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Res Publica? No, Res Privata! L’ipocrisia del 2 giugno.

C’è una cosa che più di tutte mi rivolta lo stomaco…

È l’ipocrisia stampata sulle facce dei nostri governanti quando si presentano davanti alle telecamere in occasione di certi anniversari. 

Si atteggiano a custodi di valori morali che la nostra democrazia ha smarrito da tempo, eppure sono proprio loro la prova vivente di quel degrado. 

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo“. Leggiamo e rileggiamo l’articolo 1 della Costituzione, ma quelle parole sembrano ormai un epitaffio, non una realtà. 

Si celebra la Repubblica, ma la “res publica” è diventata una “res privata“!

Un affare di dinastie politiche, di nomine opache, di poltrone che resistono a scandali e condanne. L’elettività e la temporaneità delle cariche sono principi svuotati, ridotti a formalismi mentre famiglie e clan si alternano al potere da decenni. Eppure nessuno sembra accorgersi del paradosso. Festeggiamo la Repubblica mentre essa viene svuotata giorno dopo giorno, legge dopo legge, privilegio dopo privilegio.

I partiti decidono per noi, scegliendo candidati tra corrotti, inquisiti, personaggi da operetta. Ci parlano di democrazia rappresentativa, ma è una finzione: qui non c’è rappresentanza, c’è occupazione. 

E mentre loro brindano al 2 giugno, i cittadini si allontanano sempre più dalle urne, disillusi, disgustati. Come si può festeggiare un Paese dove la corruzione è sistemica, dove gli appalti sono truccati, dove il clientelismo è la vera moneta corrente?

Qualcuno si rifiuta di partecipare alla farsa, dicendo che non c’è nulla da celebrare. Ha ragione, ma è solo un altro modo per fare retorica. Intanto, i soliti noti sfilano con il tricolore sul petto, sorridono alle telecamere, recitano il copione del patriottismo. 

E domani? Domani torneranno a legiferare per sé stessi, a scavare fossati tra il popolo e i suoi diritti.

Forse Roberto Benigni aveva visto giusto: non sono nemmeno da condannare, sono da compatire. Perché la politica, ormai, è l’unico mestiere in cui l’incompetenza non è un limite, ma un requisito. 

E allora buon 2 giugno, signori della casta. Festeggiate pure. Noi, intanto, contiamo i giorni che mancano alla prossima commemorazione vuota.

Come previsto: Israele attacca l’Iran!!!

È finito il tempo in cui l’Iran ha fatto da regista in quell’ambiente senza mai scendere direttamente in quel set in cui si stanno svolgendo le azioni di guerra, ma restando ad osservare quel set operativo, affinché altri svolgessero la parte di attore protagonista…

Ed in questo stallo ecco che Israele, come apertamente dichiarato, ha iniziato a colpire le strutture di produzione dei missili in Iran, una circostanza che tutti attendevano, sia la comunità internazionale che anche quella Repubblica islamica…

Quindi l’attacco non è certamente una sorpresa, si tratta ora di vedere se l’Iran risponderà o meno a questo affronto e soprattutto quali suoi alleati scenderanno in suo soccorso, mi riferisco in particolare alla Cina (primo importatore di petrolio da quel paese) e alla Russia (che ha tutto l’interessa di ampliare quel conflitto in medio oriente per distrarre la comunità internazionale dal conflitto in corso in Ucraina).

E quindi: cosa farà l’Iran? Risponderà all’attacco di Israele? Rischierà che Israele distrugga tutti i suoi impianti di produzione nucleare, facendo ritornare indietro di trent’anni i programmi bellici per la produzione di una testata nucleare? 

L’Iran è stato informato da Israele che se risponderà all’attacco ricevuto, sarà investita da un’ondata di attacchi sul suo territorio e se fosse vero che l’attacco compiuto (senza intercettazioni…) ha portato alla distruzione di basi militari, sistemi di difesa aerea e missilistica, già… senza che alcun veicolo israeliano venisse abbattuto (forse due militari israeliani sono rimasti uccisi…), ritengo sia meglio rivedere certe ambizioni velleitarie, che potrebbero dimostrarsi superiori alle reali capacità di realizzarle.  

Ovviamente dal mondo intero si chiede di fermare una possibile escalation, in particolare gli USA per nome del suo portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Sean Savett, ha esortato l’Iran a smettere di attaccare Israele per interrompere il ciclo di violenza: “Esortiamo l’Iran a cessare i suoi attacchi contro Israele in modo che questo ciclo di combattimenti possa concludersi senza ulteriore escalation”.

C’è solo un modo per terminare questo conflitto ed è quello di creare un nuovo stato Palestinese smilitarizzato e un territorio a nord d’Israele nel Libano meridionale, controllato e protetto dalle forze internazionali dell’UNIFIL che non permetta ad alcun gruppo armato di crescere e destabilizzare quell’area, ed in questo proprio l’Iran, potrà diventare “ago della bilancia“, affinché tutti possano convivere in pace…

Certo… una situazione più facile a dirsi che a mettersi in pratica!!!

Vedremo difatti in questi mesi cosa accadrà…

La riforma Nordio??? Sarà una pacchia per i raccomandati!!!

Per il procuratore di Napoli l’abolizione dell’abuso d’ufficio non aiuta la giustizia e soprattutto le persone oneste. 
Già… con la separazione delle carriere “il pm non ragionerà più da giudice ma da poliziotto”!!! 

Ed allora a chi farà comodo la riforma Nordio che abolisce l’abuso d’ufficio?

È la domanda che il quotidiano “La Repubblica” ha posto al procuratore di Napoli Nicola Gratteri…

La risposta del magistrato è secca e senza fronzoli: «Sicuramente non alla giustizia, al buon andamento degli uffici e soprattutto alle persone oneste. Essa crea un ingiustificato vuoto normativo su aspetti che non sono coperti da altre fattispecie di reato, legalizzando, in maniera priva di ogni senso, delle prassi assolutamente illecite».

All’atto pratico, dice Gratteri, la riforma «farà gioco ai raccomandati che, grazie all’amico membro di commissione di concorso, vincono un posto di lavoro; farà gioco a coloro i quali possono beneficiare di un permesso di costruire in zona vincolata emesso da un loro congiunto; farà gioco a tutte quelle ditte e imprese che si aggiudicano appalti senza gara, perché non è possibile applicare i delitti di turbata libertà degli incanti e di scelta del contraente; farà gioco ai pubblici ufficiali che con condotte vessatorie cagionino danni a comuni cittadini. E non mi si venga a dire che c’era la paura della firma. L’ultima versione era così restrittiva che risultava impossibile perseguire penalmente il pubblico ufficiale che faceva un errore in buona fede».

Si continua a denunciare ma sarà difficile dare risposte!!!

“Sic stantibus rebus” (una locuzione latina traducibile con “stando così le cose”) in soldoni a rimetterci sarà l’esigenza di giustizia di tutti i cittadini che, volendo denunciare, si troveranno davanti all’incognita se ne varrà la pena o meno… 

Il magistrato assicura che «ad oggi le denunce di cittadini vessati o che assistono a scempi ci sono» ma «chiaramente sarà difficile dare una risposta a queste esigenze di giustizia».

Separazione delle carriere: «Il pm non ragionerà più da giudice ma da poliziotto»

Critico anche il giudizio sulla separazione delle carriere. Un concetto più volte espresso dal procuratore: anche qui si produce un danno alla collettività poiché «il pm perdendo la cultura della giurisdizione e non ragionando più da giudice, non avrà più un approccio oggettivo ai casi da trattare, ma si comporterà ragionando da poliziotto. Con questo non voglio dire che il ragionamento del poliziotto sia sbagliato; ma ci vuole qualcuno che conduca con oggettività il lavoro delle forze dell’ordine, nella fase delle indagini».

Non solo, il pericolo è anche un altro, «un danno all’assetto istituzionale dell’Ordinamento, perché sarà l’anticamera della sottoposizione del pm all’esecutivo, creando un serio pregiudizio al principio di separazione dei poteri».

Le falle nel sistema penitenziario

Per combattere la criminalità questo non è il sistema migliore, un sistema processuale che il magistrato di Gerace definisce «lento e farraginoso»

Arrivare a sentenza sarà molto più faticoso e, in un periodo “caldo” come questo (con continui suicidi e proteste) per il sistema carceri, non poteva mancare una considerazione sulle voragini normative e logistiche di un sistema penitenziario che «non consente la rieducazione di chi dimostra effettivamente di voler intraprendere questo percorso, che non tratta in maniera adeguata i tossicodipendenti e che non garantisce certezza della pena per gli altri detenuti. Sotto questo ultimo aspetto, in alcune carceri comandando i detenuti pericolosi, circolano i telefonini e quindi non si assicura il distacco effettivo tra costoro e l’ambiente esterno».

Leggendo quando sopra mi chiedo: ma lo Stato c’è o ci fa??? Ma quel ministro è posto lì affinchè la giustizia funzioni oppure si sta tentando di incitare i cittadini a fare in modo che sia un sistema a modello “Far West” a primeggiare e cioè che ciascuno – quando occorre – si faccia giustizia da se???

Caro ministro, forse è tempo che si consulti direttamente con chi ogni giorno cerca di farla realmente la giustizia in questo corrotto Paese, senza doversi sottomettere (per propri interessi personali) a quegli stessi referenti istituzionali che li hanno appositamente posti in quel ministero, tra l’altro ricordo parliamo di segretari di quei partiti di governo, che tentano di sostituirsi a quell’apparato chiamato magistratura che dovrebbe far valere quelle regole di diritto per il mantenimento ed il rispetto di ciò che dovrebbe essere considerata – a tutti gli effetti – la nostra cosiddetta “giustizia”!!!     

Paolo Borsellino: un uomo incorruttibile, inavvicinabile, lontano dai giochi politici, nemico delle tresche e delle trame, un uomo semplice che non avrebbe mai accettato compromessi e trattative!!!

Ed è il motivo per cui è stato ucciso!!!

Già perché egli da quella Procura nazionale antimafia, aveva deciso d’indagare per risalire in fretta all’individuazione e alla cattura non solo degli autori della strage di Capaci, ma soprattutto dei loro mandanti!!!

Permettetemi quindi di riprendere una lettera inviata al ministro dell’interno Scotti dopo esser venuto a conoscenza d’esser stato invitato a presentare la sua candidatura per la Procura antimafia per aver dato un valido contributo all’amico e collega Falcone nella realizzazione della legislazione antimafia.

Parliamo tra l’altro di una missiva che il ministro Scotti deciderà di non rendere pubblica o quantomeno lo farà soltanto nel 1994, senza mai motivare i motivi per cui l’avesse secretata.

Va difatti ricordato come fosse stato proprio l’on. Scotti ad invitare il CSM a riaprire i termini del concorso, richiedendo di sollecitare Borsellino a presentare domanda, anche se poi dichiarò che la decisione fu qualcosa di improvvisato, già di estemporanea e nacque nel momento stesso in cui si fosse compiuto quell’incontro con il magistrato e difatti, soltanto dopo il ministro ebbe a parlarne con l’allora Ministro di grazia e giustizia, Claudio Martelli

Paolo Borsellino, nel ringraziare, privatamente confessò che la proposta l’aveva sorpreso e gli aveva creato una forte tensione emotiva, tanto da portarlo a ripensarci; uno stato d’animo che comunica al collega Antonio Ingroia…

E difatti, Paolo Borsellino, dopo aver parlato con l’ex procuratore Pietro Giammanco – vedasi quanto riportato da “Repubblica” alcuni giorni fa: https://palermo.repubblica.it/cronaca/2024/07/05/news/mafia_e_appalti_si_indaga_anche_sul_procuratore_giammanco-423363427/ – chiede ai suoi di non pubblicare la lettera con cui gli chiedono di rimanere a Palermo e di rinunciare a concorrere alla carica di Superprocuratore, sconfessando definitivamente Scotti (e Martelli). 

Borsellino teme che quella lettera possa essere strumentalizzata nello scontro in corso tra i ministri, il Csm ed entrare nella polemica sulla candidatura del giudice Cordova. 

Ecco la ragione per cui il giudice Borsellino decise di scrivere al ministro Scotti e quanto segue è il testo della lettera:

Onorevole signor ministro, mi consenta di rispondere all’invito da Lei inaspettatamente rivoltomi nel corso della riunione per la presentazione del libro di Pino Arlacchi. I sentimenti della lunga amicizia che mi hanno legato a Giovanni Falcone mi renderebbero massimamente afflittiva l’eventuale assunzione dell’ufficio al quale non avrei potuto aspirare se egli fosse rimasto in vita. La scomparsa di Giovanni Falcone mi ha reso destinatario di un dolore che mi impedisce, infatti, di rendermi beneficiario di effetti comunque riconducibili a tale luttuoso evento. Le motivazioni addotte da quanti sollecitano la mia candidatura alla Direzione nazionale antimafia mi lusingano, ma non possono tradursi in presunzioni che potrebbero essere contraddette da requisiti posseduti da altri aspiranti a detto ufficio, specialmente se fossero riaperti i termini del concorso. Molti valorosissimi colleghi, invero, non posero domanda perché ritennero Giovanni Falcone il naturale destinatario dell’incarico, ovvero si considerarono non legittimati a proporla per ragioni poi superate dal Consiglio superiore della magistratura. Per quanto a me attiene, le sue esposte riflessioni, cui si accompagnano le affettuose insistenze di molti dei componenti del mio ufficio, mi inducono a continuare a Palermo la mia opera appena iniziata, in una procura della repubblica che è sicuramente quella più direttamente ed aspramente impegnata nelle indagini sulla criminalità mafiosa. Lascio ovviamente a Lei, onorevole signor ministro, ogni decisione relativa all’eventuale conoscenza da dare a terzi delle mie deliberazioni e di questa mia lettera.

RingraziandoLa sentitamente

Paolo E. Borsellino

Già… conosceva bene chi lo avrebbe ucciso, tanto d’aver scritto quei loro nomi nella sua agenda rossa:«Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri».

La magistratura viene definita da un Ministro “politicizzata, un potere che non ha più controlli”!!! Presidente Mattarella, credo che sarebbe gradita una Sua risposta Istituzionale.

Presidente, sono d’accordo con Lei quando – alcuni giorni fa – ha dichiarato al Quirinale: “Sono certo che terrete sempre ben presente che la funzione del magistrato va esercitata in modo autonomo e imparziale, adottando decisioni con un saldo fondamento normativo; che sappiano tenere nel debito conto la condizione delle persone e la realtà amministrativa ed economica sulle quali sono destinate ad incidere. Auguri a tutti voi: la Repubblica vi esprime fiducia e conta sul vostro impegno”. 

Ma ora, leggendo l’intervento durissimo del Ministro della difesa Guido Crosetto, resto particolarmente basito, perché nel difendere il collega Giovanni Toti, attacca non solo i suoi alleati, ma soprattutto la magistratura che Egli definisce: “politicizzata e senza controlli”!!!

Ora, ritengo quantomeno corretto attendere sempre che l’operato delle inchieste giudiziarie abbia un seguito presso i Tribunali di pertinenza ed è giusto attendere che fintanto non viene formulata una condanna, ogni cittadino di questo nostro Paese – accusato di un reato – deve essere considerato – sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata – presunto innocente!!! E quindi, nessuno, neppure un Ministro dello Stato, può dichiarare che la Magistratura sia politicizzata, perché allora dobbiamo credere che essa sia – di fatto – corrotta e che quindi vi sia qualcuno che realmente la manipola, possa essere questi una coalizione politica, un partito, un parlamentare o anche un finanziere e/o imprenditore!!!

