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Sky24 e i "furbetti del cartellino"!!!

Questa mattina – erano le 11,40 – ascoltavo una trasmissione su SKY24 dove venivano presentate tutte le strategie adottate da quei cosiddetti “assenteisti”…

Cartoni in testa, maschere, cappucci, cappelli… tutti metodi affinché non si venga individuati e soprattutto non si rischi di venir licenziati…
Sì… la riforma Madia è stata realizzata, ma affinché quei processi in corso, vengano attuati in maniera corretta, c’è bisogno di un efficace cambiamento nel rapporto tra la PA ed i cittadini e le imprese…
Peraltro, se si vuole che questa riforma produca risultati efficaci, bisognerà non solo controllare quelle presenze, ma investire sulle persone e sulle loro motivazioni, in particolare si dovrà valorizzare quei dipendenti pubblici, premiare la meritocrazia (e non i soliti raccomandati), sbloccare il turn over con l’assunzione di nuovi profili, provvedendo altresì  a formarli e ad aggiornarli nelle competenze. 
Pensare di licenziare questi furbetti si è dimostrato un fallimento, sia perché la maggior parte di quei dipendenti sono sostenuti dai sindacati, sia perché molti di essi si sono ribellati, ma anche perché in questa vicenda, la Corte Costituzionale gli è andata dietro…
La colpa più grave comunque è quella compiuta dai dirigenti, i quali solitamente coprono quei loro subalterni, non solo perché loro per primi, dimostrano d’essere scorretti (vedasi coloro che durante l’orario di lavoro, andavano in palestra a fare fitness…), ma anche perché i delegati aziendali non prendono mai posizione, denunciando quanto avviene all’interno di quel loro ufficio…    
D’altronde chi dovrebbe segnalare quanto accade durante l’orario di lavoro???
Per denunciare bisogna essere stati integerrimi… e già questo costituisce il primo problema, poiché denunciando si rischia d’essere a sua volta querelati, ed allora il più delle volte, forse perché ricattabili, si rinuncia a segnalare quanto scoperto…
C’è da aggiungere inoltre che non è solo la presenza che andrebbe controllata in quegli uffici, ma anche la produttività, perché la maggior parte di quei dipendenti, trascorre il proprio tempo sui social,  a giocare via web e qualcuno si diverte nelle chat erotiche…
Basterebbe d’altronde monitorare la cronologia di quei loro computer, che si scoprirebbero i siti nei quali si sono recati quei dipendenti ed il tempo trascorso durante la giornata!!!
Ma come dicevo sopra, nessuno controlla… ah dimenticavo certo c’è la il diritto alla “privacy”, ma qui non sono a casa propria, loro in quegli uffici svolgono un incarico, pagato – visto i risultati prodotti – profumatamente… 
D’altro canto se pensate che in quegli uffici, l’età media è tra le più alte, ma soprattutto si è visto come ormai il senso civico e le regole sono considerate compassate, anche a causa della mancanza di motivazioni, che spingono la maggior parte di quei dipendenti a non fare di più… ma anzi ad assentarsi con giustificazioni fasulle…
E si… perché gli attuali contratti prevedono già, oltre ai giorni di malattia, i permessi per le visite specialistiche,  e quindi la volontà d’assentarsi è connessa esclusivamente non con una reale esigenza, bensì, con il desiderio di farsi i caz… propri!!!
Una vergogna… sì da un lato questi individui che sprecano il proprio posto di lavoro, dall’altro viceversa, milioni di connazionali che farebbero “carte false” per avere quel posto fisso…
Cosa aggiungere, i controlli previsti a suo tempo dall’INPS non hanno avuto alcuna concretezza, visto che peraltro non si riesce ad intervenire in maniera dettagliata, valutando quale certificato va controllato e quale no e d’altronde, il garante della privacy, ha limitato quei controlli, come anche una eventuale decurtazione salariale – per come avviene nei privati – è considerata illegittima e non realizzerebbe gli effetti desiderati…
Certo per come avrete potuto comprendere la vicenda presenta un bel casino e sperare che si riesca a trovare una celere soluzione è alquanto difficile, se non impossibile…
Nel frattempo c’è chi continuerà a timbrare il cartellino per poi andarsene a passeggiare e chi ancor peggio – come ho potuto costatare alcuni giorni fa, insieme ad una amica, presso un ufficio delle…. – continuerà a frequentare quel Bar di fronte, entrando e uscendo da quel luogo di servizio, senza mai timbrare quel badge posto all’ingresso!!!
Per fortuna che in mezzo a questa indolenza generale c’è chi, come la mia amica, uscendo da quel luogo, ha provveduto a trasmettere a mezzo “whatsapp” la segnalazione direttamente al nostro Ministro Salvini!!!
Sono certo che a breve qualcuno in quell’ufficio, si prenderà un bel “cazziatone”!!!
Sì… una goccia in mezzo al mare, ma meglio di niente…

Si sa… con la giustizia si può diventare ricchi!!!

