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Sicilia: vanno a casa 20 deputati e 9 senatori!!!

Secondo i dati pubblicati alla Camera si passerà da
– collegio, quanti deputati c’erano, quanti ce ne saranno, e la riduzione in percentuale:

  • Sicilia 1 25 15 -40,0% 
  • Sicilia 2 27 17 -37,0%
per passare quindi al senato con (collegio, quanti senatori c’erano, quanti ce ne saranno, e la riduzione in percentuale)
  • Sicilia, 25 16 -36,0%
Sono quindi 20 i deputati che la Sicilia perde passando da 52 a 32 e 9 i senatori passando da 25 a 16. Finalmente qualcuno (301 deputati di M5s, Lega, Fi e Fdi) ha deciso di approvare la proposta di legge costituzionale che taglia il numero di senatori e deputati, mentre i soliti ciarlatani del Pd, Leu, +Europa, Civica Popolare hanno votato contro… 
E quindi in base alla riforma finalmente approvata il numero dei deputati scende da 630 a 400, mentre quello dei senatori calerà da 315 a 200!!! 
Si abbasserà anche il numero dei parlamentari eletti all’estero che passeranno da 12 a 8 i deputati, mentre i senatori saranno 4 al posto degli attuali 6.
Ed ancora, si fissa a cinque il numero massimo di senatori a vita di nomina presidenziale che possono essere in carica, anche perché finora non era stato chiarito se quel limite riguardasse il numero di senatori a vita che ciascun presidente della Repubblica poteva nominare oppure il numero massimo complessivo…
Sembra che finalmente qualcosa in questa politica stia finalmente cambiando e bisogna dare merito di ciò ai due gruppi di maggioranza che, seppur sembrano quotidianamente litigare, alla fine il proprio dovere lo fanno, lavorando egregiamente e portando finalmente a compimento quelle necessarie riforme, come quella per l’appunto di cui sopra…
Certo, ora che i posti si riducono, la lotta alle poltrone diventa sempre più ferrea, ma quantomeno almeno sappiamo che d’ora in poi inizieremo a risparmiare su quei costi della politica totalmente inutili!!!

Ritorno al passato??? Sì… a tutte quelle promesse mai mantenute!!!

Vi ricordate l’8 Maggio 2001 quel propagandato “Contratto con gli italiani”???
Si??? 
E vi ricordate cosa c’era stato promesso???
No??? 
Tranquilli, sono le medesime promesse che quel nostro “incandidabile” politico, ci sta propinando in questi giorni, in prospettiva delle elezioni nazionali del 4 Marzo c.a.:
– Meno tasse per tutti
– Città più sicure
– Pensioni più dignitose
– Più lavoro per tutti
– Più cantieri per tutti
ma soprattutto la più bella di tutte: 
– Se non mantengo vado a casa!!!
Già allora ci era stato detto: “le promesse fatte si mantengono e se tutti i miei progetti per il Paese non verranno realizzati, me ne tornerò a casa mia, dove sto tanto bene” (Corriere della Sera, 27 aprile 2001).
Caz… sono passati 17 anni ed è ancora qui a raccontarci le medesime “minchiate“…!!! 
Riesaminiamo comunque quanto allora accaduto…   

1. Meno tasse per tutti

Abbattimento della pressione fiscale

– con l’esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui [11.362 euro, nda];

– con la riduzione al 23% dell’aliquota per i redditi fino a 200 milioni [103.291 euro, nda];

– con la riduzione al 33% dall’aliquota per i redditi sopra i 200 milioni;
– con l’abolizione della tassa di successione e della tassa sulle donazioni.»
Sì… la riduzione delle imposte è al primo posto del suo «Contratto con gli italiani».
Cinque anni dopo, la promessa non è stata mantenuta!!! 
Le due aliquote non sono entrate in vigore… 
La pressione fiscale complessiva è rimasta sostanzialmente immutata. 
Secondo il documento di programmazione economico e finanziaria del governo Berlusconi per il 2006-2009, era pari al 42,2% del prodotto interno lordo nel 2001; ed è scesa ad appena il 41,7% nel 2004. Secondo altre stime più attendibili, è anzi complessivamente aumentata con le tasse degli enti locali e le ondate di rincari delle tariffe.
L’unico obiettivo centrato è l’abolizione della tassa di successione e di quella sulle donazioni… 
Nel primo Consiglio dei ministri del Berlusconi, è stata approvata la riforma dell’imposta di successione. 

