Archivi tag: editore

Sento "un estremo disagio"…

Ho ascoltato il video dell’intervista del Procuratore della Repubblica Nazionale di Catania, Dott. Carmelo Zuccaro su Live Sicilia Catania: https://catania.livesicilia.it/2018/09/25/confisca-milionaria-mario-ciancio-parla-la-procura-diretta_474201/ a cui erano presenti il Ros, il Colonnello R. Covetti del Comando Provinciale dell’Arma di Catania e i sostituti procuratori Dott.ssa Agata Santancito e Dott. Antonino Fanara. 
Come ben sapete, è stato eseguito in questi giorni il decreto emesso dal Tribunale di Catania (Sezione Misure di Prevenzione su richiesta della Dda di Catania), che riguarda il patrimonio societario dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, che secondo le stime degli investigatori vale intorno ai 150 milioni di euro. 
Il video pubblicato, dura all’incirca 55 minuti e forse non è del tutto completo, in quanto molto probabilmente, l’incontro con i giornalisti è proseguito oltre… 
Ciò che vorrei evidenziare in questo mio post, sono alcune sensazioni che da quella intervista (e da quanto riscontrato in questi giorni), mi lasciano perplesso…
Innanzitutto, mi ha colpito l’estrema “sensibilità” mostrata durante la conferenza di molti di quei “pseudo” giornalisti, basti vedere come la maggior parte delle domande, risultavano fuori luogo o poco attinenti con il provvedimento appena emesso… 
Molti di loro ad esempio, hanno formulato domande, che dire “inutili” sarebbe fargli un complimento ed altri ancora che, hanno voluto ricordato avvenimenti passati di cui tutti noi siamo ben a conoscenza, in quanto scritti e riportati centinaia di volte, anche in alcune fiction televisive, certamente disgiunte dal contesto in questione o quantomeno elusive…
Ma forse è proprio questo l’aspetto importante che qualche giornalista voleva puntualizzare e cioè, far passare queste attuali circostanze come ovvie o certamente già affrontate, come un qualcosa ormai di superato, rispetto per l’appunto alle recenti indagini emerse!!!
Ciascuno di quei signori avrebbe potuto rivolgere al Procuratore domande ben più pertinenti… invece di girare attorno a vicende sconnesse o certamente marginali rispetto alla vicenda in questione…
Nessuno di loro ad esempio ha affrontato il silenzio assordante dell’associazione industriale a cui peraltro l’imprenditore è legato, nessuno di loro ha formulato domande relative a personaggi influenti – in quanto allora istituzionali – con cui il Ciancio s’incontrava; ad esempio ricordo alcuni anni fa, le visite del Sindaco Bianco e dell’ex ministro Angelino Alfano!!!
Nessuno ha chiesto dei rapporti con personaggi ambigui dell’imprenditoria, le cui vicende personali sono state legate a “cosa-nostra” o di quei molti politici con cui egli era amico e che probabilmente lo avevano favorito in quelle sue attività imprenditoriali…
Nessuno di loro ha connesso quel suo nome ad altrettanti personaggi della provincia Etnea, che attraverso holding finanziarie/immobiliari tra le più rilevanti di quest’isola (i cui nomi di quelle società iniziano con le prime lettere dei cognomi di quegli imprenditori), controllano l’economia di questa terra…
Dovrei inoltre aggiungere qualche personaggio influente della televisione, che è stato di grande supporto alla nascita e alla espansione di quelle sue Tv locali… 
Ci sarebbero tante cose da dire… Come non ricordare  ad esempio l’inchiesta che Pippo Fava realizzò nel lontano 1983 quando, da suo giornale “I Siciliani”, parlo di  attività illecite dei “quattro cavalieri dell’apocalisse mafiosa”: Carmelo Costanzo, Francesco Finocchiaro, Gaetano Graci e Mario Rendo e di come quegli stessi imprenditori catanesi, non furono mai collegati ad alcuna associazione criminale, sul quotidiano più importante  della città!!!
Sappiamo bene come finì: Fava venne barbaramente assassinato!!!
E cosa dire dell’intervista che realizzo lo stesso Fava con il grande giornalista Enzo Biagi, quando raccontò per la prima volta, del “terzo livello” del potere mafioso e cioè di quel potere che legava politica, imprenditoria, mafia e Stato. 
Certo, abbiamo dovuto attendere il 2018 per scoprire della trattativa tra “Stato e mafia” e dei depistaggi compiuti durante le indagini… 
Ho letto tra i commenti di Live Sicilia Catania uno che diceva: “Mi auguro che anche tanti cittadini onesti e silenti abbiano il coraggio di rivendicare il diritto alla legalità, denunciando i tanti corrotti che ancora gironzolano e che spesso vengono assecondati nella loro logica perversa del malaffare”…
Mi permetto di rispondere a quel lettore con una frase letta parecchi anni fa su un quotidiano: “In Italia non si fa niente se non c’è l’assenso del politico e se il politico non è pagato!!! 
Ecco noi viviamo in questo tipo di società; la protezione è indispensabile se qualcuno non vuole condurre la vita da lupo solitario (come ad esempio il sottoscritto…), che può risultare anche affascinante, in quanto esente da aderenze o da protezioni di alcuna parte, restando orgogliosamente soli fino all’ultimo…
Sì… quanto sopra, potrà essere considerata una scelta affascinante, peccato però che ai restanti sessanta milioni di italiani non interessa, forse perché questa particolare vocazione alla solitudine… nei fatti, non l’hanno mai posseduta!!!
Analoga “solitudine” che ahimè… ancora oggi non riesco ad apprezzare, intorno a me… 
Ditemi, come può essere che non vi sia una sola associazione di categoria che si sia espressa su questa vicenda giudiziaria…
Già… come mai, nessun imprenditore, politico, associazione di legalità, abbia in questi giorni preso le distanze su quanto emerso…
E cosa dei siti web o di alcune testate, che hanno esclusivamente riportato l’inchiesta giudiziaria, senza pronunciarsi con analisi personali sulla vicenda, che ha visto attraversare mezzo secolo di storia della nostra città… 
Il silenzio assoluto, l’unica dichiarazione spontanea ascoltata, è quella espressa dai legali dell’Editore???
La verità è che c’è ancora molta paura a toccare uno degli uomini più influenti di questa terra… e tutti “stanu cu du peri n’ta na scappa”, in particolare proprio coloro che appartenengono alla categoria dei giornalisti!!!
Il sottoscritto – in quanto da sempre libero – si sente legato ad un altro concetto etico di giornalismo, quello che provava a suo tempo, il mio conterraneo Pippo Fava: “Ritengo che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo”!!!
Ecco forse è tempo che i giornalisti tornino a fare seriamente quel proprio lavoro, senza vincoli e soprattutto senza condizionamenti; ne avrà beneficio non solo la loro professione, ma soprattutto, il proprio  dovere morale!!!
Altrimenti il sottoscritto, analogamente come l’attuale Procuratore della Repubblica di Catania, continuerà a sentire su di se, questo “estremo disagio”!!!