Secondo, quanto ora affermato dal ministro, sembra – secondo egli – che esistono dei poteri forti che deviano l’operato dei magistrati e soprattutto chi dovrebbe controllare quel lavoro, non lo fa!!

Quindi, ritengo sia corretto aspettare la fine dell’inchiesta e solo successivamente – nel caso in cui si scoprisse che quei reati contestati erano fallaci – si potrebbe perseguire, anche se solo mediaticamente, quei magistrati, verificando altresì se quest’ultimi fossero stati da qualcuno realmente pilotati!!!  

D’altronde lo stesso ministro esponente di FdI in un’intervista al quotidiano “La Stampa”, ha dichiarato: “Mi fanno ribrezzo le persone che speculano su vicende di questo tipo, ma so di essere in netta minoranza, anche all’interno del centrodestra. Oggi ho visto le dichiarazioni di un ministro di Forza Italia che, di fatto, scarica Toti, dimenticando la storia del fondatore del suo partito e la persecuzione che subì. Queste cose non riesco a capirle e non le sopporto più”; ovviamente nella dichiarazione non fa il nome dell’esponente del partito di Silvio Berlusconi, indicato però come presunto perseguitato da parte della magistratura…

Per fortuna il ministro Crosetto continuando ha aggiunto: “Clima pesante; in Italia c’è un clima pesante, preoccupante, che incide in modo intollerabile anche sulla vita personale, provo sempre più disprezzo nei confronti di persone che dicono di voler servire lo Stato e invece spesso servono solo i loro microinteressi personali. In nessun altro Paese c’è un livello così basso nel rispetto dei ruoli istituzionali e di interessi nazionali, non politici o di parte”…

Ecco leggendo quindi quanto sopra vorrei asupicare che il governo che egli attualmente rappresenta, inizi ad attuare una serie di norme a contrasto della diffusa illegalità di questo Paese che dimostra ogni giorno e ad ogni livello istituzionale di esser ahimè corrotta!!!

Credo sia urgente un profondo cambiamento, prima di dover rivedere nuovamente i miei connazionali – con le monetine in mano – sì… per come accaduto ai tempi dell’ex presidente del Consiglio, Bettino Craxi!!!

Sono quindi tante le riforme che ci aspettiamo dall’attuale governo Meloni e tra queste vorrei ricordare vi sono proprio le politiche di contrasto alla corruzione, voto di scambio, peculato, malversazione, indebita percezione di erogazioni, concussione ed ancora, corruzione per l’esercizio della funzione e/o per atti contrari ai doveri d’ufficio!!! Ecco ministro, da quanto riportato si vede come molto vi sia da fare e quindi forse è il momento di parlar meno e fare di più…

Vorrei concludere ricordando quanto scritto nell’Art. 3 della nostra Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Quindi, in attesa che il Capo della Magistratura intervenga, ritengo sia corretto procedere in maniera serena e senza tirare la toga a nessuno, e attendere l’operato della nostra giustizia che, anche se con tempi ragionevolmente lunghi, prima o poi arriva!!!

Più ombre che luce: è morto Giorgio Napolitano!

A differenza di quanto scriverà in questi giorni la maggior parte dei nostri pseudo “giornalisti”, il sottoscritto esprime in maniera serena ciò che pensa,  in quanto ritengo sia ogni circostanza legittimo esercitare il diritto di critica, anche nei confronti di soggetti che hanno esercitato la funzione di “Capo dello Stato”.

Già a suo tempo avevo scritto nel mio blog come ritenessi non fosse un abominio confermare il secondo mandato presidenziale al presidente Napolitano, ma che esso, costituisse una “anomalia costituzionale” senza precedenti nella nostra storia!

Ricordo infatti cosa era stato scritto dal suo predecessore, ma non solo, anche anche da egli, proprio su questo punto, difatti, rifiutando nel 2006 (Carlo Azeglio Ciampi) ogni ipotesi di rielezione, sostenne che la mancata rielezione del Presidente era da considerarsi “una consuetudine significativa da non infrangere”, aggiungendo che “il rinnovo di un mandato lungo, quale quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato” e lo stesso Napolitano, ebbe a dire che “il già lungo settennato al Quirinale corrisponde bene alla continuità delle nostre Istituzioni ed anche alla legge del succedersi delle generazioni”, ribadendo, che la sua rielezione “sarebbe una “non soluzione”, perché ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti. Sarebbe sbagliato fare marcia indietro, ai limiti del ridicolo: niente soluzioni pasticciate e all’italiana”.

Beh… sappiamo tutti come finì…

Già… tra le parole e i fatti noi italiani sappiamo più di tutti evidenziare tutta la nostra debolezza morale!!!  

Infatti… sotto la presidenza Napolitano, anche per cause di forza maggiore – vedasi la concomitanza di una crisi finanziaria generata dall’Ue e quindi la svolta politica che determino la caduta del Presidente Berlusconi e quindi del nostro Paese, abbiamo potuto da lì in poi, assistere ad un’evoluzione della forma di Stato in senso semipresidenziale…

Difatti, basti osservare i sintomi derivati da quelle “patologia” (certamente in quanto sviluppatasi al di fuori dei canoni della Costituzione):

– la nascita del governo Monti, un governo tecnico del Presidente;

– la propria rielezione, in netto contrasto con quello “spirito della Costituzione”…

– la nascita del governo “Alf-etta”, un governo politico del Presidente: già… formato dietro suo esplicito diktat e  assumente come base di programma il rapporto dei dieci saggi anch’essi di nomina presidenziale e nel quale proprio il Capo dello Stato ha svolto un ruolo decisivo per la formazione della squadra ministeriale!!!

Già… ci si è dimenticati che il nostro Paese è una Repubblica parlamentare ed il Capo dello Stato è di nomina politica.

Ma questo è un Paese con la memoria corta o meglio non è ha affatto!!!

Ed allora, facciamo quest’altro funerale di stato, italiani… presentatevi presso quella camera ardente per un nuovo selfie e come consuetudine: procediamo così, già… con le abituali soluzioni pasticciate all’italiana!!!

2 Giugno – La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa!!!

Volevo scrivere stamani sul 2 giugno, poi ho ricordato quanto riportato nel lontano 2017 e rileggendo quel post ho avuto la conferma come nulla fosse cambiato da allora ed ogni mia parola espressa oggi, a poco sarebbe servita visto quanto è accaduto in questi anni…

Diceva il filosofo ed economista tedesco Karl Marx: La storia si ripete sempre due volte, la prima volta come tragedia, la seconda come farsa!!!

Incredibile, già qualcuno – che dovrebbe neppure parlare – ci viene a dire come dovremmo festeggiare questo giorno!!! 

Quei figli, nipoti e sostenitori di quella idolatria sociale, configurata nell’assoluta devozione ad un leader politico divenuto dittatore, loro… discendenti di quel élite di oppressori fascisti che hanno portato alla rovina il nostro Paese, sono oggi 2 giugno lì a ricordarci la nascita della Repubblica Italiana, grazie a quel referendum istituzionale del 1946.

Ecco perché ancora oggi quella frase di Marx rappresenta perfettamente quanto accaduto in questi lunghi decenni di vita politica nel nostro paese, una storia che ora con attori diversi, prova a ripercorrere nuovamente tra – ipocrisie e falsità – quel medesimo percorso a suo tempo dai loro padri tanto sostenuto!!! 
Sì… volevo scrivere, ma basterà rileggersi questa pagina  http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/06/2-giugno-festeggiamo-questa-repubblica.html, per comprendere come nulla alla fine sia cambiato, ma anzi va sempre più peggiorando!!!

Uno Stato che isola e non sostiene i magistrati coraggiosi, è un potere istituzionale "complice" che di fatto legittima le mafie ed i loro interessi!!!

Sembra incredibile ma è così… lo Stato invece di difendere quei magistrati che si espongono in prima linea, li isola e soprattutto di delegittima!!!

E’ sempre stato così, non c’è bisogno che vi faccia l’elenco di chi è morto per nome della legge… l’elenco è lunghissimo e le complicità sono altrettanto numerose!!!  

Ed allora ecco che grazie a quelle mancate azioni, la mafia e tutte le altre organizzazioni criminali si sono via via riorganizzate estendendo i loro rami tentacolari in tutta la penisola…

Non parliamo delle leggi blande messe in campo e di una mancata professionalità per non dire specializzazione nel comprendere quali evoluzioni stavano per compiere quei suoi affiliati, che a differenza del periodo corleonese non spara più, ma i suoi affari sono cresciuti a dismisura e si sono infiltrati nella parte sana della società civile…

IL giro di denaro è cresciuto e la pandemia da covid ha permesso di alimentare la compravendita di ciò che prima non si poteva comprare, in particolare quelle società commerciali e imprese che nessuno pensava mai di vendere…

A tutto ciò si somma una parte di cittadini, preferibilmente all’interno dei settori pubblici, inclini a farsi corrompere; dirigenti, funzionari, ma anche semplici impiegati di quel pubblico servizio, che per pochi euro si svende per pilotare gli appalti o viceversa non controlla per come si dovrebbe!!!

Della politica non ne parliamo… essi non si occupano di contrastare niente e nulla, d’altronde molti di essi godono dei voti procurati da quelle associazioni criminali e quindi perché occuparsene…

Ha detto bene alcuni giorni fa il giudice Gratteri puntando il dito contro il recente governo Draghi, colpevole a suo dire, di aver dato forma a riforme pericolose che certamente non aiutano la giustizia: “L’hanno definito il ‘governo dei migliori’ ma ha solo fatto disastri sul piano del contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata e sul piano delle riforme che l’Europa ha chiesto”. Ad esempio aggiunge: “L’improcedibilità, votata da tutti i partiti, tranne da chi era all’opposizione (Fratelli d’Italia) è terribile,  perché cancella anni di processi. Poi va sommato il tentativo di riforma dell’ergastolo ostativo ed il bavaglio alla stampa inserito all’interno della “presunzione di innocenza”. “I cittadini hanno diritto ad essere informati, ma non potranno più conoscere, né sapere i fatti di un’operazione di polizia. E così tutto diventa difficile. Ma la grande stampa non ha protestato, ciò significa che questa situazione sta bene a molti”.

Aggiungerei: in particolare proprio a loro!!! D’altronde basti osservare a chi appartengono quelle testate…

Il Presidente Mattarella parla di "dignita"!!! Sicuramente si sarà confuso, rivolgendosi a quell’Aula…

Incredibile, il neo eletto Presidente Mattarella rivolgendosi a tutti gli italiani, in particolare a quelli più in sofferenza, ha espresso in quell’Aula Parlamentare le proprie preoccupazioni per quanti si attendono dalle istituzioni della Repubblica garanzia di diritti e rassicurazioni concrete al loro disagio e sapete cosa hanno fatto quanti seduti in quell’Aula??? Hanno applaudito… sì come se a dover realizzare quelle riforme fondamentali non fossero loro a doverle compiere, ma chissà forse altri..

Già… oservando quegli applausi cosi vigorosi, ho avuto l’impressione che il Presidente si stesse rivolgendo ad una qualche entità astratta, come se questi anni di profonda incertezza politica e di tensioni sociali, non appartenesse proprio ad essi, a quei Parlamentari e alla mancata dignità, di cui proprio il Presidennte parlava… 

Un Paese ancora oggi impegnato ad uscire da una condizione di difficoltà, incapace di eleggere un soggetto nuovo e diverso a Capo del Quirinale, costringendo nuovamente il Presidente Mattarella nell’assolvimento di questo suo secondo mandato!!!

Sento parlare di ripresa, della costruzione di un futuro, di un grande Paese, di quella profonda iniziativa che ci contraddistingue in creatività e solidarietà, del grande impegno dimostrato dalle nostre imprese ed infine… molto in “fine”, le scelte istituzionali che ci hanno consentito di ripartire…

Sono 40′ anni che sento le stesse frasi e non è mai cambiato nulla… se non fosse stato per i fondi della pandemia a quest’ora eravamo in totale recessione e difatti l’attuale ripresa è una mera illusione, totalmente effimera, senza alcun progetto di fondo o di cambiamento, nessuna vera innovazione e ancor meno alcun investimento dall’estero… 

Ed inoltre, le incertezze mondiali hanno portato gli italiani a fare i conti con gli aumenti del prezzo dell’energia, del greggio, di molti beni primari nei settori produttivi. che limitano e bloccano del tutto anche quel passaggio fondamentale e così tanto propagandato della “Next Generation”, sostenibilità e innovazione che abbiamo tardato a realizzare – a differenza di molti altri paesi europei – nell’ambito della transizione ecologica e digitale, ed oggi siamo ancora quì a parlarne…

Ma potrei dire che le parole più importanti il Presidente Mattarella le ha dedicate alla Giustizia e a quel CSM: “i cittadini devono poter nutrire convintamente fiducia e non diffidenza verso la giustizia e l’Ordine giudiziario. Neppure devono avvertire timore per il rischio di decisioni arbitrarie o imprevedibili che, in contrasto con la doverosa certezza del diritto, incidono sulla vita delle persone. Va sempre avvertita la grande delicatezza della necessaria responsabilità che la Repubblica affida ai magistrati. La Magistratura e l’Avvocatura sono chiamate ad assicurare che il processo riformatore si realizzi, facendo recuperare appieno prestigio e credibilità alla funzione giustizia, allineandola agli standard europei”.

Egli parla a quei Parlamentari di dignità., già a quanti sono stati in questi anni distratti di fronte ai problemi quotidiani, d’altronde parliamo di soggetti incapaci di liberarci dalle mafie e dai ricatti della criminalità con cui tra l’altro alcuni di essi – è stato dimostrato – hanno fatto affari e cosa dire di tutta questa diffusa corruzione e di quel generalizzato malaffare e di quella complicità di chi finora ha fatto finta di non vedere, della inadeguatezza nell’assicurare una legge equa ma sempre a favore dei più forti, nessun rispetto per il diritto ad una informazione libera e indipendente, ma come si dice: “il saggio possiede dignità senza esserne orgoglioso; lo sciocco è orgoglioso senza averne la dignità”!!!

Un peccato che nessuno di quei soggetti delle nostre Istituzioni abbia mai ascoltato e fatte proprie le parole pronunciate di Papa Giovanni Paolo II, forse chissà oggi non saremmo giunti a questo sconquasso: Costruire una comunità che consenta a tutti di raggiungere il loro pieno potenziale attraverso ognuno di noi rispettando la dignità, i diritti e le responsabilità degli altri, rende il mondo un posto migliore in cui vivere.

Berlusconi fa un passo indietro??? E’ una strategia ed ora vi spiego il perché…

Ma veramente pensate che il Cavaliere sia così sciocco da rinunciare alla carica di Presidente della Repubblica proprio ora che, insieme ai suoi alleati di centrodestra, può avere la maggioranza dei voti???  

Ma non mi dite che vi è tra voi qualcuno pronto a scommettere che dietro quella decisione vi sia una motivazione di responsabilità per il Paese, per evitare che possano nascere o manifestarsi gravi contrasti a cui potrebbero seguire scontri sociali…

Ed allora… si è provato a far passare quella proprosta come un qualcosa di causale, già… dovuto all’incontro con quei due partiti di coalizione che avrebbero dovuto sostenerlo, Lega e FdI… insieme al partito di Fi uniti ai voti di quei gruppi di area centrodestra e a quanti in questi giorni si son già venduti il proprio voto!!! 

