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Ladri ovunque??? Già… "solo chi le pensa poi le cose le fa"!!!

Stamani voglio narrarvi un episodio raccontatomi diversi anni fa da mio padre…

Lavorava in Banca e si trovava ad operare in cassa… 

Allora gli sportelli dei cassieri non erano come quelli di oggi – sappiamo tutti come ormai in quelle Agenzie bancarie non si svolgano quasi più operazioni, poiché la maggior parte di queste vengono compiute direttamente da noi clienti con internet o tramite l’App dedicata – ma a quel tempo l’era digitale non era ancora iniziata e l’abitudine dei clienti era di recarsi personalmente in banca…

L’afflusso in quegli Istituti di credito – per chi lo ricorda – era considerevole, come d’altronde il numero dei cassieri che risultava ragguardevole rispetto ad altri reparti di quel comparto…

Mio padre (secondo qualche collega…) aveva una lacuna, sì – pur risultando tra tutti i colleghi il più produttivo, tanto da ricevere a fine anno il cosiddetto “premio di produzione” – aveva la cattiva abitudine (quando costretto ad allontanarsi dal proprio posto di lavoro), di lasciare il proprio cassetto con il denaro (a vista di tutti) aperto!!!

Ed allora un giorno, un giovane collega gli fece notare questa circostanza, ma mio padre in quella occasione non ne tenne conto…

Analoga situazione si ripeté alcune settimane dopo, ma anche subito dopo quella circostanza – quella “pericolosa” abitudine – continuò come nulla fosse e quel cassetto rimaneva sempre aperto!!!

Passò qualche mese e il collega si fece più insistente: Giuseppe scusami se mi ripeto, ma ti ho spiegato che quel cassetto, con tutti quei soldi a vista, non può essere lasciato così… devi stare attento!!!

Ed allora mio padre a quell’affermazione rispose: sì… hai perfettamente ragione, ho sbagliato in tutti questi mesi a lasciare quel cassetto aperto, ma tu sei ancora troppo giovane ed io l’avevo fatto esclusivamente per metterti alla prova; già… ho sperato in questi mesi che tu comprendessi una lezione e cioè che pur sapendo di poter approfittare del denaro della mia cassa, superassi quella naturale predisposizione che possiede la maggior parte delle persone, sì… una bramosia costante che li divora nel volere sempre di più, anche se ciò significa dover procedere anche in maniera illegale.  Ho sperato quindi che con il passar del tempo tu modificassi quel tuo modo di vedere, che comprendessi finalmente che quel denaro non ti serviva, anche perché non è tuo, come non è mio, ed è peraltro scorretto il solo pensiero di poterlo prendere!!! Cosa dire, mi sono sbagliato, non si può cambiare la natura di ciascuno di noi ed è il motivo per cui da oggi – ogni qual volta che mi vedrai allontanare dalla mia postazione – chiuderò il mio cassetto: perché vedi… “chi le pensa poi le cose le fa” e tu – non ti offendere – non sei diverso dagli altri, già… da tutti quei ladri che ogni giorno provano a rubare in questo Paese!!!

Un insegnamento di vita fondamentale, lo stesso che crescendo ha cercato di trasmettere al sottoscritto!!! 

Difatti, pur senza conoscerli personalmente potrei fare oggi un elenco lunghissimo di quella particolare categoria d’individui definiti “ladri”, che premetto nulla centrano con i semplici manigoldi di bassa lega che vediamo quotidianamente per le nostre strade, già… poveri disgraziati che vanno rubando qualsivoglia cosa gli capiti sotto mano.

No, quelli a cui faccio riferimento sono soggetti al di sopra di ogni sospetto, mi rifierisco a individui con importanti incarichi che percepiscono da noi tutti e quindi dallo Stato, un generoso stipendio, lo stesso che permette loro ed ai loro familiari (altrettanto corresponsabili, sapendo bene la proviennza di quel denaro sporco…) di vivere in maniera agiata…

Ma tutti loro hanno un’indole peculiare, sì… quella caratteristica di voler sempre rubare, graffignare o ancor peggio appropriarsi quanto viene loro offerto.

