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Mazzette, mazzette e ancora mazzette!!!

Alle valigie piene di denaro, si sommano i reati contestati: concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. 

Certo come sempre avviene in questi casi, i legali proveranno a difendere i loro clienti, depositando memorie e richiedendo il rinvio dell’udienza per meglio difendere i propri assistiti o per presentare eventuali dichiarazioni spontanee…

Certo l’Italia non fa una bella figura in Europa per le mazzette in Europa, per esaltare le politiche in materia di diritti civili del Marocco e del Qatar, a cui si sono sommati i “regali”, secondo l’inchiesta ricevuti …

Dispiace leggere articoli come quelli ora riportati in tutte le Tv e testate giornalistiche, soprattutto perché da quanto occorso si comprende come il raggiungere posizioni elevate e/o una condizione economica facoltosa, non basti mai a far felici alcuni individui, che dimostrano essere bramosi di successo e ingordi di denaro…

Pape satàn, aleppe! Già… ancora una volta si ripete quel grido inquietante e confuso che interpreta bene lo smarrimento dell’individuo contemporaneo che abita l’attuale società liquida.

Dante e Virgilio entrando nel IV cerchio infernale incontrano due schiere di soggetti: «D’una parte e d’altra, con grand’urli, voltando pesi per forza di poppa», i dannati sono impegnati a spingere dei grandi massi con la forza del petto. 

Dante descrive una sorta di danza eterna semicircolare. I peccatori sono separati in due schiere e si muovono in cerchio in direzioni opposte. Si incontrano a metà strada, si girano, e ricominciano a spingere il masso dall’altra parte; da una parte il gruppo degli avari che “tiene” stretto il denaro e dall’altra il gruppo dei prodighi che “burla”, sperpera e dilapida… 

Già… il contrappasso, una vita senza scopo dedicata ad accumulare o dissipare i volubili beni terreni ed ora – se dovessero venir confermati i reati – perdere tutto, in particolare l’onore e la reputazione!!! 

UE: Azioni disciplinari a causa del debito giustificato.

I rappresentanti dei governi dell’Unione europea hanno concordato per martedì prossimo una procedura disciplinare sul debito crescente dell’Italia, in particolare sulle finanze pubbliche…
Un’azione che se realizzata provocherebbe una escalation delle tensioni che potrebbe condurre ad un conflitto con Roma 
La decisione conferma la valutazione della Commissione europea secondo cui il nostro paese ha violato le norme fiscali dell’UE!!!
Dopo questo primo stop da parte dell’UE, la commissione dovrà decidere se raccomandare l’apertura della procedura, che potrebbe portare a sanzioni finanziarie per Roma e far salire il costo del servizio del debito italiano!!!
Non tutti i rappresentanti dei governi dell’UE sono d’accordo, alcuni hanno sostenuto il dialogo, con l’obiettivo di evitare la procedura se Roma dimostrasse di assumere impegni sufficienti per migliorare le proprie finanze pubbliche.
Ma se i colloqui con Roma non riuscissero a raggiungere un compromesso nei prossimi giorni, l’esecutivo dell’UE potrebbe proporre l’apertura della procedura in una riunione del 26 giugno, ha detto un funzionario.
La decisione definitiva di avviare la procedura sarà presa dai ministri delle finanze dell’UE, probabilmente alle riunioni dell′8-9 luglio. 
Ci mancava pure questa tegola europea… con tutti i problemi che il nostro paese sta affrontando. Vedremo, ma il sottoscritto non intravede nulla di buono… 

BCE: Quali sviluppi ???

Sembra che nel caso in cui si dovesse agire in caso di necessità, alcuni membri dell’Eu, hanno paventato la possibilità di ulteriori tagli dei tassi, mentre altri paesi hanno parlato di far ripartire il programma di acquisto asset o anche un ulteriore incremento della forward guidance”!!!
A dirlo è il governatore della Bce Mario Draghi, e rappresenta difatti il motivo che ha spinto a decidere d’estendere la “forward guidance”, sia per l’incertezza che circonda la vicenda Brexit, ma soprattutto per alcune economie emergenti e in generale per l’incertezza relativa al commercio globale…
Osservando la crescita dell’economia, si può stimare quest’ultima intorno all’1,2% e non vi è alcun rischio di deflazione, anche se le forti tensioni globali stanno creando incertezze geopolitiche, protezionismo e vulnerabilità in taluni mercati emergenti che ovviamente peggiorano il clima di fiducia economica…
La BCE comunque ha deciso di prendere alcune decisioni: i tassi di riferimento della BCE si manterranno su livelli pari a quelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.
Il Consiglio direttivo ha inoltre confermato che intende continuare a reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività (APP) per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.
Le indicazioni dei dati macro della zona Euro confermano due situazioni: la dinamica dei prezzi al consumo si conferma debole e il mercato del lavoro gode di buona salute.
In linea generale comunque lo scenario della BCE resta quello di una crescita debole, con il settore manifatturiero in sofferenza, con servizi e domanda domestica, che stabilizzano l’economia…
Comunque se da un lato il rischio di deflazione è stato scongiurato – e quindi lo strumento dell’allentamento quantitativo non è più necessario – condizioni particolarmente favorevoli per i nuovi prestiti e una guidance che sposti in avanti la prima stretta sui tassi, potrebbe agevolare certamente una ripresa dei prezzi!!!
Staremo a vedere…

EU: L'Italia deve rispettare le regole fiscali!!!

Il vice presidente della banca centrale della zona euro ha detto che l’Italia sarebbe stata premiata con minori costi di finanziamento se avesse realizzato un bilancio più equilibrato e soprattutto, rispettato le norme fiscali dell’UE.
Sappiamo bene come questa diatriba sia iniziata lo scorso anno, e cioè quando il governo giallo/verde ha iniziato a governare…
Una saga quella tra Bruxelles e Roma che si è riversata ora sui mercati finanziari – a seguito delle elezioni europee appena compiute e dei risultati emersi – ed anche da quelle possibili “segnalazioni” che il nostro paese, dovrà a breve affrontare a seguito dei procedimenti restrittivi da parte dell’UE.
Abbiamo visto come lo scorso anno, l’Italia ha evitato una procedura disciplinare sulle sue finanze pubbliche, accettando l’accordo della Commissione europea…
Il vicepresidente della Banca centrale europea , Luis de Guindos, ha dichiarato che l’Italia ha un surplus di conto corrente che indica che è competitivo, ma ha altresì forti livelli negativi di debito pubblico e soprattutto di bassa crescita…
Secondo il vicepresidente la ricetta per l’Italia è semplice: “Deve rispettare le regole fiscali“!!!
Difatti, ogni volta che c’è stato un accordo tra la Commissione ed i governi italiani, si è visto come ci sia stata una ricompensa in termini di restringimento degli spread positivi per il bilancio, ma anche per i costi di finanziamento del settore privato… 
Viceversa quando il nostro paese dimostra di non volersi piegare a quelle regole imposte, ecco lo spread del debito italiano a 10 anni rispetto alla Germania inizia “casualmente” a salire e gli investitori per timore scappano…
E’ giunta voce alcuni giorni fa che l’Italia potrebbe essere colpita da una multa di 3 miliardi di euro per aver infranto quei valori di debito e di deficit concordati insieme all’UE. 
Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis intervistato ha precisato che non poteva confermare se l’Italia sarebbe stata colpita da una multa, ma che era in esame una procedura di “infrazione”, aggiungendo inoltre che i suoi governanti, dovrebbero prestare molta attenzione…
Vedremo cosa accadrà tra qualche giorno… 

C'era una volta l'Europa…

Ascolto quotidianamente quanto avviene intorno a noi, in particolare il mondo della politica, non solo nazionale, ma soprattutto internazionale…
Provo a comprendere cosa sta per accadere nel breve futuro, scoprire cos’è che lega i vari Stati, capire cosa li unisce e cosa li differenzia, in quali modi sono tra essi connessi e quali temi fondamentali affrontano… Temi come il diritto alla libertà, le crisi economiche, le politiche d’integrazione e quelle sociali, la globalizzazione e per finire i problemi dell’immigrazioni di massa e anche le relative migrazioni interne o verso altri paesi Europei…
Sono problematiche che abbiamo visto sono state affrontate in maniera superficiale, ma che con il tempo hanno evidenziato un sollecito ripensamento totale a tutte le politiche fin qui intervenute…
Mi riferisco ad esempio, a tutte quelle carenze derivanti da politiche nazionaliste, dove ciascun paese ha focalizzato i propri interessi sul singolo Stato, il proprio, senza procedere ad affrontare in maniera più ampia, tutte quelle problematiche internazionali…
Inoltre, il selettivo coinvolgimento per le politiche interne, ha allontanato sempre di più ciascuno di quegli stati, nei confronti dei reali problemi che negli anni si sono andati caratterizzando…  
L’attenzione esclusiva delle proprie politiche economico/finanziarie finalizzate al maggior rendimento, è andato pian piano a discapito di quei legami associativi a suo tempo controfirmati, che non hanno trovato nella realtà alcuna concretezza… 
Quel tipo di approccio ha difatti dimostrato di essere totalmente incapace di affrontare i problemi posti dell’integrazione, non solo, come nel nostro caso a livello europeo, ma specialmente dal punto di vista della “globalizzazione”, in quanto ciascuna nazione è andata sempre più allontanandosi da quel concetto “unitario”, che dovrebbe rappresentare l’unione tra i popoli…
Ed invece no…  non è andata così, ciascuno ha pensato esclusivamente ai propri interessi!!!
Si veda ad esempio quanto sta avvenendo all’interno dell’Unione Europea, dove negli anni quel Governo si è trasformato in qualcosa d’isolato, un regime governato da pochi a scapito di molti, che rappresentavano peraltro la maggioranza… 
L’Eu è diventata un’area contrattuale in cui ciascuno ha cercato di negoziare le proprie richieste, allontanandosi da quella che doveva essere in teoria, un vero e proprio stato federale…  
C’era una volta l’Europa… ora c’è soltanto un continente diviso…
Da una parte l’asse franco-tedesco, dall’altro tutti gli altri, con la Gran Bretagna che è uscita, ed altri che si stanno preparando a farlo…
Nexit, Swexit, Exit, sono solo alcuni nomi di referendum in corso presso l’Olanda, la Svezia, l’Austria, ed anche Polonia e la Danimarca hanno una forte componente euro-scettica e stanno provando a valutare l’eventuale possibilità di fare a meno dall’Eu…
Questo significa che sono in pochi all’interno del Parlamento europeo a crederci… mentre solo coloro che siedono a Strasburgo e a Bruxelles, provano ancora oggi a non farla affondare.. 
Ma il risultato ottenuto è quello di raggiungere esclusivamente le proprie richieste (quelle cioè presentate dal deputato o meglio dello Stato che rappresenta all’interno di quel parlamento), con il risultato che le politiche comunitarie restano solo sulla carta… 
Nessuno crede più ad una Europa unita, il malcontento lo si vede ovunque e poco centrano le propaganda anti-europeista di alcuni partiti o di quei movimenti populisti, che secondo molti hanno contribuito a diffondere quel sentimento negativo…
Perché sono state principalmente le politiche fin qui adottate, ad aver allontanato sempre di più i vari stati, rendendoli sempre più isolati, in particolare dinnanzi ai problemi comuni europei ed anche a quelli causati da altre realtà internazionali…
Sì… c’era una volta l’Europa… 

