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La sola cosa necessaria affinché il male trionfi è che gli uomini buoni non facciano nulla…

Mai frase è stata così profetica per questa terra…
E dire che che Edmund Burke… la scrisse più di tre secoli fa!!!
Questa difatti, rappresenta la vera storia della lotta alla mafia in Sicilia, dove si raccontano quotidianamente falsità e si fa poco o nulla per contrastare in maniera decisa quell’associazione criminale e i suoi affiliati… 
Lo so che non è corretto dire che la maggior parte dei nostri imprenditori sono collusi con quel sistema, ma certamente sono pochi gli imprenditori onesti, che tentano tra mille difficoltà di sviluppare senza alcuna “agevolazione”, la propria impresa, ricercando nuovi mercati e contribuendo così facendo, alla crescita anche di nuovi posti di lavoro, attuando sempre i principi ed il rispetto della legalità!!!
Ma quanto poi si ottiene ad essere onesti o a non farsi corrompere e sottomettere, quella è tutt’altra storia… 
Sappiamo bene come sia lo stesso sistema a condizionare quel tipo d’imprese… in quanto esse (a differenza di altre colluse concorrenti…) hanno deciso di restare fuori da quei gruppi di potere…
Ecco quindi che, per contrastare quella società antagonista e per limitare l’indipendenza “morale” di quell’imprenditore, s’iniziano a produrre una serie d’impedimenti per intralciare quella “libera” concorrenza… non autorizzata!!!  
Per esempio, si manifestano problemi di natura burocratica con le PA o meglio con alcuni dipendenti collusi assoggettati ai loro padroni mafiosi… quindi seguono dinieghi su eventuali richieste d’affidamenti presso banche o società di servizi…
Vanno ad annullarsi improvvisamente tutte quelle trattative per la definizione di contratti d’appalto e si rescindono improvvisamente quelli già definiti, con motivazioni più o meno futili, dando il via a controversie civile e amministrative che vanno ad aggiungersi a quelle già numerose presenti presso i Tribunali… 
Se a quanto sopra si sommano tutti i problemi derivanti dal carico fiscale complessivo (imposte sui redditi, imposte sul lavoro e contributi obbligatori, imposte sui consumi, ecc…) di cui il prelievo medio fiscale si aggira intorno al 60% sugli utili d’impresa… ecco quindi che la fine di quell’impresa è certamente assicurata!!! 
Ed è per questo preciso motivo che l’equazione MAFIA=LAVORO raggiunge da noi, la sua massima espressione!!!
Non ha importanza quindi quanto si faccia per cambiarlo questo sistema… non conta a nulla dimostrare di non aver pura o non essere omertosi… perché alla fine c’è sempre qualcuno (o meglio la maggioranza dei miei conterranei… ) che con quel sistema e quelle metodologie “campa“, avendo l’opportunità di percepire a nero, mazzette e/o bustarelle, da utilizzare per comprarsi anche e soltanto, l’ultimo modello di “Iphone”…
Già…  basta poco a corromperli!!!
Purtroppo in questa nostra terra… c’è anche chi si vende soltanto per quell’unico diritto previsto dalla nostra costituzione: IL LAVORO!!!
E dirsi che l’Articolo 1 della nostra Costituzione recita: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”
Nessuno di noi ovviamente crede che quel cosiddetto “diritto al lavoro” implichi direttamente una offerta di lavoro pubblico… ma bensì ciò che viene richiesto a questo “Stato” è che realizzi almeno quell’unico intervento richiesto, rappresentato, nel saper rimuovere tutti gli “ostacoli” presenti, promuovendo quelle necessarie condizioni, che consentano a chiunque – e non solo quindi a quei noti “raccomandati” e figli di papà o a tutti quei soggetti, inginocchiati e sottomessi da quel sistema politico/mafioso clientelare al quale si affidano – di poter entrare a far parte definitivamente in quel mercato del lavoro…
Lo so è dura continuare a combattere contro questo sistema… ma soltanto chi ha deciso da tempo di fermarsi, ha già perso… e non parlo soltanto di rispetto, ma anche della propria dignità!!! 

Requiem… per le imprese edili siciliane.

Non ci resta che pregare…

I dati sul dissesto delle imprese edili siciliane sono terribili: tra imprese chiuse, in liquidazione, prossime al fallimento e sottoposte a provvedimenti giudiziari, quelle rimaste ancora in attività, rappresentano di fatto un numero irrisorio e certamente inadeguato…
Continuare a sperare in nuovi investimenti (pubblici o privati) è una mera illusione… ed è basata su fantomatici appigli, allo scopo di mascherarne le reali motivazioni e cioè, che non vi è alcun segnale di ripresa!!! 
La produzione delle costruzioni dimostra come in questi anni sia costantemente diminuita, giungendo agli attuali limiti negativi del -35/40%.
Le condizioni di rilancio non si vedono (e poi mi chiedo… quali “imprenditori” dovrebbero farle…) e gli unici interventi presenti sono quelli relativi ai lavori condominiali dei privati (per manutenzione straordinarie) e qualche “ripescato” progetto di nuova abitazione…
Le prospettive del mercato immobiliare, contrassegnate da questa tendenza negativa, ha sì… iniziato a dare segnali di svolta, ma rappresenta ancora un fattore debole e poco determinante, in quanto, ad ostacolare la ripresa del comparto, ha contribuito la rigidità dei valori immobiliari, rispetto al cambiamento delle condizioni di contesto… per cui, il mercato immobiliare continua a restare di fatto sospeso, nonostante le condizioni creditizie favorevoli ed i tassi d’interesse relativamente bassi… 
Possiamo dire che ci troviamo (come nel libro di Sebastian Junger) in mezzo a una “tempesta perfetta” senza precedenti… e soprattutto non si vede alcuna rotta o via di uscita…
In fondo… fintanto che i controlli di tutti i passaggi della filiera non verranno opportunamente “blindati”, se il contrasto alla concorrenza sleale non verrà definitivamente eliminato, l’incremento alla corruzione e alla illegalità, continuerà (come vediamo ogni giorno) a farla da padrona…
In questa battaglia, proprio le associazioni di categoria dovranno dare una mano… facendo pulizia anche tra quanti, sono a tutt’oggi loro associati… 
Dopotutto… si tratta di fare il proprio dovere o meglio, di far rispettare quel proprio regolamento e quel codice etico tanto decantato… 
Bisogna infatti valutare le aziende su dati concreti e non su elementi cartacei perfettamente riportati,… si tratta di comprendere la loro reale capacità sul campo, puntando a quel valore aggiunto che sarà in grado di saper esprimere… 
Penso innanzitutto a regole morali, a principi di legalità e di rispetto delle normative vigenti, al miglioramento della qualità dei processi organizzativi, all’innovazione e all’investimento di nuove tecnologie e/o alle risorse umane, ed infine, all’utilità concreta che questa ha nei confronti della comunità…
Ha detto bene in questi giorni Celentano a proposito del prossimo ballottaggio per la poltrona di Sindaco di Roma: “prima di giocare a pallone bisogna ripulire il campo da corruzione!!!
Qui, è la stessa cosa…
Bisogna cambiarla questa situazione e per farlo c’è bisogno di tutte le persone oneste… dai politici ai dirigenti, dai “veri” imprenditori ai professionisti competenti, dalle associazioni sindacali a quelle di categoria e per concludere (ma non certamente meno importante…) alla formazione, data da quegli enti paritetici…
E’ tempo di unità e di condivisione, bisogna allontanare da se propri interessi personali, ma guardare ad una collaborazione strategica e importante… per un futuro diverso da quello a cui siamo indirizzati!!!
E un vero e proprio invito  alla “costruzione” (sembra volontario… ma è causale), a quella voglia di cooperare, per scoprire come alla fine, con le buone idee e la voglia di realizzarle, si potrà crescere tutti insieme, non solo per allontanare in tempi rapidi questa crisi… ma soprattutto per dare un futuro migliore ai giovani di questa nostra terra…