Ma ancor peggio poi c’è chi tra loro abusa di quella qualità o della loro funzione, costringendo solitamente qualcuno a dare o promettere indebitamente denaro o altre utilità anche di natura non patrimoniale, l’importante è sottrarre a chiunque passi sotto il loro tiro, d’altro canto essi si sentono “forti” perché sanno che nessuno mai denuncerà quel tentativo esplicito di concussione e così nel frattempo il denaro ricevuto (in mazzette…) andrà ad incrementare quel diffuso riciclaggio di provenienza illecita …

Difatti, posso assicurarvi che sono tantissimi i ladri in questo Paese, già… più di quelli che state attualmente immaginando, d’altronde (a conferma di quanto sopra) basterebbe sfidarli – se solo ci fosse qualcuno disposto a obiettare – ma per farlo vi è una condizione e cioè bisogna replicare in maniera “ufficiale”, pubblicando cioè alla fine del proprio commento la propria mail e firmando la nota di contrarietà con Nome e Cognome, città in cui si sta operando, professionalità svolta e soprattutto ufficio di competenza!!!

Sono sicuro che nel giro di pochi giorni, effettuate le opportune verifiche e richiedendo ove fosse necessario informazioni sui social, beh… sono certo che all’improvviso da quell’accertamento, potrebbe emergere tutta una serie d’imbarazzanti indiscrezioni e chissà forse anche compromettenti contingenze che ahimè costringerebbero il sottoscritto a instradare quelle informazioni verso un esentiero rischioso: già… quello dei nostri organi giudiziari!!! 

L'ennesima condanna per un amministratore condominiale!!!

Un nuovo amministratore di condominio è stato condannato per aver fatto sparire 40mila euro dal conto dedicato!!!

Riprendo quindi per l’ennesima volta una vicenda condominale a cui è seguita una condanna a tre mesi di carcere (pena sospesa), per un amministratore di condominio di Perugia, posto alla sbarra con l’accusa d’aver fatto sparire 43 mila euro versati dai condomini e di avere lasciato quest’ultimi in gravi difficoltà, sia per quanto concerne i lavori di manutenzione mai effettuati, ma soprattutto per il pagamento delle fatture relative agli spazi comuni.

Secondo la versione dell’imputato, quel denaro era servito per anticipare alcune spese, in attesa del versamento delle quote condominiali. 

Stando viceversa a quanto denunciato dai residenti, l’amministratore si sarebbe appropriato di quelle somme anche attraverso pagamenti che sarebbero risultati gonfiati…

Cosa aggiungere, fintanto che il governo nazionale non si batte in maniera seria affinché vengano tutelati i condòmini e si riconosca quindi a loro il diritto di essere informati per ottenere un’amministrazione condominiale chiara, diventa difficile per chiunque far valere i minimi principi di trasparenza, ma soprattutto senza le giuste leggi, si scoraggia quanti hanno il coraggio di far valere le proprie ragioni presso le autorità competenti e quindi nei Tribunali; quest’ultimi difatti, evidenziano tempi d’attesa lunghissimi e costrimngendo i cittadini a sostenere costi elevati, fanno in modo che si disincentivi il proseguio di quella verità, anche ai più coracei sostenitori della legalita!!! 

Quindi, bisogna fare presto e fare in modo che tutti gli amministratori di condominio che si sono resi con le loro azioni, veri e propri farabbutti, paghino in prima persona con la detenzione e soprattutto che intervenga un provvedimento di confisca per tutti i beni intestati ad egli, a familiari/parenti, ed anche ad eventuali “prestanome”!!!

Stamani??? Le solite notizie di cronaca che riguardano ahimè la nostra Sicilia!!!

