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Calcio Catania: sì… forse qualche errore di valutazione, in buona fede, è stato commesso!

Nel mese di novembre ho scritto una missiva al Presidente della Società Pelligra, esprimendo alcune perplessità riguardo alla decisione di lasciar andare certi ex giocatori, forse con troppa leggerezza. Successivamente, durante la trasmissione televisiva Corner, quelle stesse perplessità sono state confermate, alimentando il dibattito su alcune scelte tecniche e strategiche.

In questi giorni, un articolo del quotidiano La Sicilia è tornato sul tema, sottolineando i successi di alcuni ex calciatori del Catania, come Cicerelli, Cianci e Di Carmine, che ora stanno brillando con le loro nuove squadre. Si riconosce che sono stati commessi errori di valutazione, ma l’attenzione deve ora concentrarsi sulle prossime gare e sulle opportunità di mercato che si apriranno a breve.

Il quotidiano avverte: “Sarà un mercato non di rivoluzione, altrimenti si rischierebbe di ripetere gli errori dell’anno scorso. Servono cinque rinforzi, ma è necessario anche alleggerire il gruppo dei fuori rosa”. A questo si aggiunge il caso di Celli, definito un “errore considerevole”: inizialmente escluso, poi reintegrato, ma sfortunatamente subito infortunato.

Un tema altrettanto delicato è il rapporto tra la squadra e la città. Come riportato nell’articolo di Giovanni Finocchiaro, durante un recente evento sponsorizzato da alcuni giocatori (Bethers, Carpani e Raimo), la partecipazione dei tifosi è stata molto ridotta. Questo dato deve far riflettere, perché senza il sostegno della città, si rischia di rimanere soli.

Molti tifosi attendono segnali concreti da parte del Presidente Ross Pelligra. Personalmente, preferirei non puntare su acquisti onerosi, ma vedere in campo giovani promettenti, come il giovane Forti, che ha suggellato il 5-1 contro il Taranto.

Naturalmente, qualche correttivo da parte della società è necessario. Come ricordato nell’articolo: Catania è una piazza che vive di calcio e passione. È fondamentale ritrovare al più presto la coesione necessaria per affrontare le prossime sfide e riportare entusiasmo tra i tifosi.

"Corner -Telecolor": mi piace riscontrare come molte mie valutazioni, vengano in quella trasmissione confermate!!!

Ogni lunedì sera alle 21:00, su Telecolor, i tifosi del Catania hanno un appuntamento quasi obbligatorio con il programma televisivo “Corner”, ideato da Angelo Micale e condotto da Angelo Gagliano. 
Anche questa settimana mi sono sintonizzato per ascoltare le opinioni dei giornalisti presenti, Angelo Patanè e Alessandro Vagliasindi, insieme all’ospite della serata, il tecnico Carlo Breve, e alla partecipazione di Giulia.

Allego il link al video della diretta dell’11 del mese: https://www.youtube.com/watch?v=MhmTACg9gVo&list=PLTDMtp1c1I13sgNpVHm9NPcA9gQto-Cdo

Durante la partita in TV (sono abbonato a Now), ho cambiato canale ricordandomi che Telecolor trasmetteva la trasferta del Catania. Ne ho approfittato per ascoltare in diretta le impressioni di Patanè e, soprattutto, le “garbate” critiche verso i giocatori che, in campo, sembravano meritarsele.

Quando è iniziata la partita ho notato che il Catania non stesse giocando male; tuttavia, il reparto d’attacco sembrava poco concentrato e disattento nelle ripartenze. Un esempio è stato il tiro di Guglielmotti, deviato da Lunetta in modo sfortunato: forse, senza quella deviazione, la palla sarebbe finita direttamente in porta, e magari la partita avrebbe preso un’altra piega…

Si sa che nelle partite basti un episodio per cambiare tutto, e il Catania, nelle ultime cinque giornate, ha costruito più di un episodio, ahimè… negativo.