Per abbattere Salvini politicamente, provano a colpirlo con la "giustizia"…

Che Matteo Salvini costituisca un problema per molti è evidente a tutti…
A volerlo fuori dai giochi politici non sono soltanto coloro che rappresentano “l’opposizione” di questo paese, ma anche quelli che dovrebbero essere suoi alleati del centrodestra…
Il Pd ad esempio (e quella parte di sinistra…) sa benissimo che fintanto quel legame con i pentastellati prosegue, non vi è per loro, alcuna possibilità di riprendersi il paese…
Analoga considerazione fanno dall’altra parte quei suoi alleati di centro-destra, in particolare uno dei due… mi riferisco al partito di “Forza Italia”, che sta istigando l’opinione pubblica, attraverso quel suo leader “padre-padrone” affinché questo suo caro amico “nemico” –viste le preferenze che proprio il ministro dell’interno è riuscito a strappare a quel suo alleato durante l’ultime elezioni, ma soprattutto ha paura, dell’alto gradimento di popolarità che il premier della “Lega” sta ottenendo, attirando a se in questi mesi molti sostenitori tra cui quelli di “FI” – possa finalmente essere messo fuori causa… 
Ed allora, visto che non ci si è riusciti attaccando la Lega o meglio bloccando i c/c bancari, si sta puntando di ottenere quanto deciso in altre sedi…,  scagliando una parte di magistratura, la stessa che come abbiamo visto negli anni, è stata a seconda delle circostanze utilizzata per ribaltare la politica nazionale di questo nostro paese… 
Come dimenticare d’altronde le inchieste giudiziarie condotte negli anni novanta, conosciute con il nome di Mani pulite” che accompagnarono lo scandalo di Tangentopoli e che decretarono la fine della prima Repubblica e l’inizio della seconda, con la fine dei partiti come Dc e Psi…
Poco dopo, precisamente nel 1994, Silvio Berlusconi entrò in politica e a fine marzo il suo partito vinse le elezioni… 
Sappiamo come finì molti anni dopo, ma soprattutto abbiamo visto con quali modalità fu utilizzata la magistratura contro quell’ex presidente del consiglio, in particolare attraverso una serie d’inchieste per scandali sessuali, che hanno fatto il giro del mondo…
Siamo giunti quindi a questi ultimi anni, dove anche la “sinistra” è finita sotto le mire dei magistrati, con tutta una serie d’inchieste giudiziarie che sono andate dalle banche, ai familiari di quei premier…
Ed oggi quindi, si decide di processare il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il caso della nave Diciotti, avviando la  richiesta per l’autorizzazione a procedere per sequestro di persona e abuso di potere, nonostante che la procura di Catania avesse espresso parere di archiviazione…
Ovviamente il ministro Salvini ha commentato sui social: “Ci riprovano, torno ad essere indagato per sequestro di persona e di minori, con una pena prevista da 3 a 15 anni, manco fossi uno spacciatore o uno stupratore”. 
Adesso la palla passa al Senato che dovrà esprimere parere se procedere o no… e credo di poter prevedere che questa procedura… finirà nel nulla!!!
Salvini nel frattempo ha aggiunto: “io non cambio di un centimetro la mia posizione… i giudici facciano i giudici, i ministri fanno i ministri ed esercitano i loro poteri“!!!
Certamente il problema dei migranti costituisce – non solo per il nostro paese – una situazione difficile d’affrontare e difatti stiamo vedendo con quali modalità gli altri stati europei si stiano comportando, chiudendo le frontiere oppure uscendo dall’Eu per non impelagarsi in situazioni umanitarie di cui non hanno alcun interesse… 
In Italia, viceversa si prova ad utilizzare questa grave incognita internazionale, per utilizzarla per fini prettamente politici, attraverso la messa in circolazione di notizie “fake” o facendo in modo che il problema non venga risolva definitivamente attraverso accordi internazionali, d’altro canto questa è una situazione che non può (è lo sanno tutti…) essere affrontata o risolta esclusivamente dal nostro paese…
E’ evidente… ill caso “Diciotti” rappresenta se pur nella sua tribolazione, qualcosa che è stato utilizzato da quelle forze politiche d’opposizione per contrastare l’attuale governo… 
Già… nessuno di loro difatti da oggi una risposta chiara su come risolvere il problema… se non dichiarando che bisogna aprire le frontiere!!!
Abbiamo visto d’altronde cosa è accaduto in questi anni e quanto abbiamo reso finanziariamente quegli ingressi: “mafia capitale”, caporalati, manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali….
Ma non solo, perché come sappiamo bene molte “Ong” hanno moltiplicato in maniera esponenziale i propri introiti, grazie proprio a quel traffico di migranti… e analoga situazione è avvenuta attraverso la gestione dei molti “Cara” e di quelle associazioni di volontariato, divenute negli anni, veri e propri uffici di collocamento, utilizzati da quella stessa politica, quale scambio di favori, sì… posti di lavoro in cambio di voti!!!   
Ecco perché non credo alla lealtà di questa procedura attuata contro il ministro Salvini, perché la ritengo a mio modesto parere, viziata da forti pregiudizi politici, che nulla hanno a che fare con i principi di giustizia o con la salvaguardia di quei poveri migranti che rischiano ogni giorno la propria vita, affrontando l’impervia via del mare, con la speranza di trovare in questo vecchio continente, principi di democrazia e libertà che da loro purtroppo non esistono, senza sapere viceversa che toccando qui da noi terra, troveranno soltanto discriminazione e soprattutto povertà!!! 
Ma di questo problema ovviamente nessuno parla, già, molto meglio per loro fare come sempre: I moralisti!!!  

Gli inglesi avendo compreso quali e quanti rischi avrebbero con la "Brexit"… vorrebbero ora restare dentro l'Eu!!!

Sembra incredibile eppure è così!!!
Gli Inglesi secondo un sondaggio vorrebbero rimanere nell’Eu, ecco perché hanno deciso di urlare a grande richiesta, un secondo referendum…
Sappiamo che la Gran Bretagna dovrebbe lasciare l’Ue il prossimo 29 Marzo, ma il sondaggio condotto dalla società “YouGov” ha evidenziato che se un referendum venisse svolto oggi, il 46% voterebbe per restare nell’Eu, contro il 39% che desidera la brexit e quindi preferirebbe andarsene dall’Eu…
La restante parte resta incerta o non voterebbe, mentre una parte minoritaria ha preferito rifiutarsi di rispondere alla domanda.
Ora ovviamente quanto emerso ha messo in difficoltà il primo ministro Theresa May che sta lottando per ottenere l’approvazione del suo accordo di uscita dal parlamento…
Come a Parigi però… anche a Londra si sono visti stamani dimostranti “No-Brexit” protestare fuori dalle Camere del Parlamento.
L’elettorato si dimostra profondamente diviso e dimostra come sia cambiata quell’idea stessa di referendum, che aveva visto nel 2016 il 52% votare a favore di lasciare l’Eu…
Ovviamente gli esponenti del governo si stanno opponendo ad un secondo referendum, anche se molti inglesi… ben il 41%,  hanno dichiarato durante il sondaggio, che pensavano che la decisione presa sulla Brexit dovesse essere presa da un ulteriore votazione e che quindi sono stati ingannati…
Certo, una gran confusione ed ora vedremo se passera quanto a suo tempo fissato dal primo ministro Theresa May (con un emendamento alla Withdrawal Bill) e cioè, la legge quadro sul divorzio dall’Ue che resta inderogabilmente fissata per venerdì 29 marzo 2019, alle ore 23!!!
Vedremo come andrà a finire… 
Per certo so da molti miei amici presenti a Londra (proprietari di alcune attività di ristorazione), dalla data sopra riportata, non potranno più assumere ragazzi italiani!!!
Ed è il motivo per cui proprio in questi giorni, stanno cercando di far giungere sempre più giovani dalla nostra patria, affinché prima di quella data, possano dimostrare d’essere in possesso di un assunzione regolare e di una residenza certificata… 
Per tutti gli altri, per quanti cioè in questi mesi non riusciranno a completare quell’iter necessario, non resterà che venire esclusi da quegli attuali privilegi comunitari, ma soprattutto limiterà quell’enorme aspettativa che quella nazione aveva per creato nell’immaginario di molti nostri giovani, che vedendo in questa loro terra un futuro incerto e senza la prospettiva di una regolare occupazione, desideravano provare quantomeno di realizzarsi in un contesto così diverso dal nostro…

Le previsioni della CE nel 2019-2020, mostrano come stiamo affondando all'ultimo posto…

