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Aste fallimentari??? Sono cosa nostra…
Già… quelle esecuzioni immobiliari sono – come si dice in quegli ambienti – cosa nostra!!!
Sì perché a differenza di quanto si possa pensare non vi è solo la mafia a caccia di quegli affari, dietro l’accesso a quelle aste non troviamo soltanto individui prestanome e/o usurai legati a quell’associazione criminale, bensì ahimè anche garanti istituzionali e politici…
D’altronde quanto sopra rappresenta un fenomeno che vede da tempo affaristi e mafiosi mettersi d’accordo, sì proprio fuori da quegli uffici delle aste giudiziarie o attraverso contatti per le vie brevi, osservando on line i diretti interessati, in particolare ciò che si prova a fare è provare a suddividersi quei beni al minor costo possibile, senza far lievitare il prezzo d’acquisto e soprattutto provando a riciclare quel denaro ottenuto da attività illegali quali malaffare, corruzione e tangenti…
Peraltro la stessa Commissione Antimafia ha evidenziato come il più delle volte sia la stessa mafia a ricomprarsi le case o i terreni ad essi “confiscati”, presentando al posto loro durante l’asta dei semplici prestanome ed il gioco è fatto!!!
Quell’organismo Parlamentare ha difatti sottolineato l’urgenza di proteggere le fasce più deboli della popolazione, contrastando la crescente acquisizione da parte di quelle realtà (non solo mafiose) che ritirando i debiti in sofferenza e gli immobili di quelle famiglie indebitate, li sottraggono in maniera furtiva alla loro disponibilità e creano nuova linfa ad un sistema già di suo fraudolento.
Bisogna aver coraggio di denunciare queste circostanze e i loro attori, in particolare nella nostra regione siciliana che a causa della pandemia “Covid-19” si è ritrovata ad offrireha permesso, non soltanto alla mafia, ma anche a tutti quei soggetti con grandi disponibilità finanziarie – grazie all’enorme liquidità da riciclare – di creare un servizio parallelo di “welfare”, acquistando per l’appunto non solo quegli immobili, ma anche le attività/imprese cadute in totale crisi.
Il vaccino "covid" verrà distribuito in Italia a fine gennaio 2021: meno male… così avremmo modo di costatare in questi mesi i (possibili) effetti collaterali!!!
La prima paziente inglese di 90 anni è stata vaccinata!!!
Quando ho sentito la notizia ho pensato… “non vorrei essere al suo posto”, anche se va detto che a quell’età è più facile prendere decisioni che possono risultare anche estreme…
Difatti, proprio in tal senso, ammiro di più quella sua coetanea, Denise, che presentandosi al pronto soccorso di un ospedale di Parigi, ha voluto rinunciare all’unico letto ancora disponibile in rianimazione per darlo ad un altro malato, più giovane e più forte…
Difatti, mentre lei in queste ore è deceduta, la persona che ha ricevuto il respiratore si è salvato!!!
E quindi, riprendendo con l’inizio della campagna di vaccinazione, ho come la sensazione che il protocollo fin qui utilizzato non sia realmente sufficiente a garantire che questo vaccino escluda qualsivoglia effetto collaterale…
Ma nel frattempo come stiamo assistendo si va correndo e la disponibilità prevista di quasi 28 milioni di dosi dovrebbe mettere in protezione gran parte dei miei connazionali, quantomeno di quelli appartenenti alle categoria più a rischio o da proteggere in quanto operatori sanitari…
E allora, si proverà sul campo la sua funzionalità e molti cittadini inconsapevolmente – in particolare quei cittadini con almeno una malattia cronica – diverranno vere e proprie cavie di laboratorio…
Ho come l’impressione infatti che dietro questa vaccinazione di massa si nasconda un vero e proprio business, d’altronde il nostro Paese ha già ha acquistato oltre 200 milioni di dosi e tutta questa situazione mi ricorda un libro di fantascienza letto quand’ero ragazzo, in cui la popolazione mondiale – affetta da una grave infezione – veniva immunizzata da un vaccino che però rendeva l’uomo schiavo, quasi fosse un automa, sottomesso ad un sistema che decideva su ciascuna sua azione!!!