Ascoltando Patanè, ho condiviso pienamente le sue riflessioni sui giocatori non riconfermati della scorsa stagione, che stanno facendo bene altrove, e su quelli nuovi, che finora non hanno soddisfatto le aspettative.

Proprio la mattina, avevo inviato una lettera aperta al Presidente Pelligra, scritta in inglese. Alcuni lettori mi hanno tra l’altro chiesto la traduzione, che pubblicherò di seguito a questo post. Nella lettera esprimevo dubbi sulla cessione di certi giocatori: senza però fare nomi: mi riferivo a Marco Chiarella, Emanuele Cicerelli e soprattutto a Pietro Cianci.

Fortunatamente, Cosimo Chiricò è ancora con noi, e le parole di Vagliasindi su un suo possibile ritorno in campo con la squadra rossazzurra, mi danno fiducia per un miglioramento del reparto offensivo, attualmente poco incisivo.

Una cosa è certa: il problema si trova ai vertici della dirigenza, che a mio parere non è stato all’altezza delle aspettative. Tuttavia, qualcosa sembra finalmente muoversi, sì… grazie all’arrivo del DS Daniele Faggiano. Ho sentito però che ultimamente non è stato presente per motivi di salute, per cui colgo l’occasione per augurargli una pronta guarigione.

Purtroppo, credo che la fretta abbia influito sulle decisioni riguardo a chi tenere e chi cedere: “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi“, come si suol dire.

Nonostante ciò, nulla è ancora perduto. Il campionato di Serie C è lungo e difficile e c’è ancora tempo per rimediare. Credo che il nostro allenatore, Mimmo Toscano, potrebbe anche trarre spunti costruttivi dai consigli di Carlo Breve e dai commenti appassionati dei giornalisti presenti, come Vagliasindi e Patanè, per arrivare quanto prima alla forma ideale per disputare i Playoff.

Faccio quindi un plauso al programma e ai suoi ospiti, oltre che ai tifosi spettatori che, con i loro messaggi letti in diretta da Giulia, mi fanno parecchio sorridere. Bravo anche il conduttore, che mantiene alto il ritmo della trasmissione: forse, vista l’audience, sarebbe il caso di allungare di 15/30 minuti la durata della puntata.

Concludo con il grido più importante: Forza Catania!!!

– LETTERA APERTA AL PRESIDENTE PELLIGRA: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/11/open-letter-to-president-pelligra.html 

Presidente Pelligra, buongiorno.

le scrivo dando seguito al mio ultimo post del 13 agosto, ma questa volta mi permetto di rivolgermi a Lei direttamente (ed è il motivo per cui escludo i miei lettori scrivendole in inglese…). 

Nonostante le soddisfazioni del recente passato, come la vittoria di Coppa Italia (mai conquistata prima neppure quando la squadra lottava in Serie A) credo che, nel tentativo di avviare un nuovo percorso, siano state prese alcune decisioni discutibili. 

Mi riferisco in particolare all’allontanamento di giovani giocatori promettenti, che, pur poco utilizzati dagli ex allenatori, avevano mostrato qualità importanti, come la capacità di saltare l’uomo, scendere sulle fasce e crossare in area con precisione, elementi che oggi ahimè mancano alla squadra.

Purtroppo, nell’intento di dare una svolta al precedente campionato, i dirigenti hanno forse tagliato i legami con il passato in modo troppo sommario. Comprendo la logica della scelta, ma mi pare che ciò abbia portato a errori evitabili: alcuni dei giocatori lasciati andare non erano responsabili delle passate difficoltà e avevano dimostrato un grande impegno per la causa.

Immagino, e potrei sbagliarmi, che come spesso accade, anche l’attuale allenatore abbia influenzato le scelte di mercato, volendo giocatori a lui familiari per il suo stile di gioco o forse per evitare potenziali tensioni nello spogliatoio. Tuttavia, i risultati attuali sembrano confermare che qualcosa finora non abbia funzionato a dovere. Alcuni dei nuovi acquisti mostrano limiti per la categoria, e osservo con una certa preoccupazione come altre squadre abbiano saputo investire su giovani promettenti, inclusi giocatori extraeuropei, ad esempio dall’Africa o dal Sud America, atleti di grande valore e certamente vantaggiosi  dal punto di vista economico.

