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Il traffico degli stupefacenti giunge nell’isola… via mare!!!

Quando a metà gennaio di quest’anno ho scritto un post intitolato “Controllo del territorio in Sicilia??? Manca – secondo il sottoscritto – un serio coordinamento!!! – link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/01/controllo-del-territorio-in-sicilia.html avevo preso ad esempio il trasporto degli stupefacenti attraverso lo stretto e precisamente grazie ai traghetti marittimi che ogni giorno conducono migliaia di persone dalla penisola alla nostra isola…

Ecco quindi che proprio ieri ho letto sul web un articolo che riportava di un controllo dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro; nel post si faceva riferimento al fermo di un’auto appena sbarcata presso uno degli imbarchi dei traghetti, proveniente da Villa San Giovanni…

L’ispezione ha fatto emergere un carico di circa 2 kg di marijuana ed una cospicua somma di denaro, il tutto nascosto all’interno di una scatola al di sotto di uno strato di agrumi e frutta…

Naturalmente quanto sopra costituisce uno dei tanti spostamenti che quotidianamente sviluppano quel cosiddetto traffico illegale e che vede transitare attraverso quei traghetti privati e statali, centinaia di chilogrammi di stupefacenti, tutti diretti verso la nostra regione…

Come avevo scritto allora, basterebbero poche decine di agenti per limitare in maniera considerevole quel traffico ma forse dal governo nazionale si preferisce che quanto in modo abituale accada, continui senza alcuna logica, forse perché non lo si vuole fermare!!! 

Non so… forse debbo pensare che da quella vendita illegale sono in molti a goderne e quindi debbo credere che qualcuno di quei soggetti (istituzionali) posti a intervenire per constrastare questa “libera” diffusione (d’altronde… se di fatto non si limita in maniera decisiva questa riprovevole espansione, come la si vorrebbe chiamare se non con il suo nome: “libera”…) forse ne fa un uso personale e quindi non ha alcuna utilità a doverne limitarne lo spaccio…

Peraltro, sappiamo bene quanto l’aumento esponenziale del traffico di stupefacenti stia portando in questi ultimi anni a nuovi clienti; in particolare sono proprio le giovani generazioni ad esser maggiormente a rischio; difatti i numeri riportati dai presidi ospedalieri confermano come vi sia una vera e propria “moda” da parte di quest’ultimi adolescenti nell’assumere droghe, provocando quale rischio, quello di ritrovarci nei prossimi anni, migliaia e migliaia di giovani vittime!!!

Difatti, i giovani tra i 15 e i 24 anni che hanno fatto uso di droga sono stati oltre 18 milioni, nel particolare i maschi sono stati il 22% e le femmine il 12,%!!!

Il tutto a causa di uno Stato debole e ahimè inefficace, già… nel contrasto alla criminalità organizzata!!!

Come i "social media" stanno riprogrammando il cervello umano!!!

E’ da tempo che si parla di disturbi provocati dai social network, di quegli alti livelli di stress che provoca negli adolescenti e che provoca in molti casi di essi forti disturbi sulla personalità, come ansia, depressione e gesti autolesionistici estremi che possono condurre ahimè anche al suicidio… 

Lo rivelavano parecchi rapporti medici mondiali che hanno esaminato l’impatto dei social media sul benessere fisico, ma soprattutto mentale, in quanto quelle continue visioni sui cellulari provocano una costante sensazione d’inferiorità, rispetto a ciò che viene visualizzato attraverso le condivisioni virtuali di Facebook, Istagram, Twitter, ecc…
Molti di quei ragazzi si sono convinti che la maggior parte dei loro pari, hanno esperienze più gratificanti, rispetto a quelle da loro vissute e quel metro di paragone, il più delle volte “falso e ingannevole“, produca in quei visitatori, alti livelli di stress e depressione…
La maggior parte di quei ragazzi, iniziano ad avere difficoltà nel dormire o nel rilassarsi dopo aver passato in rassegna taluni siti social e quella costante connettività determina su essi una condizione di spossatezza e debilitazione… che va sempre più intensificandosi, con le ore trascorse su quelle piattaforme tecnologiche…
Vorrei riproporvi sull’argomento un video interessante realizzato da Federico Pistono al link: 