Tornato… per la gente!!!

Il 17 Marzo nel mio post avevo scritto che sarei rimasto a guardare gli eventi…
Riprendo così un articolo di pochi giorni fa:
Già, in questi giorni purtroppo, mi sono dovuto allontanare dal mio blog per concentrarmi su problemi personali e quindi, pur leggendo ed osservando quanto stava accadendo… non ho potuto esprimere quanto pensavo e quindi ho affidato al cellulare gli appunti presi… 
Riprendendo quindi da dove avevo lasciato e cioè su quanto avevo comunicavo all’ex Presidente di Riscossione Sicilia, Avv.  Fiumefreddo: “ora credo che Lei sia giunto ad un bivio: denunciare pubblicamente tutti i nomi di coloro che dal suo lavoro stavano avendo un qualche danno d’immagine ( e soprattutto finanziario…), pur sapendo che così facendo verrà allontanato definitivamente da quei palazzi, oppure soprassedere… e sperare nuovamente di rientrarci… io staro qui ( ma credo che saremo in molti… ) ad osservare gli eventi”… quegli stessi eventi che ora confermano come Egli… sia nuovamente rientrato nel palazzo!!!
Ed allora comincerei con quanto ha dichiarato dopo la nomina: “questa non è una mia vittoria, ma una vittoria della gente onesta”. 
Ed allora ne approfitto subito per chiederLe (premetto sin d’ora che in questi giorni formalizzerò ufficialmente tale richiesta a mezzo Pec a direzioneprovincialect@pec.riscossionesicilia.it) come debbo rispondere a quanti in questi giorni mi stanno esprimendo il proprio disagio…
Mi riferisco ai molti dipendenti dell’impresa IN.CO.TER. S.P.A. che a causa del provvedimento di pignoramento dei c/c della società (realizzato appunto dalla società: Riscossione Sicilia Spa) si ritrovano oggi a non poter percepire quanto loro dovuto e di contro, ricevono richieste esattoriali dalla stessa agenzia, per pagamenti dovuti attraverso quelle ben note “cartelle verdi”…
Allora, mi rivolgo a Lei, per nome e conto di tutta quella “gente onesta”, che oggi chiedono i propri diritti e nel contempo vorrebbero mantenere i propri doveri…
Sono tutte persone che sopravvivono grazie al proprio lavoro!!!
Poche migliaia di euro che servono a mantenere la famiglia in modo dignitoso, senza sprechi o divertimenti… perché tolti i costi diretti, d’affitto, d’utenze, di tutte quelle spese necessarie per il mantenimento dei propri familiari… ecco, ciò che resta è il niente… anzi solo qualche nuovo debito, quello appunto richiesto dall’agenzia di riscossione (senza voler entrare nei meriti della legittimità delle richieste…)!
Leggo quindi con piacere che è nuovamente rientrato… sì… con “maggiori poteri” ed allora spero che per un momento venga rivista la posizione della nostra società che ricordo essere “CONFISCATA” (ho la netta sensazione che ormai di questa situazione non glie ne fotte più niente a nessuno…) e che si permetta alla stessa di svincolare tutte le somme attualmente bloccate, per poterle destinare ai lavoratori ( che rappresentano dopotutto proprio quella “gente onesta” a cui Lei si riferisce… non solo, aggiungerei irreprensibile e soprattutto incorruttibile… proprio perché “non collusa“, rappresentante di quell’immagine di correttezza morale a cui in molti vorrebbero immedesimarsi e che nei fatti dimostrano concretamente essere distanti…
Per cui, su quest’ultimo punto, se c’è qualcuno dei cosiddetti “paladini” della legalità che si vuole “pubblicamente” confrontare… il sottoscritto è in ogni momento disponibile!!!
Preg.mo Avv. Fiumefreddo, nel ritornare “più forte di prima”, provi a mettere in campo quel “grande coraggio” espressole dal Presidente Crocetta…
Perché le vittorie per essere concrete devono manifestarsi con i fatti… in caso contrario… restano delle vittorie di “pirro”… 
Quindi, quanto chiedo oggi a nome della Società (anche se dovrebbe essere qualcun altro a farlo… ma la vita è così… come quando si era alle elementari, le caramelle andavano sempre a chi stava buono e a braccia conserte…) è quanto Lei ha già dichiarato… e cioè di voler fare il Suo dovere, come prima… senza sconti a nessuno e rispettando tutti!!!
E noi questo Le chiediamo di rispettarci… proprio per quel senso di rispetto e di eguaglianza a cui Lei tanto s’ispira!!!

Anche per i dipendenti pubblici vale l'art. 18 e cioè… potranno essere licenziati!!!

