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Non lasciare che le critiche distruggano i tuoi sogni. L’unica persona che non commette mai errori è quella che non fa nulla!


Non sono certo che quanto raccontato sia realmente accaduto e sospetto che questa storiella su Einstein che ho trovato nel web, possa essere una di quelle notizie create per aumentare lo share…

Tuttavia, leggendola, ho pensato a lungo a quanto sia profondamente vero quanto descritto, perché rappresenta perfettamente il mondo in cui viviamo oggi e soprattutto la stupida semplicità di molti suoi interpreti.

Ed allora eccovi riportata la nota: Un giorno Albert Einstein scrisse sulla lavagna: 9 x 1 = 9, 9 x 2 = 18, 9 x 3 = 27, 9 x 4 = 36, 9 x 5 = 45, 9 x 6 = 54, 9 x 7 = 63, 9 x 8 = 72, 9 x 9 = 81, 9 x 10 = 91. Nella sala scoppiò il caos perché tutti videro l’errore e iniziarono a prenderlo in giro. Lui aspettò che tutti tacessero e disse: “Anche se ho risolto correttamente nove problemi, nessuno mi ha applaudito. Ma quando ho fatto un errore, tutti hanno iniziato a ridere”.

Questa è l’essenza del giudizio superficiale che domina la vostra mente, dove il clamore per un solo fallimento oscura il silenzio per nove vittorie. È la prova che la società noterà sempre il tuo minimo sbaglio, perché è più facile deridere che comprendere, è più comodo distruggere che costruire.

E questo meccanismo perverso è alimentato proprio da quella massa di interpreti retti dalla stupida semplicità, che si affrettano a giudicare senza mai aver prima operato.

Ed anch’io infatti, per chi non fa nulla, per tutti quegli ignavi che osservano dal bordo del campo senza mai sporcarsi le mani, non provo che un disprezzo assoluto. Già… la stessa indignazione che riservo anche a quanti, peggio ancora, si sono fatti lacchè servili di questo sistema corrotto e clientelare, piegando la schiena in cambio di un misero vantaggio.

La loro è una vigliaccheria che supera ogni errore, perché mentre lo sbaglio di chi agisce è un segno di umanità, la loro perfezione sterile è il sigillo della viltà!

Ecco perché rivolgendomi a quanti – tra i miei giovani lettori – sono ancora puri e non compromessi, anche – ahimè – dagli infetti insegnamenti sterili dei propri genitori che si sono da tempo venduti, perdendo la dignità, beh… dico loro: non lasciate che le altrui risate, che il loro stridulo coro di critiche, distruggano i vostri sogni.

Continuate a scrivere sulla lavagna della vita, anche se il decimo risultato potrebbe essere sbagliato, perché l’unica persona che non commette errori è quella che non fa nulla, e quella è una condanna ben peggiore di qualsiasi giudizio!!!

Lasciamo quindi che continuino a ridere del nostro presunto 9 x 10 = 91. La loro risata è l’inno di chi non ha mai osato abbastanza da rischiare di sbagliare. Noi, invece, continueremo a costruire, problema dopo problema, con la nostra imperfezione come stendardo e la nostra integrità come unica bandiera.

Perché è solo chi non fa nulla che non sbaglia mai, ed è proprio quella la sua unica, triste, vittoria…

Adolescenti uccisi e nessuno interviene!!!

Oggi giorno leggiamo di ragazzi e ragazze adolescenti uccisi da coetanei…

Giovani cadaveri trovati massacrati a coltellate da amici, conoscenti, ma anche familiari…

Si sommano altresì i casi in cui non esiste alcun movente, già… neppure l’ipotesi di una rapina, ma si muore perché qualcuno non ha un cazz… da fare e in quella stato mentale, certamente alterato, non riesce a distinguere il bene dal male!!!

Ormai chiunque tra i ragazzi (ma non solo essi…), può diventare vittima di una violenza che può trasformarsi in tragedia!!! 

Il più delle volte si scopre come a commettere quelle aggressioni sia qualcuno all’interno del proprio ambito familiare, già… parenti e persone vicine alla vittima che tra l’altro, nel corso delle indagini e soprattutto dinnanzi alle interviste compiute da abituali giornalisti televisivi di cronaca nera, evidenziano comportamenti estrefatti nel non saper dare alcuna giustificazione a ciò che abbia potuto determinare quel delitto (di cui proprio loro ne sono gli artefici…).

