Archivi tag: simboli

Un po' di storia per i "fratelli" massoni e per quanti vogliono comprenderne qualcosa…

L’origine della Massoneria costituisce un tema di straordinario interesse che ben difficilmente potrà essere chiarito una volta per tutte. 

Per quanto numerosi siano i dati a disposizione degli storici, essi non permettono ancora di decidere in maniera conclusiva a favore di questa o quella teoria rivale. 
Ci si deve accontentare di ipotesi, di congetture, che hanno però un elevato grado di probabilità.
Se non è possibile stabilire con certezza da dove la Massoneria proviene, è tuttavia possibile stabilire con certezza da dove non proviene: non fu una creazione dell’umanità post-diluviana, dell’antico Egitto, dei primi cristiani o dei Templari piuttosto che dei Rosacroce. 
Accanto a queste spiegazioni, più o meno stravaganti, ve ne sono altre che chiamano in causa i Maestri Comacini, gli Steinmetzen tedeschi e i Compagnonaggi francesi; malgrado la loro maggiore aderenza ai fatti storici, anch’esse si sono rivelate inaffidabili. 
La strada più sicura da percorrere è quella che ci riporta ai costruttori medievali anglo-scozzesi.
È in questa direzione che si sono concentrati gli studi della massonologia scientifica, affermatasi in Inghilterra sul finire dell’Ottocento con la nascita della Quatuor Coronati Lodge, la prima loggia di ricerca al mondo. 
Autori come R. F. Gould, D. Knoop, G. P. Jones e soprattutto H. Carr, formularono la cosiddetta teoria della transizione, che si è guadagnata col tempo lo status di teoria classica sulla genesi della Libera Muratoria. Essa afferma che la Massoneria moderna o speculativa é derivata direttamente dall’antica Massoneria operativa o di mestiere attraverso il fenomeno dell’accettazione.
Dopo l’anno Mille l’Europa fu interessata da una ripresa demografica, economica e culturale che favorì la rinascita della vita urbana, la quale diede a sua volta nuovo impulso all’Arte muratoria. 
Iniziarono a comparire in tutto l’Occidente organizzazioni professionali di costruttori che, a seconda del paese d’origine, assunsero le più varie fisionomie associative: confraternite, corporazioni, compagnonaggi. 
In Scozia ed Inghilterra le associazioni muratorie conobbero però, grazie all’accettazione, un’evoluzione del tutto peculiare. 
Per “accettazione” si intende l’ammissione nella Massoneria operativa di membri non-operativi, ovvero di persone estranee all’Arte muratoria: artigiani di altri mestieri, nobili, borghesi, ecclesiastici, intellettuali. 
Col passare del tempo i non-operativi avrebbero preso nelle logge il sopravvento sugli operativi, trasformando l’originaria associazione di mestiere in un’istituzione che perseguiva finalità sociali, culturali, caritative, morali e spirituali. 
Nella seconda metà del XVII secolo il processo di transizione poteva dirsi compiuto… 

Nasceva così la Massoneria moderna o speculativa, definita dagli anglosassoni “un particolare sistema di insegnamento morale, velato da allegorie e illustrato da simboli”. 

A sostegno di questa ricostruzione si citano di solito i registri della Compagnia dei Muratori di Londra, istituzione operativa risalente al Medioevo, dai quali si evincerebbe che nel XVII secolo esisteva al suo interno una sorta di loggia, di cui facevano parte sia massoni di mestiere, sia massoni accettati.
L’esistenza di questa loggia è l’anello mancante che dimostrerebbe la validità dello schema: Massoneria operativa – transizione – Massoneria speculativa.
Nel 1978 la teoria della transizione viene attaccata da E. Ward (anch’egli membro della Quatuor Coronati) non sulla base di nuovi documenti, ma in virtù di una diversa interpretazione di quelli già noti. 
Egli sostiene che prove di una progressiva penetrazione di elementi non-operativi nelle logge esistono in realtà solo per quanto riguarda la Scozia. 
Ma qui l’ammissione di individui estranei al mestiere non produsse alcun mutamento all’interno delle logge, le quali conservarono un carattere strettamente operativo. 
D’altra parte l’esistenza di una Massoneria non-operativa è attestata in Inghilterra nel 1646, anno in cui l’antiquario ed erudito Elias Ashmole venne fatto massone in una loggia a Warrington, nel Lancashire. Tutti questi dati portano Ward alla conclusione che la Massoneria nacque in Inghilterra e che fu speculativa fin dal suo apparire. 
La tesi di una filiazione della Massoneria moderna o speculativa alla Massoneria operativa o di mestiere deve quindi essere respinta in quanto non dimostrabile.
É un luogo comune affermare che fin dai tempi più antichi, sui quali siamo documentati, delle organizzazioni di mestiere medievali erano solite scegliere come membri dei personaggi importanti che non avevano direttamente a che fare con le loro attività professionali. 
Non abbiamo prove che delle società di massoni di mestiere inglesi abbiano mai fatto questo, ma gli archivi delle logge massoniche scozzesi mostrano che esse avevano avuto membri del genere a partire dal 1634. 
Tuttavia è storicamente importante che, malgrado l’afflusso di questi non-operativi, le logge scozzesi senza eccezione abbiano mantenuto un carattere e delle usanze operative fino a diciottesimo secolo inoltrato.