Il lavoro mi piace, mi affascina… potrei starmene seduto per ore a guardarlo!!!
Prendendo questo motto a modello… parecchi dipendenti pubblici in questi decenni, hanno fatto si, che le loro giornate, trascorressero senza alcuna fatica, permettendogli di giungere anche alla pensione!!!
Usciti loro, sono entrati ovviamente i loro figli… ancor più inutili dei padri… e li scopriamo oggi a passeggiare per le vie della città, avendo chiesto ai colleghi presenti, di firmare al posto loro i propri badge…
Siamo stanchi di sopportare personaggi che si assentano ripetutamente dal lavoro o che, ancor peggio, entrati nelle loro stanze d’ufficio, si occupano di attività personali, che nulla centrino con quanto prevede il loro incarico…
Sono i soliti (ignoti) che durante l’orario di lavoro, stanno a discutere per ore al bar, c’è chi va a fare la spesa, chi svolge un secondo lavoro in nero, veri e propri assenteisti cronici, che lasciano quasi sempre quegli uffici pubblici vuoti… e con le pratiche sulla loro scrivania che vanno a sovrapporsi!!!
Nel 2012, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 4693, aveva già rigettato il ricorso proposto da alcuni dipendenti di un’azienda, per aver (in più di un’occasione), controfirmato la loro presenza sul posto di lavoro, mentre erano di fatto assenti… ma in quella circostanza, i dipendenti operavano nel privato…
Ora, finalmente, l’art. 18, come riformato dalla legge Fornero e più di recente dal Jobs Act, ha deciso che la norma, vada applicata anche ai lavoratori della P.A.

A stabilirlo finalmente, è la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24157/2015, estendendo in ritardo, anche a quella categoria del pubblico impiego, la riforma dell’art. 18!!!
Dopotutto non se ne poteva più di vedere gente che prendeva ingiustamente lo stipendio, che dicono di soffrire continuamente per una salute cagionevole, che li obbliga a rimanere assenti dal lavoro, per mesi…
Era corretta e soprattutto necessaria, una presa di posizione  che riportasse finalmente in equilibrio, in quella disparità di trattamento, tra chi opera nel privato e chi nel pubblico…
Alla base della decisione, spiegano i giudici, c’è l’art. 51 del Testo Unico del Pubblico Impiego (D.lgs. n. 165/2001) che prevede che lo statuto dei lavoratori, con le sue s.m.i., si applichi anche alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti…. e che quindi l’art. 18, vada esteso anche al pubblico impiego!!!
Le implicazioni di tale decisione, com’è evidente, sono notevoli. 
La riforma più importante prevede che l’art. 18, esteso ora al pubblico impiego, vada a collegarsi con le ultime modifiche apportate dal recente Jobs Act…
Per cui, anche i dipendenti pubblici, potranno essere licenziati senza obbligo di reintegra (ad esclusione dei casi previsti per licenziamenti discriminatori e/o disciplinari)…
Qualora però si verifichi un licenziamento per ragioni economiche, si prevede che il reintegro possa avvenire soltanto se il fatto su cui è stata fondata la decisione risulti palesemente infondato, stabilendo in tal caso un risarcimento al massimo di 12 mensilità.
Ovviamente l’articolo 18 va esclusivamente applicato al pubblico impiego “contrattualizzato”, vale a dire per tutti i dipendenti statali e locali, ad eccezione fatta per magistrati,  professori e militari.

Tecnis: viene ritirato il certificato antimafia

Desideravo riprendere un commento pubblicato su Live Sicilia, in quanto fa riferimento ad una azienda che il sottoscritto conosce benissimo, visto che a tutt’oggi ne fa parte, in qualità di Direttore tecnico e di Rspp…
facciamofintadiniente 16-11-2015 – 15:28:47
Lo detto e lo ripeto l’ultima volta, poi si diventa noiosi, il film e già visto ed il finale assicurato.
Per non mensionare tutte le ditte precedenti, l’elenco e troppo lungo, ricordiamo la più recente, La Incoter SPA dei F.lli Basilotta, con lo sgambetto del certificato, adesso la Tecnis senza certificato non può più ne operare ne gareggiare a nuovi appalti, la magistratura con questo ennesimo piccolo sforzo, distruggerà l’ultima Impresa Edile Siciliana. Arriveranno i commissari, che di Edilizia e di gare, “senza nulla togliere a i pregi personali che possono avere” non ne capiscono un tubo, per coprire le spese correnti cominciano a svendere quello che ce di svendibile in azienda e nel giro di 1 max 2 anni ditta spolpata e tutti licenziati.
Cosi da qui a qualche anno tutte le opere che ci sono da fare in Sicilia, le faranno solamente cooperative ed aziende pulite del nord.
La colpa delle Imprese Siciliane e quella di Ambire in alto, fino a quando si parla di imprese con max 20 dipendenti ” ca si fanu i ratteddi” nessuno le disturba, quando qualche Imprenditore Siciliano con le palle, in una terra arida e complessa come la Sicilia, riesce ad emergere ed a togliere campo alle concorrenti del Nord, ecco le strategie mettersi in atto e il gioco e fatto.
A pagare sempre e solo noi popolo inetto Siciliano, ma cu nicci porta a fari si cosi, contadini dobbiamo rimanere, e si operai ca restunu a casa, pazienza lu governu anticchia di disoccupazioni cia duna e campunu, pinsamu a saluti, poi li pulintuna ni diciunu ca campamu e spaddi soi, e facemiccillu diri, e la virità!!
Auguri Sicilia……………..

Premesso che alla società Tecnis S.p.a. è stato ritirato il certificato antimafia (preso atto della revoca, ancora oggi però non se ne conoscono le reali motivazioni che l’hanno determinato…), ora, con riferimento ai lavori appaltati, molti non sanno che alcuni di quei lavori, erano stati a suo tempo, affidati e/o aggiudicati proprio alla In.Co.Ter S.p.a., e che, a causa del provvedimento interdittivo sopraggiunto (seguito dal ritiro del certificato antimafia) ed avendo la stessa, sin dalla fase di gara firmato con le varie stazioni appaltanti, quei previsti protocolli di legalità (condizione obbligatoria e coerente con l’obiettivo del contrasto da eventuali tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore gli appalti), ecco che in quella occasione… quegli stessi appalti, le furono revocati…
A cominciare dal 3° tratto “Grotta Rossa-svincolo Canicatti” per l’ammodernamento della SS640 Agrigento-Caltanissetta, per seguire quindi con l’Interporto di Catania, ed ancora, il Parco eolico in provincia di Messina ed il completamento dei lavori nel Centro Outlet Village di Agira…
Circa 100 Milioni di euro di lavori andati in fumo… o meglio, consegnati ad altre imprese… per scoprire come, solo pochi anni dopo, alcune di quelle imprese, furono allontanate (non so dirvi se fosse intervenuto un’eventuale revoca del nulla osta antimafia) comunque, come si dice… oltre il danno, la beffa!!!
L’In.Co.Ter S.p.a. in ogni modo, se pur tra mille difficoltà, ha saputo reagire…
L’ingresso dell’amministrazione giudiziaria ha permesso comunque una certa continuità aziendale, attraverso l’aggiudicazione di lavori per milioni di euro quali:
– S.I.S. S.C.P.A.: Raddoppio Ferroviario in Palermo;
– IRAQ: Lavoro autostradale Umm Qasr-Al Zubair;
– CO.MER. S.P.A.: Fornitura di Conglomerati Bituminosi e noli;
– GESTIONE IMMOBILIARE S.R.L.: Realizzazione di un capannone prefabbricato da adibire ad uffici per autonoleggio;
– PROVINCIA DI RAGUSA: Lavori di manutenzione straordinaria nelle SS.PP. 31-15 e S.R. 25;
– PROVINCIA DI CALTANISSETTA: Manutenzione straordinaria e messa in sicurezza Sp233 e SP 253 ex RT Mussomeli-Caltanissetta
– COMUNE DI SOLARINO: Lavori per la esecuzione delle opere di urbanizzazione relative al Piano per gli insediamenti produttivi – I° Stralcio Funzionale;
– COMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTA: Opere di Urbanizzazione Primaria nell’area P.I.P.;

