Archivi tag: titolo

Ennesima truffa all’Unione Europea in Provincia di Catania.

Già… se trasformassero quella propria dannosità in capacità, ecco che potremmo paragonare questi individui a dei geni, in quanto ritengo che per realizzare certe pregiudizievoli azioni, se pur queste ahimé “illegali”, bisogna essere sicuramente dei soggeii svegli, esperti e non certo per come li si vorrebbe far passare, degli ottusi!!!    

Come sempre accade però nell’attuare quei raggiri si rischia di fare i conti con le forze di polizia, nel caso specifico di questo post con il Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare che, su mandato della Procura Europea (Ufficio dei Procuratori Europei delegati per la Sicilia), ha portato al sequestro preventivo di denaro e di altri beni per un valore complessivo di quasi mezzo milione di euro.

Il decreto è stato emesso dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, presso il Tribunale di Catania e riguarda tre individui – accusati ora di truffa ai danni dell’Unione Europea – legati ad una società che operava nella provincia di Catania, 

Le indagini – originate da un’iniziativa dei Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina – hanno rivelato una presunta frode legata all’ottenimento dei contributi europei.

Sembra che la società dopo essersi aggiudicata una gara per l’esecuzione di un servizio di giardinaggio,  abbia poi sfruttato quel contratto di servizio per rivendicare quel titolo in possesso per altre interessanti interventi in aree agricole. 

Già… è stato grazie all’uso ambiguo del termine “concessione” che quei soggetti avrebbero indotto l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) in errore, percependo così indebitamente i contributi a suo tempo richiesti.

Come sempre accade in questi casi, non posso che meravigliarmi… in quanto non comprendo come sia possibile, dopo tanti anni di contrasto e numerose inchieste giudiziarie – dalle quali è stato possibile evidenziare una moltitudine attività di operazioni fraudolente commesse ai danni dell’Unione Europea, che hanno portato (anche se solo in parte…) a recuperare le somme indebitamente percepite – ecco… non posso che sorprendermi sapendo come per l’ennesima volta ci ritroviamo a dover parlare di queste frodi ai danni dello Stato!!!

Cosa dire… non ci resta che attendere quanto emergerà in in sede processuale e speriamo che una volta e per tutte queste situazioni finiscano, rivolgendo un invito particolare ai responsabili dei controlli di quell’Agenzia, affinchè siano ancor più attenti nel verificare la documentazione ricevuta e soprattutto nell’ autorizzare quelle (non sempre corrette…) elargizioni…

Le nuove attività fraudolente, tramite strumenti finanziari…

Questa sera mi voglio dedicare ad una contrattazione alquanto ambigua…

Tento di evidenziare alcune frodi, che coinvolgono strumenti finanziari, mi riferisco a quelli documentari…
In questo mio post, segnalo alcuni modi per combattere quei possibili truffatori.
Sappiamo bene come, il commercio internazionale, a causa di quelle sue specifiche caratteristiche (distanze tra i partner, lingue diverse, normative differenti, problemi d’infrastrutture, procedure amministrative e burocrazia non celeri, a cui vanno sommate le complesse difficoltà sull’organizzazione dei trasporti) fanno si che i problemi aumentino in maniera esponenziale…

Quanto sopra quindi, costituisce una motivazione particolarmente allettante per tutte quelle attività compiute dai truffatori. 

In quella loro specifica professionalità e grazie ai mezzi tecnologici in loro possesso, riproducono in maniera falsa, quei documenti necessari, che però ad un controllo attento, dimostrano tutta la loro fragilità…
E’ stato dimostrato, che le perdite finanziarie nel mondo legati a frodi, sono in profondo aumento, e molte di esse non vengono neppure segnalate, tuttavia, possiamo dire, che è la crisi a favorire quelle frodi…
Tra le più rilevanti vi sono le cosiddette “transazioni”, che coinvolgono principalmente garanzie bancarie e crediti documentari…

Il principio è semplice e si basa fondamentalmente sulla natura umana: da un lato c’è il truffatore, dall’altro il credulone e la sua avidità…
Infatti, se non ci fosse questo particolare desiderio incontrollato, molte di quelle operazioni fraudolente, non esisterebbero o quantomeno, verrebbero immediatamente smascherate…
Ma, in quel preciso momento, la vittima punta a realizzare profitti meravigliosi, ed è il motivo per cui spesso ignora… quei segnali di allarme.