Sento "un estremo disagio"…

Ho ascoltato il video dell’intervista del Procuratore della Repubblica Nazionale di Catania, Dott. Carmelo Zuccaro su Live Sicilia Catania: https://catania.livesicilia.it/2018/09/25/confisca-milionaria-mario-ciancio-parla-la-procura-diretta_474201/ a cui erano presenti il Ros, il Colonnello R. Covetti del Comando Provinciale dell’Arma di Catania e i sostituti procuratori Dott.ssa Agata Santancito e Dott. Antonino Fanara. 
Come ben sapete, è stato eseguito in questi giorni il decreto emesso dal Tribunale di Catania (Sezione Misure di Prevenzione su richiesta della Dda di Catania), che riguarda il patrimonio societario dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, che secondo le stime degli investigatori vale intorno ai 150 milioni di euro. 
Il video pubblicato, dura all’incirca 55 minuti e forse non è del tutto completo, in quanto molto probabilmente, l’incontro con i giornalisti è proseguito oltre… 
Ciò che vorrei evidenziare in questo mio post, sono alcune sensazioni che da quella intervista (e da quanto riscontrato in questi giorni), mi lasciano perplesso…
Innanzitutto, mi ha colpito l’estrema “sensibilità” mostrata durante la conferenza di molti di quei “pseudo” giornalisti, basti vedere come la maggior parte delle domande, risultavano fuori luogo o poco attinenti con il provvedimento appena emesso… 
Molti di loro ad esempio, hanno formulato domande, che dire “inutili” sarebbe fargli un complimento ed altri ancora che, hanno voluto ricordato avvenimenti passati di cui tutti noi siamo ben a conoscenza, in quanto scritti e riportati centinaia di volte, anche in alcune fiction televisive, certamente disgiunte dal contesto in questione o quantomeno elusive…
Ma forse è proprio questo l’aspetto importante che qualche giornalista voleva puntualizzare e cioè, far passare queste attuali circostanze come ovvie o certamente già affrontate, come un qualcosa ormai di superato, rispetto per l’appunto alle recenti indagini emerse!!!
Ciascuno di quei signori avrebbe potuto rivolgere al Procuratore domande ben più pertinenti… invece di girare attorno a vicende sconnesse o certamente marginali rispetto alla vicenda in questione…
Nessuno di loro ad esempio ha affrontato il silenzio assordante dell’associazione industriale a cui peraltro l’imprenditore è legato, nessuno di loro ha formulato domande relative a personaggi influenti – in quanto allora istituzionali – con cui il Ciancio s’incontrava; ad esempio ricordo alcuni anni fa, le visite del Sindaco Bianco e dell’ex ministro Angelino Alfano!!!
Nessuno ha chiesto dei rapporti con personaggi ambigui dell’imprenditoria, le cui vicende personali sono state legate a “cosa-nostra” o di quei molti politici con cui egli era amico e che probabilmente lo avevano favorito in quelle sue attività imprenditoriali…
Nessuno di loro ha connesso quel suo nome ad altrettanti personaggi della provincia Etnea, che attraverso holding finanziarie/immobiliari tra le più rilevanti di quest’isola (i cui nomi di quelle società iniziano con le prime lettere dei cognomi di quegli imprenditori), controllano l’economia di questa terra…
Dovrei inoltre aggiungere qualche personaggio influente della televisione, che è stato di grande supporto alla nascita e alla espansione di quelle sue Tv locali… 
