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Se tu dai una cosa a me, io poi…

Non so quanti di voi hanno letto dell’inchiesta “Diciotti” contro Matteo Salvini. 

Si… se pur di immigrati da recuperare – da parte di quelle Ong al largo della Libia – non c’è ne sono più, i giudici di Agrigento non mollano il procedimento in corso contro il ministro dell’Interno…
Ma incredibilmente per loro, l’inchiesta è stata trasferita dal palazzo di Palermo a quello di Catania…
Certamente – per quanto il sottoscritto possa comprendere – parlare di “sequestro aggravato” mi sembra una follia, ma a parte questa mia personale considerazione, che come si dice “trova il tempo che trova“, è strano però assistere a questo passaggio di competenza, se pur io stesso lo ritengo valido, quantomeno sotto il profilo territoriale… 
Per cui, adesso sarà la Procura etnea a valutare il caso e provvederà a inviare il fascicolo al Tribunale dei ministri competente…

Il Ministro degli interni Salvini ha dichiarato: sarei un sequestratore… (rischio 15 anni di carcere) per cosa…??? Per aver fermato in mare una nave carica di immigrati. Ora l’indagine iniziata ad Agrigento, passerà da Palermo a Catania… Ma chiudetela qui e lasciatemi lavorare!!!
Sì… senza dubbio questo “trasferimento” mi fa pensare ad un qualcosa di equivoco…
Il sospetto che quantomeno si da… è come se qualcuno avesse la certezza che in una nuova sede istituzionale, diversa da quella agrigentina, quelle accuse mosse contro il ministro degli interni, possano essere depennate!!!
D’altro canto abbiamo visti negli anni scorsi, alcuni nostri rappresentanti di governo, scegliersi i tribunali dove venire giudicati, gli stessi nei quali operavano alcuni intimi amici magistrati di quei loro avvocati… e difatti, si è visto come solitamente quei soggetti… siano stati assolti per non aver commesso il fatto…
E chissà se anche per questa vicenda, non venga scelto/a un magistrato che, direttamente o indirettamente abbia avuto rapporti personali con l’attuale ministro oppure che attraverso altri subalterni, diciamo… “istituzionali” (che ad una prima vista sembrano slegati da quell’inchiesta “Diciotti”), possano influenzare e/o condizionare quel che attiene l’autonoma “valutazione” del materiale indiziario, in merito al procedimento in corso…
Sì… è vero, forse mi sto sbagliando, ma dentro me, sento una vocina che grida forte: guarda che hai ragione!!!
     

Quanta ipocrisia: "Matteo Salvini… indagato"!!!


Ci fosse uno… si soltanto uno tra tutti coloro che hanno gridato all’immoralità per la vicenda dei migranti giunti a Catania sulla nave “Diciotti“, disponibile a mettersi in casa propria un migrante!!! 

Sono degli ipocriti… già come diceva Gesù: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti… perché pulite l’esterno della coppa e del piatto, mentre l’interno è pieno di rapina e d’intemperanza… Fariseo cieco!!! Pulisci prima l’interno della coppa e del piatto, affinché anche l’esterno sia pulito”!!!

Tutti a gridare “vergogna” per l’accaduto, in molti si sono posti lì dinnanzi al porto per esprimere le loro considerazioni (come sempre dinnanzi alle Tv…), in particolare l’hanno fatto per apparire principalmente dinnanzi all’opinione pubblica, quali altruisti e caritatevoli…
E quindi, eccoli a gridare: “bisogna fare scendere immediatamente quei migranti”!!!
Sì… generosi e pronti a donare un arancino, ma nessuno di loro sale a bordo e soprattutto a nessuno ho sentito dire: “cinque, tre… ma anche soltanto uno di quei migranti datelo a me, desidero accoglierlo a casa mia”!!!

IPOCRITI!!!