A ciò si aggiunge il fatto che da diverse giornate il nostro tecnico non sembra riuscire a schierare la squadra in modo efficace, un segnale preoccupante che ci ricorda le difficoltà dello scorso anno. 

È tempo quindi Presidente, di riprendere in mano la situazione, prima che sia troppo tardi. Serve una svolta chiara, che arrivi alla dirigenza, allo staff tecnico e ai giocatori, con l’obiettivo che, in mancanza dei risultati attesi, ciascuno si assuma le proprie responsabilità.

Non intendo sostituirmi ai suoi dirigenti, sebbene avendo operato per oltre trent’anni come responsabile in altre realtà professionali, ritengo di aver maturato abbastanza competenze nella “gestione e pianificazione”, professionalità che sarebbero potute risultare utili; ma comprendo altresì che non facendo parte di quel ambito sportivo, il mio bagaglio personale non porterebbe alcun giovamento, anche se mi permetta di aggiungere che, quando mi è capitato di dover affrontare circostanze analoghe (non avendo alcuna precedente esperienza in quel settore e sapendo quindi di essere di fatto limitato), sono riuscito comunque a compensare le proprie lacune e a raggiungere i propositi richiesti, grazie all’essermi circondandomi di professionisti capaci… 

Come d’altronde, non essendo un tecnico sportivo, credo che, prima di puntare a traguardi ambiziosi, sia fondamentale costruire una struttura solida, supportata da un team di professionisti validi, capaci di rimanere sempre entro i limiti del budget, cosa che chi investe, come Lei, comprende bene.

Presidente, sono fiducioso che, nonostante le difficoltà, il nostro Catania possa arrivare ai playoff, ma, come abbiamo visto lo scorso anno, raggiungerli è solo una parte della sfida: vincere e conquistare una promozione richiede qualcosa di più!!!

È tempo quindi di superare le chiacchiere ottimiste e focalizzarsi su cosa può realmente aiutare il mister Toscano a cambiare il trend attuale, che non solo penalizza la squadra, ma pesa su una tifoseria unica e appassionata, ahimè in attesa di rivedere la propria squadra tornare a vincere.

La ringrazio per l’attenzione e auspico che la Sua società intervenga celermente con i necessari correttivi per dare ai tifosi – sempre presenti ovunque – gioie e soddisfazioni, e per raggiungere insieme a Lei nuovi esaltanti successi.

Con affetto e gratitudine per quanto sta facendo per la nostra città etnea.

Nicola Costanzo


Corner: ospite Vincenzo Grella, vice presidente e amministratore delegato del "Calcio Catania".

Ieri sera, nel cambiare canale ho visto che stava per iniziare su Telecolor il progamma sportivo “Corner” con ospite il vicepresidente e amministratore delegato del Catania, Vincenzo Grella (potete rivedere il video su  https://youtu.be/dpk9n6Y1Fa8 ) per discutere sulle difficoltà, non solo sportive, della squadra etnea. 

Innanzitutto vorrei esprimere un plauso al vicepresidente per il garbo dimostrato, in particolare nel dover affrontare temi che da sempre penalizzano questa nostra squadra del cuore; mi riferisco ad alcuni “pseduo” tifosi, ma non solo, anche ad un insincero giornalismo, pronto a scagliare in ogni negativa circostanza la pietra, ma poi bravo a nascondere la mano!!!

Ed allora iniziamo da quest’ultimo punto…

Ho sentito parlare durante l’intervista di “responsabilità oggettiva” e di “costituzione di parte civile“!!!