L’altro giorno mi trovavo a far colazione al bar Kennedy…
Nel frattempo che attendevo il cameriere, ho iniziato a leggere un quotidiano, mentre i tre tavoli intorno a me, hanno iniziato ad occuparsi…
Ho avuto la sensazione che in ciascuno di quei tavoli – pur senza ascoltarli – vi fosse un legale, poiché gesticolavano a turno in modo animato…
Uno di loro ad esempio discuteva con quel suo cliente in modo vibrante e certamente qualcosa in quel procedimento in corso, dava particolarmente fastidio a quel suo interlocutore…
Vi assicuro che non era mia intenzione ascoltare… ma era talmente tanto il casino che facevano che, anche chi non voleva sentire… era costretto a sentirli!!!
Alzando lo sguardo, ho visto uno di loro chiedere dei soldi, che immediatamente gli sono stati consegnati da quel suo interlocutore…
Il sottoscritto ha pensato tra se e se che probabilmente quel comportamento non fosse molto professionale, certamente aveva poco di discrezionale, d’altronde… che senso ha discutere circostanze personali all’interno di un bar, già… non sarebbe più corretto ricevere i clienti nel proprio studio??? 
Ma poi ho pensato, questi giovani avvocati uno studio loro non c’è l’hanno, utilizzano qualche stanza condivisa nei quali svolgono le funzioni di “praticantato” e quindi chissà, per usufruire della sala riunione per quei propri interessi, dovranno dividere se non proprio quel loro cliente, certamente una parte di quel compenso ricevuto e allora forse così si spiega la presenza all’interno di un bar…
Di una cosa ormai comunque sono convinto, che chi vuole arricchirsi (anche illegalmente…), sfruttando il settore giudiziario, ha mille modi per farlo… 
Uno dei sistemi più semplici è quello compiuto da alcuni magistrati, ad esempio aggiustando le sentenze, seguono quindi alcuni studi legali, specializzati in truffe o raggiri…
Ho letto alcuni mesi fa di un’inchiesta nella quale due avvocati hanno realizzato una frode nei confronti dell’Inps per ben 22 milioni di euro; usavano i nomi di centinaia d’ignari pensionati (alcuni di essi morti da tempo…) per richiedere all’istituto l’adeguamento delle pensioni; per far ciò, procedevano inizialmente attraverso cause giudiziarie e successivamente, dopo aver ricevuto le somme richieste, richiedevano agli sportelli del ministero della Giustizia, ulteriori rimborsi, causa le lungaggini di quegli stessi (falsi) processi…  
Poi ci sono presidenti di sezione dei tribunali, capaci di chiedere tangenti per sistemare i processi oppure altri che hanno ad esempio escluso la “sorveglianza speciale” ad alcuni pregiudicati, dietro lauti compensi, trasformando quei provvedimenti forzati, nei domiciliari…
Ci sono anche ufficiali delle forze dell’ordine che si sono messi a firmare falsi decreti di dissequestro, in favore di personaggi legati ad associazioni criminali che importavano dall’estero, merce contraffatta…
Tutto ormai si muove attorno ai soldi… e si sa, di denaro nei tribunali italiani ne gira tanto…
Non ricordo, ma da qualche parte ho letto: “Noi magistrati siamo un piccolo, solitario, malfermo scoglio sul quale piombano da tutte le parti ondate immense, spaventose, vere schiumose montagne, veri interessi implacabili, ricchezze sterminate, uomini tremendi… insomma forze selvagge al cui urto, noi poveri e meschini, dobbiamo resistere… a qualcosa di selvaggio, di affascinante e di feroce”
Ha detto bene il Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone: “Una giustizia dei grandi numeri comporta, inevitabilmente, meno trasparenza, più opacità e maggiore difficoltà di controllo”!!!
I dati dicono che ci sono circa tre milioni di procedimenti penali giacenti e circa 5 milioni di cause civili arretrate.
E’ ovvio che una così consistente farraginosità delle procedure, incoraggia tutti i malintenzionati a continuare in quelle attività illegali!!!
In particolare proprio coloro che con la giustizia operano quotidianamente, poiché il senso di impunità dovuto alle leggi di questo paese (che proprio loro conoscono alla perfezione), garantisce che taluni procedimenti, quali quelli per corruzione, evasione fiscale, sperequazione finanziaria  e quant’altro di natura economica, non vengano mai puniti in maniera seria…
Ma poi ditemi: “Siete veramente così convinti che, alla fine dei processi, quei giudici, avvocati o quegli uomini delle istituzioni, una volta condannati, sconteranno quella loro pena in carcere”???
Io non ci credo!!!