Mi fanno schifo, ho sentito parlare di sequestro di persona, di arresto illegale e di abuso d’ufficio, ma nessuno parla dei 500.000 migranti presenti nel nostro territorio nazionale, di cui gran parte di essi, proprio in Sicilia…
Uomini, donne e bambini segregati in quei cosiddetti “Cara”, paragonabili a veri e propri “ghetti”, ma stranamente, di questo argomento, nessuno si scandalizza…

Già, come mai nessuno parla delle truffe e dei raggiri compiuti in quelle strutture d’accoglienza, che in questi anni hanno fatto emergere situazioni certamente gravi, portate alla luce soltanto grazie a qualche giornalista coraggioso???
Perché le istituzioni non si sono interessati a verificare con quali modalità sono stati aggiudicati quegli appalti??? 
Sono state mai verificate le assunzioni del personale presente ed il rispetto degli obblighi contrattuali??? 
E cosa dire sulle normative previste sulla prevenzione e protezione??? 
Ed ancora, parlando di quei contratti d’affitto fortemente esosi, come mai nessuno ha mai pensato che forse era meglio destinare quelle somme per costruire nuovi alloggi, anche prefabbricati, con la possibilità di ampliarli con tutta una serie di strutture polivalenti???

Vogliamo poi aggiungere i rischi di salute per quanti operano all’interno di quelle strutture, ad iniziarsi ad esempio dalle nostre forze dell’ordine: Sono stati eseguiti quei necessari controlli medici oppure si aspetta come solitamente avviene, che qualcuno s’infetti per gridare al pericolo e procedere con il “fuggi fuggi” generale…???

Nessuno di questi “ipocriti” è stato capace di proteggere in questi anni, uno soltanto di quei migranti!!!
Mi riferisco allo sfruttamento compiuto da quei caporalati, alla criminalità organizzata che attraverso i propri affiliati, ha utilizzato questi migranti per i propri business illegali, come ad esempio, spacciare stupefacenti, vendere prodotti clonati e far prostituire donne e bambini…
Ma nessuno di quei signori di cui sopra ne parla… e sì, l’importante era fare scendere quei 137 migranti, così ora finalmente si sentiranno più buoni e soprattutto bravi “cristiani”, anche se nei fatti, si sono resi complici di quel sistema mafioso e criminale, alimentato non solo dalla loro ignoranza, ma soprattutto da quella totale indifferenza generale!!! 
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine.
Così anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità!!!

Quei Procuratori della Repubblica… a servizio dello Stato!!!


Già… 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, senza mai un giorno di pausa!!!

