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Un mondo in guerra!!!

Avevo scritto in un mio precedente post, di come la guerra in Ucraina sarebbe passata, a breve, in secondo piano…

Difatti, prevedevo l’avvio di tutta una serie di nuovi conflitti nel mondo che avrebbero portato l’opinione pubblica a “distrarsi” da quel conflitto russo/ucraino, alimentando viceversa in molti Stati, ma soprattutto i media/social ad occuparsi di quanto andava in maniera inattesa emergendo e obliterando così quella guerra fin qui combattuta…  

Non so dire se vi sia un filo logico che unisce tutti questi eventi e quelli che a breve ahimè li seguiranno, ma di sicuro vedere come prima in Etiopia ed a seguire, Yemen, Sael,  Afghanistan, Sudan, Haiti, Colombia, Nigeria, Azerbaigian, Nagorno-Karabakh, Myanmar oltre naturalmente l’Ucraina, a cui ora si è sommata la crisi mediorientale, nuovo conflitto israelo/palestinese che potrebbe ampliarsi in una guerra contro Libano e Iran, qualche sospetto al sottoscritto lo ha fatto sorgere… 

Comprenderete come da quanto sopra il mondo stia diventando un immenso focolaio di guerre!!!

Israele ora – dopo gli attacchi di Hamas e le incursioni lungo la striscia di Gaza – per nome del suo premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato come il suo paese sia di fatto in guerra e che il nemico pagherà a caro il prezzo quest’ultimo assalto improvviso.

Certamente l’impressione che noi tutti abbiamo ricevuto e che si sia sottovalutata una minaccia che sicuramente da mesi era in preparazione, ma non solo, si ha la certezza di come la guerra in Ucraina sia divenuta modello per quella frangia militare per la liberazione della Palestina.

I miliziani infatti stanno operando con armi tecnologiche e psicologiche, già… agli abituali razzi ora vengono utilizzati droni, veicoli alianti elettrici, ma non solo, Hamas sta diffondendo nei social una serie di video agghiaccianti nei quali vengono mostrati filmati con prigionieri catturati, sia civili che militari. 

Immagini dal forte impatto emotivo, che servono ad evidenziare la sofferenza di quei cittadini israeliani, ma non solo, alimenta l’antisemitismo nei confronti di quel popolo ebraico contro cui da sempre gli estremisti palestinesi (e non solo essi…) combattono!!!

Una cosa è certa, i conflitti nel mondo si stanno sempre più espandendo ed il rischio è di veder emergere taluni potenze che nei loro programmi indicano di voler ambire a nuove egemonie; grandi e piccoli Stati, penso ad esempio alla Corea del nord, alla Cina, a quegli stati dell’America latina o dell’Africa, ma vi sono anche le organizzate milizie privati, come il caso della Wagner, battaglioni stranieri a volte pagati, a volte volontari, che si schierano a seconda della provenienza del denaro, da una parte e/o dall’altra dei conflitti…

Ed ora infatti anche Hamas, approfittando della generosità di alcuni soggetti esterni come Iran ed Hezbollah, portano avanti la loro guerra contro Israele.

Sono certo che qualcuno sta spingendo affinché ciò avvenga, già… nulla è lasciato al caso e dietro a quelle guerre vi sono i grandi industriali, produttori di armi che stanno beneficiando di tutti questi conflitti armati e che vedono ogni giorno che passa, aumentare a dismisura il loro già enorme profitto!!!

Cari Interisti, mi vergogno di essere "Juventino"…

Comprendo il voler esser tifoso, quel manifestare la propria squadra di appartenenza, intuisco altresì certe frasi dette a mo’ di sfottò (anche se quando offensive non le approvo…) oppure quel voler essere a tutti i costi degli accesi sostenitori, quasi a modello “fanatici”, sì… della propria squadra, ma mai capaci di criticare quando serve…

Sì… sono “Juventino”, da sempre credo, da quando mio padre mi ha trasmesso quella sua passione per una squadra di calcio di cui non sapevo nulla…