Inoltre,
si potrebbe dire alla Toto Salvaggio “increddibbile”… nel periodo di confisca (tra Ottobre 2012 e Novembre 2012) è stato revocato per “errore”  il nulla osta antimafia, precisando che allora la società amministrata era di fatto… rappresentata dallo Stato: difatti, presentava un socio di maggioranza (custode giudiziario nominato dal tribunale), un collegio sindacale totalmente rinnovato per il 100%, un nuovo amministratore (giudiziario) e per finire un Direttore Tecnico ( il sottoscritto ) che ad oggi, presenta un casellario giudiziario “limpido”, quanto l’acqua che scorreva nel fiume Giordano, ai tempi del Battista!!!
La tematica è che, la gestione di queste società sequestrate/confiscate è totalmente diversa da qualsivoglia conduzione, poiché entrano in gioco delle nuove limitazioni, parametri di esposizioni diverse dal classico management nel quale l’imprenditore assume in se tutte le problematiche e ne copre ovviamente i rischi… con proprie garanzie.

L’impresa è quindi chiamata a “ridefinire” il proprio organigramma, le proprie metodologie secondo logiche più strettamente “giuridiche” dove molte di quelle decisioni, debbono essere autorizzate, anche in quei casi rientranti nella gestione ordinaria, quale la definizione di contratti, produzione, vendite, la ricerca di eventuali mercati di sbocco, la disponibilità finanziaria, l’accesso a risorse di finanza (senza personali garanzie), tutte condizioni necessarie per la continuità aziendale…
L’impresa, con questa trasformazione perde di fatto, le sue originali peculiarità, in particolare quel valore intrinseco dato da quei legami interpersonali, da quella capacità di networking dove i rapporti inter-organizzativi sono basati principalmente sulla fiducia…
Inoltre, l’impresa confiscata viene vista ora da tutti, come fosse “malata” e dove, il solo intervento del nominato amministratore, non basta ovviamente a mantenere quel sistema relazionale con fornitori, clienti, istituti di credito, pubbliche amministrazioni, ecc…  nel quale l’azienda era inserita…
La gestione tecnico/amministrativa, richiede non solo competenze professionali, che di per se possono essere trovate all’interno della stessa azienda… ma il sostegno dello Stato, di quelle politiche finanziarie/sociali – non assistenziali – che garantiscono all’impresa quella capacità di proseguire e di sviluppare nuovi progetti innovativi, tenendo conto, non solo della salvaguardia dei posti di lavoro, ma soprattutto dei benefici che tale gestione potrà dare a tutta la comunità…

Oggi purtroppo la Tecnis è entrata in un tunnel di difficile soluzione o meglio le soluzioni ci sarebbero… basterebbe applicarle!!!
Il problema infatti, non è rappresentato ne dalle perdite degli appalti… (questi dopotutto verranno affidati ad altre imprese) e neppure dalle ripercussioni occupazionali (la cui continuità potrebbe essere garantita dalle imprese aggiudicatarie… è già successo alcuni anni fa con le imprese dei Cavalieri), il fondamentale problema è che attraverso queste procedure, le nostre imprese non avranno mai modo di crescere e resteranno sempre ad un livello nazionale inferiore… da subappaltatori… o come direbbe l’amico di sopra… “semplici cottimisti”.    
Quindi evitiamo di far finta di non sapere cosa accadrà a questa bella realtà…a quelle risorse umane, alle loro famiglie, a quegli appalti, a quei beni strumentali tra cui macchinari e attrezzature, al patrimonio immobiliare, ma soprattutto ai suoi imprenditori, ora messi alla gogna da tutti… da quanti ne invidiavano le capacità e da coloro, tra colleghi e/o amici, che sotto l’apparente dispiacere per quanto accaduto, sperano ora, che da quella incresciosa situazione, potranno avvantaggiarsene… dopotutto è proprio nel carattere di pochi uomini, saper onorare senza invidia un amico che ha fatto fortuna…
Già… non facciamo finta di niente… perché lo sappiamo sin d’ora tutti… come andrà a finire!!!