Ecco come vivono i magistrati della Procura della Repubblica…
Uomini e donne che devono dare la propria reperibilità di giorno e di notte, per ogni urgenza o necessità che si possa verificare…
D’altronde nella nostra isola non si può stare certamente con le “mani in mano“, perché ogni giorno: “C’è ne una…”. 
Il nostro paese, ma ancor più la nostra regione, dimostra d’esser particolarmente predisposta verso collusioni o comportamenti corruttivi… 
Difatti, non passa giorno che non vengano portati alla luce circostanze criminali legati a quella nota associazione mafiosa o anche a tutta una serie d’azioni condotte da quei dirigenti/funzionari posti all’interno di quegli enti pubblici, causa ormai di un malcostume tanto presente ad ogni livello… 
Sì… un malaffare generalizzato che costringe questi uomini dello Stato ad intervenire, per assicurare nel paese, non solo la giustizia, ma fare in modo che le leggi vengano osservate e rispettate da tutti…
Comprenderete come quel loro compito è fondamentale, in quanto porta a verificare gli eventuali reati, conducendo la persona accusata dinnanzi al Giudice per l’eventuale processo, nel quale la procura sosterrà il ruolo della “pubblica accusa”, in contrapposizione alla “difesa” dell’imputato (quanto sopra ovviamente, quando, attraverso le indagini condotte personalmente o servendosi della Polizia giudiziaria, si riesce ad acquisire prove sufficienti)…
Viceversa se le prove a carico della persona accusata non sono sufficienti o le prove acquisite dimostrano che l’accusato è innocente, ecco che allora la Procura chiede al Giudice di non procedere…
Un altro compito molto importante è quello di verificare le denunce penali presentate da alcuni “coraggiosi” e onesti cittadini… 
Individui che a differenza della maggior parte dei propri conterranei, evidenziano comportamenti inconsueti per questa regione, in quanto dimostrano di non essere omertosi, risultando di ausilio per portare alla luce, tutta una serie di reati che altrimenti resterebbero celati…
Certo, non sempre accade quanto ci si aspetta…
Purtroppo è stato dimostrato come a volte anche all’interno di quegli uffici, siano state presenti delle mele marce…
Ricordo ad esempio il caso di Giuseppe Vajola, diventato procuratore di Agrigento negli anni ’90, grazie proprio all’appoggio dei politici vicini a Cosa nostra!!!
Per lunghi anni questo procuratore, avrebbe garantito l’impunità dei suoi “amici degli amici“, aggiustando processi e insabbiando inchieste, rimosso nel ’92 dal Csm e trasferito (non ho mai compreso questi trasferimenti… mi sembrano per analogia i trasferimenti che subiscono quei preti ritenuti pedofili, che passano da una parrocchia ad un’altra… come se l’atto criminale compiuto nella prima, non possa essere ripetuta nel nuovo avamposto…) a Caltanissetta perché ritenuto “non idoneo” a dirigere quell’ufficio, che avrebbe dovuto lottare contro la mafia che aveva ucciso poco tempo prima il giudice Rosario Livatino e poi il maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli. 
Difatti, fu proprio il figlio del maresciallo Guazzelli, Riccardo, ad aver detto ai magistrati di avere appreso dal padre che il Vajola “insabbiava e aggiustava” le inchieste ed i processi relativi ad alcuni politici agrigentini, che avevano per l’appunto “appoggiato la sua nomina a procuratore della Repubblica di Agrigento”!!!
