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Ma in questo Paese, chi paga effettivamente per i reati commessi???

Inizio questo post ricordando la consegna della laurea “post mortem” a Giulia Cecchettini, evidenziando inoltre come nel solo anno trascorso vi siano stati ben 323 omicidi, di cui 118 vittime di femminicidio!!!

Un dato assurdo considerato che la maggior parte di quelle donne hanno perso la vita per opera di chi diceva loro di amarle, come un familiare, un fidanzato e/o anche un semplice conoscente.

In altre parole, ogni tre omicidi in famiglia sono morte due donne!!!

Dovremmo meravigliaci??? Ma basta osservare semplicemente quanto accade quotidianamente in ogni aspetto della vita sociale, ovunque atti di violenza, ultimi quelli compiuti nelle scuole che evidenziano tutta una serie di atti di bullismo a cui proprio in queste ore sono seguite azioni violente da parte di genitori nei confronti di Presidi e Professori.

Si sommano altresì tutti quegli omicidi stradali compiuti il più delle volte da “youtuber” al volante di auto di grosse cilindrate, solitamente in stato di ebbrezza in quanto sotto influenza di sostanze alcoliche o ancor peggio… stupefacenti!!! 

E cosa dire di quelle azioni violente compiute nei luoghi di lavoro, ad esempio nei trasporti pubblici che vedono coinvolti autisti o addetti ai controlli di autobus, tram, metropolitane, ferrovie, ma anche taxi e servizi di noleggio con conducente…

Non parliamo poi delle violenza sessuali, atti di libidine, stupri di gruppo, atti carnali su minorenni, molestie e via discorrendo… 

Sono tutti delitti contro la persona, ma alla fine, viene spontaneo chiedersi: ma per quei reati commessi qualcuno paga??? Già… quanti sono realmente gli individui che scontano la pena??? Molti di essi infatti vengono “perdonati” dai magistrati per ragioni oscure, ma verrebbe da verificare quanti di quei soggetti si siano pentiti effettivamente e viceversa quanti usufruendo di genitori o familiari noti e benestanti, abbiano potuto godere di legali importanti per riuscire a farla franca???

E difatti, leggendo nei social molti di quei commenti pubblicati, ho potuto constatare la forte ostilità dei cittadini che sta crescendo sempre più, come l’avversione verso questo Stato che si dimostra indifferente, in particolare la contestazione è rivolta alla magistratura, che con le proprie decisioni, ha fatto in modo d’incrementare il livello di avversione nei confronti della giustizia, tanto da diventare ovunque palpabile e sono in molti infatti a pensare che – viste le pene irrisorie inflitte a quei criminali – è meglio farsi giustizia da se!!! 

Ho letto tra l’altro come molti lettori vorrebbero tornare alla vecchia “Legge del taglione“, quella famosa vendetta che diceva “Occhio per occhio, dente per dente” per riferirsi ad una azione concreta oltre che giusta e difatti, sono molti a voler passar sotto tortura tutti quei (accertati) colpevoli…

In particolare la loro attenzione si rivolge a quei soggetti incriminati di violenze di gruppo che, dopo esser stati arrestati, si dimostrano poco collaborativi con le Istituzioni; sì…  per quest’ultimi ho letto come la maggior parte userebbero su di essi la tortura dell’annegamento simulato, conosciuta come  “waterboarding“, affinché si sciogliesse loro la lingua!!!

Poi c’è chi scrive viceversa preferisce di colpirli per come hanno fatto con le loro povere vittime, assestando un paio di colpi all’addome, all’inguine, cui seguirebbe qualche calcio ben assestato in testa, altri ancora hanno proposto la castrazione o l’elettroshock!!!

Comprenderete da quanto sopra come ormai la maggior parte di quei commentatori social (il più delle volte anonimi o celati dietro nickname di fantasia), manifesti con parole dure, l’esaltazione a una giustizia personale che non tiene conto di processi o sentenze, ma che esprime in maniera chiara quel concetto del “far da se“!!!