Una legge per super-ricchi. 
L’Ulivo aveva già abbattuto la tassa fino ai 350 milioni di lire per ogni erede con un’aliquota del 4%. 

Il 90% dei cittadini italiani era al di sotto della franchigia. 
A Berlusconi, però, non bastava.
Mentre Bill Gates si batteva per mantenere la tassa in America, il nostro premier l’aboliva, permettendo così ai suoi eredi di risparmiare in futuro (secondo una stima dello stesso Berlusconi…) almeno 58 miliardi di lire.

2. Città più sicure

«Attuazione del “Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini” che prevede tra l’altro l’introduzione dell’istituto del “poliziotto, carabiniere o vigile di quartiere” nelle città con il risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni.»
Nel 2001, quando Berlusconi mette nero su bianco la sua seconda promessa, i reati commessi ogni anno in Italia non sono 3 milioni, ma 2.163.826, contro i 2.205.782 del 2000 (fonte Istat). 
Negli anni seguenti non solo non diminuiscono, ma aumentano. 
Dal rapporto Censis, reso pubblico il 3 dicembre 2004, si evince che nei primi 24 mesi di governo Berlusconi la criminalità ha ripreso a correre: tra il 2001 e il 2003 si verifica un incremento del 6,7% e il numero dei reati toccherà quota 2.456.826. 
All’inaugurazione dell’anno giudiziario 2005 il procuratore generale Francesco Favara segnala un’ulteriore crescita: tra il luglio 2003 e l’agosto 2004, i reati denunciati per i quali è stata iniziata l’azione penale sono il 3,7% in più dello stesso periodo del 2002-2003.

Dunque i reati sono aumentati nonostante l’introduzione del poliziotto di quartiere. Secondo il premier (se sempre a “Porta a Porta” nel 19 dicembre 2005), gli agenti e i militari impiegati in questo specifico servizio sarebbero 3701. 

A metà agosto del 2004, secondo il ministero dell’Interno, erano 1900 e operavano in 433 quartieri o zone da circa 10 mila abitanti. 
A ferragosto dell’anno successivo il Viminale assicurava che il loro numero era salito a 2200.
In ogni caso, per garantire un poliziotto di quartiere ogni 10 mila abitanti in tutto il Paese servirebbero almeno 5900 uomini, che diventerebbero più di 16 mila volendo alternarli in turni di otto ore. 
Lo stesso Berlusconi sembra rendersene conto… 
Infatti, in caso di rielezione, ha promesso di aumentarli fino a 10 mila. 
Nell’attesa, ha mancato anche il secondo obiettivo del Contratto.

3. Pensioni più dignitose
«Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese.»
Il terzo punto del «Contratto con gli italiani» non ammette repliche. 
Già nella finanziaria 2001 il governo stanzia 2 miliardi e 169 milioni di euro per cercare di mantenere l’obiettivo. 
I soldi però non bastano.. e lo stesso governo, in una relazione tecnica, a stimare che quel denaro è sufficiente a «coprire» solo 2 milioni e 200 mila pensionati. 
Alla fine però solo un milione e 800 mila incasseranno effettivamente l’aumento. 
Ma gli aventi diritto, stando alla lettera della promessa, sono appunto il quadruplo. 
La UIL infatti calcola che gli anziani che nel 2001 ricevono ogni mese meno di 516 euro (pari a un milione di lire) sono 5.901.244, mentre secondo l’economista Tito Boeri, alla fine del 2002 sono addirittura saliti a 8 milioni!!! 
Insomma, per il 75% dei pensionati con meno di un milione di lire al mese l’impegno di Berlusconi non vale. 
Il perché è presto detto: Per mantenere la parola servirebbero ogni anno dagli 11,5 ai 17 miliardi di euro. 
Fino a un punto e mezzo del Pil. Una soluzione possibile sarebbe quella di aumentare le pensioni minime a tutti coloro che hanno compiuto 65 anni. 
Ma anche in questo caso il piatto piange: servirebbero 8,67 miliardi euro. 
Per questo si decide di aumentare solo la pensione minima a chi ha più di 70 anni, sempre che non cumuli un reddito di coppia superiore ai 6800 euro annui. 
In barba al Contratto con gli italiani, che non faceva alcuna distinzione. «Fatto l’annuncio, gabbato l’anziano», commenterà nel gennaio 2004 Dario Di Vico sul Corriere della Sera.

