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Quando la fede si intreccia con il crimine: una storia di ’ndrangheta e contraddizioni…

In una recente operazione della Procura di Brescia, emerge uno scenario che sembra uscito da un romanzo noir…

Già… una suora, figura simbolo di pace e dedizione, posta al servizio della criminalità organizzata: sì… quella calabrese, la nota ’ndrangheta…
Cosa dire, due vite agli antipodi unite dallo stesso sistema, perché da un lato, vi era un temuto elemento di spicco della ’ndrangheta lombarda, dall’altro, una suora, che secondo le indagini avrebbe messo le sue mansioni carcerarie al servizio del sodalizio criminale. 
Infatti, in una conversazione intercettata, un affiliato si riferisce a lei con parole inquietanti: «È una dei nostri. Se ti serve qualcosa dentro, chiedi a lei». 
La religiosa difatti sarebbe stata un importante tramite tra i membri del clan detenuti e quelli operativi fuori dal carcere, dimostrando come la rete mafiosa sappia insinuarsi anche in quelle fenditure insospettabili.
L’indagine ha ora portato all’arresto di ben 25 persone, tutte accusate di reati che vanno dal traffico di droga e armi all’usura, fino al riciclaggio e alle estorsioni. 
Tra i nomi eccellenti figurano anche ex consiglieri comunali, accusati di aver negoziato appalti pubblici in cambio di supporto elettorale, confermando ancora una volta il connubio – purtroppo frequente – tra politica e criminalità organizzata.
Cosa aggiungere… una pagina nera nella lotta alla criminalità, uno specchio delle contraddizioni umane e sociali. 
Una dimostrazione di come il crimine sappia corrompere e sfruttare ogni spazio, persino quelli dedicati alla fede e alla redenzione.
Viene spontaneo chiedervi cosa ne pensate? Come è possibile che realtà così distanti si intreccino in modo tanto inquietante? Se volete inviare la vostra risposta, sarò ben lieto di condividerla.

La tendenza generale??? E' sempre la stessa… farsi corrompere, ricevere mazzette, evadere e truffare a più non posso!!!

Sarà colpa della pandemia, ma l’impressione che ricevo dalle notizie che vado leggendo quotidianamente dimostra come l’intervento delle forze dell’ordine è sempre più in aumento e la tendenza generale evidenzia come vi sia una preponderanza di crimini mirati, in particolare sotto il profilo finanziario…  

La speranza era che la situazione emergenziale e i controlli serrati compiuti da parte delle forze di polizia, portassero a diminuire gli atti compiuti da parte della criminalità, in particolare i reati contro la pubblica amministrazione, contro la persona e soprattutto quelli di carattere fiscale…

Ma ahimè quanto auspicato non ha avuto riscontro nella realtà, viceversa, la coercizione messa in campo insieme ad un patrimonio finanziario consistente, limitato a seguito del Covid-19, ha inasprito ancor più la tendenza a voler prendere possesso di quelle attività entrate ora in sofferenza e di cui l’emergenza pandemica ha contribuito a far emergere, in particolare quelle problematiche in essere di cui da tempo soffrivano parecchie società, in particolari quelle della ristorazione e quelle commerciali…

La circostanza comunque più grave è che alle modalità specifiche attuate dalle varie strutture criminali con l’utilizzo di quel “metodo” mafioso, quei suoi prestanome si sono aggiudicati molte di quelle società e/o imprese da sempre slegate da quei meccanismi diretti di affiliazione, venendo così a creare nel nostro territorio una forma di sodalizio, tra la nuova associazione imprenditoriale “mafiosa” e quel mondo “grigio” che si muove in contemporanea sullo stesso binario…

Era già da tempo un sistema consolidato ma che ora, proprio a causa del contagio epidemico, si è rinsaldato!!!