Ritengo che la prima domanda non doveva neppure esser posta; d’altronde – pur tenendo conto delle cause che hanno determinato l’ingresso in campo di alcuni soggetti (individuati dalle forze dell’ordine come tifosi della squadra etnea), mi riferisco all’aver lasciato aperto quel varco, chissà forse debbo pensare (ma a  pensar male a volte s’indovina…) che quel varco sia stato lasciato appositamente senza alcuna chiusura di sicurezza, affinchè qualcuno ci entrasse e portasse alle conseguenze che ben conosciamo, ciò non toglie comunque la grave responsabilità, soggettiva, collettiva ed eventualmente  anche oggettiva (nel caso specifico della società), che se pur dimostri non essere di fatto tecnicamente responsabile dell’accaduto, a differenza della squadra del Padova, ciò non esonera comunque l’azione compiuta. Difatti, concordo con l’eventuale decisione della squadra etnea, perché, è proprio rinunciando al ricorso che la società evidenzia in maniera palese (a tutti), l’indispensabile cambio di rotta, dimostrando di prendere le distanze da quei facinorosi “pseudo” tifosi che proprio con le loro deplorevoli azioni, hanno dimostrato di non amare questa squadra!!!

Ed ancora, alla domanda se costituirsi parte civile in un eventuale processo contro i violenti, il vice presidente risponde: “Stiamo valutando, non abbiamo ancora deciso”.

Ed allora vorrei chiedere a quei giornalisti in studio: invece di eludere il problema o per come si è fatto in tutti questi lunghi anni, sottrarsi ad esso, demandandolo per come si è visto, alla sola Società del “Calcio Catania” (chissà… debbo pensare perchè a causa delle ben note spiacevoli ripercussioni, le stesse d’altronde che noi catanesi ben conosciamo, ma che – come sempre accade in queste circostanze- facciamo finta per “ipocrisia” di non percepire o dovrei dire forse per quel timoroso senso di “omertà”), quindi, invece di porre la domanda lasciando che siano sempre gli altri a risolvere il problema, perché da quella stessa trasmissione (così tanto seguita) non si fa partire una petizione a modello “Class action”, in cui collettivamente tutti coloro che si dichiarano “tifosi“, firmano con il proprio nome e cognome, costituendosi parte civile??? 

Sono certo che riscontrando quanto sopra, anche la dirigenza della società deciderà a quel punto d’intervenire per ripristinare definitivamente quel senso di legalità!!! Altrimenti, se dobbiamo continuare – come abitualmente si fa in questa terra – già… facendo gli “gnorri”, beh consiglio di lasciar perdere o quantomeno di non forzare la mano, in particolare a una proprietà che in questo momento a ben più importanti problemi e non può anche farsi carico di quelli compiuti da una parte (facinorosa) della nostra tifoseria, perchè poi alla fine di questo si tratta.     

Bellissimo inoltre il richiamo, da parte del vicepresidente Grella, sull’avere in ogni circostanza un taglio positivo e di trasmetterlo anche ad egli!!! Perché una critica, seppur giusta, deve sempre avere in se qualcosa di costruttivo e non per come abitualmente mi accade di leggere o ascoltare anche in talune trasmissioni Tv; difatti ieri sera su questo punto, ho deciso durante la trasmissione di inviare al vicepresidente una nota su “whatsapp”, che riportava quanto segue: “Grella, perché non dice di chi sta parlando??? Forse di quanti ora in studio. Firmato Nicola Costanzo. (Ps. Sono serto che questo msg non verrà pubblicato) domani ne farò comunque un post!!! 

Ed infine, concordo pienamente con il vicepresidente quando dice: “non voglio trovare alibi, ma quando dopo una vittoria sofferta in casa, leggo certi commenti critici e vivo un certo tipo di clima, significa che si vuole buttare benzina su una situazione difficile”.

Completando, credo che sia venuto per noi tifosi il momento di dimostrare come qualcosa possiamo ancora fare, sia per la squadra, ma soprattutto per la sua dirigenza: essere vicini!!!

Stadio a porte chiuse??? Nessun problema, saremo fuori ad accoglierli prima dell’ingresso e poi, durante l’incontro, sentiranno il sostegno dei nostri cori e a fine partita, attenderemo ciascuno di loro per appaludirli!!!

FORZA CATANIA!!!