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Trading on line: attenti alle truffe promosse da "influencer" e ignari complici!!!

Alcuni giorni fa ho ascoltato sul web un’intervista compiuta ad una nota “influencer” che descriveva in modo semplice come guadagnare migliaia e migliaia di euro senza far nulla, semplicemente iscrivendosi ad un sito di trading online, versare €. 250,00 e vedere improvvisamente in poche ore il proprio denaro crescere… 

Un miracolo, un’intelligenza artificiale capace di indirizzare quei vostri soldi su investimenti in “Bitcoin” tali da farli crescere in poche ore, raddoppiandoli, triplicandoli, etc…

Per cui, quando vi vengono suggerite proposte come quella di sopra, la prima cosa da chiedersi è: quale bisogno hanno di voi queste società!!! 

La risposta comprenderete come sia implicita nella domanda: il vostro denaro!!! 

E sì… perché di questo si tratta, riuscire a prenderlo, promuovendolo con altro, peccato che quest’ultimo è solo virtuale, ma non solo, la maggior parte di esso – sempre nel caso in cui si fosse per come promesso nel tempo alimentato – quando ufficialmente richiesto, non rientra nelle vostre tasche nelle stesse modalità o per gli usi a cui eravate abituati, ma sotto forma di moneta elettronica, difficile da spendere se non presso quei punti vendita che accettano per l’appunto denaro digitale…       

Ho visto quindi in quel programma il presentatore invogliato a sottoporvi a quell’app e in totale buonafede ha investito la somma richiesta, ponendo successivamente la propria pagina social per descrivere l’app in questione e se essa stesse garantendo i risultati dichiarati dall’influencer; difatti, con il passar dei giorni, egli stesso ha potuto descrivere e quindi confermare che se pur poco alla volta, quel proprio conto stesse aumentando!!!

Ora, vorrei ricordare come uno dei trucchi solitamente utilizzato solitamente da chi vive d’espedienti come ad esempio il gioco delle tre carte o della campanella proposto in alcune strade cittadine, è l’uso e quindi l’assistenza di complici che celati tra quei giocatori, inducono il cosiddetto “pollo” a farsi fregare sempre più soldi…

E qui è la stessa cosa!!! 

Il presentatore che opera in buonafede e quindi ripeto non rappresenta il complice, si fida ciecamente di accettare la proposta dell’influencer, il quale però (forse) potrebbe aver concordato con i gestori di quell’app quel momento di notorietà in Tv, lo stesso che poi avrebbe permesso a quella stessa app – a seguito del numero consistente di ascolti  – di ottenere una crescita certamente esponenziale di richieste e quindi il ricevimento su loro c/c di bonifici…

Quindi, ciò che poteva sembrare un semplice scoop nato casualmente così… sul momento, è stato possibilmente (nessuno d’altronde possiede le prove, ma certamente l’ipotesi può ritenersi anche valida…) programmato a tavolino, tra l’influencer ed il gestore/i di quell’app, i quali, quest’ultimi, conoscendo le mosse che a breve si staranno per susseguire in diretta su quel programma Tv, sono pronti a mettere in atto lo stratagemma, un’amo per tutti quei pesci pronti ad abboccare…

Come riportavo sopra, quei programmatori sono già a conoscenza di quanto sta per accadere e del soggetto terzo che sta per cadere nel tranello; nel caso specifico infatti il presentatore non viene utilizzato come pollo per prelevargli denaro, bensì egli – ignaro della trappola che sta per compiersi –  diventa a sua insaputa “testimonial” indiretto di quell’app, perché dopo solo pochi minuti sarà egli a confermare che il proprio denaro sta crescendo, una circostanza quest’ultima che ripeterà anche nei giorni seguenti!!!

Ma infatti quanto sostiene è la verità, ma non perché un’IA è riuscita dove ‘l’uomo fallisce, bensì… è proprio l’intelligenza umana a fare la differenza, in quanto quest’ultima conosce a priori il nominativo di chi stava per eseguire sul loro conto quel bonifico, e quindi si tratta semplicemente di alimentare quel denaro ricevuto con piccoli interessi, affinché egli (e quindi non più l’influecer) evidenzi la crescita del proprio conto, diventando senza volerlo, egli stesso “influencer” di quell’App e così l’illusione è stata creata ed quei poveri spettatori ignari, diventano i nuovi polli da spennare!!!

CONTINUA

Ma guarda un po’ quale notizia curiosa: Silvio Berlusconi indagato dalla Procura di Roma!!!

Sono rimasto sorpreso nel sentire che Silvio Berlusconi è stato indagato dalla procura di Roma per corruzione in atti giudiziari e in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato che il 3 marzo 2016 annullò l’obbligo per lui di cedere la quota eccedente il 9,99% detenuto in Banca Mediolanum stabilito da Bankitalia.
L’inchiesta è quella relativa alle presunte sentenze pilotate al Consiglio di Stato… 
Continua… 

Quannu si rici: vai pi futtiri ia’rresti futtutu!!!