Va detto altresì che, proprio a causa delle restrizioni, molti di quei “colletti bianchi” resisi finora disponibili, hanno visto diminuire di molto i propri introiti a nero, non potendo più prestare la propria disponibilità (per non dire… complicità) nel portare a compimento quelle proposte iniziative truffaldine, in particolare nel settore pubblico (ma non solo), le quali necessitavano per essere finalizzate, quel necessario sostegno “interno” da parte di quei dirigenti, funzionari e sottoposti…  

Un sodalizio funzionari/mafiosi che ha diretto il proprio sguardo su tutto ciò che riguarda l’economia, gli appalti, ma anche nello specifico il contesto sociale e territoriale, lo stesso sul quale prende forma ed opera…

Ed allora in un periodo così incerto e con il rischio che un nuovo lock-down possa limitare nuovamente molti di quei dipendenti costretti a dover operare in “smart-working” e restando segregati nella propria abitazione, ecco che, senza aver la possibilità diretta d’attuare quei comportamenti lesivi, fraudolenti e soprattutto illegali pur di poter raccogliere ancora qualche mazzetta – offrono ora la propria disponibilità a prezzi ribassati…  

E non mollano niente di ciò che gli viene proposto: chissà… forse per non perdere la priorità acquisita???

Nuovi nomi per l'elezioni nazionali"??? No… sempre i soliti candidati: Indagati e condannati!!!

Tralasciando gli scontri in atto tra le coalizioni o anche all’interno di quei vari partiti, ciò che emerge, sono le assurde regole di questo paese corrotto, dove i suoi esponenti, rinviati a giudizio (per associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio), imputati, indagati e/o condannati, sono stati incredibilmente posti, all’interno di quelle liste!!!
Vi sono soggetti (in cui nomi trovate facilmente in questi giorni nel web), che sono stati per di più condannati, anche in via definitiva (per abuso d’ufficio), mentre altri sono stati indagati per voto di scambio, ma comunque, senza alcun ritegno morale, hanno deciso di ricandidarsi per un posto al Senato…
C’è anche chi peraltro, è stato condannato a 11 anni di reclusione… e chi di contro, si è salvato grazie alla riforma della legge, sul voto di scambio…
Di certo… non si salva nessuno, dal centrodestra al centrosinistra, passando anche per quella nuova “Democrazia cristiana” celata ora sotto la definizione di “quarta gamba”.
Ma altro che “gamba”… qui una pedata in culo non ce la toglie nessuno!!!
E poi… avete letto i nomi dei deputati da portare al Parlamento…
Come al solito, troviamo gli abituali indagati per corruzione, processati e/o assolti per concorso esterno, a cui si aggiungono ora nuovi parenti di quei condannati in appello (per voto di scambio o corruzione elettorale), che senza alcuna dignità morale prendono il posto di quei loro onesti consanguinei …
Infine c’è anche chi è stato riconosciuto colpevole di voto di scambio politico/mafioso… avendo stretto accordi con alcuni esponenti di Cosa nostra…
Ma come molti sanno… è stata approvata una nuova legge sul voto di scambio, sì… una riforma, che ha introdotto un nuovo elemento costitutivo della fattispecie “incriminatrice” che rende, rispetto alla versione precedente, “penalmente irrilevanti condotte pregresse consistenti in pattuizioni politico-mafiose che non abbiano espressamente contemplato concrete modalità mafiose di procacciamento voti”. 
Quindi… per essere condannati, occorre la piena consapevolezza “di aver concluso uno scambio politico elettorale implicante l’impiego da parte del sodalizio mafioso della sua forza di intimidazione e costrizione della volontà degli elettori”. 
Per cui, da quanto sopra, non basta ottenere voti dalle cosche per essere colpevoli!!!
E così… l’accusa di voto di scambio, torna a essere corruzione elettorale, nel frattempo molti di quei politici indagati, grazie alla prescrizione, sono riusciti nuovamente a rientrare in tempo per potersi ripresentare…
E d’altronde, come dargli torto…
Con tutti quei nomi riprovevoli presentati da tutti i partiti, diventa legittimo per ciascuno di essi… pensare di essere nel posto giusto!!!