondi europei da destinarsi all’Agricoltura…
Difatti, 
in quali modi la Comunità Europea stanzia i contributi per aiutare chi lavora la terra e a chi vengono assegnati tali contributi?
Con quali modalità si ottengono i benefici?
Chi controlla se realmente quei contributi vadano effettivamente a chi ne ha pieno diritto? 
E chi avrebbe dovuto controllare… cosa ha fatto? 
Ed ancora, in questo business così importante… è possibile che la mafia ed i suoi interlocutori, siano rimasti fuori a guardare???
Non è che tutti quei milioni di euro siano poi serviti ad ingrassare l’attività criminale e come, proprio dietro a quel giro, ci siano forti pressioni nei riguardi di coloro che, proprio di quei terreni, ne sono i legittimi proprietari e che, se non provvedono a sottostare alle condizioni loro dettate… vengono minacciati personalmente? 
E lo Stato in tutto questo dov’è???
Partecipa anch’esso –attraverso le banali metodologia di controllo o dando corso alle non certo esemplari normative– a questo affare???
Ed ora, scoperta la truffa… l’Europa (ovviamente) richiede la restituzione di quelle somme concesse… e noi cosa facciamo… paghiamo, come sempre!!! 
Questo è il link: http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-b40f86c5-99dd-4464-8d4b-36c47c3e3350.html e bisogna spostare il cursore del video intorno al minuto 31′ 30”…
Ciò che sembra assurdo è che le misure di controllo solitamente previste… siano fatte in modo tale che siano presenti delle “pecche” che permettono agli abituali lestofanti, di entrarci…
Ettari ed ettari di terreni non utilizzati, ma registrati a fantomatiche società che ne denunciano la piena attività, personale dipendente dichiarato, macchinari e attrezzature mai viste sul posto, proprietà esclusivamente recintate da un filo elettrificato a bassa tensione, per fare pascolare al loro interno le “bestie”… scusate volevo dire gli animali ( già perché le “bestie” sono fuori da quel recinto…). 
Sono circa 500,00 euro ad ettaro… ed in Sicilia di ettari inutilizzati c’è mezza regione!!!
Infatti a quel fiume di denaro sceso improvvisamente dal cielo… o meglio dall’Europa… in molti ci si sono “tuffati”…
La cosa assurda che i fondi non solo sono stati richiesti e quindi ricevuti per propri appezzamenti di terreno, ma anche per quelli -soltanto da noi possono accadere queste situazioni- appartenenti allo Stato…
vedasi per esempio il Parco dei Nebrodi… talmente esteso che va dalla provincia di Messina a quella di Enna…
Ebbene… anche in questo caso, la criminalità organizzata è riuscita a prendere in concessione una parte di quei terreni ed ottenerne così, il contributo europeo…
Adesso che è stato posto a Presidente del Parco, Giuseppe Antoci, le cose sono cambiate… 
I terreni sono stati revocati e tolti dalle mani di chi ne aveva ottenuto le concessioni… e per avere fatto il proprio dovere… oggi cammina sotto scorta e rischia la propria vita!!!
Nel nostro Paese… senza eroi, non si va da nessuna parte… speriamo bene e soprattutto che l’incarico ricevuto, non venga a breve revocato!!!
A seguito delle interdittive antimafia sono partiti i sequestri, che hanno inoltre dato il via a protocolli d’intesa con le varie Prefetture, per iniziare a limitare le partecipazioni di quanti chiedano di ottenere quei contributi, innalzando principalmente tutte quelle necessarie verifiche e ponendo sotto controllo il rilascio obbligatorio delle certificazioni antimafia… poste – prima di questo intervento – sotto soglia e quindi non necessarie…
Difatti, bastava una semplice autocertificazione per richiederne i contributi… alla faccia dei controlli… che è stato appurato… non esistevano!!!
Non mi si venga a dire che, dietro questo sistema, incredibilmente “legale”, non ci fosse qualcuno (in particolare mi riferisco a qualche colletto grigio vestito da pubblico ufficiale…) che, avendo avuto dei dubbi sulle procedure adottate, ha preferito (come sempre poi da noi… forse dietro qualche mazzetta ricevuta…) starsene zitto!!!   
Dice bene il Presidente Antoci: una vera follia!!!
Contratti fasulli, prestanome compiacenti, funzionari collusi, controlli scadenti… anzi inesistenti… hanno permesso in tutti questi anni alle associazioni criminali… di mettere le mani sui denari della comunità europea…
Ora escono fuori i nomi dei soliti indagati, iniziano i processi, ma vedrete che passeranno anni prima che qualcuno venga condannato e nel frattempo comunque tutto, continuerà a procedere come nulla fosse accaduto…
Sì, come si dice “morto un papa… se ne fa un’altro” e a breve potrete da voi assistere, come la criminalità, troverà nuove soluzioni ai loro problemi (aggiungerei una parola che in questo contesto calza perfettamente: “organizzata”) per continuare le loro abituali truffe… 
Dopotutto, se continuano a cadenza programmata a ripetersi queste situazioni, si capisce come tra quei soggetti “inconsapevoli“, non ci siano soltanto rozzi ignoranti, ma consulenti “preparati” capaci d’individuare nella giurisprudenza quei punti deboli… per riuscire e dimostrare purtroppo, di essere sempre un passo avanti…
  