Non c’è per questo racconto, miglior detto di quello in oggetto!!!
Vi ricordate la vicenda della “Nipote del Presidente egiziano Mubarak“, bene… ora l’avvocato Egidio Verzini (che nel 2011 ha difeso Karima El Marhoug – la falsa nipote – conosciuta da tutti come “Ruby Rubacuori”), ha deciso di parlare…
Se ricordate, nella vicenda era stato coinvolto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a cui seguì un processo in cui egli fu imputato… conclusoci per dovere di cronaca con un’assoluzione definitiva!!!
Venuto meno il rapporto di fiducia, l’Avv.  Verzini decise di lasciare l’incarico…
Ora dopo quasi sette anni, il legale ha deciso di rinunciare all’obbligo del segreto professionale, per un dovere “etico e morale” e per questo ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti e queste sue nuove dichiarazioni, stanno aperto uno squarcio dai contorni inimmaginabili… 
Secondo il legale, Ruby avrebbe ricevuto da Silvio Berlusconi nel 2011 un bonifico di 5 milioni di euro, tramite una banca di Antigua su un suo conto presso una banca in Messico…
Di questi, tre sarebbero finiti (sempre secondo il Verzini) in un conto della Rubi a Dubai, mentre gli altri due sono stati incassati dall’ex compagno della ragazza, Luca Risso!!!
Secondo il Verzini “l’Operazione Ruby”, è stata interamente diretta dall’avvocato Ghedini e prevedeva in origine il pagamento di 7 milioni di euro, di cui 1 milione per il legale della “Ruby” ed 1 milione per la persona incaricata da Ghedini d’accompagnarmi nell’operazione…
Lo stesso Verzini ha inoltre riportato che dopo aver analizzato la situazione, aveva proposto una linea difensiva diversa, che prevedeva la costituzione di parte civile nei confronti dell’ex direttore di RETE4 Emilio Fede e al momento del pagamento, conseguente rinuncia; proposta che Ruby aveva condiviso ed accettato…
Ma successivamente quella proposta (sempre secondo il Verzini) fu rigettata da Ghedini & Risso, pertanto non ho potuto proseguito nell’operazione a suo tempo prospettata, in quanto il rischio professionale e personale era per il sottoscritto altissimo…
Il legale ha concluso affermando che l’ex Presidente Berlusconi, era a conoscenza sin dall’inizio della minore età di “Ruby”, motivo per cui ha deciso di elargire il denaro richiesto!!!
Certo, visto ora quanto emerso da quelle dichiarazioni, viene da pensare che forse anche altri erano a conoscenza di quell’età e chissà (perdonate il naturale il sospetto) se non si è voluto volontariamente predisporre una trappola, sapendo che in quella loro rete sarebbe finito il più importante statista d’Italia, ma soprattutto, uno degli uomini più ricchi del mondo!!!
Ahi…ahi… ahi…: “Quannu si rici, vai pi futtiri ia’rresti futtutu!!!

Evasione fiscale…??? Sono 10.000 i clienti italiani in Svizzera… di cui non si conoscono ancora i nomi!!!

Tu, tu mi parlavi di frontiere, di finanzieri e contrabbando, mi scaldavo ai tuoi racconti… Lugano addio… cantava, mentre al denaro si stringeva…

Bella quella canzone d’Ivan Graziani… racconta in poche parole, la storia di un paese… noto per le sue banche e per la disponibilità con la quale storicamente, ha saputo –forte del suo ruolo neutrale e di un’operosità improntata ad una etica calvinista– incamerare molte di quelle fortune provenienti dai momenti di crisi internazionali e non solo, diventando negli anni, vero e proprio “paradiso della finanza” e soprattutto cassaforte, di tutti quei capitali di provenienza “illecita”…
Sapere quindi ora che, la Guardia di Finanza ha chiesto a quelle autorità fiscali Svizzere di conoscere i nomi dei circa 10.000 beneficiari italiani, titolari di posizioni finanziare aperte con il  gruppo bancario “Credit Suisse”, non raffigura per ciascuno di noi… nulla di nuovo.
Secondo l’indagine in corso, si tratterebbe di conti per un importo complessivo di oltre 6,6 miliardi di euro…. e finora, sono stati individuati circa 3.000 posizioni, la maggior parte dei quali, ha aderito alla procedura di “voluntary disclosure” e cioè, ad una “collaborazione volontaria”, con il quale il fisco permette ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale!!!
Il “sistema” irregolare prevedeva di far depositare sui conti, miliardi di euro, camuffati da polizze vita assicurative “Unit linked del Credit Suisse Life & Pension Aktiengesellschaft (Cslp)”.
Il meccanismo illecito era di una semplicità estrema… 
I gestori del Credit Suisse facevano sottoscrivere ai clienti italiani le polizze che venivano vendute attraverso due società domiciliate in altrettanti “paradisi fiscali”, Liechtenstein e Bermuda. 
Le due società quindi (secondo le indagini…), dirottavano tutte le somme incassate alla Credit Suisse, la quale, si occupava della gestione totale dei fondi.
I fondi investiti nelle polizze vita, a differenza di rimanere per anni nella disponibilità del gruppo assicurativo, rientravano magicamente nella disponibilità dei clienti della banca, pagando una irrisoria penale… 
Un’altra anomalia era quella, che non prevedeva riserve in caso di morte… anzi ai sottoscrittori, venivano concessi anticipi su pegni…
E’ stato scoperto inoltre un decalogo tra gestori della banca e clienti… con tutta una serie di accorgimenti, per evitare d’essere scoperti o di destare sospetti alle autorità fiscali e/o giudiziarie…
E’ ovvio che quanto compiuto da quei nostri connazionali, aveva come primaria esigenza, quella di nascondere i soldi non dichiarati al Fisco… perché in fondo, di questo si tratta, di riciclare tutto il denaro proveniente da tangenti, evasioni, frodi fiscali, attività illegali compiute da quelle note associazioni malavitose, elusione e quant’altro…
Ma questo d’altronde è quanto vuole lo Stato… o meglio molti suoi cittadini ogni giorno compiono, attraverso quelle quotidiane azioni… e non mi si venga a dire che non siamo a conoscenza di quali modalità trattasi…
Ah… dite di non saperlo, siete del tutto ignari…??? Allora vi consiglio questo link, s’intitola “Come fanno gli italiani ad evadere il fisco”:

Catania e la sua ennesima frode…

Chissà perché… ma quando c’è da far “girare” tanti soldi, la nostra città è sempre al primo posto!!!