Ho acceso stamani il cellulare e spostando il dito per aprire la finestra laterale di sinistra, ho iniziato a leggere le notizie in elenco riportate, molte delle quali facevano riferimento ad alcune note testate giornalistiche: “LASICILIA”, “LIVE SICILIA”, etc…

Beh, come solitamente avviene la cronaca occupa la parte predominante di quegli articoli, in particolare sono quelli che fanno riferimento alla criminalità organizzata ad occupare quelle pagine che trattano le confidenze intercettate dalle forze dell’ordine dei suoi affiliati, le dichiarazioni dei pentiti, i libri mastri ritrovati, le procedure d’ingresso nell’isola di droga, armi, denaro, ma anche quei metodi estorsivi posti in atto per raccogliere denaro da destinare ai detenuti, agli ex detenuti e a tutti gli affiliati in difficoltà, una cassa utilizzata come fosse un’ammortizzatore sociale…

Ci sono poi i colletti bianchi, i dipendenti pubblici infedeli, i professionisti legati a doppia maglia con quel sistema corruttivo e clientelare, ma non solo, anche tutte quelle società utilizzate per il riciclo dei proventi illeciti dei vari clan, parliamo di società meglio conosciute come “cartiere” che sappiamo da tempo, come foraggino quel sistema illegale…

Ora, leggendo questi articoli di cronaca mi chiedo se soltanto il sottoscritto comprenda quanto accade quotidianamente nella nostra regione, perché sono anni che se ne parla, ma alla fine non cambia nulla, a dimostrazione quindi che quel contrasto tanto celebrato costantemente dagli uomini delle nostre istituzioni, sia soltanto una presa per il cul…

Non dico che non si faccia parecchio per osteggiare quei meccanismi illegali, ma certamente se i risultati che si ottengono o che si sono ottenuti nel corso di questi anni sono questi, se si osservano quanto essi siano di fatto sterili per non dire inutili, valutando infatti le modalità con cui quell’associazione delinquenziale proceda, si comprende il perché essa continui in maniera agevole e senza alcun ostacolo…

Difatti, ad un affiliato arrestato ne subentra un altro, a una società sequestrata eccone subito un’altra e via discorrendo… quindi di cosa parliamo, se continua a restare questa la modalità di contrasto e quindi di contrapposizione, beh… lo Stato perderà sempre!!!

Ma d’altronde va detto, se chi dovrebbe porre in atto quelle necessarie misure è poi il primo che non le concretizza, ditemi: ma come si può sperare di cambiare questo stato di fatto???

Sì… leggendo ogni giorno quelle notizie, ripenso ad una frase detta dallo scrittore Antonio Amurri: “La lotta alla criminalità organizzata è molto difficile, perché la criminalità è organizzata, ma noi no”!!!

Guai a toccare i privilegi dei vitalizi…

Il documento s’intitola: non per cassa ma per equità!!!