E poi quel ricatto, “Draghi deve restare premier“, già… perchè il rischio sarebbe quello di vedere l’attuale Presidente del Consiglio (avendo la maggioranza assoluta), prendersi quell’ambita poltrona istituzionale…

Ed allora… perché rischiare, ecco quindi fare un passo indietro annunciare di ver rinunciare in nome dell’unità del Paese!!!

D’altronde il presidente Draghi fa comodo averlo lì, sì proprio al governo, a sostegno con le proprie azioni, ma soprattutto con i tanti milioni di euro concessi a ristoro (a causa della pandemia) alle imprese italiane, di cui proprio il Cavaliere può di fatto beneficiare, essendo Egli proprietario e/o azionista, di una lunga lista di società???

Ed ecco quindi la mossa strategica, egli fa un passo indietro e attraverso una proposta condivisa di tutto il centrodestra annuncierà a breve il nome del candidato/a in grado di avere il massimo consenso possibile, sapendo come viceversa, anche l’altro schieramento, quello cioè di Centrosinstra, proporra un altro nome… auspicando – essendo in minoranza – di poter intercettare qualche trasgressivo e disobbediente parlamentare del centrodestra…  

Nel frattempo il Cavaliere attenderà gli eventi di quella votazione in aula, provando ad imporre in Aula il voto palese e quindi non segreto, proprio per evitare quegli eventuali disertori di cui parlavo sopra…

E quindi, mentre il suo nome – non proposto – fa sì che si evitino forti lacerazioni nel Paese che peraltro oggi il nostro Paese non può certamente permettersi e man mano che le conferme di quei nomi proposti non si concretizzino, osservando altresì che nel contempo ai nuovi nomi seguono vere e proprie rinunce, ecco che alla fine – questa volta per il bene del Paese – decide di scendere in campo e promuoversi quale “Presidente degli Italiani” non solo del centrodestra, ma anche del centrosinistura, sapendo sin d’ora di poter contrare su altri numeri, già… quali quelli dell’amico Renzi ed anche di una buona parte provenienti da quelgruppo misto e ahimè anche da una buona fetta di esponenti del M5Stelle, che a breve, sapendo di non più venir rieletti, provano a restare nel Parlamento, cambiando casacca e passando con FI!!!

Berlusconi sa bene che per vincere quella battaglia per il Quirinale deve sconfiggere l’unico vero candidato presente… il Presidente Draghi e sono certo che userà tutti i suoi espedienti pur di raggiungere il proprio scopo… 

A quel punto viene da chiedersi quali saranno le reazioni degli Italiani e quali critiche giungeranno  dalle altre nazioni???

Beh, conoscendo i miei connazionali potrei facilmente rispondere alla prima domanda… ecco forse sul secondo quesito potrei avere qualche difficoltà, ma osservando quanto quelle nazioni hanno già di loro già abbastanza problemi, considerare forse una loro totale indifferenza alla nostra Presidenza, potrebbe rappresentare un buon punto di partenza!!!  

Il prossimo Predidente della Repubblica??? Ecco come immagino quel Palazzo del Quirinale, se dovesse venir eletto…

Ho fatto un incubo: era stato eletto il nuovo Presidente della Repubblica!!!
Ad una prima vista, quelle stanze al piano terra, mi hanno fatto notare che qualcosa non andasse…
Già… c’era troppa baldoria, non sembrava neppure di essere all’interno di quel Palazzo istituzionale, anzi viceversa sembravamo di essere in un bord… 
Mi sono chiesto, ma chi sarà mai questo nuovo Presidente??? Certo, per i prossimi anni il divertimento è sicuramente garantito!!!
Cazz… mi sono perso l’elezione,  il discorso di insediamento, ma com’è possibile, non è che sono stato forse in coma??? 
Avevo sentito parlare di alcuni nomi, i due schieramenti di cetrodestra e centrosinistra si stavano fronteggiando e qualcuno all’interno di quelle due fazioni, provava a far valere il proprio peso, anche contrattando il proprio voto, in particolare proponendolo segretamente alla parta avversa… 
D’altronde si sa… parliamo di uomini ( o donne che dir si voglia… ) e nessuno di loro è immune dal rischio di andaresene definitivamente a casa e quindi ciascuno di essi cerca di salvare quella proprio poltrona, in particolare proprio coloro che sanno di non venir più eletti anche a causa della riduzione dei parlamentari, già… nessuno vorrebbe andare via definitivamente da quelle aule!!!

Ed allora, assistendo ora a quanto accaduto, penso che siano stati in molti a essersi venduti…

Eppure, se non ricordo male – ormai la mia testa è in completa confuzione, non riesco a comprendere dove sia finita la fantasia e iniziata la realtà – si era provato in tutti i modi ad evitare quello scandalo… 
Già… la maggioranza degli Italiani era pronta a scendere in piazza pur di bloccare quella candidatura, già quell’ipotesi sembrava qualcosa di assurdo eppure incredibilmente qualcosa mi fa pensare che ora, il nuovo Presidente della Repubblica, sia proprio… no, non ci posso credere, vi prego… non può essere accaduto!!!
Non ci avrei mai scommesso, sembrava infatti che tutti, tra alleati e antagonisti, fossero contrari: ma si sa: “Chi sa fingere bene danneggia il nemico più in fretta.”!!!

Sicilia: vanno a casa 20 deputati e 9 senatori!!!

Secondo i dati pubblicati alla Camera si passerà da
– collegio, quanti deputati c’erano, quanti ce ne saranno, e la riduzione in percentuale:

  • Sicilia 1 25 15 -40,0% 
  • Sicilia 2 27 17 -37,0%
per passare quindi al senato con (collegio, quanti senatori c’erano, quanti ce ne saranno, e la riduzione in percentuale)
  • Sicilia, 25 16 -36,0%
Sono quindi 20 i deputati che la Sicilia perde passando da 52 a 32 e 9 i senatori passando da 25 a 16. Finalmente qualcuno (301 deputati di M5s, Lega, Fi e Fdi) ha deciso di approvare la proposta di legge costituzionale che taglia il numero di senatori e deputati, mentre i soliti ciarlatani del Pd, Leu, +Europa, Civica Popolare hanno votato contro… 
E quindi in base alla riforma finalmente approvata il numero dei deputati scende da 630 a 400, mentre quello dei senatori calerà da 315 a 200!!! 
Si abbasserà anche il numero dei parlamentari eletti all’estero che passeranno da 12 a 8 i deputati, mentre i senatori saranno 4 al posto degli attuali 6.
Ed ancora, si fissa a cinque il numero massimo di senatori a vita di nomina presidenziale che possono essere in carica, anche perché finora non era stato chiarito se quel limite riguardasse il numero di senatori a vita che ciascun presidente della Repubblica poteva nominare oppure il numero massimo complessivo…
Sembra che finalmente qualcosa in questa politica stia finalmente cambiando e bisogna dare merito di ciò ai due gruppi di maggioranza che, seppur sembrano quotidianamente litigare, alla fine il proprio dovere, lavorando egregiamente e portando a compimento riforme come quella di cui sopra…
Certo, ora che i posti si riducono la lotta alle poltrone diventa sempre più ferrea, ma quantomeno almeno sappiamo che da ora in poi inizieremo a risparmiare su quei costi della politica totalmente inutili!!!

A differenza nostra, per secoli le "rivoluzioni", sono state una caratteristica della vita pubblica francese…

Già… c’è un’enorme differenza tra lo Stato Francese e quello nostro… 
In particolare, ciò che ci differenzia storicamente, è la volontà dei suoi cittadini di protestare agli abusi e alle ingiustizie…
Non per nulla il motto “Liberté, Égalité, Fraternité”, in italiano, Libertà, Uguaglianza, Fratellanza è diventato oggi il pensiero nazionale della Repubblica Francese!!!
D’altronde se ci pensate, queste stesse tre parole, rappresentano l’antitesi di quanto avviene nel nostro paese da sempre, dove cioè, la mancanza di fratellanza (se non esplicitata durante qualche partita della nostra nazionale ai mondiali…) ha creato una vera e propria disuguaglianza tra i ceti sociali e soprattutto la demarcazione di quella libera espressione di pensiero…
E quindi mentre da noi (come tante pecore…), ci si è sottomessi alle decisioni di quei partiti e soprattutto di quei suoi deplorevoli politici, molti dei quali – non dimentichiamolo – condannati, in quel paese, solo per aver aumentato le tasse sul carburante di pochi centesimi, sono scesi in piazza…
Da quanto sopra si comprende che stiamo parlando di un’altro livello morale, che noi tutti ancora oggi, sconosciamo…
Certo, dispiace aver letto della morte di due cittadini e soprattutto di oltre 750 persone rimaste ferite, di cui 13 agenti delle forze dell’ordine, ma la presidenza di Macron ha dimostrato con i propri gesti, di essere totalmente fallimentare….
Peraltro, guardate con quanta semplicità sono andati quei dimostranti per le strade, indossando delle giacche ad alta visibilità, sì… famiglie intere che sono scese pacificamente per protestare e che sono state accolte nei modi che abbiamo visto…
E’ vero, all’interno di quei cortei si sono nascosti gruppi anarchici, anti-capitalisti, no-global, meglio conosciuti con il nome di “Black Blok”, ma si sa, quando inizia una rivolta, si mettono in luce tutte le frustrazioni di un paese, ed emergono i reali contrasti contro quei poteri economici e finanziari che governano il mondo, in particolare quelli bancari, ma soprattutto si alimentano le politiche di stagnazione della spesa pubblica e la mancanza dei servizi essenziali, che determinano in maniera negativa, tutte quelle differenze sociali e culturali di un paese… 
Macron, ora sotto pressione ed è ai minimi storici per popolarità…
Sta cercando di mediare con la presentazione di un nuovo piano energetico, che mirerà a rendere più “accettabile” il passaggio dal consumo da carburante derivato dal petrolio, verso energie tecnologicamente più pulite.
La volontà che sta passando dai suoi consiglieri è quello che: “Abbiamo compreso quel disagio e desideriamo ascoltare il messaggio lanciato dai cittadini”!!!
Ho l’impressione che una volta tanto, queste rivolte siano propositive, sì… tanto per ricordare a qualcuno – seduto da troppo tempo in quelle poltrone vellutate – chi comanda realmente un paese… per evitare di dover assistere nuovamente, ad un altra “Place de la Concorde” o nel nostro caso… “Piazzale Loreto“!!!

Grazie Procuratore Zuccaro per il suo operato e adesso… buon proseguimento.

Ho fatto un sogno…
Nella visione vi era una stanza quasi buia, illuminata da poche candele ed un tavolo enorme, a capo un individuo robusto seduto di spalle con intorno una dozzina di persone…
Non riuscivo a vederlo poiché ero posto alle sue spalle, ma sentivo ogni parola espressa, in quella totale assenza di suoni… 
Sì… vi era da parte di tutti un’attesa, quasi vi fosse una forma di rispetto per quell’interlocutore: Sinnagghiri!!! Chistu… sinnagghiri ri Catania... 
Basta… non sinnipo’ chiu!!!
Ogni ghiornu n’inchiesta!!! 
Non sapi chiu’ ca cumminari e cu attaccari…
Ma iu ricu, chi voli fari: ni voli metteri tutti intra???
SINNAGGHIRIIII!!!
Am’a ciccari (comu ficimu cu chiddi i prima) di mannallu dassupra, dda… n’do norditalia, ca su tenunu iddi, nuotri cassutta non navemu chi fariini nenti!!!
– Padrino… ci vulissi na bella promozione, accussi semu tutti cuntenti: iddu ie nuatri!!!
Ma a propositu: ciatu parratu cu l’amici di Roma???
– Padrino… come sa ora n’da capitali cumannunu iddi: i stellati… cu chiddu du nord, u leghista!!!
I nostri nanu rittu ca pi uora non ponu fari nenti: am’a spettari!!!
Ma chi minch… riciunu, iama asppettari, ma chi minch… i’ama spettari ancora??? Chistu n’attacca a tutti??? 
Nama spicciari, iamma fari presto… non c’è tempu i peddiri: Sinnagghiri!!!
E’ cambiata la scena…
Mi ritrovo seduto in mezzo ad una sala colma di autorità, personalità pubbliche, giornalisti, fotografi, tutti lì per salutare il Procuratore Capo di Catania, Carmelo Zuccaro…
Non capisco cosa stia accadendo, sento la voce del Sindaco che parla di una importante perdita per questa nostra città e poi a seguire una serie d’individui, che porgono i loro ringraziamenti e consegnano ad egli dei riconoscimenti per l’attività svolta insieme al suo staff…
C’è una personalità che non conosco che rievoca la collaborazione svolta, la lotta alla corruzione, l’azione di contrasto e la crescita di legalità compiuta nel territorio catanese, il tutto compiuto con grande competenza, equilibrio, rigore, ma soprattutto… grande sensibilità. 
Sono lì per ringraziare il procuratore Zuccaro… tutti a manifestare i migliori auguri per la sua nuova destinazione in nord Italia…
Mi alzo e inizio a passeggiare tra quelle sedie, ma sembra che nessuno di loro s’accorga di me…
E’ come se fossi uno spettro, sì un fantasma a cui nessuno da conto, il bello è che riesco ad ascoltare non solo ogni loro parola, ma anche ciascun loro pensiero…    
A sentire quelle parole sembrano tutti rammaricati, almeno così appaiono al sottoscritto quelle frasi pronunciate, ma inaspettatamente quei loro pensieri, sembrano discordanti, manifestano in se espressioni di liberazione, c’è anche chi tra essi riflettendo dice: “finalmente si leva dalle p….”!!!
Ma come può essere che una figura così autorevole per questa nostra città, dopo aver fatto così tanto bene, possa venire deriso…
E’ proprio vero: “Un profeta non è disprezzato… se non nella sua patria e in casa sua”.
Dopo aver dato tanto per questa terra, dopo aver proseguito l’opera iniziata del suo predecessore Giovanni Salvi, dopo aver portato avanti insieme a tutto il suo Ufficio (nel quale sappiamo operano magistrati di grande professionalità ed esperienza) numerose inchieste, sì… dopo aver fatto emergere brillanti attività investigative coordinate in questi anni con tutte le forze dell’ordine, già, dopo aver assicurato alla giustizia centinaia e centinaia di soggetti… questo è il loro ringraziamento!!!
Sinnagghiri“, sento ancora quella voce, è lì… in quella sala, mi giro per ricercare chi l’abbia pronunciata o anche soltanto pensata, provo a determinare la provenienza di quel suono, ma non ci riesco, anche perché in sala c’è un grande frastuono, applausi, risate…  
Altri ringraziamenti seguono: “per l’opera svolta negli anni, con competenza, serietà ed equilibrio, assicurando e anche facendo percepire a noi cittadini il valore della legalità quale base per la convivenza civile e per un corretto sviluppo economico; anni nei quali ha saputo collezionare una serie successi al termine di indagini che hanno spaziano dal contrasto alla criminalità mafiosa, agli intrecci con la politica e l’imprenditoria, fino alla lotta contro le organizzazioni internazionali che si occupano di traffico dei migranti e del loro sfruttamento…
Grazie Procuratore Zuccaro per quanto ha fatto per questa nostra terra e buon proseguimento…
Improvvisamente mi ritrovo solo!!! 
La sala prima gremita è ora vuota, mi giro… non c’è più nessuno, anzi no, in un angolo all’esterno, affacciato sul ballatoio c’è lui, il Procuratore… è in piedi, sta guardando dall’alto l’intera nostra città… 
Riesco ad avvicinarmi… non s’accorge di me, ho come l’impressione che una lacrima gli stia rigando il viso, ma forse mi sto sbagliando, sento però i suoi pensieri: perché… già perché… perché debbo andare via??? Non voglio, ho ancora tanto da fare!!! Non è giusto, non può andare sempre così… 
Comprendo quella tristezza, già… è la stessa che hanno provato molti suoi illustri colleghi, nei tempi passati…
Qualcuno ha deciso il suo trasferimento, ed egli non riesce a capacitarsene…
Nuovamente solo… c’è buio, non vedo nulla, poi finalmente intravedo in lontananza una fievole luce, mi avvicino… c’è una crepa su un muro, guardo dall’altra parte è vedo la stanza di prima, questa volta fortemente illuminata; sono posto di fronte al tavolo, osservo il lato lungo e sono tutti lì seduti…
Sono sempre loro… quei 12 uomini, alcuni mi sembra di riconoscerli, sono girati verso sinistra, e stanno ascoltando…
Non vedo chi parla, riesco a malapena a intravvedere le mani, sono ben curate, un anello d’oro: Sinni iu… finalmente sinni iu!!! 
C’è l’abbiamo fatta… bravi, siete stati tutti bravi, ora sì che possiamo riprendere i nostri affari ‘sì…comu apprima’ e cerchiamo questa volta di non fare minchiate… 
Perché se non era per noi, per i nostri voti, quelli della nostra terra… a’stura a cumannare c’erano chiddi… e allora sì ca ninnavumu scappari da st’isola…
Padrino… tutto è tornato come prima, ha visto chi è arrivato come nuovo Procuratore??? 
E uora ritimi: mu merito o no u vostro applauso??? 
Scatta immediatamente l’applauso e i calici riempiti di champagne vengono innalzati al cielo: Si…si… va bene, ma ora per favore… riprendiamo a lavorare!!!
Lo schiamazzo mi sveglia!!!
Caz… stavo sognando, meno male era soltanto un’incubo!!! 
Mi alzo, mi vesto, ma prima d’uscire di casa penso: “Speriamo che non sia uno di quei sogni “premonitori”, altrimenti siamo nuovamente nei guai”!!! 

Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica…

Ieri sera… mentre cercavo un film da vedere in streaming, ne ho trovato uno degli anni ’70, del regista Damiano Damiani, con un titolo interessante…
La circostanza assurda è che il film a quarant’anni di distanza, riporta in un qualche modo quanto ancora oggi accade nella nostra amata terra, dove troviamo ogni giorno commissari di polizia e sostituti procuratori della Repubblica, impegnati nella lotta contro la mafia e la criminalità organizzata… 
Ed anche in questa storia c’è da un lato un Commissario (Bonavia)  esasperato da anni di insuccessi e ormai convinto di non poter sgominare la delinquenza in Sicilia, dall’altro, vi è un giovane procuratore pieno di ideali (Traini)- convinto che la legge debba essere inflessibile e non debba mai adattarsi alle circostanze…. 
Ma purtroppo, anch’egli alla fine comprende che i mezzi legali di cui dispone per lottare contro quel crimine organizzato sono di per se limitati e soprattutto, quando sembra essere riuscito nell’intento di colpire quei criminali, c’è sempre qualcosa che stravolge completamente i suoi piani… 
Ed allora: 
Siamo a Palermo…
Il commissario Bonavia, induce sotto la minaccia di un ricatto, a dimettere dal manicomio della città il pregiudicato Michele Li Puma; il commissario è al corrente di un antico rancore di Li Puma nei confronti di Ferdinando Lomunno, un noto imprenditore, stimato nella comunità e legato ad amicizie politiche influenti, ma nasconde in realtà un’intensa attività di carattere mafioso, che però il commissario non è mai riuscito a dimostrare… 
Bonavia confida che, una volta uscito Li Puma cercherà di rivalersi nei confronti di Lomunno, che lo aveva fatto rinchiudere con la complicità della sorella Serena, al tempo amante dell’imprenditore…
Ed infatti il giorno dopo egli, travestito da poliziotto, fa irruzione nel suo studio sparando ed uccidendo tre sicari incaricati da Lomunno, nel frattempo avvertito di aspettarlo, trovando a sua volta però la morte.
Delle indagini viene incaricato, oltre al Commissario Bonavia, il Sostituto Procuratore della Repubblica Traini, il quale viene messo immediatamente al corrente dal commissario dei rapporti intercorrenti tra Li Puma e l’imprenditore e le amicizie che quest’ultimo ha in seno alla politica e alla pubblica amministrazione. 
Traini il giorno dopo riceve la visita dell’avvocato Canistraro che riferisce che Lomunno, resosi irreperibile, è disponibile a rispondere alle domande del Sostituto Procuratore, ma solo a condizione che questi si rechi da lui, paventando un suo pericolo di vita nel caso di una fuga di notizie, a causa dell’ostilità della polizia ed in particolare del commissario…
Traini naturalmente informa a sua volta il procuratore della Repubblica, il Dott. Malta, che lo autorizza ad incontrare Lomunno all’insaputa di Bonavia…
Durante il colloquio Lomunno lascia capire che non teme il commissario, ritenendosi viceversa preoccupato dei suoi “concorrenti”…
Ma una volta che il magistrato ha lasciato il luogo dell’incontro, viene raggiunto immediatamente dal proprio avvocato, da un parlamentare e da un consigliere comunale che gli chiedono spiegazioni sul suo comportamento, facendogli intuire che nel caso in cui le cose dovessero complicarsi o far emergere elementi che porterebbero alla luce le connivenze sul nuovo piano regolatore, questi lo avrebbero scaricato!!!
Lomunno, a queste minacce reagisce con forza, lasciando intendere che gli appoggi e soprattutto i voti che finora ha dispensato loro, può farli benissimo pervenire ad altri amici… 
Inoltre spiega loro, che l’inganno perpetrato nei confronti del magistrato, serve a fare in modo che Egli (il Procuratore Traini) orienti quelle sue indagini verso il Bonavia, rifiutando di confidare ai propri “amici”, il nome di colui che lo aveva avvertito dell’arrivo del pregiudicato Li Puma…
I due inquirenti cominciano quindi a studiarsi, diffidando reciprocamente l’uno dell’altro, arrivando anche ad intercettarsi le telefonate, fino a quando Bonavia rivela al Magistrato che la sua avversione nei confronti di Lomunno deriva dalla morte di un suo amico, il sindacalista Giampaolo Rizzo: un onesto rappresentante sindacale che in passato si era schierato apertamente contro il costruttore, subendo dapprima un attentato ed in seguito, accresciuta la sua popolarità, ucciso e sepolto in una cava dai sicari di Lomunno che, allo scopo di eliminare l’unico testimone, avevano ucciso anche un bambino che aveva assistito al delitto e che Bonavia aveva cercato di proteggere.
Traini lo accusa, anche se non formalmente, del tentato omicidio di Lomunno, ma Bonavia entra in contatto con Serena che, avendo capito che Lomunno intende ucciderla al fine di eliminare l’ultimo testimone, si rende disponibile a testimoniare contro di lui…

Il Magistrato nel contempo viene informato dai medici del manicomio, spaventati dopo il rapimento del figlio di uno di loro, che è stato proprio Bonavia ad indurli a fare uscire Li Puma dall’istituto, sotto la minaccia di incriminarli per la loro mala gestione. 
A quel punto gli eventi sembrano precipitare e Bonavia, dopo essere stato messo sotto accusa, uccide Lomunno in un ristorante, lasciando al Magistrato la sua confessione, scagionando l’agente Gammino che, per proteggere il commissario, si era auto accusato delle intercettazioni telefoniche a Traini.

Quest’ultimo quindi inizia a ricostruire le attività criminose di Lomunno e di quei politici a lui collegati e si mette a sua volta alla ricerca di Serena, la quale era venuta a sapere dalla televisione dell’arresto di Bonavia, ed aveva provato a contattare telefonicamente il magistrato, ma grazie ad una spiata, viene trovata dai sicari e quindi uccisa e sepolta in un pilone di cemento!!!
Così facendo, si è impedito a Traini di proseguire con le indagini…
Bonavia nel contempo in carcere, viene informato della sparizione di Serena e chiede allora al Magistrato su chi fosse presente, nel momento in cui ha ricevuto la telefonata e questi gli rispose: “il Procuratore Malta”!!!
Traini ovviamente rifiuta qualsivoglia l’illazione del commissario nei confronti dell’alto magistrato o di una sua possibile implicazione, ma viene persuaso a proseguire le indagini, in ogni direzione, non trascurando nessuno…
Dopo alcuni giorni anche Bonavia viene ucciso in carcere, durante una proiezione cinematografica e Traini, convinto quindi della connivenza di Malta lo incontra in Tribunale e fissandolo…
Mi dispiace ma se volete conoscere la “fine” della storia, dovrete guardarla in Tv… vedrete non vi pentirete del suggerimento!!!

Magistrati corrotti: Sono in 20 i giudici amministrativi sotto inchiesta!!!

Che il sottoscritto possieda il dono della preveggenza è un dato ormai assodato… 
Avevo scritto proprio due giorni fa un post http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/06/libera-denunciare-conviene-certo-facile.html dove riportavo: “D’altronde con una giustizia ritardata e il più delle volte negata, e con un sistema che non punisce ma che assolve, vorrei sapere quanti sono quei folli (il sottoscritto ahimé… ne conosce uno…) che provano con ogni mezzo a contrastare questo sistema “colluso e corruttivo”, dedito quotidianamente – grazie a quei suoi uomini, personaggi al di sopra di ogni sospetto – al malaffare e a condurre le proprie vite, in maniera immorale e socialmente riprovevole…

Ma questa (povero noi…) è la natura dell’uomo e tutti indistintamente si piegano a quelle sue infide regole, dagli abituali delinquenti… fino a quegli sleali magistrati (purtroppo sì… ci sono anche loro)!!!”.       
Ed ecco che immediatamente, quanto avevo scritto trova la sua giusta collocazione!!!
Stamani, sul quotidiano la Repubblica, c’è la notizia in prima pagina sulle sentenze amministrative comprate e un’azione di dossieraggio per inquinare e depistare importanti inchieste penali”. 
Le Procure di Roma e Messina avevano già portato all’arresto a febbraio 15 persone per corruzione in atti giudiziari. 
In manette anche un Pm della procura di Siracusa e il regista di questo giro di mazzette, un avvocato siciliano con una grossa clientela internazionale. 
Tra gli indagati anche l’ex presidente di sezione del Consiglio di Stato…
L’indagine ha portato ora, secondo le fonti riservate del quotidiano “La Repubblica”  alla notizia (vedremo se in queste ore verrà confermata), ma da quanto emerso, vi sono più di una ventina di giudici amministrativi, posti ora sotto indagine e iscritti per corruzione in atti giudiziari nel registro degli indagati, per un giro di processi aggiustati nell’ambito della giustizia amministrativa…
Ciò che incuriosisce è che la notizia, stranamente, non è stato portata a conoscenza dall’opinione pubblica, sia nei siti Web che dai Tg Nazionali…
Eppure comprenderete come lo scenario è gravissimo e soprattutto sconfortante, con un Consiglio di Stato e un Consiglio di Giustizia, fortemente dominato da un libro paga, che aveva al suo interno, un numero consistenti di giudici segnati “per aver preso cospicue mazzette e aver favorito alcuni clienti di quei noti studi legali…
D’altra parte ritengo che il problema vada ricercato a monte…
Difatti, buona parte dei giudici del Consiglio di Stato, sono di nomina politica… all’incirca il 25% (i quali entrano attraverso un concorso pubblico), mentre l’altro 25% viene nominato dal Consiglio dei ministri, ed infine il restante 50% sono giudici del Tar, che vengono di volta in volta promossi o per meglio dire “selezionati” attraverso particolari modalità, di cui non approfondisco… 
Si può comprendere da quanto sopra, come il Consiglio di Stato, abbia un’importanza fondamentale e quindi, bisognerebbe riflettere se non sia il caso di rivedere quelle modalità d’accesso finora utilizzate, dal momento che queste sono basate su norme certamente superate e non più in linea con quei principi di trasparenza e meritocrazia ricercati… 
Non è possibile che ancora oggi, l’ammissione sia limitata su una selezione discrezionale del giudice, mentre la parte del concorso può dipendere da un colpo di fortuna e cioè, dipende dalla fortuna d’indovinare il tema, oppure a quella abituale raccomandazione, che fa pervenire al candidato “segnalato”… anticipatamente, il tema sul quale si svolgerà il concorso… 
Perché meravigliarci, si sa come vanno in questo paese le cose… ed ecco perché sarebbe il caso che il Consiglio di Stato, s’organizzasse con un sistema certamente più moderno e controllato…
D’altronde lo stesso discorso andrebbe fatto anche per la magistratura ordinaria, dove a partecipare sono in migliaia e senza che vi sia una metodologia trasparente che faccia comprendere, con quale criterio sono valutati tutti quei temi, per capirne le differenze sostanziali e promuovere così i più bravi…
Ma per favore… è più logico pensare che questo sistema antiquato basa questa sua modalità affinché tutto resti inalterato, per poter premiare i soliti figli di papà, i cui genitori sono da tempo inseriti in quel “cerchio magico” (la cui casta solitamente poi si scopre essere legata a qualche loggia massonica… ), a discapito come sempre di chi, sarebbe certamente più meritevole!!!
L’ennesima circostanza grave, compiuta a danno di questo Paese, da quei suoi referenti… ma che come sempre, si prova a celare per non parlarne!!!
Se il sistema è questo perché meravigliarci se ogni giorno scopriamo nomi su nomi di magistrati corrotti??? 

L’italia dei cachi…

Si dice che la musica – intesa come espressione del mondo – è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all’universalità dei concetti, più o meno, come i concetti stanno alle singole cose…
Il testo che desidero riproporvi è del 1996, appartiene al gruppo Elio e le storie tese… e sono passati parecchi anni d’allora, eppure quelle parole sono tutt’ora attuali!!!
In particolare quando dice “Italia sì, Italia no“… quando si fa cioè riferimento alle contraddizioni di una nazione divisa, ad un popolo che ormai non crede più alle istituzioni o alla politica, che deve fare i conti con una democrazia corrotta e con una mancanza di ideali e di valori, soffocati da troppo tempo, da una economia globale che impone al nostro paese, regole e diktat…    
Già… siamo un paese senza alcuna speranza, governato da personaggi incapaci e di cui molti ahimè “impresentabili”… sotto tutti i punti di vista!!!
Siamo come quella terra lì… dei “cachi”.
Com’é che diceva…??? Ah… sì… 
Parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive, abusi sessuali abusivi 
Tanta voglia di ricominciare… ABUSIVA!!!
Appalti truccati, trapianti truccati, motorini truccati… che scippano donne truccate
Il visagista delle dive è truccatissimo…
Papaveri e papi, la donna cannolo, una lacrima sul visto
Italia sì, Italia no…
Italia sì, Italia no, Italia bum, la strage impunita!!! 
Puoi dir di sì, puoi dir di no, ma questa è la vita…
Prepariamoci un caffè, non rechiamoci al caffè
C’è un commando che ci aspetta per assassinarci un po’
Commando sì, commando no, commando omicida 
Commando pam, commando papapapapam, ma se c’è la partita 
Il commando non ci sta e allo stadio se ne va 
Sventolando il bandierone non più sangue scorrerà 
Infetto sì, infetto no, quintali di plasma
Primario sì, primario dai, primario fantasma
Io fantasma non sarò e al tuo plasma dico no
Se dimentichi le pinze fischiettando ti dirò
Ti devo una pinza
Ce l’ho nella panza
Viva il crogiuolo di pinze 
Viva il crogiuolo di panze 
Quanti problemi irrisolti ma un cuore grande così
Italia sì, Italia no, Italia gnamme, se famo du spaghi… 
Italia sob, Italia prot, la terra dei cachi
Una pizza in compagnia, una pizza da solo
Un totale di due pizze e l’Italia è questa qua
Fufafifì fufafifì, Italia evviva
Italia perfetta, perepepè nanananai
Una pizza in compagnia, una pizza da solo 
In totale molto pizzo, ma l’Italia non ci sta
Italia sì, Italia no, 
Italia sì, uè, Italia no 
Uè uè uè uè uè
Perché la nostra è come quella terra dei cachi… anzi no… è la terra dei cachi!!!