Secondo alcune riviste mediche (tra cui il National Stress and Wellbeing Survey o l’Australian Psychology Society), gli adolescenti mostrano di essere fortemente a rischio di stress durante la lettura dei social media dei loro amici, poiché pensano di non divertirsi abbastanza…. 
Infatti la metà dei partecipanti a quei test, hanno dichiarato di sentirsi gelosi e preoccupati dopo aver scoperto – dalle foto o negli aggiornamenti di status dei loro “amici” – d’essere stati lasciati fuori da quelle loro pagine o in quelle attività in comune. 
Alcuni di quei giovani purtroppo, provano a superare quella sensazione di depressione, ricorrendo ad altre dipendenze quali alcool, fumo, droghe ed anche il gioco d’azzardo…
Da quanto sopra si comprende come i nostri giovani sono a rischio, quei loro silenzi, quelle chiusure dimostrano che qualcosa non vada per come essi desiderano… 
I genitori, quando comprendono quei particolari segnali devono essere vigili, iniziando a far sentire quella loro presenza, senza far comprendere d’aver compreso quel loro disagio… altrimenti si avrebbe l’effetto contrario, in quanto essi si chiuderebbero a riccio…
Bisogna quindi comportarsi come quei social, mandare ai propri figli quotidianamente dei piccoli gesti, quasi fossero dei “like”, senza esagerare, senza riempire quella loro autostima più di quanto necessario, ma facendo comprendere loro che voi ci siete – sempre e in ogni circostanza – mentre i social prima o poi… spariranno!!!
Scherzando… ripeto spesso alle mie figlie (quando le vedo trascorrere una parte del loro tempo dinnanzi a quegli smartphone) di prepararsi a quanto sta per accadere: “Sì…perché alcuni scienziati, prevedono in tempi celeri una tempesta solare che bloccherà qualsivoglia tecnologia informatica  basata su frequenze radio, tra cui ad esempio il wi-fi, il che riporterà l’umanità al medioevo”!!!
Disgraziatamente sono convinto che se ciò dovesse accadere, non causerà solo a quei giovani o adolescenti la maggior parte dei problemi, ma sarà difatti la maggior parte delle persone adulte a non sapere più come sopravvivere!!!

Non è che lo Stato sul gioco, sta favorendo la criminalità organizzata???

Sono certo che starete pensando che sono diventato pazzo…
No, desideravo affrontare uno degli aspetti che maggiormente sta affliggendo molti miei connazionali… 
Sto parlando della dipendenza al gioco alle “slot machine”, poste solitamente all’interno di locali pubblici, che sta creando in molti giocatori gravi disturbi mentali, a causa di quei ripetuti comportamenti, che hanno di fatto trasformato la vita di quei soggetti, in veri e propri soggetti  “dipendenti” dal gioco, comportando ahimè la distruzione di valori sociali, lavorativi e affettivi, con gravi ripercussioni sugli affetti familiari…
Ma in tutto questo vi è principalmente un responsabile e questo purtroppo è lo Stato!!!
Uno Stato che ha fatto (ed ancora oggi fa), indovinate un po’, affari con la criminalità organizzata!!! 
A dirlo non è il sottoscritto, bensì l’ultima dichiarazione della Commissione Nazionale Antimafia, che ha esplicitamente dichiarato: ” Le concessioni del gioco appartengono allo Stato e sebbene gestite da privati attraverso il sistema delle concessioni e pur sempre esercitato in nome dello Stato…”!!!
Proseguendo: “All’esito di numerose indagini è stato accertato che la criminalità mafiosa ha operato enormi investimenti in questo comparto, acquisendo e intestando a prestanome sale deputate al gioco oppure mediante l’inserimento di uno o più sodali all’interno dell’organigramma delle compagnie societarie…”!!!
Quella relazione presentata il 6 luglio, faceva un’analisi generale su quello che era la relazione tra “criminalità” e “gioco legale” e mai questa fu più profetica… perché proprio a novembre venne fuori l’operazione “rouge e noir” nei confronti degli esponenti di una concessionaria che si chiamava “Atlantis Biplus Gioco Legale“!!! 
Sembra assurdo ma la parola “gioco legale”, stava  nella denominazione sociale della società attenzionata dalla Commissione Antimafia!!!
Questo per far comprendere come i numeri dei giocatori sono sempre più in aumento, ma soprattutto  che ben 3.500.000 di cittadini hanno oggi un conto “online”, ma soprattutto che c’è un nuovo esercito pronto a subentrare dopo il compimento del 18 anno!!!
Su questo tema infatti si sta sviluppando una nuova sensibilità, in quanto si è visto di come sono molti, gli intervistati minorenni, a conoscere questi giochi d’azzardo e che quest’ultimi vengono già utilizzati attraverso smartphone e pc… 
Si comprende quindi come la nuova frontiera stia diventando l’online, ed è logico pensare che se il futuro di chi azzarda sarà la rete, automaticamente quest’ultima sarà a breve la nuova frontiera anche della criminalità organizzata!!!
Non si spiega altrimenti, ma se lo Stato permette tutto ciò, significa che ha propri vantaggi economici, affinché tutto resti inalterato… 