Il titolo è meraviglioso… la realtà purtroppo un’altra; difatti, su quanto ha proposto dall’Istituto di Previdenza… hanno risposto dal Parlamento… “non pensate di tagliate i vitalizi”, lo ha affermato lo stesso presidente, Tito Boeri, nel corso di un’intervista a SkyTg24.  
Con riferimento alle proiezioni future dei trattamenti pensionistico, il presidente ha presentato una modifica rilevante e cioè quella di rivalutare i vitalizi finora concessi… (quelli che non hanno mai pagato un euro di contributo), spostando quelle somme, all’interno del bilancio dell’Inps…
Ma il Parlamento appena ricevuta la notizia ha frenato l’invio della cosiddetta “busta arancione” da parte dell’Inps. facendo sì che le righe proposte dell’emendamento fossero immediatamente depennate!!!
Li chiamano vitalizi parlamentari… ma sono vere e proprie pensioni sottratte alle riforme previdenziali degli ultimi 25 anni!!!
Una denuncia particolarmente polemica, che aveva inoltre chiesto di utilizzare la flessibilità europea, per permettere la “flessibilità” previdenziale, ovvero quei pensionamenti anticipati…
Dal “sostegno di inclusione attiva” per gli over 55 all’uscita flessibile dal mondo del lavoro a partire dai 63 anni… tutte misure che verrebbero finanziate almeno in parte attraverso penalizzazioni sulle pensioni più alte, non giustificate da contributi versati!!! 
Lo stesso presidente dell’Inps ha poi pubblicato su un proprio sito, la proposta di legge in 16 articoli che l’esecutivo ha ricevuto a giugno.. ma che ha deciso di non mettere in pratica, dal momento che la legge di Stabilità ha previsto solo interventi “selettivi e parziali”..
Il documento costituito da 69 pagine, è intitolato “Non per cassa ma per equità” e prevede il riordino delle prestazioni assistenziali per gli ultra 65enni, una stretta sulle pensioni dei sindacalisti ma anche l’eliminazione delle integrazioni al minimo e maggiorazioni degli assegni versati ai pensionati italiani che risiedono fuori dall’Unione europea, dopotutto questi soggetti, hanno già diritto all’assistenza di base nella nazione in cui si sono trasferiti…
Creare un reddito minimo di 500 euro per le famiglie con almeno un componente ultra cinquantenne (400 euro nel 2016 e nel 2017); una famiglia formata da due adulti di cui uno con più di 55 anni e redditi da lavoro complessivi di 500 euro avrebbe per esempio diritto a 250 euro al mese…
Uscita dal lavoro flessibile dai 63 anni… attraverso una pensione più bassa “il principio è che chi va in pensione prima non può avere diritto ad una pensione piena per quanto riguarda la quota retributiva dovendo spalmare questi diritti su molti più mesi di chi va in pensione più tardi”. 
Per cui, per ogni anno in meno di lavoro rispetto all’età prevista di pensionamento comporterà una riduzione di questi pagamenti mensili…
L’istituto ha immaginato uscite anticipate a 63 anni e sette mesi, con una riduzione dell’assegno che si applica alla sola quota retributiva e che tende ad assottigliarsi nel corso del tempo, per cui le diminuzioni medie non eccedono il 10-11% e diminuiscono nel corso degli anni…
L’istituto ha dedicato inoltre un articolo alle ricongiunzioni, prevedendo l’unificazione senza oneri delle pensioni che fanno capo a diverse gestioni previdenziali, a differenza di quanto accade oggi.
Costi a carico di 250mila pensionati “privilegiaticompresi gli ex parlamentari …
L’idea del presidente Boeri è quella di far sostenere tali costi, a 230.000 famiglie ad alto reddito (sono circa il 10% della popolazione) legate in gran parte all’appartenenza a quelle privilegiate gestioni speciali, non giustificate da alcun contributo versati durante l’intero arco della vita lavorativa, di cui circa 4.000 sono percettori di vitalizi per cariche elettive…
Ho letto infatti che:
Calcolando che gli ex parlamentari potenzialmente interessati dal provvedimento sono 2.470 e che “il differenziale complessivo tra vitalizio lordo in pagamento 2015 e quello ricalcolato con il sistema contributivo è pari circa a 111,4 milioni di euro”, con il ricalcolo proposto dall’Istituto ognuno arriverebbe a perdere negli anni di vita che gli restano una media di 45.101 euro lordi. 
Quanto ai consiglieri regionali, “i soggetti interessati a fine 2015 sarebbero 1.650 con un differenziale complessivo tra vitalizio lordo 2015 e ricalcolo contributivo di circa 35,2 milioni di euro”, con una perdita media di oltre 21.300 euro.
Poi ci sono i tagli per gli ex dirigenti sindacali ( che in base alla proposta dell’Inps non potranno più applicare alla contribuzione aggiuntiva “le regole di calcolo più vantaggiose presenti per la gestione pubblica fino al 1992″) e per i politici, arriverebbero anche per tutte le categorie ingiustamente privilegiate da regole più generose che per il resto degli italiani: dai ferrovieri, ai piloti di aereo, dai lavoratori del settore elettrico a quelli delle forze armate fino ai componenti delle Autorità indipendenti, come messo in luce dall’Operazione trasparenza avviata nel 2014 dall’istituto. 
Infatti come sottolinea l’istituto di previdenza, molti di quei “fondi speciali” sono confluiti nell’Inps con bilanci già in rosso, avendo già eroso il loro patrimonio, finendo per gravare pesantemente sul bilancio dell’Istituto stesso..
Cosa aggiungere, altro che equità… qualcuno o meglio il Presidente Tito Boeri, sta provando a fare le cose per bene… ma vedrete che a breve… faranno di tutto per rimuoverlo da quell’incarico e mettere al suo posto, il solito “lacchè” che farà in modo che tutto resti come sempre… invariato!!!
Di seguito allego il link con il documento ufficiale presentato:

Nude sulla casse da morto…

Che dopo la morte ci possa essere un’altra vita… e l’auspicio di quanti oggi credono che dopo questa, c’è ne possa essere una migliore, speranza di quanti, in particolare oggi stanno soffrendo…
L’immaginazione comunque non trova mai ostacoli e pensare che da morti, ci si possa ritrovare circondato da giovani e belle donne è certamente l’aspirazione e l’illusione di molti uomini….

Chissà quanti opterebbero per il secondo girone dell’inferno, quello dei lussuriosi, amor ch’a nullo amato amar perdona.., ed in quel essere sbattuti nella bufera infernal che mai non resta, trovandosi trascinati di qua e di là….
Questo essere stati nella vita sentimentale ambigui, peccatori carnali, ecco sì… come Paolo e Francesca, Elena e Paride, ed allora questo nostro spirito, che in vita è stato travolto dalla passione sessuale, da quell’istinto veicolo dell’amore, strumento di seduzione e lussuria, intrigato momento carnale di piacere e tradimento, gioco a due in cui preda e cacciatore, si alternano in modo repentino, per terminare in una scelta quasi prestabilita: l’abbandono a quel piacere sessuale, godimento fisico di  un’erotismo che genera pulsione, negazione sublime alle ragioni dell’amore…
Ed è così quindi, che il titolare di una società che produce bare, la Lindner, ha scelto in Polonia di far posare per un calendario pubblicitario, delle modelle attraenti ed ovviamente nude, accanto a quelle casse da morto…, chissà forse il vero messaggio era rappresentato nella circostanza, che questa vicinanza tra corpi…, dovrebbe dovuto fare resuscitare il morto….

Ora la Chiesa polacca, ha immediatamente condannato questo pubblicità, dichiarando appunto, che la morte è un passaggio fondamentale della vita umana, momento di tristezza e di grande rispetto e non può essere gratuitamente associata al sesso…

La Società si giustifica, dicendo che volevano paragonare, la bellezza di un corpo con quella delle loro bare, altrettanto belle.., ed anche perché alla fine entrambe, non rappresentano altro, che il contenitore di quella essenza fondamentale chiamata anima…

E’ quindi nuda è la bara è nuda deve essere la modella, dove il serpente, lascia definitivamente andare via quel corpo ormai senza vita, che ai tempi, tentato…, l’aveva condotto da quel celestiale paradiso, alla tormentata terra… 
E’ siccome ad ogni fine c’è sempre un inizio, ecco che questo calendario riproduce e contrappone la concezione brutale della morte… alla bellezza della vita!!!
L’Alfa e l’Omega, l’inizio e la fine, l’origine ed il punto d’arrivo…, una legge naturale a cui non ci si può sottrarre…, ed allora, ecco che le due cose sono tangibili, cioè quel primo contatto con la morte e proprio come con il sesso, un’esperienza nuova, qualcosa di unico nella vita di una persona, perché la conclude e perché intorno elabora riflessioni personali, che non sono traducibile con altre esperienze…
Ecco quindi che il nostro corpo, nel momento in cui avverte che quella giovane bellezza va sempre più scomparendo, guardandosi ora allo specchio si accorge che nulla è più come prima, ed allora, ecco che inizia a sentire la morte come qualcosa di naturale, in particolare quando vede questo corpo logorarsi, ammalarsi ed invecchiare; ecco che questo deperire fisicamente, induce a vedere la morte, quasi come una soluzione liberatoria…

Il corpo una volta attraente, risulta non più idoneo a contenere quello spirito che finora ci aveva supportati in vita, creando la consapevolezza ed il desiderio a quella nuova condizione, che ha da sempre caratterizzato l’uomo e la sua storia…

