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Bondi: cambi spacciatore!!!
L’affermazione è basata su questo banale concetto: essendo Taranto una città portuale, ha potuto godere di un’ampia disponibilità di sigarette straniere (di contrabbando), quest’ultime immesse nel ns. mercato, attraverso il cospicuo numero di navi che nel corso di questi decenni, hanno potuto attraccato nei moli del porto, situazione che ovviamente ha permesso di condizionare lo stesso modo di vivere dei propri concittadini, che purtroppo, secondo il Commissario, sono divenuti tutti degli fumatori incalliti…
Che questa, potesse avere una qualche minima, ma molto minima, percentuale di ragione nessuno lo contesta, ma voler nascondere l’aumento esponenziale di neoplasie successive alla realizzazione dell’Impianto e soprattutto, non voler prendere sotto esame l’inquinamento prodotto dall’impianto siderurgico è come non voler rispettare tutti coloro che si sono sacrificati per salvaguardare il proprio posto di lavoro e che oggi però sono sottoterra.
Ora debbo pensare che ultimamente qualcuno abbia deciso di passare dalle sigarette a qualcosa di più forte… ma che certamente visti i risultati ottenuti e le argomentazioni espresse, mi viene il dubbio che forse a quell’erba è stata mischiata un po di cicoria???
Il Governatore Vendola ha dichiarato che queste sono parole inaccettabili…, ma se dovessimo mettere tutto quanto è inaccettabile nel nostro paese… molti dei ns. politici sarebbero certamente dentro…
Ora verranno convocate riunioni, verranno approfonditi i controlli e saranno realizzate nuove analisi, verificate dai più esperti luminari del settore, scesi in Puglia da tutta l’Italia, per rispondere al fatidico quesito: si muore di più per colpa dell’aria o delle sigarette??? Quale delle due accendiamo???
Nuovi studi stanno emergendo…, dettagliate verifiche sono ora condotte sulle reali emissioni dello stabilimento, ma forse il problema sta a monte e cioè nel richiedere direttamente alle A.S.L. di competenza (Centri di Igiene Mentale), nuovi test o perizie psicologiche, in particolare su quanti debbono successivamente verificarne e garantire, le reali condizioni di rischi dell’impianto, di quelle polveri disperse nell’aria e nelle falde acquifere, che finora ( a causa degli effimeri ed inadeguati controlli ) non hanno certamente salvaguardato la popolazione locale…
Quale migliore titolo quindi per una annunciata fine:







