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Il potere di un gesto: da Ponzio Pilato a Papa Leone XIV

Stamattina, navigando in rete, mi sono imbattuto in un articolo che mi ha colpito profondamente.

Parlava della vita di Ponzio Pilato e, prendendo spunto da quella storia, ho riflettuto sul peso inimmaginabile che un singolo gesto può avere sul destino dell’umanità.

Non ho potuto evitare di notare quanto questo mio ragionamento si legasse perfettamente a ciò che scrivevo ieri sul potere di Papa Leone XIV.

Perché le scelte di un uomo, spesso compiute senza comprenderne le conseguenze, possono cambiare il corso del mondo intero.

Ponzio Pilato si lavò le mani, credendo di liberarsi da una decisione scomoda. Eppure, in quel momento, senza rendersene conto, stava firmando la condanna dell’Impero Romano come potenza dominante.

Un gesto di vigliaccheria, una delega di responsabilità: eppure quel “non è colpa mia” ha permesso la nascita di una forza spirituale che, secoli dopo, avrebbe plasmato l’Europa e il mondo. Oggi, quella stessa forza conta tre miliardi di fedeli. E il Papa ne è la guida.

Ieri mi chiedevo: perché Papa Leone XIV, con tutto il suo potere spirituale, non alza la voce con la stessa forza con cui potrebbe farlo? Perché, come Pilato, sembra a volte lavarsi le mani di fronte alle tragedie del nostro tempo?

La storia ci insegna che gli uomini di potere non sono giudicati per le loro intenzioni, ma per le conseguenze delle loro azioni – o inazioni. Pilato pensava di governare su una provincia insignificante, e invece stava consegnando il futuro a una rivoluzione silenziosa.

Oggi, il Vaticano non è un semplice Stato. È la voce di un miliardo e mezzo di cattolici – a cui si somma un numero uguale, se non superiore, di cristiani non cattolici: ortodossi, protestanti, anglicani – e, se volesse, potrebbe scuotere le coscienze di gran parte del pianeta. 

Un messaggio chiaro e coraggioso di pace, infatti, non si limiterebbe ai soli cristiani: troverebbe eco nelle comunità musulmane, nelle tradizioni confuciane e taoiste, tra i seguaci del buddhismo e in tutte le persone di buona volontà. Perché di fronte all’appello universale alla giustizia e alla riconciliazione, le divisioni confessionali perdono importanza. Quel che conta è la forza morale di chi, avendo autorità, sceglie di usarla per unire anziché dividere, per sanare anziché ferire.

Basterebbe semplicemente una parola chiara, un appello inequivocabile alla pace, un rifiuto categorico di ogni violenza. Invece, troppo spesso, si preferisce il linguaggio cauto della diplomazia. Ma la storia non perdona i tentennamenti.

Pilato è passato alla storia non per ciò che fece dopo, ma per quell’unico gesto di codardia. Tra mille anni, quando si guarderà al nostro tempo, cosa si dirà di chi, pur avendo il potere di fermare le guerre, ha scelto di non usarlo fino in fondo?

La lezione è chiara: chi ha autorità non può nascondersi dietro le circostanze. Perché anche il silenzio, a volte, è una scelta. E il mondo ne paga le conseguenze.

Papa Leone XIV ha il potere di fermare le guerre. Perché tace?

Guardiamo i telegiornali e sentiamo sempre le stesse cose: incontri ufficiali, strette di mano, parole di circostanza. 

Ma mentre i potenti si scambiano convenevoli, Gaza viene rasa al suolo, l’Ucraina sanguina, e il mondo sembra aver smarrito ogni bussola morale.

Mi chiedo: perché, invece di perdere tempo in cerimonie vuote, Papa Leone XIV e il presidente Mattarella non usano quel prezioso faccia a faccia per gridare al mondo che basta? 

Perché non trasformare quell’ora di conversazione in un appello globale, in una sfida lanciata alle coscienze di tre miliardi di cristiani?

Il Vaticano non è un salotto buono. È la voce di un miliardo e mezzo di cattolici, e se si unisse alle altre confessioni cristiane, potrebbe mobilitare quasi metà dell’umanità. Un potere immenso, capace di far tremare i potenti della Terra. Basterebbe una sola frase detta senza paura: “Questa strage deve finire, e chi la alimenta sarà giudicato dalla storia.”

Eppure, no. Si preferisce parlare di “equilibri”, di “multilateralismo”, di “dialogo”. Ma il dialogo, senza coraggio, è solo un modo elegante per girarsi dall’altra parte. Le bombe non si fermano con i protocolli. I bambini morti non si risvegliano con le dichiarazioni bilanciate.

Se fossi al posto del Papa, userei ogni secondo di quegli incontri per chiedere conto ai potenti. Se avessi anche solo un briciolo di quella influenza, cercherei di parlare con Putin, Zelensky, Netanyahu, Hamas, con chiunque possa fermare questa follia. Perché il silenzio, di fronte al male, è già una colpa.

La pace non è diplomazia. La pace è rivoluzione. E se la Chiesa non ha il coraggio di farla, allora che almeno abbia l’onestà di ammettere che sta solo recitando una parte.

Papa Francesco è morto! Chi prenderà il suo posto?

Il Papa è morto!

In attesa quindi del conclave, vorrei realizzare una previsione su chi potrebbe ora prendere il suo post e in    questo tragico momento, il mio pensiero va (per l’ennesima volta) su un Papa “non europeo”.
Eccovi allora alcune riflessioni sulla scelte che potrebbero essere prese a breve dai cardinali:

1. Un Papa asiatico

Sappiamo bene come l’Asia sia un continente in crescita per il cattolicesimo (es. Filippine, Corea del Sud, Vietnam). Un Papa asiatico potrebbe avvicinare miliardi di persone, soprattutto in un momento in cui la Chiesa cerca di dialogare con culture diverse.

Tra i candidati possibili c’è il cardinale Luis Antonio Tagle (Filippine): è molto rispettato e lavora già in Vaticano.

2. Un Papa africano?

Certo, sarebbe qualcosa d’incredibile, ma rappresenterebbe un segnale di svolta, d’altronde non bisogna dimenticare come proprio l’Africa rappresenti il continente dove il cattolicesimo sta crescendo più velocemente. Ma soprattutto, un Papa nero sarebbe un segno fortissimo, sì… contro il razzismo e per l’unità globale.

Sono due i candidati possibili: Il cardinale Peter Turkson (Ghana) o Fridolin Ambongo (Congo).

3. Un Papa latinoamericano?

Già… come terza possibilità vedo nuovamente bene un papa neolativo; peraltro dopo Francesco, un altro Papa latino potrebbe continuare a dare voce ai poveri e alle ingiustizie sociali.

Tra questi prevedo come candidati possibili: Marcelo Sánchez Sorondo (Argentina) o Omar Sarmiento (Messico).

Sì… credo che la Chiesa sia pronta. D’altronde questa – come dichiarava Francesco – deve andare avanti: deve crescere, è come un’albero, perché se anche il fusto resta sempre legato alle radici, i rami dell’albero crescono restando tra essi legati. Ecco perché se pur tradizionalmente il Papa è stato eletto nei lunghi anni europeo, con Francesco questo schema è stato rotto. 

Il problema non è solo la nazionalità, ma anche la capacità di mediare tra conservatori e progressisti nella Chiesa.

E voi chi vorreste? Se poteste scegliere quale profilo preferiresti? E’ più urgente un Papa ‘pastore’ o un Papa ‘riformatore’? E quindi… un Papa più progressista (su temi come povertà, ambiente) o uno più tradizionalista? E perché?

Riflessioni e perplessità sulle parole di Papa Francesco.

Forse è tempo che il Papa consideri il ritiro, come già fatto dal suo predecessore Ratzinger, anche se per ragioni diverse, probabilmente legate a circostanze poco chiare accadute durante il suo pontificato.

Già… ho l’impressione che ogni volta che Papa Francesco venga intervistato senza l’ausilio di note preparate, tenda a lasciarsi andare a dichiarazioni che sorprendono o lasciano interdetti molti di noi.

Credo che queste sue affermazioni siano influenzate da una condizione psico-fisica in declino, comune a molti della sua età, che lo porta ad esprimere il proprio pensiero in modo eccessivamente aperto. Questo si manifesta particolarmente in commenti fortemente critici e talvolta troppo schierati.

Un aspetto cruciale è che le sue parole non rappresentano il pensiero di un comune cittadino, bensì quello della massima autorità religiosa cristiana, con una responsabilità verso oltre 2,3 miliardi di fedeli. Ogni dichiarazione dovrebbe essere ponderata con estrema attenzione, per evitare interpretazioni gravi e conseguenze irreversibili.

Un esempio significativo è rappresentato dalle sue recenti dichiarazioni durante un incontro con un accademico iraniano. Sebbene siano state in seguito chiarite come riferite alle politiche del premier israeliano Netanyahu e non agli ebrei o allo Stato di Israele in generale, le sue parole hanno suscitato ampie critiche. Questo ha portato a contestazioni per il modo in cui ha affrontato il tema del massacro a Gaza.

Se è vero che il Papa ha diritto di esprimere il suo pensiero, non può farlo in modo da coinvolgere l’intera comunità cristiana. Criticare apertamente il mondo ebraico, Israele o il premier Netanyahu per presunti comportamenti criminali legati all’alto numero di vittime civili a Gaza è una scelta inopportuna. Non è compito del Papa assumere il ruolo di giudice del diritto internazionale o dei diritti umani.

Non è la prima volta che Francesco prende posizione sulla guerra tra Israele e Hamas, iniziata dopo il terribile attentato terroristico del 7 ottobre 2023. Le sue dichiarazioni, come l’invito a valutare se quanto accade nella Striscia possa essere definito “genocidio”, hanno scatenato reazioni dure, tra cui quelle dell’ambasciata israeliana presso la Santa Sede. La posizione ufficiale del Vaticano, ribadita dal segretario di Stato cardinale Pietro Parolin, è stata di condanna dell’antisemitismo, ma il dibattito resta acceso.

Poco prima di Natale, il Papa ha sottolineato la crudeltà dei bombardamenti che colpiscono anche i bambini, definendo tali azioni non guerra ma barbarie. Tuttavia, il suo incontro con l’accademico iraniano Abolhassan Navab, presidente dell’Università delle religioni, ha fornito ulteriori spunti polemici. Navab ha elogiato Francesco per il suo coraggio nel difendere il popolo palestinese e il Papa avrebbe risposto ribadendo l’assenza di problemi con il popolo ebraico, ma criticando duramente Netanyahu per il mancato rispetto delle leggi internazionali e dei diritti umani.

Queste parole, per quanto possano riflettere un’opinione personale, sono problematiche nel contesto del ruolo che il Papa riveste. Il loro peso è amplificato dalla posizione che occupa e dalle implicazioni che ogni sua dichiarazione può avere sulla scena internazionale.

Il post continua…

Francesco, ma quale profezia di Gesù? Si tratta semplicemente di un’eclisse…

Durante l’Angelus, Papa Francesco ha commentato una profezia di Gesù su una grande tribolazione: «il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce» (Mc 13,24). 

Il Pontefice – come la Chiesa fa da secoli – ha osservato come queste parole possano far pensare alla fine del mondo… 

Sì… è incredibile analizzare come quest’istituzione religiosa abbia da sempre bisogno di aggiungere un tocco apocalittico alla nostra vita, come se non bastassero già le difficoltà con cui conviviamo!!!

Eppure, dopo aver evocato lo spettro catastrofista, il Pontefice ha offerto una nuova chiave di lettura, d’altro canto chi meglio potrebbe interpretare le parole di Gesù, nel contesto storico in cui furono pronunciate… 

Ed allora eccoci riportata una nuova interpretazione: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mc 13,31); un vero mistero, già non chiedetemi come Egli sia giunto da quelle parole a questa affemaione… 

E certo… perché se quelle parole durano in eterno, anche la Chiesa – che vive da duemila anni grazie a quelle “parole” – durerà per sempre, sì… insieme ai suoi “testimonial”.

Il Santo Padre ha invitato quindi i fedeli a riflettere su ciò che passa e ciò che resta, ma in effetti vi è poco da riflettere, tutti noi passiamo, chi prima, altri dopo… 

Ad esempio, anche Lei Santo Padre, sta percorrendo una di quelle strade. 

Certo… sarebbe interessante poterLa rivederla un giorno tornare dall’aldilà, per confermarci che dall’altra parte c’è davvero qualcosa, o viceversa se – come crede il sottoscritto – vi è soltanto il nulla!!! 

Certo, immagino sin d’ora lo sconforto nel caso in cui dovesse scoprire che ciò che le è stato insegnato e che poi ha professato nel corso della sua vita, non è stato altro che una mera illusione…

Santo Padre, la vita segue percorsi segnati a cui tutti noi ci adattiamo…

Molti di noi subiscono le scelte dei propri governi, le crisi civili, le tragedie territoriali, e persino eventi drammatici come quelli in corso, miriferisco ai conflitti, ma anche alle calamità naturali, alle pandemie e ahimè anche alle malattie… 

In tutto questo mi creda, “le parole di Gesù” (e non solo le sue) sono solo strumenti per creare illusioni di salvezza e di vita eterna che sappiamo non esistere!!!

Affidarsi nel 2024 a promesse di salvezza e d’immortalità per sfuggire la paura della morte serve soltanto a sperare ad una banale fantasia 

La morte, come la vita, rappresenta una scena, sì… della commedia umana. 

Nessuno – neanche la Chiesa – può dimostrare con i fatti che attraverso il Cristo, si possa un giorno ritrovare l’immortalità o chissà le persone amate.

La morte è soltanto la conclusione di un percorso che ci ha fatto vivere, bene e/o male. 

Ciò che conta realmente è aver vissuto senza rimpianti, sapendo che quello che abbiamo costruito e amato continuerà forse attraverso i nostri discendenti… 

Ecco perché la vita è bella, proprio perché non ha bisogno di continuare oltre la morte, sì… perché va bene così com’è!!!

La forza della fede è nelle prove che ogno giorno affrontiamo!!!

Stamani durante l’Angelus il Papa ha voluto riflettere sul Vangelo che presenta Gesù sulla barca con i discepoli nel lago di Tiberiade. “Arriva all’improvviso una forte tempesta e la barca rischia di affondare. 

Gesù, che stava dormendo, si sveglia, minaccia il vento e tutto ritorna alla calma (cfr Mc 4,35-41).” Tuttavia, ha sottolineato che “in realtà non si sveglia, lo svegliano! Con tanta paura, sono i discepoli a svegliare Gesù.” Sebbene esperti pescatori, erano impauriti dalla tempesta. “Sembra che Gesù voglia metterli alla prova.”

Gesù, con la sua presenza rassicurante, li incoraggia ad avere più fede. “Comunque, non li lascia soli, sta con loro sulla barca, tranquillo, anzi, addirittura dorme.” Questo episodio rafforza la fede dei discepoli. “Essi infatti, escono da questa esperienza più consapevoli della potenza di Gesù e della sua presenza in mezzo a loro.”

Il Papa ha collegato questa esperienza alla nostra vita quotidiana, sottolineando che Gesù continua a sostenerci nell’Eucaristia. “Gesù non ci risparmia le contrarietà ma, senza mai abbandonarci, ci aiuta ad affrontarle. Ci fa coraggiosi.” Questo coraggio ci permette di superare le difficoltà e annunciare il Regno dei Cieli. “Con Gesù al nostro fianco possiamo farlo crescere insieme al di là di ogni barriera.”

Ha esortato i fedeli a riflettere su come affrontano le tempeste della vita. “Quando arriva qualche tempesta, mi lascio travolgere dall’agitazione oppure mi stringo a Lui, per ritrovare calma e pace?”

Il Papa ha concluso chiedendo l’intercessione della Vergine Maria. “La Vergine Maria, che accolse con umiltà e coraggio la volontà di Dio, ci doni, nei momenti difficili, la serenità dell’abbandono in Lui.”

Il Papa ha poi salutato i fedeli presenti e ha invitato a pregare per la pace in varie parti del mondo, tra cui Ucraina, Palestina e Israele. “Continuiamo a pregare per la pace, specialmente in Ucraina, Palestina, Israele. Guardo la bandiera di Israele. Oggi l’ho vista quando venivo dalla Chiesa dei Santi Quaranta Martiri, è una chiamata alla pace! Preghiamo per la pace!”

Ha ricordato anche Padre Manuel Blanco, un francescano recentemente scomparso, lodando il suo servizio e quello di tanti altri francescani.

Ha salutato i fedeli presenti, invitando a pregare per la pace in vari Paesi e ricordando Padre Manuel Blanco, recentemente scomparso. “E a tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”

Sig. Costanzo: vede… noi non dobbiare lottare contro la Mafia, perchè noi siamo la mafia!!!

Mi chiedo spesso dov’è sia in questa mia terra la società civile…

D’altronde osservo quotidianamente come la maggior parte di essa non s’indigna minimamente su quanto abitualmente accada…
Sì… ho l’impressione che essi per farsi “sentire”, attendano esclusivamente quelle commemorazioni, già… le giornate della memoria e dell’impegno in ricordo delle innocenti vittime delle mafie, chissa… forse per pulirsi la coscienza, già… visto che poi, per il resto dell’anno, fanno in modo che non vi sia nulla per cui lamentarsi.
Tra l’altro vorrei ricordare ai miei conterranei che questa loro terra, già…la Sicilia, rappresenta il luogo in assoluto più adeguato per commemorare tutte quelle vittime di mafia, dal momento che proprio quell’associazione criminale ha commesso, per ogni giorno dei 365 giorni dell’anno, un omicidio a dimostrazione – per chi non lo sapesse – che quell’associazione criminale non si è risparmiata di commettere quei crimini mai… neppure un giorno!!!
  
Ora quindi, far finta o non evidenziare consapevolmente che la mafia sia presente ovunque e qualcosa d’ipocrito e aggiungerei meschino, sapendo come essa viceversa influenzi costanemente attraverso quel potere economico e finanziaro, ogni aspetto della nostra vita sociale!!!
Ha detto bene Papa Giovanni Paolo II, quando denunciando il crimine mafioso, definì in parte giustamente i siciliani: “Popolo che ama la vita, oppresso da una civiltà della morte”, ma forse ha dimenticato di completare la frase dicendo: “e che continua con il proprio sostegno a sostenere quei suoi carnefici“!!!
Abbiamo visto tra l’altro come durante l’arresto del defunto boss, Matteo Messina Denaro, vi sia stata una limitata esultanza per un arresto così eccellente, già… da parte di quei suoi acquisiti “compaesani” e difatti solo dopo alcuni giorni, quando tutti i media/social si erano scatenati contro quel paese adottivo del boss stragista, improvvisamente si è deciso di scendere in piazza!!!
La verità è che il cammino è ancora lungo, in quanto per sopraffare sconfiggere questa diffusa illegalità c’è bisogno di mettere in campo impegno e costanza e soprattutto una decisa collaborazione dei cittadini; ma fintanto che quest’ultimi continuano a girarsi dall’altra lato, fino a quando ciascuno evidenzia di salvaguardare il proprio orticello a scapito del futuro della collettività, beh… quel sistema collaudato “mafia”, continuerà a prosperare e soprattutto ad estendere ogni tentacolo nella società civile!!!
D’altronde ditemi, con una politica che non prevede alcun ricambio generazionale o quantomeno l’interscambiabilità di quei ruoli, già… con quelle “famiglie” che da sempre si trasmettono – quasi fosse un codice genetico – quelle poltrone, ditemi come si pensa di voler cambiare questa terra??? 
Peraltro abbiamo visto proprio in questi giorni nei Tg nazionali, che per sole 50 euro i cittadini vendano la propria dignità per un voto elettorale; basta una semplice busta di supermercato basta per farsi comprare, ma d’altronde i siciliani da sempre vivono questa loro isola, barattando quella loro pusillanime presenza col profitto, sì… tutto è ridotto ad esser merce di scambio!!!
Perchè combattere la mafia vuol dire lottare, creare una vera democrazia, la stessa che non permetta più disuguaglianze, ma che al contrario contrasti, corruzione e illegalità; è tempo di credere nuovamente nello Stato e nella giustizia, senza delegittimare la magistratura insinuando il sospetto di una giurisdizione deviata e provando così con l’aiuto di tutti a realizzare una società libera e slegata dalla mafia, che garantisca quei diritti fondamentali come lavoro, studio, casa, ma soprattutto che ridia nuovamente dignità e libertà alle persone. 
Quanto sopra rappresenta un sogno, sì… il mio!!! Certo forse un giorno si realizzerà, in quel momento sicuramente non sarò più tra voi, perché credo che i giovani sapranno fare la differenza, d’altronde è di loro il futuro (noi siamo il passato…), un avvenire che si dimostra per ciascuno di loro, ahimè incerto!!!
D’altro canto, auspicare un improvviso cambiamento da parte di decrepiti genitori e/o di miei coetanei, è una chimera!!! 
Essi infatti hanno alimentato nel corso di questi lunghi anni quel contagio e sono certo che se potessero finalmente liberarsi da quelle catene, già… se solo per un istante avessero il coraggio di dire ciò che realmente pensano di questo colluso e corrotto sistema, sono certo che al mio desiderio di cambiamento, essi controbbatterebbero senza alcuna indecisione, con il titolo d’apertura: Sig. Costanzo: vede… noi non dobbiare lottare contro la Mafia, perchè noi siamo la mafia!!! D’atronde a noi…è andata bene così, quindi, perché cambiare…

Il Papa chiede oggi all’Angelus: "cosa dice la gente di Gesù?"!!! Ma caro Francesco, Gesù ha già risposto: "ma voi chi dite che io sia???

Caro Francesco sono passati duemila anni e siamo ancora qui a raccontare bugie… 

Premetto che io non credo in Gesù per come mi è stato imposto, per meglio dire “credo con lui” e non respingo egli e i suoi insegnamenti, ma sono certamente lontano dai sistemi adottati dalla teologia cristiana e dai duemila anni di crimini compiuti sotto il suo nome…

Già… perché aver posto sullo stesso piano Gesù a Dio è quanto di più offensivo si potesse fare, iniziando dalle sacre scritture, quando facendo riferimento a Mosè e di conseguenza al patto dell’alleanza tra Dio e l’umanità, un accordo sacro, una promessa reciproca che viene profanata già nel suo primo comandamento: Non avrai altro Dio fuori di me!!!

Quindi già in quel patto è evidente come Dio non volesse nessun’altro, ne accanto, ne insieme e ancor meno se figli o spiriti santi!!!

Ed ancora, come ci si può dimenticare della secolare persecuzione cristiana nei confronti degli ebrei, sì perché va detto, il nazismo ha rappresentato solo la punta di quell’iceberg, infatti i crimini commessi sotto il suo nome, fanno riferimento a molto tempo prima, come riportavo sopra, ad oltre due millenni di storia, ed è stato per questi sostanziali motivi che – per le altre religioni monoteiste più importanti al mondo – sia stato così difficile pensare a quel Cristo, senza ahimè associarlo alla pessima condotta di chi ha agito in nome e per conto suo!!!

Francesco, è tempo che tu parli d’amore con i fatti, di fratellanza, di unione, devi invitare e pregare insieme ai tuoi fratelli ebrei, musulmani, ortodossi, protestanti e via discorrendo, perché solo uniti si potrà raggiungere la pace e il bene del mondo… 

Ricordati inoltre di non ricordare nelle tue preghiere esclusivamente la sofferenza del popolo ucraino, ma rivolgi i tuoi pensieri anche a quei cittadini russi che purtroppo (già per per la tua chiesa quest’ultimi sono ortodossi…) sono stati chiamati alle armi, per una guerra che certamente non volevano, eppure sono anch’essi lì a morire, perché qualcun altro ha deciso per loro!!!

Perché quindi non rivolgere i tuoi pensieri a tutti ricordando le parole di quell’uomo guida spirituale della tua Chiesa: “ama prima Dio e il tuo prossimo come te stesso, e qualunque cosa tu trovi odiosa per te, non farla ad altri, ma fai agli altri quello che vorresti venisse fatto a te”!!!

E’ tempo quindi che tutti compiano un passo indietro, d’altronde i tempi sono cambiati ed oggi è evidente a chiunque come nessuna religione sia stata perfetta e purtroppo ancora oggi dimostra di non esserlo!!!

Sì… perché alla fine tutte sono eguali, tutte possiedono lo stesso Dio, unico e solo!!!

Non esistono religioni, quelle sono state ingannevolmente create per gli uomini, di contro esiste un solo Dio che ci ha fatto eguali, affinché tutti potessimo vivere uniti, sì… sotto di Egli…

Ricordo le parole di Isaia: “muteranno le loro spade in zappe e le loro lanci in falci; una nazione non alzerà più la spada contro l’altra e non praticheranno più la guerra“!!! 

Francesco, è questo il messaggio da trasmettere oggi perché questa è la visione che Dio vuole per il suo regno!!!

Ma d’altronde come non ricordare in questo preciso momento la preghiera: Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, così in terra come in cielo”, già è questa senza ombra di dubbio la volontà di Dio, per la salvezza dell’uomo, degli uomini… di ciascuno di noi!!!

Tra l’altro bisogna stare molto attenti a questa frase, perché la seconda parte spiega bene la prima: il regno viene quando la volontà di Dio viene realizzata sulla terra, non in cielo, quindi è il regno sulla terra che deve per primo essere realizzato per poi vedere quello dei cieli e non il contrario, per come finora ci è stato insegnato!!!

Bisogna quindi che si coinvolgano tutti i paesi del mondo, tutte le nazioni, i popoli, i governi, le autorità, perché solo allora, attraverso una corretta politica comune, si potrà giungere a colmare la terra della sapienza divina!!!

Non vi è alcun bisogno quindi di una formale religione, qualunque essa sia, basta luoghi di culto, vedasi tra l’altro quanto occorso in questi ultimi anni, già… a causa della pandemia, tutti luoghi chiusi al mondo, perché così ha voluto certamente Dio, chissà, forse per mandare un messaggio a quei suoi “pseudo” interlocutori terreni???

Quando preghi vai nella tua stanza e chiudi la porta e prega il Padre tuo che ti vede in segreto. Il primo sarà l’ultimo, e l’ultimo sarà il primo. Perché niente che è nascosto mancherà di essere rivelato” ed ancora, “Confessatevi l’un l’altro i peccati e pregate l’uno per l’atro”!!!       

Ecco è questo il messaggio che oggi nel 2023 dovrebbe passare e non viceversa quelle frasi banali, che potrei paragonare ai tanti messaggi sterili di quei noti “influencer”, adatti solo per un pubblico menomato che vive per i social, capaci di falsificare con messaggi “fake”, anche le foto!!!  

Papa Francesco, concludo quindi con le parole che dovrebbero trasmettersi in questo momento così difficile: “Fatevi carico dei vostri nemici, pregate per coloro che vi maltrattano, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, ma soprattutto, per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo prossimo, devi prima togliere la trave che è nel tuo, perché allo stesso modo in cui tu giudichi gli altri, sarai giudicato, poiché il giudizio sarà senza pietà per colui che non ha mostrato alcuna pieta!!!

Bergoglio, non rammaricarti di queste mie parole espresse col cuore, auspico tra l’altro che queste possano venir interpretate per ciò che realmente sono e cioè pie intenzioni di un desiderato profondo cambiamento morale e spirituale, affinché si giunga finalmente a quella pace eterna desiderata, non solo qui sulla terra, ma anche su quel regno promesso…

Chissà, forse un giorno, quando avrai piacere, potremmo incontrarci e forse chiarire così i forti dubbi che il sottoscritto, insieme ai tanti cristiani, oggi abbiamo e che rappresentano per l’appunto il reale motivo per cui tanto soffriamo… 

Ratzinger e quel ricordo di mio padre…

Nel pensare al Papa appena deceduto, mi sono venute in mente le parole raccontate da mio padre, quando da ragazzo portò mia madre a Roma e scesi nella grotte Vaticane (situate proprio sotto la Basilica di San Pietro dove sono poste lì quasi un centinaio di tombe papali), mia madre si mise a pregare dinnanzi ad una di quelle urne… 

Ad un certo punto mio padre si girò e osservando quanto stava compiendo in quel momento mia madre si mise a ridere, dicendogli: se solo sapessi chi stai pregando…  

Osservare quindi in Tv le lunghe file a San Pietro per omaggiare Benedetto XVI, come per mio padre mi ha fatto sorridere, ricordando per l’appunto quelle parole espresse…

Si sa, la storia è fatta per essere studiata, ma alla maggior parte delle persone interessa poco e così preferisce continuare a vivere nella più totale ignoranza!!!

D’altronde poco importa ad essi se l’individuo da prendere in esame ha come titolo quello di essere “Papa”.

Quella qualifica d’altronde determina di fatto delle qualità su un qualsivoglia soggetto, quanto poi esse siano reali o presunte questo è tutto da dimostrare, di certo, ciascuno di noi è portato a credere che se una persona è stata scelta per quel ruolo, deve possedere qualcosa di carismatico, ma la storia insegna che non sempre è andata così…  

Infatti, anche un altro antenato di nome Benedetto (non certo di fatto…) precisamente il IX, pronipote di Giovanni XII (su quest’ultimo racconterò di seguito) non brillo certamente per la sua santità: sembra infatti che condividesse uno stile di vita dissoluto; fu tra l’altro famoso per aver venduto il titolo di pontefice al suo padrino, qualcuno ha raccontato per il desiderio di volersi sposare, ma ahimè si pentì presto di quella vendita – poiché non gli fu poi concessa la mano della fanciulla – e così fece ritorno a Roma, per provare a deporre il nuovo Papa, senza riuscirci. 