Ed è così quindi, che la bara si eleva a nuova raffigurazione, involucro di un corpo, ormai soggetto a decomposizione…

Nude sulla casse da morto…

Che dopo la morte ci possa essere un’altra vita… e l’auspicio di quanti oggi credono che dopo questa, c’è ne possa essere una migliore, speranza di quanti, in particolare oggi stanno soffrendo…
L’immaginazione comunque non trova mai ostacoli e pensare che da morti, ci si possa ritrovare circondato da giovani e belle donne è certamente l’aspirazione e l’illusione di molti uomini….

Chissà quanti opterebbero per il secondo girone dell’inferno, quello dei lussuriosi, amor ch’a nullo amato amar perdona.., ed in quel essere sbattuti nella bufera infernal che mai non resta, trovandosi trascinati di qua e di là….
Questo essere stati nella vita sentimentale ambigui, peccatori carnali, ecco sì… come Paolo e Francesca, Elena e Paride, ed allora questo nostro spirito, che in vita è stato travolto dalla passione sessuale, da quell’istinto veicolo dell’amore, strumento di seduzione e lussuria, intrigato momento carnale di piacere e tradimento, gioco a due in cui preda e cacciatore, si alternano in modo repentino, per terminare in una scelta quasi prestabilita: l’abbandono a quel piacere sessuale, godimento fisico di  un’erotismo che genera pulsione, negazione sublime alle ragioni dell’amore…
Ed è così quindi, che il titolare di una società che produce bare, la Lindner, ha scelto in Polonia di far posare per un calendario pubblicitario, delle modelle attraenti ed ovviamente nude, accanto a quelle casse da morto…, chissà forse il vero messaggio era rappresentato nella circostanza, che questa vicinanza tra corpi…, dovrebbe dovuto fare resuscitare il morto….

Ora la Chiesa polacca, ha immediatamente condannato questo pubblicità, dichiarando appunto, che la morte è un passaggio fondamentale della vita umana, momento di tristezza e di grande rispetto e non può essere gratuitamente associata al sesso…

La Società si giustifica, dicendo che volevano paragonare, la bellezza di un corpo con quella delle loro bare, altrettanto belle.., ed anche perché alla fine entrambe, non rappresentano altro, che il contenitore di quella essenza fondamentale chiamata anima…

E’ quindi nuda è la bara è nuda deve essere la modella, dove il serpente, lascia definitivamente andare via quel corpo ormai senza vita, che ai tempi, tentato…, l’aveva condotto da quel celestiale paradiso, alla tormentata terra… 
E’ siccome ad ogni fine c’è sempre un inizio, ecco che questo calendario riproduce e contrappone la concezione brutale della morte… alla bellezza della vita!!!
L’Alfa e l’Omega, l’inizio e la fine, l’origine ed il punto d’arrivo…, una legge naturale a cui non ci si può sottrarre…, ed allora, ecco che le due cose sono tangibili, cioè quel primo contatto con la morte e proprio come con il sesso, un’esperienza nuova, qualcosa di unico nella vita di una persona, perché la conclude e perché intorno elabora riflessioni personali, che non sono traducibile con altre esperienze…
Ecco quindi che il nostro corpo, nel momento in cui avverte che quella giovane bellezza va sempre più scomparendo, guardandosi ora allo specchio si accorge che nulla è più come prima, ed allora, ecco che inizia a sentire la morte come qualcosa di naturale, in particolare quando vede questo corpo logorarsi, ammalarsi ed invecchiare; ecco che questo deperire fisicamente, induce a vedere la morte, quasi come una soluzione liberatoria…

Il corpo una volta attraente, risulta non più idoneo a contenere quello spirito che finora ci aveva supportati in vita, creando la consapevolezza ed il desiderio a quella nuova condizione, che ha da sempre caratterizzato l’uomo e la sua storia…

Ed è così quindi, che la bara si eleva a nuova raffigurazione, involucro di un corpo, ormai soggetto a decomposizione…