Il risultato è particolarmente odioso. 

Nei primi mesi del nuovo governo, centinaia di pensionati telefonano all’INPS reclamando inutilmente l’aumento. 
E alla fine qualcuno decide di passare alle vie legali. Nel 2006 Berlusconi viene citato in giudizio da una pensionata, Ida Severini, che gli contesta l’inottemperanza del Contratto. 
Il presidente del Consiglio dovrà presentarsi, accompagnato dai testimoni Bruno Vespa e Roberto Maroni (ministro del Welfare), il 28 febbraio davanti al giudice di pace di Roma. 
La Severini, 78 anni, nata a Recanati e residente a San Cesareo (Roma), lamenta la mancanza di 138 euro sulla sua pensione e rivela di aver votato Berlusconi alle Politiche del 2001: «Ho deciso di votarlo – spiega – proprio dopo averlo sentito annunciare il terzo punto del Contratto: l’innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese». 
Ha atteso quasi cinque anni invano. 
Poi ha deciso, appoggiata dall’Italia dei Valori e dalla Lista Consumatori, di trascinare il premier in tribunale per il mancato adempimento di una «promessa al pubblico», secondo quanto previsto dal Codice civile. 
Cause simili vengono intentate anche da pensionati di Udine e Bolzano.

4. Più lavoro per tutti

«Dimezzamento dell’attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di nuovi posti di lavoro».
Nei cinque anni di governo Berlusconi, i disoccupati sono diminuiti, ma di poco… non certo dimezzati!!!
Secondo Eurostat, nel gennaio 2001 il tasso dei senza lavoro era pari al 9,9%. 
Cinque anni dopo è sceso al 7,1%. 
Per dimezzarlo bisognerebbe toccare quota 4,95, obiettivo ormai irraggiungibile. 
Anche guardando i dati numerici, il milione e mezzo di nuovi posti è ben lontano dall’essere realizzato. 
Secondo i dati del Sole-24 Ore dell’8 gennaio 2006, l’incremento totale degli occupati tra il 2001 e il 2005 è stato in tutto di 1 milione e 74 mila unità. 
A questa cifra, già lontana dalla promessa iniziale, vanno oltretutto detratti gli immigrati clandestini che un lavoro l’avevano già prima del 2001 e che Berlusconi infila tra i «nuovi occupati» solo perché hanno regolarizzato la loro posizione uscendo dal sommerso: 343 mila persone sulle oltre 650 mila ammesse alla sanatoria. 
I nuovi posti scendono così a 731 mila: meno della metà di quelli promessi.
Comunque la si guardi, insomma, la clausola del contratto non è stata rispettata, anche se il ministro del Welfare Maroni assicura che sono stati creati «circa 2 milioni di posti di lavoro», senza peraltro specificare che nello stesso periodo ne sono andati perduti centinaia di migliaia. 
Ma non è tutto. Anche l’apparente crollo della percentuale dei disoccupati ha una spiegazione tutt’altro che incoraggiante: visto che il lavoro non si trova, molti iscritti alle liste di collocamento smettono di cercare un impiego e si cancellano dagli elenchi. 
Lo dice a chiare lettere proprio l’Istat nella sua relazione sulla disoccupazione: «Il motivo principale del calo è lo scoraggiamento dal cercare lavoro».
5. Più cantieri per tutti
«Apertura dei cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal “Piano decennale per le Grandi Opere” considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni.»
Secondo Il Sole-24 Ore del 6 gennaio 2006, nemmeno questo obiettivo – peraltro generico (aprire i cantieri non è la stessa cosa che costruire le opere) – è stato raggiunto. 
Alla luce dei dati disponibili forniti dal ministero delle Infrastrutture, si è raggiunto appena il 21,4% degli investimenti previsti dalla legge.Infatti sono stati appaltati cantieri per 51,2 miliardi su un totale di 173. 
E se anche nel giugno 2006 ci si arriverà, come garantito dal ministro Pietro Lunardi nel suo «bilancio sulla legge obiettivo a quattro anni dalla sua approvazione», si toccherebbe al massimo quota 25,4%… ben lontana dal traguardo del 40%.
Il ministero però sostiene che a giugno l’obiettivo sarà raggiunto e superato, arrivando al 45% delle opere «affidate e/o cantierate».
Ma l’affidamento di un’opera, pur rappresentando per molti versi un punto di non ritorno, è qualcosa di molto diverso dall’apertura di un cantiere. 
Esempio: l’appalto per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. 
Il 24 novembre 2005 la realizzazione dell’opera è stata assegnata a Impregilo, ma prima che le ruspe si mettano al lavoro passerà molto tempo: si arriverà a fine 2006, secondo le stime della stessa impresa appaltatrice, o forse molto più tardi se ci saranno intoppi nella progettazione definitiva e/o esecutiva, nella verifica di impatto ambientale, nella successiva approvazione del Cipe, previo consulto con le regioni. 
In ogni caso, anche se il governo Berlusconi ha fatto qualcosina in più degli esecutivi precedenti, non si può certo sostenere che abbia mantenuto la quinta promessa.
6. Se non mantengo vado a casa
«Nel caso in cui al termine dei 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.»
Pur avendo mancato tutti e cinque i traguardi, Silvio Berlusconi si ricandida. 
Così non mantiene nemmeno il sesto e ultimo impegno…
Mi consenta… “Cavaliere” di dirLe quanto segue: Qui è tutto pronto… ci faccia quindi un ultimo favore; salga su quella macchina del tempo e sparisca una volta e per tutte dalla nostra vista (portando con se quei suoi attuali partner di coalizione…) perché vede, di tempo da perdere noi… non ne abbiamo più!!!