Messinese??? No… Catanese!!!

Alcuni giorni fa mi hanno raccontato una barzelletta… che vorrei oggi condividere con voi:
– Un “catanese” mentre si trova a Messina incontra di mattina un amico e gli racconta un avvenimento accadutogli durante la notte…
Sai, ieri sera ero ad un “Caffe” all’aperto, vicino Via Cannizzaro, sì…sì… proprio lì accanto al Tribunale, quando dopo aver ordinato un mojito, siede accanto a me un signore distinto…. 
Dopo alcuni minuti, iniziamo a parlare e mi dice di essere di Messina, e così discutiamo del più e del meno…
Si fanno le tre e dopo aver bevuto entrambi all’incirca 15 cocktail, mi ha chiesto: “Ma tu… di dove sei?”.
Ed io: “Come di dove sono… sono Siciliano come te”.
E lui: No…no… non intendevo la regione, ma la provincia. Lo sento dall’accento che non sei di qua…”. 
Ed io, leggermente infastidito: “Sono siciliano… ripeto della nostra meravigliosa terra: LA SICILIA”!!! 
E lui: “Sì… Sì… lo capito, della Sicilia, ma di dove precisamente???”
Ed io: “Sono della città con il mare più bello del mondo e con il vulcano più alto d’Europa”… e continuando leggermente irritato, passando QUESTA VOLTA al mio dialetto: “sugnu a differenza to’… da provincia chidda spetta: Sugnu CATANISI!!!”. 
E lui: “A Catania siete tutti mafiosi!”
Allora gli dico: “No, mi spiace, guarda che è un luogo comune del tutto infondato”…
E lui mi ripete: “A Catania siete tutti mafiosi!” 
“No…” gli dico io “ti assicuro di no, che non è così… “si tratta semplicemente di un luogo comune per antonomasia…”, aggiungendo ancora: “I mafiosi sono un’esigua minoranza”!!!
E lui ribattendo: “A Catania siete tutti mafioooosiiii…”. 
Guarda,  ti assicuro che la maggior parte dei catanesi sono brave persone”!!!
E lui, sempre più insistendo: “Te lo dico io, a Catania siete tutti mafiosi!!” 
Credimi… non ne potevo più: “Guarda che se hai intenzione di continuare così., mi stai facendo incazzare e se provi a seguitare con questa stupida frase interrompo qualsivoglia discussione, ma vorrei… prima di ciò, assicurarti che i tuoi pregiudizi sono vittima di una visione parziale della realtà e se mi permetti vorrei dimostrati che… “
E lui: “No, no… te lo dico io… non c’è nulla da dimostrare: A Catania siete tutti mafiosi!”.
Ancora, ancora con quella frase assurda… continuava imperterrito senza fermarsi, pareva “na machinetta…”!!! 
Siete mafiosiiii… a Catania siete mafiosi, i Catanesi sono tutti mafiosiii: Tu sei un catanese mafiosoooo!!!
Minch… credimi, non c’è lo fatta più!!! 
La mia pazienza era colma, sopportarlo mi era impossibile!!!
Ed allora -mi ha chiesto l’amico- che hai fatto???
Ed io: “Niente… l’ho ammazzato!!!”.