Ecco quindi esprimersi tutta una serie di ipotesi formulate da psicologi, conduttori televisivi, opinionisti, cronisti, etc., che provano a indagare sulle cause che hanno potuto determinare quel delitto, il movente o cosa l’abbia provocato…

Una serie di congetture che iniziano dalla inadeguata normativa vigente, la stessa che alimenta questa diffusa violenza, per proseguire con la mancata sicurezza del territoro, passando dalla scuola, sì…  perché non riesce a intervenire in maniera corretta in quella nella fase adolescenziale, sì… così fortemente a rischio, in quanto si sa, quell’età rappresenta un momento particolare in cui ciascun giovane inizia a costruire la propria identità, riorganizzando totalmente il concetto di sé.

Parliamo di ragazzi che a causa di pressioni esterne manifestano disagi, in particolare provocando i loro coetanei, anche di sesso opposto, sì… un confronto che non semrpe risulta sereno.

In particolare, ogni qual volta che questi ragazzi sentono di esser inadeguati nel riuscire a sostenere i propri obiettivi di crescita, possono – quando quest’ultimi non vengono raggiunti – dare sfogo a manifestazioni di esclusione e/o d’isolamento, oppure permettono a gruppi esterni, solitamente violenti, di assoggettarli affinchè possano manifestare con essi il proprio disagio, una rabbia che si palesa quindi con atteggiameni di bullismo, minacce, insulti, aggressioni, attacchi omofobi e sessismo, fatti talmente gravi che determinano a molti loro coetanei, crisi depressive, ansia, disturbi alimentari (bulimia e/o anoressia), ma anche dipendenza da stupefacenti, internet, con la conseguenza quindi che molti di loro, non solo si allontanano dalla realtà, ma anche di dar seguito a comportamenti deliberati quali il suicidio…

Ma credo che prima di tutti, ad avere le maggiori colpe siano – su quanto sta accadendo – proprio i genitori, sempre disponibili ad assecondare ogni richiesta dei figli, anche quelle più errate, sì… pur di compiacerli o chissà forse dovrei dire, per non dover subire indirettamente quei loro disagi e difatti, invece che tentare di aiutarli e quindi di affrontarli insieme, ci si gira dall’altro lato e si fa finta di non vedere…

Difatti, sono molti i gentitori che vivono il rapporto con i loro figli quasi fosse un fastidio, sì… come se quel disagio adolescenziale possa in un qualche modo interferire nella loro vita, in particolare quando quest’ultimi si sono resi “indipendenti” o quantomeno slegati da quel concetto di coabitazione in famiglia, in quanto da tempo hanno proceduto ad una netta separazione che li ha di fatto, allontanati da quel focolare domestico…

D’altro canto bisogna comprendere che se uno (o entrambi i genitori) iniziano una nuova esperienza con un nuovo partner, si provoca indirettamente nei figli (anche se in modo naturale) un disagio che devono non solo subire, ma certamente superare (non parlo in questa sede del profilo finanziario…), già… a causa di quell’improvvisa modalità chiamata “famiglia allargata“, che il più delle volte determina (anche nel caso in cui il rispetto tra ciascun familiari non sia messo in discussione o quantomeno si dimostra rispettoso) un’atteggiamento ambivalente, sì… se non d’indifferenza, quantomeno discutibile.

Peraltro quanto sopra determina in ciascuno di quei soggetti un diverso concetto di libertà e di responsabilità, certamente difforme da quello espresso nella consuetudine dai loro coetanei, in particolare questi giovani provano a sperimentare autonomamente su di essi nuove responsabilità, emozioni che s’alternano anche attraverso l’ausilio di nuovi rapporti interpersonali, i quali però possono provocano (in molti casi…) veri e prori sensi di colpa, vergogna, rimorsi, ingratitudine, ma anche ahimè… rabbia, noia e disprezzo.della vita, non solo per se stessi, ma anche per quella degli altri… 

E’ tempo quindi di riprendere il dialogo con i figli, altrimenti si è responsabili anche di tutti quei loro possibili fallimenti!!!