In particolare, ciò che m’incuriosisce è scoprire da quelle inchieste come, la maggior parte di quel denaro, siano per lo più proveniente da… fondi pubblici.
Nel gergo giuridico il reato è “malversazione e distrazione in danno dello Stato” (ex art. 316 c.p.), ma la verità è che di quel denaro, si conosce sin dal principio l’esatta destinazione… ancor prima di averlo iniziato a movimentare. 
Infatti quei fondi, passano di società in società, da banca in banca, per finire quasi sempre in quei conti esteri cifrati, riconducibili solitamente a familiari…
Il fine è sempre quello… la truffa: si cerca di realizzare con il minimo sforzo, il massimo tornaconto finanziario… riuscendo a destinare tutte quelle somme di denaro derivanti dai contributi pubblici, per fini diversi da quelli, per i quali erano stati concessi…
Ma dopotutto perché meravigliarci… se contiamo le cronache dell’ultimo decennio, vedremo che il numero di truffe e imbrogli, compiute nella sola provincia di Catania (non solo a scapito della comunità europea, ma di molti Enti Pubblici), sono centinaia, anzi sarebbe più corretto dire migliaia; storie dove imprenditori e liberi professionisti senza scrupoli, sono disposti a tutto… pur di realizzare dei guadagni illeciti. 
Per cui leggere oggi l’inchiesta della Procura di Catania, sulla vicenda legata al ex Hotel di Capomulini “La Perla Ionica” e sull’utilizzo di quei concessi finanziamenti pubblici, utilizzati successivamente per altri scopi e soprattutto in altri territori, non mi meraviglia minimamente!!!
Rappresenta d’altronde, l’ennesimo provvedimento di sequestro a società, in questo caso, alla Waste Italia (già Kinexia S.p.a.) e alla Volteo Energie S.p.a, rispettivamente aventi sede a Milano; d’altronde le due società, sono legate di fatto tra esse:  La Volteo (impresa nel settore delle fonti di energia rinnovabili) è inserita nel gruppo societario Waste Italia S.p.a.. 
Per cui, 5,7 milioni di euro (grazie ai propri amministratori) sono stati rivolti a finalità diverse, invece di essere destinati alla crescita del nostro territorio, ma tanto di far crescere questo territorio, non importa niente a nessuno… o meglio l’unica cosa che interessa, a molte di quelle società che operano nella nostra terra è esclusivamente: “fregare”!!!
Quindi con la scusa della crescita economica del settore turistico, la società acquirente (la Item Srl) ha potuto beneficiare di uno dei contratti di sviluppo promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico, finalizzati alla concessione di finanziamenti europei a fondo perduto…
Nel frattempo il complesso alberghiero, aveva attratto l’interesse della famiglia reale di Abu Dabhi, che proprio attraverso un diretto familiare ne aveva acquistato (al prezzo di 33 milioni di euro) la società partecipata italiana, la “Item Capomulini S.r.l.”, con l’obiettivo di costruire l’hotel “Hilton Capomulini”, un investimento totale di circa 80 milioni di euro: opera che prevedeva la conclusione alla fine del 2015… 
Quindi  nel 2014, la Item Srl affida alla Volteo Energie Spa i lavori di ristrutturazione ed una volta ottenuto da Invitalia s.p.a. un anticipo sul finanziamento, di circa 7 milioni di euro, incredibilmente, lo gira per intero nelle casse della società appaltatrice (Volteo Energie s.p.a.) per l’esecuzione dell’opera, che aveva evidenziato costi per il cantiere fino a quel periodo,  tra forniture, servizi e manodopera, per non più, di circa un milione di euro…

Gli altri 6 milioni sono stati destinati per altre finalità, in particolare per pagare altre imprese appartenenti al Gruppo Waste Italia, non certo impegnate nella realizzazione dell’opera ed infine circa 1,8 milioni, è servita per l’acquisto di una foresteria a Londra…

Adesso il Gip del Tribunale di Catania ha disposto il sequestro di denaro e beni pari all’ammontare del finanziamento pubblico “distratto”, chissà se alla fine di questa penosa vicenda, riuscirà a tornare come si dice “a casa”!!!
Comunque, in questi giorni, il proprietario della struttura alberghiera, figlio maggiore dello sceicco di Abu Dhabi (Ahmed bin al Hamed), ha visitato l’area ed i lavori in corso d’opera…
Certo, l’aver letto di questa vicenda, fa sì che non ci si possa sentire minimamente fieri per quanto accaduto, sapendo per l’ennesima volta, di come si riusciti a collegare il nome di questa nostra meravigliosa città con l’ennesima truffa.
Ma come riportavo all’inizio del post, non c’è da meravigliarsi…
Sono certo infatti che a breve, potrò scrivere su una nuova inchiesta, la quale avrà come sfondo paesaggistico la maestosità dell’Etna, per protagonisti i soliti noti (e meno noti) “affiliati e collusi” personaggi della politica, dell’imprenditoria e della mafia (di cui, per ognuno di essi, nessuno di noi catanesi, va certamente fiero…), quale cronaca l’abituale vicenda corruttiva e clientelare, ed infine come location, questa nostra sempre più vessata, città di Catania…   
Come sempre, si ringraziano anticipatamente, tutti coloro che a breve vi parteciperanno…

Tecnis Spa (e non sola…) verso la deriva!!!