La Sicilia incapace di spendere i milioni della Comunità Europa…

Il programma di sviluppo rurale prevedeva di distribuire circa 2 miliardi di euro tra gli anni 2007-2013…
E dire che in molti hanno festeggiato per essere stati capaci di utilizzare il 98% di quelle risorse con una perdita per mancato utilizzo di circa 21 milioni…
Quanto sopra però – come sempre quando si fanno i conti – non corrisponde al vero infatti:
– il Tar ha annullato l’assegnazione di 320 milioni per le colture bio;
– 8.000 aziende aggiudicatarie potrebbero essere costrette a tornare indietro 180 milioni;
– dalla capitale debbono ancora giungere 500 milioni di euro per far chiudere in pareggio il bilancio;
A quanto sopra bisogna ricordare che l’Assemblea regionale siciliana prima della fine dello scorso anno era stata costretta a varare l’esercizio provvisorio di bilancio… tra mille polemiche e i franchi tiratori ne avevano di fatto bocciato il documento economico finanziario…
Inoltre l’assessore alla Economia A. Baccei a seguito di una trattativa con il governo nazionale, ha ottenuto il trasferimento di un miliardo e 400 milioni, di cui 900 milioni previsti nella legge di Stabilità e 500 milioni che dovrebbero essere riconosciuti alla Sicilia per un credito fiscale. 
Il problema è che tutti questi soldi andavano spesi entro il 31 dicembre 2015… e quindi l’Unione Europea taglierà alla Sicilia fondi per ben 21 milioni e 500 mila euro… ( erano 100 i milioni… ma per fortuna si è rimediato negli ultimi giorni dell’anno) semplicemente perché non si è stati in grado di utilizzarli!!! 
Un spreco che di fatto toglie queste grosse disponibilità all’isola, che sarebbero potute servire per finanziare quanti ne avevano fatto richiesta…
Si perdono quindi per incapacità dell’amministrazione, milioni di euro che avrebbero finanziato agriturismi, energie rinnovabili, infrastrutture, ecc… e che purtroppo, non saranno realizzate…
A quanto sopra, vanno aggiunte le frequenti truffe messe in atto dalle associazioni criminali che attraverso l’uso “fittizio” di centinaia e centinaia di ettari di terreno, richiedono e ottengono fondi da Bruxelles…
Sono somme che dovrebbero essere destinate a migliorare quegli stessi fondi o la loro gestione, incrementando la qualità dei prodotti, incentivandone il marketing e soprattutto creando nuova occupazione… 
Ma quanto sopra il più delle volte non si realizza…
Infatti nella pratica molti di quegli incentivi non vengono minimamente utilizzati per quegli scopi, anzi tutt’altro… grazie agli inadeguati controlli (quasi mai regolari e soprattutto non accertati da più ispettori) e soprattutto alla disponibilità di quanti preferiscono partecipare a quella corruzione…
Il meccanismo attuato… è molto più usuale di quanto si credi ed è compito infatti del nucleo anti-frode del reparto dei Carabinieri, scoprire man mano tutti quegli intrecci che vengono ad emergere… 
Collegamenti ben instaurati tra imprenditori e dipendenti dell’Agea, che dimostrano come quei legami si fossero negli anni concretizzati, determinando gli ormai noti provvedimenti… che hanno quale effetto sovente, l’emissione di tutte quelle ordinanze di custodia cautelare, di cui ormai tutti… siamo veramente stanchi!

