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Lettera aperta: perchè a Catania i controlli vengono svolti sempre nelle officine regolari e mai in quelle abusive???

Sig. Costanzo buonasera, 
la contatto in quanto sono un suo lettore, anche se solitamente non commento mai i suoi post.

Mi piace quando scrive perché si vede che non possiede “peli sulla lingua” ed esterna quello che pensa senza alcuna remora, mi riferisco allo scrupolo morale che impedisce la maggior parte di noi e quindi dei miei conterranei di fare qualcosa di buono, come ad esempio denunciare le cose che non vanno.

Premetto che il sottoscritto per oltre quarant’anni ha svolto la mansione di meccanico, prima sotto principale e poi da titolare quando mi è stata lasciata l’officina. 

Da circa 15 anni ho avuto la fortuna di avere nella mia officina i miei due figli che mi hanno aiutato a portarla avanti, purtroppo però alcuni anni fa sono rimasto vedovo e lo scorso anno per ragioni di salute ho dovuto lasciare tutto a loro, senza poter più dare una mano. 

Comprenderà come tutto il mio mondo sia improvvisamente crollato e allora non avendo altro da fare, trascorro parte delle mie giornate seduto in quell’officina, anche perché questa mi da la possibilità di vedere ogni giorno moltissimi clienti, i loro figli e soprattutto i tanti amici.

Sa, io di amici a Catania ne ho tantissimi, perché mi sono sempre fatto volere bene, non ho disturbato mai nessuno e quando ho potuto ho dato una mano a chi mi chiedeva aiuto, anche economico, perché sono stato abituato sin da ragazzo dai miei genitori a dividere il pranzo con qualche amico che viveva in condizioni disagiate e posso dire che quel gesto non mi ha mai pesato. 

Come dicevo conosco tutti e tutti conoscono me, appartengo da una vita a quel quartiere tanto che ormai la maggior parte di loro mi chiama “ZU ……” che in catanese sta ad indicare la parola “Zio”.

Non le dico quante volte avrò riparato le loro auto senza una lira, oggi diremmo senza un euro, con la promessa che a fine mese, appena avrebbero preso il salario, sarebbero venuti a saldarmi il debito e posso dire che chi più, chi meno, nel corso degli anni ha mantenuto fede alla promessa.

Le scrivo questa sera perché l’altro ieri è capitato un fatto strano.

Come le dicevo conosco tutti nel quartere, ma non solo, negli anni mi sono fatto voler bene forse perché mi sono sempre interessato di ciò che mi riguardava, senza giudicare l’operato degli altri, anche quanto sapevo che molti di loro stavano danneggiavano il mio lavoro con quelle loro officine abusive; lo stesso potrei dire per molti miei colleghi che si occupano come me di auto, ma con attività diverse, come carrozzerie o vendita di ricambi d’auto; anche loro purtroppo sono fortemente danneggiati da tutte quelle attività illegali che sappiamo bene utilizzano (solitamente) parti provenienti da furti, commessi il più delle volte, grazie all’uso di carri attrezzi (altrettanto “abusivi”). 

Ed allora, dopo una vita in cui ho cercato sempre di essere rispettoso della legge (debbo dire che qualcosa di irregolare è stata fatta anche da me, certamente poco o nulla rispetto a quanto rubato da altri), ecco che proprio alcuni giorni fa, sono venuti nella mia officina, anzi dei miei figli, per fare dei controlli amministrativi e poi anche sui “carusi”, i giovani che lavorano lì regolarmente ingaggiati.

Ho saputo dai miei figli che hanno preso una piccola multa per una irregolarità sulla sicurezza, non so dirle di cosa si tratta, ma mi chiedevo, perché sono venuti quì da noi mentre dagli altri, distanti solo poche centinania di metri non ci sono andati? Hanno forse paura che qualcuno in quei posti abusivi possa dare loro qualche sbranga di ferro in testa? Debbo pensare che hanno evitato di fare a loro i controlli perchè sanno che quei soggetti sono pericolosi, mentre noi per loro siamo soltanto dei fessi? 