2 Giugno: Papà…di quale Festa della Repubblica parliamo???

Stamani – mentre accompagnavo mia figlia Alessia a scuola – mi ha chiesto: Papà, vorrei capire una cosa? 

Risposi: Dimmi???
La festa nazionale della Repubblica, non serve per ricordare il referendum indetto il 2 e 3 giugno del 1946, con il quale gli italiani sono stati chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo volessero per il nostro Paese???
Certo… (ovviamente sentirmi fare questa domanda di gran mattina, mi ha lasciato basito, anche se, questo quesito, stava per diventare “entusiasmante”… 
Proseguendo: mi sembra che gli italiani hanno dovuto scegliere fra Monarchia e Repubblica… ed il risultato fu del 55% contro il 45% ovviamente a favore della seconda… 
L’Italia da quel 2 Giugno… divenne Repubblica!!!
Si… quanto hai detto è giusto, difatti venne nominato quale primo Presidente Enrico De Nicola e dal 1° Gennaio 1948 l’Italia ebbe una nuova Costituzione, fondata su ideali di libertà e democrazia.
Difatti, l’Articolo 1 sancisce: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Scusa Papà, ma allora c’è qualcosa che non torna… con quanto accaduto in questi giorni… 
“Minch… ie ora chi cia’ia ddiri, comu fazzu a spiegariccillo???”.
Allora, devi sapere che esistono solitamente due tipi di governo: il primo, si chiama “democrazia” e l’altro “dittatura”!!!
La democrazia deriva dalla parola greca, demos=popolo e cratos= potere, significa per l’appunto governo del popolo… 
Come avrai compreso, nell’antica Grecia il popolo si recava nell’Agorà e li poteva farsi votare direttamente… 
Oggi invece vi è una democrazia indiretta e quindi, soltanto alcune persone, all’interno di un’élite, rappresentano di fatto il volere del popolo… 
Viceversa, l’altra forma di governo si chiama dittatura, ed in questo caso, a comandare è un unico organo/partito/casta o anche una sola persona, che accentra su se, tutto il potere dello Stato…
Certo, questa seconda modalità, ha prodotto negli anni tutta una serie di circostanze negative, tra cui periodi di terrore e soprattutto a dato luogo alle famose guerre mondiali…  
Comprenderai da te come in quel cosiddetto “totalitarismo” non vi sia alcuna democrazia e molte occasioni personali di cui oggi godi, ad esempio, la libertà di scrittura, di parola e anche di pensiero, erano in quel contesto limitate o ancor più soppresse!!!
Di contro, la democrazia fonda i propri principi sulla libertà, l’equità, la fratellanza, la tolleranza, ma soprattutto garantisce che dinnanzi allo Stato e alle sue leggi, si è tutti eguali!!!
Ed allora papà è come pensavo all’inizio io… cioè noi in questo momento, siamo in una forma di dittatura, camuffata da democrazia!!!
Ho risposto: “Scusa amore, ma perché dici questo…???”.
Allora, i cittadini hanno votato… sì… hanno scelto i loro referenti politici…??? Hanno deciso da quali partiti volevano essere governati…??? E questi partiti, usciti vincitori da quella competizione elettorale, mi sembra… che abbiano presentato un programma di governo, hanno consigliato al Presidente della Repubblica un eventuale Presidente del Consiglio… e quest’ultimo dopo alcuni giorni, ha presentato una lista dei ministri… o sbaglio???
No… no… non sbagli…
Bene, allora mi spieghi perché a breve dovrete andare nuovamente al voto, facendo spendere altri soldi inutili al nostro stato e soprattutto, chi è questo signore sconosciuto, nominato ora dal Presidente della Repubblica??? 
Mi sembra che nessuno di voi, l’abbia mai votato!!!
E poi, se il Presidente Mattarella non era soddisfatto di quei due partiti, perché non chiedeva alla coalizione del centro-destra, quella dove c’è Berlusconi, di formare un nuovo governo…??? 
Certamente era più legittimo di quello appena voluto…  almeno rappresentava il 37,5% degli italiani!!!
Quindi… cosa mi dici???
Eh… sì!!! Ah… vorrei risponderti, ma purtroppo amore… devi scendere, siamo giunti a scuola.
Ah… ok papà… allora a dopo, ciao, ciao…  
Meno male… è scesa!!! D’altronde cosa avrei dovuto raccontargli: A 16 anni… ha già compreso tutto su questo nostro paese…

#iostoconbattista

Quante polemiche in questi giorni, a seguito di quelle dichiarazione espresse dall’ex deputato del movimento pentastellato, Alessadro Di Battista…
Nella sua pagina social aveva scritto: “Il Presidente Mattarella ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica ovvero ai cittadini ai quali appartiene la sovranità. Per settimane, in una fase delicatissima dal punto di vista istituzionale, ha ricordato ai partiti politici le loro responsabilità. Per giorni ha insistito sull’urgenza di formare un governo nella pienezza delle sue funzioni. Ebbene, finalmente, una maggioranza si è formata, una maggioranza che piaccia o non piaccia al Presidente Mattarella o al suo più stretto consigliere, rappresenta la maggior parte degli italiani”.
Di Battista aveva inoltre ribadito la necessità di dare vita ad “un governo forte, un governo capace di intervenire, se necessario con la dovuta durezza, per ristabilire giustizia sociale. Un governo capace soprattutto di ristabilire un principio sacrosanto in democrazia: il primato della politica sulla finanza…!!! Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno ma non dovrebbe intimorire chi ha l’onore di rappresentare l’unità nazionale. 
Il Presidente della Repubblica non è un notaio delle forze politiche ma neppure l’avvocato difensore di chi si oppone al cambiamento. Anche perché si tratterebbe di una causa persa, meglio non difenderla”… 
Ecco quindi che, come uno stormo di corvi spennacchiati, malconci e feriti dai numeri esigui ricevuto nelle ultime elezioni nazionali, si lanciano in picchiata in quei commenti riprovevoli…
Da quella loro nuova collocazione… di “opposizione”, hanno equiparato quelle esternazioni del Di Battista, come una minaccia al Capo dello Stato.
Ma per favore, provare a intimidirci ancora con quelle loro irreali frasi inventate, evidenziare rischi per le istituzioni o per la società civile, l’emergere o l’espandersi di movimenti estremisti, il pericolo di un’economia lontana dalle aspettative dell’Eu ed infine lo “spread”… casualmente in questo periodo, in forte risalita…  
Riprendendo comunque quanto è accaduto in questi giorni, vorrei ricordare che se da un lato il Presidente della Repubblica, rappresenta per tutti gli italiani l’ultimo baluardo contro l’anti-sistema o chi non ha alcun rispetto per le istituzioni… dall’altro, lo stesso Presidente,  ha evidenziato forse uno scrupolo istituzionale eccessivo, tanto d’aver dichiarato di non essere e di non voler essere un semplice “notaio”; ma nel momento in cui ha voluto fare questa precisazione, ha dimostrato di non volere o di non dovere essere un notaio che recepisce, ma una persona che si è posta al di sopra delle parti, che vuole organizzare, indirizzare, quasi volesse portare avanti una propria strategia a difesa delle istituzioni…
Per cui, se da un lato ritengo che i rapporti istituzionali vadano regolati, perché al di là del governo che rispetta l’Europa, al di là di tutte le questioni critiche che si possono fare nei confronti di questo governo che sta per nascere, la regola principale per una convivenza civile è innanzitutto il rispetto delle istituzioni dall’altro, va sottolineato che non è competenza del presidente della Repubblica, entrare nel merito delle scelte del Presidente del Consiglio, mi riferisco in particolare alla decisione di voler affidare al Prof. Paolo Savona, il ministero dell’economia…
Ci si dimentica appositamente che egli è una persona di grande prestigio internazionale, un grande economista che ha espresso in questi anni, teorie e strategie differenti da quelle prese in considerazione dai nostri ultimi governi di sinistra…
Certo il problema che oggi si pone è quello di adesione all’Europa… ma va compreso fino in fondo, se la preoccupazione tanto dichiarata, sia basata su presupposti validi oppure frutto di pregiudizi generalizzati…
Certamente, quanto si sta compiendo in questi giorni, non rappresenta quanto prevede la costituzione, anche perché ci si dimentica volontariamente, che la proposta dei ministri compete al presidente incaricato!!!
Il potere di discrezionalità del Presidente della Repubblica a riguardo è pressoché nullo, ha sì… un potere di discrezionalità sulla nomina del Presidente del Consiglio, ma poi, il dato di fatto è che i ministri, vengono proposti dal Presidente del Consiglio al Presidente della Repubblica…
Non si vede quindi come, il Presidente Mattarella abbia accettato il prof. Conte dopo tutti gli attacchi mediatici, giusti o sbagliati che fossero, e poi si possa mettere in discussione non solo la scelta ma anche l’autorevolezza, il prestigio di un professore, Paolo Savona, che tra l’altro è già stato Ministro della Repubblica!!!
D’altronde quelle sue dichiarazioni “anti-europeisti”, non significano proprio nulla, perché noi siamo in Europa,  l’italia è in Europa, e quindi come si può metter in discussione un uomo che presenta un curriculum vitae come pochi, di grande economista che non accetta questa Europa guidata dalla Germania e che consiglia di cambiare le regole, altrimenti non ci conviene stare nella cosiddetta “eurozona”, perché quei parametri stanno distruggendo – a suo dire – il nostro paese…
Se continuiamo così, vedrete, per la prima volta avremo un governo “sovranista”, ed il nostro presidente della Repubblica, non potrà dare certamente lui l’indirizzo politico, in quanto questa nostra è una repubblica parlamentare e non presidenziale… 
Sono in molti oggi – tra quanti sono all’opposizione – a ricordare il rispetto dei trattati internazionali, ma ci si dimentica che quella non rappresenta la nostra vera costituzione… quella originaria, ma è qualcosa che si è voluto appositamente modificare, aggiunte che sono state poste dal lontano 2001…
Come dimenticare quella apportata nel 2011 dal Prof. Monti, quando  è stato aggiunto l’obbligo del pareggio di bilancio, ecco… tutti errori che ora dovranno essere modificati…
Bisogna fare un passo indietro, fare una riforma costituzionale e tornare nuovamente alla costituzione scritta dai padri fondatori, quella del 1948…
E’ compito del Presidente della Repubblica prevedere e rafforzare l’unita nazionale, ma oggi la situazione è profondamente diversa, con al nord la Lega e al sud il M5stelle, ed è soltanto a questi due partiti che va affidato il cambiamento… gli altri si è visto, hanno fallito!!!

Si cerca il "pelo nell’uovo"…

Si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma (1988) con votazione 110/110 e lode. 

Tra il 1992 e il 1993 è stato borsista presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Ha proseguito gli studi a Yale, negli Stati Uniti, a Vienna, Parigi, Cambridge e New York.
Nel corso della sua carriera accademica ha insegnato diritto civile e commerciale presso l’Università di Roma Tre, la Lumsa di Roma, l’Università di Malta e quella di Sassari.
Condirettore della collana dell’editore Laterza dedicata ai “Maestri del diritto”.
Giuseppe Conte è membro del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, e ha presieduto la commissione speciale del Consiglio di Stato”.
Ecco chi è l’avvocato e ordinario di diritto privato all’Università di Firenze, indicato per ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio, dai due leader del M5Stelle e della Lega…
Ora, dobbiamo attendere che il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, acconsenta a questa proposta e difatti, sì e è preso dell’altro tempo per riflettere!!!
Certo… immagino quanto difficile sia per egli questa decisione…
D’altronde visti gli ultimi leader politici scelti in questi anni, promossi non tanto per i propri requisiti o per quei necessari meriti, bensì… perché appartenevano a quei partiti, che avevano per l’appunto promosso quella loro candidatura a presidenti, quando ancora non erano saliti al colle ed anche successivamente, quando si è stati – da quegli stessi partiti –  riconfermati!!!
Ora invece che i partiti sono diversi, essendo stati negli anni all’opposizione, ecco… ora si da l’impressione di ricercare… “il pelo nell’uovo“, come se in un qualche modo, si volesse giudicare dall’alto verso il basso, chi possa essere più meritevole di loro…
Parliamo di un ragazzo di periferia, di un uomo che si è fatto da se, sempre tra i primi della classe… senza nessuno che abbia “spinto” o che l’abbia raccomandato ed inoltre, non fa parte di quelle  vittime d’ingiustizia… 
Questa volta non si tratta di una persona dal cognome illustre… ma di una persone perbene, che fa paura a tutti, sì… perché al di fuori del nostro paese vorrebbero sempre premier scadenti, affinché questo nostro paese, resti sempre arretrato…
Difatti… anche il Financial Times ha aperto l’edizione online con un titolo denigratorio sulla proposta a premier di Giuseppe Conte, definito un principiante della politica: “Political novice Giuseppe Conte proposed as Italy’s Pm”.
Ecco quindi riproposti quei termini offensivi di partiti “populisti” oppure quelle forti preoccupazioni a causa di quest’intesa di governo, che sta facendo impennare lo spread…
E per finire… i quotidiani finanziari stranieri che sperano, già, che il nostro Presidente della Repubblica, possa riflettere bene, se affidare ad egli il mandato per formare il governo!!!
Ma che cazzo di paese è il nostro, dove chiunque… si può permettere d’indicare quale posizioni deve prendere il nostro capo dello stato???
Ma perché non pensano ai loro di paesi… a quelle loro ex-colonie, che ancora oggi controllano e a cui ogni giorno rubano il futuro???
Ah… certo l’hanno chiamate in maniera tale d’avere una sembianza di organizzazione indipendente, ma la verità è che sono rimaste legate a quegli imperi…
Ed infine dobbiamo dimenticare il gruppo “Bilderberg”, una potenza nel campo economico, politico e bancario, i cui partecipanti trattano di temi globali, economici e politici, decidendo quale nazione deve  prosperare e quale di contro fallire!!!
Sono loro a decidere le sorti dei paesi… tra cui il nostro ed ora tentano, con queste loro mosse, d’influenzare questi nostri medi, regolarmente retribuiti da quei signori, affinché influenzino di volta in volta, i pensieri dei miei “ciechi” connazionali…
D’altronde molti di quei nostri giornalisti, redattori, editori ed anche esponenti di mass media, scienza e cultura, partecipano ad alcune di quelle conferenze, ma poi stranamente, celano all’opinione pubblica i temi dei quali di è discusso… ed allora sorge spontanea la domanda: “Qual è la loro mansione, se non quella quella di riportarci tutte le loro caz…te, affinché ciascuno di noi resti impressionato e non si ribelli a quel “sistema di controllo”!!!
E’ questo ciò a cui mirano: Dominare il mondo per mezzo di una “trappola” globale, iniziando manipolando l’informazione e quindi di conseguenza l’opinione pubblica, affinché si possano governare e controllare tutte quelle masse ignoranti, tra cui per l’appunto… la nostra!!!