Un altro triste avvertimento…
Già, dando seguito a quanto avevo riportato ieri, oggi l’agenzia di rating del credito Moody’s ha previsto che la crescita economica globale probabilmente rallenterà nei prossimi due anni.
Nella loro nota vi è riportato: “Prevediamo che la crescita globale rallenterà al di sotto del 3,0% nel 2019 e nel 2020, da un 3,3% stimato nel 2017-18″!!! 
La stessa Moody’s confermando quanto il sottoscritto dichiarava, teme la guerra commerciale attualmente in corso tra USA e Cina, prevedendo anch’essi una a intensificazione a partire dal 2019, danneggiando così tutta l’economia globale…
Le tensioni persistenti, ma soprattutto come dicevo sopra, la forte espansione di queste due superpotenze, determineranno a livello mondiale ampie implicazioni negative sugli investimenti “.
Difatti, a causa di questa particolare condizione, i primi a dover soffrire saranno proprio i paesi Europei, in particolare il nostro che insieme al Regno Unito è dato con una crescita lenta, intorno all’1,1-1,2%…
Analoga previsione è prevista anche nel 2020 con una crescita per tutti gli Stati membri dell’UE, non superiore del 1,3%.
Ovviamente le previsioni di cui sopra, non tengono conto dei rischi imprevisti prodotti dall’eventuale Brexit inglese, ma soprattutto di quelle trasformazioni politiche attualmente in corso in molti paesi europei, tra cui il nostro, che hanno visto per l’appunto stravolti i governi nazionali, con l’ingresso di nuove forze di cambiamento, anche nazionaliste, che stanno provando amodificare quel concetto di Europa e di moneta unica (Euro) a suo tempo imposto…
Con una incertezza economica talmente profonda, diventa quindi difficile a chiunque fare previsioni esaustive sul prossimo futuro. 
D’altronde in un mondo in crescente polarizzazione, populismo e politicizzazione, anche per quegli esperti d’economia globale, risulta arduo immaginare le sfide che a breve ci attenderanno…

Le previsioni della CE nel 2019-2020, mostrano come stiamo affondando all'ultimo posto…

Un altro triste avvertimento…
Già, dando seguito a quanto avevo riportato ieri, oggi l’agenzia di rating del credito Moody’s ha previsto che la crescita economica globale probabilmente rallenterà nei prossimi due anni.
Nella loro nota vi è riportato: “Prevediamo che la crescita globale rallenterà al di sotto del 3,0% nel 2019 e nel 2020, da un 3,3% stimato nel 2017-18″!!! 
La stessa Moody’s confermando quanto il sottoscritto dichiarava, teme la guerra commerciale attualmente in corso tra USA e Cina, prevedendo anch’essi una a intensificazione a partire dal 2019, danneggiando così tutta l’economia globale…
Le tensioni persistenti, ma soprattutto come dicevo sopra, la forte espansione di queste due superpotenze, determineranno a livello mondiale ampie implicazioni negative sugli investimenti “.
Difatti, a causa di questa particolare condizione, i primi a dover soffrire saranno proprio i paesi Europei, in particolare il nostro che insieme al Regno Unito è dato con una crescita lenta, intorno all’1,1-1,2%…
Analoga previsione è prevista anche nel 2020 con una crescita per tutti gli Stati membri dell’UE, non superiore del 1,3%.
Ovviamente le previsioni di cui sopra, non tengono conto dei rischi imprevisti prodotti dall’eventuale Brexit inglese, ma soprattutto di quelle trasformazioni politiche attualmente in corso in molti paesi europei, tra cui il nostro, che hanno visto per l’appunto stravolti i governi nazionali, con l’ingresso di nuove forze di cambiamento, anche nazionaliste, che stanno provando amodificare quel concetto di Europa e di moneta unica (Euro) a suo tempo imposto…
Con una incertezza economica talmente profonda, diventa quindi difficile a chiunque fare previsioni esaustive sul prossimo futuro. 
D’altronde in un mondo in crescente polarizzazione, populismo e politicizzazione, anche per quegli esperti d’economia globale, risulta arduo immaginare le sfide che a breve ci attenderanno…

Quali previsioni economiche aspettarci…

Non ho alcuna intenzione di esprimere giudizi economici basandomi – come ormai fanno quasi tutti in Tv – su pregiudizi politici (o certamente di parte), a seconda dello schieramento partitico a cui appartengono… 
No… la mia sarà una valutazione costruita su quei segnali, che sembrano tra loro irrisori o certamente distanti, ma se li si tiene sotto osservazione per un po’ di tempo, ci si accorge come ciascuno di quegli indicatori abbia qualcosa in comune con gli altri… 
E’ una forma di legame, è come se fossero unite da un filo invisibile che a seconda delle circostanze, si estende o si accorcia all’interno di quell’area economica mondiale, nel quale sono connesse…
Ecco quindi che esaminando le dichiarazioni di quei capi di stato, riflettendo sulle politiche adottate, prendendo in esame le holding che vengono di volta in volta acquistate o cedute, già… osservando in quali modi si vadano deteriorando i Pil di quegli Stati, si può comprendere quali effetti negativi, stanno per compiersi…
La mia convinzione è che nel breve termine, entro cioè il 2020, l’economia mondiale andrà sempre più a deteriorarsi…
Tutto questo causerà nei paesi più deboli un impatto disastroso sull’export e quindi di conseguenza, quella crisi si ripercuoterà su quei paesi che più di altri hanno necessitò di esportare e quindi di fare business… 
L’impatto negativo creerà una situazione che inciderà nella zona euro per almeno il 10-30% con una nuova crisi che porterà ad un aumento esponenziale del debito pubblico…
A rischiare non sarà soltanto l’Italia, ma quasi tutti i paesi europei, ad esclusione della Gran Bretagna che ormai viaggia in maniera distaccata dall’Ue ed opera su quei mercati del Commonwealth a cui è legata…
Bisogna inoltre mettere nella bilancia i nuovi diktat ordinati dal presidente Usa, che hanno scatenato di fatto una guerra commerciale, in particolare contro alcuni paesi europei, quali Francia e  Germania, ma anche contro quelle oltreoceano come la Cina, che analogamente ha scelto la linea dura, rifiutando di riaprire i negoziati commerciali, ma anzi  introducendo eguali dazi nei confronti di quella opposta superpotenza per circa 250 miliardi di dollari di merci… 
Una decisione quella di Pechino poco oculata, dal momento che essa ha molto più da perdere, visto che il proprio export verso gli Usa, ha dimensioni certamente più ampie rispetto a quelle certamente più contenute che dal Pacifico giungono in Asia…
D’altronde certe metodologie finora adottare, come quelle ad esempio di violare la proprietà intellettuale, oppure copiare i prodotti merceologici stranieri, non solo tecnologici ma anche alimentari (e proprio il nostro paese ne sa qualcosa), il tutto attraverso la vendita della propria merce ad un prezzo inferiore rispetto a quelli praticati dai mercato interni di quegli stati, ed infine… non meno importante, l’imposizione di cessioni di tecnologia a chi vuole entrare nel mercato cinese!!!
La guerra commerciale è iniziata e vedrete avrà conseguenze terribili, anche perché in tutto questo gioco di distruzione economica, qualcuno non starà semplicemente a guardare, ma anzi farà le proprie mosse per influenzare tutti quei mercati non controllati da queste due superpotenze e dall’Ue…
Mi riferisco alla Russia, pronta a tutto, anche ad imporre con la propria forza le sue regole… e malauguratamente non mi riferisco alla sola potenza economica…

I Tg italiani non ne parlano eppure rappresenta la più grande frode fiscale europea!!!

E’ la più grande frode fiscale mai perpetrata in Europa!!!
55 miliardi di euro finora stimati ma che potrebbero diventare molti di più, e sarebbe stata effettuata da un gruppo di manager bancari tedeschi che per anni ha agito con la complicità di quasi tutte le banche del loro territorio. 
La notizia avrebbe dovuto essere l’apertura di tutti i nostri Tg ed invece non ne hanno parlato, perché dietro la vicenda ci sono loro…le banche, e queste non possono essere toccate!!!
Sono diversi gli istituti di credito accusati della frode… 
Gli “indiziati” hanno sostenuto di essersi mossi nella legalità, ma i tribunali di tedeschi e non solo, li stanno indagando per truffa ed evasione fiscale su campo europeo. 
Gli investigatori tedeschi hanno scandagliato centinaia di transazioni incriminate, gestite in vari Paesi da istituti di credito come Santander, Barclays, Goldman Sachs, Bank of America, Macquarie Group, Bnp Paribas, Société Générale, Crédit Agricole e HypoVereinsbank del gruppo Unicredit.
Un insider che ha partecipato al sistema e conosce benissimo quel meccanismo, sta parlando direttamente con la Procura di Colonia. 
L’inchiesta, resa pubblica dalla gruppo di giornalismo “Correctiv”, ha ricostruito tutto il sistema infiltrando alcuni propri inviati: due giornalisti si sono finti miliardari in cerca di opportunità di investimento ed hanno così incontrato un banchiere. 
In sintesi il sistema funziona così…
Occorre  avere a disposizione alcune centinaia di milioni di euro per acquistare, tramite una banca affiliata al “gioco”, delle azioni quotate in Borsa nel periodo in cui le società distribuiscono i dividendi. 
Si acquista e poi si restituisce pochi giorni dopo il tutto, usando le agevolazioni che i residenti all’estero hanno sui dividendi delle società dei Paesi predati. 
Agendo con una banca complice e con dei partner residenti all’estero ci si può far restituire tasse mai versate e incassare decine di milioni di euro a spese del fisco di quel Paese… 
Un sistema semplicissimo ma rovinoso per l’erario!!!
L’hanno chiamato “Cum-cum” oppure “cum-ex”, inizialmente funzionava solo in un periodo dell’anno, il periodo di distribuzione dei dividendi, ma poi è stato allargato a tutte le stagioni…
L’inchiesta pubblicata su varie testate, 19 in 12 Paesi europei (in Italia ne ha parlato solo la Repubblica, ma sembra che la testata abbia voluto calcare più di tanto la mano…), è stata diffusa in tutte le aree geografiche in cui la truffa sarebbe stata perpetrata: Germania, Italia, Francia, Spagna, Belgio, Norvegia, Danimarca, Finlandia e in diversi altri Stati. 
Ma leggendo il lavoro direttamente dal sito di  di Correctiv, si comprende che la portata dell’inchiesta è davvero enorme. 
Il direttore Oliver Schroem ha detto che lo schema è sempre lo stesso ed è evidente quanto per l’Europa sia grave, “una rapina, un furto al fisco”.  
La tv pubblica tedesca Ard ha trasmesso l’inchiesta con un intervista all’insider che per evitare il carcere ha confermato il funzionamento.
L’aspetto più sorprendente è che dall’approfondimento della tv Ard, risulta che Wolfgang Schauble, l’ex ministro delle Finanze tedesco di Angela Merkel che un giorno faceva pure la morale all’Italia ed ai Paesi latini per i propri bilanci, sarebbe stato a conoscenza del sistema truffaldino almeno dal 2002, ma avrebbe avvertito gli altri Stati vittime e partner in Europa solo nel 2015. 
L’Italia ha avuto però danni meno ingenti grazie alla Procura della Repubblica di Pescara e alla fantomatica inefficienza che ci caratterizza. 
La Procura nel 2007 aveva scoperto la stessa frode messa in atto dai gruppi bancari Goldman Sachs, Merryl Lynch, Bnp Paribas e da alcuni fondi pensione inglesi e americani. 
L’indagine si chiamava “Easy credit” e la procura effettuò diversi arresti minacciando anche di mandare in galera i direttori delle banche. 
In quel frangente i rimborsi vennero restituiti e il caso archiviato, mettendo però in subbuglio i truffatori. 
Ma sembra ci si sia salvati soprattutto grazie alla burocrazia e all’inefficienza: i rimborsi da parte del fisco italiano non sono automatici, anzi possono richiedere anni, e questo ha impedito alla macchina da truffa di funzionare alla perfezione, inceppandosi.
L’insider tedesco che sta parlando a Colonia e che è stato intervistato dalla tv tedesca ha detto che non conosce banca che non abbia partecipato al sistema. 
Mentre questa storia sta sconvolgendo l’Europa e anche il New York Times ha dedicato un approfondimento al caso, in Italia non si ricordano tg o servizi televisivi che se ne siano occupati. 
Possiamo così in serenità continuare a parlare di argomenti più importanti, come dell’idraulico evasore che non rilascia le fatture alle vecchiette e ragionare con i grandi soloni del giornalismo su come eliminare il contante mettendoci, ancor di più di quanto non sia, nelle mani delle banche. 
L’Eu boccia la manovra del governo italiano, parla di deficit preoccupante, ma delle truffe compiute dalle banche non parla…
Certo sono le stesse che controllano le fila e gli uomini di quella istituzione… ed è il motivo perché vige il silenzio assoluto!!!
Vedrete non passerà molto tempo, che le procedure economiche (ipocrite e scorrette) previste nei confronti del nostro paese, scoppieranno dolorosamente in quelle loro infide mani, a causa di una ormai quasi certa…  prossima recessione!!!