Ci sarebbero tante cose da dire… Come non ricordare  ad esempio l’inchiesta che Pippo Fava realizzò nel lontano 1983 quando, da suo giornale “I Siciliani”, parlo di  attività illecite dei “quattro cavalieri dell’apocalisse mafiosa”: Carmelo Costanzo, Francesco Finocchiaro, Gaetano Graci e Mario Rendo e di come quegli stessi imprenditori catanesi, non furono mai collegati ad alcuna associazione criminale, sul quotidiano più importante  della città!!!
Sappiamo bene come finì: Fava venne barbaramente assassinato!!!
E cosa dire dell’intervista che realizzo lo stesso Fava con il grande giornalista Enzo Biagi, quando raccontò per la prima volta, del “terzo livello” del potere mafioso e cioè di quel potere che legava politica, imprenditoria, mafia e Stato. 
Certo, abbiamo dovuto attendere il 2018 per scoprire della trattativa tra “Stato e mafia” e dei depistaggi compiuti durante le indagini… 
Ho letto tra i commenti di Live Sicilia Catania uno che diceva: “Mi auguro che anche tanti cittadini onesti e silenti abbiano il coraggio di rivendicare il diritto alla legalità, denunciando i tanti corrotti che ancora gironzolano e che spesso vengono assecondati nella loro logica perversa del malaffare”…
Mi permetto di rispondere a quel lettore con una frase letta parecchi anni fa su un quotidiano: “In Italia non si fa niente se non c’è l’assenso del politico e se il politico non è pagato!!! 
Ecco noi viviamo in questo tipo di società; la protezione è indispensabile se qualcuno non vuole condurre la vita da lupo solitario (come ad esempio il sottoscritto…), che può risultare anche affascinante, in quanto esente da aderenze o da protezioni di alcuna parte, restando orgogliosamente soli fino all’ultimo…
Sì… quanto sopra, potrà essere considerata una scelta affascinante, peccato però che ai restanti sessanta milioni di italiani non interessa, forse perché questa particolare vocazione alla solitudine… nei fatti, non l’hanno mai posseduta!!!
Analoga “solitudine” che ahimè… ancora oggi non riesco ad apprezzare, intorno a me… 
Ditemi, come può essere che non vi sia una sola associazione di categoria che si sia espressa su questa vicenda giudiziaria…
Già… come mai, nessun imprenditore, politico, associazione di legalità, abbia in questi giorni preso le distanze su quanto emerso…
E cosa dei siti web o di alcune testate, che hanno esclusivamente riportato l’inchiesta giudiziaria, senza pronunciarsi con analisi personali sulla vicenda, che ha visto attraversare mezzo secolo di storia della nostra città… 
Il silenzio assoluto, l’unica dichiarazione spontanea ascoltata, è quella espressa dai legali dell’Editore???
La verità è che c’è ancora molta paura a toccare uno degli uomini più influenti di questa terra… e tutti “stanu cu du peri n’ta na scappa”, in particolare proprio coloro che appartenengono alla categoria dei giornalisti!!!
Il sottoscritto – in quanto da sempre libero – si sente legato ad un altro concetto etico di giornalismo, quello che provava a suo tempo, il mio conterraneo Pippo Fava: “Ritengo che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo”!!!
Ecco forse è tempo che i giornalisti tornino a fare seriamente quel proprio lavoro, senza vincoli e soprattutto senza condizionamenti; ne avrà beneficio non solo la loro professione, ma soprattutto, il proprio  dovere morale!!!
Altrimenti il sottoscritto, analogamente come l’attuale Procuratore della Repubblica di Catania, continuerà a sentire su di se, questo “estremo disagio”!!!

"La Sicilia"… Confiscata!!!