Certo non è stato l’unico caso, purtroppo in questi anni altri procuratori hanno seguito quel cattivo esempio… ma per fortuna questi casi sono rimasti del tutto isolati, anche se quelle loro azioni non hanno certamente contribuito a portare lustro a questa particolare categoria…
Sono comunque fiducioso, perché in questi ultimi anni s’intravvede una risoluta pulizia, non solo all’interno di quegli uffici, ma anche in molte stanze di quei nostri Tribunali…

Una vita dedicata alla giustizia…

La cittadina è quella di Canicattì, a pochi chilometri d’Agrigento, l’uomo… è Rosario Livatino, di professione… Magistrato!!!  
Sotto casa teneva parcheggiata la sua Ford fiesta amaranto, la stessa con la quale raggiungeva tutte le mattine il suo ufficio presso il tribunale di Agrigento. 
Si era occupato di quella che sarebbe stata a breve la “Tangentopoli siciliana“, mettendo a segno numerosi colpi nei confronti della mafia e di quei suoi affiliati, attraverso quell’appena arrivato, strumento della “confisca dei beni”…
Un giovane che aveva dedicato tutta la sua vita alla giustizia… 
Un magistrato incorruttibile che con il suo lavoro aveva messo in luce, quei rapporti ora conosciuti da tutti, tra politica, imprenditoria e mafia…
Un vero e proprio potere economico e sociale, che garantiva equilibri e vantaggi a tutti quei partecipanti…
L’hanno definito il “Giudice ragazzino”… ma la storia evidenzierà un magistrato rigoroso, che lavorava in silenzio, senza suscitare clamori, che cercava di compiere quel proprio dovere,  solo perché semplicemente credeva in ciò che faceva… 
Sconosciuto da quasi tutta l’opinione pubblica, fino al giorno del suo brutale assassinio…
Coraggioso e soprattutto consapevole dei rischi a cui andava incontro, non si è limitato nel procedere contro quanti lo stavano ostacolando in quella sua missione, pur comprendendo la solitudine che si era intorno ad egli generata, a causa di quella decisa battaglia contro cosa-nostra…
Una vita trascorsa dietro le carte processuali, ore e ore passate in quel suo ufficio a comprendere i meccanismi criminali e corruttivi…
La sua, è una vita determinata, che andava dritta all’obiettivo, senza tentennamenti o esitazioni…
Dispiace vedere come questi uomini coraggiosi vengano solitamente ricordati, esclusivamente durante quelle giornate della memoria, che serono principalmente, non tanto per commemorare quegli uomini e quelle donne che hanno dato la loro vita per la nostra patria, ma per svolgere pubbliche manifestazioni propagandistiche, utili per coloro che desiderano mettersi in mostra…
Difatti… come dimenticare cosa disse solo otto mesi dopo la morte del giudice, l’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che definì “giudici ragazzini” una serie di magistrati neofiti impegnati nella lotta alla mafia: “Possiamo continuare con questo tabù, che poi significa che ogni ragazzino che ha vinto il concorso ritiene di dover esercitare l’azione penale a diritto e a rovescio, come gli pare e gli piace, senza rispondere a nessuno…? Non è possibile che si creda che un ragazzino, solo perché ha fatto il concorso di diritto romano, sia in grado di condurre indagini complesse contro la mafia e il traffico di droga. Questa è un’autentica sciocchezza!