Per amore della verità: Felicia Impastato.

A volte per fare emergere la verità bisogna sacrificarsi!!!

E’ quello che ha fatto Peppino… si è sacrificato per fare conoscere una verità, quella che la mafia comandava a Cinisi e di conseguenza a Palermo!!!
Ma quando si tenta di fare il proprio dovere… c’è chi si mette di traverso e non si tratta del consueto mafioso preso di mira, ma di quella parte d’istituzione che in molti definiscono “deviata” e che io chiamo “succube”… propriamente di quel sistema clientelare e corruttivo, al quale sicuramente nel corso degli anni antecedenti la propria ascesa professionale, ci si è (anche se solo per una volta…) conformati…
Sì, anche la verità sulla morte di Peppino è stata abilmente depistata e non tanto dai responsabili dell’omicidio, ma proprio dalle trascuratezza di coloro che avevano il compito di condurre le indagini…
Il 9 Maggio 1978 è per il sottoscritto una data importante… una di quelle poche che mi ha profondamente segnato… e debbo scusarmi proprio con Peppino, perché quel giorno ero sì triste… ma non per lui, non per la sua morte… ma per quella di una persona che avevo conosciuto da bambino: il Presidente Aldo Moro!!! 
Di Peppino infatti non sapevo nulla… ne chi fosse, cosa avesse fatto ed ancora oggi, non ricordo minimamente se quel giorno ne parlarono al notiziario del Tg1 su quella televisione in bianco e nero…
Ricordo soltanto quella Renault 4 con quel portellone di dietro aperto, quel corpo avvolto su quella coperta… quanta tristezza, ancora oggi se ci penso… e debbo aggiungere che ci penso più volte di quanto voi possiate immaginare, dopotutto la sua figura mi viene perennemente ricordata nei miei usi quotidiani, dal momento che si trova appesa nel corridoio, già, proprio di fronte la porta d’ingresso alla mia stanza da letto, capirete quindi da voi, come mi è impossibile non osservarla e di conseguenza non pensarci…
Mi scuso con la famiglia Impastato, per aver apprezzato soltanto d’adulto quanto egli avesse fatto per questa terra… e debbo dire anche grazie a Marco Tullio Giordana, che mi ha permesso nel 2000 di poter apprezzare (ne “I cento passi”) la vita di un uomo Peppino Impastato (magistralmente interpretato nel film da Luigi Lo Cascio), che ne ha saputo esaltare l’impegno e la lotta contro quella associazione criminale che soltanto in pochi chiamavano “mafia”, perché la maggior parte dei suoi concittadini, continuava a far finta di non sapere… restando in quell’assoluto silenzio… (non che oggi molto sia cambiato…).
Crescendo comunque ho cominciato a leggere… mi sono appassionato di tutto quanto fosse stato scritto sulla nostra terra… in particolare ho voluto comprenderne l’evoluzione storica ed i suoi uomini… quali immagini positive da imitare… e quali certamente negative da sopprimere…

