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Attenzione alle speculazioni e alle mafie che riciclano nella montagna!!!

“Basta nuovi impianti di risalita e piste da bob. Investiamo invece nei servizi necessari per far rimanere i giovani in montagna e in nuove forme di turismo”; Don Ciotti, fondatore di “Libera” interviene al Congresso Nazionale del Cai che si è svolto a Roma alcuni giorni fa.

«Non possiamo permetterci di separare l’etica dalla bellezza. Le montagne, come per tanti, anche per me sono l’immagine  di un cammino spirituale che ho cercato di percorrere, con tutti i miei limiti. Hanno un’anima, e noi dobbiamo diventare capaci di ascoltarle e d’accoglierle. Mi hanno aiutato a guardare al cielo e a Dio, senza mai dimenticare le responsabilità  a cui ci chiama la terra. Ed allora non si può non rileggere  la Laudato sì, l’encliclica verde di papa Francesco e la recente esortazione apostolicia Laudate deum, perché – osserva il sacerdote – ci invitano a vivere la cura della casa comune e a non dimenticarci il passaggio fondamentale dalla transizione ecologica”.

D’altronde, come non essere d’accondo, basti osservare come le cose in questi anni non siano per nulla migliorate, e difatti lo stesso Don Ciotti proseguendo cita i passi dell’intervento dil Papa Francesco quando invita tutti a “fare attenzione a quei soggetti potenti che vogliono influenzare l’opinione pubblica quando hanno intenzione di avviare un progetto a forte impatto ambientale ed elevati effetti inquinanti: gli abitanti della zona dove si vogliono fare certe operazioni, vengono illusi, parlando di progresso locale che si potrà generare, e di opportunità economiche e occupazionali da cogliere. Ma, intanto, fanno i loro affari sporchi. E’ un inganno”!!!

Lo stesso Papa difatti in un intervento aveva affermato: “voglio chiedere in nome di Dio alle grandi compagnie estrattive, minerarie petrolifere, forestali, agroalimentari  di smettere di distruggere i boschi,  le aree umide  e le montagne di smettere di inquinare i fiumi e intossicare i popoli e gli alimenti”. 

Ed ora Don Ciotti invita tutti ad una riflessione: “Siamo ormai a un punto di rottura e siamo chiamati tutti ad affrontare questa doppia crisi climatica e la riduzione della bio-diversità”!!!

Tutti parlano di montagna, di “green”, di comunità, di valori come cooperazione, solidarietà, redistribuzione dei beni, ed oggi dobbiamo chiederci quanto rimane di quei valori e perché la montagna si sia lasciata omologare ai bisogni delle città e dei cittadini…

Alcuni la amano, ma molti la usano, la consumano – denuncia con queste parole il fondatore di Libera quanto sta accadendo, che poi pone interrogativi a cui non si può sottrarre chiunque abbia a cuore l’ecosistema montagna…

Uno strappo tra quella cultura del passato e il vivere di oggi: “Già… dove stanno i servizi essenziali per le persone che vivono in montagna? La salute, la scuola, la cultura, la banda larga? I nostri monti sono sempre più impoveriti di servizi. E ciò toglie libertà e dignità alla nostra gente. Perché i suoli fertili sono stai erosi dalla cementificazione  selvaggia e da un’urbanistica cieca? Perché la grande speculazione riguarda anche le “alte quote”? Chi sono questi imprenditori che fanno investimenti con pochi controlli?». 

Ed ancora: “Abbiamo  scoperto forme di riciclaggio anche di organizzazioni criminali mafiose che vanno a investire in zone montane stupende. E c’è chi concede loro deleghe in bianco non tenendo conto di tutto questo!!!

“E’ tempo di incentivare una nuova filiera che metta insieme agricoltura, turismo, cultura e storia. Abbiamo ragazzi che vorrebbero portare il loro contributo nelle loro terre, diamo quindi una mano a rimanere, invece che spendere soldi per piste da bob inutili. Ritorni l’acqua ad essere un bene pubblico. i parchi sono risorse naturali straordinarie che vanno tutelate e valorizzate e cosa ci impedisce di farne altri? Dobbiamo, insomma, favorire una nuova frequentazione della montagna. 

Infineconclude Don Ciotti: gli impianti da sci sono sufficienti. Facciamo in modo che funzionino bene. Non c’è bisogno di turbare ulteriormente l’ambiente!!! 

800582727: "Linea Libera", ecco il numero verde per chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive!!!

Finalmente parte il nuovo servizio di Libera nella lotta alla corruzione per chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive.
Si chiama “Linea Libera” ed il numero verde è il seguente: 800582727 – operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 19.
E’ riservato a tutti coloro che avendo assistito ad episodi opachi, condotte corruttive o di stampo mafioso, ed anche, clientelismo, cattiva amministrazione, situazioni di conflitto di interesse sul luogo di lavoro, tangenti, infiltrazioni criminali, tutte quelle circostanze che secondo voi, possono essere segnalate o denunciate. 