"Cosa Nostra" raccontata da Sir Plat…

Questa mattina, mentre mi trovavo in Via Firenze a far colazione dagli amici di “CLAFF” (Coffee Lab and Fusion Food). – Rappresenta uno dei pochi locali della nostra città etnea che  merita di essere pubblicizzato (una circostanza che mi riprometto di fare alla prima occasione, per poter elencare tutte le qualità di quei loro menù, che preparano quotidianamente in modo unico e professionale…
Ma sono soprattutto i meriti umani che vanno più di tutti premiati, in particolare con i molti ragazzi del Liceo Cutelli, loro frequentatori abituali…
Sono certo comunque che ciascuno di voi, saprà apprezzare quanto da me descritto, non appena avrete modo di visitare quel locale…
Riprendendo… mi sono seduto e in arresa di quanto ordinato, ho iniziato a leggere un libretto posto lì, tra quei libri presenti messi a disposizione dei clienti, intitolato: “La Sicilia in due risate“, scritto da un certo “Sir Plat”…
All’interno di quella pubblicazione, sono contenute alcune parodie sui classici comportamenti di noi “siciliani”…
Tra questi, uno in particolare ha colpito la mia attenzione e riportava “scherzosamente” quanto segue:
In un bar… un individuo con aria mafiosa entra e dice: “Barista… due caffè, due paste… ah… non pago e soprattutto, non ho paura di nessuno!!!”.   
Il barista, fortemente impaurito… esegue subito l’ordine, sotto la minaccia di quel tizio.
Dopo qualche giorno, la storia prese a ripetersi… 
Entrò in quel bar il solito uomo ed esclamò: “Due paste, due caffè e non pago… perché io non ho paura di nessuno!!!”.
Il barista, per evitare una rissa, acconsentì ancora una volta a quelle richieste di quel presunto “mafioso”…
Ma subito dopo, appena si allontano, arrabbiato dall’atteggiamento di quell’avventore, decide di chiedere aiuto ad un suo amico… un energumeno che frequentava il giro della mafia locale e così gli chiese un incontro…
L’amico, dopo qualche ora giunse nel bar ed ascoltato quel racconto decise che nei giorni seguenti, si sarebbe nascosto dietro il bancone del barista, per poter uscire al momento opportuno e sorprendere quell’avventore, affinché gli incutesse quella necessaria lezione…
E fu così che proprio l’indomani, quel mafioso ritorno al bar e come suo solito esclamo: due caffè… due paste e non pago perché non ho paura di nessuno!!!
Ecco quindi che a quelle parole… l’amico del barista spuntò da sotto quel bancone e guardandolo negli occhi gli disse: anch’io non ho paura di nessuno!!!
Minch… mio compare!!!
E così nacque la prima cosca mafiosa in Sicilia… 
Ai primi due… si unì un terzo, e poi un quarto e così via… ecco, in quale modo semplice, si diede origine a quella cosiddetta “Cosa Nostra”… conosciuta in tutto il mondo!!!

"Cosa Nostra" raccontata da Sir Plat…

Questa mattina, mentre mi trovavo in Via Firenze a far colazione dagli amici di “CLAFF” (Coffee Lab and Fusion Food). – Rappresenta uno dei pochi locali della nostra città etnea che  merita di essere pubblicizzato (una circostanza che mi riprometto di fare alla prima occasione, per poter elencare tutte le qualità di quei loro menù, che preparano quotidianamente in modo unico e professionale…
Ma sono soprattutto i meriti umani che vanno più di tutti premiati, in particolare con i molti ragazzi del Liceo Cutelli, loro frequentatori abituali…
Sono certo comunque che ciascuno di voi, saprà apprezzare quanto da me descritto, non appena avrete modo di visitare quel locale…
Riprendendo… mi sono seduto e in arresa di quanto ordinato, ho iniziato a leggere un libretto posto lì, tra quei libri presenti messi a disposizione dei clienti, intitolato: “La Sicilia in due risate“, scritto da un certo “Sir Plat”…
All’interno di quella pubblicazione, sono contenute alcune parodie sui classici comportamenti di noi “siciliani”…
Tra questi, uno in particolare ha colpito la mia attenzione e riportava “scherzosamente” quanto segue:
In un bar… un individuo con aria mafiosa entra e dice: “Barista… due caffè, due paste… ah… non pago e soprattutto, non ho paura di nessuno!!!”.   
Il barista, fortemente impaurito… esegue subito l’ordine, sotto la minaccia di quel tizio.
Dopo qualche giorno, la storia prese a ripetersi… 
Entrò in quel bar il solito uomo ed esclamò: “Due paste, due caffè e non pago… perché io non ho paura di nessuno!!!”.
Il barista, per evitare una rissa, acconsentì ancora una volta a quelle richieste di quel presunto “mafioso”…
Ma subito dopo, appena si allontano, arrabbiato dall’atteggiamento di quell’avventore, decide di chiedere aiuto ad un suo amico… un energumeno che frequentava il giro della mafia locale e così gli chiese un incontro…
L’amico, dopo qualche ora giunse nel bar ed ascoltato quel racconto decise che nei giorni seguenti, si sarebbe nascosto dietro il bancone del barista, per poter uscire al momento opportuno e sorprendere quell’avventore, affinché gli incutesse quella necessaria lezione…
E fu così che proprio l’indomani, quel mafioso ritorno al bar e come suo solito esclamo: due caffè… due paste e non pago perché non ho paura di nessuno!!!
Ecco quindi che a quelle parole… l’amico del barista spuntò da sotto quel bancone e guardandolo negli occhi gli disse: anch’io non ho paura di nessuno!!!
Minch… mio compare!!!
E così nacque la prima cosca mafiosa in Sicilia… 
Ai primi due… si unì un terzo, e poi un quarto e così via… ecco, in quale modo semplice, si diede origine a quella cosiddetta “Cosa Nostra”… conosciuta in tutto il mondo!!!