Ed allora debbo dire grazie a tutti gli autori di quelle pubblicazioni, ma debbo ringraziare anche il cinema che mi ha saputo mostrare un mondo a me differente, molto lontano dal contesto al quale ero abituato a vivere…
E allora oggi ancor più di ieri ho compreso come, in un momento in cui si legge pochissimo… (per non dire nulla…), diventa fondamentale insegnare ai giovani (sin dalle elementari…) i valori fondamentali della vita, il rispetto e la cultura dell’onesta, proprio attraverso quelle immagini, far guardare loro questa tipologia di film, potrà certamente influenzare positivamente quelle loro coscienze…

Non si tratta di voler modificare quelle proprie aspirazioni… non bisogna diventare a tutti costi, uomini e donne dello Stato, ma si tratta di fare il proprio dovere, di rispettare gli insegnamenti familiari quando questi sono giusti e di saperli rinnegare -proprio per come ha fatto Peppino- quando costituiscono un pericolo per se, per i propri cari o per la società civile…
La famiglia di Peppino era una famiglia “mafiosa”, suo zio era un capo-mafia e suo padre ne era associato… ma questo non lo ha limitato nel rinnegarli…
Peppino se pur adolescente riusci ad andare controcorrente, contrastò quell’aria familiare tanto irrespirabile… anzi fece di tutto per allontanarsi e gridare a squarciagola dalla sua “Radio Aut” una nuova voglia di libertà e di giustizia…
La vita di Peppino raccontata in quel film appartiene a quel insegnamento di vita, che punta a sfidarla questa terra ed i suoi uomini corrotti; vi è in quel messaggio… la speranza e l’illusione di cambiarla la Sicilia, con coraggio ma soprattutto con amore.
Perché ci vuole un grande amore per continuare ad amarla questa terra, la stessa che purtroppo ha saputo dare a troppe famiglie, atroci dolori…
Quello stesso amore che ha dato Felicia Impastato (la madre di Peppino) per tutta la sua vita, dedicandosi a contrastare quell’omertà presente nella sua città e a ricercare la verità sull’assassinio del proprio figlio, una verità scomoda che ha saputo raccontare nel suo libro “La mafia in casa mia”…
Ecco, aver visto alcune sere fa in Tv la vita di questa donna… dell’amore per il proprio figlio, una donna che fino agli ultimi giorni (è morta a 88 anni) ha fatto in modo che la storia di quel proprio figlio venisse ricordata, lasciando la propria casa a memoria… delle future generazioni.
Le scuole dovrebbero organizzare delle gite culturali, facendo conoscere ai nostri adolescenti siciliani proprio quei luoghi, in cui, i nostri uomini migliori, hanno saputo con generosità lasciare una traccia indelebile del loro passato…
Sono persone semplici… ma oneste, che in quei luoghi hanno vissuto, sorriso e sperato… ed uno di questi luoghi si trova a Cinisi e si chiama “Casa memoria Felicia e Peppino Impastato”…

Addio ITALIA!!!

L’Italia è definitivamente fuori dai mondiali… al primo turno!!!