Pier Damiani (vescovo e cardinale italiano della Chiesa cattolica, proclamato Santo nel 1828) lo descrisse con queste parole: “sguazzante nell’immoralità, un diavolo venuto dall’Inferno travestito da prete”!!!

Riprendendo sul suo predecessore, Giovanni XII, eletto Papa a soli 18 anni, fu celebre per la sua depravazione, tanto si dice aver trasformato il palazzo del Laterano in una vera e propria casa di piacere frequentata da belle donne e ragazzi. 

Ma le accuse non si fermarono a quanto sopra, egli diceva messa senza comunione, ordinava i diaconi nelle stalle, faceva pagare le nomine religiose e gli piaceva fare sesso con un lungo elenco di signore, compresa l’amante di suo padre e sua nipote ed infine, fece accecare il suo consigliere spirituale…

Morì all’età di 27 anni, secondo alcuni per un colpo apoplettico, altri viceversa ( ed è la versione che preferisco…) riferirono che fu sorpreso in flagrante adulterio con la moglie di un oste presso cui alloggiava e che il marito, scoprendo l’adulterio, lo fece volare dalla finestra…

Potrei continuare raccontando di Stefano VI e di Alessandro VI, descrivendovi tutte le nefandezze compiute con varie mogli, figli, nipoti e quant’altro… ma il mio preferito (se così si può definire…) è Bonifacio VIII (Dante lo relegò all’Inferno nel girone dei simoniaci)!!!

Riuscì a convincere il suo predecessore a ritirarsi e solo pochi mesi dopo, lo fece imprigionare conducendolo alla morte, avvenuta dieci mesi dopo e tra le sue tante azioni immorali, fu famoso per aver negato l’immortalità dell’anima e aver autorizzato alcuni sacerdoti alla violazione del segreto confessionale… 

Cosa aggiungere, qualcuno all’interno del Vaticano deve ancora chiarirci il perché di quel ritiro alquanto “sbrigativo”, certamente non dovuto ai problemi di salute (d’altro canto sono passati quasi 10 anni da quel 11 Febbraio 2013), ma sicuramente ai troppi scandali emersi – parzialmente pubblicati in quella inchiesta denominata “Vatileaks”: una serie di  carte segrete scritte dal papa (Benedetto XVI) che mettevano in luce divisioni e contrasti interni sugli indirizzi di governo e sulla gestione della banca Vaticana Ior, come sull’uomo della Gendarmeria Vaticana che aveva portato alla fuga di notizie e di quel povero maggiordomo “infedele” che ahimè nel 2020 moriva improvvisamente a soli 54 anni insieme ai segreti che aveva scoperto… 

Resto quindi dell’opinione espressa nel 2017 http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/07/ratzinger-una-vergogna-per-tutta-la.html o ancor più ribadisco quanto avevo scritto su questo uomo nel 2010 precisamente l’8 Aprile: “Ratzinger …ha il coraggio di parlare di Pedofilia ed abusi sui minori…”!!!

Già… vi basterà digitare nel mio Blog (sulla voce “cerca”) il suo nome e scoprirete come la storia sia andata in maniera completamente diversa da come avevate creduto…

Ovviamente, se dopo aver letto quanto dal sottoscritto pubblicato, rimaneste della vostra opinione, tranquilli me ne farò una ragione: potrete continuare ad incolonnarvi e rivolgere una preghiera sopra quella sua cripta!!! Il sottoscritto nel contempo osservandovi, continuerà semplicemente a sorridere…  

Un giudice senza paura…

Danneggiando una targa, non si cancella la memoria di uomo, che non ha avuto alcuna paura e ancor meno titubanza a presiedere il maxiprocesso a Cosa nostra! Alfono Giordano è questo il nome del magistrato a cui era stata dedicata recentemente una targa dal Comune di Palermo in piazza Edison, nel quartiere Matteotti, è che ora è stata danneggiata tentando anche di rimuoverla. 

Un gesto certamente esecrabile, ma che non scalfigge minimamente il coraggio di un uomo che non si è piegato neppure dopo le minacce velate, sotto forma di augurio, espresse dal “papa” di cosa nostra, Michele Greco: “Io desidero fare un augurio. Vi auguro la pace signor presidente, a tutti voi auguro la pace perché la pace è la tranquillità e la serenità dello spirito e della coscienza e per il compito che vi aspetta la serenità è la base fondamentale per giudicare. Non sono parole mie, sono parole di Nostro Signore che lo raccomandò a Mosè: quando devi giudicare, che ci sia la massima serenità, che è la base fondamentale. Vi auguro ancora, signor presidente, che questa pace vi accompagni per il resto della vostra vita”.

Ecco perché  oggi quello sfregio alla targa dedicata al giudice Alfonso Giordano, non rappresenta nulla, non ha alcun valore neppure come semplice atto vandalico, già perché non scalfigge minimamente la memoria di un grande magistrato che ha avuto il coraggio (pochi al suo posto l’hanno fatto…) di presiedere quel  maxiprocesso alla mafia, un periodo in cui a Palermo venivano uccisi quotidianamente uomini delle nostre istituzioni e tutti avevano paura di contrastare la mafia e i suoi uomini. 

Ecco perché è importante quel giorno storico, perché con quella sentenza, lo Stato ha iniziato a scrivere una pagina indelebile nella lotta alla mafia che ahimè non si è ancora conclusa… 
Non servono targhe, busti, etc… per ricordare i grandi uomini di questa nostra terra, basterà semplicemente il passaparola e vedrete come la memoria del presidente Giordano, non verrà mai cancellata!!!

Il 26 Agosto venne eletto Papa il cardinale Albino Luciani, conosciuto con il nome di Giovanni Paoli I: 33 giorni dopo venne assassinato!!!

A differenza di tutti coloro che in questi lunghi anni, hanno evitato di toccare l’argomento, per i motivi che ben intuiamo, ecco il sottoscritto – visto l’anniversario – riprende uno di quei casi di cui il nostro Vaticano non può andare fiero!!! 
Sì… potremmo inserire questo omicidio con tutte quelle migliaia di crimini, compiuti in questi duemila anni sotto il nome di Gesù Cristo!!!
Ed allora ripercorriamo quanto accaduto in quei 33 giorni…
Era il 26 agosto del 1978 quando il patriarca di Venezia, cardinale Albino Luciani, veniva eletto Papa e prendeva il nome di Giovanni Paolo I…
Tutti quelli che lo conoscevano parlavano di un persona mite, semplice nei modi e con una grande umiltà d’animo…
Ma dietro quella sua giovialità, vi era un uomo con una grande polso di ferro, conosciuto in quell’ambiente per aver risolto questioni difficili e spinose… 
Infatti… già da vescovo dimostro quella sua energia quando, di fronte alla ribellione ripetuta della comunità di Montaner – che voleva imporre alla diocesi il nome del parroco per motivi principalmente ideologici – Luciani non esitò a piombare in paese, portare via il tabernacolo con l’eucarestia ed annunciare l’interdizione canonica contro la parrocchia!!!
Una decisione certamente sofferta e da cui scaturì uno scisma, ma resasi obbligata dalla necessità di difendere l’incolumità dei sacerdoti inviati lì per svolgere il loro mandato e che venivano ripetutamente intimiditi e cacciati da quei cosiddetti “ribelli“. 
Dietro quindi a quel sorriso, non si nascondeva un “bonaccione”, ma tutt’altro, ma un uomo forte, mai arrendevole e  pronto a confrontarsi con tutti, senza mai farsi intimorito nel dover prendere una decisione scomoda!!!
Ecco… è in questo suo carattere che va analizzata la sua morta… in quel voler fare piazza puliti di tutti quei prelati che negli anni si erano macchiati di colpe gravi e di cui egli, era da Papa, venuto a conoscenza!!!
33 giorni… tanto durò il suo pontificato, uno dei più brevi della storia della Chiesa cattolica..
Difatti, il 29 settembre dello stesso anno, papa Luciani morì e secondo quanto riportato il decesso fu attribuito ad un infarto improvviso… ma d’altronde qualcuno di voi pensava forse che le autorità vaticane, avrebbero dichiarato l’assassinio… a dimostrazione di quanto sopra, sappiate che non fu mai eseguita alcuna autopsia su quel corpo, con la giustificazione che si trattava del cadavere di un pontefice…
Caro Papa Francesco, perché non dai oggi l’autorizzazione – a quasi 40 anni di distanza – a verificare se sono presenti veleni nel corpo di Albino Luciani, d’altronde con le nuove tecniche diagnostiche, autoptiche e forensi, ci vorranno pochi giorni per scoprire le cause di quella morte e si eliminerebbero tutti i possibili dubbi!!!
Ma la risposta la conosciamo già… è morto perché è stato assassinato!!!
I motivi vanno ricercati nel dossier che Papa Luciano stava preparando, che conteneva l’elenco di tutta una serie di alti prelati, tra cui molti cardinali, iscritti alla Massoneria e non solo, forse erano tra coloro che avevano partecipato alle migliaia di abusi sui minori… e non escludo che tra quei nomi, ci possa essere stato anche un cardinale, poi divenuto Papa…
Come ben comprenderete, la sua morte improvvisa evitò quella epurazione… e molti di quei soggetti a rischio, continuarono a restare nelle proprie poltrone, ed anzi, qualcuno prese pure il suo posto e difatti abbiamo visto cosa è accaduto storicamente… 
Innanzitutto in Polonia il sindacato “cattolico” Solidarnosc, guidato dall’operaio Lech Walesa, iniziò uno scontro con le autorità comuniste in cui aveva una parte di rilievo anche la Chiesa (in particolare è stato dimostrato l’interessamento personale di Karol Józef Wojtyła) e che condusse ad una rivoluzione pacifica che diede al Paese un nuovo assetto costituzionale… 
Seguì la caduta del muro di Berlino, la fine di regimi totalitari sudamericani o quelli dittatoriali come quello di Nicolae Ceaușescu in Romania, l’attentato di Alì Agca, per giungere alla fine di quella nazione chiamata URSS…
Una cosa è certa…  l’incartamento presente nella stanza di Papa Luciani, il giorno seguente la sua morte, era sparito!!!

Quali nomi erano riportati in quel dossier… e chi può avere avuto vantaggio da quella sua morte??? 

Forse è solo una coincidenza, ma certamente è strano che in una struttura blindata, qual’è il Vaticano, si sia riuscito a far sparire un documento così importante… 
Alcuni mesi fa ho letto un bel libro intitolato “In nome di Dio”, nel quale l’autore ipotizza un omicidio a sfondo politico ad opera di alcuni prelati che per l’appunto si opponevano alle riforme programmati da papa Luciani, come ad esempio quel famoso “IOR”, gestito a quel tempo dal tanto discusso monsignor Paul Marcinkus, ed anche di Roberto Calvi, il presidente del Banco Ambrosiano trovato alcuni anni dopo impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri, a Londra (l’inchiesta parlo di “assassinio”, accostando in proposito il nome del Vaticano a Cosa nostra e alla massoneria…)!!!
Dovrei parlare della gestione del denaro della mafia, delle dichiarazioni di alcuni pentiti tra cui Vincenzo Calcara, di quelle banche e dei loro banchieri come Michele Sindona, a disposizione del vaticano tanto quest’ultimo da essere indicato come “l’uomo mandato da Dio”, già… ma quell’abile banchiere di Patti, s’accorge subito che qualcosa non funziona e che i bilanci presentati dal Vaticano sono falsati e che la situazione è peggiore di quello che sembra…
Una cosa è certa, papa Luciani vuole provvedere immediatamente alla trasformazione della banca vaticana e soprattutto evidenzia forti riserve sull’operato di monsignor Marcinkus… una circostanza questa che, visti i legami di quell’alto prelato, gli costeranno molto cari, tanto da pagarle con la sua vita!!!
Già prima i due monsignori erano giunti allo scontro, quando alcuni anni prima Luciani, aveva chiesto allo Ior per evitare il pignoramento di uno dei palazzi vescovili più antichi di Venezia, sede del seminario… 
Monsignor Marcinkus rifiutò l’aiuto e dovette intervenire Paolo VI in persona, inviando (a quello che sarebbe stato di lì a poco il suo successore) un assegno a sua firma, proprio il giorno in cui l’ufficiale giudiziario avrebbe dovuto porre i sigilli all’edificio!!!
Non resta molto da aggiungere, Albino Lucini è stato assassinato e se qualcuno di quel ristretto mondo Vaticano desidera smentire questa mia tesi, convochi tre società internazionali ed indipendenti, in grado di portare a termine  quegli accertamenti biologici e tossicologici (secondo rigorosi standard internazionali e linee guida forensi), che a suo tempo – per i motivi sopra descritti – non furono compiuti!!! 

I magistrati dovrebbero seguire l’esempio di Gesù, operando in ogni occasione con integrità!!!

Nelle intenzioni di preghiera, Papa Francesco, chiede ai magistrati di riflettere sugli effetti delle delle loro decisioni: Dai giudici dipendono scelte che influiscono sui diritti e sui beni delle persone.
Bergoglio afferma che per essere un buon magistrato occorre evitare favoritismi e pressioni che possono contaminare le decisioni da prendere: La loro indipendenza deve tenerli lontani dal favoritismo, dalle pressioni che possono contaminare le decisioni che devono prendere.
Come Gesù, questi pubblici ufficiali non devono mai contrattare la verità!!!
I Magistrati devono seguire l’esempio dato da Gesù, che non negozia mai la verità…
Il Papa esorta ciascuno di noi fedeli a pregare per coloro che gestiscono la giustizia: Preghiamo perché tutti quelli che amministrano la giustizia operino con integrità, e perché l’ingiustizia che attraversa il mondo non abbia l’ultima parola.
Certo anche il Papa… leggendo di quelle molteplici inchieste che hanno coinvolto uomini della magistratura, sarà rimasto frastornato… perché mai e poi avrebbe pensato che quei professionisti integerrimi, sarebbero potuti cadere così in basso!!!
Ogni tanto penso che sia un vero peccato che il sottoscritto non creda alla giustizia “divina”, sì… perché non mi sarebbe dispiaciuto potere vedere in un’altra vita, alcuni di quei togati, continuare la loro esistenza in uno di quei noti gironi dell’Inferno… 
V’immaginate la scena… posti lì a bruciare per l’eternità dentro quel calderone d’olio bollente per tutte le colpe commesse in questa terra… 
Ma Papa Francesco ci chiede di pregare per loro… 
Il sottoscritto aggiunge che una preghiera la si potrebbe anche fare per taluni di essi, in particolare per quei magistrati e/o uomini delle Istituzioni che hanno dato la vita per questo loro ingrato paese, ma dedicare oggi una preghiera generalizzata a tutti gli uomini di quell’ordine, mi viene alquanto difficile, già… è come voler pregare per tutti i prelati, sapendo che molti di essi hanno compiuto atti spregevoli nei confronti dei minori!!!
Quindi facciamo una cosa… per il momento lasciamo perdere le preghiere e pensiamo ai fatti, valutiamo chi sta operando in maniera corretta – vedasi ad esempio alcuni uomini e le donne della nostra procura etnea – e chi di contro meriterebbe di essere preso a calci in culo e purtroppo di questi – vi assicuro – ve ne sono tanti, anzi troppi!!!
Cosa aggiungere, io da tempo non credo più a nulla (anzi ho iniziato a scrivere un libro sull’argomento… ) ma una piccolissima parte di me vuole sperare, sì… che forse anch’io possa sbagliarmi e che le colpe commesse in questa terra da molti uomini e donne togati, vengano finalmente da essi espiate!!!
Almeno lì… in quell’altra vita, visto che in questa vita terrena, sono riusciti dopotutto – grazie a quei loro colleghi – ad evitare di esser condannati!!! 