25 Aprile 1945: Liberati da cosa, se non da noi stessi…

Sono in pochi a sapere che la data del 25 aprile venne decisa solo quattro anni dopo e precisamente nel 1949…
La scelta cadde su quel giorno, perché era il giorno della liberazione dei partigiani delle città di Milano e Torino, ma pochi sanno che la guerra continuò ancora per qualche giorno e precisamente fino ai primi giorni di maggio.

L’hanno definita “festa della liberazione“… ma liberazione da cosa, dal fascismo forse???
Ma se in quel periodo erano tutti fascisti ed erano pochi gli italiani che avevano avuto il coraggio di ribellarsi a quel governo fascista del Duce, tanto da venire deportati o essere emarginati dalla società…
In quell’analisi, non si tiene conto delle vicissitudini italiane e di quel periodo storico, si viole esclusivamente premiare i partigiani, ma dimenticano volontariamente quanto accaduto a causa loro, mi riferisco alle vittime decedute a seguito di attentati commessi dal loro gruppo di resistenza… oppure di quel successivo periodo di fine della guerra ,che condusse – attraverso un gruppo ristretto ai partigiani – ad una insensata guerra civile, fatta di saccheggi e di violenze gratuite  da parte di quei partigiani che potremmo equiparare per condotta, ai peggiori nazisti delle SS…
Per favore quindi… non mi parlate di lotta di liberazione dai tedeschi o dal fascismo, di un momento di riscatto politico e militare della nostra nazione, di una riconquista della libertà e della democrazia!!!
Gli italiani avevano scelto il “fascismo”, ci credevano, erano esaltati nel vedere il DUX da quel balcone , ed oggi, dopo che sono trascorsi più di settant’anni, non si ha minimamente il coraggio di raccontare all’opinione pubblica quella verità scomoda e cioè, descrivere uanto accaduto realmente, senza liquidare quel periodo, quasi fosse stato un infortunio storico…
Si sa… nei successivi anni si è cercato di portare avanti una nuova costruzione della memoria, in particolare grazie alla pubblicazione di libri (scritti da social-comunisti) o sulla quella carta stampata (di quotidiani d’ispirazione cattolico-democristiana), dove si è creato uno stereotipo di quella Resistenza, divenuta con gli anni – in particolare fra gli strati meno acculturati – l’unica vera componente, che determinò la liberazione del nostro paese…
Ma se per un istante ci fermassimo a rileggere la storia o quantomeno nutrissimo riserve sulla loro fondatezza, ci accorgeremo di come una grossa parte del paese, durante il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, avesse espresso per l’ennesima volta, la propria fiducia a quel re fedifrago!!!
Monarchia o Repubblica… fu la domanda posta agli italiani con quel referendum e sappiamo bene come poco più della metà di quel 54,3% degli elettori (furono ammesse per l’occasione al voto le donne, altrimenti non si sarebbe raggiunta la maggioranza…) votò per la Repubblica, con un scarto minimo di appena due milioni di voti, decretando così la fine della Monarchia… 
Viene quindi da chiedersi: Ma come… metà degli italiani votarono per quella monarchia (la stessa che aveva permesso a Mussolini di diventare dittatore, una monarchia che nel momento del pericolo era fuggita via saccheggiando i forzieri del nostro paese),  invece di premiare i partigiani e la resistenza da essi compiuta, ad appena un anno dalla liberazione???
Quanto sopra insegna come i ricorsi storici si ripetano… 
Ad esempio vedasi quanto sta accadendo in questi giorni… e di come la paura dell’italiano di allora venga riproposta oggi, già… quel timore per tutto ciò che è il nuovo e quella desiderata riproposizione di continuità, che suona come implicita sconfessione delle istanze di rinnovamento incarnate allora dal movimento di liberazione ed oggi dai movimenti politici definiti “populisti”…
Ancora una volta, a distanza di tanti anni, le nostre forze istituzionali provano a influenzare l’opinione pubblica descrivendo quel periodo in maniera difforme, ignorando appositamente quanto accaduto e cioè che allora il nostro paese aveva molto da farsi perdonare dai vincitori, perché con se, portava le colpe non solo del fascismo, ma anche della guerra rovinosa da esso dichiarata.
Ecco perché oggi dobbiamo rivalutare quel periodo e la sua resistenza, dobbiamo guardare a tutta la vicenda che inizia con il periodo prefascista e si conclude con la guerra di liberazione e con tutte quelle migliaia di vittime decedute a causa di “giustizie sommarie” improvvisate dai tribunali militari partigiani… 
Cerchiamo prima di tutto quindi di capire, di comprendere cosa ha significato vivere in quel periodo, coglierne tutte le diversità morali e collocarle in un’epoca di guerra, imbarbarito da una violenza estrema perpetrata sulla popolazione civile, senza precedenti nell’età contemporanea… 
Il tempo della resa dei conti è finito… e il nostro Paese deve saper andare avanti, ammettendo ahimè anche le proprie colpe, che come sappiamo sono state tante!!!
Nasconderci ancora una volta… non servirà a nulla, come provare a festeggiare una liberazione che non vi è mai stata, non darà al nostro paese nuova dignità o il rispetto di coloro che oggi siedono insieme a noi come partner europei o in quanto inseriti in quella organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della difesa….
Di contro, riuscire ad ammettere i nostri errori, farà crescere le coscienze dei nostri giovani (peraltro sono gli stessi che oggi – quantomeno due su tre – non sanno minimamente cosa si stia festeggiando…), affinché gli errori d’allora, non abbiano a ripetersi… 

Ma come si può pensare di avere quale Presidente di una camera, un condannato con sentenza definitiva???

Ci vuole coraggio a chiedere al M5S di parlare con quel leader di “Forza Italia”, Silvio Berlusconi!!!
Ma come possono alcuni capigruppo di quelle forze politiche di minoranza… (perché di questo si tratta), di voler trovare un accordo sui nomi per le presidenze di Camera e Senato, come se quel loro esiguo peso elettorale, possa realmente contare ancora qualcosa…
Ad esclusione dei vincitori pentastellati e del Sig. Matteo Salvini… gli altri di quella coalizione di centro-destra, devono solo stare zitti!!!
Eccoli quindi quei lacchè insignificanti, posti lì dal “cavaliere” a rendersi ridicoli con quelle loro richieste… provano ancora una volta ad ingannarci, idealizzando il più abile truffatore d’Italia… per innalzarlo ad eroe, dimenticando però in quali modi quel signore, sia diventato ricco e potente e cioè, grazie alla politica e al raggiro…
Ma loro sono la rappresentazione esatta, di quella involuzione morale che si è ormai consolidata nel nostro paese…
Un paese senza regole e soprattutto con personaggi posti ancora lì, grazie ad un sistema elettorale truffaldino, che garantisce loro di stare seduti in quelle poltrone… 
Certo, sarebbe bastato esprimere maggiormente tutta la nostra indignazione, ed allora sì che non l’avremmo più visti… 
Ma purtroppo è andata come e andata… ed ora siamo qui ad aspettare un Presidente della Repubblica, che districhi questa matassa… 
E dire che il suo predecessore stasera si è presentato in tv per dichiarare: “sento una grande responsabilità”!!!
Chissà… debbo pensare che forse si riferisce a quanto accaduto al suo collega francese Sarcozyì… incriminato stamani per corruzione sulla vicenda Gheddafi; peraltro la stessa circostanza era stata vissuta dal nostro paese… ma chissà se da noi si riuscirà a far emergere quanto realmente accaduto o come sempre avverrà… tutto verrà definitivamente insabbiato???
Già nessuno… neppure le più alte cariche dello Stato possono essere prese a modello di riferimento? 
D’altronde basti pensare che il modello “berlusconi” viene visto da molti quale “vincente”, di chi cioè ha saputo raggiungere il successo a qualsiasi prezzo… ed il risultato di quel modello, è la società che ci ritroviamo e della quale ogni giorno ci lamentiamo!!!
Una società dove trionfa l’ipocrisia e dove i rapporti sono di fatto degenerati.
Basti guardare i rapporti tra i singoli e la collettività, per proseguire tra quelli sociali e quelli istituzionali…
Da questa disputa, la politica ha saputo ottenere il maggior profitto… da un lato ha potuto celare quella propria incapacità e nel frattempo, ha potuto compiere le proprie nefandezza!!!
Sono le stesse che hanno creato l’attuali disuguaglianze sociali, favorendo altresì quel naturale scetticismo nella giustizia e nei suoi uomini, incertezze che hanno permesso così nel tempo, d’incrementare i livelli di corruzione e di criminalità di questo paese…
E dire che ancora oggi, quegli stessi uomini sono ancora lì… che provano a imporci quel loro volere fare!!! Incredibile…

Catania è tempo di "indignarti"!!!

Dando prosecuzione all’operazione eseguita in questi giorni dalla Dia di Catania, che ha fatto luce su un sistema illegale degli appalti nei rifiuti, desideravo riprendere una nota della conferenza stampa, nella quale erano presenti i signori: Carmelo Zuccaro (procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania), Sebastiano Ardita (procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Catania), Maurizio Calvino (capo del Secondo Reparto della Direzione Investigativa Antimafia), Renato Panvino (capocentro della Direzione Investigativa Antimafia di Catania), Fabio Regolo (sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Catania), Alessandra Tasciotti (sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Catania).
Ciò che m’interessa portare in evidenza è una parola espressa in quella sede e cioè: “INDIGNAZIONE”!!!
Sì, è ovvio che alla parola “indignazione” dovranno seguire come sempre… non meri discorsi di facciata, ma azioni decise di contrasto dell’autorità giudiziaria e degli organi di polizia che con l’autorità giudiziaria collaborano, per far fronte ad un fenomeno che coinvolge e interessa sempre più i servizi pubblici fondamentali di questa nostra città… 
Circostanze quest’ultime, che evidenziano di turbare la regolarità del quieto vivere, la qualità della vita dei suoi concittadini, non meno di altri delitti di strada…
Ecco è tempo quindi che ci si “indigni” di fronte a fatti del genere!!!
E’ questa la parola utilizzata dal Procuratore della Repubblica, Carmelo Zuccaro, che riassume perfettamente quanto dovrebbe accadere in questa città… e dove, un importante ausilio deve essere dato da quella parte considerevole rappresentata dal giornalismo “illuminato” e mi permetto d’aggiungere, da tutti quei cosiddetti “free lance”, che come il sottoscritto, si fanno portavoce con i loro post, di quell’indignazione, manifestando con puntuale occasione, tutto il proprio dissenso, per ciò che rappresenta corruzione e malaffare… 
Mi permetto quindi di riprendere un passaggio fondamentale dell’intervista: “Ecco perché, che al di là dell’erudizione della norma, poco conta in questo momento se si tratta di corruzione per atto contrario, per atto dovuto, se si tratta di concussione, induzione in debita e quindi 318, 319 o 319 quater… questi, sono problemi da risolversi nelle aule di giustizia, ora è tempo di far comprendere ai cittadini, quanto è accaduto, i fatti accertati, far capire loro il disvalore penale della condotta, che va molto oltre quello della pena edditale, gravissima, peraltro disegnata dal legislatore nel codice penale, il disvalore maggiore… sì esattamente quello che dichiarava sopra il Procuratore, deve essere “l’indignazione” di fronte a questi fenomeni!!!”.
Bisogna rivolgere quindi ogni nostra azione ad una nuova platea, non bisogna parlare d’altronde a chi possiede già un futuro assicurato, ma tutti noi, dobbiamo rivolgere ogni nostra parola ai giovani di questa terra, ai nostri figli, ai nipoti, a quanti tra loro vorrebbero che quei propri titoli di studio, servissero a contribuire per far crescere la propria città, il loro paese, questa loro terra… e per far ciò, contano esclusivamente sui propri sacrifici, orgogliosi di mettere al primo posto la propria dignità… per metterla al servizio del proprio paese, sperando magari di poter avere un futuro migliore dei propri genitori!!!
E’ tempo quindi che quei “ladri di futuro” vengano imputati alle loro responsabilità, per poter lasciare spazio a coloro che il loro futuro, hanno deciso di scriverselo da soli, costruendolo giorno per giorno, attraverso i propri sacrifici…

Eugenio Scalfari: Sei Scaduto!!!

Ho sempre odiato le persone che rinnegano… possano quest’ultime essere state persone bene, oppure abituali affiliati delinquenti, di quelle note associazioni criminali che, appena arrestati… si pentono!!!
L’aver posto sullo stesso piano entrambi, vi fa comprendere come mi è insopportabile ascoltare dal vivo alcune dichiarazioni e dopo pochi giorni, sentirle stravolgerle completamente per rientrare in quei “ranghi” nei quali sì è stati per anni a servizio!!!
Ecco, è il caso del giornalista , scrittore e fondatore del quotidiano “La Repubblica”, che durante la trasmissione serale di giorno 6 su La7, ha dichiarato: “Di Maio ha dimostrato un’intelligenza politica notevole, perché di fatto il Movimento è diventato un partito. Lui addirittura ha steso la lista dei ministri e l’ha voluta portare al Quirinale“… aggiungendo inoltre che “facendo un’alleanza con il Pd non è che ci sono due partiti, diventa un unico partito, Di Maio è il grande partito della sinistra moderna. Allora la faccenda cambia, se lui diventa la sinistra italiana voterò per questo partito“.
Debbo dire che il sottoscritto, sentendo queste parole è rimasto molto sorpreso… visto che alcuni mesi fa, lo stesso, aveva dichiarato di preferire Berlusconi a Di Maio…

Posso garantirvi comunque che lo stupore è stato solo momentaneo, anzi, ho pensato tra me… “vedrai… domani ritratterà tutto… ” e difatti. così è stato… 

Infatti in queste ore ha dichiarato “il mio era soltanto uno scherzo”… già, con un paese a rischio di “guerra civile”… il Dott. Scalfari si mette a fare il buf…, come se di “clown” in questo paese non ne avessimo già abbastanza!!!

Ed allora ha voluto spiegare quella sua provocazione: “Qual è stata a questo punto la mia tesi ovviamente grottesca? Data questa disparità di forze tra Renzi e Di Maio, visto che Di Maio ha ormai trasformato il Movimento in un partito con tutto ciò che ne consegue e che M5S è pieno di aderenti che dal Pd sono usciti ma sono rimasti di sinistra, Di Maio dovrebbe diventare anch’egli di sinistra e unirsi al Pd assumendone il nome: un grande partito di sinistra democratica il quale rappresenterebbe metà del Paese e del Parlamento”.
La verità purtroppo è un altra…
Cosa si può pretendere da un giornalista che nel corso della propria vita è passato da esperienze giornalistiche di estrema destra alla sinistra: difatti, dopo aver iniziato a fare il giornalista con “Roma Fascista” (organo ufficiale del Gruppo Universitario Fascista) ed aver collaborato negli anni successivi con riviste e periodici legati al fascismo (vedasi “Nuovo Occidente“) divenne caporedattore…
Dopo di che, partecipa all’atto di fondazione del Partito Radicale e diventa direttore de L’Espresso, per passare successivamente con il Partito socialista…
Ora da quanto sopra, si può comprendere benissimo di come a seconda del vento, abbia girato la bandiera…… e non mi meraviglio quindi di quest’ultimo suo dietro front… d’altronde ci ha già abituato; come dimenticare ad esempio la lettera aperta a l’Espresso contro il commissario Luigi Calabresi che soltanto dopo 45 anni, ammise “d’aver commesso un errore“, oppure quelle sue interviste con papa Francesco, che hanno causato per due volte la smentita da parte della sala stampa vaticana… 
Ed ora cosa fa… ritorna sui suoi passi e suggerisce (da ciò si comprende quale libertà d’ingegno possieda quest’uomo…) un nuovo governo Gentiloni, sì… per altri sei mesi o un anno, affinché questo nuovo parlamento, compia una nuova legge elettorale… che permetta ovviamente al M5stelle di crollare e al Pd di crescere.. (ah si dimenticavo… perché nel frattempo, dopo aver girovagato tra vari partiti… ha avuto il tempo di diventare di sinistra… sempre per evidenziare quella coerenza finora espressa…), affinché si possa recuperare quel divario attualmente emerso con queste ultime elezioni!!!
Per cui, riprendendo nuovamente quelle sue frasi scherzose:Definire il M5S un grande partito della sinistra moderna era solo uno scherzo provocatorio” – “Continuerò a votare Pd” – “M5S grande partito di sinistra? Era solo uno scherzo”, mi ha fatto comprendere come, la vecchiaia rappresenti di fatto il compimento della vita, già… l’ultimo atto di una commedia”!!!
Provo oggi per quel direttore una frase scritta da Albert Camus che gli s’addice perfettamente: Invecchiare significa passare dalla passione alla compassione…

Musumeci: Silenzio… parla Totò Cuffaro!!!