Approvata la legge anti-corruzione: torna il falso in Bilancio…

Se vi ricordate nel 2005, il Cav., tra le tanti legge at personam…, cancellò, con un colpo di spugna, il reato di falso in bilancio…
Il testo, nuovamente elaborato, ha modificato l’attuale art. 2621 c.c., reintroducendo il reato di falso in bilancio e inasprendo le pene fino a 6 anni…, ma nel contempo, è andato ad eliminare quelle cause di non punibilità che proprio il Cav. aveva introdotto ( chissà per quale motivi… forse per salvare le proprie società???) le quali, prevedevano che, chi falsifica il bilancio in misura inferiore al 5% del risultato economico di esercizio, cioè l’utile d’impresa, o nella misura dell’1% del patrimonio netto, non era penalmente perseguibile. 
Ora il testo è stato definitivamente approvato con 280 voti a favore… la restante parte era contraria, astenuta o non hanno votato…
Tra i punti importanti c’è, l’aumento delle pene per reati gravi contro la Pubblica amministrazione, ma anche sconti di pena, per pentiti e collaboratori, ed inoltre la legge, introduce il delitto di falso in bilancio, obbliga i condannati a restituire quanto non dichiarato ed evaso…
Inoltre, le pene per il reato di corruzione aumentano di 2 anni, questo permetterà di allungare i termini di prescrizione del reato, ed, il reato di concussione viene esteso dal pubblico ufficiale, all’incaricato di un pubblico servizio…
Chi denuncia e aiuta a individuare eventuali responsabili o il sequestro delle somme, godrà di una riduzione da un terzo a due terzi, ed ancora è prevista la possibilità di ricorrere al patteggiamento nel caso in cui, venga versato il profitto del reato, ed ancora, il falso in bilancio, torna non solo ad essere reato, ma pericolo…
Certamente il punto più importante è quello relativo alla associazione mafiosa: in questi casi, la condanna di reclusione si eleva, con pene che vanno dai 10 ai 26 anni…
Infine è obbligo dei Pm, informare l’Authority Anticorruzione dando notizia dell’imputazione.
Un plauso a Renzi certamente va dato, ma forse qualcosa in più poteva ancora essere fatta…
Mi riferisco all’impunità lasciata a quanti, continueranno a falsificare i bilanci, non superando quello sbarramento del 5% dell’utile…
E’ ovvio a chiunque, che una distinzione tra le grandi imprese e le piccole andava certamente fatta…
Se prendiamo due imprese una che fattura 500 Milioni l’anno ed un’altra che ne fattura 500 mila, si capisce che la prima potrà ( falsificando il bilancio entro il 5%) creare fondi neri per 25 milioni di euro, mentre la piccola con un utile di €. 50.000, potrà realizzare fondi neri per €. 2.500 una cifra irrisoria… con il rischio inoltre, nel caso in cui dovesse anche soltanto errare i conteggi e quindi superare quello sbarramento del 5% per poche miglia di euro, vedersi scattare automaticamente il reato di falso in bilancio!!!
Alla fine saranno sempre alcuni, per non dire gli stessi, a beneficiare e a trarne vantaggio da questa legge, che certamente, avrebbe potuto essere perfetta, eliminando quelle furbe metodologie di non punibilità, tanto sempre più frequenti nel nostro paese…