Diversità: diritti e doveri!!!

Avevo iniziato a scrivere questo post alcuni giorni fa, dopo aver ascoltato ad un convegno (era il 17 febbraio ), un intervento sui diritti civili…

Per ragion varie non sono riuscito a completarlo, ma soprattutto mi sembrava corretto prima chiederne quantomeno un’autorizzazione verbale a quella persona che non conoscevo e che casualmente, in un successivo convegno politico ho rincontrato, perfezionando così quella mia personale richiesta …
La persona di cui facevo sopra riferimento è Sandro Mangano e come dicevo, da quel palco, aveva evidenziato alcuni temi riguardanti i diritti civili…
Aveva esordito dichiarando d’aver sempre fatto politica a livello sociale, senza alcun bisogno di essere iscritto ad un qualche movimento politico, ma soprattutto senza l’ausilio di possedere una tessera di partito per esprimere il proprio pensiero, viceversa, diventando egli stesso interlocutore di quella politica che coinvolgesse alcune esperienze di vita sociale…
Una scelta la sua voluta, quella cioè di non essere inserito all’interno di un gruppo partitico – per come riportava – “per non essere comprato da nessuno“!!!
Il suo unico desiderio… è soltanto quello d i poter interloquire con una parte di società che ben conosce, grazie alla propria esperienza di vita che lo vede per l’appunto appartenere al mondo omosessuale…  
Un omosessuale – ha dichiarato – che ama i maschi, ma soprattutto un omosessuale che non si vergogna di dirlo!!!
Il motivo di questa sua affermazione, è quella di voler rompere con quegli schemi preimpostati dalla nostra società, abituata a vedere il “diverso” come un pericolo, come un qualcosa da evitare…
Come d’altronde egli stesso dichiara: “Può capitare a tutte le mamme e ai papa d’avere il proprio figlio che viene per dire… sai mamma, papa, mi sono innamorato di un uomo”!!!
Sappiamo bene tutti cosa accade solitamente in quelle circostanze: “nei casi buoni lo si butta fuori di casa, nei casi peggiori si adotta la violenza fisica o ancor peggio lo si manda in qualche “Centro Igiene Mentale” o da qualche amico psichiatra, affinché egli possa attuare quelle necessarie cure riparative”…
Ecco perché Sandro Mangano da quel palco rivolge un auspicio a tutti gli uomini e donne presenti delle nostre Istituzioni, in particolare prova a inviare un messaggio da questa sua terra, questa regione… la Sicilia, perché da qui possa nascere quella differenza che non sia esclusivo appannaggio della sinistra…
Perché i diritti civili non vengono votati solo da chi è di sinistra, perché un soggetto può essere gay e votare per la destra!!!
Bisogna quindi finirla con quella falsa moralità o con quell’essere sessualmente ambigui o per meglio dire “transessuali“, un tema quest’ultimo certamente difficile da affrontare e quindi – premesso che egli non ha nulla contro questa minoranza “transgender” – fa fatta però da parte loro una scelta di diritto: non si può essere transessuale e mantenere nello stesso tempo quel percorso o determinati organi che non le appartengono…
Per entrare nello specifico… “sei un uomo… e ti senti prigioniero in un corpo di donna, vuoi fare un percorso di transessualità…??? Lo stato ti accompagna a trovare la tua identità… quella pace interiore voluta e ricercata; ma se vuoi mantenere una doppia identità, una doppia figura esclusivamente per fini personali… non puoi chiedere un diritto o un dovere alla Stato, perché non gli compete!!!
Basta quindi con tutte quelle sigle “particolari” espresse per meglio identificarsi o per voler riconoscere amori naturali… perché secondo Sandro Mangano, queste sono di fatto “Blasfemie“, sono condizioni sociali che non possono essere da uno Stato difese, protette o legiferare… si deve viceversa legiferare sul diritto di coppia… ma ad un bisessuale che chiede un diritto, prima bisogna riconoscerlo…
Ciascuno di loro deve quindi riconoscere prima se stesso, i suoi gusti personali, cercando di comprendere quelli che dovrebbero essere i suoi diritti, ma anche i suoi doveri… 
Ma ad un bisessuale… cosa può dire lo Stato: “Sei libero di fare nella tua camera da letto quello che vuoi, ma non puoi rappresentare un tema a cui debbo pensare”…
Le diversità – logicamente – non sono soltanto quelle sessuali ma anche quelle della disabilità, perché tutte le persone hanno la prerogativa di essere libere da qualunque discriminazione, per poter godere ampiamente dei propri diritti civili, culturali, economici, politici e sociali…
Ho letto che a breve (dal 29-31 Marzo) è in programma a Verona il “Congresso Mondiale delle Famiglie”… e rappresenta un tema caro a molti e sul quale è intervenuto per l’appunto Sandro Mangano (attivista per i diritti omosessuali e fresco di nomina coordinatore del dipartimento Diritti Civili di #DiventeràBellissima)
A differenza di ciò che in molti potrebbero pensare, Mangano si schiera a favore del Congresso e ne spiega i motivi: “Troppa retorica, opportunismo e propaganda politica dietro le barricate sul Congresso Mondiale delle Famiglie. 
È ora di finirla con gli stereotipi e iniziare a pensare in chiave liberale: io dico fortemente Si. Penso che tutto ruoti attorno al senso autentico della libertà di espressione, quella libertà che qualcuno vorrebbe limitare, utilizzando le vecchie contrapposizioni ideologiche tra destra e sinistra, precludendo a un omosessuale di sostenere i valori della famiglia, quando invece la famiglia è un patrimonio da tutelare, oggi più che mai. Magari ci sarà molto da discutere sul concetto di famiglia, ma di certo non è privando i cittadini di uno spunto di dialogo e confronto che daremo l’esempio di un Paese democratico e civile quale pretendiamo di essere. Io dico ‘Sì’ alla famiglia: una famiglia che accoglie e non discrimina; che tutela i figli e i loro orientamenti, che li guida a essere persone migliori. Di questo l’Italia ha davvero bisogno”!!!
Diceva Herbert Marcuse: “Questa società cambia tutto ciò che tocca in una fonte potenziale di progresso e di sfruttamento, di fatica miserabile e di soddisfazione, di libertà e d’oppressione. La sessualità non fa eccezione…”. 

La verità si vede nei fatti e non nei discorsi!!!

Se i nostri governanti dovessero mettere in pratica quanto pronunciato da Papa Francesco… oggi sarebbero tutti a casa!!!
Certo, qualcuno tra loro potrebbe chiedersi: “Ma cosa significa dire la verità?”…
Riprendo le parole di sua santità: “Significa essere sincero? Non dire falsa testimonianza, vivere per l’appunto come figlio di Dio”…
Già… quanti di quei cosiddetti signori, applicano durante quel loro mandato quelle semplici regole morali??? A vedere i risultati… pochi, pochissimi… nessuno!!!
“Vivere come un figlio di Dio, che mai, non confuta mai, non dice mai bugie”… ma dove, ma di quale paese stiamo parlando???, Come dite…??? Il nostro… ma per favore, non ditelo neppure per scherzo…
Il Santo Padre “proibisce di falsificare la verità nei rapporti con gli altri, dove c’è una bugia… non c’è amore, non può esserci amore!!!
Ed invece cosa fanno la maggior parte dei nostri politici, usano la menzogna per raggiungere i propri scopi, basti vedere quei loro comportamenti, ogni giorno un’inchiesta per corruzione, un’indagine per aver violato quei principi di legalità, per proseguire con truffe, raggiri, tangenti e via discorrendo…
Non desidero  fare populismo o criticare tanto per parlare… ed allora mi chiedo, come dovrei valutare quei soggetti???     
D’altronde Papa Francesco ha correttamente sottolineato: “Una persona parla con tutto ciò che è e ciò che fa”!!!
Sì… è proprio in queste semplici parole che si manifesta la vera essenza dell’individuo, ma quanti tra essi e non solo, mettono in pratica quelle giuste azioni???
Il sottoscritto ha ormai la convinzione che in questa terra, non si faccia altro che compiere quotidianamente tutto il contrario di quanto realmente andrebbe fatto, in particolare per ciò che è necessario ai miei connazionali!!!
Ciascuno di quegli uomini seduti in quelle poltrone… da quelli certamente più prestigiosi seduti al parlamento, a quelli (di scarso peso…) posti all’interno di quei consigli comunali, già… alla maggior parte di loro non interessano i problemi dei cittadini, anzi la verità è che a nessuno di loro interessa di voi, se non… il giorno delle votazioni!!!
Sì… in quei giorni antecedenti si ricorderanno di voi, saranno particolarmente gentili e vedrete, sarete anche invitati a qualche evento, i soliti discorsi inutili… 
Ma in quel preciso momento, non dovrete pensare che soltanto loro rappresentano il “male” di questo nostro paese!!!
No, quel giorno non vi basterà richiamare alla memoria quanto non sono stati capaci di compiere… 
No… quel giorno (ma vorrei aggiungere, non solo quel giorno, ma ogni giorno della vostra vita), all’interno di quella cabina elettorali, sarete voi a dovervi guardare con voi stessi, e sì.. perché se “Una persona parla con tutto ciò che è e ciò che fa”, anche voi in quel preciso momento, sbarrando quella “X”, potreste non essere poi… così tanto diversi da loro!!!

Come…??? Sono 70 gli anni di pedofilia emersi da quegli uomini di Chiesa??? No scusate… sono 2018 anni i crimini compiuti sotto il nome di Cristo!!!

La Chiesa cattolica, perseverando in quel suo modus operandi, ha sistematicamente perpetrato abusi sessuali su oltre mille bambini, attraverso quasi 300 dei suoi preti: nel corso di 70 anni, in Pennsylvania, l’ignobile depravazione compiuta a danno dei più deboli, ha potuto evolversi grazie alla complicità dei suoi superiori e al totale silenzio deciso dai suoi vertici!!! 
Un Gran giurì americano ha diffuso un rapporto di oltre 1.400 pagine: il più complesso ed esaustivo dopo quello pubblicato dal Boston Globe che, denunciava la pedofilia talare diffusa in Massachusetts sin dal 2002!!!
Il dossier ha condotto all’incriminazione di due preti: nella maggioranza dei casi i presunti responsabili sono purtroppo deceduti, ed il reato è stato prescritto. 
Uno dei talari incriminati è accusato di aver eiaculato nella bocca di un bambino di sette anni e si è dichiarato colpevole; l’altro ha aggredito due bambini, uno dei due è stato vittime di abusi dagli 8 anni fino ai 16. 
L’indagine del Gran giurì è durata due anni ed è stata condotta in tutte le diocesi della Pennsylvania: esaustiva e particolareggiata riporta decine di testimoni e mezzo milione di pagine di informazioni della Chiesa, contenenti accuse circoscritte contro oltre 300 preti pedofili. 
Ne risulta un quadro agghiacciante e schifoso!!! 
Il clero cattolico e la pedofilia vanno a braccetto da secoli: dal Concilio di Elvira (305 d.C.), quando per gli “stupratores puerorum” fu decisa la sola punizione del rifiuto della comunione, al “Crimen sollicitationis“, approvato nel 1962 da Papa Giovanni XXIII, dopo la prima edizione di Pio XI (1922), che stabilisce l’assoluta segretezza nelle cause di molestie, pena la scomunica, anche per la vittima che avesse intenzione di denunciare il fatto alla giustizia civile: la validità del documento è stata confermata nel 2001 dall’allora cardinale Ratzinger nella lettera “De delictis gravioribus”, diventato per di più Papa (ora… “emerito” del cazz…). 
Un meccanismo perverso incentrato sull’idea improponibile che l’atto pedofilo non sia una violenza perché il bambino, in quanto privo di razionalità, non sarebbe un essere umano… 
Nel dossier risulta che più di mille bambine e bambini vittime di abusi sono identificabili, anche se il numero reale sarebbe riconducibile a migliaia (molte vittime non hanno denunciato vinte dalla paura, in altri casi i loro dati sono andati perduti). 
Futuri adulti traumatizzati per la vita che, alle volte, hanno finito per autodistruggersi, abusando di droga e alcol; il numero di suicidi è decisamente alto.
La pedofilia è l’annullamento della realtà umana del bambino, una violenza efferata e inaccettabile dettata da una reale pulsione omicida. 
Il clero rivendica una propria legislazione e sottrae i preti pedofili alle norme dello Stato: tutti i loro rapporti sociali sono regolati come nel Medioevo e la legge da rispettare è quella, arcaica, della Bibbia. 
Alcuni casi elencati dal Gran giurì producono un orrore ineguagliabile: un sacerdote ha stuprato una bambina di 7 anni in ospedale, dopo che la piccola aveva subito una tonsillectomia; un bambino, dopo aver bevuto un succo di frutta, si svegliò il mattino dopo sanguinante dal retto, completamente incapace di comprendere l’accaduto; un prete costrinse un bambino di 9 anni a praticargli sesso orale, poi gli lavò la bocca con l’acqua santa per purificarlo; un altro “ministro di Dio” abusò di cinque sorelle della medesima famiglia, una vittima è stata violentata dai 18 mesi ai 12 anni. 
Nel 1992 una delle piccole rivelò ai genitori l’orrore subito: la polizia trovò nella casa del prete slip, bustine di plastica contenenti peli pubici, fiale d’urina e fotografie pedo-pornografiche. 
Cosa fece allora la Chiesa? 
Nulla… decise di ignorare le accuse e il sacerdote morì in attesa di processo…
Il procuratore generale della Pennsylvania, Josh Shapiro, afferma: “Lo schema era abuso, negazione e copertura. Come diretta conseguenza della sistematica copertura da parte delle alte autorità ecclesiastiche, quasi ogni caso di pedofilia che abbiamo rilevato è troppo datato per un processo”. 
Il Gran giurì ha chiesto che la prescrizione per i reati di pedofilia sia eliminata, le vittime devono aver più tempo per presentare denuncia. 
Nel dossier si evince che i religiosi anziani accusati furono promossi e i preti pedofili poterono amministrare per 10, 20 e persino 40 anni dopo che i vertici erano venuti perfettamente a conoscenza degli abusi.
Negli Stati Uniti sono tra 5.700 e 10 mila i preti cattolici accusati di abusi sessuali,  poche centinaia sono stati processati, dichiarati colpevoli e condannati: una stima ipotizza che le vittime negli Usa siano 100 mila. 
Che schifo… ed hanno il coraggio di porsi tra noi e Dio!!! 
Ma per favore… Dio li ha rinnegati ancor prima che decidessero di chiamare “Chiesa” quel loro movimento, che doveva ispirarsi ad un suo “ipotetico” figlio!!! 
Ora comprendo meglio perché Egli abbia deciso di resuscitare: per non aver a che fare con nessuno di loro!!!  