No… non si tratta della regione, per quella ancora non esiste un provvedimento giudiziario, anche se poco ci manca, no… si tratta del nostro quotidiano siciliano…
E’ passato tanto tempo da quando il giornale usciva con articoli altisonanti, conservo ancora qualche copia che di tanto in tanto, mi permetto d’allegare ai miei post…

Sappiamo bene che chi controlla la stampa, influenza di fatto l’opinione pubblica… e c’è stato un tempo in cui – quando ancora il web era fantascienza – il quotidiano rappresentava l’unica fonte d’informazione, insieme alla radio…
D’altronde bisogna evidenziare come la storia del giornalismo, non sempre ha evidenziato principi di libertà, di rinnovamento, di cambiamento, anzi tutt’altro…
Ci sono stati momenti in cui quelle battaglie culturali, si sono dimostrate sottomesse, in particolare quando si sono venute a trovare sotto dittatura…
D’altronde, come non ricordare l’esperienza del nostro paese con il fascismo e negli anni seguenti, quando la politica ha provato a legarsi a quegli imprenditori del mondo editoriale, affinché potessero, per conto loro co dizionare l’opinione pubblica, in particolare in quei territori che presentavano ancora, un profondo tasso d’arretratezza culturale…

Lo stretto rapporto fra quegli imprenditori e la politica, ha fatto si quindi che i primi diventassero di fatto “portavoce” di una determinata corrente politica…
Ecco quindi che i quotidiani iniziano a schierarsi…

Da una parte quelli legati allo scudo crociato e dall’altro i restanti, che evidenziavano antagonista ispirazione politiche di sinistra o di destra…
Certo leggere oggi della confisca di quel quotidiano lascia un po’ basiti…
Non entro nei meriti della vicenda giudiziaria che in questa giornata ha fatto il giro di tutti i notiziari nazionali, che ha determinato la confisca di una parte consistente del patrimonio personale del suo editore, Mario Ciancio Sanfilippo…
D’altronde per chi ormai mi conosce sa, che non sarà quanto riportato dal web o dai notiziari a influenzare il mio giudizio, in quanto è mia consuetudine attendere sempre che la giustizia faccia in maniera equa il proprio dovere, convalidando o sconfessando, l’operato di quegli organi giudiziari… 

Piuttosto, al sottoscritto interessa valutare un’altro contesto (peraltro quanto ora emerso, non costituisce alcuna novità, il sottoscritto ne sente parlare da quarant’anni, senza che nessuno mai, abbia preso quei necessari provvedimenti) e cioè quello di una testata che potrebbe chiudere definitivamente, sacrificando tutti coloro che in questi lunghi anni, hanno dedicato la loro vita e la loro professionalità, affinché quel quotidiano potesse essere pubblicato e che ora, sì ora che interverrà il provvedimento di confisca, potrebbe far scomparire in un momento, una parte importante della storia di questa nostra città…
D’altronde sarebbe scorretto non riconoscere quell’atto di amore, come non essere grati per quelle prime macchine rotative, che portavano in questa terra un nuovo concetto di modernizzazione, in particplare proprio in questa regione, che mostrava essere ancora, profondamente ignorante…

Il quotidiano ha rappresentato per la nostra isola, un nuovo punto di aggregazione e di consenso…
Già è grazie ad esso, se siamo passati da una cultura ristretta e prettamente letteraria, ad una più popolare e soprattutto economica…
Un giornale dedicato a chiunque, un quotidiano che si rivolgeva a tutti i ceti, in quanto conteneva in se i più svariati argomenti; sono temi che hanno interessato tutti i membri della famiglia ed anche i più giovani, interessati principalmente alle pagine del mondo sportivo e di quello dello spettacolo…
“La Sicilia” è stata realizzata pensando al maestro della scuola elementare, per proseguire con quello universitario, perché al suo interno c’era tutto quello che ci doveva essere e ciascuno ha potuto leggere, quanto più lo interessava… 

La formula ovviamente negli anni è cambiata…
Nuovi colori hanno preso il posto del bianco e nero, l’arricchimento delle pagine con l’aggiunta degli inserti ha interessato sempre più lettori, per proseguire con quegli interessanti reportage e con le pagine di gossip, tanto ricercate dai teenagers … 

Il quotidiano ha narrato questo nostro paese… questa nostra isola, vi sono stati anni terribili in cui la cronaca ha fatto conoscere una realtà dura, un mondo sommerso e sconosciuto, di cui poco si parlare…
Sì… certo a volte ha basato sull’accentuazione le sue notizie, sul sensazionalismo e a volte per ottenere maggiori vendite, ha esaltato la prima pagina,  stampando quei titoli in grassetto dagli ampi caratteri e dalle foto toccanti…
Ma si sa… il tempo è tiranno, è qualcosa contro cui non ci si può opporre ed è più forte di tutto e forse chissà, doveva andare così.
Certo, resteranno i ricordi a dirci come eravamo, cosa è stato realizzato, con quali familiari/amici si è cresciuti e quanti di essi ahimè, non ci sono più…
Resterà indelebile la prima sede del giornale in Via Santa Maria del Rosario ed anche l’ultima… quella realizzata alle porte della circonvallazione…
Sono momenti emozionanti che resteranno per sempre… potremmo dire eterni, ed ora ciascuna di queste foto, grazie al web, resterà immortale…
Lì… indistruttibile e non ci sarà provvedimento giudiziario che potrà cancellare!!!
Sì perché come diceva il grande Lavoisier: “Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma…”!!!

"La Sicilia"… Confiscata!!!