Se per un’istante avessimo valutato in maniera razionale e non con il cuore, la vicenda della nazionale italiana, avremmo capito che con questa squadra e soprattutto con il suo tecnico…non c’era dove andare…
La squadra italiana è la rappresentazione in piccolo del ns. paese… fateci caso!!! 
Innanzitutto, possiamo costatare come l’abitudine odiosa di “prendere il posto… e non lasciarlo più” è la dimostrazione che questa consuetudine è ormai incarnata in noi italiani ed in questo anche il ns. tecnico Prandelli non fa eccezione…
Non ho mai capito perché, avendo avuto Egli l’occasione degli Europei, che alla fine ricordiamo bene come è andata a finire…, chissà forse sarebbe stato corretto, dare per questo mondiale, ad un’altro tecnico, una bellissima opportunità professionale per mettersi in luce…
Ma no… in Italia queste cose non avvengono mai… e dire che avevamo già avuto con Lippi una eguale esperienza e dove l’aver insistito senza pensare ad alternare… ci ha fatti uscire analogamente, dal mondiale Sudafricano…
Una persona sulla quale non possiamo dire nulla, perbene e corretta, ma sul piano tecnico… un professionista che in vita sua non ha mai saputo vincere nulla…, eppure stranamente gli è consegnata la ns. Nazionale…
Anche nello scegliere i giocatori, mi è sembrato un po’ confusionario, si è visto per come sono stati messi successivamente in campo, non mi è sembrato abbia manifestato capacità eccelse, cosa che si è dimostrata nelle tre partite giocate…
E’ assurdo dover sentire a fine partita lo stesso Ct dichiarare che abbiamo dovuto affrontare un girone difficile, con tre squadre difficilissime e contro giocatori tra i migliori al mondo…
Ma per favore… abbiamo vinto contro l’Inghilterra che per 70′ ci ha messo in crisi e che non era, come squadra niente di particolare… infatti sia il Costa Rica che l’Uruguay, ne hanno evidenziato i limiti!!!
Abbiamo perso contro il Costa Rica… in modo vergognoso, senza motivazione, con giocatori che erano l’emblema esatto dei classici raccomandati, messi li per fare le belle figurine… 
Ad esclusione di qualcuno, pochi quelli che veramente meritavano, tutto il resto era da lasciare a casa!!!
Ed infine l’Uruguay… ha giocato in maniera non eccezionale, chiusa… sperando di trovare quell’unica occasione che faceva loro passare il turno…  come difatti è andata… e comunque almeno loro, le occasioni le hanno avute e cercate, sono andati vicino al gol… mentre noi niente, nemmeno un tiro in porta!!!
Tutta la preparazione era deludente e scadente… anche le partite amichevoli – che per fortuna mi sono sempre risparmiato di vedere… – avevano mostrato, a parere degli addetti ai lavori e giornalisti, i limiti di questa squadra è difatti cosi è stato… l’esperienza avuta non è servita a nulla!!!
Avesse almeno preso esempio da un suo predecessore, mi riferisco a Enzo Bearzot, che allora prese l’ossatura della Juve ne modifico alcuni elementi e vince il mondiale dell’82’… 
Oggi, nella sua ultima partita, ha provato a sistemare la difesa… proponendo quella dei Campioni d’Italia e difatti, questa ha retto l’impatto… ma era tutto il resto che non andava…
Con i giocatori che si era portato, forse doveva provare a giocare con Cerci e Candreva ai lati e Immobile al centro…, non ci voleva mica un corso per allenatori di Coverciano per capirlo…
Vede, sperare di passare il turno… manifesta la stessa illusione che avevano molti italiani di andare avanti, al 2 turno… già la stessa speranza che oggi hanno quegli stessi Italiani, di poter assistere ad un rinnovamento nel ns. paese, una situazione che non avverrà mai, finché il cambiamento sarà determinato, solo e soltanto, dalle solite inutili dimissioni… che come sempre, giungeranno dopo aver dovuto assistere al pronosticato  fallimento generale!!!
Addio Prandelli e ora si spera… che anche qualcun’altro – precisamente proprio quanti dello staff dirigenziale – possa seguirla presto… avanti…  passiamo ai prossimi!!!   

PD, inizia la rottamazione… fuori tutti!!!

Fuori Marini, Prodi affettato…, la Bindi si dimette e Bersani va a casa…
La rottamazione è iniziata, quel gruppo dirigente che ha vissuto sulle spalle di un paese, senza aver realizzato quelle riforme necessarie a salvaguardare le famiglie, le imprese, i posti di lavoro, i giovani, i pensionati, la scuola, le pensioni, l’economia, l’ambiente, la salute, l’università e la ricerca, la cassa integrazione, la salvaguardia di quei poveri risparmi, tutti problemi che non hanno trovano soluzioni… 
Ma comunque siete ancora all’inizio…!!!