Linea Libera” fa ora quanto il sottoscritto da tempo svolge nel proprio blog, attraverso  il link con l’immagine del megafono: “Denuncia“.
Sì “denuncia”, un luogo di ascolto, d’incontro, di accompagnamento per chi vuole mettere potenziali segnalanti e denuncianti in grado di districarsi nel complesso quadro normativo e burocratico, per poter poi proseguire in autonomia un proprio percorso, verso quei canali istituzionali…
D’altronde si è visto come purtroppo, il più delle volte a segnalare si rischia la solitudine ed inoltre, nel denunciare fatti gravi come estorsione e usura o nel far emergere il malaffare a cui si assiste anche sul luogo di lavoro, spesso non si sa neanche come farlo o a chi rivolgersi.
Con Linea libera si desidera colmare questo vuoto: essere di sostegno a chi fa queste scelte, non solo accompagnandolo verso la segnalazione/denuncia, ma anche fornendo un supporto nelle fasi successive, che rischiano solitamente d’isolare e rendere vulnerabili le persone.
D’altronde come sappiamo, non sono gli arresti o le condanne a limitare quei processi corruttivi o mafiosi…
Abbiamo visto come negli anni la stessa mafia abbia cambiato il proprio metodo coercitivo: “poco sangue e tanta corruzione“. 

Sì… il nuovo metodo collusivo e corruttivo ha progressivamente sostituito la violenza, gli omicidi e quelle azioni di fuoco, con la corruzione, che sappiamo bene come giuridicamente sia difficile da inquadrare, in quanto riveste più ruoli: crimine organizzato, crimine politico e crimine economico.
La corruzione non solo infrange le regole stabilite a tutela del bene pubblico, ma sfascia l’economia, disgrega i legami sociali, rischia di fare a pezzi la nostra stessa democrazia, in quanto spezza il legame di fiducia fra i cittadini e le istituzioni.
Chi paga per questa situazione? Tutti noi… in particolar modo le persone che hanno più bisogno di riferimenti, di servizi e di politiche sociali.

Ma in tutto questo, anche lo Stato deve dimostrare la propria forza, in particolare colpendo tutti quegli uomini posti in propri settori chiave, della giustizia, delle istituzioni, della politica, ecc… affinché quelle denunce presentate alle Autorità giudiziarie, trovino (previa verifica) adeguato ascolto e soprattutto, garantiscano a chi denuncia, quell’adeguata protezione personale e soprattutto familiare…
Denunciare è vero… conviene, ma quando vi è uno Stato che dimostra essere quantomeno per primo di non essere “CORROTTO”, altrimenti si rischia di ripetere quanto avviene oggi in molte situazioni e cioè, di rimanere in linea a quel telefono, senza che vi sia mai qualcuno che risponda!!!

800582727: "Linea Libera", ecco il numero verde per chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive!!!

Finalmente parte il nuovo servizio di Libera nella lotta alla corruzione per chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive.
Si chiama “Linea Libera” ed il numero verde è il seguente: 800582727 – operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 19.
E’ riservato a tutti coloro che avendo assistito ad episodi opachi, condotte corruttive o di stampo mafioso, ed anche, clientelismo, cattiva amministrazione, situazioni di conflitto di interesse sul luogo di lavoro, tangenti, infiltrazioni criminali, tutte quelle circostanze che secondo voi, possono essere segnalate o denunciate. 

Linea Libera” fa ora quanto il sottoscritto da tempo svolge nel proprio blog, attraverso  il link con l’immagine del megafono: “Denuncia“.
Sì “denuncia”, un luogo di ascolto, d’incontro, di accompagnamento per chi vuole mettere potenziali segnalanti e denuncianti in grado di districarsi nel complesso quadro normativo e burocratico, per poter poi proseguire in autonomia un proprio percorso, verso quei canali istituzionali…
D’altronde si è visto come purtroppo, il più delle volte a segnalare si rischia la solitudine ed inoltre, nel denunciare fatti gravi come estorsione e usura o nel far emergere il malaffare a cui si assiste anche sul luogo di lavoro, spesso non si sa neanche come farlo o a chi rivolgersi.
Con Linea libera si desidera colmare questo vuoto: essere di sostegno a chi fa queste scelte, non solo accompagnandolo verso la segnalazione/denuncia, ma anche fornendo un supporto nelle fasi successive, che rischiano solitamente d’isolare e rendere vulnerabili le persone.
D’altronde come sappiamo, non sono gli arresti o le condanne a limitare quei processi corruttivi o mafiosi…
Abbiamo visto come negli anni la stessa mafia abbia cambiato il proprio metodo coercitivo: “poco sangue e tanta corruzione“. 

Sì… il nuovo metodo collusivo e corruttivo ha progressivamente sostituito la violenza, gli omicidi e quelle azioni di fuoco, con la corruzione, che sappiamo bene come giuridicamente sia difficile da inquadrare, in quanto riveste più ruoli: crimine organizzato, crimine politico e crimine economico.
La corruzione non solo infrange le regole stabilite a tutela del bene pubblico, ma sfascia l’economia, disgrega i legami sociali, rischia di fare a pezzi la nostra stessa democrazia, in quanto spezza il legame di fiducia fra i cittadini e le istituzioni.
Chi paga per questa situazione? Tutti noi… in particolar modo le persone che hanno più bisogno di riferimenti, di servizi e di politiche sociali.

Ma in tutto questo, anche lo Stato deve dimostrare la propria forza, in particolare colpendo tutti quegli uomini posti in propri settori chiave, della giustizia, delle istituzioni, della politica, ecc… affinché quelle denunce presentate alle Autorità giudiziarie, trovino (previa verifica) adeguato ascolto e soprattutto, garantiscano a chi denuncia, quell’adeguata protezione personale e soprattutto familiare…
Denunciare è vero… conviene, ma quando vi è uno Stato che dimostra essere quantomeno per primo di non essere “CORROTTO”, altrimenti si rischia di ripetere quanto avviene oggi in molte situazioni e cioè, di rimanere in linea a quel telefono, senza che vi sia mai qualcuno che risponda!!!