No… non si tratta della regione, per quella ancora non esiste un provvedimento giudiziario, anche se poco ci manca, no… si tratta del nostro quotidiano siciliano…
E’ passato tanto tempo da quando il giornale usciva con articoli altisonanti, conservo ancora qualche copia che di tanto in tanto, mi permetto d’allegare ai miei post…

Sappiamo bene che chi controlla la stampa, influenza di fatto l’opinione pubblica… e c’è stato un tempo in cui – quando ancora il web era fantascienza – il quotidiano rappresentava l’unica fonte d’informazione, insieme alla radio…
D’altronde bisogna evidenziare come la storia del giornalismo, non sempre ha evidenziato principi di libertà, di rinnovamento, di cambiamento, anzi tutt’altro…
Ci sono stati momenti in cui quelle battaglie culturali, si sono dimostrate sottomesse, in particolare quando si sono venute a trovare sotto dittatura…
D’altronde, come non ricordare l’esperienza del nostro paese con il fascismo e negli anni seguenti, quando la politica ha provato a legarsi a quegli imprenditori del mondo editoriale, affinché potessero, per conto loro co dizionare l’opinione pubblica, in particolare in quei territori che presentavano ancora, un profondo tasso d’arretratezza culturale…

Lo stretto rapporto fra quegli imprenditori e la politica, ha fatto si quindi che i primi diventassero di fatto “portavoce” di una determinata corrente politica…
Ecco quindi che i quotidiani iniziano a schierarsi…

Da una parte quelli legati allo scudo crociato e dall’altro i restanti, che evidenziavano antagonista ispirazione politiche di sinistra o di destra…
Certo leggere oggi della confisca di quel quotidiano lascia un po’ basiti…
Non entro nei meriti della vicenda giudiziaria che in questa giornata ha fatto il giro di tutti i notiziari nazionali, che ha determinato la confisca di una parte consistente del patrimonio personale del suo editore, Mario Ciancio Sanfilippo…
D’altronde per chi ormai mi conosce sa, che non sarà quanto riportato dal web o dai notiziari a influenzare il mio giudizio, in quanto è mia consuetudine attendere sempre che la giustizia faccia in maniera equa il proprio dovere, convalidando o sconfessando, l’operato di quegli organi giudiziari… 

Piuttosto, al sottoscritto interessa valutare un’altro contesto (peraltro quanto ora emerso, non costituisce alcuna novità, il sottoscritto ne sente parlare da quarant’anni, senza che nessuno mai, abbia preso quei necessari provvedimenti) e cioè quello di una testata che potrebbe chiudere definitivamente, sacrificando tutti coloro che in questi lunghi anni, hanno dedicato la loro vita e la loro professionalità, affinché quel quotidiano potesse essere pubblicato e che ora, sì ora che interverrà il provvedimento di confisca, potrebbe far scomparire in un momento, una parte importante della storia di questa nostra città…
D’altronde sarebbe scorretto non riconoscere quell’atto di amore, come non essere grati per quelle prime macchine rotative, che portavano in questa terra un nuovo concetto di modernizzazione, in particplare proprio in questa regione, che mostrava essere ancora, profondamente ignorante…

Il quotidiano ha rappresentato per la nostra isola, un nuovo punto di aggregazione e di consenso…
Già è grazie ad esso, se siamo passati da una cultura ristretta e prettamente letteraria, ad una più popolare e soprattutto economica…
Un giornale dedicato a chiunque, un quotidiano che si rivolgeva a tutti i ceti, in quanto conteneva in se i più svariati argomenti; sono temi che hanno interessato tutti i membri della famiglia ed anche i più giovani, interessati principalmente alle pagine del mondo sportivo e di quello dello spettacolo…
“La Sicilia” è stata realizzata pensando al maestro della scuola elementare, per proseguire con quello universitario, perché al suo interno c’era tutto quello che ci doveva essere e ciascuno ha potuto leggere, quanto più lo interessava… 

La formula ovviamente negli anni è cambiata…
Nuovi colori hanno preso il posto del bianco e nero, l’arricchimento delle pagine con l’aggiunta degli inserti ha interessato sempre più lettori, per proseguire con quegli interessanti reportage e con le pagine di gossip, tanto ricercate dai teenagers … 

Il quotidiano ha narrato questo nostro paese… questa nostra isola, vi sono stati anni terribili in cui la cronaca ha fatto conoscere una realtà dura, un mondo sommerso e sconosciuto, di cui poco si parlare…
Sì… certo a volte ha basato sull’accentuazione le sue notizie, sul sensazionalismo e a volte per ottenere maggiori vendite, ha esaltato la prima pagina,  stampando quei titoli in grassetto dagli ampi caratteri e dalle foto toccanti…
Ma si sa… il tempo è tiranno, è qualcosa contro cui non ci si può opporre ed è più forte di tutto e forse chissà, doveva andare così.
Certo, resteranno i ricordi a dirci come eravamo, cosa è stato realizzato, con quali familiari/amici si è cresciuti e quanti di essi ahimè, non ci sono più…
Resterà indelebile la prima sede del giornale in Via Santa Maria del Rosario ed anche l’ultima… quella realizzata alle porte della circonvallazione…
Sono momenti emozionanti che resteranno per sempre… potremmo dire eterni, ed ora ciascuna di queste foto, grazie al web, resterà immortale…
Lì… indistruttibile e non ci sarà provvedimento giudiziario che potrà cancellare!!!
Sì perché come diceva il grande Lavoisier: “Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma…”!!!