Bossi indagato per truffa…

Avrei preferito non vedere, quel teatrino organizzato in questi giorni dalla Lega e dal suo nuovo premier Roberto Maroni, che pur di non salvare il salvabile, tenta attraverso un patto scellerato, di proteggere il  senatour…
Ho preferito le dichiarazioni, fatte da Flavio Tosi, dove si è schierato contro l’ex leader, dichiarando sin da subito che chi ha sbagliato, deve pagare, possa anche chiamarsi Umberto Bossi…
la verità è che c’era poco da salvare e proprio l’ex ministro, doveva immaginarsi, che a tutta quella inchiesta sulla “ family ”, sarebbe seguita una indagine, proprio contro l’ex segretario e la sua famiglia… e così è stato!

Di poco fa, la notizia che Umberto Bossi è indagato dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sui fondi della Lega, insieme ai figli Riccardo e Renzo.
Sembra che insieme al’ex tesoriere Belsito ( dichiarazioni rese durante l’interrogatori e confermate da documenti contabili ), abbia falsificato i rimborsi elettorali ottenuti dal partito, con rendiconti, secondo l’accusa, alterati…
Il procuratore Alfredo Robledo, insieme ai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini, ha notificato ad Umberto Bossi e suoi figli, un’informazione di garanzia,  per appropriazione indebita… 
Umberto Bossi firmava i rendiconti del partito”, questo è quanto avrebbe dichiarato la responsabile amministrativa della Lega, Nadia Dagrada. 
Ora ovviamente i leghisti parlano di caccia alle streghe, ed altri alzano la voce gridando allo scandalo ed alla esagerazione…
Si cerca di deviare il colpo, parlando della crisi Italiana e cui loro, partito di coalizione della maggioranza, sono stati partecipi…, se il Paese sta toccando il fondo è proprio per quei ladri che l’hanno gestito…
I ladri è giusto che paghino e la Giustizia è corretto che faccia il proprio dovere, ricercando quanti ed in Italia sono tantissimi, hanno fatto di questo Sistema, un proprio paradiso fiscale… 

Bossi indagato per truffa…

Avrei preferito non vedere, quel teatrino organizzato in questi giorni dalla Lega e dal suo nuovo premier Roberto Maroni, che pur di non salvare il salvabile, tenta attraverso un patto scellerato, di proteggere il  senatour…
Ho preferito le dichiarazioni, fatte da Flavio Tosi, dove si è schierato contro l’ex leader, dichiarando sin da subito che chi ha sbagliato, deve pagare, possa anche chiamarsi Umberto Bossi…
la verità è che c’era poco da salvare e proprio l’ex ministro, doveva immaginarsi, che a tutta quella inchiesta sulla ” family “, sarebbe seguita una indagine, proprio contro l’ex segretario e la sua famiglia… e così è stato!

Di poco fa, la notizia che Umberto Bossi è indagato dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sui fondi della Lega, insieme ai figli Riccardo e Renzo.
Sembra che insieme al’ex tesoriere Belsito ( dichiarazioni rese durante l’interrogatori e confermate da documenti contabili ), abbia falsificato i rimborsi elettorali ottenuti dal partito, con rendiconti, secondo l’accusa, alterati…
Il procuratore Alfredo Robledo, insieme ai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini, ha notificato ad Umberto Bossi e suoi figli, un’informazione di garanzia,  per appropriazione indebita… 
Umberto Bossi firmava i rendiconti del partito“, questo è quanto avrebbe dichiarato la responsabile amministrativa della Lega, Nadia Dagrada. 
Ora ovviamente i leghisti parlano di caccia alle streghe, ed altri alzano la voce gridando allo scandalo ed alla esagerazione…
Si cerca di deviare il colpo, parlando della crisi Italiana e cui loro, partito di coalizione della maggioranza, sono stati partecipi…, se il Paese sta toccando il fondo è proprio per quei ladri che l’hanno gestito…
I ladri è giusto che paghino e la Giustizia è corretto che faccia il proprio dovere, ricercando quanti ed in Italia sono tantissimi, hanno fatto di questo Sistema, un proprio paradiso fiscale…