Riprendendo quanto avevo scritto alcuni giorni fa su un articolo della “Repubblica.it” (sul candidato Presidente del centrodestra Nello Musumeci), oggi ritroviamo un nuovo articolo intitolato – “Cuffaro spiazza Musumeci: Gli ‘impresentabili’ li conosce bene“!!!
Ora, tralasciando di entrare nei meriti di quelle cosiddette “Liste pulite” di cui mi auguro si possa sapere qualcosa da parte della Commissione nazionale Antimafia”, prima delle elezioni… mi chiedo se sia il caso che un soggetto (interdetto per associazione mafiosa, se pur con la pena scontata…), qual’è l’ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro, possa oggi presentarsi a noi, quale paladino della legalità e discutere d’eventuali “impresentabili” all’interno di quelle liste siciliane, legate al candidato di centrodestra… 
Ecco quindi esprimersi il pensiero di quei suoi amici, che a mezzo sms gli scrivono: “ma questo Musumeci come ragiona? Che fa, solo oggi si sveglia e dice che non conosceva gli impresentabili? Ma se è da mesi che si discute di nomi e liste con Micciché? Ora non li conosce? Incredibile…”
Si verrebbe da chiedere… ma durante le sue elezioni da chi era sostenuto??? Ah… vero, sappiamo la risposta!!! 
A chi gli chiede se sosterrà Musumeci risponde: “Io sono fuori dai giochi… e meno male che non potrò votare perché interdetto. Questo Musumeci non sarebbe stato il mio candidato, troppo a destra, brava persona per carità, ma si porta dietro il marchio indelebile del suo passato”!!!
Minchia… se il marchio che si porta dietro, è quello di essere stato una “brava persona”… lascio immaginare chi non lo è stato affatto affatto, in quel suo passato!!!,  
Ed in famiglia come si vota: la moglie a suo dire… voterà Roberto Lagalla (dovrebbe far parte degli assessori dell’eventuale Presidente Musumeci…), mentre la figlia voterà certamente per il centrodestra… egli non lo avrebbe fatto, aggiunge “forse” e certo poteva parlare male del suo caro amico “Cavaliere”???
 Anzi riprendendo dichiara: “Anche il mio amico Berlusconi con quel Salvini che spadroneggia… vederlo lì in questi giorni nella mia Agrigento… mi fa ribollire il sangue”!!!
Al sottoscritto fa incazzare di più aver letto la storia sul cavaliere e le stragi del 92-93, che lo vede insieme all’amico Marcello Dell’Utri indagato dalla Procura di Firenze quale possibile mandante… stragi come si sa attribuite alla mafia, senza che questa certamente centrasse qualcosa… cosa ne può sapere di musei “cosanostra” e difatti l’ex Boss Toto Riina ( basti vedere i video su youtube…),  si è sempre dichiarato estraneo su quella circostanza!!!
Ma si sa da noi si cercano sempre alibi… in quel caso la mafia ed oggi si attribuisce l’inchiesta a giudici che vogliono colpire ad orologeria l’ex Presidente del Consiglio…
Infatti, anche l’ex Governatore alla domanda risponde: “Puntuale, come sempre…. Ma siete ancora convinti che queste storie lo penalizzino? Non credo proprio. Qui… come in Italia funziona al contrario. La gente lo capisce e non gli volta le spalle”!!!
Convinto lui…  il sottoscritto ha smesso di votare il partito del Cavaliere da un bel po’… ed a scanso di equivoci… gli ho anche inviato una raccomandata ad Arcore, comunicandogli quanto pensavo, ovviamente, con ricevuta di ritorno,  affinché qualcuno successivamente non negasse questa mia affermazione!!! 
Ed infine le sue previsioni per giorno 5 Novembre: “Io alla sofisticatezza del voto disgiunto non credo e alla fine credo che Cancelleri non la spunterà. Anche perché a sinistra Fabrizio Micari è trainato comunque dalle liste, da quella di Salvatore Cardinale in particolare, e una buona affermazione la avrà. Vincerà Musumeci, prevedo. E non è quello che mi sarei augurato per la mia Sicilia”.
No certo…, sappiamo bene infatti cosa Lei ci avrebbe augurato!!!
Ma per fortuna quello è il passato ed oggi la scelta sarà tra due candidati, entrambi onesti e certamente non influenzabili da eventuali soggetti terzi e neppure da quei prossimi candidati nominati: si perché vede, ciascuno di essi, farà di tutto per salvaguardare quella propria poltrona all’interno di “Palazzo d’Orleans” e difficilmente si farà influenzare da possibili decisioni di partito o di quei suoi leader!!!
Per cui, le faccio una rima: con Musumeci o Cancelleri vedrà… la Sicilia si ripulirà!!! 

Vota "Siciliano"!!!

Il mio caro amico Filippo Termini da Palermo, mi ha inviato una nota indirizzata a “Siciliani liberi” da parte di un funzionario del governo catalano, Jaume Forés i Llasat, psicólogo social, nonché esponente di ERC “Esquerra Republicana Catalana“, nella quale rappresenta il punto di vista dei catalani, nelle circostanze che l’hanno visti coinvolti alcuni giorni fa… 
Il testo della lettera è in castigliano e seppure con qualche svarione ortografico (dettato dalla premura) e qualche inevitabile contaminazione con il catalano è stata tradotta in italiano dagli amici di “Siciliani Liberi“.
Mi permetto di riproporla nel mio blog, perché da essa si comprende la grande emozione e soprattutto la voglia d’essere aiutati e soprattutto ascoltati in un momento così drammatico…
Ecco la nota:
I fatti che viviamo oggi, 1 ottobre 2017, hanno la loro origine nell’occupazione da parte delle truppe borboniche castigliane nel 1714. 
In questa data la Catalogna perse il proprio Stato (costituzione, Parlamento, moneta, esercito, entrate, etc.). 
Da allora la Catalogna ha proclamato la propria indipendenza negli anni 1872, 1931 e 1934. 
Si è anche tentato di riformare in senso federale lo Stato spagnolo..
Nell’anno 2010 la Corte Costituzionale, dietro proposta del Partito Popolare, ha dichiarato incostituzionale parti centrali dello Statuto di Autonomia del 2006 che già si considerano modeste da parte del popolo catalano. 
Questo fatto fu il detonatore da cui ebbe inizio il processo d’indipendenza per la Catalogna. 
Dal 2010 ad ora, le mobilitazioni del popolo catalano hanno superato regolarmente il milione e mezzo di persone, cifra mai vista in Europa per reclamare le aspirazioni della Catalogna.
Parallelamente il governo Spagnolo e la Corte Costituzionale, hanno tentato di annullare le leggi del Parlamento catalano che favorivano la protezione delle persone a rischio di povertà, per evitare i tagli di luce, acqua, gas, alle persone indigenti, per evitare gli sfratti, operando lper l’uguaglianza di tutti gli uomini e donne, per proteggere la salute e l’ambiente, per favorire la ricerca scientifica, etc… 
Quanto sopra è ciò che tenta di bloccare il governo Spagnolo.
Il Governo e il Parlamento della Catalogna, sorti dalle elezioni del 27 settembre del 2015, dispongono di un’amplissima maggioranza parlamentare così come più di 800 Comuni dei 949 Comuni della Catalogna. 
Ha onorato quella sua promessa elettorale, approvando la legge del referendum, della transizione giuridica e della creazione della nuova repubblica.
Questa campagna per il referendum è differente da quanto fatto rispettivamente dal Canada o dalla Gran Bretagna.
La campagna del Referendum per l’autodeterminazione della Catalogna, ha vissuto attacchi ai diritti fondamentali da parte del Governo spagnolo. 
Ciò si può sintetizzare con l’intenzione di proibire il diritto al voto, del diritto di riunione, del diritto di informazione, diritto di pubblicazione, diritto a internet, etc…
Un momento chiave è stato quando la Guardia Civile, giorno 20 Settembre c.a. irruppe in differenti Ministeri del Governo della Catalogna, arrestando 16 alte cariche e richiedendo tutto il materiale del Governo della Catalogna. 
A partire da questo momento la reazione della popolazione della Catalogna è stata impressionante. 
Dai pompieri alla comunità universitaria, dai datori di lavoro ai sindacati, dagli organi professionali, hanno spiegato che non si sta soltanto facendo un referendum per l’indipendenza della Catalogna e la giustizia sociale, ma che in gioco vi sono fondamentali diritti di democrazia.
Il blocco trasversale ideologico, di classe, religione, formazione, etc… evidenzia la chiara manifestazione della “Rivoluzione dei sorrisi”.
Il primo giorno difatti, è stato un giorno storico e sublime… 
Nonostante le minacce e aggressioni da parte della polizia spagnola e la guardia civile, la gente è andata a votare in forma massiccia ai collegi elettorali. 
La popolazione della Catalogna ha dimostrato un grande coraggio, una solidarietà e una integrità ammirevole, ci hanno colpito e abbiamo subito, volevano mettere terrore e abbiamo subito, volevano impedire il referendum con forza e abbiamo votato, per il coraggio della gente, delle istituzioni che ci rappresentano, tutti insieme abbiamo fatto sì che l’impossibile fosse possibile…
Nel sua affannosa repressione, lo Stato spagnolo è entrato in 90 sedi elettorali tra le 2300 esistenti, sequestrando le urne e aggredendo più di 800 persone, secondo quanto riportato dalle informazioni dei centri di soccorso.
Nella mia figura di rappresentante dell’Amministrazione e di visitatore ufficiale internazionale accreditato dal Governo (Francesco Marsala), abbiamo potuto dare testimonianza delle lunghe code per votare nel collegio elettorale, in molte occasioni sotto la pioggia, allo scoperto, espulsi dagli agenti in borghese della polizia spagnola, preoccupati per le possibili cariche della polizia in cui si tenevamo la rappresentanza dei seggi e nello stesso tempo, guardavamo con emozione le persone che tentavano di votare per l’indipendenza della loro Nazione, con la massima allegria ed una grande unione per riconquistare la libertà.
Questa è una Nazione che lotta per la costruzione di una nuova Repubblica, per la giustizia sociale e per la democrazia e che diffida di una “democrazia” che persegue e incarcera chi esercita il diritto di voto…
Speriamo che la comunità internazionale rispetti i risultati del referendum e sanzioni come giusto che sia, lo Stato spagnolo per la sua violazione dei diritti fondamentali e per l’aggressione indiscriminata della propria popolazione.
Speriamo che presto possiamo celebrare il riconoscimento internazionale della nuova Repubblica di Catalogna.
Jaume Forés i Llasat


Articulo dirigido a “Siciliani Liberi”





A volte ritornano…???

Oh… noooo!!! 
Disgraziatamente ritornano sempre… 
Sono come quegli zombi della serie televisiva ” The Walkig Dead”, già…non muoiono mai!!!
E difatti i nostri politici… quelli del recente passato stanno ritornando e se non tornano essi… ecco giungere in loro sostegno “la famiglia”, già, quegli inutili figli, generi e familiari vari ….
D’altronde se fosse stato per loro, non avrebbero mai voluto andarsene da quel palazzone, ma il raggiungimento dell’età avanzata, motivi di salute, ma soprattutto quelle inchieste delle procure nazionali, che li ha visti coinvolti, hanno costretto molti di essi, a dover abbandonare quelle poltrone da “onorevoli”…
Certo, chiamarli “onorevoli”dopo quanto compiuto è veramente assurdo, ma la circostanza più paradossale è sapere che molti di essi, stiano ancora seduti lì in parlamento… come se nulla fosse!!!
“DISONOREVOLI”, ecco questo sarebbe il termine più adatto per loro, considerando quanto immorali, indegne ed indecorose, siano state quelle loro azioni!!!
Ecco quindi che, avuto il sentore di nuove elezioni, hanno iniziato a scaldare i motori e sono nuovamente pronti per la griglia di partenza…
Ognuno di loro starà pensando: nessuno più si ricorderà di quelle inchieste, d’altronde quanti favori ho fatto nella mia vita e loro ( ed i loro familiari…) mi devono essere riconoscenti per la vita…
Eccoli quindi nuovamente in pista, sempre più visibili… Alcuni appoggiano l’amico di turno, altri si presentano all’interno di liste civiche ed altri ancora, richiedono un posto a quel loro ex partito, avendo dimostrato in questi anni la propria fedeltà, non avendo mai “tradito” e soprattutto avendo protetto tutti e quei compromessi che hanno permesso loro di concludere interessanti “affari”, il più delle volte illegali…
Li stiamo vedendo in questi giorni, parlare, discutere, criticare e dare proposte…
C’è chi si da un tono da padre della repubblica, chi vorrebbe elevarsi a intellettuale in un paese profondamente ignorante e chi ancora crede di far valere le proprie qualità filosofiche, dando suggerimenti su come risolvere i problemi sociali, ed infine i peggiori, quelli che per sviare le proprie strategie politiche dichiarano di voler ancora attendere, prima di pensare di rientrare per dare una mano a questo nostro paese, avendo compreso quante difficoltà ha oggi la nostra politica, i suoi partiti e soprattutto i suoi interlocutori…
La verità in fondo, è che ognuno di essi spera di rivedersi in Parlamento!!!
Stanno ritornando, disgraziatamente è così, ma speriamo che almeno questa volta la maggior parte degli italiani – una volta ricontattati da questi individui – ricordino o quantomeno sappiano scindere, quegli uomini, dalla funzione politica ai tempi occupata, riconoscendo in maniera coerente, quanto ciascuno di essi abbia fatto per questo paese e valutando in maniera obbiettiva, ogni loro azioni, in particolare quando quelle… sono state considerate inqualificabili!!!   
Sì, a volte ritornano… e state certi che se darete loro nuovamente fiducia, se pensate nuovamente di votarli (loro o i loro referenti collusi…), sappiate che ognuno di essi, ripeterà nuovamente ciascuna di quelle azioni infamanti e disdicevoli a suo tempo commesse… proprio quando gli avevate concesso la vostra fiducia…
Ricordate… “errare è umano, ma perseverare è diabolico”!!!

