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Tribunale di Messina: nominato il Dott. Scavuzzo quale Presidente di sezione civile.

Il plenum del Csm ha deliberato all’unanimità il conferimento al magistrato Ugo Scavuzzo dell’incarico semidirettivo di presidente di sezione civile a Messina. 

Ricordo come il Dott. Scavuzzo sia stato presidente di sezione del tribunale di Patti, lo stesso in cui è stato condotto il maxiprocesso sulla mafia dei “Nebrodi”, i cui giudici del tribunale di Patti, hanno disposto ben 91 condanne per oltre 600 anni di carcere e il sequestro di beni per circa 4 milioni di euro.

Vorrei in questa circostanza ricordare quanto lo stesso magistrato espresse a suo tempo – quale esponente di Magistratura indipendente – nel commentare i risultati della consultazione per il rinnovo della Giunta distrettuale ANM, chiarendo e sintetizzando in maniera schematica, le linee programmatiche ricercate del gruppo, di seguito riportate:

– ha proposto e proporrà sempre un modello di magistratura fedele all’ordinamento giudiziario e gelosa della sua indipendenza interna ed esterna; esprimerà da subito netta contrarietà alle richieste provenienti dall’avvocatura dirette a rafforzare il ruolo di essa nei consigli giudiziari;

– si asterrà dall’attività di sterile proselitismo promuovendo magistrati colti, preparati, seri con una fortissima propensione al dialogo, pronti a spendersi quotidianamente per il miglioramento qualitativo del servizio giustizia;

– si impegnerà affinché il progetto di revisione delle piante organiche e della geografia delle Corti d’appello sia elaborato tenendo conto delle specificità di ogni distretto e delle ricadute di esso sulla qualità della giurisdizione e sull’omogeneità sul territorio dei tempi della risposta di giustizia”;

Ecco perché ritengo la nomina a Presidente – per il Tribunale di Messina – qualcosa di significativo; mi riferisco in particolare a quel concetto di imparzialità e legalità tanto richiesto da noi cittadini che vedono nell’operato dei magistrati, quella desiderata speranza di ottenere giustizia e rispetto della legge che ricordo – non può e non deve – mai svolgersi in contrasto con le sue disposizioni!!!

Hanno pure il coraggio di definirla: riforma della giustizia!!!

Sappiamo come la giustizia sia uno dei quattro “gruppi” perché “indica la giusta direzione” e inoltre, “senza giustizia, tutta la vita sociale sarà difficile da portare avanti”.

Ad affermarlo è stato Papa Francesco: l’importante compito dei giudici è quello di promuovere i valori costituzionali, vigilare sulle regole democratiche e servire il bene pubblico. La partecipazione all’Ordine dei Giudici li rendeva “oratori avvantaggiati” perché conoscevano in prima persona la vita dei cittadini e le problematiche che incontravano.

Infatti, Facendo giustizia, si arriva “alle persone vere” e ai più deboli. Le decisioni dei tribunali possono portare sollievo o conforto, ma possono anche causare danno o discriminazione, ecco perché nell’applicare la legge, i giudici dovrebbero sempre cercare di rispettare la dignità di ognuno con uno sguardo “buono” o addirittura compassionevole, che ci aiuterà a esplorare la verità in modo più corretto.

Ed allora pensando di riformare la nostra giustizia cosa fa l’attuale governo, beh… va proprio nella direzione opposta ai principi di cui sopra, difatti le riforme attualmente proposte preannunciano tutta una serie di incongruenze come quelle che per procedere con l’arresto dei corrotti si dovrà prima avvisarli, sì… almeno cinque giorni prima, ma non solo, è stato abolito l’abuso d’ufficio ed è stato altresì posto il bavaglio sulle intercettazioni…

Diciamo quindi che da ora in poi, tutti coloro che vogliono cimentarsi in una serie di attività illegali, sanno che possono tranquillamente farlo, d’altro canto la nuova giurisprudenza prevede una serie di escamotage e misure legislative a favore di questa illecita modalità, sapendo ancor prima di commettere un eventuale reato, che alla fine ma ne pagherà le conseguenze…

Quindi, come riportavo sopra, la proposta prevede che l’abuso d’ufficio venga cancellato, il traffico d’influenze ridotto ai minimi termini, limiti alla pubblicazione delle intercettazioni (e alla possibilità di citarle negli atti), inappellabilità delle sentenze di proscioglimento per una serie di reati e soprattutto il depotenziamento delle misure cautelari a tutto vantaggio dei colletti bianchi. 

Complimenti per la riforma e per il suo promotore, ma non capisco… perché non si provvede definitivamente ad abolire quell’organo della magistratura, eliminiamolo una volta e per tutte, buttiamo giù quei penitenziari, trasformiamoli in hotel e facciamo lavorare lì quei suoi ex detenuti… 

Basta con caserme, militari, magistrati, pm, funzionari e quant’altro, sapendo che il nostro Paese è un posto del tutto tranquillo, aggiungerei sicuro, una nazione dove non esiste corruzione e l’illegalità, così finalmente non si parlerà più di carenza di personale, ma soprattutto non dovrò più sentire quelle parole così negative, per la maggior parte dei miei connazionali particolarmente “fastidiose” (d’altronde basti osservare per chi votano…), come mafia, ‘ndrangheta, criminalità organizzata, etc… 

E poi… ma come si può pensare che i nostri colletti bianchi siano corrotti o tangentisti???

Ma d’altronde le riforme proposte del codice penale prevedono che: non sarà più punibile il pubblico ufficiale che, violando la legge, “intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto” e quindi di cosa parliamo…

Ovviamente non entro nel merito del traffico di influenze illecite, dell’intercettazioni, avviso di garanzia e divieto di impugnazione: già… non vorrei vomitare!!!

Per fortuna anche l’Anm ha compreso che qualcosa non va, ma ditemi: cosa in questo Paese va per il verso giusto, perché il sottoscritto è da tempo che non ci sta capendo più nulla…