I provvedimenti per non restare coinvolti ci sono… si tratta solo di applicarli.
Ad esempio, si possono verificare i dati su chi si propone in qualità di consulente finanziario, sia attraverso fonti commerciali, che web o anche attraverso la propria banca…

E’ stato dimostrato come il più delle volte i documenti riprodotti, se pur falsi, sono realizzati in maniera professionale, in quanto fanno riferimenti a documenti simili originali, forse perché già in precedenza utilizzati, a volte da complici…  addetti al lavori.
Uno dei maggiori rischi attualmente utilizzato da questi pseudo operatori finanziari è l’utilizzo di linee di credito o di garanzie bancarie…
E’ necessario verificare l’autenticità della lettera di credito… non pagare somme anticipate a questi cosiddetti consulenti… per la realizzazione dei necessari documenti, anche se d’importo irrisorio (rispetto alla richiesta del credito) e non credere che sia semplice, scontare quella eventuale garanzia bancaria…
La maggior parte di questi truffatori, tentano di ricevere immediatamente la loro commissione, di norma abbastanza elevata, dopo di che ottenuta questa, ci viene promesso che verrà svincolata la BG (garanzia bancaria), con la quale, possiamo andare nella nostra banca per ricevere in cambio una disponibile liquidità, di norma l’80%…
Ma la verità non è così difatti…
Affinché la BG possa essere scontata, necessita innanzitutto che l’operazione a garanzia sia reale… ma soprattutto non bisogna credere (come molti dicono…) che sia possibile scontare una BG/MTN in una banca estera e poi farsi inviare il denaro presso un altro stato, ad esempio il vostro in Italia, per poterli utilizzare, poiché questi titoli possono essere valutati dalla banca solo per operazioni effettuate nel paese in cui le scontate!!!
Va sottolineato inoltre, che a meno non siate correntisti con posizioni personali attive ed elevate in quella banca, con un Asset personale rilevante… scordatevi di fare qualsivoglia operazione.
Per cui, quando incontrerete questi truffatori, state attenti ai documenti che vi consegneranno in copia, in quanto di norma, tutto è palesemente falso…
Gli esempi ricevuti presenteranno solitamente il classico titolo con timbro e firma, a nome di una persona o di una società generalmente estera, troverete riportato un Codice ISIN (numero di identificazione del titolo) di identificazione come prova provata del titolo… dicendovi che con l’ISIN è possibile risalire allo strumento finanziario, ciò è vero, ma non viene detto che dall’ISIN si risale allo strumento finanziario esistente, ma non dell’operazione proposta…