A questo ragazzino io non gli affiderei nemmeno l’amministrazione di una casa terrena, come si dice in Sardegna, una casa a un piano con una sola finestra, che è anche la porta”.

In uno dei suoi appunti c’era scritto: “Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili”…
Vorrei sapere quanti, tra quegli illustri uomini istituzionali (ma potremmo aggiungere anche molti di quelli tutt’ora presenti…), possono dire ad alta voce, di esser stati credibili…
Io una risposta al posto loro l’avrei e di sicuro… non è favorevole!!! 

Il Giudice era fan di "Vasco": "Coca cola si, coca cola, coca, casa e chiesa ( e tribunale)"…


Si tratta di un giudice, di 35 anni, in servizio al tribunale penale di Agrigento…

Durante lo svolgimento del proprio incarico, avrebbe chiamato al telefono il proprio spacciatore per chiedere della cocaina…
Ovviamente le forze dell’ordine, in particolare la squadra narcotici, stavano intercettando il “pusher” ma non sapevano a chi avrebbe dovuto consegnare la “roba”…
Mai avrebbero pensato che quella polvere bianca era destinata proprio ad un magistrato!!!
Gli agenti allora iniziano a seguire i movimenti dello spacciatore e senza farsi accorgere gli stanno dietro, anche perché il delinquente si muove con circospezione ed è molto prudente, si gira e si rigira, cambia stradine continuamente, si inoltra nella confusione e tra i ragazzi della cittadina… sa quello che deve fare A.D.B….
Ecco quindi che intorno alla mezzanotte, il giudice telefona tre volte allo spacciatore per avere un appuntamento…
Riporto quanto ho letto sulla intercettazione “Compare dove sei?” ripete… “Sono in via Mazzini”, gli dice il pusher; è davanti ad un pub, uno dei locali più gettonati delle notti palermitane; lo spacciatore e il giudice si salutano, si scambiano qualche parola. È un attimo…. arriva la narcotici!!! 
Certo quanto accade dopo mi insospettisce non poco… anche perché sarebbe bastato a quegli agenti ripetere quanto si vede nei film americani polizieschi o in qualche nostro casereccio sceneggiato “orribile”, per vedere come, solitamente, si attende il passaggio della refurtiva o della droga, prima di procedere all’arresto…
Ma da noi… “STRANAMENTE” avviene il contrario… e cioè “i ragazzi della Narcotici piombano sull’insolita coppia. DB ha 25 dosi di cocaina in tasca, evidentemente sperava di fare grandi affari ed invece, si ritrova in manette; l’uomo che è accanto a lui (IL GIUDICE) non ha alcuna droga, ne in mano e neanche in tasca!!!
Ma guarda un po’… non è che forse qualcuno (di quelli che danno gli ordini all’interno di quelle reparto), avendo compreso che l’acquirente era proprio un giudice, ha pensato bene… (si fa per dire… ) di fare sì. .. il proprio dovere, ma con quella operazione attuata casualmente in anticipo, si è permesso al magistrato di poter godere di una possibilità, che sicuramente, con la droga in suo possesso non avrebbe potuto avere giustificare…????
Certo, immaginatevi la vergogna della notizia… che già così – visto che esistono le intercettazioni – evidenzia qualcosa d’incredibile, ma che per lo meno, può sempre permettere al giudice di giustificarsi, dicendo che voleva incontrare l’amico… ma che non sapeva di quanto egli svolgesse… dopotutto le nostre forze dell’ordine sono state così brave nel loro compito…
Certo basterebbe fare due analisi di laboratorio… ma ve lo immaginate, un Giudice che si sottopone di sua spontanea volontà… e poi in Italia… ma per favore, ma chi vorrà mai crederci…
Un qualunque cittadino che non ha problemi di droga lo farebbe immediatamente… ma non credo che sarà questo il caso… 
Già, mi sembra di rivedere quell’azione di polizia compiuta dopo l’arresto di Toto Reina, nella sua abitazione, una villa che per tre giorni è stata lasciata abbandonata dalle forze dell’ordine, affinché venisse ripulita di tutti quei documenti compromettenti conservati all’interno della cassaforte…  
Comunque… riprendendo, il giudice appare nervoso e con molta “nonchalance“, espone (certamente per quell’atteggiamento di superiorità…) il proprio tesserino: “Sono un giudice“…  quasi a voler dire in maniera ostentata “cosa volete… come vi permettete“… 
Serve a poco, i poliziotti della Mobile di Palermo. seguono la procedura (non certo quella corretta…), comunque qualcuno ha scritto nel web… “si segue la legge“, ma, io resto legato ai miei dubbi!!!
Comunque, ora c’è il nome di un giudice nella lista dei clienti eccellenti degli spacciatori della cosiddetta “Palermo bene”…
Sì perché in quella lista di cosiddette persone perbene troviamo tutta una serie di professioni, in particolare vi sono 15 avvocati (se facessero i controlli che periodicamente verifichiamo noi agli autisti, il sottoscritto insieme al medico competente, ha svolto a Catania non so quanti controlli… ecco, se facessero a campione questi controlli su molti nostri professionisti… ah… sono certo, ci sarebbe da rimanere sconvolti…) assistenti di volo, noti ristoratori del centro della città, dentisti, assicuratori… ecc… come dicevo prima, tutte persone perbene e amanti delle “bollicine”!!!
Bevi la coca cola che ti fa bene
Bevi la coca cola che ti fa digerire
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Coca cola si, coca cola me mi fa morire
Coca cola si, coca cola a me mi fa impazzire
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Piccolo spazio pubblicità…

Il Giudice era fan di "Vasco": "Coca cola si, coca cola, coca, casa e chiesa ( e tribunale)"…


Si tratta di un giudice, di 35 anni, in servizio al tribunale penale di Agrigento…