Quando sento certe notizie… non so cosa pensare…
Mi sembra a volte di ascoltare… degli alieni!!! 
Sono difatti come quegli esseri… “distanti”, in particolare dalla realtà, come se affrontassero per la prima volta queste situazioni… o che quanto stia accadendo… non sia mai avvenuto!!!
Scusate ma l’esperienza sviluppata in questi anni… (il sottoscritto è giunti a sei…) non è servita a nulla???  
Ma dove sono stati in questo periodo quei cosiddetti “professionisti” dei beni confiscati… boh???
Sì… sono gli stessi uomini e donne… che ad oggi non hanno ben compreso come bisognava modificarlo totalmente questo sistema e soprattutto la sua gestione???
O forse debbo credere che quanto si è realizzato, costituiva di fatto, l’indirizzo che sin dall’inizio si era voluto impostare ed era così che doveva andare…
E quindi, se questo era il procedimento “fallimentare” che ci si era prefissati… colpiamole tutte queste società!!!
Anzi… permettetemi di aggiungere, iniziamo proprio da quella nella quale opero… la In.Co.Ter. Spa…. dopotutto ho assistito personalmente con quali metodi coercitivi le sono stati strappati gli appalti… per poi affidarli negli anni seguenti ad altre società che (a seguito nuove inchieste) si sono dimostrate essere legate a quel noto perverso sistema criminale!!!
Ma dopotutto abbiamo visto come chi avrebbe dovuto eseguire i controlli… si sia dimostrato inadeguato!!!
Potrei fare se richiesto un elenco (ce l’ho già pronto…) su alcune società che hanno operato per conto di noti “General Contractor” (i quali avevano previ rigorosi controlli provveduto ad affidare loro una parte di quei lavori, in affidamento o subappalto), per poi scoprire come queste, siano state a loro volta espulse, proprio per non aver rispettato i protocolli di legalità controfirmati…
Inoltre, mi piace osservare il sostegno dato da certe associazioni sindacali o di legalità, che sperimentano nuovi “stratagemmi” affinché si possa giungere a salvaguardare il personale presente (cosa che poi di fatto non avviene mai… anzi quest’ultimo con il passar del tempo viene gradualmente licenziato…) ed i beni societari… quasi sempre si punta su quelli immobiliari, per poterli così riutilizzare successivamente per propri fini!!!
Leggere quindi (alcuni giorni fa) di come le banche, abbiano chiuso i propri rubinetti, come se questa fosse una notizia da ultim’ora, mi fa intuire d’essere sempre più solo… tra alieni!!!
Ma lo sanno anche i bambini che – senza alcuna garanzia personale – le banche non scuciono neanche 1000 euro… ed oggi qualcuno vorrebbe farci credere che la Tecnis morirà a causa della assenza di liquidità… ma per favore…
Neanche se andassero ognuno di loro in banca… gli verrà mai concesso un benché minimo affidamento, se non garantiranno con la propria retribuzione… sempre che questa comunque non sia legata ad una impresa “sequestrata o confiscata”: già, nel sopraddetto caso (è sicuro…) non vi prestano neppure un euro!!!
Non si vuol comprendere come, per rimettere in moto una società entrata ( per così dire…) nel “circolo della legalità”, bisogna avere innanzitutto il coraggio di realizzarle quelle necessarie riforme strutturali!!!
Proprio in tal senso, (avendo vissuto personalmente questa esperienza…) avevo trasmesso alcune mie considerazioni in una nota all’Agenzia dei Beni Confiscati, su eventuali procedure da compiere, affinché si potesse permettere a queste “specifiche” società, di proseguire non solo negli appalti, ma nel garantire quei propri livelli occupazionali…
Niente di quanto ho scritto è stato mai realizzato… nessuno mi ha contattato… nemmeno il Commissario S. Ruperto (al quale ho offerto a mezzo pec gratuitamente la mia disponibilità), il nulla assoluto e difatti i metodi finora applicati, hanno dimostrato la loro completa inadeguatezza, evidenziando altresì, non solouna completa paralisi del sistema “gestione beni confiscati”…  ma bensì la presunzione di pubblicare appelli!!!
A suo tempo ho scritto come la Tecnis S.p.a. con queste metodologie sarebbe andata a scemare… difatti, restando inalterato il sistema, vedrete anche voi, come per questa realtà imprenditoriale non ci sarà alcuna possibilità di proseguo!!! 
Tra qualche anno… si vedrà chi aveva avuto ragione… e chissà perché (pur augurando a me stesso di essere in torto…) mi sento già tra quelli!!!
Il resto (come diceva Edoardo Bennato in una sua canzone) è solo fantasia… e serve per prendere (e forse perdere…) tempo!!!
Si chiede alle banche di tenere aperte linee di credito… senza rilasciare alcuna garanzia… ma da quando in qua… le banche sono divenute Onlus???
Ho sentito infine che l’esposizione debitoria di circa 70 milioni e stata ridotta a poco più di un decimo… 
Ma, questo è quanto ci dicono (o meglio ci vogliono raccontare…); non credo proprio che in così breve tempo si possano colmare perdite milionarie, soprattutto senza aver nel contempo operato!!!
Per concludere… quelle considerazioni riportate mi sembrano fantascientifiche, da attribuirsi più a sceneggiature da effetti speciali… che a vere e proprie analisi rappresentative con dati certi…
Ma qui da noi si sa… sono tutti esperti in “fact-cheking”!!!
Non per nulla nel nostro paese viene compilata una speciale classifica su chi -nel corso dell’anno- le abbia “sparate più grosse” e a quanto ho sentito dire… la lista dei partecipanti è molto lunga!!!

Il M5Stelle acquista l’abitazione della famiglia a cui era stata vergognosamente tolta…