Questi soggetti, che stanno diventando sempre più numerosi, se pur a parole stanno promuovendo se stessi nell’esser giustizieri, provando così a sostituirsi – quasi fossero stati investiti da una autorità “super partes” – alle forze di polizia, nuovi paladini a difesa dei cittadini che, con una stella di “sceriffo” posta sulla giacca, inizieranno quella necessaria “pulizia”!!!

In quale modo???, Semplice… conficcando a quei soggetti ritenuti “colpevoli” una pallottola in testa, per poi buttare i loro corpi “inutili” nella prima discarica!!!

Ovviamente nessuno di noi vuole che quanto sopra accada, ma osservando l’incremento di repulsione che sta accadendo e se il sistema giudiziario e detentivo continuerà a mostrarsi ancora così debole e ahimè corrotto, ritengo non ci vorrà molto per scoprire come in molti passeranno dalle parole ai fatti e allora sì che saranno guai per tutti!!!

Già… si passa da un sistema giudiziario e detentivo non adeguato Ungherese a quello totalmente permissivo e indulgente Italiano!!!

Siamo rimasti tutti indignati nel vedere in tv l’attivista italiana antifascista Ilaria Salis – presso il Tribunale di Budapest – legata con catene a mani e piedi…

Un trattamento certamente disumano nei confronti di una persona detenuta, in particolare perché durante l’udienza non vi era alcun rischio di violenza per i presenti e ancor meno vi fosse un pericolo di fuga…

Un sistema giudiziario e detentivo a dir poco barbaro quello ungherese, certamente non adeguato agli standard europei, d’altronde vorrei ricordare come proprio un rapporto di Amnesty International evidenziava come i giudici ungheresi che dimostravano non essere allineati con il governo in carica, avessero subito in questi anni feroci attacchi da parte di alcuni politici e giornalisti, tanto che ormai nel paese, quelli ancora indipendenti sono rimasti in pochi…

Quindi, corretto far emergere da parte del governo e dai nostri media quanto sta accadendo in quello Stato “europeo”, ma nel far ciò non va accantonato quanto ahimè accade viceversa nel nostro, già a casa nostra, dove la giustizia opera in maniera permissiva e soprattutto indulgente nei confronti di chi uccide,  tortura, infligge dolore, provoca abusi, ma non solo perché alla fine passano in secondo piano tutte quelle manifestazioni violente che fanno riferimento ad atti di bullismo, furti, rapine, spaccio, etc., reati per i quali non si viene mai condannati o quantomeno con pene effimere!!!

Nel frattempo si chiede all’Unione Europea e alle varie organizzazioni internazionali d’intervenire nei confronti dell’Ungheria, affinché venga migliorato quel sistema giudiziario e le condizioni all’interno di quei loro penitenziari, ma chi viceversa si chiede cosa bisogna fare nel nostro paese affinché chi sbagli paghi???

D’altronde stiamo assistendo proprio in questi giorni a procedimenti penali e all’uso di patteggiamenti, accordi tra pubblici ministeri e imputati affinché si giunga ad una riduzione della pena di quest’ultimi, i quali, il più delle volte non scontano alcun giorno all’interno dei nostri penitenziari!!!

Non entro poi nel merito di chi uccide con crudeltà, basti contare tutti i femminicidi compiuti nel corso dello scorso anno a cui si sommano quelli di quest’anno ed allora ditemi, a chi dare la colpa di ciò se non ad una giustizia totalmente iniqua e malata, con al suo interno tante di quelle leggi che i nostri bravi avvocati utilizzano per fare in modo che i loro assistiti la facciano franca… 

Peraltro, ciò produce altresì un ambiguo aspetto e cioè che chi può permettersi di pagarsi un avvocato di fama può sicuramente sperare di venir assolto, viceversa, chi dovrà accontentarsi di uno meno noto, il più delle volte verrà incriminato, d’altro canto diceva l’ex emerito Presidente del Consiglio G. Giolitti: “per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”!!!

Non parliamo poi di prescrizione, burocrazia, tempi lunghi, già… sono solo alcune falle della nostra giustizia, le stesse tra l’altro in cui quei nostri azzeccagarbugli riescono ad insinuarsi facendo in modo che il sistema continui così in modo maldestro!!! 

Ma d’altronde si sa… la giustizia non consiste nel dare a tutti lo stesso, ma a ciascuno il suo!!!