Bisogna continuare con quanti sono all’interno di quel “Politburo”,  che in questi anni hanno dominato il campo, stentando di portare un segnale a questa  crisi, evocando pensieri senza mai produrre mai cambiamenti, quei gradi dati ad un gruppo dirigente senza meriti, che ha vissuto su inimicizie o ipocrisie, che non riesce a fare un governo e nemmeno un Presidente della Repubblica e si rivolge purtroppo ancora a Napolitano ( che sembra che stia facendo quasi il supplente di scuola… ), che ha già fatto abbastanza danni con l’ingresso di Monti, mettendo ulteriormente a repentaglio la credibilità della nostra politica…

E’ evidente che le dimissioni di Bersani, vengono quasi applaudite… in particolare da quei 101 iscritti che gli hanno votato contro, ma è logico che proprio Bersani dovrà riflettere sui passi fatti ma soprattutto sugli errori commessi!!!
Non ha saputo godere dell’opportunità e della mano tesa dal M5Stelle e da Sel…, ma ha inseguito il teatrino squallido… quello dell’inciucio… 
Il Presidente della Repubblica non esce e non deve uscire da un congresso del Pd…, perché è il presidente di tutti gli Italiani!!!
Quindi fuori tutti, siete spaccati perché mancate di valori sani, vi state sublimando…, state passando a quello “stato” che da sempre vi appartiene è cioè quello aeriforme!!!
Allora per uscire da questa empasse, pensate ora di riproporre nuovamente Napolitano, un Bis di questo settennato appena trascorso…, a conferma dell’aria di cambiamento che il paese richiede!!!
Complimenti, se questo è il massimo concentrato di ipotesi a cui i vostri parlamentari possono giungere, questa è la dimostrazione evidente, di quanto il nostro paese sa pochissimo realizzare e di come si resta ancora condizionati a scelte del passato… invece di guardare al futuro…
La seconda repubblica è morta e qualcuno tenta ancora adesso, di voler far riesumare la prima…
Non si vuole capire che un terremoto politico è morale è già in atto, non basta più parlare, ma bisogna cambiare svolta…
Continuare a rimanere in questo stato di coma, se non si decide di partire con una nuova e trasformata Terza Repubblica, si rischia di voler incitare quanto purtroppo è già accaduto nei paesi europei e nord africani in questi anni…
Quindi scegliete, abbiate il coraggio di scegliere, Cancellieri o Rodotà…, non ci sono altre soluzioni!!!

Quel palazzo scandaloso…

Già un palazzo fatto costruire su un torrente, neanche fossimo stati a Venezia o Amsterdam…
Sarei curioso di sapere, chi ha permesso che questo progetto potesse essere realizzato, chi ha potuto approvare la richiesta di permesso, quali disegni sono stati presentati all’ufficio tecnico e soprattutto come il Genio Civile si sia potuto esprimere favorevole, verificati i calcoli strutturale, su questa pratica… 
Certo capisco che i responsabili dell’ufficio tecnico, innamorati di ingegneria ed architettura, abbiano pensato che per un momento si trattasse di qualcosa di unico e di raro…, paragonando quest’edificio alla casa sulla cascata ( Casa Kaufmann) , cioè di quella villa progettata e realizzata in Pennsylvania dall’Arch. Frank Lloyd Wright e considerata uno dei capolavori dell’architettura moderna…
Ma quella era un’altra storia e la sua bellezza è evidente anche ai profani… 
Qui invece il palazzo di architettonico non possiede nulla, rappresenta anzi qualcosa di orribile da vedersi, pericoloso a mio avviso, anche solo pensarci di abitare…
Un palazzo che ha fatto da tappo ad un torrente, precisamente il torrente Chiaravagna, proprio quello che ha provocato l’alluvione a Genova nel 2010… 
Ecco che finalmente il presidente della Regione Claudio Burlando, nelle vesti di commissario per la gestione dei fondi dell’alluvione, ha firmato un decreto, che prevede fra le varie opere di bonifica, l’abbattimento del palazzo di via Giotto… 
Acquisite le 28 unità, senza fare alcun un esproprio, ora avendo assegnato attraverso una gara d’appalto i lavori, da metà novembre si comincia a demolire…
Certo la prima scadenza del 15 settembre è già passata e secondo il programma lavori, ci vorranno circa tre mesi per demolire la parte superiore del palazzo ed altri 3 mesi per demolire la parte del pianterreno ed i pilastri portanti la struttura…, diciamo che se non ci sono difficoltà, entro il mese di aprile i lavori dovrebbero essere conclusi…. 
Urge sbrigarsi, perché a breve inizierà il maltempo e le lavorazioni potrebbero certamente essere sospese…; bisogna fare in fretta per evitare il ripetersi di quanto già accaduto, prevedere sin da subito, quelle adeguate protezioni e messe in sicurezza, per quest’area adiacente il torrente, proteggere  i cittadini lì residenti, cercare quindi di limitare al minimo i danni, da un possibile ripetersi di quelle condizioni climatiche sfavorevoli…  
Presto e subito è la parola d’ordine, ogni giorno perso in discussioni futili, potrebbe risultare fatale, perché non c’è alcuna ragione e nessuna indennità adeguata, che possa compensare la perdita di una vita…   
Inoltre non bisogna dimenticare che verso valle ci sono ancora di bonifica da realizzarsi e quindi è meglio iniziare ad alzarsi le maniche e cominciare a lavorare, prima che tutto si riduca come sempre, ad un film purtroppo già visto… 