Su quale "santino politico" rivolgere le proprie attenzioni…

L’immagine è eloquente… già parla da sola!!!
D’altronde gli stessi commercianti hanno difficoltà ad esprimersi e non vogliono certamente deludere uno di quei candidati di partito, che presentandosi presso quelle loro attività, chiedono di pubblicizzare la propria candidatura…
D’altronde, come dargli torto… 
Innanzitutto perché così facendo, si ha l’opportunità di favorire più soggetti e non è detto che proprio uno di questi, possa alla fine della campagna elettorale, risultare tra i “vincenti”, ma la ragione più importante è che così facendo, non si rischia di doversi esporre, con idee politiche o con pregiudizi su partiti e/o candidature, che potrebbero di conseguenza, far perdere in futuro clienti a quella attività o ancor peggio, ricevere da quegli stessi soggetti, una eventuale pubblicità negativa, facendo in modo di rivolgere verso altri locali concorrenti… la propria attenzione!!!
D’altronde, già si fa fatica a sopravvivere, in quanto gravati da tutte quelle esose tasse, ci manca per altro che a causa della politica, si debbano perdere pure i clienti…
Ecco quindi il perché entrando in molti “Bar” in questi giorni… troviamo ben in mostra parecchi di quei “santini” con le immagini di quei candidati, con indicato sul dietro di quei fac-simili, la X da porre sulla scheda che riceveremo prima di entrare all’interno dell’urna elettorale…
La cosa assurda è che su di loro non sapiamo nulla… ne cosa fanno nella vita e neppure quale programma politico condividono!!!
Anzi in tal senso… ho potuto vedere in quegli stessi locali alcuni “santini” dello stesso candidato, con entrambi i simboli elettorali di schieramento opposto, sia quello del centrodestra che quello del centrosinistra, chissà debbo pensare che forse così… spera di poter vincere!!!
Incredibile… solo da noi succedono situazioni del genere, ma d’altronde perché meravigliarsi, è lo stesso motivo che porta molti di loro a cambiare casacca dopo essere stati eletti all’interno di uno schieramento… sicuramente per ovvi motivi d’interesse personale…
Ma d’altronde… i cittadini non fanno lo stesso!!!
Il sottoscritto per esempio ieri ha pubblicato un video realizzato insieme a una amica su “Facebook”, che evidenziava una zona disastrata della nostra città, filiera produttiva industriale, un tempo ricca e fiorente, che dava occupazione a migliaia di persone ed oggi, totalmente abbandonata a se stessa e con centinaia d’imprese chiuse…
Ho chiesto tramite social di condividere il video, affinché si facesse emergere una condizione che certamente le nostre istituzioni vorrebbero tenere celata e che ovviamente non rappresenta l’unica situazione critica della provincia etnea, ma stranamente, ecco che un mio conoscente, ha voluto rispondere alla mia richiesta in questa maniera… ed è il motivo per cui, condivido con voi, quanto discusso tramite “whatsapp”:            
– N.N.: No… i miei elettori non sono interessati!!!
Ma vorrei dire… cosa c’entrano gli elettori, chi ha parlato di politica, era stato dal sottoscritto chiesto di condividere eventualmente un video, che metteva in risalto il perché oggi manca il lavoro in Sicilia… in particolare nella nostra “provincia” di Catania, poi ciascuno era libero di pubblicarlo oppure no…
Ho risposto: scusa, vorrei ricordarti che gli elettori non sono tuoi, al limite… potranno essere di quel tuo amico “forse” i voti che stai “richiedendo” e su cui ripeto forse, confluiranno quelle tue indicazioni. 
Sono certo comunque che, ragionando in questa maniera, difficilmente potrai sostenerlo con quei tuoi presunti voti… 
Se avessi guardato il video, ti saresti accorto che stavamo parlando di Catania… della nostra “Zona Industriale“… e in quel video, la mia amica, non chiede di votarla, ma esprime un degrado sociale che conosce bene, in quanto, per ben 18 anni ci ha lavorato e ti assicuro che non deve essere stata per Lei, una professione “leggera”… 