Ma perché in Italia vi è una così alta penuria di persone perbene ed oneste???

Non c’è giorno in cui aprendo il giornale o guardando il web, non leggiamo d’indagini compiute da parte delle nostre forse dell’ordine…
Questa mattina ad esempio l’inchiesta presa in esame, si occupava di sanità, in particolare di concorsi e gare truccate, per favorire come sempre quei soliti raccomandati “ignoranti”…
Gli unici d’altronde che in questo paese vanno avanti, grazie alle solite amicizie del papà, del suocero o di qualche altro familiare…
Poi come ripeto sempre… messi alla prova – non dico in competizione… perché in quel caso specifico perderebbero immediatamente – non sanno fare neppure “zero con il bicchiere“, eppure sono proprio questi gli individui che stranamente occupano quei posti di rilievo…
Già… sono come in quel film: “VIENI AVANTI CRETINO!!!“.
Ecco perché hanno sempre bisogno di qualcuno che gli passi il compito… perché non sanno farlo, perché sono impreparati e lo saranno sempre, qualunque cosa nella vita faranno!!!
Ecco quindi che in Basilicata per superare il problema, si sono inventati di truccare il sistema dei concorsi… ed ora in 30, sono finiti ai domiciliari!!!
Cosa dire… ben gli sta, ad essersi venduto alla corruzione!!!
Ancor più da fastidio mi da quel soggetto “lecchino” che, per farsi bello – come d’altronde molti di questo paese, premiati senza possedere alcuna personalità – rivelava sulle attività investigative in corso…
Ed allora vediamo chi sono questi funzionari “leali” delle nostre amministrazioni pubbliche…
Tra gli arrestati troviamo i commissari delle due aziende sanitarie lucane ed in carcere è finito anche il direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria di Matera!!!
Inoltre, vi è anche il governatore della regione Basilicata, ora ai domiciliari nell’ambito di una maxi inchiesta della procura di Matera, che lo vede indagato su concorsi e forniture nelle aziende sanitarie lucane e con lui, il direttore generale dell’Asl!!!
La cosa assurda è che nel calderone è finito anche il “responsabile dell’anticorruzione” della stessa Asl…
Tra le accuse abbiamo, falso ideologico per soppressione, truffa aggravata, turbata libertà degli incanti, corruzione e abuso d’ufficio per la gestione di un concorso da dirigente che sarebbe stato truccato per favorire gli amici degli amici…
Ai candidati -secondo l’accusa- sarebbero state fornite tracce dei temi in anticipo e il buon punteggio ottenuto, avrebbe consentito lo scorrimento della graduatoria con assunzione presso altre aziende sanitarie locali…
Sembra che si stia scoprendo l’acqua calda… il sottoscritto ad esempio a giorni uscirà con un post, che credo… appena denunciato presso la nostra Procura Nazionale, farà saltare un sistema ambiguo compiuto all’interno di una struttura pubblica, ma come si dice… diamo tempo al tempo!!!
Bisogna comunque dare merito a quelle rare persone perbene che hanno saputo fare emergere, attraverso la propria denuncia, questo sistema illegale…. 
Gli investigatori si sono trovati dinnanzi a quattro concorsi truccati, in particolare, quello per concorso pubblico per un posto di dirigente amministrativo,  è stato stranamente vinto da tre persone, perché uno è stato il vincitore effettivo mentre gli altri due… lo sono diventati di fatto, grazie all’effetto scorrimento delle graduatorie.
Tra gli scambi di favori è stato arrestato anche un docente di diritto amministrativo dell’Università di Bari, accusato ora d’avere ottenuto incarichi legali in cambio di agevolazioni alla carriera universitaria del figlio di un’altro indagato…
Quasi a dare conferma, su quanto avevo scritto per l’appunto alcuni giorni fa sui figli di papà…
In particolare, questo stesso docente si è offerto di fare da relatore della tesi di laurea di quel “figlio di papà”… che poi lo avrebbe indirizzato per la pratica forense presso un avvocato (ovviamente… un altro “amico”) ed infine, per chiudere il cerchio, lo avrebbe anche supportato nel dottorato di ricerca presso la propria cattedra…
Ripensando a quanto sopra, vi verrebbe da aggiungere: Meglio di così, cosa si vorrebbe ancora… un “Amaro Lucano“???
Ma l’indagine – ha detto il Procuratore capo di Matera, Pietro Argentino, va ancora completata… ed ha assicurato: “non è finita qui”!!! 
Già, purtroppo sappiamo bene che non finisce qui, ne per quanto concerne la regione della Basilicata, ma neppure per tutte le altre regioni di questo paese!!!
Regioni che dimostrano essere egualmente corrotte e dove quotidianamente si evidenzia quanto sia difficile trovare tra i suoi cittadini, persone perbene ed oneste!!!
Ed allora cosa aggiungere: “Vieni avanti cretino”!!!

Catania: Iniziano a uscire i nomi di quei possibili indagati…


Strano come vi siano dei giovani nella nostra isola che all’improvviso abbiano preso una ascesa inconsueta, rispetto ad altri eguali coetanei, certamente più preparati…

Molti d’altronde si sa… alcuni di questi, hanno avuto la fortuna di partire avvantaggiati o certamente privilegiati rispetto ai loro coetanei, in particolare in questa nostra terra che dimostra non conoscere affatto, la parola meritocrazia…
Già… quegli individui, fanno parte dei cosiddetti “figli di papà“, i cui genitori o anche familiari, hanno preparato loro sin da piccoli, quella strada in discesa, ed è soprattutto grazie alle amicizie costruite negli anni dai propri cari, sviluppatesi alcune di esse nell’ambito professionale, che si è potuti crescere così rapidamente e legarsi nel contempo, a tutta una serie d’individui ben noti nel panorama sociale di questa nostra terra…
D’altronde… basta leggere alcuni libri per comprendere quanto sopra: “L’avvocato del diavolo. I segreti di Berlusconi e di Forza Italia nel racconto inedito di un testimone d’eccezione” di Vittorio Dotti, oppure “il Commercialista” di Piero Andrea Corraresi o ancora “Il primario”, “Il corruttore”, “Cosa grigia”, “Quinto pilastro”, ecc…
Quanto avviene si sa, è dovuto principalmente ad una rete di fiancheggiatori, professionisti e consulenti vari, che forniscono una connivente legale ad un sistema di fatto… illegale!!!
Peraltro, anche quel sistema criminale chiamato mafia usufruisce di parte di quegli stessi professionisti e ricambia il favore, sostenendo con quel cosiddetto voto di scambio…
D’altronde, il nostro sistema… è un sistema politico dove i partiti da destra a sinistra,  sono legati da uno stesso gruppo influente, lo stesso che non ha permesso di avere negli anni una legge efficace sulla corruzione!!! 
Ma dopotutto, basti leggersi i nomi di alcuni nostri esponenti, ed ecco venire in mente… quelle targhe dorate ben esposte nelle nostre strade, nomi ben evidenziati – a caratteri cubitali – che mostrano (ancor prima di entrare), quel senso di opulenza, luxury e certamente… arroganza!!!
D’altro canto… volete considerare poter contare su una parte considerevole di concittadini??? 
Molti di loro peraltro rappresentano i clienti dei propri familiari, sono gli stessi individui che negli anni, si sono fatti assistere nei problemi fiscali, finanziari…
Come non evidenziare inoltre, quanto abbiamo letto in questi anni nei quotidiani, dove alcuni di essi, sono stati indagati dalle Procure nazionali, per “traffici” illeciti ed investimenti dorati, dirottati successivamente verso noti paradisi fiscali…
Cosa dire altresì di quegli studi legali, dove affermati penalisti, cercare in ogni modo di fare assolvere i loro clienti, pur sapendo che i reati loro ascritti, sono stati di fatto compiuti (ma quello tratta un problema etico… che non può certamente prevalere sulla propria coerenza professionale)
Sono nuovi conoscenti e amici (ed anche… “degli amici…”) a cui poter chiedere quando servirà… un favore, ad esempio, un voto per un proprio familiare…
Certo sembra poco influente, ma avere tra essi, direttori sanitari, primari, medici, proprietari di strutture pubbliche o private, residenze per anziani e via discorrendo… tutte compagini di cui, prima o poi, si dovrà avere bisogno, se non per se, certamente per qualche familiare o parente, può sicuramente far comodo…
Ed ancora, come dimenticare tutti i rettori, professori, docenti universitari, presidi ed anche i semplici insegnanti di quell’apparato scolastico, che possono certamente influenzare parecchi di quelle preferenze, sia tra quanti operano nella didattica, che per i molti familiari di quei cosiddetti discenti…
Ovviamente non potevano mancare le figure istituzionali, di tutti coloro che operano nelle strutture pubbliche o fanno parte dei servizi militari, delle forze dell’ordine, a cui si aggiungono – come potevano mancare dall’elenco – coloro che svolgono incarichi politici!!! 
Come potete vedere, rappresentano solo una parte di quelle “caste”, nelle quali per l’appunto i loro figli (va detto che ci sono anche molti di essi, realmente “meritevoli” e che non hanno preferito non godere di alcun appoggio familiare… solitamente operano con professionalità fuori dalla nostra isola oppure all’estero…) fanno carriera, poiché aiutati e sostenuti da quegli appoggi diretti interni, ma anche da quelli esterni, concessi a loro, epr quanto compiuto nel corso degli anni, da quei propri familiari…

La cosa assurda è che se parlate con loro, emerge in tutta la gravità quel loro convincimento morale e intellettuale,  che evidenzia quella folle convinzione e cioè, di essere lì… grazie alla loro capacità!!!

Una vera e propria esaltazione della proprio “io”, vorrei spingermi a dire… che si tratta di un fanatismo ormai acquisito, che li ha indotti  a dimenticare chi erano, cosa sono e cosa non sarebbero mai stati, senza quel fondamentale sostegno familiare!!!
Ecco il motivo per cui, quando il sistema inizia a crollare, quando si viene coinvolti dalle indagini giudiziarie, quando emergono nella loro gravità quelle particolari collusioni ottenute attraverso i poteri forti dei propri familiari, ecco, quando il sistema clientelare di cui si è fatto parte (a volte ahimè legato a quel mondo mafioso…), si allontana, si scopre cosa si era: Semplici burattini di un sistema più grande di loro, certezza di una vita totalmente inconsistente…
Crollano i muri su cui erano state impostate le certezze e crolla quel loro mondo politico, come fosse un castello di carte… 

Il gioco della politica è finito!!!
Ora è tempo di dimostrare cosa realmente si sa fare!!! 

Ah… si… dimenticavo, in ogni caso ci si può sempre rivolgere per un aiuto, ad uno dei tanti familiari!!!

Corrotti e mafiosi cristiani??? Ma quale cristiani… sono solo putridi!!!

Finalmente un Papa che non usa mezzi termini e dice le cose per come sono!!!

Parla di mafiosi e soprattutto parla di tutte quelle persone corrotte!!!
Sì… di quella massa d’individui che ogni giorno si dedicano a rubare, a evadere, a incrementare il malaffare, sono soggetti dediti alla corruzione, alla ricerca di denaro sotto forma di mazzette e/o tangenti, usano la politica per fini personali e non per la collettività ed infine, ci sono i peggiori, quelli che svolgono la loro funzione all’interno della criminalità organizzata…
Ecco tutti questi signori sopra riportati… non possono dirsi “CRISTIANI“!!!
Perché in essi… nulla vi è di “Cristo”!!!

“Un cristiano – dichiara Papa Francesco – si deve lasciar lavare da Cristo, si deve lasciar spogliare da Lui dell’uomo vecchio per camminare in una vita nuova, pur rimanendo peccatore, non saremo mai corrotti… 

Ma quei mafiosi e corrotti non possono dirsi cristiani, anche se vanno a messa la domenica o prendono l’eucarestia, battezzano i propri figli, partecipano alle messe per i propri defunti e fanno solitamente… laute beneficenze, a quelle strutture parrocchiali.
Ma questi soggetti… non sanno cos’è la religione, hanno il cuore pieno di putredine perché “portano la morte nell’anima e agli altri“!!!
Dice bene Papa Francesco… “sono i cristiani finti”!!!
Sono tutti quelli che dicono “Gesù è risorto” oppure “io sono stato giustificato da Gesù”: dicono di essere nella vita nuova, ma vivono una vita corrotta!!!
Ma questi finti cristiani – dice Papa Bergoglio   finiranno male!!!
Il loro d’altronde è un male endemico… questi finti fedeli dimostrano la loro incapacità come cristiani, non vogliono convertirsi e ancor meno pentirsi…
Ciascuno di essi dimostra nei fatti di non essere capace di cambiare vita, anche se continuano a proclamarsi cristiani… e purtroppo, non basta nemmeno questa festa Pasquale, per rinnovarsi…

Per ritornare ad essere veri cristiani, bisogna lottare contro l’illegalità… in tutti i modi possibili, vanno denunciati tutti gli affari sporchi, va allontanato da se quel denaro che insanguina e produce potere iniquo…

Il corrotto si sa… fa finta di essere una persona onorevole, ma alla fine, nel suo cuore, non vi è nulla di buono e i mafiosi in particolare, sono l’espressione di una cultura di morte, da osteggiare e da combattere in tutti i modi, perché si oppongono all’unica strada percorribile: Il Vangelo…
Le parole di Papa Francesco, rievocano quelle del suo predecessore Papa Giovanni Paolo II: “Convertitevi… perché  verrà il giudizio di Dio” a cui seguirà nel 2014 la scomunica pronunciata in Calabria dallo stesso Papa Bergoglio… 

In quella sede ha ricordato che “La mafia, si oppone radicalmente alla fede e al Vangelo ed il fenomeno mafioso, quale espressione di una cultura di morte, è da osteggiare e da combattere”!!! Mafia, camorra e ‘ndrangheta, sfruttando le carenze economiche, sociali e politiche, trovano un terreno fertile per realizzare i loro deplorevoli progetti…”.