Deficit sì… deficit no!!!

Con “deficit” in economia, si indica la situazione economica di un’impresa nella quale i costi superano i ricavi oppure di un ente pubblico nel quale le uscite superano le entrate!!!

L’uso più frequente del termine “deficit” riguarda essenzialmente il settore pubblico, dove per l’appunto si parla di deficit pubblico con riferimento alla differenza tra i costi dell’amministrazione statale, compreso il pagamento degli interessi sul debito pubblico e le entrate derivanti dalle imposte dirette e indirette versate da imprese e singoli cittadini…
Una cosa è certa, le politiche dei nostri governi in tutti questi anni, sono state fallimentari… in quanto – se pur ci hanno permesso di sopravvivere – non sono state in grado di realizzare alcuno sviluppo economico ed il paese è rimasto indietro di dieci anni… 
Da quanto sopra è evidente che vi sia la necessità di realizzare nuove politiche radicali!!!
Si di positivo c’è che il tasso di crescita del PIL nel nostro paese, ha eguagliato lo scorso anno, quello di Francia e Regno Unito raggiungendo l’1,6% e dovrebbe scendere all’1,4% quest’anno e all’1,1% al prossimo. 
Ma questa discesa è spiegata non con politiche che hanno invertito quei problemi strutturali, bensì quanto sopra è spiegato sia da un calo della crescita globale che dai mancati investimenti pubblici che negli ultimi anni sono stati ridotti a causa delle norme in materia di appalti pubblici e dai rigidi limiti di spesa.
Va inoltre aggiunta la presenza nel paese di una diffusa evasione fiscale, di un clientelismo corruttivo nella vita pubblica e la presenza di un nepotismo nel settore privato!!!
Non parliamo poi delle banche; la maggior parte di esse sono piene di debiti a causa dei prestiti compiuti o dei titoli acquistati (per di più carta straccia) appioppati successivamente ai loro clienti, mentre la parte restante è stata affrontata dai governi passati, sostenendo quelle banche e aiutandole nel diminuire i propri debiti, il tutto ovviamente a carico dei cittadini!!!
Ho letto sul delicato stato delle banche italiane e di come la maggior parte di esse possiedano 165 miliardi di capitale proprio, contro all’incirca 130 miliardi di crediti deteriorati netti, il che ovviamente implica un capitale in eccesso di 35 miliardi di euro!!!
Ne consegue che ci sarebbero oggi dei forti dubbi sulla solvibilità delle banche italiane, considerato che i prestiti totali delle banche ammontano a oltre 350 miliardi di euro…
I rischi  di una debacle sono evidenti: da un lato vi sono i nostri imprenditori che stanno cedendo i propri marchi alle holding internazionali, dall’altro gli investitori stranieri che osservando questa nostra attuale realtà, preferiscono rischiare le proprie finanze in altre nazioni!!!
Se si vuole invertire la rotta, se si vuole evitare una debacle finanziaria c’è bisogno di scelte coraggiose e ahimè impopolari, ma solo così, attuando quelle riforme necessarie, si potrà finalmente ritornare su quei parametri finanziari che hanno portato il nostro paese ad essere tra i migliori del mondo…
E’ tempo di sbracciarsi e di dare il meglio di se: basta più proclami inutili da quei palchi, basta con opposizioni sterili che ci hanno condotto fin dove siamo, basta con un’Italia divisa in due gruppi… con una parte, la più estesa e anche più povera e dall’altra, un gruppo ristretto legato alle caste, a cui non interessa minimamente le sorti di questa nazione!!!
Il problema è che bisogna fare presto… anzi di più: prestissimo!!!

Siamo forse in corso di collisione con l'Unione Europea???

E’ evidente a tutti che stanno provando a intimidirci!!!
I mercati mondiali, ma in particolare quelli europei, stanno tentando di usare la forza finanziaria, contro il nostro Paese…  
I piani di spesa da poco presentati dal nostro governo, hanno provocato intense perdite nei mercati europei, dopo che il nostro governo nazionale “giallo/verde”, ha presentato un budget con l’aumento del deficit…
Potrebbe essere la prima mossa contro le politiche finora utilizzate dall’UE…  
E difatti, la nuova coalizione (Movimento a cinque stelle e Lega) dimostra di essere unita, annunciando i piani di bilancio del 2019 che porterebbero a un deficit di oltre tre volte il divario di spesa compiuto nella precedente amministrazione, sebbene lo stesso resterebbe all’interno di quel limite prescritto dall’UE del 3% del PIL!!!
Il piano comunque prevede di giungere l’anno prossimo ad un deficit intorno al 2,4%, nonostante come abbiamo visto le critiche in questi giorni, del Ministro delle Finanze, Giovanni Tria…

In questo fine settimana lo spread è salito e le nostre obbligazioni sono calate, facendo aumentare il costo dei prestiti sui mercati internazionali, con una svendita delle nostre azioni bancarie…
Il rendimento o per meglio dire il tasso di interesse sul debito italiano è salito al 3,2%!!!
Gli investitori avevano previsto il rischio e difatti le nostre azioni sono scese di oltre il 3% sull’indice MIB a Milano, come analogamente vi sono state delle perdite in Germania ed in Spagna dove il Dax e el’Ibex è sceso dell’1,5%  mentre in Francia c’è stato un calo del 0,9 % sul CAC e a Londra, il FTSE è diminuito dello 0,5%.
L’indice bancario italiano è sceso del 6%, con le quote delle due maggiori banche del paese (Intesa- Sanpaolo e UniCredit), anch’esse in calo del 6%!!!
Hanno paura che “Il virus italiano possa diffondersi rapidamente negli altri paesi dell’UE.” e che i problemi del nostro settore bancario, possano contaminare anche quelli di altre nazioni… con la possibilità di riaccendere una nuova crisi finanziaria!!!
La verità è che la politica di austerità adottata dai governi Monti, fino al penultimo governo, quello di Gentiloni,  hanno determinato nel nostro paese una profonda povertà, in cui la disoccupazione è aumentata vertiginosamente e dove l’attuale crisi finanziaria ha aumentato il PIL, che non è più riuscito a ritornare a quel limite precedente alla crisi Berlusconi!!!
Il nuovo governo italiano, sta cercando di portare avanti un nuovo tipo di politica, totalmente diversa da chi finora l’ha preceduta e non vuole più sottostare a quel potere franco/tedesco, lo si vede anche in quelle politiche finora imposta all’Italia per l’immigrazione…
Il Governo Conte prevede di dare un reddito minimo per tutti coloro che sono senza lavoro, ed inoltre, welfare e pensioni più generose, lotta alla povertà e alla corruzione, contrasto all’evasione e forti tagli agli sprechi nella pubblica amministrazione…
I dettagli devono ancora emergere e il nostro Paese presenterà entro il 15 ottobre un progetto di bilancio alla Commissione Europea per la revisione, piano che sarà discusso e votato entro la fine dell’anno…
Ovviamente gli investitori si dimostrano preoccupati delle tensioni tra l’Italia e l’UE, le cui proposte potrebbero infiammarsi proprio nei prossimi giorni…  
D’altronde si sa… in Europa si sta provando con tutte la potenza – in particolare quella economica e finanziaria – a ribaltare questo governo, tentando insieme a quelle forze d’opposizione del nostro paese (un tempo governo colluso con quelle politiche europee…), di far cadere questa attuale coalizione giallo/verde, affinché si possa giungere nuovamente ad elezioni anticipate.
Sono lì dall’Europa a fare proclami: “Gli italiani non devono essere confusi; ogni euro in più di debito è un euro in meno per le autostrade, per le scuole, per la giustizia sociale“!!! A dirlo è il Commissario europeo per gli affari economici e finanziari… 
Sì… stanno tentando di intimorirci, ma non bisogna dimenticare come dietro i governi nazionali vi sono loro, quei poteri economici che governano il nostro mondo, gruppi come “Bilderberg”  che operano nell’ombra e che determinano le linee generali di una politica ridotta a mera consumazione dell’economia 
Interessi che provano a eliminare le politiche degli Stati nazionali e di quei diritti sociali, creando un’immensa classe nomade e precaria, disposta a tutto pur di sopravvivere, a cui poco importa della costituzione e dei confini nazionali e dove ciò che interessa è costituito da vincoli e trattati internazionali, economici e soprattutto bancari…
Comprenderete bene come quelle politiche di capitalismo finanziario e bancario, siano slegate dagli interessi ricercati da taluni governi, come ad esempio il nostro, poiché a quei potenti, poco o nulla interessa della “plebe” e di quelle politiche ispirate a migliorarle…
Il mondo, sia sotto il profilo del lavoro che delle garanzie sociali, è visto da quei fanatici come qualcosa di distaccato…
A loro interessa esclusivamente l’instaurazione di un governo unico mondiale, con un solo mercato economico, dove non sopravvivano identità e culture plurali, ma un’unica umanità asservita esclusivamente ai loro interessi!!!
Ecco il perché il nostro paese, deve in maniera celere indirizzarsi verso il modello “Brexit“!!!