La professione degli insegnanti è a rischio!!!


Studenti che feriscono i docenti con coltelli, ragazzi che picchiano a scuola i professori, altri che li aspettano fuori per vendicarsi del voto negativo ricevuto ed altri ancora che “stolkerano” quei loro insegnanti con telefonate, messaggi, foto e video postati su social…
A quanto sopra vanno aggiunti gli scontri tra “baby gang” o quelle azioni violente compiute dai “bulli” e dai loro succubi compagni, sempre disponibili ad assecondare gli squilibri di quel loro capo… con una serie di squallide azioni, prevalentemente compiute nei confronti dei più deboli o nei riguardi dei propri compagni disabili…

Ed allora viene da chiedersi: come mai succedono queste cose e perché proprio a scuola???
La risposta è semplice, in quanto andrebbe ricercata principalmente nell’ambiente familiare…
Condizioni disagiate, la mancanza di un capo famiglia, l’inadeguata o la debole personalità dei genitori il più delle volte disponibili ad assecondare i figli, un ambiente familiare che ha avuto ripercussioni giudiziarie, manipolazione dei figli da parte di un genitore per condizionarli negativamente verso l’altro, volontà di compiacere quest’ultimi, attirandoli verso se ed esaudendo ogni loro richiesta, abituali comportamenti accondiscendenti che fanno in modo di far sentire quei ragazzi, autorizzati a far ciò che vogliono…
Ecco, quanto sopra espresso, rappresenta soltanto una parte delle problematiche che in questo periodo vengono vissute dai nostri ragazzi, a cui  vanno sommate quelle legate alla propria adolescenza… 
La scuola diventa quindi per questi giovani… una seconda casa…
Trovano in quell’ambiente esterno quella sicurezza che manca loro nella propria dimora.
Già, la difficoltà di vivere in quella propria residenza si scontra con un ambiente, quello della scuola, nel quale trovano una propria identità, gli amici ed anche i loro primi amori… ricercando inoltre nei propri insegnanti -visti non più come precettori- bensì come amici adulti, con i quali affrontare i loro problemi esistenziali…
Docenti quindi… considerati non solo istitutori, bensì “psicoterapeuti” posti lì in quelle aule per svolgere una nuova funzione, quella sì di trasmettere le cognizioni di materia a quei loro discenti, ma soprattutto, comprenderne le vulnerabilità a cui essi sono costantemente soggetti… 
Ecco perché quando si accorgono di non essere da loro protetti, danno di matto ed anche un voto negativo (o una semplice nota), può rappresentare la scintilla per trasformare alcuni di questi ragazzi in soggetti violenti e purtroppo i loro insegnanti… vulnerabili!!!
Certo, non siamo per fortuna paragonabili ad altri paesi, dove lì… le violenze con armi e fucili d’assalto hanno provocato centinaia di vittime… Ma certamente il nostro sistema/scuola sta dimostrando tutto il proprio fallimento, in quanto impotente nel saper reagire con pugno a situazioni del genere!!!
Difatti, non è possibile delegare le difficoltà di questi ragazzi alla scuola e quindi ai suoi docenti!!!
Le problematiche di questi ragazzi, devono ritornare ad essere ricondotti alla famiglia o quantomeno ai loro genitori… i quali al limite, potranno richiedere il supporto di un psicologo… 