Norma Saguto…

E’ tra le novità del codice antimafia presentato dal Governo e prende il nome dal nome dell’ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto, sospesa dalle funzioni e indagata per corruzione insieme al marito, Lorenzo Caramma, nominato coadiutore di diverse società amministrate dallo Stato e l’amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara…  
Con questo emendamento presentato, riferito all’articolo 13, s’impedisce la nomina ad amministratore giudiziario di beni confiscati alla mafia, o coadiutore o collaboratore, non solo ai “parenti”, ma anche ai “conviventi e commensali abituali” del magistrato che conferisce l’incarico. 
Il divieto sarebbe esteso per i parenti fino al IV° grado e per gli affini entro il II° grado, ma soprattutto, gli amministratori giudiziari non potranno inoltre avere più di 3 incarichi… che, secondo il sottoscritto sono sempre troppi…. o meglio la valutazione di questo numero, dovrebbe essere commisurata con le dimensioni patrimoniali delle società d’amministrare… 
E’ illogico… paragonare un’impresa individuale da una S.r.l. e ancor meno da una S.p.a. quindi non esiste un numero esatto… ma si dovrà raffrontare questo, con la capacità produttiva e logistica, sul numero presente di contratti d’appalto da realizzare o in corso d’opera ed infine, sul patrimonio immobiliare e finanziario presente alla data della confisca…
Perché… nel dover seguire con impegno un’azienda, ci vuole innanzitutto piena disponibilità, coordinare l’organigramma aziendale, collaborare con i dipendenti, interfacciarsi con tutte le problematiche che nel corso dell’incarico potranno presentarsi, rilevare e contrastare le anomalie gestionali, apportando quei correttivi necessari… tutte circostanze che necessitano di massima dedizione!!! 
Anzi, da esperienze dirette, posso suggerire che una eventuale terna, composta da un amministratore e due coadiutori tecnico e amministrativo, è la migliore soluzione gestionale per società di questo tipo, dove ognuno di essi, assume in se, un ruolo di corresponsabilità personale, in quelle scelte decisionali…   
Ora che il testo passa per l’approvazione al Senato ( alla Camera l’approvazione ha avuto 281 sì, con 66 contrari -Fi e M5S- e due astenuti), si spera di modificare definitivamente (con queste nuove regole ferree), l’assegnazione e la gestione dei beni sequestrati,  alla criminalità…
Bisogna aggiungere che il provvedimento, deriva dalla proposta di legge di iniziativa popolare per la quale, grandi organizzazioni sociali (Cgil, Avviso Pubblico, Arci, Libera, Acli, Lega Coop, Sos Impresa, Centro studi Pio La Torre) hanno fatto si, che in questi due anni e mezzo, si raccogliessero centinaia di migliaia di firme, a sostegno e integrazione del lavoro svolto nel contempo, dalla commissione parlamentare antimafia.
Sono in definitiva 30 articoli, dai quali si ridisegna tutta la complessa materia delle misure di prevenzione, come, l’assegnazione in affitto degli immobili confiscati alla mafia al personale delle forze di polizia, delle forze armate e ai vigili del fuoco, che potranno provvedere a proprie spese a ristrutturarli, se le amministrazioni assegnatarie non dispongano delle risorse necessarie. 
Finalmente con questa legge, non si dovrebbero più avere, situazioni incresciose come quelle emerse in questi mesi nel tribunale di Palermo, ma soprattutto ciò che ci si augura, è poter recuperare quelle società ancora gestite in modo disonorevole da parte di certi amministratori giudiziari e soprattutto, di tutelare quei lavoratori che hanno cercato – se pur con i problemi legati al provvedimento di confisca – di dare il meglio di se… per far sì che nulla andasse definitivamente distrutto…
Perché nella vita ci sono sempre due scelte fare: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle!!!

Quotidianità della corruzione…

Una “sensazione deprimente”… è cosi che la chiama, il procuratore Giuseppe Pignatone, nella conferenza stampa da poco conclusa… 
Già… la “quotidianità della corruzione”… di quelle “borse” ovunque aperte, in attesa di essere riempite… dalle solite “bustarelle”…
Ci sarà mai una fine a tutto questo… o dobbiamo rimanere a contare “quotidianamente” gli arresti delle varie procure???
Siamo stanchi… non ne possiamo più… ogni giorno inchieste, gente corrotta, ovunque malaffare, dipendenti pubblici assenteisti (notizia di poche ore fa… 35 arresti al Comune di Sanremo), concussione, tangenti… 
Il presidente Sergio Mattarella, parlando pochi minuti fa al Quirinale, ai nuovi Cavalieri del Lavoro, ha parlato di “lotta alla corruzione”, condizioni irrinunciabili per la nuova crescita italiana…
Un richiamo alla legalità ricordando che nel nostro Paese, si sta aprendo una nuova stagione, e ha sottolineato, “dobbiamo affrontarla con un di più di consapevolezza delle nostre risorse, e anche con un senso maggiore del bene comune”…
Sono bellissime parole… io ricordo ancora, cosa mi disse da bambino – in una analoga circostanza, – l’allora presidente Aldo Moro sulla legalità… (mi ero ripromesso di scrivere sull’argomento un post… e spero a breve di riuscirci). 
Comunque l’Anas per nome del proprio presidente Armani, ha ribadito la totale estraneità ed ha espresso la piena fiducia nel lavoro della Procura di Roma, con l’auspicio che possa giungere celermente a fare chiarezza sui fatti fin qui emersi…, annunciando inoltre, che la stessa si costituirà in giudizio quale parte offesa!!!
Nelle indagini vi sono pure due nostri conterranei, imprenditori di rilievo (D. Costanzo e C. Bosco), imprese che hanno effettuato e stanno ancora realizzando, considerevoli appalti, non solo in Italia ma anche all’estero…
Non dimentichiamo inoltre che entrambi, hanno ruoli importanti all’interno di due note associazioni e cioè, quella di Confindustria e Ance (Catania).
Oltre gli imprenditori, ci sono tutta una serie di indagini a carico di funzionari dell’Anas (chissà perché questa notizia… non mi sorprende…), sono state arrestare difatti 10 persone tra cui 5 funzionari della stessa Anas ( responsabili del coordinamento tecnico, area progettazione, e ufficio legale), coinvolti anche un ex presidente della Regione Calabria ed anche ex sottosegretario alle Infrastrutture.
Come dicevo sopra, al centro dell’indagine (secondo l’accusa) ci sono queste due importanti società con sedi a Tremestieri Etneo (CT), la Tecnis SpA e la Cogip Infrastrutture S.p.A., entrambe, riferibili ai due imprenditori di origine catanese di cui sopra.
Secondo la procura ci sarebbero probabili pagamenti di tangenti per almeno 150 mila euro… (sarcasticamente… mi verrebbe da dire “pochini”… visto che erano legate all’autorizzazione che era stata richiesta all’Anas per cedere l’appalto da 145 milioni di euro per la costruzione della variante di Morbegno dallo svincolo di Fuentes a quello del Tartano in Lombardia).
Comunque l’indagine è tutt’ora in corso e sono in molti, tra le le forze dell’ordine, ad essere impegnati nelle investigazioni e perquisizioni…
Sono molte difatti le regioni che risultano essere in queste ore, sotto la lente della Guardia di Finanza… dal Piemonte alla Sicilia… già… questa nostra regione che “ininterrottamente” in quella deprecabile elencazione… non manca mai!!!
Diceva bene Piersanti Mattarella: nella capacità di identificare uno sviluppo e di proporre scelte coerenti di carattere produttivo che garantiscano una crescita economica, sociale e civile dell’Isola, c’è anche la risposta essenziale all’eliminazione delle ragioni di fondo del prosperare della mafia nella nostra Regione!!!