Per incentivarvi ulteriormente vi diranno che se siete d’accordo, realizzeranno con una parte delle somme da Voi ricevute, delle JVA (Joint Venture Agreement), e cioè rinvestiranno queste somme, su alte performaces, prodotte con programmi ad alto rendimento che dopo solo poco tempo, ripagheranno per intero il titolo richiesto…
Affinché quindi non si cada in quell’inganno bisogna innanzitutto sapere qual’e la banca che concede il titolo, in tal senso, farsi consegnare l’email ufficiale del banker, dovrebbe avere un proprio account e non quello generico solitamente utilizzato da noi tutti: un numero di telefono di rete fissa e non vi fate infinocchiare con la scusa che essendo all’estero pagate una somma salata, per cui è meglio chiamare il numero del cellulare oppure utilizzare il servizi di skype o similari, per non pagare nulla…
Guardate l’importo del titolo che vi verrà proposto: solitamente superiore ai 100 Milioni di euro… da affidare ad un soggetto o società che di contro non ha alcuna garanzia bancarie adeguate per quella somma… ma poi viene spontaneo chiedersi, ma se fosse così semplice, perché proporlo a noi, quando potrebbero farlo da se…???
Infatti, appena inizierete a chiedere quanto sopra, appena comprenderanno che non siete caduti nel tranello, vi manderanno immediatamente “ a quel paese…”, senza mai più ricontattarvi!!!
Evidente… ciò che proponevano era falso, volevano soltanto fottervi i soldi delle cosiddette proprie commissioni!!!
Dimenticavo, per convincervi, proporranno nomi di banche altisonanti, ma quando le andrete ad esaminare, quando le cercherete su google “street view”, quando (se avete la possibilità…) manderete un vostro amico a verificare, vedrete che quell’ufficio non esiste o nel caso in cui vi fosse, si trattava soltanto di un semplice sportello bancario, oppure di una Bank Officer… o anche di una compagnia assicurativa che usa lo stesso nome…
Lasciate quindi perdere le Banche Inglesi o quelle presenti nei paradisi fiscali, ad esempio come quelle presso le Bahamas…

Bisogna ricordarsi sempre, che il truffatore gioca sulla vostra difficoltà…
Già, Voi siete andati a cercarlo, voi avete bisogno di denaro, voi sperate di trovare una soluzione rapida e alternativa ai vostri problemi, e loro, questi falsi consulenti lo sanno e sono lì pronti per spennarvi…
Qual’è il mio consiglio… fatevi seguire in quegli incontri, da qualche amico professionista ben preparato e quindi, stringere in un angolo con una serie di domande precise e puntuali il truffatore e vederete che non si concluderà nulla…
La persona in questione sparirà…  in taluni casi tenterà pure di offendervi, in quanto vi siete permessi di mettere in discussione quella loro esperienza e professionalità… poi se andrete in fondo scoprirete di cosa si occupavano realmente.. troverete che sono semplici commessi, camerieri nei ristoranti, venditori di auto e quant’altro… (ovviamente nulla da criticare per quelle sopraddette mansioni… ma non sono certamente dei consulenti finanziari!!!).
Mi auguro di aver chiarito quanto sta accadendo in questo periodo di grande crisi e difficoltà finanziaria, ma soprattutto spero con questo mio post, d’aver aperto gli occhi a molti di quegli “illusi”, che avevano per un momento creduto a tutte quelle false promesse di quegli ambigui “procacciatori”…
Mi auguro così facendo, di avervi fatto risparmiare non solo del denaro, ma soprattutto del tempo…
Ricordatevi, per qualsivoglia eventuale vostro dubbio, potete contattarmi in qualunque momento, tramite la mia email… sarò disponibile a darvi “gratuitamente” un mio consiglio personale!!!

Di padre in figlio…

Una delle questioni più interessanti che difficilmente troverete nel nostro paese pubblicate, è rappresentata dal passaggio generazionale tra padre e figli…