Quel palazzo scandaloso…

Già un palazzo fatto costruire su un torrente, neanche fossimo stati a Venezia o Amsterdam…
Sarei curioso di sapere, chi ha permesso che questo progetto potesse essere realizzato, chi ha potuto approvare la richiesta di permesso, quali disegni sono stati presentati all’ufficio tecnico e soprattutto come il Genio Civile si sia potuto esprimere favorevole, verificati i calcoli strutturale, su questa pratica… 
Certo capisco che i responsabili dell’ufficio tecnico, innamorati di ingegneria ed architettura, abbiano pensato che per un momento si trattasse di qualcosa di unico e di raro…, paragonando quest’edificio alla casa sulla cascata ( Casa Kaufmann) , cioè di quella villa progettata e realizzata in Pennsylvania dall’Arch. Frank Lloyd Wright e considerata uno dei capolavori dell’architettura moderna…
Ma quella era un’altra storia e la sua bellezza è evidente anche ai profani… 
Qui invece il palazzo di architettonico non possiede nulla, rappresenta anzi qualcosa di orribile da vedersi, pericoloso a mio avviso, anche solo pensarci di abitare…
Un palazzo che ha fatto da tappo ad un torrente, precisamente il torrente Chiaravagna, proprio quello che ha provocato l’alluvione a Genova nel 2010… 
Ecco che finalmente il presidente della Regione Claudio Burlando, nelle vesti di commissario per la gestione dei fondi dell’alluvione, ha firmato un decreto, che prevede fra le varie opere di bonifica, l’abbattimento del palazzo di via Giotto… 
Acquisite le 28 unità, senza fare alcun un esproprio, ora avendo assegnato attraverso una gara d’appalto i lavori, da metà novembre si comincia a demolire…
Certo la prima scadenza del 15 settembre è già passata e secondo il programma lavori, ci vorranno circa tre mesi per demolire la parte superiore del palazzo ed altri 3 mesi per demolire la parte del pianterreno ed i pilastri portanti la struttura…, diciamo che se non ci sono difficoltà, entro il mese di aprile i lavori dovrebbero essere conclusi…. 
Urge sbrigarsi, perché a breve inizierà il maltempo e le lavorazioni potrebbero certamente essere sospese…; bisogna fare in fretta per evitare il ripetersi di quanto già accaduto, prevedere sin da subito, quelle adeguate protezioni e messe in sicurezza, per quest’area adiacente il torrente, proteggere  i cittadini lì residenti, cercare quindi di limitare al minimo i danni, da un possibile ripetersi di quelle condizioni climatiche sfavorevoli…  
Presto e subito è la parola d’ordine, ogni giorno perso in discussioni futili, potrebbe risultare fatale, perché non c’è alcuna ragione e nessuna indennità adeguata, che possa compensare la perdita di una vita…   
Inoltre non bisogna dimenticare che verso valle ci sono ancora di bonifica da realizzarsi e quindi è meglio iniziare ad alzarsi le maniche e cominciare a lavorare, prima che tutto si riduca come sempre, ad un film purtroppo già visto…