Le cose buone fatte… non appartengono ai partiti ma alle persone perbene!!!
Bisognerebbe che alcuni cosiddetti Deputati dell’Assemblea regionale Siciliana… prendessero esempio da quelli del Movimento 5 Stelle!!!
Quest’ultimi… infatti, con le somme accantonate mensilmente (rinunciando a parte del loro stipendio), sono riusciti a comprare e restituire nuovamente alla famiglia Guarascio la loro casa di Vittoria…
Era la loro stessa casa finita qualche anno fa all’asta… per un mutuo non pagato. 
Per evitare lo sfratto, il Sig. Giovanni Guarascio, muratore di 64 anni e capofamiglia… si era dato a fuoco per quel debito di 10.000 euro… morendo successivamente per le gravi ustioni riportate…
Un gesto drammatico, realizzato dinnanzi agli occhi proprio dell’ufficiale giudiziario arrivato per eseguire l’ordine di sfratto… 
Quell’uomo… pur di difendere in tutti i modi la propria abitazione – fatta dopo anni di sacrifici – aveva deciso di ricorrere a quel gesto estremo, contro la banca (già le banche…) che gli aveva rescisso il mutuo, poiché non riusciva più a pagarne le rate mensili… 
La situazione assurda e che la stessa Banca ha poi rivenduto la casa all’asta, per una cifra irrisoria (26.000 euro), sfrattando la famiglia al di fuori di quelle mura… 
Certo, dopo quel grave gesto sono seguite le solite celebrazione a ricordo di quell’uomo semplice che desiderava soltanto salvare l’unica proprietà posseduta ed un tetto per la propria famiglia… una casa che aveva costruito con il proprio sudore e che la banca… per pochi miseri trenta denari gli aveva fatto perdere!!!
E lo Stato ed i suoi interpreti dov’erano… dormivano come sempre… pur sapendo che forse con quella legge, avrebbero potuto salvaguardare, non solo, la legittimità dei proprietari di quella loro prima casa… ma soprattutto la vita di Giovanni…
Tanto a loro le case gliele paghiamo noi…
Finalmente il 22 Ottobre 2014… (in Sicilia) la legge è stata approvata all’unanimità dall’Ars… forse o sicuramente… si poteva realizzare prima… ma chissà i nostri deputati  avranno avuto troppo da fare in questi anni per potersi dedicare ad una legge “civile” la stessa che però a livello nazionale è ancora ferma!!!
Per fortuna… già come dicevo all’inizio… meno male che esistono anche le persone perbene… in questo caso i deputati regionali del M5stelle che hanno saputo non solo acquistare l’appartamento e donarlo alla famiglia Guarascio… ma soprattutto fare quel gesto simbolico che dimostra come il più delle volte… anche le situazioni impossibili possono essere realizzate!!!
Ogni giorno questo movimento viene da tutti criticato, infangato, calunniato… abbiamo appena visto quanto accaduto a Quarto… ma ci si dimentica (o si tenta di distogliere l’attenzione) delle porcate fatte –da quasi tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione- in questi anni in nord e centro Italia ed in particolare proprio nella capitale…
Si vuole allontanare l’interesse su questo movimento e sui suoi leader… che in più di una circostanza io stesso ho criticato… ma che sin da subito ho trovato in essi… quei principi di onesta e rettitudine, che neanche lontanamente sono presenti negli altri…
Certo c’è paura… il rischio che alle prossime elezioni il M5Stelle possa raggiungere da sola la maggioranza è qualcosa che sta facendo impazzire tutti… in particolare quei politici inconcludenti che da quarant’anni “mangiano” (e fanno come si dice… mangiare i propri parenti e amici…) con l’attività (non certo professionale) della politica!!!
Fintanto che questi credono di poter gestire con le loro finte raccomandazioni i cittadini, ne pretendono per quello scambio i relativi voti, fino al momento in cui questi atteggiamenti “mafiosi” perdurranno… non ci sarà alcuna possibilità di miglioramento in questo paese e ancor più nella nostra regione… dove la stra-maggioranza ancora dei miei concittadini preferiscono ricevere per andare avanti… la solita pedata nel culo…
Qualcosa sta cambiando… ed io ci credo a quella trasformazione… chissà, forse un dì avrò anche la fortuna di poter assistere a quello straordinario cambiamento… 
Sarebbe bello ritrovarsi in uno Stato… che ha saputo rinnovare le coscienze, un paese di fatto civile, senza più ladri o corruzione, dove tutti possiedono un lavoro ed i giovani non debbono pensare di dover andare via…
Sì… un’utopia forse… ma io intanto comincio facendo la mia parte, affinché questo mio desiderio, si possa concretamente realizzare!!!

"Bail in" o "balle in"… quel posto!!!


Ormai è certo che dal 2016 le nuove norme europee prevedano che a pagare, nel caso di “crack” bancaria, saranno nell’ordine a pagare, gli azionisti, gli obbligazionisti ed anche quei poveri depositanti (certo dimenticavo… con una franchigia corrispondente a 100 mila euro).

Siamo alle solite… nessuno che fa bene il proprio dovere… 
Mancano come sempre i controlli e quando poi accadono fatti gravissimi come quello accaduto a un pensionato di Civitavecchia, dove per una “trappola” bancaria (perché solo così si può chiamare quanto avvenuto…) ed avendo scoperto di aver perso tutti i propri risparmi, ha deciso di togliersi la vita…
Ma dov’era la vigilanza bancaria??? Dov’erano gli ispettori della Banca d’Italia? Dormivano tutti o erano tutti complici con quei banchieri???
I controlli sono sempre in ritardo… ed il più delle volte sono quegli stessi impiegati, obbligati dalla propria banca, a influire e consigliare negativamente nelle scelte dei propri risparmiatori, consigliando il più delle volte, avventure finanziarie che poi si dimostrano, come abbiamo più volte visto… fallimentari.
Ed anche se, non si partecipa direttamente ad acquistare titoli d’investimento a forte rischio, su mercati considerati altamente pericolosi, ecco che alla fine… si paga lo stesso, per colpe che non si anno!!!
Basta infatti essere correntisti di una banca e si diventa di fatto soci di essa… partecipando però, esclusivamente ai debiti e cioè a quei danni che potrebbero derivare da operazioni che hanno messo a rischio il patrimonio posseduto…
I banchieri giocano… ed i risparmiatori pagano come tanti fessi!!!
Sono le solite procedure giuridiche, che contrastano continuamente con il buon senso civile…
Sei un azionista ed allora paghi… compri obbligazioni ed allora rischi e perdi tutto e se infine sei un semplice depositante, ed allora ecco che pensi forse di essere tutelato, non hai capito niente… i tuoi risparmi servono a coprire le perdite!!!
Mia nonna una volta diceva che la migliore garanzia… era quelle di conservare i propri risparmi sotto la mattonella e chissà se quelle parole -considerato quanto appena accaduto- non fossero profetiche di una grande verità!!!
Il bello che la nostra costituzione riporta che lo “Stato” incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme… peccato che nella stessa frase, non si sia aggiunto, che quella oculatezza servisse esclusivamente per salvare principalmente le banche!!!
Già lo stesso Stato che per questo salvataggio… non ha messo un euro, poiché l’intero onere è stato sostenuto dal complesso sistema bancario italiano, in particolare dai suoi correntisti, che hanno partecipato con i propri contributi, ordinari e straordinari, a quel debito che oggi ammonta a circa 3,8 miliardi di euro!!!
Da domani quindi caro correntista ricordati che anche per te varrà il “Bail-In” e quindi, se la tua banca andrà in crisi per una cattiva gestione, ecco che tu sarai chiamato, con i tuoi titoli o con quei risparmi finora accumulati, a partecipare alle perdite della tua banca…
Diceva Kin Hubbard: il modo più sicuro di raddoppiare il tuo denaro è di piegarlo in due e metterlo nella tua tasca…