Questa propagandata "compassione" è peggiore di quegli stessi criminali!!!

Quanta ipocrisia vi è in questo paese…
Insopportabili quei nostri politici che pur di manifestare contro l’attuale governo, sono lì subito a dichiarare: “Bisogna salvaguardare innanzitutto le vite umane…”.
Ma nessuno di loro ci dice in quali modi e come interrompere questo flusso migratorio che ha creato il più grande business di traffico d’esseri umani, dopo quello compiuto con la tratta degli schiavi africani nel XVI secolo…
Se si osserva in maniera obiettiva quanto sta accadendo, si potrà scoprire di come la similitudine è sconcertante… 
I moderni mercanti di uomini usano le stesse tecniche usate trecento anni fa e sono guidati dalla stessa mentalità come se, per loro, si fosse fermato il tempo!!!
Quanto sta accadendo oggi… non ha nulla a che fare con il salvare delle vite.
Nessuno, neppure quelle cosiddette ONG hanno interesse affinché qual flusso migratorio diminuisca. Anzi, tutt’altro… per loro quella sorveglianza imposta ora dal nostro paese sulla migrazione irregolare, crea non pochi problemi finanziari…
Se pensate per un istante a cosa ha dichiarato alcune ore fa un paese come l’Irlanda, che ha deciso di aprire le porte ai migranti… fino ad un massimo di venti unità, mi fa venir da ridere!!!
Ma di cosa stiamo parlando… chi ne vuole venti, chi dieci, chi ha preso una barca e sembra essere diventato il salvatore dei migranti e chi li ha fatti sostare per alcuni giorni nei propri porti, ed ha il coraggio di dichiarare d’aver fatto un’importante azione umanitaria…
Nel frattempo l’Italia si ritrova con mezzo milione di migranti, senza avere nel contempo alcun conoscenza reale della situazione, di dove questi siano realmente dislocati, a causa di quelle politiche sconclusionate dei governi Renzi & Gentiloni, che hanno permesso a chiunque di entrare in questo paese, senza aver valutato anticipatamente se, quanti giunti presso le nostre coste, fossero realmente profughi poiché scappati da quei territori ove sono presenti conflitti sociali o di guerra o se erano dei semplici criminali, che hanno deciso di fuggire dai loro paesi per non scontare pene o quant’altro a cui erano destinati… 
Il messaggio che si vuole fare passare e che tutte le vite vanno protette, ma come e in quali modi nessuno sa dirlo…
Secondo alcuni nostri politici, “incapaci” (sotto tutti i punti di vista..) di accogliere in casa propria uno solo di quei migranti, quest’ultimi, indipendentemente dallo status di immigrazione, dovrebbero avere accesso ai nostri servizi umanitari e ad un’assistenza sanitaria…
Non è giusto – secondo loro – maltrattare le persone per avere un adeguato controllo di frontiera, quanto compiuto oggi dal nostro governo è inaccettabile…
Strano, perché proprio le Nazioni Unite in una ricerca pubblicata, ha parlato di “criminalizzazione” di individui ed organizzazioni che forniscono assistenza umanitaria!!!
Si parla della Francia dove è stata vietata la distribuzione del cibo in alcuni campo profughi, oppure di molti paesi europei che hanno introdotto in questi anni leggi e barriere, che hanno di fatto limitano gli aiuti a chi era nel bisogno, mettendo così quelle persone in pericolo di vita…
Come dimenticare i migranti che si sono trovati di fronte ad un “muro” o a ostacoli sollevati appositamente per limitarne l’ingresso, limitando quegli aiuti essenziali, in particolare nei confronti dei bambini e degli anziani…
Ed ora, dopo che tutta l’Europa si è vista da lontano i problemi ed i costi derivanti da quel flusso migratorio, dopo aver osservato in maniera indifferente quanto accadeva nel nostro paese, ora dopo che il nostro Ministro degli esteri, Matteo Salvini, ha saputo far emergere il problema, tutti hanno “compassione” dei migranti che provano a giungere nel nostro territorio…
Mentre di quegli altri bloccati dinnanzi ai confini, spagnoli, turchi, bulgari, rumeni, ed anche sloveni e polacchi… o di quei paesi come il Regno Unito che  ha preferito uscire dall’Eu pur non sottostare al trattato di Schengen, nessuna parola d’indignazione!!!
Questa “criminalizzazione” manifestata nel nostro paese sotto forma di “compassione” è estremamente preoccupante!!!
D’altronde, celare le vere intenzioni dei migranti non è giusto, in quanto nascondono le reali intenzioni che spingono molti di essi a trasferirsi nei nostri territori, per ragioni che il più delle volte nulla centrano con la guerra o con l’instabilità sociale di quei loro paesi, ma sono ragioni prettamente personali, delle quali, il più delle volte, non siamo neppure noi a conoscenza….
Questa propaganda meschina compiuta oggi da quanti siedono al parlamento stando all’opposizione, insieme a quegli uomini di cultura, scrittori e giornalisti, che da sempre cavalcano l’onda del buonismo di sinistra, mi hanno fortemente stancato (per none essere ineducato…)!!! 
Sono come buffoni di corte, messi lì a servire il proprio padrone, osteggiando a seconda delle circostanze, il clima sociale di questo paese, sempre disponibile a rendersi ridicolo, quando si tratta di mostrare i muscoli e debole quando si tratta d’affrontare i problemi, come ad esempio quello di chiedere ai migranti, di dimostrare il loro status d’immigrazione prima di accedere in questo nostro paese… 
Peraltro, provate a recarvi nei loro paesi di provenienza e vedrete quante difficoltà vi sono, prima che vi permettano d’entrarvi liberamente… 
Ma si sa… parlare da noi è estremamente facile e ancora più spararle grosse: Non per nulla si diventa popolari!!! 

L'UE è convinta di punire il nostro paese a causa della posizione presa dal governo "giallo-verde"!!! Ahi, ahi, ahi..

Tralasciando quanto dichiarato finora da quegli inconcludenti esponenti dei vari partiti d’opposizione, che hanno saputo esclusivamente evidenziare il loro completo fallimento, sia a livello istituzionale nei confronti di quei partner europei, ma soprattutto hanno fatto emergere in questi giorni, la completa disaffezione da parte dei cittadini nei loro riguardi, basti vedere come sono andate le ultime elezioni amministrative…
L’Italia ha cambiato marcia, ma soprattutto la coalizione M5Stelle/Lega dimostra di essere unita, certamente sul fronte europeo…. ed in particolare ha saputo contrastare quelle imposizioni finora compiute a danno del nostro paese in qualità di membro dell’eurozona e grazie al sostegno concesso dai  governi Renzi/Gentiloni…
Ovviamente tutti nella comunità europea, sperano che ci possa essere nel nostro paese una crisi politica ( e non sono i soli…), affinché questo governo scelto dei cittadini ( e non dai banchieri europei…), possa finalmente crollare, affinché si ritrovi a dover affrontare per l’ennesima volta una elezioni, che conduca questa volta ad un governo più cedevole a sottostare  quelle volontà franco/tedesche… 
Sì… la verità è che si vorrebbe dare al nostro paese… una solenne lezione!!!
Hanno deciso difatti di forzare la mano, ci minacciano con lo spread, limitano gli investimenti, bloccano i finanziamenti, condizionare le esportazioni dei nostri prodotti e provano a realizzare tutta una serie di propagande scioviniste, affinché si prediligano in quei loro paese quei loro prodotti, a scapito dei nostri… 
Ma se l’UE e in particolare i paesi più ricchi decidessero di procedere per questa via, ho l’impressione che non farebbero altro che scaveranno la tomba finanziaria da soli, causando inoltre negli italiani, quel forte risentimento che già esiste e potrebbe allontanarci definitivamente da questa cosiddetta “unione europea”…
D’altronde quanto di errato vi è, nella condotta finora espressa dal nostro ministro degli interni, Matteo Salvini??? 
Le politiche migratorie decise dall’UE non hanno scaricato le proprie responsabilità sul nostro paese???
Non è vero che l’Italia, più di tutti loro messi insieme, si è sobbarcato l’onere dei migranti???
La politica migratoria non doveva essere un problema comune???
Ciascuno di essi, non sarebbe dovuto intervenire con il proprio sostegno???
Il cosiddetto regolamento Dublino III, non andava applicato in maniera egualitario e non doveva limitarsi al solo concetto per cui la responsabilità dei migranti è del solo paese nel quale i rifugiati giungono???
Veramente furbi…
Già, che senso ha stabilire che i rifugiati sono di responsabilità del paese in cui giungono per primi???
Ma scusate, se la norma internazionale impone alle navi di salvare i rifugiati dal mare per farli atterrare nel porto più vicino e sicuro, è logico che il nostro paese è quello che si trova nella migliore condizione per quei profughi, a causa della vicinanza con i paesi di provenienza dai quali partono, ad esempio la Libia…
Ma è altrettanto vero che ad esempio Malta, lo è ancor di più di noi, in quanto si trova per l’appunto a metà strada, tra noi e quelle coste libiche, eppure loro da sempre rifiutano i rifugiati!!!
Caz… allora questa norma internazionale procede con due pesi e due misure, ciò ha dimostrato che non vi è in essa alcuna equità, ma solo una convenienza da parte di alcuni stati nei confronti di altri certamente più svantaggiati, in quanto subiscono questa condizione a causa della loro posizione geografica… 
E cosa dire di quei profughi che non vogliono restare in italia, che vogliono congiungersi con le proprie famiglie, in Francia, Germania, Austria, Gran Bretagna, Olanda, ecc..  
Fino a poco tempo fa, la maggior parte dei rifugiati poteva trasferirsi dove volevano, ma dal 2015, proprio la Francia, la Germania e l’Austria hanno chiuso i loro confini, costringendo così quei migranti a rimanere bloccati in Italia!!!
Ma quanto sono furbi questi nostri partner europei… e dove sono stati i nostri Presidenti del consiglio in questi anni… certo cenavano nello stesso piatto e difatti in quel periodo nessuno di quei premier europei si è mai lamentato di questa situazione, non solo ingiusta, ma soprattutto finanziariamente gravosa, in un momento in cui proprio il nostro paese, stava cercando di risalire da quel periodo di recessione del 2011…
Ed allora è bene che l’Europa comprenda che siamo ad ultimatum… o si modifica il regolamento di Dublino III e s’iniziano a pagare tutti i costi di integrazione e sostegno di quei poveri migranti presenti nel nostro paese, altrimenti inizieremo forzatamente a trasferirli ai confini con i loro stati, facendo scegliere loro dove volere andare…
Allora sì che potremmo vedremo con quanta umanità sapranno accogliere quei migranti… 
Bisogna riformare il regolamento di Dublino III ed il processo di cambiamento non potrà essere posticipato… perché tra un po, si rischia di perdere qualche vita umane a causa della negligenza europea… e quei morti saranno principalmente sulle coscienze dei Sig.ri Emmanuel Macron e Angela Merkel, perché sono loro che devono prendere l’iniziativa di persuadere tutte le forze oggi dissenzienti all’interno dell’UE!!!
Perché è bene che si comprenda che senza l’Italia… non ci potrà mai essere alcuna UE, in quanto verrebbe a mancare la nazione che certamente più di tutte, ha saputo garantire quei valori umanitari su cui essa stessa era fondata, ed il rischio che oggi corre l’Europa è quello di vedersi improvvisamente frantumata!!!.
Peraltro, con una situazione grave come quella che sta attualmente affrontando, con gli Usa e le nuove regole sui dazi, con una Russia con cui non da tempo non si parla ed una Turchia che non rispetta le regole, a cui si sommano paesi come la Polonia e l’Ungheria che stanno minando i valori su cui si era basata, ecco… di una cosa sono certo: Senza il nostro paese, questa l’UE ha scarse possibilità di restare ancora unita!!!