In particolare, ciò che viene comunemente evidenziato è la mancanza di capacità delle nuove generazioni a saper condividere quelle strategie preimpostate, modelli di garanzia di una vita passata che ha saputo negli anni realizzare amicizie e profitti…
Questo modo d’accettare quanto a suo tempo loro consegnato, non viene oggi sentito da alcuni giovani come una opportunità di crescita, ma viceversa, questa situazione viene considerata un fardello… qualcosa con cui ci si dovrà sempre confrontare e che darà modo di ricevere (proprio da parte di quei predecessori, ora divenuti anziani…) critiche continue per ahimè, dimostrate inettitudini…  
Tutti i genitori che si sono fatti da se o che ai tempi hanno ricevuto dal proprio genitore quegli studi professionali, imprese, etc. – tempi allora in cui le decisioni familiari non si discutevano, ma bisognava esclusivamente impegnarsi negli studi già prestabiliti, in quanto intrapresi a sua volta dalle precedenti generazioni, affinché si proseguisse verso quell’avviata gestione ed escludendo sin da subito, qualsivoglia improvviso e destabilizzante cambiamento – dopo aver proseguito negli anni in modo disciplinato quanto gli è stato consegnato, dovranno ora prepararsi ad accompagnare a loro volta i propri figli in quel percorso, restando ad osservare e facendo loro applicare quelle regole ferree imposte, alle quali essi non hanno mai eseguito cambiamenti o modifiche, quest’ultime viste come fastidiose innovazioni…     
Certo, parliamo di un periodo nel quale l’Italia viveva un periodo economico fiorente, non vi erano crisi e tutti i settori erano in forte espansione…
Il nome del fondatore, diventava a volte figura rappresentativa per la propria città o anche della nazione, diventando di fatto modello sociale che poteva familiare che poteva essere tramandato per generazioni, sì… da padre a figlio, ai nipoti e così discorrendo…
Quanto sopra ovviamente aveva un senso pratico, in particolare quando quegli eredi dimostravano di meritarsi la “creatura” fin lì realizzata, altrimenti in caso contrario (e non era la prima volta che accadeva), quando le capacità dei figli non venivano ampiamente dimostrate o vi era in corso un conflitto familiare, ecco che accadeva egoisticamente che il proprio genitore portasse con se quella propria creatura, già… a morire, come quel Mazzarò nella novella di Verga: “robba mia… robba mia… vientene con me”!!!
Ed è quindi che soltanto quando i figli decideranno di andare avanti con le sole forze, quando dimostreranno di possedere a tutti l’innato coraggio, si potrà giungerà ad avere nella vita sociale ottimi professionisti…
Altrimenti, come sta accadendo da due generazioni, ci siamo ritrovati ad avere centinaia di migliaia di “figli di papà” che non sanno far altro che godersi i patrimoni ereditati e che con il passare del tempo, avranno come obbiettivo finale quello di distruggerne quanto loro tramandato…
Come si vede una totale differenza, tra chi mantiene una determinata impronta e chi persegue nuove strade, a volte diverse, rispetto ai programmi familiarmente imposti…
Sicuramente, la propensione da parte di alcuni genitori ad incentivare il livello d’istruzione dei propri figli aumenta con l’aumentare del livello d’istruzione da essi raggiunto, di contro la probabilità che i figli acquisiscano un livello di istruzione eguale o più elevato, si riduce di molto, quanto il livello di istruzione scende oppure è molto basso..
Coloro che infatti possiedono un livello educativo medio/alto hanno la particolare propensione a motivare fortemente i propri figli affinché acquisiscano livelli d’istruzione elevati, stimolandoli inoltre ad una forte aspirazione al successo non solo scolastica, ma anche professionale…
E’ chiaro però come l’attuale situazione comporti una disparità tra le famiglie, sia economica che culturale, ma soprattutto con una concreta applicazione di quella necessaria meritocrazia, ecco che tutte quelle politiche sociali volte a ridurre le differenze di opportunità sociali, non otterranno alcun risultato perché saranno sempre meno coloro che, attraverso l’istruzione, potranno sperare in una scalata sociale…. 
Infatti, osservando alla lunga il settore occupazionale, possiamo scoprire come il figlio di un operaio… resterà nella maggior parte dei casi anch’egli operaio (senza nulla togliere ad un lavoro certamente dignitoso… non è questo a cui faccio riferimento…), mentre ad esempio, il figlio di un Avv. e/o di un Ing., avrà certamente quei necessari appoggi, familiari e non solo, per farlo giungere all’ambito titolo…
Analoga circostanza si è andata ripetendo nella maggior parte dei casi, per quelle figure rappresentative, istituzioni, delle forze dell’ordine, della politica, ma anche per quei posti pubblici o di enti similari, che son passati da padre a figlio…
Anche nello sport è accaduto ciò, specificatamente nel nostro Paese, dove ad esempio nel calcio, i padri hanno lasciato in eredità quella professione al proprio figlio e oggi ne vediamo in campo anche i nipoti, certo a vederli in quelle squadre blasonate… assomigliano a dei brocchi!!!
E’ evidente quindi come in questo nostro paese diventi impossibile pensare di crescere, perché vi sarà sempre qualcuno che ha pensato d’occupare quel posto da voi desiderato e non vorrà mollarlo, neanche a morire, anzi se pensate che soltanto così si potrà forse liberare… vi sbagliate, perché c’è pronto già un discendente a prenderlo!!!
Non vi sarà mai quindi un vero e proprio cambio generazionale delle posizioni, perché i padri (già non idonei…) proseguiranno ora attraverso quei loro figli, i quali (nella maggior parte dei casi anch’essi inadatti…) dimostreranno incapacità professionale, disgraziatamente proprio in quegli ambiti nei quali (purtroppo per noi…) ahimè sono stati destinati, ma non solo, dimostrazione tutta la loro inadeguatezza contribuendo a incrementare in maniera negativa questo nostro già debole sistema…
Comunque, in questi anni qualcosa di positivo – nei rapporti personali tra padri e figli – è stato compiuto, già… ora si è molto più uniti!!!
Infatti… secondo uno studio redatto, sembra che i genitori “siciliani” – rispetto al resto d’Italia – dedichino il doppio del proprio tempo a disposizione ai figli, la comparazione dei dati è stata realizzata valutando gli anni passati…
Già, gli esperti aggiungono però che quanto sopra riportato, sia dipeso da una nuova condizione sociale, che prende per l’appunto il nome di: “disoccupazione”!!!