La scuola deve ritornare a fare ciò per cui era stata predisposta, portando avanti tutti quei ragazzi che hanno desiderio d’apprendere… e allontanando una volta e per tutte, coloro che usano quei luogo per manifestare il proprio disagio…
Non sono più tollerabili azioni di coercizioni nei confronti dei loro compagni, non è corretto pensare di utilizzare quei luoghi per spacciare o consumare stupefacenti o ancor peggio per minacciare i propri insegnanti, che dopo tanti anni di sacrifici e precariato, si ritrovano in quell’ambiente a dover subire impotenti le aggressioni di questi adolescenti…
E in tutto ciò dov’è il nostro Stato “buonista”??? Uno Stato che giustifica e tollera sempre chi aggredisce e non tutela gli altri… quelli che vivono nella scuola, per strada ed anche nelle proprie abitazioni!!!
Chi pagherà quindi per quanto subito da quella professoressa e non mi riferisco allo sfregio fisico, per quello purtroppo non ci potrà mai essere perdono… ma soprattutto chi ridarà giustizia a quella dignità calpestata nel pieno compimento del proprio dovere, sapendo che mentre provava a trasmettere la propria passione per la propria materia, si è ritrovata aggredita e tradita da quel proprio alunno e da un ambiente scolastico che l’ha lasciata sola!!!
Basta quindi sparare cazzate… si cerchi di riportare tutto a quel concetto di “BUONA SCUOLA“, a quella metodologia che un tempo il mondo intero c’invidiava e ci copiava…
E’ giunto il tempo che gli alunni insieme agli insegnati scendano in strada, affinché le loro richieste vengano accolte da questi nostri fragili governi… affinché la scuola ritorni ad essere nuovamente quel luogo sicuro, garante della sicurezza per tutti coloro che la frequentano, se non si vuole correre il rischio di vedere tra qualche giorno, riproposta l’ennesima violenza… questa volta però, con il rischio di dover assistere ad un epilogo tragico!!!

Morire nell’indifferenza generale…

Recanati ( Giardini Naxos ) – 15 Agosto 2011

Di tutto avrei voluto scrivere, soprattutto quando si trascorre una bella giornata come quella di Ferragosto…

Purtroppo invece mi ritrovo a dover raccontare quanto accaduto durante la notte dei falò, delle tende, della musica e di tutti quei ragazzi che nel voler cercare emozioni perdono la vita… 
Quando tanti anni fa, ero io ad organizzare insieme ai miei cugini la festa per il Villaggio, andare in cerca della legna, raccoglierla il giorno prima in tutti quei casolari diroccati, procurarci il necessario perché quanto fatto portasse ad una festa bellissima, fare in modo che il nostro fuoco potesse essere visto anche da lontano, raccogliere i soldi per acquistare carne, salsiccia e bevande per tutti… birra e ammetto anche qualche bottiglia di whisky… anche se io ero totalmente astemio, serviva ovviamente a fare scena…

Ecco che noi uomini duri, vissuti, cercavamo di impressionare le nostre coetanee, illuderle di avere a che fare con ragazzi tosti…mi sentivo un po’ come John Travolta nel film ” Greease “, e poi la musica con quello ” Stereo” così si chiamava, mezzo scassato e la chitarra che non mancava mai per suonare le canzoni del gruppo dei REM e di quelle un po’ passate di Baglioni e Battisti…