Ecco perché le scrivo, perché vedo queste cose (e tante altre) che accadono in questa mia città e nessuno fa niente, perché stanno tutti zitti e come me subiscono queste “infamie” da quei soggetti che forse debbo pensare, sono stati mandati per compiacere qualcun’altro. 

Non dico che non sia giusto fare i controlli, ma questi debbono essere fatti per tutti in manuera eguale, così si vedono sia le officine regolari e quelle irrgolari da chiudersi immediatamente! 

Spero che questa mia lettera venga pubblicata cosi finalmente qualcuno la possa leggere e comincierà finalmente a fare il proprio dovere.    

Grazie Sig. Costanzo

LETTERA FIRMATA
Ps.: alcune parti della missiva sono state leggermente modificate per una migliore lettura, mentre altre viceversa sono state appositamente elise dal sottoscritto, affinchè non si possa riconoscere il mittente..

Fermate – una volta e per tutte – le imprese che non operano in sicurezza!!!

Non è più possibile leggere notizie come quelle riportate su incidenti nei luoghi di lavoro!!!

E’ tempo di dire basta…
Finiamola di prenderci in giro, la sicurezza deve essere fatta seriamente ogni giorno e non per come purtroppo vado vedendo e nel frattempo chi dovrebbe fare i controlli se ne fotte!!!
Sarei curioso di sapere cosa fanno in concreto quei segretari sindacali della Cgil-Cisl-Uil insieme ai sindacati delle costruzioni Feneal, Filca, Fillea se non organizzare manifestazione nazionale per gridare abituali slogan come: “basta morti sul lavoro”!!!

Già perdonatemi se sono incazz… ma vorrei sapere cosa fanno in concreto tutti quei sopra referenti, se non ricercare nuovi iscritti da sommare quale numero dei vostri sindacati??? 

Ed anche familiarizzare con gli imprenditori affinché si possa chiedere successivamente un qualche favore personale, solitamente un assunzione per un proprio parente, familiare o chissà anche qualche vostro iscritto!!! 
E sì perché fatto ciò ditemi sulla sicurezza cosa fate???
D’altronde vorrei aggiungere, se si ha difficoltà a comprendere quali problematiche sono evidenti in quasi tutti i cantieri, potete chiedere tranquillamente al sottoscritto e mostrerò voi, quante e quali criticità sono ovunque presenti e soprattutto quali provvedimenti celeri servono davvero per garantire la protezione di quei luoghi sicurezza e la dignità dei suoi lavoratori…

Ovviamente quanto sopra va altresì esteso a tutti gli Enti preposti, quali la Direzione Provinciale del Lavoro (ex Ispettorato del Lavoro), Vigili del Fuoco, Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.), ed anche INAIL, INPS, Comitati Paritetici, ecc. che pur non avendo di fatto la qualifica di “Ufficiali di Polizia Giudiziaria” possono però esercitare la propria funzione di controllo a prescindere dalla propria specificità e comunque si può sempre fare affidamento agli organi di di polizia quali Digos o la stessa Guardia di Finanza…

Perché non se ne può più di contare ogni giorno vittime su quei luoghi di lavoro, incidenti che come l’ultimo di queste ore è risultato fatale per un operaio di soli 28enne di Faicchio nel Beneventano, mentre stava effettuando il ripristino di alcuni balconi…

BASTA, BASTA e ancora BASTA con quegli inutili proclami, passatevi per una volta la mano sulla coscienza e cercate di fare il vostro dovere!!!

Sì… provate a meritarvi quello stipendio pubblico così generosamente concessovi per chissà quale raccomandazione… perché sappiate che se oggi qualcuno è morto e soprattutto se qualcun altro a breve lo seguirà, è soltanto per colpa della vostra negligenza!!!

Ma d’altronde, osservando quanto avviene quotidianamente sembra di essere nel Purgatorio di Dante, già al capitolo sesto – ai versi 127-151 – quando il divino rivolgendosi alla sua amata Firenze si sente in dovere di mettere a nudo le cause di quella sua città e in particolare quei suoi referenti istituzionali che vengono incolpati di non fare più il proprio dovere,  già… città gravemente ammalata che si gira e si rigira nel letto ed i cui rivolgimenti interni non sono altro che il vano tentativo di alleviare i propri dolori…

Sicurezza nei luoghi di lavoro: nessuno può costruire la propria sicurezza, sperando che siano gli altri a doverla salvaguardare!!!

Busto Arsizio: Incidente su lavoro – operaio muore schiacciato da un tornio meccanico;

Varese: schiacciato da una fresa muore operaio 49enne; 

Cosenza: incidente sul lavoro, muore schiacciato dal trattore;

22enne: muore in un’azienda tessile di Prato;

Sono soltanto alcuni degli incidenti mortali occorsi nelle ultime ore… 

Sembra incredibile eppure ancora oggi nel 2021 accadono circostanze gravi come quelli sopra riportate.

Qualcuno è convinto che sia colpa della mancata formazione ed informazione, altri pensano che ciò sia dovuto alla poca esperienza e di conseguenza a quel addestramento che non viene praticamente mai svolto dai datori di lavoro…

Altri ancora attribuiscono la colpa a quegli imprenditori troppo leggeri nel assolvere quanto previsto dalla normativa vigente, ed altri ancora ritengono che sia la mancanza dei controlli il problema cardine!!!

La verità è che vi sono tutta una serie di concause che fanno sì che quegli incidenti abbiano ad accadere e tra questi vi è innanzitutto la negligenza di molti!!!

Difatti, se si guardassero bene i numeri, si vedrebbe come poco o nulla sia cambiato negli anni e che quelle morti sui luoghi di lavoro non sono minimamente scese…

Peraltro va detto come molti incidenti più o meno gravi, vengono fatti passare da talune imprese come incidenti domestici, obbligando il proprio dipendente a dichiarare d’essersi infortunato mentre non era sul posto di lavoro…

Ma guarda un po’… quell’operaio così scrupoloso e stacanovista, che mai nei precedenti mesi si era assentato per motivi personali, ora improvvisamente, proprio nel giorno del suo infortunio, non era a lavoro… bensì a casa!!!

Ma per favore, ma chi si vuole prendere per i fondelli, è logico che si sta dichiarando il falso, che si sta coprendo qualcuno e quel qualcuno è proprio l’imprenditore che per l’appunto, non ha fatto nulla affinché quell’incidente non si compiesse.

Se si pensa inoltre che, dai controlli dell’Ispettorato nazionale, il tasso di irregolarità riscontrato in circa 10mila aziende ha confermato il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza per oltre 80% di esse, ditemi allora: di cosa stiamo parlando???

Ci si nasconde dietro il dito e d’altronde se si osservano le violazioni contestate si vedrà che la maggior parte di esse sono non amministrative ma soprattutto penali!!!

Si può fare molto per limitare questa grave situazione, ma la strada da percorrere non ha nulla a che fare con quanto finora fatto, perché ciò è servito esclusivamente a mettere con il cuore in pace tutti i vari addetti ai lavori, sapendo sin da subito che nei vari documenti redatti, tutto risulta perfetto, già… dai nominativi dei vari responsabili, dirigenti, preposti, addetti… per continuare con la consegna dei Dpi, l’informazione sui luoghi e le fasi di lavoro, ma ciò che accade realmente in quei posti, in particolare quelli cosiddetti a rischio alto, beh… credetemi quella è tutt’altra storia!!!

Forse il giorno in cui qualcuno deciderà di realizzare in maniera seria quella fondamentale sicurezza e quali metodologie applicare, ecco forse, la prevenzione e la protezione di quei luoghi di lavoro, diverrà finalmente qualcosa di concreto… 

Per ora, continuiamo così… già a leggere i nomi di tutte quelle vittime bianche che ogni giorno questo nostro Paese ha deciso di sacrificare!!!