Caro Etnageo…

Anonymous – 27 gennaio 2013 12:55
Caro Costanzo, mi può delucidare sul MPS? 
Quali erano i vantaggi di comprare AntonVeneta? 
E Bersani pensa di sbranare chi lo accusa di complicità! magari sbranassero tutti quelli che ci hanno portato a fare un prestito di 3,9 miliardi di euro al MPS!
Etnageo


Caro Etnageo, 

leggo con piacere il suo commento, provo quindi a rispondere alle Sua richieste; La prego inoltre di perdonarmi se nel voler ricostruire la vicenda, attraverso quanto ho trovato in Web, posso aver commesso qualche errore… ( sin d’ora ringrazio tutte le varie fonti… ).

Iniziamo quindi dall’inizio:

Nel 1995 il Monte Paschi di Siena, venne privatizzato e la maggioranza ( il 55% ) passò alla Fondazione MPS attraverso i rappresentanti del Comune, presenti con membri quasi tutti dell’area PD.

La Fondazione fonda il proprio sostegno, soltanto sui dividendi mentre le sue quote, pian piano vengono cedute a vari personaggi ( Caltagirone – Gnutti – ecc… ). 
Nel contempo, per remunerare gli azionisti, inizia a vendere anche le sue proprietà, immobili quali la tenuta di Fontanafredda ed i palazzi Monte Mario a Roma, partecipazioni Bancarie di San Paolo e Generali e cede anche la Cassa di Risparmio di Prato…

Ora, è ovvio che chi ne gode sono i nuovi azionisti, perché si ritrovano a gestire i risparmi di tutti quei poveri  Senesi, che adesso non hanno più una Banca Pubblica solida ( e che… esisteva da più di 500 anni), ma una Banca privata, quotata in Borsa e immersa in speculazioni finanziarie…

Infatti, il valore prima della privatizzazione era di circa 20 Miliardi di euro, mentre oggi ne vale poco meno di 2, con un titolo in totale caduta libera, ogni giorno che passa…
Inoltre la Fondazione, si ritrova oggi a non essere più maggioranza e con circa 10.000 dipendenti che rischiano il proprio posto di lavoro…