Già…  ascoltava la domenica le partite con quella sua radiolina posta sulle frequenze ad onde corte, d’altronde l’unico modo per sentire in Etiopia la voce in studio di Roberto Bortoluzzi, cui seguivano in diretta quelle dai vari campi di calcio, Sandro Ciotti, Filippo Corsini, Massimo De Luca Riccardo Cucchi ed altri ancora… per una trasmissione intitolata “Tutto il calcio minuto per minuto” che ricordo veniva introdotta da una musichetta inconfondibile suonata con la tromba…

Ricordo quanto sopra per far capire che per essere tifosi non c’è bisogno di andare allo stadio, non bisogna inveire contro gli altrui supporter o ancor peggio offendere con toni razzisti i giocatori della squadra avversaria, questo non è credere nello sport, ancor meno nei suoi valori…

Se ciascuno di questi cosiddetti “fedelissimi”(cosi piace definirsi…) avesse svolto un qualsivoglia sport a livello agonistico, comprenderebbe che in campo non vi sono degli automi o dei giocatori della playstation, ma bensì uomini, professionisti, padri, fratelli, soggettì ora in mezzo ad un campo, dopo una vita fatta di sacrifici, a volte giungendo ad essa dopo aver attraversato esperienze tragiche e/o difficili…   

Viceversa, osservare molti di quei presenti allo stadio, di come la maggior parte manifesti la propria ira, le proprie aberrazioni, riscontrare in quei loro visi la loro frustrazione, già… osservare con quanta empietà si rapportino con gli altri tifosi, quelli della squadra avversaria, ed ancora, analizzare l’ostilità con cui non seguono la partita, ma concentrano quella loro irruenza su una serie di manifestazioni per lo più violente che nulla centrano con la partita in corso, beh mi fa comprendere quanto su quegli spalti, di sport non vi sia alcuna traccia… 

Ecco perché non mi sono mai sentito “tifoso“, perché sono libero di poter esultare quando la mia squadra gioca bene e vince, ma sono altresì indipendente dal saperla criticare quando gioca male, anche se poi alla fine è riuscita a portarsi  a casa i tre punti!!!

Eguale considerazione viene rivolta alle squadre avversarie, mi riferiscono a quelle che mirano da sempre agli stessi traguardi della mia Juve, intendo lo scudetto, la coppa Italia, le coppe interazionali, ed è naturale che quando esse perdano punti a scapito della classifica, la circostanza mi fa certamente piacere, serve per poterci rifare dalle critiche subite nei giorni precedenti dai nostri colleghi, ma poi, tutto finisce lì e si resta amici…

Se la Juve gioca male, se non ha vinto nulla non solo quest’anno ma da un po’ di anni, non sarà certo colpa del Napoli (che ho auspicato -per come ha giocato- che vincesse lo scudetto…), se la coppa Italia è andata all’Inter cosa dire: semplicemente ha giocato meglio. 

Ecco, quando si è tifosi, si è tifosi sempre, nel bene e nel male, ammettendo i propri fallimenti e premiando chi a differenza nostra è stato più bravo!!!

Viceversa, manifestare in maniera deprecabile la sconfitta di una squadra italiana in un torneo internazionale, in particolare proprio quando quella nostra antagonista (certamente più brava di noi) è riuscita a giungere ad una finale con una squadra di diversa nazionalità, mi sembra un modo alquanto meschino di voler “godere” di un qualcosa che di fatto non porti nulla a noi…

Sì… da “Juventino” mi sono rattristito nel vedere la squadra di Mourinho (la Roma) perdere la finale di Europa League ai calci di rigore…

Stessa situazione l’ho provata nella Conference Leage, dove la Fiorentina ha perso la finale di Conference League subendo un gol al 90’…

Ed infine l’Inter (certo conosco bene la rivalità che da sempre contraddistingue le due tifoserie…) che ieri sera ho tifato e ho sperato che vincesse, perché in campo, vi era una squadra italiana contro una inglese, ed il sottoscritto se pur poco nazionalista, certamente non è esterofilo!!!

L’Inter ieri sera ha giocato benissimo (avevo prima dell’inizio della partita dei dubbi, ritenendo il Manchester City molto più forte, ma di tutti… non solo delle nostre squadre italiane) e forse avrebbe anche potuto vincerla quella Coppa, ma purtroppo a volte ci vuole un po’ di fortuna e loro non ne hanno avuta, mentre gli avversari, di contro, ne hanno avuta molta.

Ecco perché ieri sera da “Juventino” non ho minimamente gioito del risultato finale, ed il motivo per cui oggi scrivo questo post (solitamente mi occupo di circostanze ben più rilevanti, ma ogni tanto faccio qualche eccezione…) e mi dissocio totalmente da quel vergognoso Tweet, postato “ipocritamente” sul web, non tanto per elogiare la squadra di Guardiola (ciò è quanto si vorrebbe far credere agli ingenui…) ma per far inc… i tifosi dell’Inter e festeggiare di conseguenza l’ennesimo fallimento di una squadra italiana, che a differenza nostra ha dimostrato essere certamente migliore, sia nel campionato, nella coppa Italia e ancor più in Champion League!!! 

Ecco forse è tempo che i nostri dirigenti (mi riferisco a quanti ancora risultano non indagati…), diano inizio ad un processo di cambiamento serio, per riportare la squadra ai fasti di un tempo (già quelli dell’Avvocato Agnelli…) perché visto gli ultimi fallimenti (e ve ne sono tantissimi…) è giunto il tempo che si prenda esempio da altri, nello specifico quelli dell’Inter (che tra l’altro erano gli stessi che dirigevano la nostra squadra e che ahimè sono stati mandati via: tralascio in questa sede di criticare su quest’altro argomento, altrimenti, come diceva il grande Troisi: non ci resta che piangere).

Rivolgendomi quindi alla Società Inter e a tutti i suoi tifosi, volevo scusarmi per il Tweet celermente posto dopo la finale di ieri sera, Complimenti al Manchester City…” e dirvi che, come tifoso “Juventino”, mi vergono profondamente!!!   

In ricordo di Aldo Moro e di nonno Nicola…


Avevo scritto alcuni mesi un post sull’incontro, avuto da bambino ad Addis Abeba (Etiopia)  insieme ad Aldo Moro… a quando appoggiando la sua mano nel mio capo mi disse: “Nicola ricorda… non è importante quanto tu sia bravo o monello… l’importante è che tu sia sempre onesto“!!!