E poi, c’era il momento di tenerezza, si cercava di trovare un posto, bastava anche soltanto appartarsi dietro un ombrellone, per scambiarsi effusioni e baci, sentirsi drogati… si era l’ormone dell’adrenalina nel corpo che cominciava a farsi sentire, ti sentivi inebriato ed eccitato senza aver avuto bisogno di far uso di ulteriori sostanze…, bastavi tu e la tua personalità per rendere tutto così incredibilmente bello, ed ancora il bagno dopo mezzanotte, tutti in costume a giocare, scherzare, abbracciarsi e a volte approfittare di quel buio per l’amore…, ecco che alla fine giungeva l’alba e un po’ distrutti rientravamo al residence, nei propri appartamenti, e addormentandoci pensavamo a quanto avremmo ritrovato l’indomani…un nuovo amore!!!
Ecco che quanto sopra succedeva tanti anni fa…, oggi invece i ragazzi arrivano nelle spiagge e cercano nel  festeggiare una serata, di trovare un modo per dimostrare a se stessi e chissà forse agli amici, quanto si è bravi a sballare… e quindi giù con alcol, con pasticche, con droghe leggere e pesanti, l’importante è andare fuori di testa…

Che l’alcol e le droghe creino dipendenza con gravi ripercussioni irreversibili con il tempo sia al sistema celebrale che agli organi interni è ormai risaputo, ma che i processi d’incoraggiamento vanno fortemente combattuti sul nascere, questo è un problema che non può essere sottovalutato…
Tutti debbono unirsi in questa lotta senza fine…le famiglie per prime, le scuole, le associazioni, le forze d’ordine, debbono verificare e contrastare quanto invece realizzato da coloro che tentano in tutti i modi d’incoraggiare alla strada della droga…
Ora che un ragazzo di soli 25 anni, Fabrizio F., debba morire la scorsa notte sulla spiaggia di Giardini, in località Rocce Nere è una vergogna…; festeggiare il Ferragosto in questo modo, è un crimine per tutti noi!!! Ovviamente quando è giunto il 118 era già morto e poi subito dopo sono giunti i militari dell’Arma…
Ora vorrei dire, per tutta la serata almeno fino alle due di notte non si è vista l’ombra della polizia, ne in strada dove le macchine avevano creato due file interminabili, che nella spiaggia adiacente…
A tal proposito vorrei aggiungere, sappiamo cosa succede in tutta Italia a proposito dei Rave Party e questo che in un qualche modo, ne è copia non viene neanche preso a verifica e controllo…
Ed ancora, vorrei saper, coloro che hanno lavorato sin dal pomeriggio, per montare una struttura con amplificazioni e effetti video speciali, con generatori di corrente diesel, con spari a mezzanotte di fuochi d’artificio, organizzazione che non incassa denaro per la partecipazione, non vende panini, salsiccia o bibite, ma allora…mi viene un dubbio, perché lo fa??? Sarebbe bastato un semplice controllo, con alcuni cani antidroga e state tranquilli che forse non avremmo trovato i colpevoli spacciatori ma certamente avremmo salvato una vita…
Ma ciò che nessuno vuole dire è che durante il tentativo di rianimazione, attraverso un massaggio cardiaco, prima da parte degli amici e quindi dagli operatori del 118, i bambini che stavano transitando insieme ai genitori per rientrare nel nostro villaggio, hanno dovuto assistere in diretta a quella tragica circostanza e mi è stato raccontato l’indomani da amici e parenti che molti di loro hanno avuto paura a dormire la notte…
Ma non pensiate che quanto sopra possa raffigurare qualcosa di spiacevole, il peggio doveva ancora arrivare, infatti di lì a poco, alcuni ospiti della spiaggia, si erano spostati per acquistare da un venditore ambulante, tagli di pizze e cornetti caldi… e quindi nell’indifferenza generale, accanto ad un ragazzo morto, qualcuno si accalcava e gridava ” per favore, un cornetto alla Nutella grazie…”!!!
E la festa in spiaggia, pensate che si è conclusa…??? NO…è continuata come niente fosse successo…
Adesso la procura ha aperto un fascicolo ( uno… tra quelle migliaia già aperti )  e ha ordinato l’autopsia, l’esame infatti dovrà stabilire se il giovane avesse consumato alcolici o stupefacenti o se sia stato, invece, stroncato da un malore… 
A questo punto comunque a poca importanza, tanto egli è morto, ucciso due volte.
Si… la seconda volta lo ha ucciso l’indifferenza generale…