#boicottiamoiprodottitedeschi

Ha avuto un gran coraggio il presidente della Commissione Euroepa, Jean Claude Juncker, a dire a noi: “Gli italiani devono lavorare di più, essere meno corrotti e smettere di incolpare l’Ue per tutti i problemi dell’Italia“!!!
Minchia… ci vuole risolutezza a dire quelle parole quando proprio il suo paese, la Germania, passa soltanto a chiacchiere come onesto, corretto e inflessibile, mentre i numeri dicono tutt’altro e cioè che l’economia sommersa vale 350 miliardi di euro e le tangenti 250 miliardi di euro…

Vorrei ricordare a quel presidente (colpito sicuramente da demenza senile), alcuni scandali che hanno colpito quello suo Stato così integerrimo…
Ad esempio quanto accaduto alla Volkswagen… indagata per manipolazione di mercato nell’inchiesta nata dal filone del “dieselgate“, oppure quanto rivelato dal dipartimento di giustizia americano sulle auto della Mercedes ed in particolare sull’esistenza di un software in grado di aggirare i test di omologazione dei motori a gasolio, cui si aggiungono gran parte dei modelli Audi, Seat, Skoda e dove proprio la Procura di Stoccarda, ha messo sotto inchiesta Matthias Mueller, attuale Ceo sul capitolo Porche!!!
E cosa dire su quanto accaduto alla ThyssenKrupp e alla condanna dei suoi dirigenti??? 
Continuando, forse il Presidente non ha letto quanto ha scritto Der Spiegel sul presidente della Confindustria tedesca, Ulrich Grillo, coinvolto in una serie di pagamenti di tangenti in Grecia, quando era a capo delle società Rheinmetall e Stn Atlas.
D’altronde è dai risultati dello studio di consulenza internazionale “At Kearney” che giunge il dato più interessante  è cioè che in valori assoluti, l’economia sommersa tedesca è la più consistente di tutti i Paesi europei: 350 miliardi di euro pari al “nero” di Gran Bretagna, Belgio, Svezia, Irlanda e Austria messe insieme e superiore di circa 20 miliardi al “nero” del nostro stesso paese… stimato in 333 miliardi!!!
In Germania negli ultimi anni vi sono stati numerosi crack finanziari e industriali, a riprova di comportamenti disonesti da parte di quei loro manager e politici corrotti… che superano per danni causati, quelli compiuti nel nostro Paese…
Senza tener conto inoltre di tutta una serie di ministri, segretari di Stato e cancellieri vari, che che sono passati dalla politica all’industria e viceversa e quindi per le vie giudiziarie… senza che nessuno di quegli organi d’informazione ne parla…  
D’altronde conosciamo bene storicamente, la disciplina e il rigore, a cui sono inquadrati i suoi cittadini… ecco perché da loro, i corrotti ed i delinquenti, ricevono una particolare protezione legale, affinché quei loro atti corruttivi vengano insabbiati…
E’ quindi ora di dire basta a questa dittatura Tedesca e dell’Europa… sull’Italia!!!
Basta acquistare i loro prodotti taroccati… passati per buoni e poi scoperti come fossero alterati…
Basta comperare nei loro supermercati,  lasciamo a loro quei prodotti, di cui non siamo minimamente sicuri della qualità!!!
Ed ancora basta di sentirci umiliati e defraudati del nostro diritto di decidere o a quale governo!!!
Sono finiti i tempi in cui i nostri leader di centro destra e/o centro sinistra si son venduti, uno per le proprie aziende e l’altro per le proprie tasche… 
Ed infine basta con gli aiuti, che dovrebbero permetterci di sopravvivere… ma noi, non vogliamo più sopravvivere, ma VIVERE!!!
Sono quindi a chiedere ad ogni cittadino italiano “libero” di boicottare i prodotti tedeschi, quelli cioè che riportano sulle confezioni il codice a barre 400-440. 
Mi dispiace dover lanciare questo #hastag: #boicottiamoiprodottitedeschi 
Sono convinto che gli amici connazionali tedeschi, le loro industrie e i loro lavoratori, non meritano di essere colpiti da un atteggiamento così provocatorio, ma devono altresì comprendere, che qui in Italia… non ci sono coglioni o delinquenti a modello “Gomorra“, ma persone perbene, che ogni giorno (pur non recandosi a Bruxelles), si alzano per andare nel proprio posto di lavoro, per rendere più dignitosa e onesta non solo questa terra, ma tutta l’Europa…
  

Perché la crisi politica italiana, tiene in allerta il mondo intero?

Germania, Spread, Merkel, Usa, Francia, Macron, Putin, Investimenti, Borse, Economia, Bruxelles, Finanza, Banche, Patria, Eu, Populismo, Euro… 
Quante parole sono state espresse in questi giorni, per descrivere la crisi politica che sta colpendo il nostro paese…

Mi chiedevo: Ma perché è così importante, quanto sta accadendo da noi?
Non hanno altro che pensare??? 
Perché non pensano ai loro di problemi invece di guadare incasa nostra???
L’Italia, dopo anni di governi fantocci, ma soprattutto dopo mesi di trattative tra i due partiti che hanno ottenuto il successo elettorale (definiti da molti intellettuali esteri “anti-establishment”), ecco dopo tutte le critiche, sono riusciti incredibilmente a legarsi, per formare un governo di coalizione…
Ed allora sarebbe opportuno dire al mondo intero: State tranquilli, abbiate fede, peraltro l’economia italiana è la terza più grande della zona euro, anche se per lungo tempo, è stata sofferente… 
Ed allora ho capito… sì ho compreso che è questa la preoccupazione più rilevante per l’UE, e soprattutto per i mercati globali in generale…
Perché per la prima volta, da quando è stata fondata la Repubblica, il popolo… anzi i “populisti” italiani, sono sul punto di assicurarsi un mandato pieno superiore al 50%, con un consenso popolare così ampio che non ha precedenti, neppure quando la Dc governava il paese…
La battaglia in corso non è per come in molti pensano, tra i partiti e/o coalizioni, tra quelli storici e questa nuova unione “Lega-M5Stelle”, il problema fondamentale è tutt’altro, ed in gioco vi è il potere, il restare nell’Eu, la battaglia è tra questi partiti populisti euroscettici e tutti quei legislatori dell’establishment legati all’UE .
L’intensificarsi dei disordini politici di questi giorni, ha spinto alcuni analisti mondiali a dare l’allarme sui segnali di “contagio” che si potrebbero avere su paesi come Spagna e Portogallo, che si ritengono essere più potenzialmente esposti, rispetto ad altri europei…
D’altro canto, l’incertezza politica del nostro paese ha ricondotto dopo tanti anni, ad una crisi economica, solo perché le trattative per formare un governo, non si incanalavano verso quelle decisioni prese da quei gruppi esteri che di fatto ci governano… che ci prestano i soldi e che quindi, decidono chi deve rappresentare il nostro paese e chi no!!!
Ecco perché l’Italia in questi giorni è tornata al punto di partenza, ecco il motivo per cui lo spread ha ripreso a salire… 
Sono questi i reali motivi per cui il nostro Presidente – non dimentichiamoci, sostenuto dal precedente governo pro-UE (mai votato dai cittadini) – ha deciso di non accettare la nomina presentatagli dal Prof. Conte, e cioè, quella del candidato “euroscettico” Paolo Savona, quale ministro dell’Economia…
Ed è il motivo per cui è stato immediatamente nominato il prof. Carlo Cottarelli, il quale come si sa, è stato ex primo ministro ad interim, ex funzionario del Fondo Monetario Internazionale (FMI), noto come “Mr. Scissors” per la sua reputazione riguardo ai tagli alla spesa pubblica in Italia, ed ora incaricato di pianificare le nuove elezioni del paese e superare il prossimo budget…
D’altronde, se di noi all’estero si scrive: “È uno dei più grandi paesi indebitati al mondo … ha un tasso di disoccupazione dell’11% e la sua economia è ancora inferiore a quella del 2007, mentre la maggior parte delle principali economie si è ripresa. C’è chiaramente un requisito strutturale, riformare qui, per riconquistare la fiducia “, come si è potuto pensare per un istante, che ci avrebbero lasciati liberi!!!
Se volessi paragonare l’attuale situazione, ad un gioco potrei dire che il nostro paese, rappresenta l’interno di un videogame… mentre tutti noi rappresentiamo i suoi giocatori; loro di contro, quelli che ci governano… sono fuori: Manovrano i tasti di quei “controller“!!!   