Inefficienza efficiente…


In un paese qual è quello nostro, nel quale l’efficienza purtroppo non è mai sinonimo di redditività, perfezione, ma soprattutto di rendimento, tra scandali di assenteisti remunerati e presenti svogliati, ecco, in questo marasma generalizzato, tra uffici nei quali si fa poco e quel poco si cerca di farlo fare agli altri, ritroviamo all’improvviso dei soggetti che, si contrappongono a quanti vengono definiti scansafatiche…

Già…, nella pubblica amministrazione, nel bel mezzo di un deserto… come un’oasi…, ci sono dipendenti modello, che esulano dai soliti contesti generalizzati, divenendo essi stessi, sistema trasversale di una macchina operativa, nella quale “volutamente” inseriti, si dimostrano del tutto “efficienti”… 
Ovviamente non è una macchina che risponde ai bisogni collettivi e neanche tenta di risolvere i problemi della società… ma riesce a spaziare, in quell’ambito “particolare” nel quale viene richiesto il proprio contributo ed in particolare di quella improvvisa celere operatività…    
Non si tratta di individuare una inefficienza presente, ma bensì d’individuare procedure non conformi che attraverso modalità proprie e del tutto arbitrarie, danno luogo ad improvvise efficienze, stabilendo nuovi modus operanti, non lineari che in breve tempo, trasformano procedure irregolari in qualcosa di preciso e per di più chiaro e coerente…
Ed allora ecco che si può divenire, grazie proprio a questi “particolari” soggetti, limpidi o torbidi a seconda delle circostanze…
E’ come quando eravamo a scuola, precisamente alle elementari…
Vi ricordate…, quando la maestra alla lavagna tracciava quella linea di demarcazione e scriveva da un lato i buoni e dall’altro i cattivi… ecco almeno in quell’oscuro sfondo, risaltava bene… in bianco… la posizione di ognuno di noi, veniva sin d’allora definita la collocazione che poi da grandi avremmo avuto…
Ecco, almeno lì… sapevo dove stavo, quasi sempre nel lato dei cosiddetti “cattivi”… già non perché io fossi realmente così… ma chissà, sarà stato per quel mio modo d’essere, nel non voler rispettare quelle regole prestabilite, molte volte errate, per non voler sottostare a strane direttive che cozzavano con le mie idee, il che ovviamente conduceva ad antipatie, oppure a evidenti scontri con le maestre… 
Allora come oggi…, già da piccoli s’intravvede dove ognuno vuole stare, cosa voleva divenire, quanto era disposto a sopportare e soprattutto quanto è deciso nel non farsi soccombere dalle ingiustizie o dalle prevaricazioni…
Purtroppo oggi in molti, hanno deciso di non schierarsi… restano lì appesi a quella linea di demarcazione, ne buoni ne cattivi, già lì… come burattini, appesi a qual filo bianco… rappresentando così perfettamente quel proprio essere, vere e proprie banderuole che sventolano a seconda delle circostanze, da una parte all’altra…, girando a seconda del vento o delle situazioni, una volta di qua ed una volta di là…
Non vi sono parametri di giudizio o di strategia, non ne hanno, per loro, l’unico obbiettivo è rappresentato nel voler ricercare il risultato più rapido,  se pur questo, possa poi risultare…,alla luce dei fatti, inferiore o negativo alle stesse aspettative, in quanto non si è voluti seguire la logica della migliore efficienza e dell’alta redditività, ma si è puntato principalmente a raggiungere quel minimo beneficio indispensabile…
Vero… il risultato a volte è stato raggiunto…, sì, con poche e semplici alchimie… adesso però la difficoltà è quello di poterlo mantenere…
Mi chiedo spesso se… il danno provocato dall’inefficienza degli efficienti… non risulti successivamente più dannoso dello stesso beneficio…

Furbetti pubblici… come coprirsi a vicenda!!!


Ci sono volte nella vita in cui, molti… ( non tutti per fortuna… ), iniziano a fare – per quel voler essere superficiali o per motivi più o meno futili…  – minchiate…!!!

Già il problema è che così facendo, si è data l’impressione all’opinione generale che, per ciascuno di noi, ci possa essere un prezzo… e non si parla di milioni di euro… ma di una misera elargizione distribuita a seconda dei livelli… per far si che il sistema venga mantenuto e lubrificato.
Ecco quindi che, alcuni soggetti “esterni” che lievitano attorno a certi palazzi della pubblica amministrazione, tentano sin dalle mattinate d’infiltrarsi, grazie ad alcuni addetti “non proprio corrotti” di quegli uffici…
Ed è proprio grazie a qualche conoscenze, a quel sapersi presentare, a quei modi gentili e garbati, che si viene pian piano a instaurare, un vero e proprio rapporto confidenziale… che si consolida nel tempo… attraverso piccole regalie.

S’inizia con ticket pasti o buoni carburanti, con ricariche telefoniche a card prepagate per i supermercati… e man mano che si sale con le informazioni richieste o con certe particolari esigenze amministrative – queste sì certamente corruttive – ecco che allora inizia a crescere anche il compenso… fino a giungere al ricevimento di somme di denaro…

E’ consuetudine di ogni giorno, all’apertura dei notiziari, ascoltare come alcuni impiegati pubblici siano finiti sotto inchiesta per truffa… in particolare sono proprio quelli degli uffici di gestione, infrastrutture e patrimonio, ad essere sempre sotto i riflettori…
Già il mondo degli appalti pubblici legati alle manutenzioni ed alle forniture, rappresenta per molte imprese, una grossa fetta di business in un particolare momento – quello del lavoro – nel quale la crisi, non permette in modi celeri di concludere trattative private e quindi, riuscire ad inserirsi in quegli affidamenti diretti delle Pa, diventa fondamentale per la sopravvivenza della propria impresa ed è per questo che bisogna “ringraziare” quelle opportune amicizia poste all’interno di quegli uffici…
Ecco quindi che alcuni imprenditori, iniziano a pressare quelle proprie amicizie per giungere ad ottenere – previo esborso di qualche mazzetta – l’assegnazione di alcuni lavori o mera fornitura… e non finisce lì perché, ottenuto l’appalto bisogna fare in modo che non ci siano intralci nei controlli dei lavori, nella realizzazione del Sal, nell’emissione del certificato di pagamento e nella successiva produzione della fattura che l’ufficio contabile dell’ente appaltante dovrà provvedere a liquidare, tutti tempi burocratici che, nonostante la tempistica prevista dalla normativa vigente, se non ben oleati, possono arrivare a pseudo giustificati ritardi, anche di parecchi mesi… 
Non dobbiamo dimenticare a come questi ritardi, causati dalle PA, anche per motivi banali, possano condurre le imprese a vere e proprie difficoltà economiche, tali da condurle  purtroppo alla bancarotta… 
A quanto sopra dobbiamo inoltre aggiungere l’inefficienza del personale preposto… è proprio notizia di questi giorni, su come le indagini della GdF abbiano portato a scoprire un sistema del tutto “italiano” e cioè quello di abbandonare ad inizio giornata il proprio posto di lavoro, dopo aver ovviamente provveduto a timbrare il proprio cartellino…