In Inghilterra si sviluppò una situazione completamente diversa e senza precedenti nel XVII secolo, quando cominciarono ad apparire delle logge che dalla loro origine erano indipendenti dal mestiere del massone.
All’ipotesi della transizione è così subentrata quella del prestito, secondo cui la Massoneria speculativa sarebbe stata creata prendendo deliberatamente a prestito testi ed usanze della Massoneria operativa, ma
in maniera del tutto unilaterale, senza autorizzazione, né filiazione diretta. 
Se vi fu un legame con la tradizione operativa, si trattò di un legame indiretto, frutto di una precisa, consapevole volontà di appropriazione.
La messa in discussione della teoria della transizione stimolò gli storici della Quatuor Coronati a cercare spiegazioni alternative. W. Seal-Coon, per esempio, ipotizza che la Massoneria speculativa sia nata come copertura per riunioni cospirative stuardiste nel decennio 1640, all’epoca dello scontro tra la Corona e il Parlamento. 
Poi, durante la Repubblica, le logge decisero di entrare in letargo, rinunciando alle proprie rivendicazioni. 
Tornate sulla scena a restaurazione avvenuta, si proposero come luoghi di convivialità e concordia civile, da cui il divieto di discutere in loggia di questioni politiche e religiose.
Continua… 

Simboli taroccati…

E’ il minimo, sentire moralmente di dover pubblicare il video di Beppe Grillo sulla presentazione dei simboli taroccati, che rappresenta ancora una volta, la vergogna di in sistema tutto italiano.

Già da noi, come dico sempre si è specializzati nel voler ingannare il prossimo e sgraffignando l’altrui lavoro…
E’ come a scuola, vi ricordate coloro che non facevano mai niente e che arrivati però in classe ti cercavano i compiti assegnati, per poterli copiare!!! Si, perché tanto alla fine tutto si conforma ed anche gli incompetenti ( così come li chiama Monti… ) si sono allineati  ed hanno trovato la loro strada…
Per fortuna il Viminale ha escluso i simboli che avrebbero potuto partecipare alle elezioni, togliendo definitivamente quei simboli taroccati!!!
Quindi, i simboli del M5Stelle, di Ingroia, del Prof. Monti e della Lega, sono definitivamente scampati a certe regole assurde…, bocciando coloro che senza alcun senso, avevano presentato simboli cloni.

Il bello è che esistono delle regole per il deposito dei contrassegni, non per niente, l’art. 14 del D.P.R. n. 361/1957 ( Testo Unico delle Leggi Elettorali ) sancisce il divieto di presentare “contrassegni identici o confondibili con quelli presentati in precedenza ovvero con quelli riproducenti simboli, elementi e diciture, o solo alcuni di essi, usati tradizionalmente da altri partiti ” e quindi a coloro che presentano simboli riprodotti in contrasto con le regole previste, dovrebbero essere condannati penalmente per aver tentato con il proprio gesto, di fuorviare in maniera palese noi  cittadini…

Votare o non votare… questo è il problema!!!

Già, ormai ci è resi conto, che gli Italiani sono divisi tra votanti e non votanti, tra chi pensa di schierarsi all’interno di un partito e chi invece preferisce astenersi, per non averci nulla a che fare con essi…
Tutti i nostri politici, sono in bella mostra, dichiarando a chi si rivolge loro, che attraverso cambiamenti radicali ed ovviamente premiando la scelta della propria candidatura, ci saranno nuove opportunità e quindi giù… con quante più promesse possibili.
La cosa infatti più odiosa in questo periodo e che tutto si trasformi in un baratto, si perché se da un lato, ci sono loro che fanno finta di non aver bisogno, di ogni nostro singolo voto, dall’altra parte della barricata, ci sono tutti coloro disposti a far pesare quella promessa di voto, ma che molto probabilmente hanno già venduto ad altri…
Un vero schifo quindi, da qualunque parte ci si trovi, sia per quanti si vendono, che per quanti ne approfittano e quindi cosa fare???
Forse l’unica cosa possibile da fare è scegliere…, si tentare di scegliere la soluzione meno drammatica, sperare quindi di individuare chi tra i tanti, possa veramente essere ispirato, da principi di moralità, legalità e quant’altro…
Certo, la ricerca è alquanto difficile e non è detto che ci si riesca…, già in questo mal melma generale, sembra impossibile individuare quel partito e soprattutto quegli uomini che, ancora conservino ancora una propria indipendenza morale, tale da non farsi condizionare da una partitocrazia, insita in questo sistema…
Però debbo aggiungere che, se guardiamo bene, forse qualcosa di buono sembra esserci e forse qualcosa sta nascendo, certamente va ancora perfezionato, non risulta chiaro ed i programmi vanno corretti e migliorati, però almeno ci si orienta verso nuovi percorsi, che nulla hanno a che fare con quelli passati, con quel modo di svolgere anche in maniera criminale, la conduzione della cosiddetta ” cosa pubblica… “.
Certamente, se anche questo non vi convince, se pensate che ormai, stufi da questa politica, preferite astenersi,  ecco che bisogna ricordarsi sempre, che il non-voto, privilegia proprio coloro che non volevate al Governo, in quanto, con questa protesta, la percentuale dei voti non dati, non saranno ridistribuiti in percentuale, quasi fossero state delle schede bianche o nulle…
Infatti, se il vostro voto, vuole essere espressione di una legittima protesta, questo a mio avviso va comunque dato, poiché, l’astensionismo passivo non fa percentuale di media, in quanto il nostro sistema di attribuzione, non prevede nessun quorum di partecipazione e quindi le cosiddette schede bianche e nulle, non faranno media nella percentuale dei votanti, ma verranno accumulate ( dopo la verifica in sede di collegio di garanzia, che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle), per poi essere ripartite nel cosiddetto premio di maggioranza….
Allora, se per una volta decidiate di non mediare con i vostri interessi personali, ma vi convinciate di votare con la vostra testa, chi pensate possa essere meritevole per il futuro vostro e dei vostri figli, allora per una volta votate in maniera cosciente, cosicché alzandovi la mattina, possiate dignitosamente ancora  guardarvi allo specchio…