Nessuno sa, nessuno deve sapere!!!

Ho finito di leggere su http://catania.meridionews.it/articolo/47010/caso-ciancio-cassazione-annulla-proscioglimento-requisitoria-questo-processo-non-si-voleva-fare/ l’articolo sull’imprenditore ed editore del quotidiano La Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo.
C’è riportato che l’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa a carico dello stesso, tornerà alla fase dell’udienza preliminare, a deciderlo, i giudici della Cassazione (a seguito del ricorso della Procura e delle parti offese Dario e Gerlando Montana), annullando di fatto il proscioglimento ottenuto lo scorso dicembre a Catania. 
Lo stesso Procuratore generale ha dichiarato la volontà che “Questo processo non si voleva fare”…
Non entro nei meriti giudiziari, anche perché non ne avrei le competenze… ciò che invece mi ha incuriosito è la frase del legale riportata nel link http://catania.meridionews.it/articolo/38603/ciancio-de-benedetti-e-i-capitali-dallestero-il-progetto-per-far-tornare-i-fondi-neri-in-italia/ dove attraverso una precisa rielaborazione, è stata spiegata la modalità con la quale è stato possibile far rientrare in Italia milioni di euro ( grazie a quel famoso “scudo fiscale” portato avanti dal governo del “Cav.”), custoditi in alcuni fondi neri all’estero, per averli così immediatamente disponibili…
Tra le documentazioni dell’inchiesta vi è il progetto di un’operazione finanziaria internazionale che lo coinvolge direttamente in prima persona… un affare a livello globale che aveva per obiettivo, quello di rendere lecita una struttura offshore. 
Le indagini hanno documentato che per riuscire a togliere il velo sull’operazione che riguardava la rete offshore di Ciancio è stata decisiva la visita dell’economista Raffaella Quarato negli uffici di Ciancio, nella sede del quotidiano locale (un faccia a faccia che però viene ascoltato dai militari della guardia di finanza).  
In quell’occasione, la Quarato avrebbe richiesto all’editore catanese di effettuare ulteriori investimenti nei fondi proponendo un’operazione strutturata e complessa che prevedeva il controllo dell’investimento tramite una società italiana e una società olandese, la stessa illustra a Ciancio tutti i dettagli della complessa operazione finanziaria che intende portare avanti e che ha come risultato definitivo, quello di far rientrare in Italia in maniera pulita alcuni milioni di euro…
L’avvocata – non indagata – viene sentita dagli inquirenti come persona informata sui fatti nel 2011. Inizialmente nega tutto. 
Dai possibili legami proposti nel faccia a faccia tra la società olandese e Ciancio, fino alla conoscenza di fondi dell’editore nella Plurifid. 
Quarato dice di non sapere nemmeno se l’editore fosse in possesso di fondi neri. 
La versione dei fatti tuttavia cambia dopo che i militari fanno sentire alla fiscalista la sua voce intercettata insieme a quella di Ciancio. 
In un passaggio l’editore, riferendosi alle società, dice: “Io teoricamente non potrei averle”. Affermazione a cui segue la risposta dell’avvocata: Nessuno sa, nessuno deve sapere!!!
Termino riportando quanto affermato dal Vice Presidente della Commissione Antimafia, On. Claudio Fava: “Il sequestro antimafia di 17 milioni di euro ai danni dell’editore Mario Ciancio e la supposta provenienza illecita di quei fondi, in parte detenuti all’estero attraverso fiduciarie di copertura, sono notizie gravi… perché riguardano il più potente editore del sud Italia. E la concreta eventualità di una sua compromissione mafiosa, getta un’ombra sull’uso che negli anni Ciancio può aver fatto dei giornali e delle emittenti di cui, in tutto o in parte, è l’editore“.