Durante lo svolgimento del proprio incarico, avrebbe chiamato al telefono il proprio spacciatore per chiedere della cocaina…
Ovviamente le forze dell’ordine, in particolare la squadra narcotici, stavano intercettando il “pusher” ma non sapevano a chi avrebbe dovuto consegnare la “roba”…
Mai avrebbero pensato che quella polvere bianca era destinata proprio ad un magistrato!!!
Gli agenti allora iniziano a seguire i movimenti dello spacciatore e senza farsi accorgere gli stanno dietro, anche perché il delinquente si muove con circospezione ed è molto prudente, si gira e si rigira, cambia stradine continuamente, si inoltra nella confusione e tra i ragazzi della cittadina… sa quello che deve fare A.D.B….
Ecco quindi che intorno alla mezzanotte, il giudice telefona tre volte allo spacciatore per avere un appuntamento…
Riporto quanto ho letto sulla intercettazione “Compare dove sei?” ripete… “Sono in via Mazzini”, gli dice il pusher; è davanti ad un pub, uno dei locali più gettonati delle notti palermitane; lo spacciatore e il giudice si salutano, si scambiano qualche parola. È un attimo…. arriva la narcotici!!! 
Certo quanto accade dopo mi insospettisce non poco… anche perché sarebbe bastato a quegli agenti ripetere quanto si vede nei film americani polizieschi o in qualche nostro casereccio sceneggiato “orribile”, per vedere come, solitamente, si attende il passaggio della refurtiva o della droga, prima di procedere all’arresto…
Ma da noi… “STRANAMENTE” avviene il contrario… e cioè “i ragazzi della Narcotici piombano sull’insolita coppia. DB ha 25 dosi di cocaina in tasca, evidentemente sperava di fare grandi affari ed invece, si ritrova in manette; l’uomo che è accanto a lui (IL GIUDICE) non ha alcuna droga, ne in mano e neanche in tasca!!!
Ma guarda un po’… non è che forse qualcuno (di quelli che danno gli ordini all’interno di quelle reparto), avendo compreso che l’acquirente era proprio un giudice, ha pensato bene… (si fa per dire… ) di fare sì. .. il proprio dovere, ma con quella operazione attuata casualmente in anticipo, si è permesso al magistrato di poter godere di una possibilità, che sicuramente, con la droga in suo possesso non avrebbe potuto avere giustificare…????
Certo, immaginatevi la vergogna della notizia… che già così – visto che esistono le intercettazioni – evidenzia qualcosa d’incredibile, ma che per lo meno, può sempre permettere al giudice di giustificarsi, dicendo che voleva incontrare l’amico… ma che non sapeva di quanto egli svolgesse… dopotutto le nostre forze dell’ordine sono state così brave nel loro compito…
Certo basterebbe fare due analisi di laboratorio… ma ve lo immaginate, un Giudice che si sottopone di sua spontanea volontà… e poi in Italia… ma per favore, ma chi vorrà mai crederci…
Un qualunque cittadino che non ha problemi di droga lo farebbe immediatamente… ma non credo che sarà questo il caso… 
Già, mi sembra di rivedere quell’azione di polizia compiuta dopo l’arresto di Toto Reina, nella sua abitazione, una villa che per tre giorni è stata lasciata abbandonata dalle forze dell’ordine, affinché venisse ripulita di tutti quei documenti compromettenti conservati all’interno della cassaforte…  
Comunque… riprendendo, il giudice appare nervoso e con molta “nonchalance“, espone (certamente per quell’atteggiamento di superiorità…) il proprio tesserino: “Sono un giudice“…  quasi a voler dire in maniera ostentata “cosa volete… come vi permettete“… 
Serve a poco, i poliziotti della Mobile di Palermo. seguono la procedura (non certo quella corretta…), comunque qualcuno ha scritto nel web… “si segue la legge“, ma, io resto legato ai miei dubbi!!!
Comunque, ora c’è il nome di un giudice nella lista dei clienti eccellenti degli spacciatori della cosiddetta “Palermo bene”…
Sì perché in quella lista di cosiddette persone perbene troviamo tutta una serie di professioni, in particolare vi sono 15 avvocati (se facessero i controlli che periodicamente verifichiamo noi agli autisti, il sottoscritto insieme al medico competente, ha svolto a Catania non so quanti controlli… ecco, se facessero a campione questi controlli su molti nostri professionisti… ah… sono certo, ci sarebbe da rimanere sconvolti…) assistenti di volo, noti ristoratori del centro della città, dentisti, assicuratori… ecc… come dicevo prima, tutte persone perbene e amanti delle “bollicine”!!!
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