"Uomini, mezz’uomini, ominicchi, pigliainculo, quaquaraquà… a cui si aggiungono escort e vallette varie!!!

Ci sono tutti… 

In questi giorni d’intesa tra M5Stelle e Lega, gli altri partiti sono freneticamente infuriati… già, hanno una paura matta che questo possibile governo si compia, ma soprattutto delle conseguenza che quelle riforme programmate, possano causare alle loro posizioni privilegiate…
Altro che reddito di cittadinanza, Eu, Tav, ecc…, questi temi tanto strillati,  rappresentano per loro il minor problema!!! 

Sì… perché a  “Loro” interessa principalmente salvaguardare quelle poltrone acquisite ed evitare eventuali inchieste giudiziarie, su quanto abbiano potuto commettere nel corso di questi anni…

Questi “mestieranti” della politica… non vogliono minimamente rinunciare a quei privilegi, a quelle indennità ottenute, desiderano poter procedere per come finora fatto, grazie a quei livelli corruttivi e clientelari, che proprio in questi giorni stanno ovunque emergendo…

Desiderano continuare come nulla fosse, evadendo e portando all’estero,  verso quei noti paradisi fiscali, i milioni di euro accumulati illegalmente e nel contempo, trasferiscono all’estero o su altre Holding di comodo straniere, quei loro interessi…
Ed infine, per non perdere quel potere acquisito, provano a condizionare i cittadini attraverso i mass media, influenzando quei loro pensieri, propinando loro notizie “fake” e dichiarazioni pilotate, vere e proprie propagande politiche, ben realizzata da quegli individui “servili“, perfettamente rappresentati dal grande Sciascia… che prima, molto prima di altri, aveva compreso verso quale modello “corrotto”, si stesse dirigendo il nostro paese…

Ad ascoltarli viene il vomito!!! 
La cosa assurda, è che hanno la presunzione di presentarsi a noi, in quelle Tv pubbliche… di fatto gestite dai loro partiti politici ed anche quelle private, non ne sono escluse, in mano a quei loro padroni, che allontanano tutti coloro, che non sottostanno ai loro ordini…
Ed allora eccoli quei cosiddetti “liberi” direttori, che a seconda dello schieramento politico a cui appartengono, realizzano quei propri articoli a modello propaganda: fascista, comunista o democristiana… a secondo chi è che li paga!!!
Sono convinti che i cittadini abbiamo ancora i prosciutti negli occhi; non hanno compreso – o forse non vogliono accettarlo – che questi ultimi, il 4 Marzo, si sono espressi!!!
S è visto come la preferenza, sia di chi ha votato, ma soprattutto di chi si è astenuto, non sia andata a loro, già… a quei partiti corrotti e clientelari, ma bensì alla Lega e al M5Stelle!!!
Che si facciano una ragione, il vento è cambiato e di quest’ultime dichiarazioni espresse da qualche ex leader – a promozione della propria candidatura a Presidente del Consiglio – non abbiamo nulla che farne, anzi tutt’altro… la bocciamo immediatamente, peraltro abbiamo visto negli anni in cui questi signori hanno governato, quali scempi abbiano saputo compiere e se oggi il nostro paese è in questa profonda recessione… dobbiamo ringraziare proprio a loro!!!
Quindi per una volta, fateci una cortesia: Toglietevi dai co……..!!!

FINANCIAL TIMES: "L'Italia, non può permettersi di rimanere in stallo!!!!

Sappiamo bene cos’è nel gioco degli scacchi…
Lo stallo è il termine con cui si indica la situazione in cui un giocatore non ha a disposizione mosse effettuabili pur non trovandosi sotto scacco… lo stallo quindi determina la fine immediata della partita col risultato di patta!!!
C’è anche un’altra condizione che descrive perfettamente lo stallo ed è quello che accade quando un aereo entra in una condizione di stallo aerodinamico e, al limite, causare anche una entrata in vite. 
È la stessa situazione che il nostro paese sta affrontando, dove i pochi sforzi profusi, non permettono alle parti d’incontrarsi per formare un governo…
Ciascuno di essi non vuole perdere, ma soprattutto non vuole far avvantaggiare il proprio avversario…
Tutti però vogliono vincere… o meglio, vogliono quelle poltrone tanto ambite, e nessuno di essi vuole rinunciarci, sia per quanto concerne deputati/senatori che per tutti coloro che aspirano a diventare ministri e quant’altro…
Si gioca tutto in quelle cariche dello Stato… e nessuno di essi vuole rinunciarci!!!
Ovviamente il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sta facendo i salti mortali per far incontrare le parti o quantomeno far convergere i partiti a trovare una soluzione compatibile con i vincoli a cui siamo legati… 
Prova in tutti i modi a rassicura le cancellerie e soprattutto i mercati internazionali… che rappresentano il vero problema di stabilità di un paese… 
Ci si è già dimenticati del periodo “Spread”…  e della crisi attraversata e per molti versi, ancora presente???
Ecco perché è importante comprendere quanto arriva da un noto editoriale estero, il “Financial Times”,  che descrive l’attuale situazione politica come “il più grosso terremoto politico in Europa… dopo la Brexit”. 
Lo ha considerato un vero e proprio “grido di protesta” degli elettori, che hanno concesso una quasi vittoria al M5Stelle e Lega, considerati ancora “inesperti outsider”… ed una una delle ragioni per cui ancora oggi, i mercati finanziari non sembrano turbati da questa situazione di stallo, è perché vi è una figura rassicurante, rappresentata dal nostro Presidente Mattarella…
L’italia ha bisogno di stabilità… è forse un governo di coalizione M5Stelle-Lega, premiato dagli elettori, non viene visto come un’ipotesi totalmente impossibile, anche se questa alleanza potrebbe non durare a lungo… in particolare dovendo tenere dietro le quinte un’ex premier, poco adatto a non fare la “prima donna”…
Ma l’Italia, non può permettersi di rimanere in stallo… una paralisi prolungata sarebbe la rovina di questo paese, per cui, qualunque sia la composizione del prossimo governo, bisogna fare presto!!!
Perché i problemi ci sono tutti… da una un’economia ancora in crisi segnata da una recessione, da un aumento del debito oltre il 120% del PIL e soprattutto vi è quel tasso di disoccupazione, giunto ormai ad un livello insopportabile, in particolare per i più giovani. 
Non va dimenticato che indirettamente questa nostra instabilità, si ripercuote su tutta il vecchio continente, anche perché il nostro paese rappresenta la terza più grande economia nella zona euro, è può diventare una minaccia per l’Europa. 
Se le parti non si metteranno d’accordo… il presidente potrebbe giocarsi la carta di un governo ad interim, visto dagli elettori dei due partiti vincenti… la peggiore soluzione possibile, ma quantomeno si potrebbe iniziare a formulare una legge elettorale che premi – come accade in Francia – il partito di maggioranza…
D’altronde con questa situazione, non ci potrà essere alcuna crescita e seppur restando stabile, resterà sostanzialmente sotto la media Ue, a causa del persistere ed elevato del debito pubblico, ma soprattutto della bassa produttività e degli alti costi fiscali, politici e burocratici, che stanno di fatto, sempre più… frenando la crescita.

La "black list" dei paradisi fiscali e i nomi di quanti hanno i conti cifrati lì…

Sì… di nomi famosi c’è ne sono tanti… 

Da Bono alla Regina Elisabetta, da Hamilton alla Nike, passando ovviamente per gli abituali ministri, segretari di Stato e imprenditori di tutto il mondo…
Sono solo alcuni nomo di “vip” e/o di multinazionali evidenziati nei documenti di quei giornalisti investigativi Ijc che hanno portato alla luce di quelle enormi quantità di denaro, spostate verso paradisi fiscali. 
L’ultimo scandalo si chiama per l’appunto “Paradise Papers”, ma prima vi erano stati i “LuxLeaks” ed i “Panama Papers”.

Un fenomeno che ogni anno sottrae alle casse dei paesi membri una cifra che oscilla tra i 50 e i 70 miliardi di euro!!!

Ora come sempre, dopo che il denaro è traslato verso quei paesi blindati, l’Ue cerca di farsi sentire… e lo fa per bocca del proprio commissario agli Affari fiscali Pierre Moscovici, il quale ha invitato il Consiglio europeo che riunisci i ministri delle Finanze, a definire entro quest’anno la lista nera dei paradisi fiscali. 
Una vera e propria “black list” che dovrebbe essere varata il 5 dicembre, anche se non mancano resistenze e tentennamenti, in particolare proprio dal nostro paese…. 