Caro Papa Francesco, oggi chiedi a tutti ai cristiani, al sottoscritto… di pregare per loro, perché il Signore tocchi la loro anima!!!
Comprenderà… quanto difficile sia per il sottoscritto esaudire questa Sua richiesta, considerato che quotidianamente e in ogni occasione (certamente da riferirsi al mio limitato contesto…) provo a combattere tutte quelle situazioni disoneste, fatte da istigazioni e lusinghe, create per l’appunto da quei soggetti, legati a quel putredine sistema di continuo malaffare…

Mi permetta Santo Padre, ma forse sarebbe giunto il momento che Lei annunciasse a tutti quegli individui mafiosi e corrotti – in modo chiaro e deciso,  la SCOMUNICA” immediata per quanti vanno ancora compiendo quelle azioni disonorevoli…
Ritengo inoltre, che quella pena canonica, vada estesa anche a tutti i familiari, che nei fatti dimostrano di non dissociarsi da quelle azioni disonorevoli compiute da quel loro parente!!!
Comunque, tralasciando quella richiesta di perdono realizzata attraverso la nostra preghiera – che sin d’ora purtroppo, non mi sento di rivolgere – su una cosa Santo Padre sono d’accordo con Lei: Cambiare si può!!!
Basti ricordare quanto compiuto da Peppino Impastato: “Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!!!”.

Assistiamo a delle festività snaturate dal falso rispetto!!!

A dire quanto sopra, è stato alcuni giorni Papa Francesco, durante l’udienza generale…
Riprendendo le festività in corso, ha voluto parlare dello “snaturamento” del Natale, esprimendo un monito importante: in nome di un falso rispetto di chi non è cristiano, spesso si nasconde la volontà di emarginare la fede, si elimina dalla festa ogni riferimento alla nascita di Gesù. Ma in realtà questo avvenimento è l’unico vero Natale! Senza Gesù non c’è Natale”…
Proseguendo: “Se al centro c’è Lui, allora anche tutto il contorno, cioè luci, suoni, con le varie tradizioni locali, compresi i cibi caratteristici, ecco, tutto concorre a creare l’atmosfera della festa. Ma se togliamo Lui, la luce si spegne e tutto diventa finto e apparente“.
Passando quindi allo scambio dei doni, il Santo Padre ha ricordato come “il dono di Dio è Gesù e anche noi possiamo diventare quotidianamente un dono gratuito per coloro che si incontrano sulla propria strada. Ecco perché a Natale ci scambiamo i doni. E’ un segnale… ma il vero dono per noi è Gesù, e come Lui vogliamo essere dono per gli altri”.
C’è una citazione che da ragazzo scelsi come inizio di un mio libro, diceva: “Chi nel corso della vita ha acceso anche soltanto una luce, nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano“… 
Ecco, in un qualche modo Papa Francesco ha riproposto quel messaggio: “Gesù porta la vera luce, è il dono di Dio per l’umanità che è immersa nella notte e nel torpore del sonno”…
Ma purtroppo debbo dire che ancora oggi,  in particolare nel nostro paese – e ancor di più tra i miei conterranei – assistiamo al fatto che spesso ciascuno di essi preferisce vivere nel buio, perché sa che la luce svelerebbe tutte quelle azioni e quei pensieri, che farebbe loro arrossire la coscienza… 
Ecco il motivo per cui si preferisce rimanere nel buio e non sconvolgere quelle proprie abitudini sbagliate”!!!
Ma essi non pensano che alla fine dei loro giorni… non verranno salvati, già, a differenza di tutti coloro che attualmente vengono da molti disprezzati… 
Saranno difatti quest’ultimi, i primi destinatari dell’annuncio della salvezza: “Dio coinvolge coloro che, confinati ai margini della società, sono i primi destinatari del suo dono, cioè la salvezza portata da Gesù. Con i piccoli e i disprezzati, Gesù stabilisce un’amicizia che continua nel tempo e che nutre la speranza per un futuro migliore. A queste persone, rappresentate dai pastori di Betlemme, apparve una grande luce, che li condusse dritti a Gesù. Con loro, in ogni tempo, Dio vuole costruire un mondo nuovo, un mondo in cui non ci sono più persone rifiutate, maltrattate e indigenti”.
Diceva bene Emil Cioran: Quaggiù, per rimettere le cose a posto ci vorrebbe un salvatore per ogni generazione, o meglio, per ogni individuo!!!

Papa Francesco… forse il vero problema è tutt’altro, che nulla centra con l’essere schiavi di domenica…

Caro Papa Francesco, comprendo perfettamente il messaggio riportato durante l’udienza generale sul pensiero che lavorare di domenica per noi cristiani è errato… a differenza di altri paesi, nei quali predominano religioni diverse dalla nostra, che per l’appunto s’astengono; infatti, ove presente la religione ebraica ci si astiene dal lavoro il sabato, mentre in quegli stati a maggioranza  islamica, non si lavora di venerdì…

Quindi da un punto di vista etico o sarebbe meglio dire religioso, si potrebbe pensare che, anche da noi, dovrebbe valere la stessa regola…
Nel dichiarare ciò però, ci si dimentica che il nostro è un paese certamente più democratico e libero moralmente e comunque va ricordato che, vi è una consistente comunità al suo interno, che non segue quelle regole dettate dal cattolicesimo…
Per cui, voler sostenere che quanti oggi svolgono la propria professione nella giornata della domenica, contrasti con i principi dettati dalla religione… mi da l’impressione che si voglia celare sulle reali motivazioni, che hanno condotto a quel Suo sfogo…

Non ci vuole molto per comprendere che la vera ragione di quella frase, sia da ricercare principalmente nella mancata presenza di fedeli all’interno delle chiese in quel giorno festivo… e soprattutto, da quel esiguo numero di presenti… che ora si vorrebbe incolpare di prediligere lo shopping alla  preghiera…

D’altronde, quanto accade ormai da tempo, è precisamente ciò che maggior parte delle persone in fondo desidera e cioè, la ricerca di un rapporto diretto con Dio, senza alcuna necessità d’intermediari vari, che intercedano per nome e conto di EGLI, ed è questa la vera motivazione, che preoccupa principalmente oggi la nostra Chiesa, perché in gioco vi è la propria sopravvivenza e il futuro della stessa…
Peraltro, voler dimenticare quanto accaduto in questi anni all’interno di questa Chiesa, è non voler essere sinceri con noi stessi!!
Abbiamo letto e ascoltato, quali profonde ferite hanno lasciato quei suoi ministri del culto, che Lei ora Santità sta cercando in tutti i modi di ricucire, allontanando innanzitutto proprio coloro che hanno sbagliato…
Non si tratta quindi di dover recuperare quegli insegnamenti a suo tempo ricevuti o di essere più presenti alla messa domenicale, qui si tratta di riappropriarsi di quel concetto eucaristico non più al centro della nostra vita…
Tuttavia, osservando quanto accade quotidianamente nel nostro paese, Le chiedo, come si può pensare d’essere cristiani, quando nessuno di questi fedeli, mette in pratica un solo insegnamento del nostro Messia… 
Come possono pensare questi nostri ladri, corrotti e mafiosi, di recarsi la domenica a messa per potersi unire con LUI… per ascoltare attraverso quel sacerdote la Sua parola, per nutrirsi della sua mensa e divenire così, insieme ad Egli… un’unico corpo!!!
Se sono questi i discepoli che il nostro Cristo deve trovare nella sua Chiesa, se si vuole pensare solo alle generose offerte che questi soggetti lasciano… allora sicuramente c’è qualcosa che no va!!!  
Il Gesù che io e Lei conosciamo, pur nella sua misericordia, non vuole scorgere nessuno di quei soggetti, ne di domenica e neppure nei giorni feriali, non vuole parlare a loro, non vuole dividere alcun pane e vino con essi, perché mai nessuno di loro riceverà nel proprio corpo alcuno spirito santo… 
Ecco il perché molti di noi non vengono a messa la domenica, perché come LUI… non vogliono incontrarli, non vogliono dividere con loro nulla… perché nulla abbiamo a che dividere con quei soggetti, sono individui che hanno da troppo tempo smarrito il senso di esseri cristiani… ma che conservano abitudini “sociali” legate più ad un aspetto mondano domenicale, che ad un momento di consapevole e profonda rivelazione… 
Ed è proprio su questi valori che Lei Santità dovrebbe intervenire, ricordare a tutti, che senza la  consapevolezza del significato cristiano, si perde tutto… sia in questa vita terrena, che un giorno in quella celestiale…
Poiché… se la domenica deve rappresentare solo un banco di prova per astenersi dal lavoro per recarsi a messa, ecco se si vuole sperare a continuare a ripetere quelle frasi ripetute, instillate in ciascuno di noi, sin da quando si era bambini, ecco, se si continua per come finora si è fatto… Santità, non ci sarà mai posto per la preghiera e tutto si ridurrà ad una semplice abitudine di sacramenti: Battesimo, Eucaristia,  Cresima, Confessione, Ordine sacro, Matrimonio e per finire l’Unzione degli infermi… (Padre…si vede che sono preparato, non per nulla, gli anni dai salesiani a qualcosa son serviti..).
Ecco quindi perché oggi chiedo Lei di uscire allo scoperto, di dire anche quanto molti non vorrebbero sentirsi dire, certo la Chiesa perderà molti di quegli ipocriti fedeli (d’altronde sono i discendenti di quelli che nostro Signore cacciò dal tempio… ) ma così facendo Lei, potrà continuare quell’opera di pulizia già iniziata e sarà questo cambiamento a ridare a ciascuno di noi quell’energia e soprattutto quella fiducia per poter andare avanti, non più da soli, ma con la speranza cristiana di saper che accanto a noi, c’è sempre nostro Signore, che alla fine, non ci lascia mai soli.
Mi creda Santità, non ci sono “schiavi del lavoro domenicale“, ma semplice gente perbene, che cerca di sopravvivere ogni giorno onestamente, contro uno Stato ed un sistema composto da “notabili, cambiavalute e mercanti” del tutto indifferenti ai problemi di chi soffre o di chi è disagiato…
Ma verrà nuovamente il giorno in cui la nostra casa sarà chiamata “casa di preghiera” e non più “spelonca di ladri”!!!  

Denuncia di un giovane italiano del Sud… trasferitosi in Svizzera!!!

Ho ricevuto questa missiva con la preghiera di diffonderla poiché riassume il disagio che hanno gli Italiani in cerca di lavoro tra l’Italia e la Svizzera…

Aggiunge inoltre quanto “Non sia importante la sua storia personale, ma quanto il fatto che essa sia una testimonianza accomunabile a quella di altre migliaia di persone che attualmente si trovano nella sua stessa situazione e che vivono quotidianamente lo stesso disagio…
Ragion per cui, ha preferito “non firmare” per esteso la lettera, in quanto credo che in calce alla stessa, ci possa essere aggiunta la firma di molti cittadini, italiani e non solo, senza che cambi affatto la sostanza della denuncia.
Cordialmente, Gaspare (un italiano in Svizzera…)
Ecco a voi la lettera:
Sono un italiano: fin qui, nessuna colpa.
Appartengono alla “classe 1984”: nemmeno questa una colpa. 
Una “sfiga” forse si: quella di appartenere ad una generazione di mezzo, quella generazione “Y” nata a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90: né “figli dei fiori” (per lo più “figli di papà” in lotta per superbi ideali, almeno finché non entrati in banca o ottenuto un posto fisso); né figli della globalizzazione (svezzati a pane e smartphone e quanto mai “cittadini del mondo”). 
Una generazione “ibrida” cresciuta in un mondo jurassico ormai estinto, dopato da un benessere diffuso e indottrinato dal mito della crescita felice.
“Studia e farai strada”, dicevano in tanti; “una laurea in Legge è meglio di un’assicurazione sulla vita”, aggiungevano altri. 
Ed eccomi qui, a 33 anni, crocifisso dal mercato del lavoro, con una Laurea (cum Laude) in tasca e tanti sogni in un cassetto che non si aprirà mai… 
Il miraggio resta sempre lo stesso: né la fama, né il successo, né la ricchezza, nemmeno il famigerato “posto fisso”… 
Semplicemente un lavoro, un dignitosissimo lavoro, che consenta finalmente di esclamare: “ce l’ho fatta!”.
Una doverosa puntualizzazione -per tutti i tastieristi seriali pronti a sparare giudizi come sentenze-: non datemi del “choosy” o “kippers” o “neet”, per favore! 
In primis, perché odio l’esterofilia imperante: quantomeno usiate un epiteto nostrano (“sfaticato”, “fannullone”…); in secundis, poiché non mi sono di certo adagiato sugli allori. 
La laurea è stata un traguardo raggiunto dopo anni di fuori corso, ma al costo di mantenersi a tutti i costi da solo, alternando lavoretti in nero e tirocini “aggratis” (anzi, a proprie spese): per definire al meglio la mia posizione, conierei il neologismo di “diversamente occupato”!
Dimenticavo: oltre ad esser figlio degli anni ’80, sono un figlio del Sud: la medaglia al petto di “sfigato”, dunque, me la sono meritatamente conquistata! 
Cosa vuol dire, per un giovane -non raccomandato e senza un’impresa di famiglia alle spalle- cercare lavoro al Sud? Il più delle volte, un gioco al lotto: con la differenza, in questo caso, di giocare sulla propria pelle!
Arrivati al primo bivio della propria vita (i trent’anni), così, è facile voltarsi indietro ed accorgersi di aver sprecato i propri anni migliori tra cumuli di libri e lavoretti eternamente precari, temporanei, a scadenza… 
Il prezzo necessario da pagare per non essere scavalcati da chi gioca al rialzo nella disperazione!
Si superano i trent’anni, poi, e si scopre d’improvviso di esser troppo presto invecchiati per il mondo del lavoro: bonus a go-go per l’assunzione di under-29, con buona pace per chi non è né tanto giovane né tanto vecchio!
Allora ci si ributta nuovamente a capofitto negli studi, preparandosi per un concorso pubblico. Peccato che, eliminati tutti quelli per i quali vige il solito dolente limite d’età, di corposi ne restano ben pochi. 
E quando per mesi ti prepari per uno dei pochi concorsi a cui aspirare (si veda quello per Assistenti Giudiziari), ti ritrovi a tirare le somme con altri 300 mila candidati per poche centinaia di posti!
Giunge inesorabile, così, il momento di pensare alla fuga, a scappare all’estero! 
Quale meta migliore della vicinissima Svizzera (e dell’italianissimo Canton Ticino)? 
Ripensi ai tanti che ce l’hanno fatta, trovando la loro fortuna tra la Svizzera, il Belgio e la Germania, e molli tutto -gli affetti e le amicizie di una vita- per partire, pronto a sfidare la sorte per un tozzo di pane.
Passano i mesi, e ti rendi però conto che il Paradiso non è di questa Terra… 
Cerchi un lavoro attinente ai tuoi studi? Ben presto ti accorgi che qui la tua laurea è fondamentalmente “carta straccia”! 
Cerchi un qualsiasi lavoro, pur umilissimo, che ti permetta di vivere dignitosamente? 
Nella migliore delle ipotesi, qualora non si richieda il Tedesco Madrelingua (un’oscenità per qualsiasi italiano medio!), o uno dei tanti attestati federali immaginabili (anche per un posto di lavapiatti!) o un permesso di soggiorno (un miraggio senza prima un contratto in mano…), ti rispondono: “ma lei è sprecato per questa posizione…”.
Col morale a terra, continui ancora a cercare la tua strada, tra cartelloni pubblicitari che raffigurano gli italiani come “ratti” e, un po’ ovunque, giornali che sfoggiano titoli a tutta pagina del tipo “Costretti ad emigrare!” (riferiti, stavolta, ai Ticinesi, a causa dell’immigrazione italiana).
Sconfortato, sull’orlo di una crisi di nervi, chiudi gli occhi, e ti accorgi di vivere con un pugno di mosche in mano… ma un tesoro inestimabile attorno: la tua Famiglia, gli affetti più cari, sempre al tuo fianco, comunque pronti a sorreggerti. 
Ed è in questi momenti che un dilemma, come una preghiera, ti scuote brutalmente la coscienza: si può certamente vivere “per” la Famiglia; ma fin quando si può sopravvivere “di” Famiglia???
G.S.
Ovviamente su quanto sopra, non dobbiamo che ringraziare il nostro governo nazionale!!! 
Dall’ultimo… a tutti quelli che in questi vent’anni l’hanno preceduto!!! 