Assenteismo che è divenuto consuetudine, operato da molti “furbetti” in quelle strutture pubbliche ( in quelle private ciò non potrebbe mai accadere… ) che, grazie alla collaborazione di colleghi compiacenti ( invece di pensare alla propria mansione…) provvedono a far scorrere per nome/conto di quei colleghi assenteisti i cosiddetti “badge magnetici” – contribuendo così anch’essi ad aumentare i già ben noti ritardi… 

Altro che dipendenti incompetenti ed inutili, questi sono prima di tutto “fannulloni”, sorpresi a “chattare“ sui social network, a trascorrere ore sul web (preferendo… siti porno), a discutere per ore su problemi personali ed a sostare per ore nei bar… passeggiando tra i negozi… il tutto avendo bypassato la propria uscita, in barba proprio ai regolamenti disciplinari interni…
E’ un vizio comune quello di non voler fare niente… una sorta di giornata retribuita a spese di noi contribuenti, tanto chi può mai licenziarli… 
Già, questi lavoratori statali, oltre che essere certamente dei raccomandati sono in particolare dei privilegiati, abili infatti nel sapersi coprire a vicenda, grazie ad un sistema collaudato… basato nel saper eludere anche le più semplici regole contrattuali!!!
Una vera vergogna non solo per quanti oggi il lavoro lo cercano, per coloro che lo desiderano con tutte le loro forze, ma soprattutto per quel mancato rispetto nei riguardi degli altri colleghi ( sia del pubblico che del privato), che operano giornalmente con serietà e professionalità, dimostrando non solo correttezza con il proprio impegno, ma soprattutto compensando proprio quella inutilità – sotto tutti i punti di vista – di coloro che hanno pure il coraggio di definirsi colleghi!!! 
E’ proprio vero che l’uomo mediocre si sente indispensabile ma non sa di essere inutile!!!
Già la sua forza sta nel rendere indispensabile la propria inutilità…

Fuori i fannulloni!!!

Bravo Renzi, ciò che dici è giusto… fuori i fannulloni!!! 

Cosa ne dici se allora cominciamo con una grossa fetta di quei 945, che tra deputati ( 630 ) e senatori (315) siedono, sì forse non è corretto… dormono lì nelle nostre due Camere???
Stia certo che, se verifica di ognuno di loro il lavoro svolto, vedrà che di fannulloni ne troverai a decine… che dico, a centinaia!!!
Il problema infatti in Italia è che siete proprio Voi quelli che date il cattivo esempio…come si dice ” il pesce puzza dalla testa ” ed il nostro è ormai putrefatto da troppo tempo…
Si adesso tutti a fare i soliti proclami, ci eravamo quasi dimenticati di com’è stato finora vivere lontani dalla possibilità di elezioni, ma adesso che siamo in procinto di quelle Europee, ecco che come al solito, tutti ritornano a dire le solite idiozie….
Interessante… quando parla di premiare la meritocrazia, ecco se dovessimo valutare per meriti, qui il numero di coloro che purtroppo operano nella P.A. aumenta in maniera esponenziale!!!

Certamente non bisogna fare di tutta un’erba un fascio, perché nella Pubblica Amministrazione – ha precisato Renzi – c’è un sacco di bella gente, si ed allora, che facciamo Presidente… li proponiamo a Miss e Mister Italia???

Ma per favore, il 90% di questi è entrato lì perché raccomandato e non certamente per meriti, difatti quando si parla di ripristinare il vecchio inserimento nell’ufficio di collocamento con la graduatoria per titoli…, ecco che, proprio per voce del solito portavoce… ( mi fa pena anche nominarlo… ), inutile e raccomandato, di quel partito che, proprio attraverso lo scambio dei voti, ha diviso posti ai soliti parenti e amici… dichiara ovviamente di essere contrario!!!
Ed allora di quale “stretta” sui dipendenti o sui dirigenti parla, se poi questi – come dice egli stesso – non verranno licenziati, già Lui non licenzia… e poi come si dice: mai farlo sotto elezioni!!!

Strano che il commissario alla spending review ha dichiarato che esistono 85.000 esuberi!!!
Ora viene a dirci che i dipendenti non sono troppi, ma bisogna fare in modo che questi lavorino di più!!!
Complimenti c’era bisogno del nuovo Mago di Firenze per arrivarci, ma forse il vero problema e che Lui per primo non sa come fare ad aumentare questa appunto, mancata produttività…
Comunque consoliamoci, a breve tutti diventeremo cittadini digitali: già, ci sarà “un’identità digitale” che farà in modo che ognuno di noi avrà un PIN per l’accesso alla P.A. finalmente non ci saranno più code per un certificato o per pagare una qualsivoglia imposta…

Tutto bello… anzi bellissimo peccato che poi per collegarsi alla rete del Servizio Pubblico si dovrà attendere che la linea adsl non sia come sempre lenta o che il sistema informatico non risulti come  sempre interrotto o proprio come il nostro Paese sempre in fase di costruzione …

Mentre da noi le tasse aumentano… in altri paesi diminuiscono!!!