Ma quale globalizzazione…

Sono anni che ci parlano della globalizzazione, dei suoi meravigliosi effetti, di quanto ciò avrebbe influito nelle culture e di come si sarebbero potuti unire i vari popoli della terra…  
Difatti, il termine globalizzazione indica quel fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è propriamente una decisa standardizzazione economica e culturale tra i popoli e i luoghi del mondo.
Il termine, utilizzato dagli economisti a partire dal 1980 era riferito prevalentemente ad aspetti di profilo economico e cioè per quelle interazioni tra i popoli e le  grandi società, in attività di produzione e scambi commerciali..
Oggi, invece il fenomeno va inquadrato nei cambiamenti sociali, economici, tecnologici e politici, che avvengono su scala mondiale…
Nel campo economico la globalizzazione, ha rappresentato una integrazione economica tra i vari paesi, in particolare con l’abolizione delle barriere commerciali grazie all’aumento degli scambi internazionali… 
Le crescenti liberazioni del mercato, l’aumento delle privatizzazioni, le politiche liberiste, hanno modificato lo scenario internazionale, modificando i processi finanziari ed affermando così la presenza di imprese multinazionali nello scenario dell’economia mondiale.
Alla base della fase attuale di globalizzazione ci sono ragioni tecnologiche e scientifiche, a cominciare dalla rivoluzione informatica che ha ridotto enormemente il costo delle comunicazioni e dei trasporti, da ragioni politiche, con il crollo dei paesi socialisti avvenuto a partire dal 1989, da ragioni economico e culturali, con la crescente fiducia nel mercato in grado di risolvere automaticamente il problema della produzione e la distribuzione dei beni e soprattutto quegli interessi economici… che stanno alla base di questa visione.
Gli effetti economici e sociali della globalizzazione sono ampiamente dibattuti e controversi, in quanto da un lato, istituzioni come la Banca Mondiale, ritengono che la globalizzazione abbia portato ad una maggiore crescita a livello globale, migliorando l’economia e le condizioni sociali dei paesi in via di sviluppo, mentre di contro, altre organizzazioni quali l’Organizzazione Internazionale del lavoro, le associazioni ed i movimenti, hanno avuto una posizione molto critica, sottolineando come questa abbia creato un aumento delle disuguaglianze mondiali ed in alcuni casi… la povertà. 
Infatti, se il fenomeno della globalizzazione appare come un fenomeno economico-sociale inevitabile in quanto legato all’evoluzione della stessa società moderna, i contenuti delle politiche economiche di globalizzazione ed i loro effetti sociali su povertà e disuguaglianza, potrebbero essere governati e gestiti in maniera certamente più accorta e diligente.
Per cui oggi per globalizzazione, ci si riferisce non solo allo sviluppo di mercati globali, ma anche e soprattutto alla diffusione dell’informazione e dei mezzi di comunicazione, quali per esempio quelli in rete (con il Web), che oltrepassano tutte le frontiere nazionali e diventano diffusione e conoscenza immediata di temi internazionali.
Il termine, viene così utilizzato anche in ambito culturale ed indica genericamente il fatto che oggi ci si trova spesso a rapportarsi con le altre culture, sia a livello individuale a causa di migrazioni stabili, sia nazionale nei rapporti tra Stati.
Ovviamente la globalizzazione ha favorito lo sviluppo economico di alcuni stati, in particolare quelli industrializzati, dove attraverso il decentramento hanno ottenuto i maggiori guadagni e profitti.
Molti industriali infatti hanno deciso di spostare le loro industrie in paesi sottosviluppati, dove la manodopera ha certamente un costo inferiore, ma così facendo (se pur si è offerto un lavoro in quei paesi più poveri) le multinazionali non hanno permesso a quei paesi, di potersi sviluppare… 
L’unificazione del mondo, in un’ottica di mercato unico… non ha eliminato quelle disparità fra le varie zone del pianeta, anzi tali differenze sono di fatto aumentate, in quanto i meccanismi di un’economia che tiene conto solo dell’andamento del mercato e del profitto,  produce di fatto, notevoli danni alle specificità culturale, economica e sociale tra le varie aree della terra.
I problemi della globalizzazione sono per come dice la stessa parola… globali e quindi vanno risolti globalmente, facendo sedere tutti i rappresentanti degli Stati intorno ad un tavolo e provando a trovare quelle soluzioni che soddisfino tutte le parti in causa: chiaramente ognuno dovrà rinunciare a qualcosa, in quanto non è più pensabile risolvere un problema globale, continuando con gli egoismi nazionalisti o con le classiche politiche protezionistiche, dando luogo ad alzare barriere non solo fisiche ma culturali, religiose e sociali, allontanando così sempre di più, il sogno di un mondo finalmente unito…

Se non ci si può fidare dei Giudici… su chi credere???

