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Riposto, avvicendamento al vertice della Guardia Costiera

Ho letto ieri dell’avvicendamento al vertice della Guardia Costiera di Riposto e desideravo riportarne in questo mio blog la notizia…

Dopo due anni infatti ha lasciato l’incarico di comandante del Circomare ripostese, il tenente di vascello, Francesca Natale che ora assumerà un nuovo e importante mandato al Comando Generale delle Capitanerie di porto a Roma. 

Al passaggio delle consegne con l’ufficiale subentrante, tenente di vascello Diletta Volpe, ha preso parte il comandante della direzione marittima di Catania, Contrammiraglio, Giancarlo Russo, ma non solo, erano presenti alla cerimonia i vertici locali delle forze di polizia, associazioni e naturalmente i sindaci del comprensorio jonico, con in testa il sindaco di Riposto Enzo Caragliano che ha espresso parole di ringraziamento per l’ufficiale che lascia la cittadina marinara: “un comandante che si è distinto soprattutto per la tutela dell’ambiente, attraverso iniziative di contrasto forti, determinate e talvolta impopolari”.

Una garanzia certamente di legalità che contrasta ahimè con quanto viceversa compiuto negli anni precedenti (periodo settembre del 2019 – maggio del 2020) emersa con l’inchiesta  “Pecunia Portuum” e nella quale sono state evidenziate tutta una serie di interventi irregolari, difformi e soprattutto “grossolani”, all’interno di quel porto. 

Infatti per quanto sopra, la Gdf ha eseguito un’ordinanza con cui il Gip ha disposto delle misure cautelari interdittive nei confronti di alcune imprese e di sei soggetti indagati per frode nelle pubbliche forniture e in relazione all’esecuzione dei lavori realizzati per l’appalto a protezione dello specchio acqueo del primo bacino del porto di Riposto.

Auguro quindi al nuovo ufficiale, Diletta Volpe, di continuare quell’opera fondamentale di vigilanza, controllo e sicurezza, ben condotta in questi due anni, dal suo predecessore.

Buon lavoro.  

Martina e Orfini (Pd), sono ora indagati per essere saliti a bordo della Sea Watch: "Chissà… forse è la volta buona che se li portano via"???

Il caso della “Sea Watch” è passato ora all’attenzione della Corte europea dei diritti dell’uomo…

D’altronde il nostro paese ” ritiene che la giurisdizione sia dell’Olanda, in quanto la nave batte bandiera olandese e soprattutto il salvataggio è avvenuto in acque internazionali. 
naturalmente il nostro paese si è reso disponibile a offrire un corridoio umanitario ma solo al fine di consentire un trasferimento dei migranti verso l’Olanda…
D’altronde la stessa nave ha dimostrato una condotta “temeraria” in quanto, in condizioni di mare mosso, anziché trovare riparo in Tunisia, ha preferito avventurarsi in una traversata di molto più lunga, mettendo a rischio l’incolumità dei migranti a bordo…
E’ evidente a tutti che quanto sta accadendo serve esclusivamente per creare un un caso internazionale e richiamare così l’attenzione dei media!!!
A cavalcare l’onda della protesta l’ex segretario del Pd Martina, che ha dichiarato: “Non ci si può girare dall’altra parte. Serve una riscossa civile e democratica e ciascuno deve fare quello che può. Io, noi, non ci rassegnamo a vivere in un Paese dove il governo decide di utilizzare drammi umani per la propria propaganda quotidiana. 
Basta guardare negli occhi quelle persone per capire che è disumano quello che stanno facendo. Fateli sbarcare”… 
La cosa assurda è che se pur la Prefettura di Siracusa avesse diffuso una nota in cui dichiara di “non aver autorizzato alcun accesso alla nave, né di avere il potere di farlo, tanto più in considerazione del provvedimento di interdizione dello specchio di mare circostante adottato dalla Capitaneria di porto”… i due parlamentari, Maurizio Martina e Matteo Orfini sono saliti lo stesso, utilizzando una imbarcazione privata, scortata da un “Gruppo di barcaioli”, il cui compito è per l’appunto quello di assistere le navi in entrata e in uscita dal porto, con il controllo della Capitaneria…
Una circostanza inaccettabile, soprattutto perché compiuta da uomini che nella sostanza rappresentano il nostro paese, ma a quanto sembra il rispetto dei  divieti, non interessa…
Ma perché l’On. Martina e quel gruppo ristretto del Pd, invece di ripetere a pappagallo quanto dai piani alti gli viene imposto di dire, non prova a fare qualcosa di concreto per quei migranti, ad esempio potrebbe ospitarne personalmente uno in casa propria e far fare lo stesso, a quei suoi colleghi di partito… 
Mi dispiace soltanto aver ascoltato che da quella nave sono già scesi, si sarebbe stato fantastico, se li fossero portati…
Già, un vero rammarico, e si… sarebbe stato interessante scoprire per quanto tempo quei migranti su quella nave sarebbero riusciti a sopportare le chiacchiere inutili di quei nostri deputati, prima di decidere spontaneamente di buttarsi a mare…