Ratzinger… una vergogna per tutta la chiesa!!!

Su Ratzinger credo di aver detto tutto…
Basti riguardare i miei vecchi post, a cominciare dal 2010, precisamente il giorno 08 del mese di Aprile “Ratzinger …ha il coraggio di parlare di Pedofilia ed abusi sui minori…” e successivamente il 4 settembre 2010 “Il diavolo Satana” e quindi, il 23 settembre 2011 con “Papa Ratzinger denunciato alla Corte dell’Aja…” , per poi passare al 28 Maggio 2012 “Che Dio vi perdoni”  a cui seguiranno il 12, 15 e 25 Febbraio 2013 “La Profezia di Malachia…”, “Ratzinger e le Sue verità nascoste…” ed ancora “Relationem… ed il Maligno in casa…”, per giungere l’11 Marzo 2013 “I silenzi di Ratzinger”… 
Quindi cosa dovrei aggiungere di più, quando ciò che avevo espresso in tempi non sospetti, si sta dimostrando reale… e ciò che allora pensavo di quel signore tedesco -diventato incredibilmente Papa- ora finalmente si è andato avverando e si riesce a comprendere finalmente, quella sua necessità di abdicare…
Sono oltre 500 i bambini del coro di Ratisbona che tra il 1945 e il 1992 hanno subito violenze sessuali e non…
Tra quei carnefici vi era anche il fratello del papa emerito, Georg Ratzinger, che secondo un avvocato che ha raccolto le accuse, “sapeva” ciò che accadeva in quello svventurato coro tedesco…
Non solo… il caso ora si sta per ampliare, facendo emergere nuove e ancor più crude verità…
Sono storie terrificanti, dalle quali stanno uscendo tutta una serie di dettagli vergognosi… dove proprio Georg Ratzinger, veniva considerato un “picchiatore”… altro che “buono”!!!
Quanto schifo è stato prodotto in tutti questi anni da quegli uomini di chiesa… peccato che oggi, non vi è per loro, la “santa inquisizione”, quella sì che rappresentava la giusta punizione… infami, mi ripeto… altro che uomini di chiesa, questi sono sadici che hanno perpetrato continue violenze e abusi nei confronti di bambini…
Un’immagine schifosa della famiglia Ratzinger… d’altronde, non dimentichiamoci che se il fratello “emerito”, andava a braccetto da giovane con le “SS” naziste, cosa si poteva pretendere…
Ora certo, tenteranno d’insabbiare la vicenda, di proteggere il fratello dell’abdicato…, usciranno nuove testimonianze, che condurranno a differenti dichiarazioni…
Si sa… pensano al Vaticano che siamo degli sciocchi!!!

Ho già letto alcune dichiarazioni che dicono… “Georg Ratzinger? L’ho conosciuto… un uomo sincero, giusto, competente e comprensivo, al quale ho sempre guardato con rispetto”.
Chissà quanto avranno pagato per ottenere queste falsità…
La chiesa non è questa… e difatti, chissà forse Dio ha voluto mandare un nuovo messaggero… Francesco… basta guardarlo, ascoltarlo, leggerlo… e si comprende come tutto sia ora, completamente diverso…
Speriamo almeno… che non gli facciano fare la stessa fine di Papa Luciani ( Giovanni Paolo I)!!!

Corruzione=Cancro

Riprendo la definizione che Papa Francesco ha dato della parola corruzione: “La corruzione è il linguaggio delle mafie, è un processo di morte che favorisce il crimine e che spezza la coesistenza fra le persone, una piaga sociale che affligge il mondo intero, Italia compresa.

No… mi permetto di puntualizzare, l’Italia per prima… purtroppo!!!
Perché, quando si tratta di corruzione, sembra che esista un certo connubio tra i sui cittadini ed una insita predisposizione a farsi corrompere… e come se questa pratica, abbia acquisito una certa familiarità e tutti, sì… proprio tutti o quantomeno la maggior parte… vuole a quel banchetto partecipare…
Difatti, non c’è bisogno di ricercare chi corrompere… perché sono già lì, pronti e disponibili (una grossa fetta di quella maggioranza…), anche se ciascuno di essi, pavoneggia principi di correttezza e moralità, che sa in cuor suo di non possedere… ma d’altronde, chi dovrebbe tradire mai quelle false lodi, evidenziando comportamenti non certo corretti…
Appunto… chi??? Sono quasi tutti collusi e fortemente ricattabili e quindi, ognuno di essi, sta in dovuto silenzio, si gira dall’altro lato e fa finta di non vedere… quanto illecitamente avviene attorno ad essi…
D’altronde si cerca in tutti i modi, di non restare coinvolti, evitando di venire scoperti su quanto in precedenza commesso e facendo evidenziare comportamenti miseri, che corrompono quanto di buono possiede ancora la natura umana…   
Papa Francesco ha aggiunto che “il corrotto è colui che ha un cuore infranto, macchiato da qualcosa, rovinato come fosse decomposto”, perché la corruzione è questo che fa “investe lo stato interiore della persona”
Per comprendere meglio i confini della questione, il santo padre, ha invitato ad analizzare le “tre relazioni” che animano la vita umana: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con l’ambiente circostante…
Quando l’uomo è onesto, vive queste relazioni in modo responsabile…
Quando invece è disonesto, sfodera una condotta anti-sociale, perché la corruzione lo spinge a sciogliere tutti i rapporti che aveva tessuto o che avrebbe potuto tessere…
Per cui, la corruzione demolisce dal di dentro, le fondamenta su cui si reggeva la coesistenza fra gli individui, è a tutti gli effetti “un veleno che contamina ogni prospettiva”
Per colpire ancor di più la corruzione, Papa Francesco si è spinto a definire la corruzione, come “una forma di bestemmia”, un’arma nelle mani della mafia e di chiunque idolatri la morte!!!
Ed è per questo motivo che che la Chiesa, proprio perché detentrice di quel messaggio pro-vita, combatte (sicuramente da quando c’è Bergoglio…) con tutte le sue forze il nemico della corruzione!!!
E’ fondamentale che la Chiesa si allontani da quel mondo, da quegli uomini, dalla “corruzione” che può giungere travestita da “trionfalismo, ipocrisia, indifferenza e da una mondanità dello Spirito”…
D’altronde, come potrebbe la Chiesa non combattere questa piaga, allontanando da se il corrotto se corrotto e tutti coloro che stanno all’origine dello sfruttamento, del degrado, dell’ingiustizia sociale e della mortificazione di ogni merito…
Appena qualche settimana fa, il Papa si era espresso con estrema chiarezza sulle donazioni a enti ecclesiastici: “Io penso ad alcuni benefattori della Chiesa che vengono e dicono: prenda per la Chiesa questa offerta, è frutto del sangue di tanta gente sfruttata, maltrattata, schiavizzata con il lavoro malpagato! Io dirò a questa gente: Per favore, portati indietro il tuo assegno e brucialo!!! Il popolo di Dio, cioè la Chiesa, non ha bisogno di soldi sporchi, ha bisogno di cuori aperti alla misericordia di Dio, perché necessario avvicinarsi a Dio con mani purificate, evitando il male e praticando il bene e la giustizia”.
Ma come riporta Eugenio Scalfari: “La corruzione italiana è un fenomeno che deriva direttamente dall’estraneità dello Stato rispetto al popolo, dall’esistenza d’una classe dirigente barricata a difesa dei suoi privilegi, dall’appropriazione delle risorse pubbliche da parte dei potenti di turno, dal proliferare delle corporazioni con proprie deontologie, propri statuti, propri privilegi; dalla criminalità organizzata e governata da leggi e codici propri” e aggiungerei “dagli italiani, sempre predisposti a vendersi… per un piatto di pasta”!!!

Dimmi, dimmi, dimmi, che senso ha… sprecare il nostro voto per questi politici qua…

C’è una ragione che cresce in me… e l’incoscienza svanisce e come un viaggio nella notte finisce…
Dimmi, dimmi, dimmi che senso ha… sprecare il nostro voto per questi uomini qua,  continuare a dar fiducia a questa gente… semplici figli di papà, che non hanno perso sai, che non vanno mai via… povere illusioni dai pensieri banali ma nulla che rimane… 
Per me, per te, per voi… pensare che vivremmo, benissimo anche senza!!!
C’è una ragione che cresce in me e una paura che nasce… l’imponderabile condotta della gente, che confonde la mente, tra una cieca rassegnazione e la più stupida pazienza…
No, io non vedo più la realtà, né quanta tenerezza vi da, quella incoerenza… pensare che vivreste benissimo anche senza…
Dimmi, dimmi, dimmi come si fa… ad ascoltare questi politici “bla bla bla”… gente incapace di fare i nostri interessi, di dedicarsi al loro ruolo, di guardare al futuro…  
Io, non so come riuscite a sopportare quanto ogni giorno ci viene proposto, io ho difficoltà… 
Ad esempio. ho finito di contare le indagini portate a conoscenza quest’anno da parte delle procure nazionali, ed allora vi chiedo, ma come si fa a far finta di niente…???
Si è tutti senza coscienza… io, già io debbo confidarvi che non ce la faccio!!!
Sono esausto dal vedere in Tv quelle trasmissioni politiche, dove vengono ripetute sempre le stesse cose… inutili parole sentite, già non so quante migliaia di volte, che se potreste rivederle “on demaid” tutte, vi accorgereste come sono sempre le stesse parole… 
Cambiano solo le rughe e le pettinature, sì… i capelli sono un po più grigi, ma le “minchiate” dette sono sempre le sesse… 
D’altronde ditemi, in questi anni, quanto si è evoluto economicamente questo nostro paese… o ancor di più, quanto è migliorata la nostra regione???
Non sanno più cosa dire… ormai è stato detto tutto o meglio… niente, perché non solo le loro parole non hanno prodotto nulla, ma soprattutto i fatti, che hanno saputo evidenziare una condizione peggiore di quella che vi era vent’anni fa… 
Sì… ricordate quando c’erano partiti come la Democrazia Cristiana, il PSI e quei “finti” Comunisti che insieme, appassionatamente, governavano questo nostro paese, con il sostegno della mafia che dalla Sicilia al nord italia, raccoglieva i voti necessari per quegli esponenti di partito…
Sono passati gli anni e sono ancora lì… alcuni, hanno ceduto quelle loro poltrone ai figli (altrettanto inutili) ed altri oggi, stanno preparando la strada per la nuova discendenza… 
D’altronde abbiamo visto come non vengono proposte leggi a favore della legalità, i partiti lottano per proporre nuove riforme elettorali che possano successivamente favorirli… e quei politici inquisiti, sono ancora lì, tranquillamente seduti senza che nessuno di loro paghi per i reati commessi… per le tangenti intascate, per lo scambio di voti ricevuti in maniera illecita…
Allora… dimmi, dimmi, dimmi, che senso ha…

"Cara", dalla Calabria alla Sicilia con tanto amore…

Sabato 2 Giugno 2016 avevo scritto a riguardo questi cosiddetti “Cara”: una mano lava l’altra e tutte due lavano quel viso“!!!
Ora, come se nessuno sapesse… si scopre che da oltre dieci anni, il noto “Cara” di Crotone, era nelle mani della ‘ndrangheta….
Milioni e milioni di euro di fondi Ue, girati direttamente nelle mani della criminalità organizzata… alla faccia della legalità e dei controlli ANAC!!!
Ora… a fatto compiuto, ci vengono a raccontare dell’inchiesta, degli arresti, di quei clan criminali, di organizzazioni volontarie colluse, di Presidenti di Confraternita delle Misericordie coinvolti e di parroci di paese collusi, entrambi accusati a vario titolo… d’associazione mafiosa. 
Il sistema è sempre quello e cioè… l’accaparrarsi di tutti i subappalti dal catering a tutti gli altri servizi di gestione… come ad esempio, gli operatori chiamati ad operare nel centro, le lavanderie industriali per pulire biancheria e tovaglie, tutto ovviamente, in mano alla ‘Ndrangheta…
In questo contesto criminale, anche gli uomini della “Chiesa”… facevano la loro parte…
Già… non si comprenda a quale “chiesa” possano collegare questi infidi individui: Francesco, Francesco… ti prego, datti una mossa, ti prego… cacciali tutti!!!
Perdonatemi questo momento di sfogo… riprendendo, sembra che il parroco ricevesse delle somma consistenti, a titolo di prestito e pagamento di false note di debito, per servizi di assistenza spirituale che avrebbe reso a quei profughi… al costo irrisorio di soli €. 132.000… a cui vanno sommati, 3,5 milioni di euro dati per restituzione prestiti e donazioni…

Poi ci sono quei contratti prima rescissi e poi passati stranamente ad altri familiari, certamente tutto ciò, grazie all’appoggio o alla negligenza di chi avrebbe dovuto controllare tra quegli uomini/donne delle istituzioni e come evidente… non l’ha fatto!!! Quantomeno questo è quanto voglio credere…
D’altronde, se così non fosse, significherebbe che alcuni di quei responsabili, abbiano partecipato compiutamente ad una vera e propria collusione con gli uomini… di quella associazione criminale!!!   