Sono passati tanti anni da quell’episodio ed oggi nel ricordarlo, provo ad immaginare egli, che da lassù, possa avermi apprezzato per aver saputo adempiere a quelle sue parole… 
Certo essere onesti, soprattutto in questa nostra terra… è veramente difficile, ma in un qualche modo, come dico sempre alle mie figlie… bisogna riuscirci!!! 
Ed allora, nel ricordare il Presidente Aldo Moro, riprendo un avvenimento importante per la nostra famiglia e cioè, il conferimento (da parte del Presidente della Repubblica) a “Cavaliere del lavoro”, di nonno Nicola…  
Ora, ripensando per un momento, quali requisiti bisogna possedere per ricevere quell’onorificenza e cioè rileggendo quei valori indispensabili e tassativamente richiesti: 
– l’aver promosso un incremento notevole dell’economia del Paese; 
– l’aver operato in via continuativa e per almeno 20 anni con autonoma responsabilità nel settore per il quale l’onorificenza è proposta;
– l’aver adempiuto agli obblighi tributari nonché a quelli previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori; 
– l’aver operato per lo sviluppo e la cooperazione e in aree e in campi di attività economicamente depressi;
– l‘aver svolto opere finalizzate all’elevazione economica e sociale dei lavoratori, contribuendo in tal modo all’eliminazione dei divari esistenti;
ed infine, la più importante… l’aver tenuto una specchiata condotta civile e sociale;
mi viene da sorridere, pensando ora a molti dei nostri cosiddetti “imprenditori”!!!
Già… potrei dire con assoluta certezza, che oggi, la maggior parte di essi, compie attraverso le proprie azioni… esattamente il contrario a quelle regole sopra ascritte!!!
Ma d’altronde si sa, in un paese dove l’illegalità e la corruzione viene posta al primo posto, dove il marcio è ovunque e a tutti i livelli, dove si è deciso di non punire… ma di condonare, il tutto coperto da quel sistema clientelare…
Dove vige sempre la regola sostanziale del favore di ogni tipo, da quelle promozioni facili, al voto di scambio, dalle deroghe, ai finanziamenti pubblici (il più delle volte inutili), esenzioni e frodi fiscali, appalti truccati,  finte pensioni per invalidità e quant’altro, abuso d’ufficio, leggi “ad personam” per aggirare quelle possibili condanne ed ancora, evasione, concessioni indebite, mancati pagamenti erariali, elusione e daccapo… tangenti, regali e mazzette di denaro sporco…
Sono sicuro che se il Presidente Aldo Moro, potesse osservare com’è diventata l’Italia oggi… proverebbe un grande rincrescimento!!!
Sì… avrei voluto esprimere diversamente quel pensiero… e cioè che, vedendo quanto accaduto in questi 40′ anni, avrebbe da lì in alto, rigurgitato di tutto!!!
Ma il Presidente Moro ci ha insegnato il perdono, sì… anche in quei momenti terribili ha saputo confidare nell’umanità delle persone, in quei giorni nei quali hanno perso la vita i suoi uomini, quelli della scorta (i cui nomi è giusto ricordare: Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi ) egli rivolgeva parole di clemenza, preannunciando nel contempo a quali rischi, sarebbe andata incontro questa nostra democrazia…
Basti rileggersi il discorso pronunciato il 28 febbraio 1978, quando, intuito gli aspetti drammatici cui la nostra nazione s’indirizzava, invitava tutti a reagire da uomini, al non cedere al pessimismo, a essere fedeli ai propri obblighi, a ciò che andava fatto per il bene della collettività e delle prossime generazioni: “Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità; si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso; si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà
Parole che rivisitate oggi, contrastano con quel senso di vuoto trasmesso dai nostro attuali governanti… vedasi al momento la crisi politica e di governo!!!
Quelle parole d’allora, cadono quindi ora come un macigno su questo sistema di potere, che ancora una volta, tenta d’avvinghiare il Paese in una morsa, grazie ai suoi tentacoli…
Nei 55 giorni di prigionia, Moro ci ha lasciato in quelle lettere il suo testamento…
Esse, se pur scritte in un momento di grande umiliazione e sofferenza, hanno saputo trasmetterci una lezione di umanità… 
Un messaggio d’amore e di perdono, un pensiero rivolto a quanti non la pensano come noi, in particolare a chi dovrà rappresentare quelle parole nelle istituzioni; è a loro difatti che chiede una maggiore collaborazione, implora di cercare sempre un accordo, un punto d’incontro ed a volte, anche un compromesso… 
Con ciascuna di quelle lettere, Aldo Moro, ha saputo toccare (se pur in quel frangente…) l’animo umano, esaltandolo in qualcosa di unico e di rinnovato, ricordandoci di avversare in qualunque circostanza (anche in momenti difficili come quello che per l’appunto Egli stava vivendo…), la natura violenta e disumana, che è propria dell’uomo…
Concludo quindi con una sua frase, che meglio di molte altre, fa comprendere a quali valori bisogna dirigersi, per potere risollevare questa nostra nazione: Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere!!!

A mio padre…

Starà la tua anima
disperata e sola
fra i bui pensieri
d’una grigia lapide…

Non uno in tanta folla
verrà a spiarti
in quella tua segreta ora…

Non dir nulla in quella solitudine
poiché non v’è desolazione
dacchè gli spiriti
di coloro che in vita
ti precedettero
adesso ritroverai
nella morte…


Avrai pensieri
che non potrai realizzare
visioni che non ti lasceranno
un cupo insondabile ricordo…

Mistero e sogno
un sogno che il tuo spirito
non ha mai veduto
ed in quella visione celestiale
in cui giaci per sempre
dormi papà mio…

Adesso… in quel sonno così profondo
ti sia di conforto quel sublime incontro
e in quel solitario sepolcro
alla cui porta un tempo fanciullo
stavi per gioco
ora qui giaci e qui sogni
il momento in cui verrò da te…