Testate a pagamento…

Disinformazione… ecco qual’è il vero nome delle testate giornalistiche che ogni giorno si prestano con i loro quotidiani a darvi le notizie.
Perché la verità è che nessuno scrive quanto realmente avviene e ciò avviene proprio perché coloro che dovrebbero scriverla la notizia, sono gli stessi interessati che debbono provvedere a nasconderla o a fare in modo che questa se emersa venga alterata…
Già, quegli stessi giornali che attraverso i propri giornalisti “dipendenti” – e non sto parlando solo del fattore economico – fanno in modo che quanto da loro scritto, non si ripercuota sui loro padroni editori – effettivi detentori di quelle quote societarie del giornale – creando ulteriori problemi, più di quanti già, non ne possiedano di loro…
Ed allora ecco questi direttori messi lì a fare in modo che tutto prosegua senza intoppi, senza richiami e godendo di quella prestigiosa scrivania – un tempo sì… posseduta da giornalisti capaci – e che adesso viene utilizzata per scrivere quel proprio articolo quotidiano, ovviamente anch’esso ben suggerito…
Milioni di euro concessi ai giornali dal ns. Stato, per scrivere notizie false… ed il bello che tutto ciò avviene da sempre senza che nessun governo- sia di centro-destra che di centro-sinistra – abbia mai pensato di togliere questo assurdo ed inconcepibile privilegio…
Inoltre, non bisogna mai dimenticare di tutta quella pubblicità ben remunerata e sempre presente nelle varie pagine e tutti quegli incassi realizzati per necrologi, avvisi, ecc… un indotto di cassa in contanti che se “adeguatamente controllato” svelerebbe chissà quali ulteriori retroscena… 
E’ cosa dire poi di tutti quei precari giornalisti pagati a notizia ( si riporta che il pezzo scritto, si aggira tra i 5 ed i 15 euro… ), semplici contratti di collaborazione che permettono, attraverso il loro “fondamentale” impegno, alla testata giornalistica di riempirsi e poter uscire l’indomani con quelle loro notizie…
Sono loro infatti che tengono in piedi il sistema dell’informazione e che – in base alle notizie che pubblicano – rischiano pure di essere denunciati, senza che alcun legale direttamente legato all’editore ne garantisca la difesa…, perché loro non sono figli di quella casta di giornalisti ( fatta anch’essa da giornalisti, editori, politici, appartenenti a quegli “ordini” che da sempre salvaguardano quel sacro diritto che permette loro di trasmettere ai propri figli “incompetenti” quanto di meritato da altri… ), loro sono i figli di nessuno, sono quelli che si son fatti da se, che non hanno mai avuto bisogno di alcuna raccomandazione…. , lontani dalla solita mentalità da Casta… e proprio perché escono fuori da quel seminato e sanno dimostrare quelle proprie capacità… – in questo periodo abbiamo la fortuna di averne alcuni veramente validi – ecco che allora vengono costantemente attaccati ed allontanati…
Ormai è chiaro a tutti che certe notizie che fanno scalpore… le hanno soltanto coloro che si permettono di avere con la procura o il tribunale (attraverso l’amico giudice), quel rapporto confidenziale tale, che gli viene permesso di ricevere in anteprima quanto sta a breve per accadere…
La disgrazia di questo sistema e che le notizie vengono sempre filtrate dagli organi inquirenti che ovviamente, stabiliscono loro quando queste debbono divenire di pubblico dominio e mai effettivamente quando le reali condizioni, dovrebbero portare a far emergere la verità…
Si tratterà sempre di dover mediare, ed ovviamente il giornalista che tenterà di crescere in quel sistema, dovrà saper attendere per difendere quell’unico interesse costituito dalla notizia, che forse a breve gli varrà quei 15 denari promessi dall’editore…
Giornalisti poveri…, che tentano di arrivare a fine mese con quelle poche centinaia di euro, persone semplici che conoscono i problemi quotidiani della vita, perché per primi li stanno vivendo sulla loro pelle e che oggi purtroppo si ritrovano a dover fare articoli “sponsorizzati” per l’amico politico dell’editore o per certi soggetti che vivendo come sanguisughe all’interno di quei cortili di palazzo, tentano di proporsi quali innovatori di un sistema che andrebbe certamente cambiato, ma di cui proprio loro, ne fanno uso e costume…
Si… la chiamano “libertà di stampa”, io la definirei “servi del padrone” e la cosa peggiore è che disgraziatamente tutto ciò avviene sempre e soprattutto a spese nostre!!!

Alfano perchè????