2 Giugno: festeggiamo questa Repubblica fondata sull’illegalità!!!

C’è una cosa che più di tutte mi da il voltastomaco…

E’ vedere questa ipocrisia nelle facce dei nostri governanti… 
Si presentano dinnanzi alle televisioni nazionali, per propagandare se stessi, simulando di voler esprimere alti valori morali… di cui propriamente manca la nostra democrazia e dove proprio essi, ne rappresentano la personificazione…
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”..
L’articolo 1 fissa in modo solenne il risultato del referendum del 2 giugno 1946: l’Italia è una Repubblica!!!
Ditemi, in quelle due frasi, che cos’è manca…???
Entrambe le condizioni!!!
Nella repubblica la sovranità, come ribadito nel secondo comma dell’art.1, appartiene al popolo, in nome del quale si legifera e si giudica senza che nessuno sia posto al di sopra della legge!!!
Mi sembra di poter dire… che quanto avviene nel nostro paese… è precisamente tutto l’opposto!!!
Infatti, se analizziamo i tratti caratteristici successivi, troviamo:

  • L’elettività…
  • La temporaneità delle cariche pubbliche…
  • L’accesso ad esse non avviene per ereditarietà e per appartenenza dinastica, ma, appunto, per elezione, e la durata in carica non può mai essere vitalizia (se si esclude il caso particolare dei pochi senatori a vita) ma limitata ad un tempo fissato dalla legge, si tratti del Sindaco di un piccolo Comune o del Presidente della Repubblica.

Ora nuovamente, dopo aver letto quanto sopra, ditemi… cosa c’è che non va???
TUTTO!!! 
In ognuno di quei comma, si ripete quel principio, che ciascuno di quegli uomini e donne… fa di questo nostro paese… ciò che vuole!!!
Difatti sono generazioni che, prima i padri, poi i figli ed oggi nipoti… si trasmettono quelle poltrone… sono anni che sono seduti lì e da lì… purtroppo, non se ne vanno… neppure se indagati o condannati!!!
Sono sempre la, in quel palazzone… vivono questo nostro “Stato” come un patrimonio familiare e dinastico, da poter trasmettere ereditariamente… quasi fosse un bene di loro proprietà e non della nostra “repubblica”…
Per cui, invece di sentirsi in quel ruolo “provvisorio” quali nostri servitori, questi signori si sono appropriati, diventando di fatto “proprietari”… chissà, forse gli tocca veramente per diritto, se non divino… quantomeno giuridico… già, avendo da sempre seduto in quelle poltrone, simpotrebbe configurare una forza di “usucapione” e quindi esserne legittimati…😅😅😅😅😅!!!
La chiamano festa della repubblica… ma ciò contrasta con la desinenza della sua parola stessa “res publica”, per l’appunto… una cosa di tutti!!!
Qui da noi invece è diventata una cosa per pochi “eletti”… che neppure sono eletti democraticamente… ma solo grazie alle scelte del partito!!! 
È chiaro quindi che, quel ruolo a loro affidato dal popolo, non può essere esercitato in forma arbitraria o quantomeno serve a varare provvedimenti a favore dei propri partiti o degli amici, grazie a leggi ad personam, per come abbiamo visto accadere in questi anni!!!

Ad esempio, l’aver tolto la sovranità popolare del diritto di voto… non potendo così più scegliere, chi si vuole al governo e chi no, rappresenta perfettamente il paese in cui viviamo; il partito decide per noi… se poi che tra quei soggetti ci sono corrotti, lestofanti, escort… e quant’altro, ecco che questo… non ha alcuna importanza.

L’hanno chiamata “democrazia rappresentativa” ed è diversa da quella cosiddetta “democrazia diretta”, proprio perché a noi, non viene data la possibilità di modificare quella casta “dinastica”… che  come dicevo prima, va tramandata da padre in figlio…
Noi siamo differenti da tutti gli altri paesi nel mondo, almeno quelli delle grandi democrazie moderne, il cittadino lì è rappresentato dagli eletti, qui da noi (paese modernissimo…) è peggiore di quei paesi dove vige la dittatura…
Ma d’altronde possiamo parlare quanto vogliamo… ma non cambierà nulla, perché delle nostre decisioni, loro, se ne fottono!!!
Ed allora eccoli festeggiare questo 2 giugno, il 71° anniversario della Repubblica Italiana… 
Ci sono tutti, dal Presidente ai tanti ministri, insieme alle massime autorità dello Stato… 
In molti comunque hanno preferito tenersi lontano da questa celebrazione, “Noi non facciamo le comparse, in questo Paese, c’è davvero poco da festeggiare con i prefetti che stanno riempendo l’Italia di immigrati”, è quanto ha detto il premier della lega Salvini…
Il sottoscritto si permette d’aggiungere: come si può pensare di festeggiare un paese, quando i suoi uomini (e donne) rappresentanti delle nostre istituzioni, vengono di volta in volta indagati, in quanto coinvolti dalle procure nazionali!!!
Ditemi, cosa dobbiamo festeggiare… la corruzione presente,le collusioni praticate a tutti i livelli, il clientelismo, lo scambio di voti presso effettuato presso quelle segreterie politiche, l’abuso di potere e cosa dire ancora dei livelli di corruzione presso le PA, ormai siamo diventati esperti di terminologie d’uso comune come peculato, concussione, abuso d’ufficio, malversazione, truffe ai danni dello Stato (o dell’Unione Europea), turbativa di gare e concorsi pubblici, mazzette e giro di tangenti… 
Ed allora, chiedo a questi “signori” delle Istituzioni… come pensano di difendersi dagli attacchi in corso da parte di un gran numero consistente di cittadini, che ormai hanno deciso di non credere più nella politica ed in quei suoi uomini??? 
Quale risposta si suole dare a questi cittadini, quando la scena che viene presentata loro ogni giorno… è questa??? 
Non c’è momento in cui i nostri media, non portano in evidenza nuove indagini o la promozione di leggi irrispettose e inique, di codici etici violati e di autorità di controllo e commissioni varie (corruzione e antimafia), che scalfiscono solo in superficie… il dilatare di questi fenomeni…

Si sta cercando ancora una volta… di nascondere la polvere sotto il tappetto, ma ormai di spazio… non c’è ne più!!!

Basta con i soliti slogan… o ancor più chiaramente, con quelle solite cazzate politiche…
Basta millantare riduzione di tasse, tagli di spesa, fantastiche iniziative che dovrebbero far ripartire il paese, quando sappiamo bene che, se andiamo avanti di questo passo, non avremo più nulla…
E’ tempo che questi personaggi inconcludenti e inutili, si facciano da parte… la drammaticità attuale della crisi economica nazionale impone oggi delle riflessioni coraggiose che non possiamo più rimandare…
Per cui, data l’attuale consapevolezza sulla impreparazione di questa attuale classe dirigente (sia pubblica, che privata), ditemi… come possiamo affidarci ancora a queste persone?
Ma forse ha detto bene Roberto Benigni, questi sono soggetti non vanno accusati… ma discolpati… 
D’altronde la politica non è “l’unico mestiere in cui è richiesto di non saper saper far nulla”???

PRINCIPIANTI!!!

Sono anni che vado tentanto di dare il mio piccolo contributo alla legalità…
Le motivazioni vanno ricercate in quell’intreccio morale tra ispirazioni di libertà e sentimenti di giustizia, che da sempre mi hanno diversificato… 
Ho sperato infatti che facendo sempre il proprio dovere, avessi potuto dimostrare –non tanto agli altri– ma a me stesso, che quanto stessi compiendo fosse giusto!!!
Gli anni sono trascorsi ed oggi fermandomi un istante a riflettere… mi ritrovo da solo a valutare quel minuscolo contributo dato…
Ho l’impressione che l’estenuante sostegno dato, sia servito solo in minima parte a modificare questo nostro sistema colluso!
La frustrazione nel vedere come il sistema giuridico affronti le problematiche esposte, mi ha fatto comprendere che il contesto nel quale vivo è esclusivamente illusorio e che quell’impronta indelebile volta a comunicare un richiesta di sostegno… si sia scontrata con un muro di gomma che non vuole esser importunato…
La lotta tanto proclamata da questi “paladini della legalità, potrei paragonarli a quelli di una chimera, sì proprio a quell’immagine di mostro mitologico, dove forza e codardia s’incontrano e si scontrano…
Infatti, mentre la testa ed il corpo sono del leone, simbolo di virtù e di qualità positive… forza, maestosità, coraggio e dove, l’identificazione ad esso, produce significati metaforici quali “l’esser coraggiosi come un leone… ” o il “dominare con forza il territorio…“, di contro lo stesso mostro, presenta nella propria struttura fisica, delle parti di altri animali… quali la testa di una capra (io la considererei più di una pecora…) e la coda di un serpente (incarnazione di quel male… paragonabile oggi a quell’associazione mafiosa che tenta in ogni modo d’indebolire l’animo umano…) che, attraverso la rinascita periodica della sua pelle, si rende disponibile a continui mutamenti, che la rendono nel tempo disponibile ai rinnovamenti…
La speranza di coloro che tentano di combatterla… è racchiusa in quel vano tentativo  di tagliarle la testa o in questo caso la coda… che ogni volta però… riesce a ricrescere più forte di prima…
Ogni giorno assistiamo quanto avviene intorno a noi: arresti di centinaia di uomini e donne, associati alla criminalità organizzata e adesso trattenuti in quei penitenziari strapieni a causa proprio dei molteplici reati commessi…
A quanti sopra, si sommano coloro che facevano parte delle istituzioni, ex uomini e donne dello Stato… magistrati, funzionari, dirigenti, dipendenti e politici, che si sono svenduti… accrescendo con le loro azioni, l’innalzamento di quei livelli di corruzione e collusione…
E’ passata la prima, seconda e terza repubblica… abbiamo avuto tangentopoli, le stragi di Palermo, le inchieste sui grandi lavori, ma alla fine sembra che di quel sistema nulla sia cambiato, anzi si è ancor più ampliato e ramificato…
E dire che quand’ero giovane credevo che qualcosa sarebbe cambiato, mi sembrava di riuscire di esser artefice di quel rinnovamento, di poter assaporare quel desiderato cambiamento… ed avrei voluto ringraziarli tutti quei professionisti delle Istituzioni (già li avrei abbracciati uno ad uno…) che grazie a quel coraggio dimostrato ed una dedizione e passione incondizionata, stavano portando avanti quella radicale trasformazione…
Si questo era quello che credevo allora… ma oggi ahimè… mi sono ricreduto!!!
Altro che professionisti della legalità… questi (o meglio la maggior parte di essi ) sono dei “principianti”!!!
Ho compreso tardi come bisognava purtroppo diffidare di questi rappresentanti… perché in essi (o in una parte di essi…), non vi erano quei presupposti, veri principi di giustizia e di legalità…
Era la conferma che nel nostro paese, vi è un momento in cui anche i poteri si arrestano… poiché dovrebbero perseguitare coloro, che di fatto, ne sono stati artefici…

Peccato però… avevamo avuto la possibilità di cambiarlo in meglio questo paese… in particolare questa mia terra, ed invece si è scelto di proseguire, ingannando la maggior parte di noi cittadini…
Già… nessuno tra loro che è venuto a dirci cosa realmente stava accadendo; ognuno di loro, ha barattato quel proprio silenzio per una poltrona e come si dice a poker… a preferito “passar di mano”.

Volevo cambiarlo in meglio questo paese, speravo che tutti coloro che avevano dato la vita per questa terra fossero orgogliosi… di me, di voi, di noi tutti… sapendo che il loro sacrificio non fosse stato invano…
Oggi bensì ripensando a loro, presumo come si sentano traditi!!!
Immagino come osservandoci da lassù… abbiano compreso quanto poco sia cambiata questa nostra regione (con livelli di corruzione che in questi vent’anni non sono diminuiti… ma aumentati) e chissà se ora, di quella loro scelta… non si siano pentiti…
E’ vero… c’è gente che crede ancora di cambiarla questa terra… poche persone… per bene, ma ci sono!!!
Ed è a queste “ultime” che mi rivolgo…
Perché non ha importanza quanto tempo ancora ci vorrà, forse io stesso quel giorno… non ci sarò a festeggiare, ma c’è un desiderio che più di tutti vorrei… oggi per allora: credere che alla fine… ne era valsa la pena!!!

I°, II°, III°… ma questa è oggi una Repubblica???

Sentiamo sempre parlare in  certe trasmissioni televisive o radiofoniche, di prima, seconda o terza repubblica, senza poter capire, in quale nuova repubblica oggi ci troviamo…
Gli attuali politici, fanno a gara per screditare i loro predecessori… ed i giornalisti, su questo argomento, trovano un terreno fertile per inserirsi…
Il problema, è che abbiamo cercato di superare la prima con la seconda, e quindi, la seconda con la terza… ma di differenze sostanziali, neanche a parlarne… sembrano tutte eguali!!!
Corruzione, malaffare, scambio di voti, raccomandazioni, sono lì come sempre, non è cambiato nulla…
Ognuno di loro, cerca di salvaguardare la propria posizione, restano lì incollati con l’Attack a quella sedia, combattono in tutti i modi per non farsela portare via… 
Una continua lotta, cui i partecipanti, ognuno a modo loro, cerca di infierire con quanti tentano di prenderne il loro posto, ed ecco quindi l’invio di segnalazioni, denunce, contro chi si mette di traverso!!!
Passano gli anni, e quei nomi si sono riciclati, alcuni rinnovati, molti altri sono cambiati… ma la politica è rimasta sempre la stessa!!!
Il mondo (in particolare quello finanziario economico) è invece cambiato e non ha più atteso, le nostre incapacità di reggere a quella velocità…
Una cosa è certa… come dice un ns. detto siciliano “chiamela comu voi… sempre cucuzza è“!!!
Quindi, se oggi siamo giunti alla terza, quarta, quinta, ecc… repubblica non so dirlo…, ciò di cui però sono certo, è che nulla finora è stato fatto per cambiare in meglio!!!
Infatti, ricordate… una volta c’era tangentopoli, ed oggi, dopo tutto quel tempo passato, il mondo delle tangenti, ha mostrato essere ancora più ramificato e con una percentuale di partecipanti intorno al 90%.  
I nostri politici si sono salvati, creano leggi at personam, per poter conservare il proprio posto e tramandarlo direttamente ai loro figli, senza passare dalle cosiddette preferenze popolari, basti guardare i personaggi seduti all’interno della camera del Senato… gli stessi da quarant’anni!!!
Abbiamo poi dovuto subire, una serie di leggi (per non voler dire “porcellonate”) che hanno permesso a quel sistema di blindarsi, di limitare quel possibile ingresso ad altri soggetti, continuano in quella correità, fatta d’amicizia, di favoritismi, di raccomandazioni e di complicità…
Quanto sopra, era destinato ad un sistema politico, che avrebbe dovuto garantire, alternativamente, a sole due coalizioni la governabilità, mentre di fatto, quanto è stato successivamente realizzato, è un confusionario mix di partiti e di uomini, che traslano, a seconda dei benefici personali che possono più o meno ottenere, personaggi che fluttuano da destra a sinistra, come fossero trasportati dalle onde…
Per cui, il quesito che oggi dobbiamo porci… non è quindi a quale repubblica siamo giunti…???
Ma la risposta che interessa… è se questo attuale governo, rappresenta realmente quella democratica Repubblica, cui da sempre… noi aspiriamo!!!
Le repubbliche vengono create dalla virtù, dallo spirito pubblico e dall’intelligenza dei cittadini. Esse falliscono quando i saggi vengono banditi perché osano essere onesti, mentre gli sconsiderati vengono premiati, perché adulano la gente, in modo da poterla successivamente tradire!!!