Per altro… come può la Prefettura sospendere un certificato antimafia ad una società in odor di mafia… e successivamente, concedere ad un’altra, parere favorevole per operare in quel campo (vorrei sapere in quali modi si è aggiudicato quell’appalto…) , quando i suoi referenti erano di fatto parenti di quei soggetti interdetti nell’altra società, alla faccia dei protocolli di legalità… mi fanno 😂😂😂 ridere!!!
Altro che white-list… qui il termine che più si adatta è sewer-list dove “sewer” per chi non lo sapesse… sta per “fogna”!!!
Infine… ci sono come sempre le amicizie politiche… quelle potevano mai mancare??? Certamente no!!!
Infatti, tra i soggetti indagati di cui sopra, molti di essi, mostravano di avere “intimità” con alcuni nostri politici e/o uomini delle istituzioni…. tra questi infatti, sembra che vi fosse la parlamentare Dorina Bianchi, il ministro degli Esteri Angelino Alfano, infatti, proprio qualche anno fa, il governatore dell’ente che gestisce il Centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto (Leonardo Sacco), era finito nell’occhio del ciclone per aver nominato Lorenzo Montana (casualmente… cognato del fratello di Alfano) a dirigere la struttura di Lampedusa; incarico che il “cognato” (funzionario dell’Agenzia delle Entrate), senza alcuna esperienza per quel ruolo, ha potuto ricoprire solo per pochissimo tempo, in quanto successivamente, si è dovuto dimettere a causa delle cresciute polemiche. 
Lo stesso Sacco comunque, ha sempre avuto un alto potere “politico” contrattuale… dal momento che era anche all’interno del Cda della società che per lungo tempo ha gestito l’aeroporto di Crotone…
Una vera e propria spartizione in cui, uomini dei clan, politici, presidenti, amministratori ed anche, preti… erano in maniera molto “CARA” (sotto tutti i punti di vista…) legati, affinché quel fiume di denaro, si potesse spartire tra loro…
Comprenderete bene come in questa vicenda, lo Stato, non fa una bella figura, avendo avuto la necessità, di ben dieci anni per far emergere quest’incresciosa situazione, confermando non solo quella propria lentezza burocratica e strutturale, ma lasciando ciascuno di noi con il dubbio che, dietro questa vicenda, ci possano (o ci debbano…) essere… altri nominativi coinvolti, volutamente finora non fatti emergere!!!
“Giorno dopo giorno mi sento così straniero, in questo posto per me diverso…
Dammi solo il tempo di avere un po’ di fortuna, per un’ idea che ho, nella mia valigia ci metto anche un po’ di luna… e poi ritornerò per dirti: Cara il tempo vola… “.
   

L’impegno morale dei cattolici nei confronti della politica…

Questa mattina guardavo RAI 1, dove in diretta si stava svolgendo una messa dal Santuario di “Fatima”…

Papa Francesco si è recato lì per canonizzare i due pastorelli (Francesco e Giacinta) veggenti delle apparizioni cominciate il 13 maggio del 1919, delle quali beneficiò anche la cugina Lucia, diventata successivamente suora (morta nel 2010) e di cui è in corso il processo di beatificazione.
Davanti al santuario per la celebrazione della messa, ha dichiarato “Imploro per il mondo la concordia tra tutti i popoli… vengo come profeta e messaggero e come vescovo vestito di bianco ricordo tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace”…
Ed oggi, proprio la pace, rappresenta la condizione fondamentale affinché si possano “abbattere tutti i muri per superare ogni frontiera, uscendo verso le periferia del mondo, per manifestare la giustizia e la pace di Dio”.
E’ tempo di aprire la porta a tutti, pregare per le difficoltà nel mondo, affinché Dio possa dare a ciascuno di noi, una propria risposta… poiché senza adorazione, non vi potrà essere la trasformazione del mondo.
Adorare non è un lusso, ma è una priorità… ed è quello che bisogna fare ogni giorno… 
Quando passiamo attraverso una croce… egli c’è già passato prima, perché ha voluto prendere su di se, le nostre sofferenze, così come oggi ciascun cristiano, deve sapere riconoscere i peccati che lo circondano…
Come disse la Madonna ai pastorelli: volete offrirvi a Dio??? E loro (i pastorelli) risposero: Si lo vogliamo!!!
Ecco, questo chiaro messaggio, ci da l’occasione per seguire quella linea, offrirsi al signore, sentirsi partecipi a pieno titolo della missione della chiesa e non solo…
Mai più eloquente è stata l’offerta quotidiana della nostra sofferenza, vista quest’ultima, quale accettazione paziente della nostra condizione, risorsa unica della vita e prezioso tesoro donato alla chiesa…   
Ecco perché oggi più di ieri, vi è bisogno di un impegno unitario da parte di tutti, in particolare dai cattolici, che hanno motivazioni morali certamente più elevate rispetto ad altri, con inclusioni particolari nei confronti della vita pubblica, della giustizia ed anche della politica… 
Mi rivolgo quindi a tutti i cosiddetti “cristiani”, sia a quanti sono chiamati ad esprimere semplicemente il proprio voto, che a coloro che decidono di dedicarsi a quella pratica dell’amministrazione statale, la stessa che in questi anni, ha dimostrato di non intervenire a difesa dei più deboli…
Perché un cristiano che si impegna in politica deve dimostrare di essere fedele all’autorità e alle istituzioni, rifiutando i compromessi e allontanando da se, tutte quelle azioni disoneste che nel corso della propria esperienza istituzionale, potrebbero concretizzarsi…
Bisogna vivere quella propria mansione, come se fosse un opera di misericordia… d’altronde “l’uomo non può separarsi da Dio, né la politica dalla morale”!!!
La promozione secondo cui la dottrina cattolica ha voluto intendere l’autonomia civile e politica, ha permesso a molti di essi, di essere quasi slegali da quella imposizione religiosa, ma di sicuro, non li ha esonerati… da quella morale!!!
Per cui, il voler essere per molti prima laici e poi cattolici, non ha significato esonerarsi dal rispetto delle componenti della società civile… ed è questo motivo che, siano essi laici o cattolici, devono sempre collaborare per il bene comune del nostro paese!!!
E’ tempo quindi di superare le contrapposizioni personali, puntando tutti insieme sui veri valori d’unione, scegliendo cioè sempre, il meglio per ciascun di noi… semplici cittadini.
Perché come ripeto spesso, prima di amare il proprio di partito, bisogna saper amare il partito degli altri, per poter rispettare e condividere questa nostra nazione… 
E questo il reale contributo che ciascuno di noi deve dare, sia per i cristiani che per i laici, apportando quanto c’è di meglio contro questa nostra “dissoluta” politica, partecipando direttamente alla vita “politica” in modo corretto e cioè, dando quel necessario sostegno a tutte le attività sociali, economiche, amministrative, legislative e soprattutto culturali, promuovendo in ogni condizione e circostanza il bene comune, il rispetto della vita umana, la difesa dei principi di pace, ordine, libertà, uguaglianza, giustizia e solidarietà …
Perché soltanto così… si potrà contrastare tutta questa decadenza presente in ogni area del nostro paese: tutto il resto… vi fa (oggi come allora) democristiani” e soprattutto complici!!! 

Pezzi di merda… a dirlo è il papà di Stefano…

Ieri pomeriggio, durante la trasmissione di Barbara D’urso, ho ascoltato il genitore di Stefano Feniello, fidanzato di Francesca Bronzi (che a questa tragedia è sopravvissuta…).
In quelle parole, vi è tutta la disperazione di un genitore che ha perso il proprio figlio, per una disgrazia… annunciata!!!
D’altronde su questo dramma una cosa va detta: tutti sapevano ed erano stati ben informati… ma nessuno ha mosso un dito!!!
Non meravigliatevi… dopotutto questa è l’Italia, ognuno fa quel proprio dovere in maniera approssimativa, senza metterci mai il massimo d’impegno, ma anzi, convincendosi arbitrariamente… che alla fine (non si comprende per quale motivo…) si risolverà tutto in bene!!! 
E così… chi riceve l’email, la lascia lì sul tavolo, chi riceve la telefonata crede che si tratti di uno scherzo, chi avrebbe dovuto controllare negli anni sulla realizzazione di quella struttura… (e via discorrendo… ) nel frattempo accadono le disgrazie e le persone purtroppo muoiono!!! 
La cosa assurda è che quando accadono queste situazioni, sono tutti pronti ad indignarsi, ma quando si chiede loro di fare i nomi di quei possibili responsabili, ecco che tutti si trincerano dietro quei proverbiali silenzi…
L’ha fatto peraltro anche il giornalista presente nella trasmissione di Canale 5… con un giro di parole pietose e piene di comprensione, ha saputo ricordare le persone scomparse… ma ha evitato di dire ciò che doveva o quantomeno, svincolandosi da quella propria veste di giornalista, avrebbe potuto esprimere da semplice cittadino… quella propria opinione… ma non l’ha fatto!!!
Perché come dicevo sopra… questa è l’Italia e così sono gli italiani!!!
Ognuno cerca di farsi i propri cazzi e difatti, la maggior parte evita di denunciare pubblicamente per non restare coinvolti…
Ognuna di quelle persona pensa “ma chi me lo fa fare e poi, a me che me ne frega… sono cazzi loro” e nel frattempo accadono queste disgrazie!!! 
Voglio farvi un esempio occorso al sottoscritto un mese fa: mi trovavo nei pressi del porto di Catania, precisamente vicino la Nuova Dogana… una struttura totalmente ristrutturata e adibita a negozi, ristoranti e area ricreativa…
Quella sera, era stata programmata per tutti i licei, un evento da discoteca…
Giunto lì davanti c’erano almeno trecento ragazzi/ragazze che volevano entrare… ma purtroppo il locale già alle 22.00 era strapieno…
Nel frattempo, come solitamente accade, oltre a quegli studenti, si erano infiltrati alcuni giovani maggiorenni, che con quelle scuole non c’entravano nulla, anzi tutt’altro e così tra iniziali spinte e feroci liti, s’inizia a creare il panico, con l’evidente rischio di vedere qualche giovane finire nella corsia delle auto, che per l’appunto costeggia il locale…
Che ci fosse un rischio d’incolumità pubblica era evidente a tutti, che non vi fosse alcun controllo da parte dei responsabili del locale era anch’esso un fatto assodato e che, quei pochi genitori ancora presenti (la maggior parte aveva difatti provveduto a lasciare lì i propri figli… convinti che questi sarebbero tranquillamente potuti entrare…) erano fortemente preoccupati, nel vedere in quali modi la tensione stava salendo, in virtù soprattutto che all’interno di quel locale non si poteva più entrare!!!
Iniziano a cadere a terra i primi ragazzi/e ed altri senza accorgersene, ci saltano di sopra… la situazione sta degenerando, qualcuno si sente male ed una pattuglia delle forze dell’ordine non si vede…
Alcuni di noi genitori intervengono per cercare di calmare gli animi, separare i facinorosi e qualcuno di questi genitori si ritrova coinvolto in discussioni animate… 
A quel punto, vedendo qualche ragazzina in difficoltà per quanto accaduto, si comprende la necessità di chiamare l’ambulanza e soprattutto, rivolgendomi a un mio (cugino acquisito…) decidiamo di chiamare io i carabinieri e lui la polizia…
Ho fatto tre tentativi nessuna risposta, lui, per fortuna a differenza mia riesce a parlare con la polizia…
Passa mezz’ora e non si vede nessuno a quel punto chiamo nuovamente e faccio presente del problema e di come vi fosse la necessità di avere almeno due pattuglie… ma soprattutto confermo che non vi sono le condizioni a salvaguardia di quei ragazzi fuori… ma (ne ho avuto conferma successivamente) anche per quanti si trovavano all’interno di quel locale… richiedendo all’operatore di far sospendere quella serata per evitare possibili rischi…
Durante quella telefonata, ho avuto la sensazione come se stessi dando fastidio e mentre che stavo raccontando i fatti, fui bloccato da una richiesta di quell’addetto “scusi con chi sto parlando”… premetto che, ancor prima d’iniziare ad esporre quanto stava accadendo, mi ero già presentato… comunque… “Nome e Cognome”, vuole sapere perché ho chiamato e quanti anni avevano quei ragazzi… ho spiegato gli eventuali rischi e che erano quasi tutti adolescenti…. ” ah… vabbè… si sa a quell’età… probabilmente a breve si conclude tutto”; ora mi viene da dire… una persona che non è presente… che non sa neppure cosa sta avvenendo, tenta di dare soluzioni “filosofiche” invece di mettersi in azione… (siamo lì a discutere e di cosa poi non si capisce…), mi comincio ad agitare anche perché riconosco il pericolo che sta per sopravvenire… ( dopotutto se non lo comprende il sottoscritto, con tutta l’esperienza che possiede da oltre vent’anni di sicurezza, rischi e salvaguardia del personale… ) ecco che ad un certo punto sono costretto a farmi sentire in modo più vigoroso… preannuncio che la telefonata da parte mia è stata fatta… che ho chiamato con il mio cellulare,  che mi sono correttamente  presentato… nel frattempo chiedo all’operatore di darmi il suo nome anzi specifico meglio… il numero di matricola e mi sento rispondere “polizia di stato”,  nuovamente chiedo “potrei sapere qual’è la matricola del mio interlocutore… sa, se dovesse succedere qualcosa di grave, vorrei almeno sapere con chi ho parlato… risposta “polizia di stato”,  a quel punto ho ribattuto… “sappi una cosa… se a breve non arriveranno le volanti e dovesse accadere qualcosa di grave a quei ragazzi, il primo che salta il Prefetto e successivamente Lei… aggiungo inoltre che il mio telefono in questo momento è in modalità “registrazione” e che domani una eventuale notizia verrà riportata non solo nella mia pagina web (ma sicuramente testate giornalistiche ben più importanti…), comunque La ringrazio per l’attenzione… ed ho chiuso.
Sono passati cinque minuti… ecco giungere due volanti, dopo pochi minuti ne arrivano altre due… l’ambulanza si è portata via qualche ferito… sono le 24.30 e per come avevo previsto… la serata è stata sospesa!!! 
Ora quanto sopra… rappresenta un esempio del caz… lo capisco… ma spero faccia intuire, quanta difficoltà si ha a volte, nel tentare di fare il proprio dovere o quantomeno a differenza di molti si prova a compiere, quanto altri non provano neppure a fare, per quella caratteristica “omertosa” di rimanere in ogni circostanza anonimi per non restare così coinvolti!!!
CONTINUA…