Un’altra Cupola dopo quella dell’Expo… viene scoperta a Genova…
Un’inchiesta che parte dalla Banca Carige, dal suo ex Presidente Giovanni Berneschi e dei suoi due uomini, secondo l’accusa soci occulti dell’o stesso imprenditore, uno nel comparto assicurativo Carige Vita (Ferdinando Menconi) e l’altro immobiliarista (Ernesto Cavallini), che facevano acquistare, immobili e società a prezzi fuori mercato e successivamente si suddividevano il plusvalore realizzato che veniva depositato presso conti esteri…
Direte e allora??? Niente di nuovo… di truffe analoghe c’è ne sono circa una al giorno… questa cosa ha di così diverso???
Gli appoggi!!! Si, coloro che hanno permesso che quanto sopra accadesse grazie alle protezioni ed alle informazioni che venivano loro trasmesse… da chi???
Sembra che la Procura di Genova sia in possesso di intercettazioni nelle quali i vari soggetti ( banchieri, immobiliaristi e prestanomi vari ) tutti arrestati, utilizzino quali loro scudo quattro fra GIUDICI  E PM!!!
Se quanto emerso fosse vero… credo che non ci sia più niente da dire e da fare in questo paese… ma soltanto da scappare e senza mai voltarsi indietro!!!
Il primo magistrato su cui si sono concentrati gli accertamenti è l’attuale procuratore aggiunto Vincenzo Scolastico ed è un certo Menconi a descriverne la figura parlandone con l’ex condirettore generale di Carige Assicurazioni (Malavasi) dove pur non nominandolo direttamente, lo definisce un carissimo amico con cui prendere il caffè ogni sabato…
Ovviamente il magistrato smentisce tutto…
Un’altro indagato è l’attuale procuratore capo della Spezia Maurizio Caporuscio, dove sembra che da una intercettazione telefonico tra l’avvocato Andrea Baldini (ex componente cda Carige) e l’ex presidente Carige, si confidasse come proprio Caporuscio fece in modo che fosse fornita al Bernaschi la copia d’una denuncia «riservata», che era stata presentata da un imprenditore per truffa…e che proprio grazie al intervento della propria moglie, Pasqualina Fortunato – Magistrato del Lavoro a La Spezia – la Procura chiederà l’archiviazione del fascicolo!!!
L’ultimo togato chiamato in causa è il capo dei pm di Savona, Francantonio Granero, in un’interrogatorio avrebbe suggerito ad un amico del Bernaschi di non rispondere…
Il palazzo è crollato ed a breve vedremo quanti di questi cosiddetti ” amici “, alla vista delle sbarre, riusciranno a tenere  la bocca chiusa… sono gli stessi cattivi presagi che in Carige avevano già percepito per non voler dire che qualcuno l’avesse già avvisato: «…devo uscire… sento odore di Procure: ho delle sensazioni… il vice procuratore di Genova, mio carissimo amico, mi ha detto… non sei …stattene fuori…
Milioni e milioni di euro riciclati in Svizzera…, ed oggi per chi indaga, diventa difficile riuscire a lavare i panni sporchi, fuori da quelle acque… da quel contesto che da sempre ha rappresentato, come una chiesa, una protezione, permettendo ai propri uomini di essere sempre protetti e di occultare le loro mancanze….
E’ poi… si è certi che il numero sia soltanto quello o che all’interno della magistratura non ci siano state ulteriori collaborazioni di talpe che oggi, se indagati, potrebbero divenire pericolosamente confidenti???
Un fiume di parole potrebbe a breve uscire fuori e chissà se tra quei nomi, non saltino fuori dal cilindro, personaggi altisonanti, professionisti intoccabili, che rischiano di coinvolgere non soltanto uomini dello Stato, ma anche del Vaticano o addirittura dei servizi segreti…
Ora, dopo l’ennesima inchiesta, mi chiedevo, ma se quanto accaduto fosse vero, allora di chi possiamo più fidarci…, se tanto poi la legge viene interpretata a seconda delle circostanze e la giustizia mostra i molti pesi e le relative possibili misure, a seconda dei soggetti che dovrebbero essere incriminati…
Forse chissà la stessa frase presente in tutti i tribunali andrebbe rivista e modificata…
Vedremo, cosa e quanto, salterà fuori da questa ennesima e incresciosa vicenda…

Profumo

Alessandro Profumo, banchiere e dirigente d’azienda italiano e Amministratore delegato del gruppo Unicredit.
Ovviamente parliamo di una persona preparata, diplomato a Milano al liceo classico si laurea alla Bocconi.
Inizia la propria esperienza nel settore con il Banco Lariano prima nell’area affari e successivamente in quella esecutiva. Una seconda laurea nel 1987 in economia aziendale e quindi abbandona il settore bancario per quello di consulente aziendale. Diventa responsabile dei progetti strategici della McKinsey & Company, e quindi capo relazioni alla Bain & Company. Nel 91′ ritorna nuovamente nel settore bancario assumendo la carica di Direttore generale per il gruppo RAS.
Quindi al Credito Italiano, con la carica di condirettore fino a diventare Direttore generale e Amministratore delegato…
Con la nascita del gruppo Unicredit, assume la guida del nuovo gruppo bancario ed inizia quella sua politica di acquisizione di istituti di credito minori e perfezionando l’unione con il gruppo tedesco HVB.
Viene insignito nel 2004 dal presidente Carlo Azeglio Ciampi del titolo di Cavaliere del Lavoro e nel 2007, con la fusione dell’Unicredit con Capitalia, Profumo è a capo di uno dei più grandi gruppi bancari d’Europa.
Il suo compenso si aggira intorno a 10 Ml di Euro con aggiunte di azioni gratuite di vari milioni…
Ieri sera prima della mezzanotte, Profumo di è dimesso dalla carica di AD di Unicredit…
Lo scontro in corso tra gli grandi azionisti nel CDA con gli azionisti tedeschi, ha portato alla rescissione consensuale per quella sua politica a favore dell’aumento delle quote oggi del  7,5% del partner  ” Libico “.
Purtroppo la verità è che l’Unicredit da circa 2 anni non è più una fonte di reddito…; i suoi azionisti, lo scorso anno hanno ricevuto dividendi sotto forma di azioni, ma il problema è che le azioni hanno sono diminuite di valore, passando dai 2,64 euro del 2009 al 1,94 euro di oggi e sicuramente tale quota si abbasserà ancora di più…; gli azionisti hanno finanziato in questi due anni la banca, con aumenti di capitale miliardari senza ricevere in cambio nulla.
Profumo ormai si era creato troppi nemici al suo interno ed oggi questi ‘hanno finalmente realizzato le loro “Idi” pugnalandolo… alle spalle!!!
Il Dott. Profumo, non era certo una persona con cui si poteva mediare, ed a volte, era più probabile che ci si perdeva a volerci andare contro; di amici, nei salotti buoni, ne era pieno e le porte…al suo ingresso si aprivano in maniera automatica, quindi oggi certamente qualcosa si perde, soprattutto considerato che egli era tra i pochi volti Italiani, stimati in Europa…
Le altre Banche concorrenti, guadagnano oggi nel perdere  un antagonista forte e decisivo nella politica creditizia; ma sono certo comunque, che egli continuerà ad operare con professionalita, attraverso proprie società di consulenza bancaria.
Ovviamente, per quanto sopra riportato, si capisce che la liquidazione così tanto chiaccherata dei 40 Ml. di Euro, rappresenti il giusto compenso per quanto finora svolto…; mi infastidisce infatti,  molto di più, quanto guadagnato nel corso di quest’anno, in maniera impropria, da parte di certi nostri Politici, Presidenti, Industriali, Amministratori Pubblici, Direttori Sanitari e Consulenti Giudiziari, che come sanguisughe quotidianamente dissanguano il nostro Paese…