Ormai è evidente che il nostro governo, intrappolato nel ricatto preparato dal leader del Pdl, si trova a dover gestire una crisi economica, senza sapere dove recuperare i necessari fondi per superarla…
Inoltre, avendogli imposto l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, la ricerca di ulteriori stanziamenti è diventata di estrema necessità.
Se a questo poi, aggiungiamo che in nessun modo è stata fatta alcuna politica di risparmio e di contenimento dei costi della cosa pubblica, ecco che, la prospettiva di un ulteriore prelievo dalla busta dei lavoratori, non fa altro che accrescere quella contestazione, finora limitata a qualche manifestazione, ma che rientrati dal periodo delle ferie, potrebbe sfociare in tutta la sua rabbia…
La mancanza di fiducia da parte di tutti, in particolare dei giovani che non vedono alcuna prospettiva nella loro ricerca di un lavoro, sommata a quanti oggi, tra pensionati e dipendenti, non hanno la possibilità di sopravvivere, ecco che appunto questo dissenso non rappresenta altro che, il punto iniziale di ciò che negli altri paesi è già sfociato in rivolta popolare… 
Lo stesso principio si è già avuto in  Svezia, dove il modello del centrodestra che ha sostituito quello da sempre emulato socialdemocratico, ha iniziato a fare acqua da tutte le parti…
Ed è per questo che il proprio leader Reinfeldt ( a differenza del nostro… ) ha dichiarato che a breve inizierà un nuovo taglio delle tasse, insieme ad ulteriori sgravi per i lavoratori e per i pensionati…
Allora, a differenza di quanto viene fatto nel nostro paese da un bel po’ di anni e dove si continua imperterriti ad aumentare il prelievo fiscale, con particolare interesse per quanti hanno una busta paga, dimenticando nel contempo di colpire invece coloro che non dichiarando un reddito certo, fanno dell’evasione il loro primo obbiettivo…
Alla fine sono sempre le nostre tasche a dover piangere… mentre le loro ( e parlo di quelle dei nostri politici e di quanti girano attorno a questo sistema… ) stranamente continuano a gonfiarsi…
Quindi da noi tutto aumenta in particolare la disoccupazione che ha raggiunto ormai quota 20%, mentre da loro pur avendo anch’essi gli stessi problemi, hanno percentuali di gran lunga inferiori, che si aggirano intorno al 7,8%  ed ancora, almeno lì, si prende in considerazione la possibilità di non gravare sui soggetti più deboli, che poi sono quelli che sostengono l’economia di un paese… 
Qualcuno mi contraddice ricordandomi che in Svezia, la tassazione sui redditi delle persone fisiche è tra le più alte d’Europa, ma io ricordo che non esiste alcun paragonare tra i servizi offerti in maniera esemplare e completa alle loro famiglie, con quelli invece totalmente inesistenti o mal organizzati da noi…
Ma la differenza sostanziale dalla quale siamo veramente lontani nel poter essere paragonati alla Svezia è in quei principi fondamentali di democrazia e di uguaglianza, quel modello cioè nel quale, tutti sin dalla nascita sono eguali!!!
Ecco è in questo principio che si giocherà fondamentalmente la partita della ripresa economica del nostro paese…; già, mentre da noi le disuguaglianze sociali sono elevate e le differenza tra ricchi e poveri restano ancora grandi, ecco che in Svezia, la differenza in base al merito viene invece premiata!!!
Da noi non esiste alcuna parità di opportunità!!!
E’ infatti totalmente possibile ( se non andando via dal nostro paese… ) partire dal basso ed ottenere quella corretta scalata sociale e non come da noi, dove si prosegue grazie alle solite raccomandazioni da padre in figlio e dove si mantiene come unico obbiettivo quello della disuguaglianza, dove i figli dei ricchi rimarranno ricchi, mentre quelli dei poveri continueranno ad essere poveri: a differenza però di quanto riportato nell’articolo 34 della Costituzione dove coloro che sono capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi…

Via gli Incapaci!!!

Incredibile ma vero!!!

Il Professore Monti, nel dare inizio alla propria campagna elettorale, incontrando a Bergamo, i candidati della sua lista, li prepara, proprio come un professore, sia ad una serie di domande e di risposte, sui contenuti del proprio programma elettorale, che sulle eventuali risposte da replicare ai giornalisti nelle circostanze in cui, a questi ultimi, non bisogna rispondere…
Tralasciando gli interventi lodevoli che gli invitati ovviamente esprimono e nell’ostentare quanto Egli di positivo durante il Suo governo ha saputo esplicare ( io evidenzierei molto male… ), ora in piena campagna elettorale si parla di sviluppo, occupazione, lavoro, giovani, ecc…, le solite fesserie ( per non usare un termine volgare…, ma certamente più appropriato…), che ormai in questi giorni andiamo sentendo!!!
Comunque una cosa giusta la dice: “Togliere l’Italia dalle mani degli incapaci” !!!

Pensavo quindi felice…, finalmente vengono tutti cacciati a casa????

Si l’ho so…, questa è una illusione che purtroppo non si avverrà, un sogno che non si trasformerà mai in realtà, una speranza che resterà soltanto un miraggio, quel goccio di speranza da cui non berrò…
Una Italia, costituita da totali incapaci, da persone raccomandate e collocate, da politici ed amministratori, in pubblici uffici ed enti, dove trascorrono il loro tempo a passeggiare ed a passare scartoffie, pur di fare passare i giorni, per poter giungere a fine mese e prendersi quel loro immeritato stipendio…

Certo capisco che a volte sono le circostanze esterne che producono tali condizioni, ma c’è sembra una differenza tra chi le ricerca incondizionatamente e chi le subisce purtroppo, per incapacità altrui!!!
Questi di cui parlo…, ed ovviamente non posso fare di tutta un’erba una fascio è limitata a quelle persone inutili, nati incapaci e soprattutto irrecuperabili ( perché io penso, che c’è sempre differenza tra chi possa essere considerato incapace, ma fa di tutto nel corso della propria vita per migliorarsi… e chi invece, in maniera presuntuosa pensa di essere capace senza averne mai dimostrato i meriti…).
Queste sono persone inservibile alla società ed a loro stessi, danneggiano con il proprio inadeguato lavoro, tutto il nostro sistema, poiché realizzano con incompetenza, quanto loro affidato, rallentando e sbagliando purtroppo, anche l’altrui lavoro.

Il prof. dichiara che la vecchia politica non deve tornare…
Ma scusi Prof., ma a quale Stato si sta riferendo??? Perché vede qui in Italia, già in questo nostro  Paese, coloro che oggi si stanno presentando…, fanno da sempre parte costituente della vecchia politica…, cioè sono da sempre lì seduti in quelle poltrone ed il bello è che non vogliono alzarsi neanche a morire…, no…, chiedo scusa, almeno la morte per fortuna…, c’è li toglierà davanti!!!
Certamente però, se sono i suoi tecnici, quei meravigliosi professionisti che dovrebbero sostituire i politici esistenti, ecco, se pensa veramente che attraverso i suoi colleghi potrà cambiare questo stato di cose, allora, forse è meglio pensare di andare a votare per qualcosa di completamente diverso…, un taglio netto con tutto ciò che rappresenta il passato e dare sostegno a coloro che almeno presentano contenuti e persone certamente esordienti della politica, ma fiduciosi e desiderosi, di mettere in campo tutta la loro competenza e soprattutto la propria onestà!!!
Vede Prof. io credo che soltanto attraverso una rivoluzione civile nelle coscienze, si potrà migliorare il nostro paese…
Questa scelta, potrebbe rappresentare l’inizio di un profondo cambiamento del Paese…, l’unico modo per noi Italiani, di vedere soddisfatte i propri bisogni, senza dover continuare a vivere in maniera distaccata con questa attuale politica, ma diventando noi stessi attori principali per una corretta uguaglianza, che porti finalmente ad un profondo cambiamento nel sociale, accorciando quelle distanze economiche e culturali, che oggi con questa Sua politica, ha realizzato!!!