Tu di contro, avendo votato in quegli anni proprio per quei tuoi amici “deputati e senatori” (legati – per come hanno evidenziato le inchieste giudiziarie – con quella nota associazione criminale, chiamata “mafia”..), hai indirettamente partecipato alla distruzione di questa nostra terra!!!
– N.N: La mia famiglia alle ultime europee a portato 300 voti a *********  e così faremo per *******  e ****** con altri 60 voti a ********** qui a Catania…
– Sono certo che se avessi condiviso con questi nuovi candidati (******** o ********)  il mio video, loro a differenza tua, l’avrebbero certamente condiviso; infatti sono certo che questi tuoi amici, per altro ora… aspiranti politici, avendo deciso di entrare in maniera fattiva all’interno di quel mondo, manifesteranno certamente un profondo sentimento di rinnovamento, il quale non potrà che opporsi ed inorridire, vedendo quanto è stato compiuto negli anni passati, proprio da tutti quegli inutili e sterili esponenti politici posti all’interno delle nostre istituzioni…
– N.N.: si ma vedi…  io e *****  siamo andati in quelle zone e siamo rimasti colpiti per la situazione, però in quel video non si parla di soluzioni per poter migliorare… perché non tutti possono dare risposte…
– Esiste un programma, il problema è leggerlo… ma ora vorrei comprendere da te: si vuol dar la colpa a chi si sta per la prima volta affacciando alla politica in maniera concreta, mentre si vuole esonerare chi è stato in tutti questi ultimi anni, deputato o presidente (di provincia e/o regione che sia…); certo, comprendo il tuo disagio, d’altronde in quei nomi troviamo molti di quei tuoi amici… e sono ahimè gli stessi che finora tu e i tuoi familiari, hanno sempre votato e chissà se forse ciò, non ha condotto successivamente a godere di quei posti pubblici, nei quali ora trovo agire ciascuno di voi…???
Per quanto riguarda le risposte ai problemi evidenziati ora dalla mia amica, sono le stesse che avresti dovuto chiedere proprio a quei tuoi amici politici, gli stessi che in questi anni, hanno dimostrato, con la loro incompetenza… di fottersene!!!
– N.N.: la nostra famiglia ha tanti amici onorevoli perché da noi la politica è vissuta per passione e noi sin da mio nonno abbiamo fatto sempre tanti favori….
– Si… è ne avete ricevuto in cambio!!!
Comunque per concludere… il sottoscritto non ti ho chiesto di votare per nessuno, ne per la mia amica e neppure per altri soggetti….
Avevo chiesto soltanto di condividere un video!!!
Poi tu potrai decidere liberamente chi votare, come giusto che sia…. potrai scegliere tra quei soggetti disonesti o votare per le persone per bene; ma io so già…  su chi verrò indirizzato il tuo voto e quello dei tuoi familiari… d’altronde è una vita che scegliete così!!!
Io non vorrei ripetermi, ma presentando quel video, si desiderava far emergere una condizione vergognosa della nostra Città e per come si vedrà a breve, non sarà neppure l’unica… 
N.N.: Io invece ti chiedo di votare per ****** o per ******* che così potranno risolvere questa situazione nei migliore dei modi…
– Ah… ok… si certo… ci penserò e poi ti farò sapere, ovviamente dopo aver preso le dovute informazioni: certamente il rischio che si corre proponendomi quei nomi… è quello di vederli “sputtanati” direttamente in questo mio Blog!!!
Mi auguro comunque di non dover scoprire su questi tuoi amici, vicende giudiziarie che li hanno visti coinvolti… già, non sarebbe favorevole trovare possibili riscontri…  
N.N.: penso che forse sia meglio che tu lasci perdere, non vorrei che ti denunciassero per calunnia…
– Ah… certo… sono infatti talmente preoccupato, che appena mi hai scritto quest’ultima frase, mi sono immediatamente attivato a ricercare grazie anche ad alcune fonti amiche, notizie e documenti su quei tuoi amici… affinché  il sottoscritto possa preparare un “post” su di essi… e di cui tu sarai il primo ad essere avvisato… e per evitare (come riporti tu) d’essere “querelato”, farò in modo d’allegare a quella mia relazione, tutte le pubblicazioni necessarie prodotte, per far comprendere meglio ai miei lettori…con quali tipi d’individui abbiamo a che fare… 
Caro N.N.: tranquillo a breve… ci sarà soltanto da ridere!!! 
  