Ma quali beni confiscati…

Si lo Stato finalmente riesce a combattere le attività criminali… confisca i loro beni e li restituisce all’utilizzo dei cittadini…
Quante belle parole, ma le cose stanno veramente così???
Innanzitutto bisogna procedere per gradi e cioè:

Coloro che avviano una attività imprenditoriale, sia che possa essere di natura lecita o mafiosa… questa per operare ha bisogno di operare attraverso il credito bancario, ovviamente maggiore è il giro d’affari, maggiore risulta in crescita  l’investimento da effettuare e quindi la necessità di ottenere prestiti…
A questo punto interviene la Banca che naturalmente previe tutte le necessarie garanzie ed assicurazioni sia personali che societarie, interviene nel rilasciare il credito richiesto.
Ora vi starete chiedendo ma cosa centra tutto ciò, con la confisca dei beni…??? 
E’ ovvio…se i beni sono stati dati in garanzia alle Banche, queste hanno prelazione… in quanto sia perchè “privilegiate”, ma soprattutto quali detentori delle ipoteche e quindi sono loro i reali proprietari… infatti a dimostrazione di quanto sopra soltanto il 35% dei beni confiscati non sono da parte dello Stato utilizzati, perchè sono sotto ipotecati dalle Banche…
Ahhhh….che ridere…infatti i mutui o i prestiti concessi sono leggittimi, ed è con il consenso dello Stato che questi vengono concessi ( le informazioni per i provcedimenti sono controllati dai ns. organi di vigilanza…) i quali solo e soltanto dopo il benestare placido concedono quanto richiesto…( ai mafiosi e/o ai loro prestanomi…) e quindi ora come si fà a toglierli alle Banche???
Inoltre oggi le Banche, perdendo di fiducia a seguito di tutti i provvedimenti di sequestro e confisca che lo Stato sta adottando…comincia a limitare la concessione al prestito, riducendo così l’apporto finanziario richiesto alle nuove società ( in particolare se queste trovasi nel territorio dell’Italia insulare…), impedendo così l’eventuale rinascita di attività e di sviluppo, tanto necessarie in queste Regioni…
Infine, risulta ovvio che si portano a fallire sia le società confiscate, sia quelle che stanno operando nel mercato ed anche quelle che appena costituite, non riescono in mancanza di credito bancario, a prendere quota…
Le imprese infatti tolte ai clan mafiosi…non hanno futuro…è sono destinate a chiudere, piccole o grandi che siano… ed ancora tutti coloro che gravitavano intorno a tali società, vedasi fornitori, clienti, operatori economici, consulenti, ecc… dopo tali sequestri si ritrovano a non poter più collaborare e quindi a svolgere il proprio lavoro con esse, nessun proseguio d’affari, anzi d’ora in poi, questo rapporto verrà indagato, controllato, intercettato, verificato ed ispezionato anche in maniera personale per poterne garantire l’assoluta estraneità da eventuali partecipazioni e  coinvolgimenti sia societari che personali.
Alla fine sembrerà un paradosso…ma lo Stato oggi toglie anche quel po’ di lavoro che restava… quindi niente credito e niente lavoro… qualcuno esagera dicendo che sembrerà scandaloso che lo Stato oggi produce disoccupazione… ma purtroppo questa è la realta!!!
La Sicilia infatti oggi con con il 42,9% è tra le dieci regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Lo dice Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, in un rapporto sulla situazione occupazionale nelle regioni dell’Ue-25.
Anche se a livello nazionale è di nuovo la Sicilia ad avere il maggior numero di disoccupati (17,2%), mentre spetta alla provincia autonoma di Bolzano il primo posto per la più bassa percentuale di senza lavoro (2,7%). Dopo un drammatico crollo degli investimenti in questo triennio gli investimenti sono cresciuti, infatti diverse importanti aziende italiane e straniere, attirate dagli incentivi fiscali e contributivi e dalla disponibilità di manodopera qualificata a costi contenuti e soprattutto grazie agli sgravi concessi sulle nuove assunzioni vedasi lg. 407/90, queste hanno negli ultimi anni effettuato ingenti investimenti nelle provincie Siciliane… ma questi sono semplici palliativi…per procurare qualche voto di scambio a qualche onorevole di turno, ma soprattutto servono alle Imprese del Nord Italia del caro ” amico ” Bossi… di ottenere finanziamenti Europei e Nazionali ma soprattutto utili economici che nella cosiddetta Padania non avrebbero…

Infatti grazie agli incentivi di cui sopra per esempio…il televisiore ( quasi sempre di un modello ormai per prestazioni superato) ha utili superiori del 40% sulla stessa vendita fatta in Nord Italia dalla stesso Centro Commerciale, questo grazie alle defiscalizzazioni, agli incentivi, al costo della manodopera gravato di contribuzione inferiore rispetto a quello Nazionale… e poi comunque dobbiamo sempre ringraziare del sostegno che ci danno…
Provate a creare una società che per qualità, tecnica, prestazione, sicurezza…ecc.. sia capace di poter lottare con quelle appartenenti alla cosiddetta casta… provateci soltanto che verrete in maniera precisa e chirurgica eliminati; o si sta sotto di ” Loro ” e quindi sotto il loro potere occulto, questo ovviamente ben oleato dalle forze politiche, dalla magistratura, da pubblici fficiali e via discorrendo e quindi  potrete raccogliere l’eventuali briciole che verranno lasciate… oppure non ci sarà mai sviluppo per le vostre società…
Ci troviamo di fronte ad un bivio… scegliete voi quale strada voler contuinare a percorrere!