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Le morti bianche di questo paese non pesano soltanto sull'ipocrisia dei nostri governanti ma anche e soprattutto nella coscienza dei funzionari addetti ai controlli!!!

Si allunga la lista dei morti sul lavoro e il numero in questi sette mesi è veramente impressionante!!!

Di ieri la notizia di un’operaia di 40 anni che lascia una bambina di pochi mesi, per un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda nel Modenese. 

La vittima ahimè è rimasta incastrata in un macchinario sprovvisto a quanto ho sentito del pulsante di emergenza…

Tragedie su tragedie che ogni giorno si ripetono e non solo per la negligenza del personale dipendente o per l’incuria di macchinari, attrezzature, utensili, mezzi d’opera e/o autocarri, non idonei, no… non è solo questo che provoca l’incidente o la morte, perché c’è ben altro, ad iniziarsi da quei controlli o da quelle procedure che non vengono mai attuate, già… per i più svariati motivi, solitamente perché la produzione viene prima di qualsivoglia procedura di messa in “sicurezza”!!!

Il sottoscritto ad esempio. nel corso della propria esperienza ultra ventennale in qualità di RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, ancor prima che Coordinatore della Sicurezza in fase d’esecuzione), si è ritrovato più di una volta a lottare contro un sistema irregolare o quantomeno non conforme, ad esempio mi è capitato di ricevere l’ordine di operare, pur sapendo che la temperatura stava sfiorando i 42°C… 

Ecco… in questi casi mi sono ritrovato da solo contro tutti ed è soltanto grazie al mio essere tenace e mai genuflesso, che sono riuscito ad imporre quanto previsto tra l’altro dalla normativa ( che prevede per l’appunto la sospensione dei lavori con temperature superiori ai 35° e l’utilizzo eventuale della CIG). 

Sono molte infatti le realtà produttive i cui lavoratori sono a rischio in quanto operano all’aperto, in particolare il mio settore, dove gli addetti e gli operai dei cantieri edili e stradali si ritrovano a dover operare nella maggior parte del loro tempo sotto il sole… 

Vorrei ricordare come il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/’08) indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari” e specificamente il lavoratore esposto ad agenti fisici tra i quali il “microclima”!!! 

Quindi, da quanto sopra, si comprende come il rischio di danni da calore tipico delle attività lavorative svolte in ambiente aperto nei periodi di grande caldo estivo e non solo accertato ma soprattutto, le condizioni in essere non hanno bisogno d’ulteriori discussioni, pareri o consigli che si sa risultano essere sterili, come ancor peggio il ricevere ordini di servizio che obbligano le imprese e di conseguenza i loro dipendenti a dover operare nelle sopraddette gravi circostanze!!!

E quindi quanto accadono incidenti gravi come quelli di questi giorni, la colpa va ricercata in tutti quegli individui che si prestano affinché queste tragedie si compiano!!!

Mi riferisco all’ipocrisia dei nostri governanti incapaci di realizzare leggi adeguate, per continuare con tutti i funzionari pubblici e gli addetti ai controlli, per proseguire con i responsabili delle società, generalmente General Contractor, che preferiscono stare all’interno del proprio ufficio al fresco del condizionatore, obbligando viceversa tutti gli altri a lavorare!!!

Sì… è’ morta una ragazza, una notizia che lascia ciascuno di noi tristi e sgomenti, d’altronde quanto accaduto non potrà mai essere dimenticato e ancor meno perdonato, ma se si continua ancora con questa generale strafottenza, questa tragedia non sarà l’ultima per il 2021 ed è proprio quest’ultima circostanza che ora più di tutte mi fa stare male!!! 

LINKEDLN: Una candidatura "molto" spontanea…

Premesso che per ragioni legate all’emergenza sanitaria “Covid-19″, sono stato costretto a rientrare nuovamente in Sicilia, colgo l’occasione di ufficializzare – agli amici di “Linkedln” o a quanti stanno leggendo questo post – una formale richiesta: desidero incontrare una società (non solo di questa mia regione) capace di valutare la candidatura spontanea del sottoscritto senza alcun pregiudizio o per meglio chiarire, senza che questa mia richiesta debba essere accompagnata da quella convenzionale e deplorabile “raccomandazione”.
Debbo peraltro scusarmi anticipatamente, ma il solo pensiero di dovermi rivolgere a qualcuno di estraneo – senza che quest’ultimo abbia conoscenza della mia ventennale esperienza professionale – pone in grande imbarazzo morale la mia persona, in quanto sono certo di disporre non solo di capacità ed efficienza, ma soprattutto di dignità.
Altresì vorrei far presente che, da quanto sopra riportato, vanno escluse tutte quelle imprese a carattere “familiare”, dove per familiare intendo non le società legale ad una gestione parentale, bensì a quelle cosiddette “affiliate” o ben note conosciute come “famigghie”, poiché il loro modus operanti, accompagnato – solitamente – dalla poca professionalità dei loro amministratori (e/o prestanome che dir si voglia…), contrasta fortemente con quei principi di legalità a cui da sempre sono legato (vedasi quanto già ampiamente evidenziato presso le Sedi giudiziarie…) che limiterebbero sicuramente la mia persona a causa di quelle abituali “richieste” per lo più irregolari.
D’altronde quanto sopra riportato viene costantemente messo in risalto dai media, è rappresentano abituali comportamenti corruttivi e illegali ben evidenziati nel corso delle inchieste da parte delle Procure nazionali.
Quindi, per tutte le società che rientrano nei parametri dal sottoscritto richiesti, posso aggiungere di essere una persona capace e di non aver alcun timore nell’affrontare qualsivoglia sfida lavorativa.
D’altronde in questi 25 anni mi sono trovato, sia in Italia che all’estero a dover affrontare problematiche inaspettate che sono riuscito a risolvere.
Sono una persona affidabile, efficiente e intraprendente, ma soprattutto per come riportavo sopra, di sani principi morali.
Chi mi conosce d’altronde sa che opero in ogni circostanza con la massima educazione e nel rispetto delle regole di convivenza civile, in particolare ho evidenziato questo “modus operandi” nei confronti dei dipendenti che ho diretto e dei colleghi con i quali mi sono trovato a collaborare, cercando in ogni occasione di condividere le reciproche competenze e privilegiando sempre l’esigenze delle Società per le quali ho operato.
Ovviamente in più di un’occasione non mi sono esonerato dal dover imporre la propria figura di Dirigente o di Direttore tecnico ed anche di Responsabile della Sicurezza (Coordinatore, R.s.p.p., Preposto, ecc…), in particolare nei casi in cui vi fosse inosservanza delle norme previste in materia di prevenzione e protezione della sicurezza sui luoghi di lavoro, ma anche quando si è trattato di dover mettere in pratica le disposizioni aziendali su Codice Etico, Privacy, Qualità, Tutela ambientale e anche Sicurezza interna, monitorando le informazioni riservate e il “know how” aziendale.
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione che mi avete voluto concedere e se attinenti con i “parametri” sopra richiesti, sarei felice di presentarmi rendendomi sin d’ora disponibile ad un eventuale incontro conoscitivo.
Per qualsivoglia comunicazione, potete contattarmi alla seguente Pec: nicolacostanzo@pec.it o mail: nicolacostanzo67@gmail.com 
Ringraziando, porgo un cordiale saluti a tutti.
Nicola Costanzo