E’ qui sembra di assistere alla stessa cosa: limitazione negli spostamenti, controllo attraverso le app di ogni nostro movimento, monitoraggio delle nostre condizioni di salute, imposizione di quarantena e controllo d’eventuali contagi in famiglia, parenti e amici, ed ora con la distribuzione del vaccino, verifica di eventuali reazioni avverse attraverso un un sistema di vigilanza…
Ma non solo… il voler dichiarare a gran voce che il vaccino è su base volontaria e quindi non obbligatorio!!!
Certo, fintanto che la pandemia resta ai livelli attuali che pur essendo gravi, restano contenuti; ma se la diffusione del virus dovesse improvvisamente aumentare in maniera esponenziale, già… se la pandemia dovesse trasformarsi in qualcosa di più letale e l’unica possibilità di sopravvivenza è il vaccino, ecco che in questi casi tra i cittadini inizierebbe subito il panico e si darebbe il via a una vera e propria guerra civile, pur di riuscire a ottenere una di quelle fiale…
Ed allora tra l’inizio di profilassi, la speranza di raggiungere in breve tempo quella cosiddetta immunità di gregge e i controlli che a breve inizieranno per valutare eventuali effetti collaterali, cosa dire… forse è un bene che – come solitamente avviene in quasi tutte le circostanze – anche questa volta non siamo tra i primi, sì… perché avremmo modo così di valutare quanto da qui a breve accadrà negli altri paesi…
Egoisticamente parlando: “noi tifiamo per la loro”; già… perché essi rappresentano di fatto, anche la nostra di sopravvivenza…
Imprenditori o affiliati???
Non dobbiamo certamente fare di tutta un’erba un fascio, come d’altronde, non possiamo dimenticare quanto sta emergendo dalle inchieste delle procure, dove, sempre con maggiore frequenza, le indagini giudiziarie conducono ad incrociarsi con i comportamenti disonesti di molti imprenditori. Disposti a lavorare per la mafia…
E’ stata realizzata una indagine dalla quale è emerso che più del 50% dei disoccupati, sarebbe disposto, pur di lavorare, a farsi assumere da una società… con legami malavitosi.Sono in tanti a credere – in particolare nella ns. regione – che comunque, la criminalità organizzata da sempre ha fornito quelle occasioni di lavoro che oggi, con questi governanti, e attraverso le lotte adottate dagli organi inquirenti, sono ovviamente diminuite…
Sappiamo bene che quando i cittadini si sentono abbandonati dallo Stato che avrebbe dovuto garantirli, proprio quando la fame e la povertà inizia a farsi sentire, ecco che allora le persone sono più disposte ad accettare compromessi e connivenze…
E’ soltanto l’inizio di una forma di violenza, che in casi gravi può sfociare in ribellione e che trova proprio nei soggetti malavitosi, i principali protagonisti nell’accensione di quella scintilla, necessaria per accendere quel fuoco della protesta… e che ovviamente trova sostegno in quei tanti disoccupati che non riescono ad arrivare a fine mese…
E’ ovvio che poi, la criminalità organizzata trova terreno fertile in un tessuto sociale ed economico come quello presente, un paese come il nostro, indebolito dalla crisi e con livelli di disoccupazione record del 13% che sale al 42% per i soli giovani… ed è ovvio quindi, che in questo contesto, la criminalità organizzata trovi quel supporto e quel sostegno dei propri concittadini, che vedono in quelle loro azioni, le uniche capacità imprenditoriali che possano almeno garantire, nuove opportunità di lavoro…
Bisogna intervenire al più presto per poter bloccare questa situazione incresciosa che lega la criminalità alla crisi, iniziando ad intervenire con procedure che favoriscano, in maniera celere ed immediata, l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani, che rappresentano – per queste organizzazioni criminali – la principale fonte da cui attingere quelle necessarie risorse umane, per concretizzare i loro principali obbiettivi e cioè quelli delle collusioni e del malaffare…
Come si dice… l’onestà paga, la disonestà quando accettata… viene anch’essa pagata!!!