    

Eravamo quattro amici al bar…

“Eravamo quattro amici al bar… che volevano cambiare il mondo, destinati a qualche cosa in più, che a una donna ed un impiego in banca… 
si parlava con profondità… di anarchia e di libertà; tra un bicchier di coca ed un caffè, tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi farò…
Eravamo tre amici al bar, uno era “impiegato in banca”, si può fare molto pure in tre, mentre gli altri se ne stanno a casa, si parlava in tutta onestà, di individui e solidarietà; tra un bicchier di vino ed un caffè, tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi però”…
Cosa centri la canzone famosa di Gino Paoli, non so dirvelo… ma appena ho letto un articolo interessante, riportato sulla pagina social denominata “I Nuovi Vespri”, mi è venuta all’istante quel ritornello… ed ecco il perché, ho deciso di condividere con voi l’articolo:
L’idea che i Siciliani possano votare per gli Indipendentisti veri sta facendo impazzire di invidia i ‘tromboni’ della vecchia politica siciliana, che hanno utilizzato l’idea di Autonomia per farsi i cavoli loro. 
Così organizzano convegni, incontri e altro. 
Dicono che avrebbero “intruppato” anche Nello Musumeci. C’è da crederci? 
Le dichiarazioni di Massimo Costa e Franco Busalacchi: 
Dopo la tre giorni sull’Autonomia-Indipendentismo di oggi, domani e lunedì, arriva un’altra notizia: una “grande assise” il prossimo 2 giugno con la vecchia politica siciliana al gran completo che cerca di impossessarsi di un tema che ha ricominciato a far sognare i Sicilia: l’Indipendentismo!!!
Da questo appuntamento prende subito le distanze il leader di “Siciliani Liberi”, Massimo Costa, con una nota sulla propria pagina facebook: “Apprendo di una strana riunione-marmellata che si dovrebbe tenere a Enna il 2 giugno e alla quale siamo invitati. Una riunione “onstre”, in cui gli indipendentisti si dovrebbero sedere a parlare con gli “autonomisti” di Musumeci, di Armao, dell’MPA, invitato speciale Lombardo….
“Specifico – aggiunge il professore Costa – e lo faccio qua per non “sporcare” la pagina del movimento con quella che è solo una sciocchezza, che “Siciliani Liberi” è un movimento INDIPENDENTISTA, l’unico luogo nel quale accettiamo confronti è la Consulta per l’Indipendenza del Popolo Siciliano, che peraltro non è un cartello elettorale, ma alla quale riconosciamo la genuinità delle aspirazioni indipendentiste. Chi vuole dialogare con noi, cerchi un appuntamento con il Presidente, il quale riferirà nel Movimento agli organi competenti”.
Quindi la ‘bordata’:
“Non esiste proprio che uno qualunque si mette in testa di ‘unire’ l’oro con il piombo, la terra fertile con la ‘merda’!!! Prendiamo quindi le distanze nel modo più assoluto e totale. Autonomisti e riciclati, fuori dalla porta, e fuori dai piedi”.
“Ogni militante dei ‘Siciliani Liberi –conclude Costa– che, a titolo personale, aderisse a questa iniziativa, si sta mettendo da solo fuori dalla linea politica del Movimento”.
Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione siciliana per I Nuovi Vespri pone e si pone qualche domanda:
“Una riunione di autonomisti-Indipendentisti con l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, invitato speciale? Cos’è, un’edizione speciale di ‘A volte ritornano’?”.
Poi aggiunge:
“La verità è che il solo annuncio di certi appuntamenti politici suona come un’offesa all’intelligenza dei Siciliani. 
I quali ricordano bene gli anni di Lombardo alla presidenza della Regione e i danni fatti dal suo Governo. 
Dicono che tra gli invitati di Enna ci sarebbe anche Nello Musumeci. Sarà vero? Io non ci credo. 
Non posso credere che per i voti si possa arrivare a tanto…”.
In effetti, la presenza di Nello Musumeci a Enna, il 2 giugno, insieme con l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sarebbe strana. 
Ricordiamo che, nel 2012, è stato proprio Lombardo, insieme con Gianfranco Miccichè, a “pugnalare” Musumeci, all’epoca candidato ufficiale del centrodestra alla presidenza della Regione.
Lombardo e Miccichè, con la candidatura di quest’ultimo, hanno spaccato lo schieramento di centrodestra per fare eleggere Rosario Crocetta, “impiombando” Musumeci.
Un’alleanza a tavolino, quella del 2012, tra Lombardo e Miccichè da una parte, e il solito senatore Giuseppe Lumia dall’altra parte. Lumia – che era stato alleato, per quattro anni, di Lombardo, proponeva il suo fido Crocetta, che verrà aiutato da Lombardo e Miccichè  “pugnalando” Musumeci. 
Il tutto con la ‘benedizione’ di Berlusconi, se è vero che i fedelissimi dell’ex Cavaliere sostenevano, di fatto, Crocetta contro Musumeci.
Sarebbe assai singolare se il 2 giugno, ad Enna, Musumeci dovesse accompagnarsi con Lombardo e company…
Eravamo due amici al bar, uno è andato con la donna al mare, i più forti però siamo noi, qui non serve mica essere in tanti, si parlava con tenacità, di speranze e possibilità; tra un bicchier di whisky ed un caffè, tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi sarò…
Son rimasto io da solo al bar… gli altri sono tutti quanti a casa, e quest’oggi verso le tre, son venuti quattro ragazzini, son seduti, lì vicino a me, con davanti due coche e due caffè… 
Li sentivo chiacchierare, han deciso di cambiare, tutto questo mondo che non va…
Sono qui con quattro amici al bar… che hanno voglia di cambiare il mondo…
E poi ci troveremo come le star, a bere del whisky al Roxy Bar o forse non c’incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai…