Il commissario Moscovici ha inoltre dichiarato che nella lista, non ci sarà alcun paese dell’Ue, poiché un paradiso fiscale non è certamente un paese che rispetta gli standard di buona governance!!!
I paesi quindi che compaiano nella lista nera, hanno tempo fino al 18 novembre per rispondere ai rilievi sull’applicazione degli standard fiscali di trasparenza e di contrasto all’evasione….
La stessa Ue ha inviato delle lettere a quei paesi ora inseriti provvisoriamente nelle black list, per ottenere chiarimenti e spingerli a modifiche sotto minaccia di essere esclusi dai sistemi bancari internazionali…

D’altronde lo sanno tutti di come questi paradisi fiscali, rappresentano un mondo parallelo dell’evasione fiscale,  dove la maggior parte di quei suoi clienti, non sono altro che di fatto, veri e propri truffatori!!!
Speriamo quindi che una volta e per tutte, di quanto ora detto, non rimangano soltanto parole… affinché quei giornalisti d’inchiesta autorevoli non diventino vittime di quel sistema organizzato e criminale… vedasi per ultimo quanto accaduto alla blogger Daphne Caruana

Galizia, uccisa in un vile attentato a Malta” il 15 ottobre scorso!!!
Una cosa è certa… “ la battaglia contro evasione ed elusione fiscale va condotta a livello globale, creando un organismo intergovernativo che coinvolga tutti gli Stati, da quelli più ricchi a quelli più poveri…  che sono quelli maggiormente colpiti”.

Solo così si potrà contrastare questa piaga sociale, che distrugge l’economia di un paese…  come  per l’appunto l’Italia, che si posiziona in questa vergognosa classifica, tra le prime nel mondo, quale conseguenza del mancato gettito dell’evasione fiscale…

La Banca d'Inghilterra si prepara al "Brexit"

Una notizia interessante: pronto un piano per “liquidità illimitata per le Banche britanniche”. 
Dopo le dimissioni dalla direzione generale della British Chambers of Commerce, la Camera di commercio britannica, John Longworth spiega i motivi della sua scelta a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea in un articolo pubblicato sul quotidiano “The Times”.
Innanzitutto, Longworth denuncia una campagna referendaria nel segno dell’iperbole e della disinformazione, con “un governo chiaramente di parte” che non garantisce un dibattito all’insegna dei fatti. 
L’esecutivo, accusa, “sta giocando il gioco pericoloso di promuovere l’idea che lasciare l’Ue sarebbe un disastro“; ciò, a suo parere, non e’ vero e la diffusione di questo messaggio potrebbe danneggiare le prospettive del paese, soprattutto nel caso in cui decidesse di lasciare l’Ue e dovesse negoziare i termini del divorzio.
Promette quindi, libero dall’impegno di direttore della Bcc, di dare il suo contributo nelle prossime settimane facendo parlare i dati. Longworth ricorda, quindi, di essere sempre stato a favore dell’appartenenza a una Ue riformata; tuttavia, le ricerche degli ultimi anni e l’esito, molto inferiore alle aspettative, della rinegoziazione con i partner condotta dal primo ministro, David Cameron, lo hanno convinto che l’Ue sia “incapace di riforme significative”.
“Avremo un futuro più brillante se lasciamo, ma bisogna fare questo passo adesso, prima che sia troppo tardi”, afferma. 
Ci sono argomenti validi su entrambi i fronti e la comunità d’impresa e’ divisa, ammette, infine, Longworth, concludendo, tuttavia, che la scelta è “tra il diavolo e il mare aperto”, ma che restando col diavolo si rimarrà sempre prigionieri mentre l’alternativa può’ essere perfino lo sbarco in un paradiso tropicale.
Intanto, la Banca d’Inghilterra prende molto sul serio la possibilità che vinca il Brexit e si prepara a proteggere le banche del Regno Unito dalla carenza di liquidità nell’eventualità di un voto referendario a favore dell’uscita dall’Unione Europea, segno del crescente nervosismo delle autorità sui possibili effetti del pronunciamento popolare.
La Boe, riferisce in questo caso il “Financial Times”, ha annunciato che darà’ alle banche commerciali tre eccezionali opportunità di ricorso al credito senza limiti appena prima e subito dopo il referendum sull’Ue, in programma il 23 giugno, per prevenire il ripetersi del caos della crisi finanziaria del 2007-2008.
Il piano, che i collaboratori del cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, negano sia stato orchestrato d’intesa col Tesoro, rafforza l’allarme sul rischio di instabilità economica e turbolenze sui mercati finanziari in caso di Brexit.
Gli anti-europeisti, invece, ipotizzano interferenze del governo e accusano il banchiere centrale, Mark Carney, di essersi fatto trascinare in quello che definiscono il “Progetto paura” del fronte europeista. Carney ha ribadito l’importanza di restare fuori dalla mischia politica; era noto che l’istituto stesse lavorando a un piano di emergenza e ora ha annunciato tre operazioni pronti contro termine per il 14, il 21 e il 28 giugno.
L’impiego di simili strumenti era stato previsto anche nel 2014 per il post referendum sull’indipendenza della Scozia, ma il piano fu reso noto solo a voto concluso. 
In ogni caso, i sondaggi continuano a dare vincente in Brexit, che sarebbe in testa di 5 punti già ora, quando la campagna referendaria in realtà non è ancora entrata nel vivo. Il voto sarà il 23 giugno prossimo. 
Da il nord.it

La ricostruzione: un sistema che crolla…

Vi ricordate le case costruite in tempi di record per dare aiuto ai terremotati dell’Aquila???
L’allora Presidente del Consiglio… Silvio Berlusconi, messo in prima fila per propagandare quel suo intervento realizzato attraverso un bando coperto da un finanziamento dell’Unione Europea ( 500 milioni di euro… ), dimostra che queste unità abitative – forse sì – resisteranno a eventuali prossimi terremoti… ma di certo non dureranno tanto a causa dell’incuria umana, stanno infatti… crollando!!!
Proprio ieri a Cese di Preturo, insediamento costituito da circa 4.500 alloggi, dove oggi vivono circa 16.000 persone, alle ore 12,30, nello stabile di Via Volonté, un balcone al secondo piano è crollato finendo sul terrazzo dell’appartamento al piano inferiore.
La fortuna ha voluto che proprio in quel momento non ci fossero persone affacciate in nessuno dei due balconi ed ora – come sempre da noi, visto che nessuno si occupa di verificare gli edifici pubblici e di relazionare sulle eventuali manutenzioni da doversi svolgere – ci si accorge – come d’incanto – che l’edificio ha un problema strutturale…
Ma guarda un po’… adesso saranno i periti nominati che dovranno capire cosa è accaduto… si svolgeranno nuove analisi perché c’è il sospetto che il difetto sia costruttivo.
Se i controlli dovessero confermare il difetto di costruzione, anche le altre palazzine saranno evacuate… intanto comunque l’edificio è stato dichiarato inagibile e le persone che lo abitavano sono di nuovo senza casa…
Nel contempo i finanziamenti si sono volatilizzata e le imprese che le hanno costruite pure… tutte fallite ( imprese ovviamente amiche del Presidente Berlusconi e del suo amico Guido Bertolaso, Commissario dell’emergenza e Resp. Capo della Protezione Civile ) senza che queste abbiano garantito i lavori – come obbligo fare – con polizze decennali postume… ed ora invece… tutti spariti!!!
Le chiamavano antisismiche… ingegneria tecnologicamente avanzata, progetto C.A.S.E – Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili – la cosa buffa è che queste case non si sostengono neanche da sole…
Abbiamo visto come a queste costruzioni siano successivamente seguiti scandali, polemiche, tangenti, ecc… quel solito metodo che vede coinvolti non soltanto i soliti politici e quello squallido sistema imprenditoriale italiano, ma con l’aggravante che professionisti quali ingegneri, architetti, geometri, geologi, ecc…,  invece di operare nella fase progettuale ed esecutiva con la massima professionalità, nel rispetto delle norme previste in materia di lavori, attraverso il controllo sulla regolare esecuzione dei lavori, la specificità delle forniture e la posa dei materiali adeguati con quanto progettato, diventano loro stessi, strumenti di collusioni, mistificazioni, alterazioni, per raggiungere quell’unico obbiettivo fondato sul dio denaro e cioè utilizzando tutti quei possibili stratagemmi per lucrare e far lievitare così gli importi dei lavori – vedasi perizie di varianti in corso d’opera, riserve, sostituzione delle voci di capitolato con altre di maggior costi e/o realizzando quelle calcolate in maniera difforme, riducendone le quantità dei materiali elementari e decurtando spesso le fasi lavorative attese, differentemente da quanto redatto nel capitolato d’appalto, infischiandosene se la struttura che andrà ad ospitare delle famiglie, abbia alla fine quelle regolari condizioni di stabilità e sicurezza e confort, viste le vicissitudini dalle quali, proprio quelle famiglie provengono… 
Questo è un sistema collaudato, che appartiene a quasi tutte le grandi opere pubbliche…
Abbiamo assistito in questi anni allo scempio effettuato di denaro pubblico, su opere rese non utilizzabili grazie allo scarso controllo sulle esecuzioni e sulle forniture effettuate da quegli uomini addetti proprio al controllo, vedasi Progettisti, D.L., R.U.P. Collaudatori, ecc…
A quanto sopra bisogna inoltre aggiungere la mancata verifica del personale dipendente in molti casi non idoneo, irregolare e sottopagato, senza alcuna verifica da parte dei Coordinatori della Sicurezza, delle norme previste – vedasi D.Lgs 81/08 e s.m.i. – ad iniziarsi dalla verifica e utilizzo dei Dispositivi di Protezione, individuali e collettivi, la conoscenza dei rischi cui vanno incontro, ma soprattutto la dimostrazione che i preposti, addetti alle emergenze, manovratori di mezzi d’opera, abbiano eseguito quei Corsi necessari di formazione presso gli Organi Paritetici autorizzati e non quegli attestati – semplici dichiarazioni su fogli di carta – ottenuti on-line!!!
Inoltre, ancor più grave è la gestione dei sub-appalti, i quali finiscono per trasferire risorse economiche ad imprese compiacenti d’indubbia provenienza, poiché essendo queste opere, realizzate in misura d’emergenza, vengono affidate a queste – in subappalto – in deroga al sistema di controllo e di verifica, così come previsto dall’Art. 118 D.LGS163/2006 e s.m.i..
Cosa aggiungere… viene il voltastomaco a pensare che individui apparentemente onesti… possano vendersi per qualche migliaia di euro in più… 
Nuove inchieste, ulteriori indagini, forse chissà qualche condanna… ed un sistema che miete sempre le solite vittime e che continua indisturbato con le stesse modalità….!!!