Storia di un saccheggio ( dal Blog la ” Rete del Grillo “ riporto quanto segue… )
– Banco Santander compra Antonveneta per 6, 6 miliardi di euro
– Banco Santander si accorge di aver fatto un pessimo affare, scorpora Interbanca da Antonveneta, valutata 1,6 miliardi, e cerca un compratore, il valore della banca reale è di circa 3 miliardi
– Monte dei Paschi compra Antoveneta per 10,3 miliardi pochi mesi dopo
– MPS si accolla anche il passivo di Antoveneta per 7,9 miliardi
– MPS valeva all’epoca 9 miliardi e compra Antoveneta che ha metà dei suoi sportelli (1.000 contro 2.000) per una cifra, 10,3 miliardi, superiore allo stesso valore di MPS
– MPS non ha 10,3 miliardi, quindi si indebita, il titolo crolla
– Per questa operazione il presidente di MPS, Mussari (ex presidente anche della Fondazione MPS) viene premiato con la presidenza dell’ABI, senza che nessun partito o organo di vigilanza si opponga…
– La procura della Repubblica di Siena apre un’inchiesta sull’enorme minusvalenza dell’operazione Antonveneta.
Pari circa a circa 14 miliardi di euro, 28.000 miliardi delle vecchie lire, una finanziaria, uno scandalo che rischia di far impallidire la Parmalat
– La Fondazione MPS, azionista di maggioranza di MPS, indica all’assemblea dei soci della banca la nomina di Alessandro Profumo alla carica di presidente.
Profumo ex Ad di Unicredit è rinviato a giudizio al tribunale di Milano con l’accusa di frode fiscale:
– Profumo punta subito sulla riduzione del personale pari a 4.300 senza avviare una causa come MPS contro i responsabili del disastro.
– La Fondazione deve vendere parte della sua proprietà azionaria di MPS e passa dal 55% al 35%
– Per evitare il fallimento di MPS, Monti eroga un prestito di 3,9 miliardi, cifra equivalente alla Imu sulla prima casa…
– Si parla di un “buco” di 14 miliardi all’assemblea degli azionisti del 25 gennaio 2013, il buco a cui si riferisce era la sottrazione di valore attraverso le operazioni legate ad Antonveneta
– Lunedì 28 gennaio 2013 i Pm che indagano sull’affare Antonveneta scoprono bonifici internazionali per 17 miliardi…
– Subito dopo emergono somme rilevanti che sarebbero rientrate in Italia attraverso lo Scudo Fiscale voluto dal PDL e approvato grazie all’assenza in aula di molti deputati del PD…

Cosa dire di fronte a questo furto ai danni dei soliti poveri e disgraziati risparmiatori italiani, ora in questo periodo di dibattito politico, sentiamo come tutti i nostri politici si sentono sdegnati dalla vicenda,  sentiamo il Prof. Monti dire: se parlo Bersani mi sbrana…, mentre Ingroia giustamente, sente odore di tangenti…
Ora mi chiedo… come andrà a finire???
Fallimento, Liquidazione o Commissariamento…???
Ho sentito dire che a breve la Banca emetterà una sottoscrizione dei Monti Bond per 3,9 Miliardi, in linea con le richieste dell’Eba, l’Autorità Bancaria Europea ed inoltre sembra che ci possa essere la possibilità che la Fondazione Mps, possa procedere alla cessione di un pacchetto di partecipazione, abbassando così la soglia della Fondazione stessa…
L’indirizzo della Banca d’Italia è quello di fare pulizia nei conti, operando in maniera chiara, come dei veri e propri commissari, garanti sia del patrimonio che dell’amministrazione.
Speriamo comunque, di poter scoprire presto, chi c’è stato dietro a questa speculazione finanziaria, dove questi miliardari bonifici sono giunti, chi ne ha potuto beneficiare… e  soprattutto quanti hanno permesso nuovamente a queste somme di rientrare in Italia, dalla porta principale godendo del cosiddetto ” scudo fiscale “…

Come vado ripetendo…, in particolare a coloro che si stupiscono quando vengono investiti dagli scandali e sembrano cadere dalle nuvole…: se hai scelto di andare dove pioveva merda, significa che hai saputo sentire bene…  da che parte soffiava il vento !!!