e poi ci troveremo al Roxy Bar….

Una vero e proprio scempio questo è quanto sta accadendo ai ns. commercianti…
In questi ultimo cinque anni i negozi chiusi ammonteranno a circa 300.000  ed a questi ovviamente fanno seguito tutti quei titolari/dipendenti e collaboratori che oggi purtroppo si trovano a spasso…
Ogni giorno secondo la Conf-Commercio chiudono cinque negozi di ortofrutta, quattro macellerie, quarantadue negozi di abbigliamento, quarantatre ristoranti e quaranta pubblici esercizi. 
A questi purtroppo non è rimasto escluso il Roxy Bar!!!
Già, chiude il mitico Bar tanto decantato da Vasco Rossi in Vita spericolata…
Salvatore Giovinazzo, titolare del bar, ha annunciato nel Resto del Carlino, che purtroppo ha dovuto decidere di chiudere il locale perché ormai non riesce più a bilanciare i conti…, una pressione fiscale eccessiva,  in più l’aumento degli affitti, dell’Iva, tasse comunali e sanzioni abnormi da parte di Equitalia, non permettono più ai commercianti di proseguire…
Come diceva…“e poi ci troveremo come le star a bere del whisky al Roxy bar o forse non c’incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai,  ognuno col suo viaggio,  ognuno diverso e ognuno in fondo perso dentro i cazzi suoi ”… già…
Chi l’avrebbe detto che sarebbe finita così… ed intanto lo storico locale abbassa le serrande…
Chissà se forse, proprio quanti in quel bar si sono esibiti, oggi divenute famose Rock Star, possano decidere 
di acquisire loro il locale, per farlo ritornare agli splendori di una volta…
Credo che provarci sia oltre che nobile, anche e soprattutto giusto