Sabato pomeriggio percorrevo Via Etnea e per poter rientrare a casa, ero costretto a causa della nuova viabilità su Tondo Gioieni, a percorrere un tratto della ns. circonvallazione, eseguire l’inversione e nel passare adiacente l’edificio del quotidiano ” La Sicilia ” mi sono imbattuto in due auto con la scorta armata stazionate lì davanti…
Il mio primo pensiero è stato… chissà chi sarà mai costui, che sfruttando le solite auto blu utilizza impropriamente i ns. impiegati…
Ho inoltre pensato che forse, c’era un convegno oppure una intervista pubblica da registrare e che forse era scorretto pensare a priori male…
Sarà forse qualcuno d’importante???
Mai mi sarei immaginato di leggere successivamente ciò che ho letto nei giornali e cioè che il personaggio misterioso fosse il nostro Ministro dell’Interno Angelino Alfano!!!
Ho letto inoltre, che si è trattata di una visita di cortesia…, ma vorrei sapere, quale motivo ha un ns. Ministro di andare a fare visita ad un semplice cittadino… perché di questo si tratta e come, non me ne frega niente che qualcuno possa ritenerlo un potente editore, nella stessa maniera, non entro nelle inchieste che lo indagato per concorso esterno, riciclaggio e turbativa d’asta aggravata dal favoreggiamento alla mafia!!!
Le visite di cortesie sono altre, sono quelle che si fanno ai malati, nei funerali, nelle feste cittadine, cioè in quei momenti in cui si suole esprimere appunto un comportamenti garbato…
Ma qui cosa centrano le cortesie…. e poi a chi e perché???
La domanda suona retorica e certamente nasconde il vero fine di quella visita…  
Anche la Commissione Antimafia attraverso Claudio Fava ne sta chiedendo ulteriori approfondimenti… ciò significa che forse “qualcosa” questo nostro Ministro dovrà chiarire…
Anche perché mi viene spontaneo dire: qual’è la consuetudine che va per la maggiore nel ns. Paese??? 
Perché una persona si rivolge ad un’altra…??? Quasi sempre per un motivo… molto molto personale!!!
C’è chi chiede un prestito economico, chi un favore particolare, chi cerca di sistemare il proprio figliolo, chi ha bisogno di una raccomandazione e così via…, per cui… non vi è nella realtà, una semplice manifestazione d’affetto, se poi questa non viene quasi sempre seguita da una richiesta!!!
Ed allora con questa visita cosa voleva far capire…, chissà forse dobbiamo pensare che il messaggio fosse per qualcun’altro… e per chi eventualmente???
A cosa può servire oggi al Segretario del partito Nuovo Centro Destra,  venire a Catania e fissare come Suo appuntamento “non istituzionale” quello di andare a discutere con il Sig. Mario Ciancio???
Certamente questa costola del Pdl, “fittiziamente” allontanata dal proprio capo, tenta di superare quella soglia di sbarramento necessaria – appositamente abbassata dal 5% al 4,5% proprio per farlo rientrare. da momento che dai sondaggi “galleggia” attorno al 4 per cento e può sperare quindi di giungere a quel valore…
Ma per far ciò ha bisogno di voti, di quei voti che in Sicilia sono in questi anni andati al Cav. ed ultimamente erano passati all’ex presidente della Regione, ma che le ultime elezioni, hanno trasferito al M5Stelle…
Certo il Movimento di Grillo… non divide soldi, non concede posti agli amici, parenti e familiari e questo i Siciliani lo sanno bene… infatti in questi giorni, proprio nella mia Catania ( ma credo che lo stesso valga anche nelle altre città siciliane…) il via vai di miei concittadini, che hanno preso il domicilio presso le segreterie politiche è aumentato a dismisura… sembra di rivedere quei video dei tempi di guerra, dove le persone attendevano in colonna dinnanzi ai panifici!!!
E’ quindi visto che al Cavaliere mancheranno i voti d’un tempo… ( ormai egli rappresenta il passato e non è quindi più appetibile…), e considerato che proprio il boss di cosa nostra Totò Riina, nelle intercettazione del 12 settembre scorso, discutendo in carcere durante la sua solita passeggiata d’aria con il boss pugliese Alberto Lorusso, inveiva contro il ministro Agrigentino dichiarando espressamente “Il carcere duro glielo do io a lui… quel disgraziato di ministro, là al ministero dell’Interno è proprio accanito con questi quarantunisti, questo è accanito proprio, è una canaglia” e considerato che il partito di Centro di Casini, tenta di raggruppare in se quel Polo centrista d’ispirazione cristiana, che da sempre influenza con i Suoi uomini di Chiesa, gli indirizzi di voto dei suoi fedeli…, ecco se togliamo inoltre quanti legati alla estrema destra… e per coloro che confermeranno con il loro voto, quanto fatto finora dal M5Stelle… ed infine escludendo ovviamente quanti di ispirazione di Centro-Sinistra, allora sono a chiedermi, chi andrà a  votare per questo Nuovo Centro Destra???
Pochi…già sono pochini, forse non basteranno nemmeno a superare la soglia prestabilita ed allora che fare… con chi mediare, chi da sempre è in grado nel ns. territorio di far affluire quei voti necessari??? 
Come dicevo sopra, al sottoscritto non interessa abbassare alcuna mannaia su personaggi colpiti da indagini in corso, come difatti non mi esprimo finché non vedrò giungere una sicura condanna per favoreggiamenti alla mafia o per concorso esterno ed ancora non posso che aspettare la chiusura dei processi per tutte quelle vicende legali, cui una persona, se pur innocente può essere coinvolto…
Capisco perfettamente quanto (a causa di certe vicende), possa essere imbarazzante escludere eventuali conoscenze “scomode”, quel parente che oggi naviga in cattive acque, quel politico che è stato arrestato, quell’amico d’infanzia scoperto ora delinquente e via discorrendo… lo capisco, ma per quanto mi riguarda, i rapporti umanamente instaurati, se non vengono volontariamente manipolati e/o condizionato, continuano a rimanere eguali, non cambiano, sono come sempre!!!
Ma quanto sopra ovviamente può valere per tutti, me… in quanto semplici cittadini…, ma non può valere per un Ministro!!!
Ed allora mi chiedo… perché???